Nel corso della notte di mercoledì 14 maggio, il personale dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pontremoli è intervenuto su richiesta pervenuta al “112” da parte della Guardia Giurata, in servizio di vigilanza notturna presso la locale stazione ferroviaria. Nello specifico, all’interno dei citati locali, bivaccavano due soggetti che nonostante i ripetuti inviti non volevano allontanarsi impedendo, di fatto, al vigilante di chiudere a chiave la porta d’ingresso in orario notturno, così come previsto dal regolamento delle Ferrovie. La pattuglia dell’Aliquota Radiomobile si è recata subito sul posto individuando i due soggetti, entrambi italiani, uno dei quali in evidente stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di alcolici, mentre l’altro risultava collaborativo lasciando subito la sala d’attesa. L’esagitato, un 49/enne della provincia di Varese, ben noto alle forze dell’ordine e gravato dalla misura di prevenzione dell’Avviso Orale, alla richiesta dei militari di lasciare i citati locali, iniziava ad inveire contro gli stessi; inizialmente li minacciava apertamente e poi né colpiva uno con una violenta gomitata al costato, costringendo i carabinieri – grazie anche al pronto supporto dei colleghi presenti all’interno della vicina Compagnia - ad imporsi con la forza al fine di immobilizzarlo, dopo una breve colluttazione. L’uomo veniva così dichiarato in arresto per “minaccia, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale” con contestuale comunicazione al Pubblico Ministero di Turno. Il carabiniere ferito è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso di Pontremoli dove è stato dimesso, per le lesioni subite, con prognosi di 10 giorni. L’arrestato è stato così ristretto nella camera di sicurezza della Stazione dei Carabinieri di Pontremoli in attesa del rito direttissimo che si è celebrato nello stesso pomeriggio, quando l’interessato è stato accompagnato all’udienza direttissima dove, nel contradditorio tra le parti, ha potuto articolare la propria difesa. Nella circostanza il giudice ha convalidato l’arresto disponendo la custodia in carcere, in attesa del giudizio.
