Il professor Riccardo Canesi ha raccolto le proposte arrivate dai cittadini per migliorare la passeggiata sul molo e le ha inviate all’amministrazione carrarese e a Retiambiente, continuando la sua battaglia concentrata esclusivamente sulla – a suo giudizio – estesa e profonda maleducazione dei cittadini carraresi. Ecco la lettera pubblica di Canesi : “Ritenendo di fare cosa utile, Vi inoltro l'elenco delle proposte migliorative per la nuova passeggiata a mare formulate dai cittadini in occasione dell'incontro, promosso dalle associazioni ambientaliste il 16 aprile scorso, a cui hanno partecipato anche l'assessore Benfatto e l'amministratore di Reti Ambiente, Fabrizio Volpi.Ringraziando l'amministrazione e RetiAmbiente per la disponibilità dimostrata, debbo purtroppo far rilevare che, ad oggi, non si nota alcun miglioramento nella pulizia della passeggiata. Anzi, da assiduo frequentatore, debbo con rammarico rilevare che, negli ultimi giorni, c'è stata una recrudescenza di episodi di inciviltà, documentati anche sulla pagina Lozzbusters di FB, per chi volesse "ammirarli". Tirando le somme dell'incontro molto partecipato del 16 aprile, le criticità prioritarie da risolvere emerse all'unanimità sono:
- Maggiore pulizia della passeggiata e degli ex nuovi 20 bidoni soprattutto in merito alle deiezioni, solide e liquide, canine. All'uopo, ringraziando RetiAmbiente per il nuovo aspiratore, occorre maggiormente e sistematicamente CONTROLLARE e SANZIONARE i numerosi incivili che continuano a lordare, con feci e urine, la passeggiata. Se non siete in grado (come purtroppo sembra) l'unica soluzione è il divieto di accesso ai cani. All'uopo, stiamo ancora attendendo una nuova e più severa ordinanza comunale, valida per tutto il territorio, che contempli anche bottiglietta d'acqua e/o detergente per le urine.
- Sistemazione delle aiuole con uno strato superficiale di terra, al posto della sabbia, e la piantumazione di essenze mediterranee (vedi elenco nelle proposte)
- Contrasto (nel senso di divieto assoluto) ai monopattini e alle bici elettriche che sfrecciano a notevole velocità
- Realizzazione di almeno una fontana, nel vero senso del termine, all'inizio della passeggiata (vedi proposte)
- Cartello ad inizio passeggiata coi consigli per un "buon uso" della passeggiata
- In attesa del bar, a fine passeggiata realizzazione di un WC
Ci sono poi altre e interessanti proposte che potrete esaminare nel documento allegato. Forse sono affetto da una sindrome ossessivo-compulsiva ma frequentando quasi quotidianamente la passeggiata, come migliaia di cittadini molti dei quali forestieri, mi indigno profondamente nel constatare quanto una straordinaria e costosa opera pubblica, collocata in un contesto ambientale-paesaggistico di straordinario rilievo, in pochi mesi, possa essere già ridotta così. E' il luogo più frequentato del comune, e nel contempo, per la sua bellezza ne è anche il biglietto da visita ed io, da cittadino orgogliosamente carrarino, mi vergogno profondamente nell'assistere al suo degrado così come, da educatore, mi indigno assai nell'assistere alla sottovalutazione da parte Vostra di questi gravi episodi di inciviltà causati da gente impunita che mette a repentaglio la qualità della vita della maggioranza civile dei cittadini, crea conflittualità sociale, mina l'igiene urbana e la salute pubblica e danneggia un bene profumatamente pagato dalla collettività. L'atteggiamento che molti incivili hanno in passeggiata è paradigmatico di una crescente mancanza di senso civico ed è, purtroppo, estendibile a molte zone del territorio comunale.
Ed è per questo che ripeto per l'ennesima volta:l'amministrazione comunale nel superiore interesse della collettività, ha il dovere di agire subito e incisivamente. La maleducazione è contagiosa. Al di là di più o meno buone soluzioni tecnologiche per contrastare l'abbandono dei rifiuti e migliorare la raccolta, occorre a livello comunale promuovere una massiccia e duratura campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema rifiuti, di qualsiasi tipo, coinvolgendo tutti gli attori sociali, economici, associativi ed educativi. Una campagna che miri a ridurre la produzione dei rifiuti, a differenziarli meglio, a rispettare le regole e soprattutto a non sporcare.
Se educhiamo la cittadinanza a non sporcare avremmo non solo una città igienicamente migliore ma avremmo anche meno spese nel ripulire. E' ovvio che non tutti i cittadini si convinceranno immediatamente dell'importanza civile e sociale di comportamenti più virtuosi. E' fondamentale, quindi, come confermano tutte le esperienze svolte nel settore e non solo, che occorrano urgentemente sistematici controlli ed eventuali pesanti sanzioni. Per coloro che si ritengono sudditi e non cittadini laddove non arriva l'educazione arriva il portafoglio. E' molto triste affermare in un paese che formalmente ha sconfitto l'analfabetismo e vive in democrazia da ottant'anni. Avete il coraggio di fare tutto ciò oppure no? Non c'è nulla di rivoluzionario in questo. Nella città civile, di qualsiasi colore politico, è normale pratica amministrativa oltre che un dovere dettato dal rispetto della legge, Costituzione in primis, per chi amministra”.