Una delegazione del comune di Carrara ha partecipato a Pau in Sardegna al secondo meeting del progetto europeo VIS.GEMS, dedicato alla valorizzazione e tutela dei siti rocciosi attraverso azioni pilota transfrontaliere, di cui Carrara è capofila.L'incontro ha visto riuniti i partner italiani e francesi del progetto per fare il punto sulle attività svolte, condividere i primi risultati e definire i prossimi passi. Nell'occasione si è riunito il Comitato di Pilotaggio con la presentazione dei report gestionali e finanziari e lo stato di avanzamento delle azioni di comunicazione. Sono state illustrate, inoltre, le azioni pilota che saranno realizzate nei territori di Carrara, Luni, Pau, Fréjus, Santa Luce e della Valle della Restonica (per il partner OEC), con il confronto sui dati raccolti e sulle tecnologie più promettenti per il monitoraggio, la rielaborazione dei dati e la loro restituzione intelligente. Il progetto Interreg Marittimo Italia – Francia 2021 – 2027 VIS.GEMS – Visual GEo Monitoring for Sustainable Tourism intende valorizzare il patrimonio dei territori con uno sguardo rivolto al futuro e all'innovazione, fornendo un esempio concreto di come anche realtà minori possano essere protagoniste in progetti europei di grande respiro, capaci di coniugare scienza, cultura, turismo, ambiente e inclusione sociale.Si tratta di un'importante iniziativa che coinvolge per l'Italia la Toscana, la Liguria, la Sardegna e la Francia, con il Comune di Fréjus e la Corsica con l'Office de L'Environement e la sua Valle della Restonica. L'obiettivo è ambizioso: monitorare, tutelare e valorizzare i siti rocciosi dell'area mediterranea di cooperazione, luoghi dal grande valore geologico, archeologico e culturale, promuovendo una fruizione turistica più sostenibile.Il lancio del progetto si era tenuto al mudaC di Carrara lo scorso marzo: il comune di Carrara si è aggiudicato 390mila euro che saranno destinati a realizzare un'azione pilota multimediale volta a implementare la conoscenza e la tutela del sito archeologico di Fossacava. Il modello permetterà in primo luogo la cura di questo particolare sito roccioso registrandone in tempo reale lo stato di conservazione e consentendo una più efficace programmazione degli interventi necessari di custodia. La possibilità di fruire il modello virtuale e i suoi contenuti storico- archeologici consentirà una migliore e più sostenibile valorizzazione del sito, anche nell'ottica di una più ottimale gestione della pressione dei flussi turistici. Il progetto si distingue per la sua forte vocazione alla ricerca, mettendo in dialogo e comparando dati propri della geologia, dell'ingegneria e dell'archeologia; il tutto a livello trasfrontaliero. L'obiettivo è quello di migliorare l'offerta di un luogo unico nel suo genere come la cava romana di Fossacava, valorizzandone le specificità anche grazie all'uso delle nuove tecnologie che consentiranno di approfondirne la conoscenza, grazie allo sviluppo di un modello virtuale dell'intero sito. Attraverso questo strumento innovativo sarà possibile non solo registrare in tempo reale lo stato di conservazione dell'area, ma anche sviluppare contenuti storico-archeologici proseguendo un percorso già avviato in questi anni.
Digitalizzazione di Fossacava: il Comune di Carrara a Pau al secondo meeting del progetto europeo VIS GEMS
Scritto da Redazione
Cronaca
08 Ottobre 2025
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