Politica
No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

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Il divieto di sosta e l’indicazione della rimozione coatta c’erano in Via Piave, nel tratto che costeggia lo stadio dei Marmi, durante la partita Carrarese Salernitana, anche se la rimozione era indicata con un foglietto volante appiccicato al cartello di divieto. Tuttavia, ad incappare nella pesante sanzione aggravata dal notevole costo del recupero delle auto portate via dal carroattrezzi, sono state due persone residenti proprio nelle zone circostanti lo stadio, che, come d’abitudine, hanno parcheggiato nei pressi delle loro abitazioni sin dal giorno prima, senza notare il divieto messo per la partita. Si tratterebbe, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, di una sorta di eccesso di zelo e il consigliere spiega: “Il sindaco Arrighi con le ordinanze emesse durante le partite in casa, blinda la città e, in occasione dell'incontro di calcio con la Salernitana, ha intensificato il controllo del perimetro esterno allo tadio, al fine di prevenire, e reprimere, gli illeciti e i reati maggiormente diffusi durante questi eventi. Senza tener conto però delle persone che abitano in quella zona . Un insuccesso per la Arrighi e per la Polizia Municipale che, nel mettere in atto strategie per liberare, o almeno attenuare, dalle soste irregolari, la zona attorno stadio, non hanno considerato le ragioni di persone che risiedono nella zona. La situazione descritta evidenzia una gestione inadeguata delle misure di sicurezza durante gli eventi sportivi, con gravi disagi per i residenti. La rimozione dei veicoli parcheggiati in divieto di sosta è una sanzione prevista dal Codice della Strada, ma deve essere applicata con criterio e rispetto per i cittadini. In questo caso, l'uso di cartelli di avviso insufficienti e la mancanza di comunicazione adeguata hanno portato a disagi evitabili.È fondamentale che le autorità competenti, in particolare la Polizia Municipale, adottino misure preventive efficaci, come l'installazione di segnaletica chiara e la comunicazione tempestiva agli interessati, per evitare situazioni simili in futuro. Inoltre, sarebbe opportuno che gli agenti, prima di procedere con la rimozione dei veicoli, verificassero la presenza dei proprietari o tentassero di contattarli, al fine di ridurre i disagi per i residenti e mantenere un rapporto di fiducia con la comunità. In conclusione, sebbene le misure adottate siano finalizzate a garantire la sicurezza durante gli eventi, è essenziale che siano accompagnate da una comunicazione chiara e da un'attenzione alle esigenze dei residenti, per evitare situazioni spiacevoli come quella descritta. Aspettiamo per la prossima volta una gestione più equilibrata del piano della sicurezza in quanto realizzata senza avere una visione della zona e a pagare questa mancanza, sono stati due cittadini residenti”.
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Il consigliere della lista Ferri, Filippo Mirabella trna sul tema dell’uso improprio della pagina facebook istituzionale del sindaco di Carrara Serena Arrighi: “L'ignoranza, intesa come condizione determinata dalla mancanza di istruzione o di educazione, può sfociare anche nel rappresentare una visione distorta e insufficiente della realtà; vediamo perché a nostro avviso i replicanti della Lista Arrighi sindaco peccano in tal senso. Il loro tempo, evidentemente più incentrato a proteggere il sindaco Arrighi che a svolgere una politica seria sul territorio, si è recentemente e nuovamente concentrato “sull’insegnare”, a loro dire, ai consiglieri di opposizione, la normativa sulla comunicazione istituzionale. Ebbene, confidando che gli elettori del territorio ben comprendano il delirio di onnipotenza cui siamo quotidianamente sottoposti e afflitti dalla maggioranza sinistroide del nostro consiglio comunale, indulgentemente ci permettiamo di consigliare a questi ultimi un ripassino delle norme di riferimento sul tema (Dlgs 29/93 e L. 150/2000) della Comunicazione pubblica e delle attività di “informazione” delle amministrazioni pubbliche.
La pagina privata utilizzata dall’attuale sindaco in campagna elettorale, e, oggi, dalla stessa mantenuta per i suoi fini privati, che poi siano inerenti al gossip o al sostegno di specifici partiti politici poco importa, non può riportare la dicitura “sindaco”, bensì al massimo quella di Personaggio Politico. Questa è la norma a cui uniformarsi senza se e senza ma. Ciò premesso, se volessimo fare lezione scolastica come vanamente ha cercato di fare la maggioranza consiliare, dovremmo evidenziare la necessità del territorio di essere rappresentato da un sindaco coadiuvato da una squadra che conosca il funzionamento della macchina comunale e le sue regole. L'uso di un linguaggio di appartenenza a specifici gruppi o ideologie politiche o la spasmodica ricerca di consensi, visto anche la débâcle politico-amministrativa vissuta dalla maggioranza nel recente periodo, temiamo che possano andare a discapito del governo del territorio. Ma di questo argomento, terranno conto i cittadini nelle opportune sedi.
Concludendo, quale capogruppo consiliare, rinnovo la mia richiesta al segretario generale, dottor Alessandro Paolini, affinché adotti con urgenza misure utili ad evitare che comunicazione istituzionale e comunicazione personale divengano concetti univoci strumentalizzabili e di confusione per la cittadinanza, al punto tale da ridicolizzare l’ente comunale e, perché no, anche la minuziosa attività che questa minoranza consiliare sta cercando di porre in essere a beneficio della città”.
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«Siamo stanchi della sequela di dichiarazioni faziose sull'ampliamento del porto, prive di un supporto scientifico e dimentiche di ciò che è accaduto in passato - a parlare sono i rappresentanti del Consorzio Balneari Massa che proseguono -E' ora che la politica agisca con spirito di servizio in nome del bene comune. Che la tutela del territorio venga prima e che si trovi il giusto compromesso affinché due economie possano convivere per il bene della collettività. Siamo da sempre in prima linea sulla questione del porto di Marina di Carrara. Viviamo il tema dell'ampliamento del porto con grande preoccupazione, apprensione e poniamo massima attenzione sulle varie posizioni e dichiarazioni espresse. Mai come negli ultimi giorni le continue osservazioni uscite da ogni fronte ci costringono ad intervenire, ribadendo la nostra posizione. difronte a prese di posizione in stile tifo sportivo prive di ragionamenti complessi su un argomento così importante. Ci riferiamo naturalmente alla schiera di coloro che sono favorevoli all'ampliamento del porto. Il fronte sembra coeso nel ritenere che questo progetto sia necessario e vitale per il territorio "costi quel che costi". La presa di posizione "pro ampliamento" si è spinta talmente avanti che addirittura si nega l'evidenza. La sindaca Serena Arrighi il 2 febbraio scorso ha risposto al sindaco Murzi attraverso la stampa sostenendo che "il nuovo piano regolatore non prevede assolutamente nessun ampliamento dello scalo bensì solo una sua diversa organizzazione interna". Il presidente della provincia Gianni Lorenzetti in una recente trasmissione televisiva non riesce ad "ammettere", su una precisa domanda del giornalista, che il porto verrà ampliato, mentre viene proiettato sullo schermo la foto del progetto con le nuove opere di ampliamento. Ancora la CGIL, attraverso il segretario Del Vecchio, risponde al sindaco Murzi per mezzo stampa che "chi ha a cuore l'ambiente farebbe bene a guardare con sospetto gli yacht ancorati in estate a largo della nostra spiaggia", quasi a significare che il danno portato all'ambiente dal porto sarebbe giustificato perchè anche gli yacht inquinano. In questo modo passerebbe il messaggio di giustificazione ad inquinare di più perchè lo fanno anche gli altri. La sequela di dichiarazioni sulla stampa continua, per esempio, con quella del gruppo consiliare della sindaca Arrighi secondo cui "gli studi sostengono che gli effetti negativi del porto in materia di erosione oggi si sono stabilizzati". Un'affermazione falsamente rassicurante. Stabilizzati in che senso? Che il porto ha "stabilmente" effetti negativi, quindi effetti negativi costanti senza picchi perchè costanti? Peccato che l'autorità portuale, in risposta alle osservazioni del Comune di Massa, abbia dichiarato che oggi gli effetti negativi della presenza del porto, in termini di erosione sulla costa, si protraggano fino alla Don Gnocchi: sono 3,5 km di costa con effetti "stabilmente" negativi. Lo stesso gruppo consiliare continua sostenendo che le dinamiche erosive oggi spostano le sabbie da Marina di Massa a Marina di Pietrasanta. Questa è una novità scientifica che non avevamo mai sentito: la nostra sabbia finirebbe a Pietrasanta!Ci fermiamo nel riportare altre dichiarazioni che ci lasciano esterrefatti, perchè vogliamo essere propositivi. Chiediamo alla politica, a tutta la politica, uno sforzo, ovvero di occuparsi dell'argomento evitando preconcetti, faziosità e ideologismi. Chiediamo a tutti, prima di intervenire sul tema, di informarsi bene per evitare di creare ancora più confusione su un argomento già di per sé complicato. Mai come adesso abbiamo bisogno di una politica di alto livello che faccia bene il proprio lavoro: decidere per il bene di tutti con la diligenza del buon padre di famiglia. Comprendiamo in pieno l'importanza di un porto efficiente e moderno ma non si possono sottovalutare i rischi eventualmente connessi che ne possono derivare. Ricordiamo infatti che nei 10 anni successivi alla costruzione del porto, in Partaccia si sono persi più di 120 metri di arenile (il mare si è mangiato anche il viale litoraneo). Ricordiamo lo studio dell'università di Napoli (ma ne esistono diversi a riguardo) che ha calcolato che ogni metro quadro di arenile recuperato produce un reddito generale per la collettività di 1.200 euro. Reddito non dei balneari, non del turismo in generale, ma reddito per la collettività tutta».
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Siamo molto preoccupati sulla situazione di ARPAT. Lo stato di agitazione in atto dall'ottobre 2023 disegna una condizione dell'agenzia che dovrebbe preoccupare tutte e tutti. Il ruolo di ARPAT all'interno delle funzioni di salvaguardia dell'ambiente e della salute è di fondamentale importanza. Oramai da troppo tempo l'agenzia è entrata in uno stato di lenta agonia che sta di fatto condannando ARPAT all'inerzia tecnica ed operativa.Ma non solo. Il nuovo modello avviato da Regione Toscana sta minando l'indipendenza e la terzietà di ARPAT contravvenendo i principi della legge nazionale e in netta controtendenza con il percorso che aveva portato alla legge regionale 30 del 2009, istitutiva di ARPAT. Quel percorso non è mai stato attuato in modo definitivo soprattutto in termini di risorse che non sono mai state certe. Anzi, le condizioni sono ulteriormente peggiorate nei tempi recenti: non sono stati rinnovati 1 milione e 200 mila euro per i rinnovi contrattuali di comparto e di dirigenza, cioè un colpo di accetta alle numerose professionalità all'interno dell'agenzia.Il nostro territorio, purtroppo, è da molto tempo sotto scacco ambientale: dalle zone SIN e SIR alle problematiche della balneabilità delle acque, dall'inquinamento delle cave nei nostri fiumi a quello delle polveri derivanti dal traffico. Avere un'agenzia veramente indipendente con risorse e professionalità adeguate, sia in termini qualitativi che quantitativi, significa per noi avere garantito ambiente e salute. Per questo come Polo Progressista e di sinistra (Rifondazione Comunista e M5S) abbiamo presentato una risoluzione in consiglio comunale per sostenere i lavoratori e le lavoratrici di ARPAT e per chiedere alla Regione che venga finalmente data forma e sostanza al percorso iniziato nel 2009 per avere una agenzia per l'ambiente efficiente, efficace e totalmente indipendente.
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Mentre gli imprenditori del marmo affastellano ricorsi su ricorsi contro la normativa vigente (L.R. 35, tracciabilità, filiera, valori medi di mercato…), il Consiglio comunale approva una Disciplina per i bandi di gara per la concessione delle cave che, nonostante alcune precisazioni e lievi modifiche apportate durante l’iter di approvazione, per le numerose criticità, l’aleatorietà/genericità dei criteri di valutazione e l’ampia discrezionalità riservata al dirigente pro tempore offrirà, in futuro, terreno fertile per nuovi ricorsi da parte delle imprese. Durante l’audizione in Commissione marmo, insieme ad Arci e CAI, avevamo avanzato una serie di osservazioni sul testo in discussione e sulla genericità degli elementi di valutazione in esso proposti: per brevità, citiamo un solo esempio, il punto «2 Ricadute socio-economiche del piano industriale anche in una logica di filiera: punti 30»: come verrà fatta la valutazione? Quale sarà la formula di attribuzione del punteggio? Non viene, infatti, fornita alcuna indicazione chiara dei parametri né dei singoli pesi dei subcriteri per valutare questo elemento. L’aspetto su cui si sono appuntate maggiormente le nostre critiche, però, riguarda la scelta di stabilire la durata della concessione posta a gara in anni 13 (più 2 per certificazioni ambientali), con un incremento ulteriore di 10 anni, concesso sulla base di parametri assai discutibili, il primo dei quali riecheggia il famigerato, e da noi duramente avversato, articolo 21 del Regolamento Agri Marmiferi. Come abbiamo ribadito in Commissione marmo, l’Amministrazione non era affatto obbligata a tale scelta in quanto la Legge Regionale 35 stabilisce per la durata delle concessioni un tempo “fino a 25 anni”, ma non parla di un “periodo base” e di una ulteriore proroga. Su questo punto, l’Amministrazione ha invece seguito pedissequamente quanto predisposto, nel Regolamento Agri marmiferi, dalla precedente Giunta 5 Stelle, senza dimostrare alcuna autonomia e visione generale e senza neppure prendere in considerazione le limitazioni e le difficoltà di applicazione riscontrate per l’articolo 21.A questo riguardo, infatti, nonostante fosse prevista una valutazione dei progetti presentati, tutti quelli proposti sono stati accettati e tutti hanno garantito la proroga delle autorizzazioni per le cave fino al 2042. I progetti, inoltre, risultano scollegati tra loro, non incidono più di tanto nella realtà cittadina, come sarebbe potuto accadere se, perlomeno, l’Amministrazione avesse scelto di essere lei a proporre due/tre progetti veramente utili alla città da far finanziare alle imprese. Tutte le scelte in merito ai progetti ex art. 21 sono avvenute senza dibattito pubblico (e neppure senza che il Consiglio comunale potesse incidere sulle valutazioni) e tuttora la città ne conosce il contenuto solo attraverso le notizie di stampa. Dalla firma delle convenzioni (31 ottobre 2023), nulla si è ancora concretizzato, anzi numerose imprese hanno fatto ricorso contro le modalità di esecuzione delle opere promesse. Inoltre, come abbiamo già fatto rilevare in passato, anche l’investimento degli imprenditori a favore della città (i 25,6 milioni previsti per i progetti dell’art. 21) non risulta poi così vantaggioso per i cittadini, se si considera che i costi dei 19 progetti approvati vanno suddivisi tra le 69 aziende che li hanno presentati: 371.000 euro circa a testa (facendo la media del pollo di Trilussa), che spalmati sui 25 anni della proroga fanno poco meno di 15.000 euro ad anno. Un po’ poco a fronte degli utili stratosferici di molte imprese del lapideo e a quello che si sarebbe potuto ottenere se, invece della proroga, si fosse andati a mettere in gara le concessioni, così come noi avevamo richiesto. Voler riproporre qualcosa di molto simile all’art.21 anche per i bandi di gara delle concessioni, nonostante tutte le pecche su evidenziate, sembra quindi decisamente autolesionista! Se, tuttavia, l’Amministrazione ritiene che 25 anni di concessione per la cave siano congrui, li assegni subito, senza infingimenti, e si faccia pagare bene dai baroni del marmo (o magari da nuovi imprenditori più rispettosi dell’ambiente e più collaborativi), fissando regole e parametri chiari che non possano poi essere oggetto di ricorsi da parte delle imprese.Se invece si ostina a voler suddividere i 25 anni in due fasi, almeno scelga dei parametri meno vaghi e opinabili degli attuali. Nell’audizione in Commissione marmo ne avevamo proposti alcuni, basati sulle modalità di gestione della cava da parte dei concessionari, durante i primi 15 anni di concessione. A titolo d’esempio: quanta riduzione degli scarti di lavorazione si è ottenuta? Quanta attenzione reale è stata posta alla tutela dell’acquifero? Quanta alla prevenzione del rischio alluvionale? Quanto incremento degli occupati si è registrato? Quali misure sono state assunte in materia di sicurezza sul lavoro?In questo modo almeno si sarebbe mitigato il danno provocato dall’escavazione, consentendo di proseguire l’attività solo alle cave che garantissero maggior rispetto per l’ambiente e più occupazione. Manteniamo quindi il nostro giudizio fortemente negativo sulla Disciplina per i bandi di gara approvata in questi giorni e ci auguriamo che, dati i tempi biblici della messa in gara delle concessioni, sia possibile una inversione di rotta che modifichi sia la Disciplina che i collegati articoli 5 e 6 del Regolamento degli Agri marmiferi che della Disciplina sono il fondamento.
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Nella splendida cornice di Villa Cuturi, a Marina di Massa, si è svolto il Congresso Comunale di Forza Italia, un appuntamento cruciale per il partito cittadino. L'evento ha registrato un'ampia partecipazione di iscritti e sostenitori, confermando la vitalità del movimento e l'entusiasmo per il futuro. Alla presenza del coordinatore regionale Marco Stella, del segretario provinciale Gianenrico Spediacci e sotto la presidenza di Raffaella Bonsangue, garante dei lavori, si è sviluppato un confronto vivace e appassionato, segno di un rinnovato interesse per il dibattito politico interno. Il congresso è stato caratterizzato dalla presentazione di due mozioni distinte, che hanno stimolato un dialogo costruttivo tra i partecipanti. Questo ha evidenziato la natura dinamica di Forza Italia, un partito capace di accogliere sensibilità diverse all’interno di un progetto comune. Libertà, merito e crescita economica sono rimasti i valori fondanti di entrambe le mozioni, nonché i principi per cui Forza Italia si è sempre battuta, sia a livello locale che nazionale. Al termine del congresso, la maggioranza degli iscritti ha espresso fiducia in Sergio Bordigoni, confermandolo alla guida del partito a Massa. Insieme a lui, sono stati eletti nel direttivo comunale: Casotti Alessia, Basteri Matteo, Ricci Catia, Angeli Manuela, Cipolletta Viviana, Mosti Silvia, Biagini Andrea, Morelli Giampaolo, Borzoni Stefano, Agostini Paolo, Dell’Amico Deborah, Oddone Roberto, Tonlorenzi Rinaldo, Casotti Giancarlo, Benatti Anna, Lazzarotti Antonella, Miranda Daniele, Casotti Michele, Castellini Sonia, Tonlazzerini Luca, Piedimonte Domenico, Benedetti Stefano, Panconi Stefano, Cagetti Pier Giuseppe, De Zarlo Nicola, Ceccarelli Silvio, Laquidara Stefania, Giuseppini Gianni, Tabanelli Sergio, Ciampi Renzo. Con una leadership rafforzata e un rinnovato slancio, Forza Italia guarda al futuro con determinazione, consapevole di essere un punto di riferimento per chi crede nei valori liberali, nella buona amministrazione e nello sviluppo del territorio.
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Il Gruppo Territoriale M5S massese apre una riflessione sul tema porto di Carrara che è presente sul tavolo da molto tempo. Il porto di Marina di Carrara è stato da sempre una delle cause maggioritarie della mancanza di ripascimento naturale delle coste apuane e ne ha velocizzato l'erosione. Il porto forse non è stata una gran fortuna per i nostri territori, ha permesso infatti di svilupparsi ad attività che hanno segnato la nostra condizione ambientale e impedito lo sviluppo di una vera economia turistica che il nostro territorio poteva vantare. L'infrastruttura però ha legato a sé attività in espansione che oggi costituiscono gran parte del sostentamento lavorativo territoriale. Dobbiamo quindi decidere, e non solo Carrara, cosa si intenda perseguire una volta per tutte, ma soprattutto come. Il M5S Massa ha da sempre dato importanza alla tutela ambientale e, quasi in maniera profetica sulla modifica costituzionale, l'ha considerata l'elemento dirimente per uno sviluppo veramente sostenibile. Per noi è un insulto ai territori tutto ciò che non tiene conto della restituzione di un ambiente sano a chi lo vive: siano attività impattanti che non vengano circoscritte o debitamente controllate e punite, siano i loro rifiuti prodotti che aggravano lo stato di salute territoriale o persino autorizzazioni urbanistiche e quant'altro. In una parola: protezione del territorio e dei suoi abitanti.È bene rivedere quindi se ciò che si decide di fare, o si è fatto, comporta errori di valutazione e rimediare. Tutto senza strumentalizzare e arrivando a decisioni coerenti e una volta per tutte perseguendo l'interesse primario della collettività. La deriva della Guang Rong ha dimostrato proprio come spesso la lassità e l'interesse abbiano condotto all'insulto ambientale che oggi le nostre comunità pagano a carissimo prezzo.Coerenza vuole che si ripensi all'ampliamento del porto se gli studi possono indiscutibilmente dimostrare i danni che ne conseguirebbero, ma nella stessa direzione deve andare anche l'eliminazione di tutte le altre concause della fragilità della nostra costa. La scadenza delle concessioni balneari permette al demanio di demolire tutto ciò che sulle spiagge è stato costruito e che contribuisce fisicamente all'effetto erosivo. Abbiamo sostituito, senza raziocinio, la duna naturale con piscine, case e manufatti e ora ogni mareggiata arriva ai cancelli delle case sul lungomare. Evitiamo di continuare a violentare il litorale con altre infrastrutture, attendiamo qualche anno e vediamo come risponde la nostra costa: noi saremo in prima fila.Altrimenti sarà difficile credere a molte posizioni che si leggono sui quotidiani e giustificare ancora spese milionarie. Il pianeta ci sta dando segnali e se vogliamo un merito, dobbiamo preparare i nostri territori ad essere resistenti e non stare a guardarne le conseguenze inermi o corresponsabili.
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Il Partito Democratico di Massa Carrara presenta "PARTECIPA, CAMBIA, COSTRUIAMO", un'iniziativa pensata per rafforzare il dialogo con la cittadinanza e favorire la partecipazione attiva nella costruzione delle politiche locali.Di fronte a una crescente astensione elettorale, il PD provinciale ha deciso di investire su un percorso di ascolto e coinvolgimento, mobilitando l'intera comunità politica. Il progetto, che si svilupperà fino a giugno, si articolerà in una serie di incontri tematici aperti a iscritti, elettori, simpatizzanti e portatori di interesse. L'obiettivo è raccogliere idee e proposte per la definizione di un documento politico-programmatico condiviso, che guiderà l'azione del partito nei prossimi anni. Gli appuntamenti si terranno su tutto il territorio, con tre incontri lungo la costa e uno in Lunigiana. Ogni evento sarà introdotto da un ospite di rilievo proveniente dal mondo politico, economico o culturale, seguito da tavoli di lavoro coordinati da attivatori e attivatrici, figure appositamente formate per facilitare il dialogo e raccogliere le proposte emerse.
I macro-temi individuati sono:
- Dal Mare ai Monti: vocazione di un territorio (sviluppo sostenibile, turismo, cambiamento climatico, enti locali)
- Comunità in crescita: qualità della vita e inclusione
- Innovazione e futuro: lavoro, mobilità, sostenibilità
- Sviluppo della Lunigiana (con un modello di confronto adattato alle specificità territoriali).
Un percorso di ascolto per una politica costruttiva. Negli ultimi anni il dibattito politico si è troppo spesso ridotto a una contrapposizione sterile, dominata da slogan e polemiche da social network. Con questo progetto vogliamo invece riscoprire il valore del confronto vero e della partecipazione attiva, per costruire soluzioni concrete e condivise. Anche a livello organizzativo, il progetto punta a rivitalizzare il ruolo dei circoli territoriali, coinvolgendo direttamente le comunità locali nella definizione delle priorità politiche. Attualmente, il Partito Democratico di Massa Carrara conta circa 1.280 iscritti e 34 circoli sul territorio, con una rete capillare che sarà centrale nel percorso di ascolto. Vogliamo dimostrare che la politica può ancora essere uno strumento di cambiamento reale e che quando si lavora seriamente, con contenuti e proposte concrete, le persone rispondono e partecipano.Per un partito di tutte e tutti: PARTECIPA, CAMBIA, COSTRUIAMO.
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I consiglieri comunali del Pd, Giovanna Santi e Daniele Tarantino si mobilitano per la tutela del territorio. Alcuni residenti e membri della comunità parrocchiale di Canevara, hanno segnalato la necessità urgente di interventi di pulizia del verde lungo le sponde del fiume adiacente alla parrocchia. La vegetazione incolta e la presenza di rifiuti stanno creando disagi sia dal punto di vista estetico che ambientale, rendendo l'area meno accessibile e potenzialmente pericolosa. Per questo motivo, è stata avanzata una formale richiesta agli enti competenti affinché intervengano con operazioni di manutenzione e pulizia, restituendo così decoro e sicurezza alla zona. Il degrado del verde pubblico, infatti, non solo compromette la qualità del paesaggio, ma può anche favorire il proliferare di insetti e animali indesiderati, oltre a ostacolare il deflusso delle acque in caso di piogge intense. Contestualmente, i cittadini chiedono una maggiore attenzione per il paese in generale, sollecitando interventi regolari di manutenzione urbana e una più attenta gestione degli spazi pubblici.L'auspicio è che la segnalazione venga accolta rapidamente e che si possa intervenire in tempi brevi, garantendo così un ambiente più curato e vivibile per tutti.
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Gestione responsabile del cane nel rispetto della sua salute e degli altri è il titolo dell'incontro promosso dal gruppo FB Lozzbusters che si terrà venerdì 21 febbraio, alle ore 17, nella saletta conferenze di Nausicaa, in viale Galilei 133 a Marina di Carrara, con l’adesione delle associazioni Ekoclub, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Oipa e Anta. Parteciperanno Roberta Crudeli (Assessore comunale diritti degli animali), Claudio Rasetto (Medico e cinofilo), Giulia Tosi (Veterinaria, Eko club), Emanuele Tassi (Lega Nazionale Difesa del Cane Apuania), Cristina Bruschi (Presidente ANTA MS Odv), Agnese Bonacoscia (OIPA) Introdurrà e coordinerà Riccardo Canesi (Lozzbusters). Sono state invitate ASL Nord Ovest, Croce Oro, Gea e Gruppo FB Brisky. L’obiettivo di questa prima conferenza è quello di promuovere, attraverso gli enti pubblici competenti (in primis Comune e Asl) ed in collaborazione con le associazioni del settore, un ciclo di incontri formativi con l’obiettivo di fornire ai proprietari consigli per una gestione responsabile del cane, nel rispetto della normativa e della loro salute psico-fisica. Questo primo appuntamento è rivolto ai proprietari degli oltre 10.000 cani presenti nelle città di Carrara, Massa e comuni limitrofi, a coloro che intendono acquistare od adottare un cane e tutti i cittadini amanti degli amici a quattro zampe. È importante, quando si decide di avere un cane, sapere che deve essere una scelta consapevole e soprattutto responsabile, affinchè il corretto rapporto uomo-animale favorisca una convivenza pacifica nel pieno rispetto dell'ambiente che ci circonda e degli altri. Gli organizzatori auspicano che questo sia solo un primo evento preparatorio e che comune e Asl recepiscano, al più presto, la nostra proposta di promuovere un ciclo di incontri in cui ai proprietari saranno offerte, da esperti riconosciuti, linee guida capaci di migliorare l'intesa con i loro cani e la cittadinanza.Una lezione di educazione che andrà a beneficio di tutti. Per questioni logistiche si invitano i partecipanti a non portare animali. Grazie"
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- Forte dei Marmi novella Capalbio: la politica annoiata blocca lo sviluppo di Massa Carrara


