Politica
Il consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli sul bilancio previsionale del Comune di Carrara: "Ancora una volta ci si limita a incassare i frutti del buon lavoro di altri e il bilancio previsionale per legge deve chiudersi in pareggio"
«Per il quarto anno consecutivo – interviene il Consigliere M5S Matteo Martinelli – ci troviamo di fronte, in sede di discussione del bilancio previsionale, all'ennesimo…

Attacco alla Cisl senza fondamento: Mannini replica alle accuse della Cgil sul Cermec
Luca Mannini segretario diFIT CISL Massa Carrara Toscana Nord repica alle accuse della CGIL "Leggiamo con dispiacere sulla stampa l’ennesimo attacco da parte di FP-CGIL nei…

Il Pd va all'opposizione nel comune di Aulla: "Il sindaco Valettini, neopresidente della Provincia sostenuto dal centro destra non è più espressione della maggioranza comunale
Alla luce della candidatura del sindaco di Aulla, Roberto Valettini, alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara, avvenuta in aperto contrasto con la decisione assunta dalla direzione territoriale del…

Stato di agitazione per il Cermec, non contro: la spiegazione di RSU FIT CISL, RSU UIL TRASPORTI e FIADEL
Chiara Pirozzo RSU FIT-CISL Maurizio Bertieri RSU UIL Trasporti e Gianluca Della Tommasina RSU FIADEL hanno chiarito le ragioni dello stato di agitazione al Cermec di…

Amministrazione di sinistra che non investe nella ristrutturazione delle case popolari: la critica del consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli torna sul tema della ristrutturazione delle case popolari: "Lo scorso giugno avevo chiesto in Consiglio fondi per…

Zona Apuane: iniziata la sperimentazione operativa interna SEUS
Nella giornata di ieri, 22 dicembre 2025, nella sala Giulio Conti - Marmoteca di Carrara Fiere - a Marina di Carrara si è tenuto l'evento "L'avvio della sperimentazione…

Ringraziamento e auguri del neo presidente della Provincia Roberto Valettini
Il nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara Roberto Valettini ha reso pubblico il suo messaggio di ringraziamento e di auguri per le feste: "Sono…

Un appello per i disabili da Italia Nostra Massa Montignoso
Il presidente di Italia Nostra Massa Montignoso è intervenuto sulle barriere architettoniche lanciando un appello all'assessore al sociale Francesco Mangiaracina: "La situazione…

"Gravi a Carrara le minacce anarchiche dopo le condanne per l'assalto al gazebo della Lega. Solidarietà ai nostri militanti": così Susanna Ceccardi europarlamentare della Lega
"Le minacce contenute nei messaggi diffusi dagli ambienti anarchici dopo la sentenza del Tribunale di Massa, chiusi con un sinistro 'a buon rendere', sono un fatto…

La destra colpisce la Lunigiana: così si creano territori di serie B, secondo il Pd di Massa Carrara
Il Partito Democratico provinciale di Massa e Carrara esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà rispetto ai nuovi criteri di classificazione montana introdotti dalla legge…

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Nicola Pieruccini, segretario provinciale della Lega, si schiera apertamente contro le recenti operazioni immobiliari dell’amministrazione comunale per l’acquisizione della sede Nausicaa e della ImmCarrara Fiere.
“Vanno invece affrontate le cause per risolvere l'effetto di queste situazioni ossia i problemi politici, rilanciare idee e progetti, avere una visione, merito, competenza ed efficienza. E la sindaca, mi dispiace, non potrà mai risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Infatti assieme all’assessore alle partecipate Carlo Orlandi finora non ne hanno azzeccato una, si veda il concorso per i netturbini, svolto senza un minimo controllo da parte del comune che è stato annullato per incapacità, disinvoltura e imprudenza. Nausicaa tra l’altro, braccio lungo della amministrazione Arrighi, aveva a suo tempo pubblicato una manifestazione di interesse per vendere la sede di viale Zaccagna di cui si sono perse le tracce, ma da ieri abbiamo appreso che la Direttrice Lucia Venuti ha lanciato un’esca a qualche operatore economico in vista della prossima acquisizione di parte del compendio immobiliare di proprietà di Internazionale Marmi e Macchine Carrara Fiere S.p.A.”.
Pieruccini entra nel dettaglio della situazione. “Nell’atto si legge che occorre tener conto tra l’altro delle necessità di effettuare opere di sistemazione interna e di efficientamento energetico su detto compendio e che occorre procedere alla contrazione di due mutui ipotecari chirografari. Il valore stimato complessivo delle somme costituenti l’appalto sono quantificate nel lotto n. 1 per l’importo di euro 2.870.000,00 su un valore stimato pari ad euro 1.500.000,00 e del lotto n. 2 per l’importo di euro 2.500.00,00, valore stimato di euro 1.300.000,00. Praticamente su un capitale stimato di 2 milioni 800 mila se ne vanno a chiedere quasi il doppio. Somme e condizioni da capogiro se si va a pensare questo indebitamento del Comune dove va a parare. Sulla vicenda, che avevamo già anticipato qualche mese fa, occorre fare molta attenzione vista la situazione di profondo rosso della IMM , ma si deve anche impedire questa operazione immobiliare che passa sulla testa dei cittadini. Se andasse a buon fine il processo di acquisto strategico a favore di IMM Carrarafiere, si andrebbe a impoverire la società (già scesa di valore da 32 milioni di euro a 12 milioni nel 2021 per volere del vicesindaco Matteo Martinelli), mettendo a rischio i lavoratori e la funzione più importante per lo spazio-fiere. Inoltre Nausicaa, quindi il comune di Carrara, andrebbe ad acquistare un bene di cui possiede già il 40,8 % delle quote”.
“È estremamente sbagliato pertanto affidare in mano al mercato settori come le nostre due partecipate, senza pensare invece ad un investimento serio. È una cosa sulla quale bisogna andare con i piedi di piombo e su cui è necessario meditare con calma e fare qualche riflessione. Ciò posto la Lega Salvini Premier invita la sindaca , l'assessore Carlo Orlandi ed il presidente Valenti ad intervenire pubblicamente sulla questione nel prossimo consiglio comunale, per mettere al corrente o cittadini quale sarà il progetto ed il piano di utilizzo considerato che verranno utilizzati fondi pubblici”.
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Benvenuto a tutte le autorità presenti e ai presenti tutti. Celebriamo oggi l'80° anniversario dell'inizio della lotta di Liberazione a Carrara. E' l'inizio di una lotta ed è l'inizio anche del sacrificio di molti, soprattutto giovani. Nelle giornate tra l’8 e il 9 settembre 1943 a Carrara gli Alpini della divisione 'Val di Fassa' si scontrarono con le truppe tedesche: il primo caduto della Resistenza fu il Tenente Giovanni Montolli. La città venne, quindi, occupata militarmente dai tedeschi e dalle milizie fasciste e si formarono i primi nuclei di Resistenza. Oggi ricordiamo il tenente Montolli per ricordare tutte le donne e gli uomini che diedero il loro contributo ed in taluni casi la loro vita per fare sì che oggi noi potessimo vivere in una nazione libera e democratica. E' a tutte queste persone che noi dobbiamo gratitudine e rispetto perché le opportunità che la vita ci ha dato derivano dalla loro decisione di allora di non essere passivi, ma di lottare per avere un futuro migliore per loro e per noi, lasciandoci un Italia libera ed una costituzione bellissima.
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Prima l’assessore regionale Monia Monni, ora la soprintendente provinciale per il paesaggio Angela Acordon: le figure istituzionali contattate dai comitati ambientalisti della provincia di Massa-Carrara aumentano di giorno in giorno, ma la tematica resta sempre la stessa: il nuovo progetto, varato dal comune di Massa, per la riqualificazione del complesso dell’ex colonia “Ugo Pisa”.
Con un comunicato congiunto, otto associazioni del territorio (comitato “Alluvionati Ricortola, Casone, Bondano e Partaccia”, circolo Arci “31 settembre”, comitato “Nuovi paesaggi urbani”, associazione “L’Assiolo”, associazione “Politikè”, associazione “Amici Ronchi e Poveromo”, Italia Nostra Massa-Montignoso e Legambiente) hanno deciso di riportare il testo indirizzato alla stessa Acordon, in cui si evidenzia come la strategia di rilancio del sito possa essere deleteria sia da un punto di vista ambientale (con l’eradicazione di numerosi alberi e la successiva piantumazione di nuovi) che storico-culturale, visto il vincolo di interesse a cui sono sottoposti i fabbricati della colonia.
“È nostra convinzione che, per la colonia Ugo Pisa – si legge nella nota – l’interesse storico-culturale di tale struttura sia inequivocabile e riconosciuto, e in tal senso occorre l’obbligo di ricordare l’articolo 9 della costituzione […] Riteniamo inoltre che le modalità di sostituzione della pineta non tutelino affatto la permanenza dell’area boschiva in questa zona sottoposta a tutela, e che non si possa parlare quindi di una riqualificazione ambientale del parco ma piuttosto del rischio di perdere per sempre uno dei polmoni verdi della città, nonché tipica pineta costiera (oggetto degli obiettivi con valore di indirizzo del Pit: mantenere le parti residue di pinete costiere)”.
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Si è svolta di fronte a tante persone mercoledì pomeriggio a Bergiola la 1^ tappa di 'Fuori dal Comune'. Con la sindaca Serena Arrighi a rispondere alle domande dei paesani c'erano anche la vicesindaca Roberta Crudeli e gli assessori Elena Guadagni, Moreno Lorenzini e Carlo Orlandi. Tanti gli argomenti trattati, a cominciare dal recupero della ex scuola elementare teatro dell'eccidio del 16 settembre 1944 per poi passare alla ricerca e al miglioramento di spazi di socializzazione e infine alle tante richieste dei cittadini di pulizia, decoro e, non ultima, cura del verde. “Bergiola come tanti dei nostri paesi a monte è un luogo caratterizzato da una storia importante e da un forte spirito di comunità che va sicuramente incentivato e incoraggiato – spiega la sindaca -. Come amministrazione crediamo molto nel rilancio dei paesi, nel riportarli al centro della vita del Comune dopo che per troppi anni nessuno se n'è occupato. Ciò si traduce da un lato sicuramente in una maggiore attenzione alla pulizia e al decoro, dall'altro nel coinvolgimento dei cittadini nella vita pubblica. Proprio per quest'ultimo motivo è importante per noi l'appoggio delle pro loco. A Bergiola è presente un'associazione molto attiva con la quale tanto noi come Comune che la stessa Nausicaa abbiamo rapporti frequenti. Proprio da Bergiola, inoltre, è partita questa estate la prima delle due rassegne itineranti che hanno animato i nostri paesi a monte: Marmocchio e Borgo in Frac, si è trattato di due eventi di grande successo che per noi rappresentano però solo un punto di inizio visto che in futuro vorremmo organizzare sempre più appuntamenti di questo genere. Sul fronte lavori per il momento sono previsti e programmati interventi sul cimitero e ancora la pulizia delle canaline e delle piante lato strada, mentre sono imminenti i lavori per il ripristino dell'illuminazione. Siamo consapevoli che non siano sufficienti e che, a Bergiola come negli altri paesi a monte, ci sia da intervenire per rimediare ad anni di incuria e di inerzia, ma rappresentano comunque un inizio. Una priorità di tutta la città è poi sicuramente il recupero della ex scuola elementare teatro dell'eccidio. So bene che ogni anno con l'avvicinarsi del 16 settembre questo argomento riempie le pagine dei giornali per poi passare velocemente una volta passata la cerimonia. Per noi non sarà così e il mio augurio è che il prossimo sarà l'ultimo anniversario davanti alla scuola in queste condizioni vergognose. Esiste da tempo un importante progetto di recupero per fare dell'edificio un vero luogo di memoria e ora, finalmente, le cose si stanno muovendo. Sulla scuola sono previsti lavori per 1,2 milioni di euro, più del doppio dei 500mila previsti inizialmente, e per la loro realizzazione la Regione si è impegnata a stanziare un milione di euro. L'obiettivo realistico è quello di partire con il cantiere nei primi mesi del 2024 cercando poi di terminare almeno il recupero degli esterni per settembre dell'anno prossimo e chiudere i lavori nel 2025”.
'Fuori dal Comune. A tu per tu con la sindaca' tornerà mercoledì prossimo, 13 settembre, a Gragnana.
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Cgil, Cisl e Uil plaudono alla definizione, da parte della Asl, del cronoprogramma di riorganizzazione dei servizi sanitari presenti nel Monoblocco, peraltro una delle prime richieste presentate dalle organizzazioni sindacali nel corso del tavolo costituito con l’azienda sanitari e il comune di Carrara.
“Come organizzazioni sindacali – sottolineano infatti - stiamo continuando con forza a ribadire la necessità di potenziare i servizi sanitari sul territorio, al primo posto devono esserci la sanità pubblica, il benessere dei pazienti, la sicurezza dei lavoratori”.
Per raggiungere questi obiettivi quindi i sindacati si sono attivati per chiedere che si adottassero tutte le misure possibile per garantire un potenziamento sul territorio di Carrara degli attuali servizi sanitari, chiedendo anche la convocazione di tavoli istituzionali con Asl, regione Toscana e amministrazione comunale per avere certezze in merito sia alla garanzia del mantenimento dei servizi pubblici essenziali, sia alla sicurezza di strutture, pazienti, lavoratrici e lavoratori. “In quest’ottica - spiegano CGIL, Cisl e Uil - Abbiamo chiesto che ogni ristrutturazione dei servizi garantisca almeno il numero di accessi attuali così da non indebolire non solo il sistema sanitario, ma anche quello economico ed occupazionale della città. Allo stesso tempo abbiamo chiesto poi quali saranno i tempi di avvio dei lavori di costruzione della palazzina che dovrà ospitare parte dei servizi oggi collocati all’interno del Monoblocco, che in questo momento saranno ubicati all’interno di ambulatori mobili. Così come abbiamo chiesto che ai lavori di costruzione della palazzina e al conseguente trasferimento di parte dei servizi nella stessa, ci siano garanzie circa l’avvio dell’iter progettuale di ristrutturazione o ricostruzione dell’attuale Monoblocco. Non ultimo abbiamo chiesto che le cure intermedie continuino ad essere gestite interamente dal pubblico, utilizzando la struttura di Fossone, così da consegnarla alla città e non affidarle al privato, come inizialmente era previsto. Cure intermedie che dovranno comunque tornare anche all’interno delle strutture future del centro, con il raggiungimento dei 40 posti letto, come da accordi”.
Inoltre per le organizzazioni sindacali appare necessario e imprescindibile che a Carrara sia trasferita la risonanza magnetica ancora presente nel vecchio ospedale di Massa o sia acquistata una nuova macchina equivalente o di livello tecnologico superiore. Apprezzata invece la conferma della destinazione ad Avenza della scuola infermieri, il mantenimento dei livelli quantitativi delle prestazioni – garantita dalla Asl, la nuova Tac, il nuovissimo acceleratore lineare, le cure intermedie (in attesa anch’esse di tornare al Monoblocco) sempre nel comune e pubbliche.
“Occorrerà che i lavori di adeguamento delle strutture - concludono i sindacati - e la costruzione della nuova palazzina si svolgano con celerità e solerzia in modo che le attività trovino la loro definitiva collocazione; su questo vigileremo attentamente e verificheremo che si mantengano gli impegni presi, anche attraverso gli incontri quindicinali che abbiamo chiesto e ottenuto. Per noi questa resta la priorità unita alla ferma richiesta di salvaguardare, potenziare e finanziare la sanità pubblica”.
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Creare nuovi spazi verdi, “restituire” alla cittadinanza luoghi di aggregazione e socialità, sviluppare un tessuto urbano che sia in armonia con l’ambiente e la flora locale: sono questi, in soldoni, i cardini su cui poggia la riqualificazione delle città secondo il modello della transizione ecologica.
Seguendo questi principi, e utilizzando i fondi del Pnrr, il comune di Massa avrebbe deciso di mettere in sicurezza e riqualificare da un punto di vista ambientale l’ex colonia “Ugo Pisa” e il suo relativo parco a Marina di Massa: un progetto ambizioso, che però non trova l’appoggio della politica e delle numerose sigle ambientaliste radicate sul territorio.
Con un comunicato congiunto, Legambiente, Politikè, comitato “Nuovi Paesaggi Urbani”, 31 settembre circolo ARCI, associazione “Amici di Ronchi e Poveromo”, Europa Verde, Italia Nostra Massa-Montignoso, comitato Ambientalista Apuo-Versiliese, comitato dei cittadini per la chiusura della discarica ex Cava Fornace, comitato "Le voci degli alberi", associazione "Amici della terra", associazione Gasvezza, associazione Cipit, associazione “Custodi della Ceragiola”, comitato "In 500 sulla battigia" e associazione “l’Assiolo”, hanno infatti rimarcato come la proposta della giunta Persiani non sia effettivamente improntata a una visione ecologista, appellandosi direttamente all’assessore regionale Monia Monni e richiedendo di rimodulare il progetto includendo nel processo decisionale anche la cittadinanza e il mondo dell’associazionismo.
“Abbiamo analizzato il progetto in questione – si legge nella nota – nella consapevolezza che le evoluzioni climatiche impongono ai territori di realizzare interventi che liberino suolo, per facilitare sia il contenimento delle temperature che lo scorrimento delle acque, e quindi di rinunciare ad approcci urbanistici che vanno a consumare e impermeabilizzare il suolo: riteniamo che la soluzione proposta dall'amministrazione non sia in linea con questa visione, né con gli approcci riconducibili alle recenti soluzioni adottate nelle principali città nel mondo. E quindi, a maggior ragione, abbiamo chiesto alla nostra amministrazione di istituire un percorso partecipativo in modo da poter valutare idee e soluzioni alternative che possano portare a un progetto definitivo che sia il più condiviso possibile con la cittadinanza. Non abbiamo a oggi ottenuto alcuna risposta, e quindi chiediamo cortesemente a lei di farsi portavoce della nostra richiesta in qualità di assessore presso la nostra stessa amministrazione”.
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Il Comitato volontario dei cittadini per la chiusura di Cava Fornace, in occasione del recente intervento al Caffè della Versiliana, della segretaria del PD Elly Schlein, le ha consegnato una lettera. In essa i cittadini attaccano i comportamenti degli esponenti locali dello stesso partito e riassumono la vicenda di Cava Fornace.
“Le autorizzazioni alla discarica – si legge - prima per la marmettola e poi per rifiuti “non pericolosi” con amianto in deroga arrivarono dalle province di Lucca e Massa Carrara quando erano guidate dal centro sinistra, ignorando palesemente le perplessità espresse dal Ministero dell’Ambiente circa le criticità dell’area in cui la stessa discarica insiste. Le nostre continue sollecitazioni hanno portato a mozioni per la chiusura approvate dai comuni di Montignoso, Pietrasanta, Massa, Forte dei Marmi e Seravezza. Ma alle mozioni non sono seguiti fatti concreti e azioni di rilievo ed oggi Pietrasanta, Massa e Seravezza hanno sindaci di centro destra. La stessa regione, da sempre a guida PD, ha votato mozioni di chiusura celere e con rammarico constatiamo che ad oggi tutto è rimasto lettera morta. Il presidente Giani in campagna promise la chiusura, così come il sindaco di Montignoso Lorenzetti ma quello che viene detto in campagna elettorale, lì tragicamente rimane. E se Giani non ha fatto nulla, il piddino Lorenzetti si è purtroppo distinto per le dichiarazioni durante l’audizione in commissione ambiente nazionale definendo la discarica un’opportunità. Inoltre sono mesi, da quando la Regione ha avviato il PAUR (Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale) dopo la presentazione da parte del gestore PAA del progetto di completamento del sito da quota +43 metri slm a quota 98 slm, che il sindaco di Montignoso, sostenuto anche dal PD massese, parla della discarica di Cava Fornace come possibile soluzione per risolvere il problema marmettola. L’emergenza marmettola è stata la scusa per autorizzare nel 2007 la discarica, ma come si può dolorosamente constatare il problema non è stato risolto, anzi. E purtroppo ogni volta viene richiamato quando occorre decidere per nuove autorizzazioni, tanto da ricordare un nefasto e bizzarro cavallo di troia”.
“E poi abbiamo il PD di Pietrasanta che considerando in rischi ambientali e per la salute, sostiene apertamente la nostra battaglia con dichiarazioni forti sulla chiusura immediata e per sempre”.
Il Comitato ha consegnato la lettera nelle mani della stessa segretaria Elly Schlein, evidenziando che “l’incoerenza e le promesse elettorali troppo spesso disattese portano all’astensionismo e sconfitte alle urne pesantissime. Abbiamo chiesto risposte serie su un tema che coinvolge il futuro di un intero territorio e che dovrebbe andare aldilà della ambizioni dei politici. La segretaria si è mostrata disponibile ad approfondire la nostra missiva e a coinvolgerci quanto prima in una discussione sul tema. Durante questo incontro abbiamo parlato anche con il presidente della Regione Giani, ricordandogli quanto sottoscritto nel 2020 e richiedendo un suo intervento affinché l’Assessore Regionale Monni e i tecnici regionali vengano ad effettuare un sopralluogo per rendersi conto del contesto in cui è collocata la discarica. Giani conferma di voler chiudere la discarica, ma sollecitato sui tempi non ha dato una risposta chiara e netta e questo atteggiamento dilatatorio, retaggio di una politica sfuggente, ci lascia l’amaro in bocca. Anzi, ha aggiunto una frase sibillina, quale:“Faremo l’interesse e lavoreremo per il bene di tutti i cittadini toscani”. Ai lettori la sua interpretazione. Forse che per Giani la Toscana finisce a Porta Beltrame per cui la discarica è stata collocata nella “Terra di Mezzo”?
“La tutela dell’ambiente, della biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni” è sancita nella nostra costituzione, la via maestra a cui nessuno, specie il politico che dovrebbe governare con criterio e diligenza, si può sottrarre. Noi cittadini chiediamo da oltre 16 anni che la discarica , che sorge in un’area carsica ad rischio idrogeologico, su falde acquifere importanti in prossima del Lago di Porta e vicino a centri abitati, sia chiusa. E non ci fermeremo”.
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L'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini replica alle preoccupazioni di Legambiente sulla presenza di marmettola nel torrente Carrione riscontrata dopo le piogge dei giorni scorsi. “Capisco le preoccupazioni di Legambiente, ma ci tengo a rassicurare i rappresentanti dell'associazione che la situazione è costantemente monitorata e i controlli sono continui – sottolinea Lorenzini -. Negli stessi Pabe, d'altro canto, è presente uno specifico regolamento che chiarisce in maniera univoca come debba essere gestita la marmettola e a riguardo i tecnici dell'ufficio Ambiente eseguono continui sopralluoghi e accertamenti che in caso di irregolarità possono concludersi con sanzioni. In cava nei mesi passati è andata anche la commissione Marmo e i consiglieri hanno potuto vedere con i loro occhi come viene gestito questo scarto della lavorazione grazie, tra l'altro, alla presenza di vasche di decantazione. Riguardo all'intorbidimento delle acque del Carrione durante e dopo forti piogge e temporali Arpat si è invece espressa in più occasioni, l'ultima il 30 agosto, sottolineando come questi siano dovuti 'alla complessa situazione che si è creata, con il tempo, nei bacini estrattivi a monte di Carrara (e non solo) ed in particolare alla presenza di molte attività estrattive, concentrate in uno spazio dimensionalmente contenuto, carsico e fortemente acclive'. Si tratta dunque di una situazione complessa e figlia della particolare conformazione del nostro territorio che, come ribadisce anche la stessa Arpat, 'può difficilmente essere risolta con la sola intensificazione dei controlli'. Questo tuttavia non significa che l'impegno dell'agenzia e del Comune non sia massimo per ricercare e punire eventuali comportamenti non corretti”.
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"Desta molte perplessità e domande il recente provvedimento autorizzativo emanato dal comune di Massa relativo alla po in fase post acuta presso il centro Don Gnocchi di Marina di Massa". Il consigliere Daniela Bennati del Polo Progressista e di sinistra formato da M5S e U.P. solleva la questione dopo aver consultato il documento e continua: "Vogliamo delle risposte chiare da ASL, regione e comune su quanto sta succedendo nella sanità locale. Ad esempio se il provvedimento sopracitato è consequenziale al fatto che la preannunciata Casa della Salute e relativo Ospedale di Comunità sono stati cancellati a causa del taglio operato dal Governo sui fondi PNRR che dovevano finanziarli. Infatti i posti letto dell'ospedale di comunità avrebbero avuto proprio la funzione di ospitare pazienti post acuti.
Diverso sarebbe stato se il progetto della Casa della Salute fosse stato finalizzato presso il vecchio ospedale utilizzando le precedenti linee di finanziamento, saremmo potuti essere già in una fase avanzata di realizzazione, invece continuiamo ad assistere allo smantellamento della sanità pubblica facendo arricchire quella privata togliendo servizi ai cittadini.
L'altra domanda si pone su che fine faranno i servizi riabilitativi in essere all'Istituto don Gnocchi e subentrati dai post acuti, che fine faranno? Il nostro territorio perderà anche quelli? Mettendo insieme la questione del monoblocco di Carrara, le assurde liste di attesa per diagnostica e interventi, la carenza di medici di famiglia, emerge una gestione tutt'altro che lucida da parte di ASL, regione e comune che sta avendo e avrà sempre più profonde ripercussioni sulla popolazione e in particolar modo sulle fasce più deboli".
Quelle fasce "lasciate indietro dall'attuale Governo che si stanno impoverendo sempre di più per curarsi, i dati apparsi su Avvenire pochi giorni fa. La difficoltà economica delle famiglie a far quadrare mensilmente i conti è racchiusa in pochi, ma eloquenti, numeri: 1.348.473 famiglie, il 5,17 per cento del totale, spendono mensilmente oltre il 20 per cento dei propri consumi "non essenziali" per pagare cure mediche per uno o più dei suoi membri (quelle che l'Oms definisce addirittura "spese mediche catastrofiche"), e 378.629 sostengono spese mediche che li portano a finire sotto la soglia di povertà relativa. Numeri che rimarcano come le spese mediche siano sempre più a carico delle famiglie: il 74,8 per cento mette mensilmente mano al portafoglio per spese di assistenza medica, farmaci, visite, etc. Vale la pena ricordare che il Servizio sanitario nazionale si basa su tre principi cardine: universalità (l'estensione delle prestazioni sanitarie a tutta la popolazione); uguaglianza (i cittadini devono accedere alle prestazioni del Ssn senza nessuna distinzione di condizioni individuali, sociali ed economiche); equità (a tutti i cittadini deve essere garantita parità di accesso in rapporto a uguali bisogni di salute)".
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