Ha preso la parola come cittadina e rappresentane del Comitato Primo Soccorso e Urgenza Carrara ed ha riepilogato tutte le fasi della vicenda monoblocco per giungere formulare precise richieste direttamente al sindaco De Pasquale. E’ stata Fiorella Fambrini, ex vicesindaco di Carrara, a portare ancora all’attenzione dell’attuale giunta i molti dubbi e le molte criticità legate alla sanità locale.
La Fambrini ha ricordato l’accordo fatto da Asl e amministrazione nel consiglio straordinario il 12 novembre 2019 nel quale si impegnavano a una totale trasparenza e a una partecipazione diretta e ampia dei cittadini a seguito dell’ambiguo iter seguito fino ad allora, e tenuto sostanzialmente nascosto alla cittadinanza, per mettere in atto l’abbattimento del Monoblocco e la costruzione di una nuova palazzina di dimensioni assai più contenute.
Nel riepilogo fatto dalla Fambrini anche le tante certezze disattese rispetto al PAL approvato nel 2013, da Medicina Nucleare mai arrivata a Carrara e proposta prima al Versilia e poi al Delle Apuane, a Medicina legale, relegata ancora nella fatiscente palazzina Ascoli con l’ascensore a singhiozzo, che lascia una Utenza con particolari problemi alla generosità del medico che scenda al piano terra per far le visite, alla Scuola Infermieri completamente bloccata a Massa fino alla RSA di Fossone mai realizzata.
Dopo la goccia del Monoblocco che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di cittadini e comitati, ha ricordato la Fambrini, è partita la raccolta firme, la protesta e la sospensione del progetto suggellata dalle promesse del consiglio comunale di novembre. La Fambrini ha poi spiegato la doveroso e necessaria rendicontazione da parte dell’amministrazione sullo stato dell’arte della vicenda.
“A quanto richiesto in consiglio comunale è stato dato seguito e con quali effetti? – ha chiesto la Fambrini - i vertici ASL e gli organi politico/amministrativi della Regione Toscana hanno risposto con le parole o con i fatti? con parole e ancor più con fatti? L’impegno soprattutto finanziario per il monoblocco non deve restare lettera morta e Asl deve essere sempre sollecitata dall’amministrazione.”. Anche la Fambrini, come già aveva fatto il consigliere di Forza Italia Lorenzo Lapucci, ha ricordato la partecipazione al percorso attivato il 23 novembre a palazzo Ducale, da ASL per contribuire alla costruzione del PIS, Piano Integrato della Salute, nella zona distretto delle Apuane che ha rivolto un invito alla popolazione oltre che a Istituzioni e Associazioni Terzo Settore per acquisire “dal basso” contributi sui fabbisogni reali ed ha confermato che l’evento è stato seguito solo da un altro incontro avvenuto il 18 gennaio con poca partecipazione popolare e nessuna verifica sulle proposte fatte. La scadenza per il Pis è fissata al 31 marzo 2020 e quindi sarebbero urgenti altri incontri che tuttavia non sono stati messi in programma. Ma la Fambrini ha voluto ricordare che l’occasione del 18 è stata significativa per l’intervento del sindaco De Pasquale molto apprezzato dal comitato:” Al termine dei lavori De Pasquale si è rivolto alla responsabile della Zona distretto delle Apuane Monica Guglielmi e ha parlato di una “tiratina di orecchie” da fare ad ASL per i ritardi fatti registrare per la RSA di Fossone, per l’attuazione del PAL 2013 e per l’attivazione della Risonanza Magnetica al Monoblocco. A questo punto, a maggior ragione chiediamo che si faccia promotore, come Sindaco di Carrara e Presidente della Conferenza zonale della Sanità, di un incontro pubblico con ASL e Vertici Regione Toscana perché in presenza diano risposte sulle risorse destinate al Monoblocco; sul rispetto e attuazione del PAL 2013; sulle garanzie per i servizi attivi presso il Monoblocco e per le modalità di erogazione, dovendosi anche prevedere puntuale rendicontazione di certi fenomeni.”. Nelle richieste indirizzate al sindaco anche le motivazioni da girare ad Asl sulle chiusure temporane di alcuni reparti durante le vacanze natalizie .
“In sostanza: i vertici di Aasl devono capire che devono rendicontare ai cittadini e alle istituzioni tutte sulla gestione dei servizi della sanità pubblica – ha concluso la Fambrini - attendiamo anche risposte dagli amministratori regionali, che in questo periodo stanno comparendo in zone limitrofe a Carrara, Massa, Fivizzano, Pontremoli, Fosdinovo vedi per rispondere su certe criticità o per patrocinare inaugurazioni.A Carrara, almeno ufficialmente, non si vede nessuno a proporsi sul tema scottante sanità come se la città fosse un buco nero. Eppure ci sono dei problemi, gravi e annosi, di cui attendiamo, non più tanto pazientemente, la soluzione. Vengano e diano risposte e soprattutto garanzie.”.