Arriva da Rifondazione Comunista Massa una critica sulle condizioni degli edifici scolastici: "La prima settimana di scuola si è conclusa con molte difficoltà per gli studenti e le studentesse della provincia di Massa Carrara. Molte scuole, infatti, devono ancora fare i conti con problemi di spazi, cantieri in ritardo e soluzioni provvisorie che si trascinano da anni. Forse quest’anno sarà la volta buona? Scuola media “Parini” di Massa è stata chiusa improvvisamente lo scorso anno a causa di gravi criticità strutturali, ed ha lasciato centinaia di famiglie senza punti di riferimento. Gli alunni e le alunne sono stati redistribuiti in diverse sedi provvisorie. Una soluzione di emergenza che ha creato inevitabili disagi negli spostamenti quotidiani e nella continuità didattica, soprattutto per le famiglie che devono accompagnare i figli in plessi lontani dal quartiere di residenza. Istituto Superiore Alberghiero “Minuto”: rimane diviso tra due sedi. Nei prossimi mesi potrebbe riavere una parte della storica sede di Marina di Massa, ma solo per una parte degli studenti; gli altri continueranno in strutture provvisorie.
Il Liceo Classico “Rossi” è ancora sistemato in affitto nei locali dell’ex scuola Vallerga, senza una data certa per il rientro nella sede storica. Il Liceo “Fermi” soffre la carenza di spazi. È in attesa che l’Ufficio Scolastico Provinciale assegni alla scuola un intero piano, ma questa consegna sembra lontana. Nel frattempo le classi ruotano tra aule normali e laboratori, con evidenti disagi per la didattica. L’ IIS “Barsanti” rappresenta forse la situazione più critica. Le tre sedi, divise tra Massa e Carrara, soffrono per mancanza di spazi e per scelte gestionali ministeriali e provinciali poco lungimiranti. La sede principale è stata trasferita nell’ex Centro per l’Impiego, in attesa della ricostruzione dell’edificio storico, ormai demolito. Il cantiere procede tra ritardi e ridimensionamenti del progetto (da quattro a tre palazzine), con una consegna fissata per giugno 2026 che appare sempre più lontana. Inoltre, a detta della Dirigente, il nuovo edificio ospiterà solo 200 alunni, senza risolvere le carenze di spazi per le altre sedi, soprattutto di palestre e laboratori. Un esempio lampante, anche se in via di risoluzione a breve, è la sede Salvetti. Dopo anni di attesa e rimpalli di responsabilità tra Comune e Provincia, i locali dell’ex Alfieri sono stati consegnati solo il 12 settembre, appena usciti da un cantiere che sarebbe dovuto terminare a gennaio, poi ad aprile, ma che si è chiuso solo poche settimane fa. Alla scuola è stato lasciato l’onere di pulizie profonde e trasloco, senza alcun sostegno da parte degli enti preposti.
Eppure, il sindaco aveva dichiarato alla stampa che il 15 settembre gli studenti sarebbero entrati nelle nuove aule. Ma tra consegnare un cantiere e rendere realmente fruibili degli spazi scolastici con arredi e strumenti funzionanti c’è una grande differenza. Pretendere o pensare che la scuola risolvesse tutto da sola in due giorni è stata una vera follia.Il risultato? Gli studenti e le studentesse sono costretti a turni ridotti di tre ore nella vecchia sede, con un orario limitato e un diritto allo studio fortemente penalizzato. Nonostante gli sforzi della Dirigenza dell’IIS Barsanti si è arrivati così al 22 settembre, a breve gli spazi saranno finalmente fruibili, ampliati e degni di una scuola in crescita. Ma ancora una volta, l’inadeguatezza delle istituzioni comunali e provinciali è emersa chiaramente, lasciando sulle spalle della scuola il peso di garantire condizioni dignitose a studenti, famiglie e personale scolastico".