A partire da lunedì 13 fino a venerdì 17 ottobre il Liceo Artistico ospita nuovamente nell’ambito dei progetti di partenariato Erasmus+ alcuni colleghi provenienti dalla città di Felletin, comune situato nel dipartimento della Creuse, nella regione della Nuova Aquitania. E’ la prima volta che l’Istituto Tacca è coinvolto in un progetto così importante ed impegnativo di durata pluriennale con un paese straniero, ma non sarà un ostacolo per il team dei colleghi italiani che già da tempo hanno preparato il programma di lavoro per l’intera settimana; l’obiettivo sarà quello di permettere ai colleghi francesi, questa volta in visita per una formazione più profonda, di accrescere la qualità e la pertinenza delle loro attività ed in questo caso il taglio della pietra, il “marmo di Carrara” insieme all’ausilio delle nuove e moderne tecnologie. Gli insegnanti si recheranno presso lo Studio d’Arte e Scultura-Monfroni per il taglio e scultura su pietra, accompagnati da alcuni docenti dell’Istituto Tacca, quali il professor Ambrosini Marco e la professoressa Sara Simonini che favoriranno la cooperazione tra i docenti italiani ed i partners. I professori francesi saranno ospiti della ROBOTOR, società che progetta e assembla robot antropomorfi per la fresatura multi-asse della pietra e visiteranno anche la ROBOT CITY, laboratorio all’avanguardia che collabora con artisti di fama mondiale per ideare opere d’arte del domani, sostituendo lo scalpello con la precisione della robotica. Attività laboratoriali inerenti le discipline plastiche ed artistiche saranno effettuate presso la sede del “Liceo Gentileschi” con il professor Mario Dell’Amico e la professoressa Maria Zavaglia.
Il progetto, dalle sue fasi embrionali alla pianificazione delle attività per l’intero periodo, è stato portato avanti dalla referente e docente di lingua inglese professoressa Ornella Traversa, supportata dalle colleghe di inglese Amalia Auriemma e Raluca Tomescu, ma ancor più dalla nuova Dirigente professoressa Marcella Bertocchi.La professoressa Traversa che ha stilato l’iter progettuale, ne sottolinea l’importanza riferendo: “I partenariati aumentano la capacità di operare congiuntamente a livello transnazionale, favorendo l’internalizzazione delle attività, scambiando e sviluppando nuove pratiche e nuovi metodi. Un buon partenariato non si inventa, è il risultato di un lavoro pregresso, di un costante scambio di informazioni. E’ necessario un serio lavoro di squadra tra colleghi ed anche tra studenti interni alla scuola che si renderanno disponibili durante le attività laboratoriali per la spiegazione di numerose attività e dove la lingua veicolante sarà l’inglese. Certamente non mancherà la creatività e lo spirito artistico che ha sempre caratterizzato la nostra scuola, ma la mission principale sarà la ricaduta sui nostri studenti, sulla loro crescita personale, culturale e relazionale. Insomma, non sono solo gli studenti ed i docenti a crescere, ma la scuola nel suo complesso che cresce grazie alla progettazione europea”.
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