Forza Italia Carrara, tramite il suo Segretario Giuseppe Bergitto e il Responsabile Dipartimento Lavoro e Formazione Carlo Turato intende intervenire sulle preoccupazioni sollevate dai sindacati sulla necessità di garantire una assistenza adeguata all’ospedale delle Apuane e ai servizi territoriali per mancanza di figure sanitarie. "L’emergenza delle figure sanitarie - fanno notare Bergitto e Turato - soprattutto di infermieri e in particolare OSS che sta interessando tutte le strutture e i servizi sanitari e socio-sanitari, in particolare all’interno delle RSA, sta mettendo a repentaglio la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale e del Sistema Socio sanitario regionale integrato, pubblico e privato. Dopo aver ascoltato sia gli operatori impegnati direttamente sia i gestori di servizi in convenzione con L’Ente Pubblico, è chiaro che esiste un problema che si manifesta solo nella nostra Regione. Il problema che crea la Regione Toscana è quello di avere il monopolio della formazione per OSS, programmando i corsi tenendo conto solo del suo fabbisogno interno. Questo succede da anni ma con la pandemia del COVID la situazione si è aggravata ulteriormente perché l’ASL per carenza di personale interno ha incentivato la migrazione della figura professionale verso l’ente pubblico togliendo di fatto questa figura agli enti privati accreditati basilari per il servizio dato alla popolazione. Il paradosso: l’ASL Toscana Nord-Ovest annuncia assunzioni di 20 infermieri e 10 OSS, evidenziando che nel 2024 ha promosso corsi per OSS per 450 posti disponibili. Posti che non soddisfano il fabbisogno necessario alla struttura pubblica e che inoltre non assume inserendoli in una graduatoria temporale valida fino al successivo concorso. Proprio a dimostrazione del ritardo nelle assunzioni si sottolinea che il Consiglio Regionale Toscano con votazione all’unanimità ha approvato la proposta di legge di proroga della graduatoria OSS dove attingere per le nuove assunzioni, una vittoria per tutti i lavoratori del settore, di cui il primo firmatario e proponente Marco Stella, consigliere di Forza Italia. Questa scelta della Regione Toscana, ha comportato una programmazione della formazione degli OSS tutta appiattita sul solo fabbisogno pubblico e che, già da anni, non risulta più rispondente al crescente bisogno di utilizzo di tale figura da parte dei soggetti privati che compartecipano al funzionamento del SSR e del sistema integrato con la gestione di servizi accreditati e strutture convenzionate. Nell’attuale situazione di emergenza, poi, tale carenza cronica ha raggiunto un livello tale in alcune zone da non consentire la gestione dei servizi e delle strutture in sicurezza. Si segnala, inoltre, che tale situazione di esclusività, riferita alle Aziende USL, riduce la libertà di scelta di percorsi di formazione per i residenti in Toscana ed ha prodotto un’”emigrazione formativa” verso le regioni limitrofe (Umbria, Emilia Romagna, Liguria).
La ragione principale per cui non riteniamo percorribile la strada scelta dalla Regione Toscana è che non potenzia in alcun modo la capacità formativa regionale, mentre favorisce il coinvolgimento di enti del terzo settore e delle agenzie formative accreditate nel percorso di formazione immaginato con la Delibera n. 583 del 23.05.2002 che porterebbe, all’interno dei percorsi organizzati annualmente dalle Aziende Sanitarie all’aumento del numero degli operatori annualmente formati, dei quali abbiamo bisogno. Si consideri che le RSA in Toscana sono attualmente 322, di 102 a titolarità pubblica, 220 private. È ormai innegabile una carenza cronica, sul mercato del lavoro, di alcune figure sanitarie e sociosanitarie, in particolare gli Infermieri e gli OSS, che è diventata una completa assenza di forza lavoro disponibile ad operare in RSA, RSD, Centri Diurni, ecc. a seguito del “drenaggio” operato dalla Sanità pubblica. Peraltro, in Regione Toscana, a differenza di altri territori (come ad es. la vicina Emilia Romagna), non si è voluto valorizzare l’OSS con formazione complementare (OSS-S) che, grazie alle attività assegnate alla figura come da profilo nazionale, potrebbe dare un supporto più qualificato all’assistenza nelle strutture socio-sanitarie e consentire agli infermieri, liberati dallo svolgimento di attività non precipuamente infermieristiche, di concentrarsi nel servizio infermieristico. E ciò risulterebbe particolarmente importante nelle RSA, dove non è prevista la presenza fissa del medico.
A fronte di quanto detto, Forza Italia, propone di superare l’esclusività delle Aziende USL nel realizzare la formazione per OSS, con il coinvolgimento degli organismi formativi accreditati che nella Regione Toscana hanno maturato un’esperienza specifica nella gestione dei corsi di qualifica per le figure del settore socio sanitario. Ciò richiede l’inserimento dell’OSS nel Repertorio Regionale delle figure professionali per consentirne la formazione da parte delle agenzie formative. In conclusione riteniamo che le Agenzie formative devono e possono svolgere un ruolo importante nella formazione nella figura professionale dell’Operatore Socio Sanitario (OSS) non trascurando i pareri e le considerazioni di chi opera nel settore come le Associazioni gestori RSA della Toscana e Enti del Terzo Settore e che la Regione con questo monopolio formativo leda i suoi cittadini e la libertà di scelta di operatori e gestori dei servizi.