Politica
Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

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Benfatto Assessore! E' iniziata l'estate e l'amministrazione comunale ha compiuto l'ennesimo atto di ingiustizia e di disparità nei confronti di Avenza. A meno di 24 ore dal comunicato stampa della Pro Loco avenzina, nel quale l'associazione di volontariato evidenziava le enormi difficoltà legate allo svolgimento della prossima festa Medioevale, ecco arrivare il pomposo annuncio dell' assessore Lara Benfatto riguardante gli eventi musicali che si terranno in Piazza Menconi a Marina di Carrara. La Pro Loco di Avenza riceverà dal comune, come contributo per realizzare la suddetta festa circa 10mila euro, ma una buona parte di questa cifra dovrà essere impegnata per ottemperare a tutte le normative riguardanti la sicurezza; perciò il ridimensionamento della manifestazione, che si svolgerà in forma ridotta, è inevitabile. A Marina di Carrara, invece, nei confronti di una delle due Pro Loco marinelle (quale delle due?) il comune di Carrara, oltre alla prevedibile erogazione del consueto contributo economico, ha provveduto alle spese per la sicurezza e per l'allestimento del palco, service audio-luce, sedie e gazebo con un impegno di spesa di 18.500 euro.
Una disparità di trattamento che non trova nessuna spiegazione. Uno spettacolo indecoroso messo in atto da una amministrazione comunale che riesce a trovare risorse per finanziare, (di concerto con il comune di Montignoso), un progetto di accoglienza e di integrazione della durata di sei mesi per la cifra di 160.000 euro, ma che è incapace di reperire stanziamenti volti a realizzare progetti di carattere sociale e culturale per la disastrata Avenza.
Quanto sopra esposto si configura come una discriminazione indiretta che i cittadini avenzini non possono più tollerare. Si rende necessaria, da parte di chi amministra, una riflessione socio- economica dell'intero territorio comunale. Il compito, viste le capacità e l'ignavia dei soggetti chiamati in causa, appare arduo e di lunga durata. Nel frattempo un riequilibrio delle risorse economiche sarebbe, quantomeno, cosa gradita.
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MALTRATTATA”
Continuano gli “sfregi” alle opere di White Carrara, ma l’assessore Gea Dazzi vuole parlare solo di cose belle, il curatore Domenico Raimondi pensa che Carrara sia popolata da persone disattente, e per il sindaco Serena Arrighi l’importante è non rovinare l’atmosfera tanto le opere sono assicurate. Quindi va tutto bene? Nessuno ha responsabilità? Ritengo che questa ipotesi sia inaccettabile, soprattutto in considerazione del fatto che il settore 4 Cultura e Turismo del comune di Carrara, ha più professionisti con incarichi diretti, di quante palline ci sono in un pallottoliere. Il comune di Carrara ha promosso e prodotto l’evento conferendo ad un professionista l’ incarico per l’organizzazione della manifestazione “ White Carrara 2024” per 35.200 euro, cI saremmo aspettati scelte più adeguate e aderenti alla protezione delle opere. Ciò che si è verificato all’opera il “ Gomitolo” di Paolo Ulian era ipotizzabile data la sua grande fragilità: sarebbe stato opportuno che fosse esposta in luoghi chiusi con adeguati distanziatori atti a limitare il contatto dei visitatori. La valorizzazione di un’opera d’arte passa attraverso la sua tutela, conservazione e fruizione del pubblico che la visita. L’assessore Gea Dazzi o è distratta o non conosce il territorio, le cronache hanno registrato diverse criticità nel centro storico di Carrara, era pertanto doveroso prevedere tutte le modalità a tutela delle opere, perché non sono sufficienti né le telecamere né i saltuari passaggi della Polizia Municipale, in un progetto “adeguato” riferito ad opere esposte all’aperto, devono essere previsti ancoraggi stabili per la sicurezza delle opere e dei visitatori, distanziatori e guardiania h 24.
Ricordo al sindaco Arrighi che quando dichiara che le opere sono assicurate, dovrebbe anche precisare che non tutti gli eventi sono assicurabili, soprattutto se conseguenti a curiosità o disattenzione. Queste opere non sono state solo maltrattate da genitori distratti e bambini curiosi, ma anche da chi aveva il dovere di proteggerle. Su questo tema presenterò un interrogazione al prossimo Consiglio Comunale, i cittadini hanno il diritto di conoscere come vengono utilizzati i soldi pubblici.
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La consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista e di Sinistra (M5S e UP) questa mattina prima delle 13 avrebbe voluto effettuare un sopralluogo lungo via Alta Tambura, esercitando il diritto al sindacato ispettivo, per verificare gli effetti dell’ordinanza di divieto di transito e sosta. Arrivata al bivio stradale per Guadine ha constatato, lungo la strada provinciale, la presenza di decine di auto parcheggiate. Un gazebo della Polizia Municipale era posto all’imbocco della strada comunale e ingombrava la carreggiata riducendone l’ampiezza.
Dopo essersi qualificata alle sole due persone presenti, non appartenenti al corpo di Polizia Municipale ma a una qualche associazione indicata nell’ordinanza, le hanno riferito di avere il compito di controllare i pass e impedire il transito a chi ne fosse sprovvisto. Appurata la situazione ha fatto presente il suo ruolo di consigliera comunale e pubblico ufficiale ottenendo come risposta un invito ad attendere oltre mezz’ora l’arrivo della Polizia Municipale oppure “un faccia come le pare”. E’ evidente che più di qualcosa non torna in questa ordinanza e nei prossimi giorni, come gruppo consiliare, faremo le opportune valutazioni per chiarire il funzionamento del posto di blocco al bivio per le Guadine.
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Luana Mencarelli, coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle, dopo un anno dal secondo insediamento del sindaco Persiani esprime un duro giudizio nei suoi confronti e della sua maggioranza per l'evidente impostazione della loro azione. Una serie di interventi sul territorio che hanno suscitato un crescente malcontento tra i cittadini, perché ritenuti inappropriati, inutili se non dannosi per la qualità della vita nella nostra città e che prevaricano il dovuto ascolto e partecipazione di tutti e tutte.
"È inaccettabile – dichiara Mencarelli – anche la recente ZTL in via Alta Tambura, che chiude l'accesso alla Val Renara, attuata senza un'adeguata consultazione pubblica di operatori, associazioni e cittadini impegnati nel rilancio dei territori montani e interessati alla loro fruizione. Dimostrazione di una totale mancanza di considerazione delle esigenze dell'intera comunità."
La coordinatrice del M5S ripercorre gli interventi alla Colonia Ugo Pisa e la devastazione del relativo parco. "Le aree verdi – continua Mencarelli – sono vitali per il benessere del territorio e dei suoi residenti e non possono essere sacrificate per progetti che non rispondono ai bisogni reali della popolazione e che peggioreranno la qualità ambientale e della vita cittadina".Tra le altre scelte criticate, la decisione di collocare la nuova Questura nel parco pubblico degli Ulivi, sacrificandone una parte non trascurabile. "È inconcepibile – sottolinea – che si continui a devastare spazi verdi per progetti che potrebbero essere realizzati con altre soluzioni". Non meno problematiche sono le scelte urbanistiche riguardanti la variante Aurelia, descritta da Mencarelli come "una devastante opera dai costi esorbitanti che distruggerà un'ampia area verde, residuale agricola e peggiorando l'esposizione alle sollecitazioni dannose e inquinanti di molti cittadini senza la minima previsione di alcun sistema di mitigazione", e la nuova Casa della Salute alla stazione, che sarà realizzata in un'area a ridosso della ferrovia e già altamente congestionata dal traffico, sordi di fronte alle numerose obiezioni. Infine non si può non parlare dell'intervento davanti al pontile con la fontana nera e il suo camouflage, definendolo un "grave spreco di risorse pubbliche" che ha portato a risultati estetici e urbanistici evidentemente incongrui e scadenti. "Questa città non può più tollerare scelte prive di qualità e partecipazione come quelle adottate dall'amministrazione Persiani che assolutamente non comportano valore aggiunto al nostro territorio".Luana Mencarelli conclude chiedendo un cambiamento radicale nelle politiche urbane e una maggiore partecipazione dei cittadini nelle decisioni che riguardano il futuro della città. "È tempo di ascoltare la voce della comunità e di agire nell'interesse collettivo, piuttosto che continuare con progetti che creano solo divisioni e malcontento."
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Lo scempio della salita San Ceccardo per entrare in città senza i tradizionali pini, fa sempre più tristezza e tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini. Che fine ha fatto la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del settembre del 2023? Nell’ ultima commissione congiunta Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente aveva esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie, ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto le tante promesse fatte. Infatti il via libera di Lorenzini a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi avuto seguito e in città non si sa dove e quando saranno ripiantati gli alberi tagliati. Lorenzini aveva detto che complessivamente sarebbero stati investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere destinati ad una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere messe a dimora 35 nuove palme da dattero su viale Colombo e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro, avrebbero dovuto essere piantati complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari, alberi dalla chioma gigantesca. Chiedo dov’è stato piantato l’ unico acero rosso o campestre previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore ci potrebbe indicare presso quali numeri civici sarebbero stati piantati i 54 lecci i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ? Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto tanta propaganda e poca piantumazione, mentre il sindaco Arrighi si è dedicata solo al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato nuovi alberi, se non quei pochi e miseri alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta , passeranno sicuramente più di 20 anni.
FILIPPO MIRABELLA CAPOGRUPPO CONSILIARE LISTA FERRI
Lo scempio della salita San Ceccardo per entrare in città senza i tradizionali pini, fa sempre più tristezza e tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini. Che fine ha fatto la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del settembre del 2023? Nell’ ultima commissione congiunta Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente aveva esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie, ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto le tante promesse fatte. Infatti il via libera di Lorenzini a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi avuto seguito e in città non si sa dove e quando saranno ripiantati gli alberi tagliati. Lorenzini aveva detto che complessivamente sarebbero stati investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere destinati ad una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere messe a dimora 35 nuove palme da dattero su viale Colombo e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro, avrebbero dovuto essere piantati complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari, alberi dalla chioma gigantesca. Chiedo dov’è stato piantato l’ unico acero rosso o campestre previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore ci potrebbe indicare presso quali numeri civici sarebbero stati piantati i 54 lecci i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ? Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto tanta propaganda e poca piantumazione, mentre il sindaco Arrighi si è dedicata solo al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato nuovi alberi, se non quei pochi e miseri alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta , passeranno sicuramente più di 20 anni.
FILIPPO MIRABELLA CAPOGRUPPO CONSILIARE LISTA FERRI
Lo scempio della salita San Ceccardo per entrare in città senza i tradizionali pini, fa sempre più tristezza e tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini. Che fine ha fatto la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del settembre del 2023? Nell’ ultima commissione congiunta Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente aveva esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie, ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto le tante promesse fatte. Infatti il via libera di Lorenzini a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi avuto seguito e in città non si sa dove e quando saranno ripiantati gli alberi tagliati. Lorenzini aveva detto che complessivamente sarebbero stati investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere destinati ad una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere messe a dimora 35 nuove palme da dattero su viale Colombo e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro, avrebbero dovuto essere piantati complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari, alberi dalla chioma gigantesca. Chiedo dov’è stato piantato l’ unico acero rosso o campestre previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore ci potrebbe indicare presso quali numeri civici sarebbero stati piantati i 54 lecci i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ? Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto tanta propaganda e poca piantumazione, mentre il sindaco Arrighi si è dedicata solo al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato nuovi alberi, se non quei pochi e miseri alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta , passeranno sicuramente più di 20 anni.
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Il Consigliere regionale di Fratelli d'Italia Vittorio Fantozzi, il Capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Carrara Massimiliano Manuel e il Consigliere provinciale FDI di Massa-Carrara Bruno Tenerani, In replica alla risposta ricevuta dall'Assessore ai Trasporti Elena Guadagni, vogliono sottolineare quanto segue. "Prima di ribattere superficialmente alle affermazioni di Fratelli d' Italia, dovrebbe rispondere a questa domanda: conosce la procedura di gara della Provincia per l'affidamento del lotto debole? Conosce il decreto di proroga del contratto EMERGENZIALE della Provincia del 6 giugno 2024 ad Autolinee Toscane per un importo di 879mila euro fino al 31/10/2024 nelle more del completamento della gara in corso per i percorsi extraurbani? Purtroppo dobbiamo rilevare che i numeri sciorinati da Guadagni non tornano e le sue conoscenze risultano banali e limitate per due ordini di motivi. Il primo è che se la Provincia sta affidando il servizio del lotto debole extra capitolato AT adempie sì al contratto di servizio, ma proprio questo evidenzia i limiti di un'operazione che sta lasciando a piedi molte persone, nel quadro di una ristrutturazione del servizio pensata nel 2012 e non più rispondente alle esigenze di oggi (e su questo l'attenzione pubblica doveva essere decisamente diversa). Il secondo motivo è che non tornano i numeri in quanto, se Autolinee Toscane in Provincia (e non a Carrara) aveva inviato 36 autobus, come può l'Assessore scrivere in seguito che, dal 2021 al 2023, ne erano arrivati 19, mentre per tutto il 2024 (che non è ancora finito) tra quelli operativi e quelli che arriveranno saranno 17? Sono arrivati o arriveranno? Si decida! Per cui, visto che non ha mosso un dito sulla mancanza di mezzi pubblici, e che quelli che ci sono in gran parte perdono i pezzi, se ne faccia una ragione. Peraltro, le informazioni in nostro possesso non solo sono veritiere, ma fotografano la grave situazione dei trasporti in città, e in particolare modo nelle frazioni montane. Proprio dopo la denuncia da parte di Fratelli d'Italia, e riportata dalla stampa, un cittadino di Fontia si è lamentato attraverso un audio a nome di tutto il Paese, perché oggi la porta dell'autobus non si chiudeva e l'autista ha fatto scendere i passeggeri nonostante che avessero pagato il biglietto. A Fontia l'unico orario, dice il nostro concittadino, è quello di mezzogiorno, e se il mezzo va in avaria e non viene sostituito si creano gravi disagi agli abitanti. Se nella nostra Provincia, come ha dichiarato Guadagni, sono entrati in servizio 36 nuovi autobus, ci dica l'Assessore dove sono finiti. Non certo a coprire le linee di Carrara e nemmeno la Lunigiana, considerato l'affidamento per il lotto debole che sta predisponendo la Provincia. Magari saranno stati assegnati a Montignoso o forse a Massa – afferma Massimiliano Manuel - che sta sicuramente più a cuore ad Autolinee Toscane, dato che ha già una splendida biglietteria e ora pare ne apriranno un'altra, mentre la nostra è un chiosco inagibile a ospitare persone e se piove o c'è il sole i biglietti si fanno attraverso il finestrino. Magari tutto questo avvenisse anche a Carrara! Purtroppo l'Assessore ha cercato di buttare fumo negli occhi, sapendo bene però che i mezzi sono vecchi e inaffidabili e che le corse, specialmente nei paesi a monte, saltano continuamente. Dove l'avrebbe visto quindi il progressivo riammodernamento del parco mezzi che avrà un'ulteriore accelerazione nei prossimi mesi? Ma c'è di più: se il nostro Assessore ai Trasporti avesse partecipato alle riunioni in Provincia nelle quali si era deciso, ai sensi della normativa regionale e dell'Intesa Trasporto Pubblico Locale (TPL) del 25 maggio 2012, di procedere all'affidamento in concessione dei servizi di trasporto pubblico locale extraurbani del cosiddetto "lotto debole provinciale", con un occhio alla Lunigiana, perché non chiedere di inserire più corse anche per i nostri paesi?"
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Sulla modalità di visualizzazione in streaming delle commissioni lasciamo ad altri le questioni in punta di regolamento. I Regolamenti notiamo che vengono stiracchiati a seconda delle esigenze rendendo la certezza del diritto una specie di "navi da combattimento in fiamme al largo dei Bastioni di Orione". Il dato di fatto incontrovertibile è che siamo di fronte ad una parte politica aristocratica che partecipa alle commissioni standosene a casa sul divano, sui luoghi di lavoro continuando a svolgere altre attività o in auto in barba alle norme più elementari del codice della strada. Conseguono pure un gettone di "presenza", per assurdo, mentre impediscono ai cittadini e alle cittadine di poter partecipare attraverso una diretta streaming. Nei fatti la cittadinanza è costretta a raggiungere il palazzo comunale per seguire la commissione in presenza fisica magari venendo anche identificati come si fa in un qualsiasi posto di blocco delle forze dell’ordine. Quale sarebbe il senso: impedire l'accesso a ecoterroristi oppure avere una lista di proscrizione su cui abbattersi? Se dà fastidio che qualcuno possa vedere cosa dicono pubblici ufficiali nello svolgimento del loro compito è bene che si cominci a farci delle domande. Chiudere fuori i cittadini e le cittadine, il cui compito è proprio quello di controllare i propri eletti e non, è un duro colpo alla democrazia e alla partecipazione. Che la "casta" si rinchiuda dentro una torre d'avorio non è certamente la soluzione migliore o forse per qualcuno si?
Polo Progressista e di Sinistra
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Il Consiglio Regionale accoglie le proposte di Fratelli d'Italia sul piano cave: spazio alla concertazione e al confronto con il territorio ed il consiglio regionale. Alessandro Capecchi, prendendo spunto dalla informativa illustrata dall'assessore Baccelli che manca di alcuni dati, ha quindi chiesto che "sull' aumento della produzione del cinque per cento, ci sia il coinvolgimento per tutti i soggetti interessati". Nel corso del Consiglio Regionale di questa mattina (26 giugno 2024) è stata quindi accolta la proposta di risoluzione presentata dal gruppo FDI, primo firmatario il consigliere Alessandro Capecchi, in relazione alla variante al Piano Regionale Cave che prevede l'aggiornamento degli Obiettivi di Produzione Sostenibili, con un aumento del 5%, pari a quasi 9 milioni di metri cubi di materiale. La richiesta di Capecchi è venuta a seguito di un ragionamento sulla necessità di approfondire, anche in consiglio, il monitoraggio del piano cave, fatto con due delibere di giunta del 2022 e del 2023. Peraltro, trattandosi di variante considerata "minore", l'iter sulla partecipazione sarebbe ridotto. FDI ha quindi richiesto ed il Consiglio ha approvato: la convocazione formale del tavolo di concertazione per garantire la massima partecipazione delle associazioni di categoria e dei soggetti legittimati; la partecipazione ed il confronto più ampio possibile sui contenuti della variante al piano già in fase di adozione, così che tutti i cittadini e le associazioni possano conoscere le modifiche introdotte; l' aggiornamento costante del Consiglio e della Commissione competente anche attraverso l'invio formale di tutta la documentazione inerente al piano stesso."Non si tratta di elementi formali, ma di un notevole passo avanti nella massima trasparenza e partecipazione per una variante che, in ogni caso, stabilisce un possibile aumento della produzione sostenibile del 5% dettato da necessità di filiera e per la realizzazione delle opere pubbliche, ma che deve essere conosciuto da tutti in ogni suo passaggio - spiega Alessandro Capecchi -, per l'impatto ambientale e sociale e occupazionale del comparto".
- Non c'è sostenibilità nella variante al piano regionale Cave: la critica di Silvia Noferi consigliera dei 5 Stelle
- Sostituito l'ingegner Giancarlo Simoncini responsabili dei lavori alla Rsa di Fossone: ma non ci sono più i tempi per trasferire le cure intermedie secondo il consigliere Bernardi
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- Proteste dei cittadini di Massa per le nuove luci di viale della Stazione: la consigliera Dina Dell'Ertole annuncia un'interpellanza all'amministrazione
- Ambulatori nei container al Monoblocco nel degrado per le infiltrazioni d'acqua: il consigliere Manuel chiede un consiglio comunale straordinario alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani
- Recuperare l'immobile di via Galvani: la richiesta del Polo Progressista e di Sinistra a Massa
- I problemi ambientali del marmo? La trasmissione Report: legambiente critica la commissione marmo e ambiente del comune di Carrara
- Alla rassegna Ra.Re. di Spazio Alber1ca arriva “Con tutta la dignità in corpo” l’evento dedicato agli operai della ex GKN
- Il dirigente al marmo Giuseppe Bruschi presenta un dossier contro la trasmissione di Report sulle cave: i dubbi e le critiche di Massimiliano Bernardi
- Spuntoni di alberi, sporcizia e mancanza di controllo: Il coordinatore della Lega Nicola Pieruccini segnala lo stato delle spiagge libere di Marina di Carrara


