“Le sentenze del TAR, Tribunale Amministrativo Regionale, non sono suddivise in "tecniche" o "politiche", ma in base al loro contenuto e alla loro natura”: parte così la replica del consigliere Massimiliano Bernardi alla frecciata lanciatagli dal Pd di Carrara in relazione alla sua richiesta di dimissione del sindaco Arrighi a seguito della sentenza del TAR sul regolamento del marmo. “Per capire se un disciplinare annullato dal TAR sia un atto di indirizzo politico – ha continuato Bernardi - basta analizzare il contenuto dell'atto. E la sentenza del TAR è stata una sonora bocciatura politica, non un tecnicismo. Ha vinto il buonsenso e ha perso l’arroganza. Le sentenze sono atti giuridici che intervengono su atti amministrativi, spesso diretta espressione di volontà politica. Ed è proprio questo il caso: la decisione del TAR rappresenta una sconfitta clamorosa per il sindaco Arrighi e per il Partito Democratico che l’ha sostenuta. Il disciplinare bocciato è stato deliberato dalla giunta, ed è frutto di un indirizzo politico ben preciso: quello di voler forzare l’applicazione del Codice degli Appalti, ignorando voci critiche, esperti, associazioni e imprenditori. Sono proprio questi ultimi , gli imprenditori del marmo , ad aver avuto ragione, dopo mesi di battaglie contro una scelta che hanno sempre ritenuto sbagliata e dannosa. Il TAR oggi dà loro ragione, smontando l’impostazione di una giunta sorda, autoreferenziale e incapace di ascoltare. La Arrighi , invece di fare autocritica, arriva persino a dirsi soddisfatta, dichiarando che ora "è chiaro il procedimento". Una dichiarazione surreale, quasi provocatoria, se si considera che è stata proprio lei a determinare un iter amministrativo confuso, sbagliato, ora anche giudizialmente censurato. Le tante prese di posizione contrarie alla sua linea e a quella del PD non sono state mai considerate. Nessun confronto, nessuna apertura, nessuna mediazione. Solo l’arroganza del potere e l’illusione dell’infallibilità. Ora però la realtà ha presentato il conto ed il sottoscritto aveva annunciato che, in caso di bocciatura da parte del TAR, avrebbe chiesto le dimissioni della Arrighi. Alla luce della sentenza, questa richiesta non solo è legittima, ma doverosa per le motivazioni e le norme che regolano le amministrazioni pubbliche. Il PD non può permettersi di fare una valutazione a suo piacimento perché le sentenze del TAR possono essere di diversi tipi: accoglimento, rigetto o inammissibilità, a seconda del tipo di controversia che affrontano. La sentenza del TAR che annulla un regolamento (o qualsiasi altro atto amministrativo) è una sentenza di annullamento. Questa sentenza invalida l'atto amministrativo impugnato, in questo caso il disciplinare , rimuovendolo dall'ordinamento e ripristinando la situazione precedente. Fatti non elucubrazioni mentali”.
Non esistono sentenze tecniche al TAR, quella subita dalla giunta Arrighi è una sconfitta politica: il consigliere Bernardi ribadisce la sua intenzione di chiedere le dimissioni del sindaco Arrighi
Scritto da Redazione
Politica
23 Maggio 2025
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