Le amministrazioni comunali dovrebbero essere al di sopra delle parti e non dovrebbero usare due pesi e due misure per quanto riguarda i genocidi e le tragedie umanitarie della storia. Con questa premessa, il presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, ha rilanciato la sua critica nei confronti sia della Provincia, sia, in particolare dell’amministrazione carrarese, per l’intenzione di realizzare a Carrara un monumento in ricordo dei partigiani sovietici. Benedetti ha infatti lanciato una frecciata a De Pasquale ricordando come, dopo mesi dall’atto vandalico – secondo Benedetti compiuto da un “ simpatico comunista” – che ha distrutto la lapide affissa all’ex campo profughi di Marina di Carrara in memoria proprio dei profughi istriani, lì ospitati alla fine della seconda guerra mondiale, perseguitati dal regime comunista di Tito, non abbia ancora provveduto a farla risistemare sebbene si fosse impegnato pubblicamente a farlo.
“ Non mi meraviglio del sindaco di Carrara – ha detto Benedetti – che non ha fatto sistemare la lapide tanto che si rischia di averla ancora così per la prossima giornata della memoria delle foibe a febbraio ma che, invece ha sostenuto la proposta del monumento ai partigiani russi che Provincia e comune vogliono fortemente realizzare a Carrara in tempo di covid.” Benedetti ha ricordato che la delibera relativa al monumento sarà discussa oggi in consiglio provinciale e si è augurato fortemente che venga respinta. Inoltre ha sollecitato il sindaco di Carrara affinchè provveda alla sostituzione delle lastre rotte e chieda scusa all’ Associazione dei profughi della Dalmazia e dell’Istria per non averlo fatto fino ad oggi.
Vinicia Tesconi