La dottoressa Rigoletta Vincenti, direttore sanitario del centro medico della Pubblica Assistenza, risponde alla polemica sollevata dal Comitato Salute Pubblica, che ha sottolineato come gli ambulatori dell’associazione rappresentino un servizio privato a carico dei pazienti. Scrive Vincenti: «Mi sento in dovere di replicare alle affermazioni del Comitato, a tutela del progetto su cui la Pubblica Assistenza sta investendo tante risorse umane e finanziarie. Le prestazioni rese dai nostri ambulatori, all’interno della sede di via Nazario Sauro, non tolgono nulla al servizio pubblico. In particolare, il punto di primo soccorso sgrava l’ospedale dalla gestione di tanti codici bianchi, a beneficio dei cittadini che hanno una reale esigenza di usufruire del pronto soccorso Asl per motivi medici ed economici. Gli specialisti che operano all’interno della struttura – prosegue Vincenti – effettuano visite a pagamento ma, lavorando per un ente no-profit, la quota minima del 25 per cento che resta all’associazione serve per attrezzare le ambulanze, fare formazione ai volontari, finanziare i servizi socio-sanitari che la Pubblica Assistenza svolge nell’interesse della comunità. Quello di via Nazario Sauro – spiega il direttore sanitario – è a tutti gli effetti un centro medico privato, ma gestito senza fini di lucro. Qui nessuno ha nulla da nascondere, anzi ci sentiamo tenuti alla massima trasparenza. Il senso del progetto è quello inserirsi in quello spazio di interventi che Asl non riesce a coprire, per autofinanziare le attività dell’associazione senza dipendere da sponsor. Questo ci consente anche di rafforzare la medicina territoriale in un momento di sofferenza della sanità pubblica». Vincenti conclude con un appello: «Ricordo al Comitato che, mentre portiamo avanti battaglie condivise a difesa della sanità locale, è utile adottare strategie alternative che in questa fase di crisi possano garantire la tenuta del sistema, piuttosto che farlo crollare».