Politica
No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

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"I lavori all'interno della piscina 'Tosi' di via Sarteschi stanno precedendo secondo quanto previsto - spiega l'assessore ai Progetti speciali Moreno Lorenzini. Come abbiamo già detto, l'obiettivo è quello di riaprire l'impianto alla città entro la fine dell'anno e al momento siamo in linea con le scadenze del Pnrr e con tutti i passaggi necessari per accedere ai fondi previsti. Questo nonostante alcuni problemi che hanno riguardato questo cantiere fin dalla sua apertura e sui quali abbiamo già avuto modo di soffermarci. Il progetto, lo ricordo, è stato presentato nei termini e secondo le modalità richieste dagli enti competenti, ma il suo valore è stato originariamente sottostimato da chi ci ha preceduto in fase di richiesta del finanziamento, motivo per cui la nostra amministrazione ha già previsto lo stanziamento dei fondi necessari a completare le opere. Il Pnrr ha coperto solo l'adeguamento strutturale e una piccola quota della parte impiantistica mentre le piscine sono tagliate fuori dai finanziamenti di efficientemento energetico previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza e quindi andremo ad integrare questo capitolo di spesa con fondi comunali. Tutto ciò ha richiesto un lavoro aggiuntivo su più fronti e ha previsto, tra l'altro, di approntare una importante variante strutturale per quanto riguarda la copertura. In queste settimane abbiamo individuato una soluzione alternativa che potrà permettere di evitare lo smontaggio e la dismissione di quella esistente, già sostituita pochi anni fa. Questo ci consentirà una riduzione dei tempi ancora prima che una riduzione dei costi. Al momento siamo in attesa di avere i risultati della campagna diagnostica suppletiva che si è resa necessaria per approfondire i dettagli costruttivi e le proprietà dei materiali. Una volta concluso questo passaggio potremo aggiornare ulteriormente il cronoprogramma dei lavori e potranno entrare nel vivo gli interventi sulla copertura. Nel frattempo gli operai sono comunque sempre impegnati per sistemare le parti interne dell'impianto e quelle non soggette a questa modifica progettuale".
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Decisioni incoerenti, dannose e poco trasparenti: così il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi ha definito le scelte della giunta Arrighi sul marmo, riguardo al quale sarebbe stata portata più confusione che soluzioni. “Dopo aver annunciato la volontà di rivedere il sistema delle concessioni e del rapporto tra comune e imprenditori, il sindaco Arrighi ha aperto decine di tavoli di confronto, dando l’impressione di voler dialogare con il settore, per poi buttarli all’aria e, alla fine tutto è rimasto sulla carta. Il nuovo regolamento sulle concessioni, ricalca, purtroppo, le scelte già adottate dalla Giunta 5 Stelle di Matteo Martinelli, senza risolvere i problemi di fondo. L’approccio grillino è stato preso per buono dal PD e, per questo l’ex Vicesindaco Martinelli sul regolamento approvato, loda se stesso per il riconoscimento della qualità del lavoro svolto”. Secondo Bernardi, si tratterebbe, quindi di una sorta di “inciucio” tra Pd e 5Stelle che avrebbe portato a ripetere gli stessi errori commessi dalla giunta precedente. “Un’occasione sprecata per cambiare rotta e restituire a Carrara una gestione più equa e trasparente del settore lapideo – ha continuato Bernardi - A questo si aggiunge un regolamento sulla tracciabilità del marmo poco chiaro e potenzialmente paralizzante per le imprese. Il risultato? Il caos normativo, ricorsi annunciati e il rischio di un blocco del settore. L’ultimo atto è l’approvazione del cosiddetto Disciplinare delle Gare, che dovrà regolare l’affidamento in concessione degli agri marmiferi comunali, attraverso l’attribuzione di punteggi alle proposte dei partecipanti alle gare. Peccato però che non ci sia alcuna spiegazione su come questa amministrazione abbiamo deciso di attribuire questi punteggi, malgrado le ripetute richieste di chiarimenti in tal senso avanzate in Commissione Marmo e in Consiglio Comunale. Quindi con questo disciplinare invece di offrire regole chiare e stabili, come vuole la legge, l’amministrazione si riserva una abnorme discrezionalità, tecnica e politica, nel valutare le proposte dei partecipanti alle gare. Il sistema di punteggi premia l’impatto ambientale, ma senza criteri oggettivi su come valutarlo, relegando, invece, sviluppo e investimenti a un ruolo secondario. Chi ha deciso questi punteggi? Il rischio è che il comune possa favorire alcuni operatori a discapito di altri. Di fronte a queste scelte, è inevitabile che molte imprese si sentano penalizzate e ricorrano ai tribunali, come già abbondantemente accaduto in passato. Il comune rischia di trovarsi impantanato in anni di contenziosi, con la possibilità di perdere e dover pagare risarcimenti milionari. Se queste norme verranno applicate senza correttivi, saranno le piccole aziende a pagare il prezzo più alto: infatti, i nuovi meccanismi di assegnazione delle concessioni favoriscono le grandi società strutturate, che hanno più risorse per affrontare le complicazioni burocratiche e partecipare alle gare. Senza la possibilità di investire grandi somme, che è una delle condizioni per acquisire maggior punteggio, molte realtà storiche chiuderanno i battenti, lasciando operai senza lavoro e un vuoto nel tessuto economico locale. La norma, infatti, non chiarisce né i tempi né i metodi di applicazione, lasciando le aziende in balia di interpretazioni arbitrarie e possibili sanzioni ingiuste. Se le regole non saranno applicate con buon senso, l’escavazione rischia di essere bloccata da cavilli burocratici, con conseguenze devastanti per l’economia locale. Senza contare che eventuali errori nella gestione della tracciabilità, che è l’altro regolamento di questa amministrazione, diventeranno un nuovo terreno di scontro legale. Con queste scelte, l’amministrazione Arrighi non ha dato certezze , ma ha creato le condizioni per un’ondata di ricorsi e pericolosi contenziosi. I tavoli di confronto con il settore si sono rivelati inutili, perché alla fine si è scelto di seguire la linea dei 5 Stelle ed il rischio è chiaro: ricorsi al TAR, blocchi burocratici e danni economici per Carrara, mentre il Comune si prepara a nuove battaglie legali che potrebbero costare caro a tutti i cittadini. Nel frattempo, le piccole imprese locali verranno spazzate via, lasciando a casa operai e famiglie che per generazioni hanno vissuto grazie al marmo”.
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l presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, ha convocato la seduta del Consiglio Provinciale per giovedì 13 febbraio 2025, alle ore 17, nella Sala della Resistenza del Palazzo Ducale di Massa.
Questo l'ordine del giorno:
1. approvazione verbali seduta precedente del 30/12/2024
2. comunicazioni del presidente
3. ratifica variazione al bilancio di previsione finanziario 2025-2027 approvata con decreto n. 7 del 16-01-2025
4. aggiornamento al DUP (Documento unico di programmazione) 2025-2027 - sezione operativa : programmazione risorse finanziarie da destinare ai fabbisogni di personale e integrazione/modifica piano delle alienazioni
5. regolamento dell'osservatorio provinciale sulla condizione delle persone con disabilità di cui a delibera di consiglio provinciale n. 49/2022. integrazione
6. deliberazione del consiglio provinciale n. 20 del 5/06/2024 avente ad oggetto "designazione membri effettivi e membri supplenti nella commissione e sottocommissioni elettorali circondariali di Massa-Carrara". integrazione componenti
7. interrogazioni/interpellanze/mozioni/ordini del giorno
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Il restauro di Palazzo Rosso, inserito nel Bando Periferie 2016, con un finanziamento ministeriale prorogato al 31 dicembre 2025, rischia di trasformarsi nell’ennesima farsa amministrativa. A parlare è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che aggiunge. Durante la Commissione lavori pubblici che si è tenuta lunedì 10 febbraio, si è assistito a un maldestro tentativo di giustificare il caos attorno all'opera. L’architetto Stefano Calabretta ha illustrato le complessità del progetto, dovute ai vincoli imposti dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, trattandosi di un edificio del 1770 attribuito a Filippo Del Medico. Nulla da eccepire sul piano tecnico, ma il vero nodo politico è un altro: i lavori potranno mai essere completati nei tempi previsti? Siamo già a febbraio 2025, la gara su START è ancora in corso, e l’aggiudicazione difficilmente avverrà prima di marzo. I lavori – secondo il bando – dovrebbero durare 336 giorni (11 mesi), quindi si supererebbe la data di scadenza, senza margini di errore. Ma se non si rispettano le scadenze, cosa accade? Alla domanda sul rischio di non completare i lavori alla data del 31 dicembre 2025 , l’assessore Moreno Lorenzini anziché assumersi la responsabilità, ha fatto rispondere il RUP, la geometra Consuelo Carattini, la quale ha dichiarato che il comune ha cofinanziato l’opera con 800 mila euro e che, in caso di ritardi, completerà l’intervento con una variazione di bilancio. Un’affermazione che suona più come una toppa maldestra che come una reale soluzione. Un cofinanziamento fantasma? Le dichiarazioni del RUP sollevano interrogativi inquietanti: il Ministero è stato informato ed ha autorizzato formalmente questa operazione di co- finanziamento ? Oppure si sta giocando d’azzardo con i fondi pubblici, nonostante il sopralluogo di controllo da parte del ministero nei giorni scorsi ? Come si giustifica questa dichiarazione se la gara su START prevede un lotto unico di circa due milioni di euro, senza alcun riferimento a una quota di finanziamento comunale di altri 800 mila ? Inoltre nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2024-2027 non c’è traccia di questo finanziamento 800.000 euro da fondi di Bilancio . Dove sono? O si sta pensando di inventarli all’ultimo minuto con una variazione in corso d’opera? Il rischio concreto è un cantiere fantasma e fondi persi. Se il progetto non sarà completato entro il 31 dicembre 2025, il Ministero revocherà il finanziamento tra l’altro prorogato per l’ultima volta , lasciando la città con un cantiere bloccato e nessuna copertura economica. Infine la ditta appaltatrice accetterà di lavorare senza la certezza di vedere pagato l’intero importo? O si rischia di fermare i lavori a metà strada? Basta giochi di prestigio. L’assessore Lorenzini e l’amministrazione Arrighi devono dare risposte concrete, non slogan. I cittadini hanno il diritto di sapere se Palazzo Rosso verrà realmente recuperato o se assisteranno all’ennesima farsa amministrativa, con fondi persi e promesse infrante. Non solo: se il Ministero non ha formalmente autorizzato questa ipotetica copertura aggiuntiva, il rischio è che l’intero finanziamento venga revocato, lasciando la città con un cantiere fermo e un debito sulle spalle dei cittadini. In questo scenario, Lorenzini continua a giocare con dichiarazioni vaghe, evitando di prendersi la responsabilità di un’operazione che, fin dall’inizio, appare carente di basi tecniche e amministrative solide. Se davvero ha una strategia chiara, la esponga con documenti alla mano, invece di vendere ottimismo infondato. Se invece questa soluzione è solo un maldestro tentativo di tamponare un pasticcio già in corso, abbia il coraggio di ammetterlo”.
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La promessa ufficiale di una nuova piscina Tosi, in centro a Carrara inaugurata entro l’anno 2025 risale al 25 gennaio, ma a sole due settimane di distanza i cittadini, attraverso i social e segnalazioni dirette, hanno denunciato l’ennesima paralisi del cantiere. La notizia è riferita dal consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella che ha spiegato: “Le foto scattate martedì 11 febbraio alle ore 11 parlano chiaro: un cantiere in dismissione, con nessun operaio presente da giorni. Sembra evidente che l’amministrazione Arrighi non abbia mai avuto davvero a cuore le esigenze degli atleti e degli appassionati di nuoto libero che, da anni, sono costretti a migrare verso la piscina di Massa o verso quella di Marina di Carrara, il più delle volte chiusa. Nonostante l’assessore Moreno Lorenzini abbia cercato di minimizzare la questione in consiglio comunale, il progetto PNRR per la riqualificazione della piscina è stato drasticamente modificato. Il focus è stato spostato sull’efficientamento energetico, con l’intenzione di abbattere i consumi e ridurre l’impatto ambientale, ma tutto questo ha significato solo perdere mesi preziosi per rispettare il cronoprogramma. Poi, la decisione di abbandonare il progetto ha allungato ulteriormente i tempi e aumentato l’incertezza. Pochi giorni fa, Lorenzini ha annunciato con entusiasmo che “ era ripartito il cantiere” e che la soluzione per il tetto era finalmente stata trovata, con il risultato di risparmiare tempo e denaro. Ma la realtà dei fatti è che, a distanza di giorni, i lavori sono nuovamente fermi. Il comune continua a giustificare questi ritardi con affermazioni vaghe, ma non può sfuggire alla verità: l’opera è in uno stato di stallo, e il rischio concreto è che l’inaugurazione entro fine anno sia una chimera. Nel frattempo, i fondi del PNRR, che dovevano finanziare i lavori, appaiono insufficienti. Infatti l’assessore Lorenzini ha dichiarato che il comune integrerà i fondi con risorse proprie. Chiedo : quanto è stato realmente impegnato dal bilancio comunale per colmare il vuoto lasciato dai finanziamenti PNRR? L’assessore Mario Lattanzi aveva parlato di circa cinque milioni di euro, ma la continua ricerca di risorse da parte di Lorenzini fa sorgere il sospetto che questi fondi non siano affatto sufficienti a coprire la vera portata di tutti i lavori (come gli 800 mila appena annunciati per Palazzo Rosso). A destare preoccupazione non sono solo i ritardi, ma anche le condizioni di sicurezza del cantiere. Le porte della piscina sono spalancate da giorni, mettendo a rischio l’incolumità di chi si trova nei dintorni. Ancor più grave è che, nelle ultime notti, le luci dei bagni sono rimaste accese e visibili dall’esterno, segno che probabilmente ci sono presenze non autorizzate all’interno della struttura. Questo non solo testimonia un’enorme negligenza da parte dell’amministrazione, ma solleva anche interrogativi legittimi sulla sicurezza del cantiere circondato da una grande sporcizia nei marciapiedi limitrofi, segno di inciviltà da parte della ditta appaltatrice. Una vicenda che racchiude tutto il fallimento di anni di gestioni politiche caratterizzate da ritardi, progetti avviati e smantellati, fondi persi e promesse non mantenute. Nonostante la pubblicazione, il 30 dicembre 2021, del decreto che individuava Carrara tra i beneficiari di un contributo complessivo di 1.878.118 euro, con i lavori fermi, la piscina ancora chiusa e la sicurezza in discussione, ci si domanda: quali saranno i tempi per la sua apertura? E soprattutto, quali reali benefici avranno i cittadini da un progetto che sembra destinato a restare incompiuto? Quando si sollevano critiche sui cantieri, l'assessore Lorenzini tende a minimizzare la situazione ad attaccare l’opposizione negando l'evidenza dei fatti. È ora che assuma la responsabilità delle proprie azioni e ammetta la realtà dei problemi che persistono. Negare l'evidenza non risolve nulla, mentre riconoscere le difficoltà e lavorare per superarli, è il primo passo per garantire il rispetto degli impegni presi con la cittadinanza”.
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"Condanniamo con la massima fermezza l'azione vigliacca avvenuta a Licciana Nardi, in provincia di Massa Carrara, che sporca, come quelle oltraggiose a Basovizza e in altre zone d'Italia, la memoria delle vittime delle foibe nel giorno del Ricordo. Qualcuno, evidentemente, non si è limitato alle minacce verbali e ha scelto la via della violenza, facendo esplodere un ordigno. A chiunque abbia commesso una simile e vile azione, vogliamo dire con forza che è stata inutile. Perché non sarà una bomba carta a condizionare o a modificare, in alcun modo, le nostre certezze ed il nostro percorso di rispetto, di tributo e di riconoscimento della verità per quanto concerne la tragedia che colpì il popolo giuliano-dalmata. Ci aspettiamo, da tutti gli schieramenti politici, la stessa, decisa ed inequivocabile condanna". Lo scrive, in una nota, il deputato apuano di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese.
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Non sono bastate, ai membri del comitato Ugo Pisa, le diverse dirette e i ripetuti aggiornamenti sulle operazioni relative al disastro della nave Guang Rong fatti dal sindaco di Massa Francesco Persiani e dagli altri vertici delle istituzioni che si stanno occupando di risolvere il problema del recupero della nave e della salvaguardia dell'ambiente marino. Secondo il comitato Ugo Pisa non ci sarebbe stato sufficiente coinvolgimento della popolazione e per questo fanno sapere:"Scriviamo queste righe convinti di rappresentare le preoccupazioni non solo dei cittadini di Massa, ma anche degli abitanti dei comuni vicini, che vorrebbero ricevere aggiornamenti chiari dalle proprie istituzioni, riguardo alla situazione dell'incidente della Guang Rong, senza doverli invece ricavare da articoli sui quotidiani o sui social. Appare evidente che il rischio ambientale che stiamo correndo non sia da sottovalutare, come d'altra parte ha riferito lo stesso prefetto Aprea nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa il 29 gennaio. Posto ciò, il silenzio da parte di chi ci rappresenta, siano partiti di maggioranza o partiti di opposizione, ci lascia veramente sbalordite e sbalorditi. Sono passati ormai 14 giorni da quell'incidente e non c'è stato un incontro pubblico, una commissione consiliare o una conferenza stampa nella quale qualcuno si assumesse l'onore e l'onere di rispondere a semplici domande o perplessità delle persone. Riteniamo sia diritto della cittadinanza tutta di ricevere risposte e rassicurazioni, abbiamo il diritto di avere dubbi, forse anche strampalati, ma la storia del nostro territorio ci insegna ad essere prudenti e forse anche, a ben ragione, sospettose e sospettosi. Per questo ci aspetteremmo quindi che le istituzioni dimostrassero una maggiore sensibilità su questo aspetto comunicativo nonché maggiore attenzione alle richieste di informazione ed alle paure di chi abita il nostro territorio. Riteniamo insufficienti video o comunicati consegnati alla stampa senza la possibilità di un dialogo e uno scambio di pareri. Questo atteggiamento pare rivelare una bassa considerazione della cittadinanza, reputata come sostanzialmente incapace di comprendere, una cittadinanza che debba soltanto riporre fiducia in chi l'amministra. Un simile atteggiamento già sarebbe incongruo per lo spostamento di un mercato o per la costruzione di un nuovo impianto sportivo, figuriamoci poi quando di mezzo c'è la salute di cittadine e cittadini, la salvaguardia e l'economia di un territorio. Non siamo semplicemente "ambientalisti", che cercano visibilità disturbando il Manovratore, siamo comuni cittadine e cittadini che chiedono a chi è stato chiamato a rappresentarle di svolgere il proprio dovere di mandato con trasparenza".
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Da un controllo del sito del Mase, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, effettuato dalla presidente dei Paladini Apuoversiliesi, Orietta Colacicco, è emersa, nella pagina delle procedure di VIA, cioè quelle rivolte a prevenire gli effetti negativi legati alla realizzazione dei progetti, la presenza di una lettera del presidente, che, per voce del coordinatore della Sottocommissione di VIA avvocato Paola Brambilla, specifica all'Autorità portuale che, preso atto delle osservazioni dei Paladini Apuoversiliesi e della signora Carla Gianfranchi di Amare Marina di Carrara e consigliere delegato per Carrara dei Paladini, chiede integrazioni della documentazione presentata. “La richiesta – ha detto la Colacicco – va, punto su punto, a sottolineare quanto avevamo noi evidenziato, a partire dalla mancanza nella documentazione del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici 115/21, per cui ,non solo avevamo fatto accesso civico generalizzato, ma anche avevamo chiesto al Ministero dell’Ambiente di avere la possibilità di inviare ulteriori osservazioni oltre i termini, quando avessimo ricevuto tale parere. La lettera dimostra la grande attenzione del Ministero dell’Ambiente e la serietà delle procedure di VIA – Assoggettabilità a VIA e VAS. Soprattutto dimostra l’importanza dell’apporto della società civile, che con il suo impegno non vuole essere di contrasto ma di supporto alle decisioni che devono essere prese. Quando dicevano – come accade anche ora - che siamo degli illusi, quando qualcuno ha il coraggio di denigrarci e insultarci, non ha capito che qui non stiamo parlando della lotta di Davide contro Golia, o di una battaglia pro o contro il porto di Carrara, qui stiamo parlando del futuro di tutto il territorio apuoversiliese che i Paladini Apuoversiliesi, e lo dico con grande orgoglio, cercano di tutelare con grande attenzione da 25 anni, studiando e proponendo. E in questi giorni anche sui social abbiamo scoperto che oltre ai detrattori abbiamo anche molti sostenitori. Andiamo avanti, sappiamo di avere ragione e la ragione vince sempre. Tornando alla lettera di richiesta, partendo dal quadro di riferimento programmatico che comprende il Parere n. 561 del 19 aprile 2024 espresso dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS, in merito alla proposta per il nuovo PRP di Marina di Carrara ID 7961, che pone numerose condizioni e raccomandazioni, il Piano Regolatore Portuale Vigente approvato con DM n.1107-894 del 27.04.1981 a seguito del CSLLPP del 18.06.1980, e il Parere del CSLLPP n. 115/2021 riguardante la Proposta di Adeguamento Tecnico Funzionale del suddetto PRP finalizzato ad un nuovo assetto delle banchine interne al molo di sopraflutto, chiede di procedere ad un maggiore approfondimento circa la valutazione della piena coerenza del Progetto con quanto riportato nei suddetti pareri nonché con gli strumenti effettivamente vigenti e definitivamente approvati riguardanti l’area in questione. Per una migliore valutazione dovrà essere fornita copia completa del Parere del CSLLPP n. 115/2021 riguardante la Proposta di Adeguamento Tecnico Funzionale al PRP. Inoltre la lettera chiede di verificare la compatibilità del progetto con altri strumenti di pianificazione e programmazione, fra i quali: Piano di Assetto Idrogeologico P.A.I.; Piano di Gestione del Rischio Alluvioni P.G.R.A.; Piano Regionale di Gestione Rifiuti; Piano di risanamento e tutela qualità dell’aria. Chiede poi di argomentare e approfondire con una maggiore precisione la valutazione degli effetti derivati dalla realizzazione di nuovi segnalatori luminosi e infatti, nel_progetto, si fa riferimento all'installazione di nuova torre faro rispetto alla quale non si evidenzia alcuno studio circa i possibili impatti che l'impianto potrebbe provocare. Inoltre pur preso atto che il proponente ha dichiarato che il progetto non interferisce con altri progetti, lo stesso non precisa i progetti approvati, in fase di approvazione, in fase di completamento che potrebbero avere un'incidenza significativa se analizzati congiuntamente al progetto in esame. Per quanto riguarda la popolazione e salute umana chiede di fornire i profili di salute generali delle popolazioni comunali interessate dall'opera, avuta attenzione che i profili di salute devono riguardare almeno gli esiti di mortalità e ricovero e l'incidenza per l'insieme dei tumori. Per le Aree protette chiede di analizzare e descrivere l'eventuale incidenza sui siti di interesse comunitario e redigere il format screening VINCA. Secondo la lettera, l’Autorità portuale entro 20 giorni e quindi entro il 26 febbraio, dovrà trasmettere alla Direzione Generale Valutazioni Ambientali le proprie controdeduzioni anche alle osservazioni e ai pareri qualora pubblicati sul sito che perverranno nell'arco temporale dalla data della presente richiesta (6-2-25) alla data delle integrazioni. In particolare a quella pervenuta dalla Regione Toscana è acquisita il protocollo Mase con n. 0001046 del 27 gennaio 2025, non ancora pubblicata, e_l’ osservazione pervenuta da Arpat e acquisita al protocollo col numero 00014429 del 28 gennaio 2025. L'autorità portuale potrà prima della scadenza del termine quale società proponente inoltrare una richiesta motivata di proroga.in tal caso il procedimento sarà sospeso in attesa delle integrazioni che dovranno pervenire entro i termini che verranno indicati e qualora in tali termini non arrivassero il procedimento sarà archiviato”.
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- Cantieri fermi alla Buonarroti: la critica del consigliere Mirabella


