“Ho deciso, scendo in campo”. Con queste parole Alla Volenko annuncia la sua candidatura nella lista civica “Simone Caffaz sindaco” e il sostegno all'ex presidente dell'Accademia nella sua corsa per diventare primo cittadino. Una laurea in economia e commercio in tasca e un locale ben avviato in città di cui è socia e amministratrice, Alla ha preso questa decisione per vari motivi.
“Innanzitutto bisogna fare qualcosa – afferma – per Carrara e per il centro. Vivo e lavoro in città da vent'anni e ho osservato un progressivo peggioramento delle sue condizioni con le amministrazioni di sinistra e a 5 stelle. Ho deciso di candidarmi con la coalizione e il candidato a sindaco che rappresentano un reale cambiamento rispetto al malgoverno del presente e del passato. In tanti mi propongono di aprire un locale da un'altra parte ma io voglio rimanere a Carrara perché ne sono innamorata, però c'è l'impellente esigenza di cambiare la politica e i politici. A Carrara ci sono i turisti che sono lasciati soli a se stessi, spesso vengono nel mio bar a chiedere informazioni. Se solo ci fosse una diversa accoglienza, arriverebbe molta più gente e tutte le attività ne trarrebbero beneficio. In 20 anni ho visto solo degrado”.
Alla è originaria di Voselinove, una piccola città nella regione di Micolajv. Là ha ancora i parenti, il padre e il fratello con la sua famiglia: “Sono molto in ansia per loro – confessa Alla – li sento tutte le sere. Il mio è un paese agricolo abbastanza isolato, quindi al momento non ci sono particolari pericoli. Ma la situazione di mia nipote di 20 anni, laureata in giurisprudenza che sta facendo il tirocinio in un carcere nella città capoluogo di Micolajv, mi preoccupa molto. Lì la guerra c'è per davvero, dorme nei rifugi e durante il giorno ha sentito più volte spari per strada attorno a lei”.
Proprio questo è il secondo e più importante motivo che ha spinto Alla a buttarsi nell'agone politico: “Vorrei che ci fosse una voce che proviene dall'Ucraina nel prossimo consiglio comunale. Sicuramente nelle prossime settimane arriveranno anche da noi tanti profughi che scappano dalla guerra. Fortunatamente penso che gli italiani li accoglieranno bene, avverto un clima di grande solidarietà che mi riempie il cuore e che non sempre ho riscontrato in passato. Ci vorranno strutture adeguate per accoglierli e mediatori culturali soprattutto per le donne e i bambini. Le donne ucraine che sono a Carrara e in provincia sono quasi tutte maestre di scuole e, dato che conoscono bene l'italiano, potrebbero essere impiegate proprio come mediatrici. Io voglio portare il mio contributo per la mia gente, per la mia patria ma anche per Carrara, che è diventata la mia amata città”.
Un'imprenditrice ucraina nella lista civica 'Simone Caffaz sindaco'
Scritto da Redazione
Politica
09 Marzo 2022
Visite: 781