Ritardi, corse saltate, autisti lasciati soli e zero sicurezza per i passeggeri: sarebbe questa la situazione del trasporto pubblico affidato ad Autolinee Toscane secondo il report del consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha riferito l’ennesimo episodio di degrado avvenuto mercoledì 6 agosto: “ Alla partenza, un uomo extracomunitario ha colpito con forza il vetro della porta del bus, con un oggetto pesante, nel tentativo di farsi aprire. Il gesto ha terrorizzato i pochi passeggeri a bordo. Pochi minuti dopo, in via Parma, è salita una vera e propria comitiva di uomini extracomunitari senza biglietto, che hanno subito assunto un atteggiamento arrogante e aggressivo. L’autista ha provato più volte a farli scendere, spiegando con calma che non era possibile viaggiare senza biglietto, ma loro hanno reagito con minacce, atteggiamenti violenti e totale disprezzo delle regole. I cinque passeggeri italiani presenti sul mezzo erano visibilmente impauriti e, ad un certo punto, hanno temuto il peggio. Uno di loro, anziano, ha supplicato l’autista e gli extracomunitari di risolvere la situazione perchè stava per perdere il treno, cosa che poi è accaduta. Altre due donne avevano coincidenze per Colonnata e si è accumulato un grande ritardo. Nessuno è intervenuto ad aiutare i passeggeri e l’autista rimasto da solo e senza alcun supporto che è stato costretto a chiamare i Carabinieri. Tuttavia nessuna pattuglia è arrivata. Il mezzo è rimasto fermo oltre mezz’ora, in balia di questi 20 soggetti che si sentivano liberi di fare e dire di tutto. Alla fine, solo per sfinimento, sono scesi e il mezzo è potuto ripartire. Autolinee Toscane è un disastro annunciato perché non è più solo questione di ritardi, corse tagliate, bus che non passano o arrivano dopo ore, il vero dramma è che i mezzi sono diventati insicuri, ingestibili e terra di nessuno. Gli autisti vengono lasciati a fare da controllori, mediatori, forze dell’ordine. E tutto questo mentre chi dovrebbe pagare e rispettare le regole fa come gli pare. Autolinee Toscane è lo specchio di un sistema fallito: un’azienda senza controllo, senza rispetto per l’utenza e incapace di garantire il minimo livello di sicurezza. Ma la responsabilità è anche e soprattutto politica. La politica buonista della sinistra ha abdicato alla legalità. In Toscana, terra storicamente amministrata dal Partito Democratico, il trasporto pubblico è diventato l’ennesimo simbolo del declino: si fanno proclami sull’inclusione, sulla “mobilità sostenibile”, ma si chiude un occhio – anzi due – di fronte all’illegalità quotidiana. Chi paga il biglietto, chi paga le tasse, oggi ha meno diritti di chi sale con arroganza , crea disordini e minaccia chi lavora. Questo è il frutto di decenni di permissivismo, ideologismo e retorica vuota. Gli episodi come quello di mercoledì non sono “emergenze” isolate, sono la normalità di un sistema che ha rinunciato a far rispettare le regole, e che ha dimenticato chi ogni giorno prende un autobus per andare a lavorare, per raggiungere un parente, per vivere una vita normale. Il tempo delle scuse è finito. Basta parole e basta silenzi. Servono controlli a bordo. Servono forze dell’ordine pronte ad intervenire. E serve, prima di tutto, una politica che rimetta al centro legalità, sicurezza e rispetto per i cittadini onesti.O continueremo a vivere in un paese dove chi rispetta le regole è sempre quello che resta a piedi”.
Banda di extracomunitari sale sul bus senza biglietto e spaventa autista e passeggeri: situazione del trasporto pubblico fuori controllo secondo il consigliere Bernardi
Scritto da Redazione
Politica
08 Agosto 2025
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