Tacciati di campanilismo per aver, per l’ennesima volta, ricordato il rispetto dei patti istituzionali sulla sanità locale. Non ci sta proprio, il Comitato Primo Soccorso e Urgenza Carrara, dopo anni di battaglie, incontri, commissioni e raccolte firme su tutta la provincia, ad essere liquidato con una semplicistica accusa di campanilismo e ribatte chiaro tutte le difficoltà affrontate nel percorso e, anche, le molte, troppe, lacune della Regione nei confronti di un territorio, quello apuano, solo nei casi di danni estremi operati dai vertici Asl o quando è necessario raccattare voti.
Il comitato Primo Soccorso e Urgenza Carrara si è quindi rivolto al governatore uscente Enrico Rossi e al candidato ad essere suo successore, Eugenio Giani e soprattutto all’assessore alla sanità Stefani Saccardi: “ Non funziona così. L’invito un poco arrogante della Saccardi ai carrarini a ricordare che il Noa è anche il loro ospedale denota una considerazione piuttosto bassa dell’intelligenza dei cittadini di Carrara che sanno benissimo che il loro ospedale per le degenze è quello così come tutti gli abitanti della provincia sanno che il punto di riferimento per le visite specialistiche è il Monoblocco di Carrara. Carrarini, massesie lunigianesi avrebbero voluto mantenere i propri ospedali comunali, bene operanti con spazi adeguati, magari rinnovati, senza veder comprimere l’offerta sanitaria del loro territorio con gli effetti negativi che Covid-19 ha “solo” drammatizzato. E su questo avete dovuto ricorrere ai ripari frettolosamente, anche pasticciando un percorso che ha visto delocalizzare da un luogo all’altro pazienti Covid dimissibili a distanza di pochi giorni.”. Proprio con la gestione della pandemia, secondo il comitato, Rossi e Saccardi avrebbero smentito la loro stessa politica sanitaria pluriennale, ritrovandosi costretti a ripristinare spazi dismessi. “ Il paradosso – hanno continuato dal comitato – è che adesso, proprio di questi ripensamenti Regione e Asl vogliano trarne un vanto. Certo è molto scarso il senso del limite. Capiamo che piace giocare facile, anche se poi elettoralmente può non essere produttivo. Perché le Persone non dimenticano.”. Inevitabile, quindi, per il comitato ricordare che solo un anno fa, la stessa dirigente della Asl Nord Ovest Letizia Casani aveva richiesto l’abbattimento del Monoblocco da sostituire con una palazzina di un terzo più piccola, con dovizia di motivazioni. “ Fu allora che fu ripreso con forza dai Comitati e dalla Collettività la richiesta di rispetto del PAL, visto che, oltre all’abbattimento del Monoblocco, la dottoressa Casani propose alla presenza del Presidente della Conferenza zonale, nonché Sindaco di Carrara, di spostare la Medicina Nucleare nei giardini dietro al NOA, iniziando le procedure per l’acquisizione dei terreni dimenticando totalmente il PAL secondo cui quel reparto avrebbe dovuto già da tempo essere trasferito a Carrara.”. Il comitato ha anche contestato la dichiarazione, molto antidemocratica, della Casani che, nel corso della visita a Carrara, ha definito superato definitivamente il PAL e presa la decisione di trasferire Medicina Nucleare Massa, ignorando la legge Balduzzi che vieta di cementificare e fare nuove costruzioni dove ne esistano .
“I vertici di ASL si fanno i loro conti con i loro tecnici – è proseguita la tirata del Comitato - non propongono mai alternative da far ponderare alle istituzioni consapevoli e ai cittadini, ai servizio dei quali ASL opera che non sono sudditi ma utenti. E ovviamente anche elettori per cui adesso, alla vigilia delle elezioni, destinatari delle esibizioni di pregi più o meno immaginari a favore di campagna elettorale. Così continuano a non spiegate gli errori, ed anzi cercano di mascherare la loro presunta buona politica, attaccandovi al pretesto del basso campanilismo e della limitatezza dei cittadini.”. Il Comitato ha ribadito l’importanza del potenziamento delle strutture sanitarie sia per il Noa sia per il Monoblocco e ha sottolineato come, alla luce delle molte promesse disattese e dei superamenti unilaterali di accordi solo nominalmente condivisi, sia particolarmente difficile, oggi, credere agli annunci mirabolanti di dodici milioni in arrivo per la sanità locale: “ La sola certezza- hanno chiuso dal comitato – è che anche tutte queste promesse possano essere lasciate nel limbo senza futuro. Senza che nessuno possa fiatare perché, come ci insegna la dirigente Casani il tempo passa e i PAL invecchiano. Tutte le carte in tavola possono essere cambiate. Ad oggi pertanto invitiamo il governatore Rossi e l’assessore Saccardi a rispettare l’intelligenza dei cittadini di questo nostro territorio, provato dal Coronavirus e dalle deficienze di servizi causati dalle loro scelte dettate dal mero risparmio. Ovviamente estendiamo l’invito anche alla Dirigente di ASL Nord Ovest, che però è una dipendente, sia pure di vertice, dell’ Azienda. Gli altri invece sono soggetti istituzionali che hanno cariche politiche a loro conferito dai cittadini elettori. Un obbligo per essi e gli aspiranti al governo della Toscana è di ricordarlo sempre.”.