Come diceva un recente presidente del Consiglio: “Devo fare nomi e cognomi”. I Civici Apuani, infatti, non hanno avuto nessun timore di indicare, nel loro ultimo comunicato, negli esponenti di Fratelli d’Italia e parte di Forza Italia i “traditori” che hanno portato alla mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Massa Francesco Persiani, programmata per il primo marzo in consiglio comunale e vero e proprio spartiacque della futura politica del capoluogo apuano.
Secondo i Civici, i membri della maggioranza che hanno deciso di firmare la mozione non sono altro che individui senza una particolare identità politica, mossi unicamente da interessi personalistici e di palazzo.
Le accuse mosse dall’associazione però, non si fermano qui: nella nota, si legge come questi consiglieri non avrebbero più la dignità necessaria per affiliarsi a nessun tipo di schieramento politico, visto che oltre al sindaco hanno tradito anche la fiducia dei cittadini che li hanno votati nel 2018.
“Con questo atto è finalmente conclamato il ruolo da traditori da parte di alcuni consiglieri comunali facenti parte della maggioranza e anche di quelli che non sono più in maggioranza. Questi consiglieri hanno tradito non solo il sindaco Persiani, ma anche tutti i cittadini che nel 2018 hanno dato loro fiducia. Secondo noi non sono più degni di stare in uno schieramento politico che ha il cittadino al centro della propria attenzione, perché è evidente che ragionino solo con logiche di palazzo e di potere. I consiglieri che hanno firmato la mozione – sentenziano i Civici Apuani – sono tutti quelli che hanno cambiato bandiera e non hanno una vera identità politica. Pensiamo che siano mossi da calcoli aritmetici piuttosto che da ideali, alla ricerca di un posto in prima fila nella prossima, ma comunque eventuale conduzione della città. Parliamo degli esponenti di Fratelli d’Italia e parte di Forza Italia, che stanno saldando un rapporto di convenienza con la sinistra e l’opposizione, schierandosi di fatto contro il sindaco, che in questi anni invece ha riposto in loro fiducia assegnandogli cariche importanti. Siamo in attesa di vedere quindi dove porterà questa logica, dato che non si tratta più di una sfiducia politica ma soprattutto di una logica di probabile convenienza. Questo non fa bene né ai cittadini e tantomeno alla macchina amministrativa”.