"E' sconcertante il fatto che il segretario provinciale della Cgil voglia decidere chi può e chi non può andare a Massa a presentare un libro. Ancor più sconcertante che intenda applicare questa censura da regime totalitario richiamandosi ai valori repubblicani che garantiscono a ciascuno di noi la libertà di pensiero e di espressione. Un vero e proprio cortocircuito di cui tuttavia c'è poco da stupirsi: ormai sappiamo perfettamente che a sinistra c'è chi, in spregio allo spirito che anima la nostra democrazia, vorrebbe imporre il pensiero unico e la dittatura del politicamente corretto come se fosse la cosa più normale, buona e giusta del mondo, come peraltro sostiene nel suo libro lo stesso generale Vannacci, al quale va tutta la nostra solidarietà".
È quanto dichiarano l'europarlamentare toscana Susanna Ceccardi e il segretario provinciale Nicola Pieruccini (Lega) in merito alle polemiche sollevate dalla Cgil per la presentazione del libro del generale Vannacci, prevista per il 27 gennaio a Massa. "La Cgil inoltre si scandalizza perché quel giorno, il 27 gennaio, è la Giornata internazionale in memoria delle vittime dell'Olocausto. Ma che c'entra la presentazione del libro con questa commemorazione importantissima, che tutti noi rispettiamo ed onoriamo profondamente? E' chiaro - aggiungono Ceccardi e Pieruccini - che siamo di fronte a una polemica strumentale se non incomprensibile".