Promuovere la cultura dell’accoglienza. È stata avviata la distribuzione di sacchetti in carta personalizzati legati al progetto di affido familiare, attivo sul territorio della Lunigiana. I sacchetti, che riportano una breve descrizione del progetto e i riferimenti utili per ricevere informazioni o offrire la propria disponibilità, sono stati consegnati in buona parte degli esercizi commerciali presenti nei comuni lunigianesi, tra cui cartolerie, tabaccherie, bar e pasticcerie, panifici, mercerie e farmacie. Si tratta di un modo semplice, ma efficace, per avvicinare le persone al tema e promuovere una cultura dell’accoglienza e della solidarietà, raggiungendo direttamente la cittadinanza nei luoghi della quotidianità. ‘Famiglie che aiutano famiglie: l’affido familiare’ è il nome del progetto promosso dalla Società della salute della Lunigiana, in collaborazione con la Cooperativa Lindbergh Ma cos’è l’affido familiare? Si tratta di un aiuto per minori di età da 0 a 17 anni, italiani o stranieri, temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo e consiste nell’aiutare un bambino a crescere nella propria famiglia. Lo si può fare accogliendo temporaneamente nella propria famiglia un bambino, offrendo così ai suoi genitori il tempo necessario per far fronte alle proprie difficoltà, dando al minore una presenza affettiva, nel pieno rispetto della sua storia individuale e familiare, favorendo il rientro del bambino nel suo nucleo familiare di origine. Esistono più modalità per sostenere nuclei familiari che vivono forme di fragilità: la vicinanza solidale e l’affido diurno sono delle forme di sostegno più flessibili e meno impegnative che possono favorire l’integrazione di famiglie in difficoltà nella vita sociale e creare una rete di sostegno. Questa forma di aiuto consiste nell’affiancare una famiglia con i loro figli nello svolgimento di alcuni impegni quotidiani di tipo organizzativo ed educativo, supportandoli anche per qualche ora a settimana, ad esempio prendendo da scuola un minore, supportarlo con i compiti, preparargli cena e riaccompagnarlo a casa. Tutti possono diventare affidatari, non sono posti limiti di età. I servizi sociali della Società della salute, che seguono il bambino e la sua famiglia di origine, individuano i nuclei disponibili per un adeguato abbinamento che risponda sia alle esigenze del bambino, sia a quelle della sua famiglia.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 3200411154, oppure inviare una mail all’indirizzo:
Il consultorio si trova in Via Barcara, ad Aulla.