Politica
Il consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli sul bilancio previsionale del Comune di Carrara: "Ancora una volta ci si limita a incassare i frutti del buon lavoro di altri e il bilancio previsionale per legge deve chiudersi in pareggio"
«Per il quarto anno consecutivo – interviene il Consigliere M5S Matteo Martinelli – ci troviamo di fronte, in sede di discussione del bilancio previsionale, all'ennesimo…

Attacco alla Cisl senza fondamento: Mannini replica alle accuse della Cgil sul Cermec
Luca Mannini segretario diFIT CISL Massa Carrara Toscana Nord repica alle accuse della CGIL "Leggiamo con dispiacere sulla stampa l’ennesimo attacco da parte di FP-CGIL nei…

Il Pd va all'opposizione nel comune di Aulla: "Il sindaco Valettini, neopresidente della Provincia sostenuto dal centro destra non è più espressione della maggioranza comunale
Alla luce della candidatura del sindaco di Aulla, Roberto Valettini, alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara, avvenuta in aperto contrasto con la decisione assunta dalla direzione territoriale del…

Stato di agitazione per il Cermec, non contro: la spiegazione di RSU FIT CISL, RSU UIL TRASPORTI e FIADEL
Chiara Pirozzo RSU FIT-CISL Maurizio Bertieri RSU UIL Trasporti e Gianluca Della Tommasina RSU FIADEL hanno chiarito le ragioni dello stato di agitazione al Cermec di…

Amministrazione di sinistra che non investe nella ristrutturazione delle case popolari: la critica del consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli torna sul tema della ristrutturazione delle case popolari: "Lo scorso giugno avevo chiesto in Consiglio fondi per…

Zona Apuane: iniziata la sperimentazione operativa interna SEUS
Nella giornata di ieri, 22 dicembre 2025, nella sala Giulio Conti - Marmoteca di Carrara Fiere - a Marina di Carrara si è tenuto l'evento "L'avvio della sperimentazione…

Ringraziamento e auguri del neo presidente della Provincia Roberto Valettini
Il nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara Roberto Valettini ha reso pubblico il suo messaggio di ringraziamento e di auguri per le feste: "Sono…

Un appello per i disabili da Italia Nostra Massa Montignoso
Il presidente di Italia Nostra Massa Montignoso è intervenuto sulle barriere architettoniche lanciando un appello all'assessore al sociale Francesco Mangiaracina: "La situazione…

"Gravi a Carrara le minacce anarchiche dopo le condanne per l'assalto al gazebo della Lega. Solidarietà ai nostri militanti": così Susanna Ceccardi europarlamentare della Lega
"Le minacce contenute nei messaggi diffusi dagli ambienti anarchici dopo la sentenza del Tribunale di Massa, chiusi con un sinistro 'a buon rendere', sono un fatto…

La destra colpisce la Lunigiana: così si creano territori di serie B, secondo il Pd di Massa Carrara
Il Partito Democratico provinciale di Massa e Carrara esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà rispetto ai nuovi criteri di classificazione montana introdotti dalla legge…

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L’abolizione del reddito cittadinanza è stato uno dei punti cardine della campagna elettorale del centrodestra, e ora, con l’insediamento a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni, la misura sociale pensata e approvata dal Movimento Cinque Stelle ha ormai i giorni, o forse sarebbe meglio dire mesi, contati.
Il 2023 sarà infatti l’ultimo anno in cui il reddito continuerà a essere erogato, e già negli ultimi tempi è avvenuta una vera e propria stretta sui possibili percettori.
Una scelta che ha, ovviamente, trovato l’appoggio di chi quella misura l’ha osteggiata fin dall’inizio, ma ha creato anche numerose sacche di insoddisfazione sia all’interno della società civile che della politica di opposizione.
Anche la prima cittadina di Carrara, Serena Arrighi, ha espresso dubbi sull’operato del governo Meloni da un punto di vista delle politiche sociali, ma le dichiarazioni del sindaco carrarino hanno trovato le immediate critiche del capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel, che attraverso una nota ufficiale ha evidenziato come il paese, votando la coalizione di centrodestra, abbia deciso in libertà di appoggiare iniziative diverse da quelle del reddito di cittadinanza, e sarebbe invece il comune di Carrara, semmai, a non aver mai pensato a una politica sociale seria che non comportasse qualcosa di più che una semplice “sussistenza passiva”.
“Questa amministrazione, in continuità perfetta con le passate giunte Pd – chiosa Manuel – ci ha abituati a sentire molto ma vedere poco per non dire niente e in particolar modo nel sociale. Noi di FdI chiediamo più impegno, più attenzione verso i bisogni delle persone fragili, le commissioni vengano convocate e non si cerchi sempre di rimandarle: la democrazia è permettere anche alle opposizioni di esprimersi, non di tacciarle e cercare di oscurarle. Noi siamo al lavoro per i cittadini e non ci accontentiamo dei soliti proclami e delle altrettanto inutili passerelle: noi vogliamo azioni concrete che portino a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.
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“Mettere insieme” è stata la filosofia della fiaccolata di venerdì 18 agosto, a difesa del Monoblocco. Tanta la partecipazione, dai semplici cittadini, agli addetti ai lavori, alle associazioni di categoria fino alle diverse rappresentanze politiche, per dire No alla chiusura del Monoblocco di Carrara.
Ma quella che doveva essere una manifestazione pacifica che aveva come obiettivo quello di far sentire la voce e i malumori della popolazione proprio in merito all’incerto futuro del Monoblocco, è diventata luogo di tensioni e scontri. Il motivo sarebbe alquanto banale: L’utilizzo, da parte dei gruppi di centrodestra, delle bandiere di partito: una scelta che era stata sconsigliata sin da prima della vigilia, ma che non ha fermato i militanti dal voler esporre i loro vessilli. Per Nicola Pieruccini, segretario provinciale della Lega, la libertà di sfoggiare i simboli di appartenenza era sacrosanto, spiegando come alla sinistra verrebbe sempre “concesso” di presenziare con le proprie bandiere.
Il resto è storia, una cinquantina di persone, hanno accerchiato infatti il gazebo della Lega, e hanno iniziato, a detta dei presenti, a dare spintoni e lanciare oggetti contro le persone del gazebo del carroccio.
Oggi, la polemica è ancora aperta ed il segretario provinciale della Lega Pieruccini si scaglia contro il Partito Democratico, reo a sua detta di non aver mostrato alcun segno di solidarietà verso le vittime dell’aggressione e non aver condannato pubblicamente il fatto.
“La politica del PD dovrebbe puntare sui suoi valori che sono innanzitutto riconducibili alla carta costituzionale, alla resistenza e all’antifascismo – dichiara Pieruccini - Invece non ha fatto quadrato attorno ai partiti di opposizione per le gravissime situazioni in cui si sono trovati, tutti muti a compiacenti forse per la meritata sorte del nemico che, non avendo obbedito al veto , se la è andata a cercare . Un comportamento quello del Pd inammissibile dal punto di vista politico e umano, si tratterebbe in teoria di sostegno e a parole di condanna verso quel gruppo becero di aggressori, quindi la Lega non può prestarsi alle strumentalizzazioni della sinistra e tralasciare quel senso di solidarietà e di condanna per le aggressioni ricevute che in simili casi è dovuta”.
“Ora serve l'atto politico conseguente – conclude Pieruccini - Altrimenti si potrebbe scambiare il silenzio per una forma di arroganza e di compiacimento. Gli uomini e le donne del centrodestra che hanno subito questi atti violenti sono mortificati ed hanno il diritto a ricevere scuse e solidarietà perché non sono carne da macello. Per non parlare del fatto ancor più grave che, per far coincidere i propri interessi con quelli della popolazione, i Dem hanno pure costretto il centrodestra a subire la loro modalità culturale dell’odio contro l’avversario politico e pur di mantenere il potere , non si sono fermati davanti nemmeno ai malati oncologici e alle sofferenze”.
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Sarà la prima intervista in pubblico da quando è scoppiato il 'caso'. Il generale Roberto Vannacci, 57 anni, autore del libro Il mondo al contrario che ha venduto in pochi giorni oltre 22 mila copie, sarà il 9 settembre alle 18.30 al Bagno Biondetti per essere intervistato dal giornalista e storico nonché direttore (ir)responsabile della Gazzetta Aldo Grandi. Un evento unico che Aldo Grandi ha accettato di presentare su proposta di Massimiliano Simoni, ex candidato a sindaco di Pietrasanta per Fratelli d'Italia.
Sarà una iniziativa senza alcuna connotazione di carattere politico o, peggio ancora, partitico e chi conosce la notoria diffidenza verso il genere del sottoscritto, non può avere alcun dubbio. Sarà, tuttavia, l'occasione per far parlare il generale Roberto Vannacci, ex comandante della Brigata Folgore e del Col Moschin per poter raccontare non soltanto le pagine del suo libro, ma anche spiegare quali sono i motivi che lo hanno spinto a scriverlo e le ragioni per le quali questo è, a suo avviso, ma anche a nostro e non solo, un mondo che va pericolosamente alla rovescia.
Non ci saranno discriminazioni né emarginazioni di sorta, tutti coloro che sono interessati ad ascoltare possono partecipare. Il Bagno Biondetti ViennaLvce della famiglia Menici ha ospitato questa estate diversi incontri con personaggi più o meno conosciuti e più o meno chiacchierati, ma sempre nel rispetto assoluto delle opinioni altrui e delle scelte personali.
A fine settembre il generale Vannacci sarà, invece, ospite alla Casa del Boia per un incontro analogo sempre dialogando con Aldo Grandi nella sala messa a disposizione da Toni Lazaroni. Saranno successivamente comunicati giorno e ora dell'evento.
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Scelte politiche sbagliate e dirigenti inadatti, poca presenza sul territorio, distribuzione di incarichi e nomine senza criterio e disinteresse nei confronti delle problematiche sociali, lavorative e ambientali: sarebbero queste le precarie condizioni in cui verserebbe la sezione massese-carrarese di Forza Italia. A dirlo, senza troppi giri di parole, è l’associazione “Libertà e Diritti” nel suo ultimo comunicato, in cui afferma con forza come il partito di centrodestra sia ormai allo sbaraglio in tutta la Toscana, con la colpa che viene attribuita all’ex commissario Massimo Mallegni, al suo successore Marco Stella e alla deputata Deborah Bergamini, senza “dimenticare” il responsabile provinciale Gianni Spediacci.
Nella nota, firmata dai responsabili dell’associazione, rispettivamente a livello comunale e provinciale, Mauro Rivieri e Mario Cipollini, “Libertà e Diritti” esprime preoccupazione per il futuro di Forza Italia, ormai assente in buona parte delle amministrazioni locali e provinciali e, con la recente scomparsa del suo fondatore Silvio Berlusconi, sempre più in balia delle proprie correnti interne.
Il prossimo “rischio”, spiegano dall’associazione, è quello di veder “esautorato” il nuovo assessore massese Matteo Bertucci, eletto nelle liste di Fi ma “costretto”, sempre secondo “Libertà e Diritti”, a dare le dimissioni per colpa di Stella e Bergamini.
Il comunicato si trasforma perciò in un appello rivolto al sindaco Francesco Persiani, affinché non “ceda” alle pressioni dei dirigenti forzisti e confermi il ruolo di Bertucci all’interno dell’amministrazione massese.
“Crediamo sicuramente che il sindaco Persiani non faccia passi indietro – chiosa l’associazione – e non cederà alle minacce di Bergamini/Stella e Spediacci, che vorrebbero ottenere immeritatamente altri assessorati e privilegi. Riteniamo quindi Matteo Bertucci la persona giusta per ricoprire il ruolo di assessore, e sicuramente il sindaco Persiani non si farà scappare una persona preparata, capace ed onesta come lui. Ci aspettiamo che la dirigenza nazionale di Forza Italia intervenga per sanare e sostituire gli attuali dirigenti toscani e far risorgere il partito, altrimenti non serve la sfera di cristallo per capire che stiamo andando verso una debacle senza precedenti. Ci auguriamo che questo non faccia parte di un disegno, anche da parte di alcuni dirigenti nazionali, che mira a far morire Forza Italia e trasferirsi nelle braccia di Renzi”.
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Sputi, spintoni, aggressioni verbali e persino il “divieto” di salire la scalinata di piazza Gramsci per raggiungere il Monoblocco: sarebbe stato questo il trattamento riservato ai militanti del centrodestra, e in particolare dei partiti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, che hanno deciso di partecipare alla fiaccolata del 18 agosto svoltasi a Carrara.
La marcia di protesta, organizzata dal Comitato primo soccorso e urgenza, aveva come obiettivo quello di far sentire la voce e i malumori della popolazione proprio in merito all’incerto futuro del Monoblocco: la risposta dei cittadini carrarini è stata numericamente consistente (con più di 2mila presenze), ma a quanto trapela non a tutti sarebbe stato permesso di aggregarsi al corteo.
Il motivo? L’utilizzo, da parte dei gruppi di centrodestra, delle bandiere di partito: una scelta che era stata sconsigliata sin da prima della vigilia, ma che non ha fermato i militanti dal voler esporre i loro vessilli. Per Nicola Pieruccini, segretario provinciale della Lega, la libertà di sfoggiare i simboli di appartenenza era sacrosanto, spiegando come alla sinistra verrebbe sempre “concesso” di presenziare con le proprie bandiere.
L’assenza di vessilli dell’altro schieramento, sempre secondo Pieruccini, sarebbe dovuto alla responsabilità della stessa sinistra nella situazione del Monoblocco.
Ora, per il segretario della Lega, che ha espresso il suo parere attraverso una nota ufficiale, la protesta per la salvaguardia del Monoblocco avrebbe perso l’appoggio della politica di destra, estremamente offesa dopo gli eventi di venerdì.
“E allora – spiega Pieruccini – ecco che piazza Sacco e Vanzetti si è trasformata non solo nella metafora del flop, ma si è giocata anche un appello al governo Meloni da parte dei parlamentari del territorio, che sono stati offesi e bistrattati da un comportamento antidemocratico e becero. E di certo il quadro di una manifestazione malriuscita non è di grande auspicio né per salvare il Monoblocco e i servizi sanitari né per Arrighi e Crudeli, che i più vorrebbero rimandare a casa, ma nemmeno per il candidato alle prossime sfide regionali, in quanto il Pd è arrivato forse nel suo punto più basso della storia politica italiana. Solo con l’aiuto dei partiti del governo sul territorio sarà possibile aprire un dialogo a livello nazionale per mettere sotto osservazione le politiche sanitarie territoriali da parte del presidente Eugenio Giani, compresa la costruzione inutile del cosiddetto Cubo!
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Venerdì sera il sindaco Serena Arrighi ha partecipato, assieme agli assessori Roberta Crudeli, Lara Benfatto, Elena Guadagni e Carlo Orlandi e a diversi consiglieri comunali di maggioranza alla manifestazione in difesa del Monoblocco.
“E' stata una manifestazione bella e molto partecipata durante la quale i carrarini hanno mostrato una volta di più quanto stiano loro a cuore il futuro del Monoblocco, della sanità pubblica e della loro città – dice il sindaco Serena Arrighi -. Per me e tutta l'amministrazione è stato un momento di ascolto e confronto assolutamente dovuto e dal quale ripartiremo ora per continuare con ancora più convinzione e decisione nel nostro lavoro quotidiano. In queste settimane i dialoghi con Asl e Regione sono stati continui e hanno portato alcuni primi risultati come il trasloco a Fossone delle cure intermedie o il mantenimento al Monoblocco di tutta la chirurgia ambulatoriale. I punti da chiarire e da affrontare sono però ancora tanti e sarà nostro compito portare in tutte le sedi le preoccupazioni e le richieste che abbiamo ascoltato ieri in piazza. La prima occasione sarà sicuramente mercoledì prossimo quando tornerà a riunirsi il tavolo permanente sul Monoblocco a cui, oltre all'amministrazione comunale, partecipano Asl, Regione e sindacati. Quella della difesa del diritto alla salute, della difesa della sanità pubblica è una battaglia che non ha colore politico, non ha bandiere e non può essere strumentalizzata. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, le porte per i cittadini sono sempre aperte e saremo sempre pronti ad ascoltarli e a confrontarci con loro”.
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“Io e tutta l'amministrazione siamo e saremo sempre al fianco dei cittadini di Carrara e supporteremo sempre loro richieste e le loro necessità. Martinelli ha la memoria corta”. Questo l'esordio del sindaco di Carrara Serena Arrighi.
“Io e tutta l'amministrazione siamo e saremo sempre al fianco dei cittadini di Carrara e supporteremo sempre loro richieste e le loro necessità, anche quando questo significa partecipare a una manifestazione a cui non siamo stati formalmente invitati e che potrebbe sottoporci a critiche e attacchi. Per questo motivo domani sera saremo anche noi in piazza per manifestare a favore della sanità pubblica e del mantenimento dei livelli assistenziali in città – dice Serena Arrighi -. Una manifestazione che mi auguro sia senza bandiere di partito e scevra da strumentalizzazioni politiche perché quello della salute pubblica è un tema che ci accomuna tutti, senza distinzioni. Queste ultime, d'altronde, non sono state settimane semplici durante le quali l'impegno mio e di tutta l'amministrazione è stato totale per quanto riguarda il futuro del Monoblocco e della sanità cittadina in generale. Siamo consapevoli che la strada sia ancora lunga e che tutto quello che sarà messo in campo da Asl e Regione nel prossimo futuro dovrà essere seguito e verificato con attenzione, ma ci tengo comunque a rivendicare i primi importanti risultati che abbiamo ottenuto in quest'ultimo mese a cominciare dal mantenimento in città delle cure intermedie. Nella prima proposta di riorganizzazione non era d'altro canto escluso che queste potessero andare alla don Gnocchi di Marina di Massa, andranno invece nella nuova struttura di Fossone che diventerà sede definitiva per questo importante servizio che quindi non solo resterà in città, ma resterà anche completamente pubblico. Per quanto riguarda il Monoblocco invece abbiamo ottenuto da parte di Asl per prima cosa il blocco di qualsiasi trasferimento di reparti e servizi fino a che non saranno finiti i lavori alla palazzina H e l'allestimento degli ambulatori mobili, ma non solo. Abbiamo ottenuto che il centro polispecialistico 'Achille Sicari' continui a vivere e a operare tutti i giorni visto che qui, tra l'altro, resterà tutta la chirurgia ambulatoriale d'eccellenza, oculistica e dermatologica, che tradotto in numeri significa circa 8mila interventi l'anno a cui si aggiungono migliaia di visite pre e post intervento. Dal confronto continuo con Asl, Regione e sindacati abbiamo ottenuto inoltre anche la creazione di un tavolo permanente sulla situazione del Monoblocco che si riunirà ogni 15 giorni e la cui prossima seduta è in programma mercoledì prossimo. Da Asl nel frattempo abbiamo ricevuto anche una fotografia aggiornata della situazione e dei cronoprogrammi per il futuro a cominciare dai tempi previsti per la realizzazione della nuova palazzina. L'azienda ha messo poi nero su bianco quanto successo in questi ultimi mesi partendo da quanto indicato nei vari verbali dei vigili del fuoco spiegando che oltre il 90% delle richieste, tra cui per esempio la presentazione di dichiarazioni di conformità degli impianti, il posizionamento degli estintori o la rimozione dei materiali combustibili, sono già state eseguite. Purtroppo gli altri interventi prescritti non potranno invece essere eseguiti nei tempi stabiliti, entro quindi massimo 180 giorni. Tutto questo, dice l'azienda, 'per difficoltà oggettive legate alla cantierizzazione e appaltabilità dei lavori' che riguardano, tra l'altro, la verifica e resistenza al fuoco delle strutture o ancora l'adeguamento dei locali a rischio specifico. E' da qui che deriva la necessità di questi traslochi e di questi spostamenti, è da qui che nasce questa situazione di emergenza ed è su quest'ultimo punto che l'attenzione nostra, come amministrazione in primis ma di tutta la città più in generale, in futuro dovrà essere massima ottenendo precise garanzie che tutti i servizi torneranno a Carrara una volta ultimati i lavori e il rispetto dei cronoprogrammi perché in questi anni di tempo se n'è perso davvero troppo. Le problematiche del Monoblocco, d'altronde, sono note da anni così come sono a disposizione risorse e idee per superare un'emergenza che ora noi ci troviamo ad affrontare. Un passato di immobilismo che non si può dimenticare e che di certo non può far finta di non conoscere un politico di professione e di lungo corso come l'ex vicesindaco Matteo Martinelli che oggi cerca di costruirsi una nuova verginità stracciandosi le vesti e dicendosi preoccupato per il futuro del Monoblocco, ma dimenticandosi evidentemente che quando è stato il suo momento di prendere decisioni e di fare qualcosa per la tutela della salute pubblica la sua unica risposta è stata un silenzio assordante".
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Sono durissime le parole che il “Comitato volontario dei cittadini per la chiusura di Cava Fornace” ha deciso di riservare a tutta la politica di Montignoso nel suo ultimo comunicato stampa. Il pomo della discordia è rappresentato da una mozione, presentata dal capogruppo Pd Petracci e votata all’unanimità, in cui il consiglio avrebbe sì ratificato la richiesta di inchiesta pubblica sull’effettivo stato della discarica di Cava Fornace, ma nello stesso tempo avrebbe delegato qualsiasi decisione finale alla regione e permesso all’azienda appaltatrice di continuare a sversare rifiuti, tra cui la marmettola, nel sito, superando quel limite di 43 metri al momento ancora vincolante e che la stessa azienda vorrebbe portare addirittura a 98. Una scelta che il Comitato non ha esitato a definire servile e totalmente in contrasto con le richieste della popolazione.
“Ancora una volta – chiosa il Comitato – il consiglio comunale di Montignoso non si smentisce, dando prova di come le ragioni dei cittadini e le richieste dei territori non siano nelle priorità né del sindaco né dei consiglieri sia di maggioranza che di opposizione. È stata votata all’unanimità una mozione, presentata dal capogruppo del Pd Marino Petracci, in cui, oltre a ratificare la richiesta di inchiesta pubblica, conferma sostanzialmente la sudditanza politica, a mo’ di genuflessione, verso Firenze e i territori della piana fiorentina […] Abbiamo assistito - continua la nota – a un allineamento totale senza distinzioni, a dimostrazione che nessuno rappresenta il bene comune dei cittadini e che la politica non vuole raccogliere le istanze dei territori, se non in campagna elettorale, quando sostanzialmente si devono acchiappare i voti e farsi eleggere. L’aver votato un obbrobrio di mozione, in cui ci si rimette a quanto deciderà la regione, dimostra veramente di come si voglia liquidare velocemente un argomento spinoso che potrebbe ostacolare le ambizioni politiche verso Firenze di qualcuno”.
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Si preannunciano estremamente affollate le vie di Carrara nella serata di oggi, e non di certo per un improvviso flusso turistico. Il Comitato di salute pubblica di Massa-Carrara, infatti, ha indetto una fiaccolata per esternare il proprio malessere, e quello della popolazione, in merito alla gestione del Monoblocco, ormai ultimo vero e proprio presidio sanitario di tutto il territorio carrarino. La struttura, ormai da anni, è in balia di una narrazione poco chiara, in cui la possibilità di una riqualificazione è sempre affiancata da ipotetici piani di smantellamento. Una situazione che di certo non può far dormire sonni tranquilli agli abitanti della città apuana, e che ha portato negli ultimi mesi a una mobilitazione sempre più consistente contro le scelte dell’Azienda sanitaria locale. Alla fiaccolata, che partirà alle ore 21.15 dal palazzo comunale, parteciperà anche la prima cittadina Serena Arrighi, ma non tutti sembrano apprezzare la sua presenza.
Il consigliere Simone Caffaz ha persino deciso di esprimere le proprie perplessità attraverso una nota ufficiale, in cui rimarca come l’Arrighi e la sua giunta siano una delle cause principali dell’impoverimento del sistema sanitario di Carrara.
“La sindaca Arrighi, con la protervia e l'arroganza che la caratterizza, cerca di trasformare la fiaccolata di domani in una buffonata, non soltanto annunciando la sua partecipazione e quella schierata della giunta, ma addirittura dettando lei le regole. La sua inadeguatezza e la sua incapacità a tutelare il Monoblocco e gli interessi della città – attacca Caffaz nel comunicato – senza dimenticare i suoi profondi legami con l'Asl, cioè il sistema di potere protagonista di questa assurda vicenda e che più di ogni altro ha contribuito alla sua elezione ed è rappresentato nella sua giunta, sono il principale motivo per il quale questa manifestazione è nata. Dove non riesce e non vuol riuscire la sindaca, arriva la piazza: questo è il senso di questa e di qualsiasi altra iniziativa del genere. Invece, colei contro la quale la piazza manifesta scende in piazza per trasformare, con irresponsabilità, tutto in barzelletta. E allora – continua la nota – sono io che mi permetto di rivolgere un appello ai cittadini di Carrara: partecipate ugualmente numerosi alla fiaccolata perché è comunque un’occasione di democrazia. Magari state il più possibile distanti da chi vuol far fallire la manifestazione e, se potete, evitate di recarvi dall'ortofrutta e di acquistare pomodori prima di arrivare in piazza”.
- La Lega Salvini Premier sarà presente con i suoi militanti alla fiaccolata di venerdì 18 agosto contro la Asl e per il Monoblocco
- "Finanziamenti PNRR: il Comune sta rispettando tutte le scadenze"
- Gianenrico Spediacci: “Asl e Regione provano a chiudere il Monoblocco e la sindaca Arrighi non fa valere il suo ruolo di responsabile della salute pubblica”
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