Continua a protrarsi la situazione di instabilità all’interno della maggioranza. A pochi mesi dalle prossime elezioni comunali il centrodestra massese sembra stia perdendo i pezzi, e c’è la certezza che se Persiani verrà riproposto come sindaco per un secondo mandato sarà difficilissimo vedere Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia nello stesso schieramento.
La figura del primo cittadino è sempre più divisiva, ma c’è chi prova a calmierare gli animi e professare la necessità che la destra si mantenga saldamente unita.
È il caso del delegato comunale di Forza Italia Pier Giuseppe Cagetti, che attraverso un comunicato ufficiale, ammette le difficoltà e la complessità della situazione all’interno della maggioranza, ma rimarca come il centrodestra unito sotto Persiani sia riuscito a cambiare Massa in meglio, e una disgregazione dell’alleanza porterebbe vantaggi solamente al centrosinistra.
“In queste settimane – si legge in un estratto della nota – abbiamo assistito a scontri che non hanno certo fatto bene né all'amministrazione comunale né al centrodestra massese. Una mozione di sfiducia al sindaco oggi non fa che aggravare la situazione. Nella consapevolezza della complessità e della delicatezza della situazione, prendiamo atto che c'è chi, come noi, lavora per l'unità della coalizione e chi per distruggerla. Ciò nella certezza che, senza unità, si otterrà solo il risultato di favorire i nostri avversari del centrosinistra”.
Oltre alle parole concilianti, Cagetti affianca anche una stoccata durissima a Domenico Piedimonte, accusato di non ricoprire alcun ruolo in Forza Italia e di voler solo creare polemiche nel centrodestra: una posizione che per Cagetti non centra niente con le direttive di Forza Italia.
“Mi trovo inoltre costretto a ribadire, mio malgrado, che il signor Domenico Piedimonte non ricopre più alcun ruolo in Forza Italia, e i suoi articoli sono privi di fondatezza. I suoi metodi sono tutto il contrario di ciò che necessita oggi Forza Italia: pur non essendo più il coordinatore comunale, continua ad attaccare l'amministrazione e ad alimentare polemiche. Ovviamente a costruire e ottenere consenso occorre essere capaci, altrimenti si finisce per occupare il ruolo più che di coordinatore, di demolitore. A causa del suo agire in aperta violazione dello statuto, che spesso cita, ma che poco rispetta, ne è stata chiesta l'espulsione da Forza Italia. Saranno gli organi del partito, spero a breve, a mettere la parola fine su questa storia. Di certo chi non ci ha neanche votati facendo campagna elettorale contro non può dirsi di Forza Italia”.