Politica
Pontremolese, Lorenzetti: “Il governo penalizza ancora i nostri territori, ma la nostra battaglia non si ferma”
Il presidente della provincia Gianni Lorenzetti critica duramente il governo per la decisione di non finanziare i lavori sulla Pontremolese e annuncia l'intenzione di continuare la battaglia: “Anche se…

Nidi comunali: precisazioni del Comune sulla questione della riduzione oraria del servizio
Il comune di Massa ha provveduto a espletare una nuova procedura di gara, essendo scaduto il precedente contratto, per il servizio di ausiliariato presso i nidi di infanzia…

Il Polo P&S: la sicurezza stradale di Turano è un tema superfluo per il Sindaco?
“Ho presentato una mozione per la sicurezza stradale del quartiere di Turano quasi un anno fa e fino a oggi il Presidente del Consiglio Comunale non ha provveduto…

Finta pagina facebook di Autolinee Toscane promette abbonamenti a prezzi ridotti: "Bisogna usarei social per combattere le truffe" dice Maria Teresa Baldini di Noi Mderati
Usare i social per combattere le truffe: il suggerimento di Maria Teresa Baldini candidata alle Regionali per Noi Moderati: "Autolinee Toscane informa di una nuova truffa online su…

"Scriverò a Mattarella, inaccettabile usare la fascia tricolore per propaganda": l'annuncio dell'onorevole Barabotti relativo alle accuse di fascismo rivolte dal sindaco Pd di Fivizzano al governo
Durante la commemorazione per l'eccidio di Vinca, il sindaco di Fivizzano del Partito Democratico, Gianluigi Giannetti, ha affermato testualmente: «Oggi io sono felice nel sapere che nessun fascista…

Piano parcheggi a Marina di Carrara: associazione ARCA rinnova le sue proposte all'amministrazione e segnala una disparità mediatica dei contenuti a seconda delle fonti
Associazione ARCA interviene di nuovo sul tema della mobilità estiva e al piano parcheggi di Marina di Carrara: "Nei giorni scorsi abbiamo diffuso un comunicato dettagliato…

"Autorizzazione del ministero al prolungamento della banchina Taliercio del porto di Marina di Carrara non è un nulla osta": la spiegazione dei Paladini Apuoversiliesi
L'associazione dei Paladini Apuoversiliesi continua la sua battaglia contro l'ampliamento del porto di Marina di Carrara: "Il 19 Agosto é stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e…

Atteggiamento antisindacale e irregolarità contrattuali e salariali alla "Delizie del mare": la denuncia di USB Massa .
Il sindacato USB Massa segnala una situazione critica avvenuta sabato 23 agosto nel corso di una manifestazione di volantinaggio organizzata da USB di fronte ai cancelli dell' Azienda…

Bisogna pubblicizzare l'asta di Villa Massoni: la richiesta di Italia Nostra Massa Montignoso
L'associazione Italia Nostra Massa Montignoso ha inviato una richiesta al pesidente del tribunale di Massa affinchè sia pubblicizzata la data dell'asta per Villa Massoni che è stata…

Polo P&S Massa: le farmacie comunali hanno rapporti commerciali con la multinazionale Teva?
“Ho presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale per capire l’entità dei rapporti commerciali tra le farmacie comunali e la multinazionale farmaceutica israeliana Teva e comprendere quale sia la volontà politica…

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L'onorevole Alessandro Amorese, deputato massese di Fratelli d'Italia torna sugli ordini per Sanac Massa con una precisazione: "Gli ordini dell'ex Ilva di Taranto destinati a Sanac di Massa non solo sono ripartiti, ma sono in numero davvero consistente, e danno così la certezza di un rinnovato percorso di produttività per l'azienda di refrattari. In seguito ad un incontro che si è tenuto tra i vari attori che seguono la vertenza, dai delegati del commissario ai dirigenti delle principali sigle sindacali, è arrivata questa ulteriore conferma delle commesse che permettono, di fatto, una ripartenza dopo anni. Si tratta di un importante sviluppo che fa davvero ben sperare, e di una certezza ormai definitivamente confermata, che segue alla già positiva notizia di qualche settimana fa della fuoriuscita di Sanac di Massa dalla black list dell'ex Ilva che, conseguentemente, ha riportato gli ordini all'unità produttiva. Assistiamo con favore e soddisfazione a questi risultati, passo dopo passo, consapevoli che il lavoro fatto dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e l'impegno che abbiamo garantito affinché le sorti di Sanac cambiassero sta portando al risultato che da tempo auspichiamo".
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Nel corso della seduta di lunedì il consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento della commissione ‘Progetto Donna – Centro per le pari opportunità’. Il documento fissa anzitutto finalità e obiettivi della commissione, ne stabilisce modalità di costituzione, composizione e durata e ne chiarisce ogni aspetto del funzionamento. Il prossimo passo sarà ora l’apertura di un avviso pubblico per individuare i 15 componenti della consulta ai quali si aggiungeranno due consiglieri comunali, uno di maggioranza e uno di minoranza. “Si tratta di un organismo istituzionale di tutela e garanzia che promuove l’uguaglianza tra generi e si propone di rimuovere tutti quegli ostacoli che possono essere per le donne fattori di disuguaglianza diretta e indiretta – spiega la vicesindaca e assessore alle Pari opportunità -. Il regolamento votato del consiglio è stato prima discusso nelle commissioni ‘Sociale e Pari opportunità’ e ‘Affari generali’ e si compone di 16 articoli. Dopo l’approvazione di questo documento il prossimo passo sarà ora l’individuazione dei componenti e per questo gli uffici sono già al lavoro per preparare un avviso pubblico. Come assessore sono molto felice che la commissione ‘Progetto donna’ possa continuare la sua storia cominciata nel 2001 e che per molti anni è stata un unicum a livello provinciale”.
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"Gravi le dichiarazioni del consigliere Bernardi. A Carrara certi rigurgiti razzisti non hanno spazio" così il vicesindaco e assessore al sociale e alle Politiche abitative del Comune di Carrara Roberta Crudeli ha stigmatizzato le accuse su presunte violazioni in un appartamento Erp segnalate dal consigliere di opposizione Massimiliano Bernardi. "La situazione di cui parla Bernardi è già stata gestita da tempo – spiega la Crudeli - Gli uffici dei Serivizi sociali e Abitativi assieme ai colleghi dell'ufficio Welfare di Erp hanno raccolto le segnalazioni arrivate e hanno posto in essere tutti i controlli necessari fino a che, con un nota proprio dell'ente di edilizia residenziale pubblica, nel dicembre scorso si è conclusa l'attività istruttoria che non ha riscontrato nessuna violazione al codice di comportamento da parte del nucleo familiare segnalato. Al di là di questo, tuttavia, ci tengo a stigmatizzare soprattutto il comportamento del consigliere Bernardi che per i propri fini non si fa scrupoli a divulgare dati personali e identificativi, anche di un minore, senza pensare alle conseguenze che le sue parole possono avere sulla vita di queste persone. Certi toni e certi rigurgiti razzisti nulla hanno a che fare con la normale dialettica politica e non hanno spazio in una città democratica come Carrara".
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“Il diritto all’aborto non si tocca”: lo ribadiscono le Donne Democratiche di Massa Carrara che lanciano un appello contro la possibilità di far entrare nei consultori le associazioni antiabortiste. “Nel decreto legge 19/24, nato con l'obiettivo di rendere più veloce la realizzazione degli investimenti del Pnrr dicono le Donne Democratiche - è presente una norma che consente alle Regioni di avvalersi del coinvolgimento di associazioni antiabortiste all'interno dei Consultori. I consultori sono strutture sociosanitarie laiche, e tali devono rimanere per garantire benessere e autodeterminazione attraverso il supporto ai percorsi di affermazione di genere e alle libere scelte sulla maternità. La legittimazione dell'ingresso delle associazioni antiabortiste a presidiare i consultori pubblici dove le donne si recano per avviare la pratica per l'interruzione della gravidanza è una vera e propria minaccia alla libertà delle donne ed un attacco alla laicità delle Istituzioni pubbliche. Tutto ciò avviene, tra l'altro, mentre il Parlamento Europeo, pochi giorni fa, ha votato a favore dell'inserimento dell'interruzione di gravidanza nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. Questa norma consente di utilizzare i fondi del Pnrr per finanziare Associazioni pro vita e non per restituire i consultori pubblici al pieno utilizzo delle donne come luoghi funzionanti per le loro esigenze in tutto l'arco della vita. Prevenzione, contraccezione, temi cari a noi donne, nel rispetto dell'autodeterminazione delle donne per una maternità consapevole”. All'appello delle Donne Democratiche si sono aggiunti anche i Giovani Democratici: " Il governo Meloni, con un emendamento del Pnrr, ha intenzione di garantire il libero accesso ai consultori alle organizzazioni antiabortiste, scorrettamente chiamate pro-vita, e, soprattutto finanziarle, sottraendo risorse alla sanità pubblica. Lo scopo di questa mossa è quello di garantire un finanziamento pubblico a delle realtà, evidentemente vicine al governo, che ingannevolmente mostrano di voler dare sostegno alle madri, ma che sono di fatto organizzazioni religiose estremiste che promuovono leggi antiabortiste. In un paese dove è già difficile accedere alla pratica dell'aborto, questo emendamento rappresenta l'ennesima offesa ai diritti della donna e della sua autodeterminazione. Vergognoso soprattutto è che questi attacchi ai diritti delle donne si stiano verificando proprio ora, mentre l'Italia per la prima volta vede al suo comando una premier donna. Noi continueremo a lottare per difendere la legge 194, il diritto all'aborto e in primis la libertà delle donne di poter scegliere e di autodeterminarsi. Come giovani e come donne democratiche sentiamo l'esigenza di intervenire su una vicenda tanto sensibile soprattutto a seguito di quanto accade nel nostro territorio dove gli obiettori di coscienza hanno raggiunto livelli che sfiorano addirittura l'80 per cento. Ugualmente in alcune regioni di Italia, vedi Lazio, Umbria, Piemonte, tutte regioni governate dalla destra, i consultori vengono depotenziati, si aprono "stanze per l'ascolto" (vedi l'ospedale Sant'Anna di Torino) in cui Movimento per la Vita, un'associazione antiabortista religiosa, accoglie le donne che vogliono ricorrere all'IVG, si terrorizza la donna con idee estranee ad ogni cultura democratica attraverso l'ascolto del feto, o si promuovono proposte di legge per il riconoscimento giuridico del feto già dal concepimento e non più dalla nascita.Indebolire i servizi e le strutture per abortire e rafforzare il sostegno ad associazioni Pro Vita, anche senza attaccare direttamente la legge 194, mina ugualmente il diritto all'aborto. Si contribuisce a creare un clima ostile nei confronti di chi che vuole ricorrervi, rendendo di fatto più difficile, anche a livello psicologico, l'accesso all'aborto.Sappiamo bene che i tentativi di limitare il diritto all'interruzione volontaria di gravidanza non verrano meno, per questo alzeremo sempre più la voce invocando invece quanto di dignitoso sta facendo l'Unione europea con l'introduzione dell'IVG nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione o la Francia anch'essa con l'inserimento di tale diritto in Costituzione. Mobilitiamoci per i nostri diritti".
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"Le parole del sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti dei giorni scorsi sul futuro di Cava Fornace ci lasciano esterrefatti e anche molto contrariati - a parlare sono i rappresentanti del comitato Cittadini di Cava Fornace - Parlare di un politica che può far tutto insieme agli industriali sono parole pesantissime e di una gravità rilevante considerando l’area dove sorge la discarica, con i rischi ambientali annessi. In campagna elettorale, per acchiappare dei voti, Lorenzetti ha promesso la chiusura di Cava Fornace, ma poi non ha mai fatto niente per raggiungere questo risultato. L’eterno problema della marmettola viene nuovamente strumentalizzato per arrivare a tenere aperta Cava Fornace, quando poi lo stesso sindaco ammette che in quel sito in 17 anni di marmettola ne è arrivata ben poca. La soluzione Cava Fornace per la fase emergenziale è un volere scaricare sulle comunità di Montignoso e Pietrasanta la gestione di un rifiuto a cui gli industriali del marmo da decenni non vogliono porre rimedio. Duecentomila tonnellate annue di marmettola prodotta dall’escavazione e lavorazione in 7/8 anni, ammesso che i costi di conferimento siano conveniente per le imprese del lapideo, saturerebbero la discarica; e poi cosa faremo della marmettola? Ma Cava Fornace non può essere la soluzione, neppure temporanea per la marmettola e ci stupisce che Lorenzetti, gli industriali, la Regione ignorino che il sito su cui sorge la discarica, voluta da una politica cieca e arrogante, non è idoneo ad essere discarica, di nessun tipo, visto che stiamo parlando di un’area carsica ricca di doline e inghiottitoi, con sotto due sorgenti, sistema direttamente collegato al sofferente Lago di Porta.
E invece di attivarsi per tutelare la propria comunità richiedendo nuove analisi sui piezometri che nell’ultima verifica di controllo di Arpat del maggio 2023 hanno evidenziato sforamenti e presenza di inquinanti, Lorenzetti cala la maschera e, rivendicando il potere assoluto della politica e degli industriali, vede la discarica chiusa non ora, ma a riempimento avvenuto, a quota 98 metri.Una decisione di questa portata, che inciderà molto pesantemente sulle future generazioni di Montignosini, dovrebbe essere valutata in un percorso partecipativo a cui però pare che questa amministrazione tende a sottrarsi, visto che non neppure ritenuto opportuno partecipare all’inchiesta pubblica, né sostenere le ragione dei propri concittadini che hanno denunciato l’inchiesta come una farsa. E anche su questo abbiamo letto che per Montignoso l’inchiesta pubblica ha rappresentato solo una fase eventuale del Paur , sminuendone quindi la funzione e non ritenendo quindi necessario perderci tempo. Perché, come si capisce dalle parole di Lorenzetti, la politica può tutto e la gente, i territori e l’ambiente non sembrano poi così importanti. Se " Parigi val bene una messa " , figurarsi se Firenze non vale una discarica inquinante per Montignoso".
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Ci sarebbe una mensa clandestina messa in piedi da una cittadina di origine senegalese all’interno di un alloggio popolare in via Carriona al civico 41: a segnalarne la presenza è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha spiegato: “Di fatto la donna extracomunitaria gode di una specie di “approvazione” da parte dell'amministrazione a continuare la sua attività di ristoratrice in nero, attività del tutto illegale, in quanto sono passati ormai mesi dalle segnalazioni del sottoscritto e il vicesindaco Roberta Crudeli ha chiuso un occhio e lasciato fare. Addirittura la porta di entrata dell’alloggio popolare rimane costantemente aperta e, anche durante il Ramadan, il via vai di circa 20 immigrati al giorno non è cessato e tutti i giorni la donna senegalese ingombra il passaggio per scaricare continuamente la spesa e sacchi di rifiuti. L’immobile era stato assegnato provvisoriamente, in via d'urgenza, dai servizi abitativi del comune. Sono costretto a chiedere nuovamente una verifica per il numero notevole di clienti extracomunitari che addirittura sostano dentro l’ingresso del civico 43 in attesa del proprio turno per acquistare il cibo cotto. In questo caso possiamo affermare che è stato continuamente disatteso l’ obbligo istituzionale di controllare ogni forma di violazione della regole nei condomini popolari, con l’aggravante che la famiglia è seguita dai servizi sociali”. Bernardi ha ricordato che i servizi sociali che hanno in carico la donna, avrebbero l’obbligo di tutelare i figli minori, tra i quali c’ è una bambina disabile, in funzione dei principii della vigilanza, protezione e tutela dei minori di fronte a difficoltà e carenze nella gestione del ruolo genitoriale, che devono essere attivate in presenza di fattori di rischio evolutivo del minore (art.9 e art.23, Legge 184/83). “Nell’abitazione in questione invece – ha continuato Bernardi - è in atto un andirivieni di immigrati forse anche irregolari che, a tutte le ore del giorno e della notte, si intrattengono nell’alloggio, anche in presenza dei bambini, facendo schiamazzi e creando grave disagio agli altri abitanti dello stabile”. Bernardi ha sottolineato come, secondo lui, l’amministrazione non si sia premurata di fornire supporto a chi vanta diritti e rispetta le regole, né ha compreso le ragioni di chi ha trascorso parte della propria vita in questo immobile gestito da ERP, che ora è diventato invivibile. “Lo sforzo dell’assessore Crudeli – ha concluso Bernardi - avrebbe dovuto essere quello di addivenire alla soluzione della vicenda nell’immediatezza, al fine di evitare che i rapporti tra i condomini e la donna si aggravassero ulteriormente creando un clima di paura ed insicurezza, ma soprattutto al fine di tutelare i minori presenti nell’alloggio tra cui una minore affetta da disabilità . Rientra nel compito dei nostri amministratori, infatti, intervenire sui propri assistiti contro ogni forma di comportamento scorretto, oltretutto alla presenza dei figli della donna senegalese, che abbiamo registrato nell’alloggio popolare di Via Carriona al numero 41”.
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Una mozione per chiedere la realizzazione della sede della questura a Carrara: l’ha presentata il consigliere Filippo Mirabella della Lista Ferri in consiglio comunale, motivando così la sua richiesta: “ Dal momento che Carrara è stata riconosciuta come capoluogo di provincia e che il sindaco Arrighi aveva commentato il riconoscimento a capoluogo di Provincia dichiarando che il governo aveva formalizzato quella che è la realtà del nostro territorio e che stava valutando quali cambiamenti pratici avrebbe comportato questa investitura ufficiale; considerando anche che Carrara, dopo 165 anni , potrebbe avere finalmente la possibilità che le venga riconosciuta l’opportunità di avere la sede di una importante istituzione dello stato, quale la questura di Massa e Carrara; si potrebbe valutare la zona di San Martino dietro la sede della Polizia Municipale e del Giudice di Pace, come ipotesi del luogo idoneo alla sua edificazione”. Mirabella ha fatto anche notare che il territorio di Massa-Carrara attende da anni la realizzazione della nuova Questura in quanto i locali della quali operano quotidianamente gli appartenenti alle forze dell’ordine sono inadeguati e in parte anche fatiscenti e che il governo aveva stanziato una somma di 30 milioni di euro per la realizzazione della nuova questura nella città di Massa ma, dopo mesi il sindaco di Massa, Francesco Persiani, non è ancora riuscito a trovare una giusta collocazione territoriale. Il consigliere della Lista Ferri ha anche ricordato che già erano state individuate l’area della Banca d’ Italia ed la zona di Viale Europa, ma non erano state ritenute idonee e che durante il consiglio comunale del 8 aprile 2024, Persiani aveva dichiarato che il sito scelto da Ministero dell’Interno per la realizzazione della nuova questura era stato individuato in una parte del parco degli Ulivi, sito, che però ha destato molto preoccupazioni e proteste da parte dei residenti di Massa e da parte dei gruppi consiliari del PD , Fratelli D’Italia, Polo Progressista e di Sinistra , Massa è un'altra cosa e di una decina di Associazioni ambientaliste. “Alla luce di queste premesse e considerato che gli uffici territoriali della Polizia di Stato hanno necessità urgente di avere spazi e luoghi che più si adattino alle loro esigenze e che possano garantire servizi migliori per tutti i cittadini e maggiore operatività per le forze dell’ordine e che tutti sappiamo perfettamente quale sia il lavoro svolto dalla questura, le molte competenze e adempimenti che svolge, non solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche per l’esecuzione di pratiche quali il rilascio dei passaporti, permessi di soggiorno e porto d’armi, per cui gli uffici debbano essere facilmente accessibili all’utenza; che l'occasione per Carrara potrebbe essere quella di firmare un accordo tra il Ministero degli Interni, la Prefettura ed il comune di Massa al fine di consentire la realizzazione della sede della Questura nella nostra città divenuta capoluogo di Provincia; che nonostante le proposte non andate a buon fine del comune di Massa, è comunque intenzione del Ministero dell'Interno di portare avanti questo progetto mettendo a disposizione circa 30 milioni, a patto che si proceda in tempi relativamente brevi e infine che Carrara città capoluogo di provincia potrebbe candidarsi a realizzare la nuova questura che sarebbe una vera e propria opportunità per la città, il consiglio comunale impegna sindaco e giunta a valutare tutte le possibilità affinchè le azioni istituzionali possano, in ogni sede opportuna , promuovere la realizzazione della nuova questura nella città di Carrara capoluogo di provincia”.
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Si è riunita lunedì 15 aprile 2024 la “cabina di regia” istituita dagli enti interessati e dai sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, per continuare a fare il punto sugli interventi previsti nel piano di riorganizzazione dell’Azienda USL Toscana nord ovest e sull’impiego delle risorse disponibili sul territorio di Massa Carrara, con i sindaci di Carrara, Massa e Montignoso Serena Arrighi, Francesco Persiani e Gianni Lorenzetti. . Al confronto partecipano con cadenza periodica Regione, Asl, Comuni e organizzazioni sindacali per fare il punto sulla situazione degli edifici sanitari presenti nei territori di Massa, Montignoso e Carrara, alla luce della proroga accordata nei mesi scorsi dai Vigili del fuoco fino a luglio 2024, a seguito della richiesta avanzata dall’Asl. Grazie a questa dilazione dei tempi, si stanno effettuando tutti gli interventi previsti in maniera più graduale e con riduzioni di attività ridotte al minimo. Ovviamente, fino a quando non vengono completati i lavori nelle nuove strutture, i servizi continuano ad essere regolarmente garantiti nelle attuali sedi di erogazione. Per la nuova Casa della Comunità di Massa entro la fine di questa settimana l’Asl, che è in costante contatto con il Comune di Massa e con gli altri componenti della cabina di regia, conta - in seguito ad una serie di incontri di chiarimento previsti con verificatori e progettisti - di fornire notizie certe in merito all’inizio effettivo dei lavori, che dovrà comunque orientativamente avvenire entro il mese di giugno 2024. Nel corso dell’incontro odierno è stato evidenziato che al Monoblocco di Monterosso (Carrara), gli interventi sono quasi tutti terminati: piano rialzato, ex Pronto soccorso, ambulatori mobili (manca solo la sistemazione esterna) e palazzina H.I trasferimenti dei servizi potranno quindi essere effettuati tra la fine di aprile e la prima settimana di maggio. Per la RSA di Fossone, destinata ad ospitare le cure intermedie adesso al Monoblocco, l’Asl ha in programma un nuovo incontro con la ditta esecutrice per comprimere il più possibile i tempi dell’installazione dell’ascensore (ci sono stati dei ritardi nella consegna di alcuni componenti), per non arrivare con la conclusione dell’intervento troppo a ridosso della scadenza di luglio indicata dai Vigili del Fuoco.
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Il sindaco di Carrara, Serena Arrighi, torna a replicare ai rappresentanti di Assindustria riguardo all’applicazione della legge regionale 35 del 2015 e, in particolare, al tema della filiera corta. “Certe posizioni sono davvero difficili da comprendere – sottolinea la prima cittadina -, la legge regionale è chiara e parla, tra l’altro, dell’obbligo per i concessionari di applicare la filiera corta. Questo è stabilito da nove anni, nove anni che sono stati concessi agli imprenditori per adeguarsi a queste disposizioni e fare tutto il possibile per farsi trovare pronti. E’ a partire da questa legge regionale, la 35 del 2015, che le aziende hanno prima usufruito di sette anni di periodo transitorio e poi hanno non solo firmato delle convenzioni in cui prendono precisi impegni, ma hanno anche presentato progetti legati all’articolo 21. Per questo motivo non sono accettabili né gli attacchi alla legge tout court da parte di chi rappresenta un’intera categoria, né quelli di chi nel 2015 era al governo della città e non ha aperto bocca quando la legge veniva approvata e ora vorrebbe ergersi a protettore del lavoro e delle imprese”.
Il sindaco torna poi su quanto emerso lunedì in commissione Marmo. “Personalmente – dice - non ho mai parlato di ‘stato di polizia’, si tratta di un termine che non mi appartiene nella maniera più assoluta e che è stato usato esclusivamente dal delegato di Assindustria per le imprese lapidee. Durante la discussione in commissione sono invece tornata a chiedere ai rappresentati delle imprese una maggior collaborazione: noi siamo pronti a confrontarci e ad ascoltare, come per altro stiamo facendo, i loro suggerimenti così come quelli di tutte le parti sociali, ma non si può pensare ogni volta di ripartire da zero o rimettere completamente in discussione la legge 35 del 2015. Parliamo di problemi reali come quelli legati ai marmi ordinari, parliamo di tracciabilità, ma facciamolo in un clima di reale collaborazione, senza la minaccia di continui e strumentali ricorsi”.
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Novità in vista per l’intero complesso immobiliare di via Giovan Pietro un tempo sede dell’azienda di trasporti. “Sulla palazzina ex Cat – spiega l’assessore al patrimonio Carlo Orlandi – il consiglio comunale si è già espresso lo scorso febbraio approvando una variante urbanistica semplificata che ne uniforma la destinazione d’uso al resto degli edifici di quella zona prevedendo che in quell’edificio possano trovare spazio sia attività direzionali che servizi. In questa fase stiamo attendendo di ricevere eventuali osservazioni e poi, una volta conclusa questa fase, si potrà procedere alla vendita. Gli spazi di proprietà comunale sono stati inseriti nel piano delle alienazioni e per questo appena saremo pronti procederemo con la pubblicazione di un bando per cercare possibili acquirenti”. Amministrazione e uffici intanto si stanno occupando anche del futuro degli ex capannoni che si trovano sul retro degli ex uffici di via Giovan Pietro. “Si tratta in questo caso di un progetto finanziato con il bando delle periferie che prevede di destinare gli ex capannoni a nuova casa della protezione civile – aggiunge l’assessore ai Progetti speciali - In questo momento tutti i lavori edili sono di fatto conclusi, resta però da occuparsi dell’adeguamento alle normative antincendio, proprio in queste settimane è stato affidato l’incarico al progettista e poi potremmo procedere con l’affidamento di questi ultimi interventi necessari alla definitiva riapertura di questi spazi”.
- Riduzione delle tariffe del servizio mensa per i mesi di aprile, maggio e giugno
- Massa: il centro destra a lavoro per trovare un sito adatto per la nuova questura
- La deriva dell'occidente: presentazione del libro e dibattito con il professor Franco Cardini organizzato da Democrazia Sovrana e Popolare
- SOS sicurezza ad Avenza: il consigliere Filippo Mirabella interroga l'amministrazione
- "Carrara liberata": la mostra evento della Consulta Giovani del comune di Carrara per celebrare la Liberazione
- Rissa ad Avenza: la Lega Carrara chiede interventi per la sicurezza dei cittadini
- Unione sindacale di base di Massa: ristrutturare il palazzo di Bankitalia per farne alloggi popolari
- “Vita indipendente: nonostante i tagli del governo nessuna riduzione da parte della Regione”
- Volontà del governo e della maggioranza massese di boicottare la sanità: la critica del Pd Massa Carrara
- La Lega di Massa a fianco del sindaco Persiani per sollecitare la realizzazione della Casa della salute e dell'ospedale di comunità