I mesi (o forse sarebbe meglio dire gli anni) passano, e nonostante un “normale” disinteresse di una grossa fetta di popolazione, continuano ad aumentare le voci di dissenso sullo sviluppo della nuova Variante Aurelia.
Il progetto, spinto fortemente dall’attuale sindaco di Massa Francesco Persiani, non è visto di buon occhio da chi afferma di “aver studiato il piano”, poiché considera le nuove disposizioni viarie per nulla vantaggiose né sul breve né sul lungo termine.
Il comitato per il No alla variante, da mesi in movimento per spingere la popolazione a dare un parere sulla questione, ha deciso di inviare una “letterina” di fine anno al sindaco in persona, mettendolo davanti ad una lista di incongruenze che per il comitato rendono la Variante un’opera (e un esborso) completamente inutile.
Addirittura, secondo quanto riportato nella nota, la costruzione del secondo e del terzo lotto della variante andrebbe a inficiare i possibili lavori per la nuova casa della salute, anch’essa “fiore all’occhiello” della giunta reggente e da costruire nei pressi della stazione.
Per quale progetto Persiani deciderà di tifare?
“Caro Sindaco Persiani, in relazione ad articoli di stampa a seguito delle dichiarazioni del ministro Salvini, come Comitato No Variante Aurelia siamo costretti a delle precisazioni, visto che, purtroppo per noi, sembra che siamo gli unici massesi ad aver studiato il progetto della Variante Aurelia. Per prima cosa parliamo dei costi. L’importo di 43 milioni di euro – afferma il comitato – è stato riservato nel Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, con delibera Cipe già nel lontano 2016, per realizzare intero percorso della Variante ss numero 1 Aurelia in comune di Massa così come presente nel piano strutturale: da Turano fino a Romagnano. Per lo sviluppo del territorio e della viabilità, la invitiamo a tirare fuori dal cassetto i progetti relativi al secondo e terzo lotto, per quel tratto che dalla stazione giunge fino al semaforo ex-Eaton, di cui da anni non si ha più notizia: erano e sono parte del progetto Variante Aurelia! Purtroppo per i cittadini massesi, caro sindaco si accorgerebbe che tale percorso incide sulla scelta strategica della sua amministrazione di costruire la casa della salute (per tutti: “la Mutua”) in via Carducci. I due progetti cozzano e non sono compatibili tra loro per evidenti motivi: il signor sindaco quale sceglie? Per secondo punto, è da sottolineare che il progetto Anas è del 2008. Lo sbandierato, da Lei, aggiornamento del 2018 è lo spostamento della rotatoria R.01: prevista davanti al cimitero di Turano è stata ridisegnata “sul” distributore Eni, quello nuovo ristrutturato con permesso del comune del 2017. Per favore noti che “sul” significa proprio “sopra” con tanto di esborso aggiuntivo per bonificare area. Se questo è esempio di progettazione e sviluppo con i soldi del cittadino – sentenzia il comitato – caro sindaco è da mettersi le mani nei capelli (per chi ancora li ha). Sulla creazione dei posti di lavoro, abbiamo ancora tutti in memoria cosa è successo in Toscana per la costruzione delle strade in provincia di Firenze: la mafia ci ha sepolto rifiuti pericolosi avvelenando la campagna e le falde acquifere (inchiesta Keu). Ultima nota relativa alla via Francigena che gli onorevoli suoi colleghi di partito hanno indicato motivo di sviluppo turistico: il progetto Anas interferisce con Francigena senza alcun miglioramento, ma solo mettendo in pericolo i pellegrini. Addirittura, non vi è appositamente riferimento al percorso ciclabile. Forse gli onorevoli non hanno mai letto il progetto? Oppure gli è comodo capire fischi per fiaschi? Resta solo di ribadire che la Variante Aurelia primo Lotto non serve a nulla: solo blocca la città per altri cinquant’anni. Ci è stato promesso un incontro con assessore Guidi in commissione lavori pubblici: pensiamo che sia il caso che lei sia presente, per erudirci sul motivo per cui più di mille elettori dovrebbero cambiare idea sull’inutilità della Variante. Buon anno nuovo a tutti i massesi!”.