Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

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Lunedì pomeriggio alla sala Bernini di Imm-CarraraFiere si è concluso il percorso partecipativo che da aprile scorso ha coinvolto la cittadinanza nella scelta del futuro dell'area dove sorgeva un tempo l'hotel Mediterraneo. Si tratta di un'area di oltre 4 mila metri quadrati di proprietà del Comune nel cuore di Marina di Carrara e interessata da anni da un cantiere ormai fermo attorno alla cui destinazione futuro si è concentrato il lavoro di esperti e cittadini che in questi mesi si sono riuniti complessivamente nove volte.
Il percorso partecipativo è stato promosso dall'amministrazione comunale, finanziato dalla Regione Toscana attraverso l'autorità per la partecipazione e gestito dall’associazione Comunità interattive Aps in collaborazione Simurg Ricerche e Labsus. Il percorso si è sviluppato in due fasi: la prima ha riguardato la mappatura di tutti i portatori di interesse, mentre nella seconda si è lavorato per concretizzare quanto emerso in azioni e linee guida. Durante l’incontro di lunedì è stata la volta dei ragazzi delle scuole cittadine di presentare le proprie proposte. A partire dallo scorso giugno sono stati tre gli istituti che hanno raccolto l’invito degli organizzatori del percorso partecipativo: il liceo artistico ‘Gentileschi’, l'istituto tecnico ‘Zaccagna’ e la scuola secondaria di primo grado ‘Buonarroti’. Complessivamente sono state coinvolte sei classi i cui alunni hanno prodotto più di 150 elaborati che sono già stati esposti lunedì in sala Bernini e che da venerdì, primo dicembre, fino al 15 dicembre saranno esposti negli orari di apertura di palazzo civico (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e tutti i martedì e i giovedì anche dalle 15,30 alle 17) nello spazio adiacente la sala di Rappresentanza.
“In questi mesi – spiega Serena Arrighi – è stato fatto un lavoro molto importante che ha fatto emergere idee e sensibilità diverse rispetto al futuro di un’area tanto importante, ma anche alcuni punti in Comune dai quali ora dovrà partire la seconda fase di questo percorso, una fase altrettanto importante che sarà compito dell’amministrazione guidare e indirizzare partendo anche dalla firma di patti di collaborazione. Si tratta di accordi che vorremmo sottoscrivere già il prossimo gennaio assieme a tutti quei cittadini che vorranno essere coinvolti nella gestione dell’area: ognuno di noi si prenderà precisi impegni tutti finalizzati al conseguimento del bene comune. Ci occuperemo quindi di realizzare obiettivi di breve e lungo periodo. I primi, che vorremmo completare entro la prossima estate, riguarderanno la restituzione alla cittadinanza dell’ex giardino storico, dove grazie a strutture temporanee potrebbe sorgere un luogo di incontro, di condivisione e di socializzazione. Servirà più tempo, invece, per partire con la progettazione e la realizzazione definitiva dell’area. Grazie a questo percorso partecipativo abbiamo intanto individuato il perimetro dentro al quale dovremo agire e ora dovremo trovare il modo migliore per seguire queste indicazioni. La nostra idea è quella di bandire un concorso di progettazione per arrivare a un disegno definitivo che dovrà rispettare requisiti ben precisi: dovrà prevedere un’area che sia completamente pubblica e aperta alla cittadinanza; che preveda il mantenimento del parcheggio sotterraneo già realizzato; che abbia aree verdi compatibili con la natura dello spazio su cui andremo a intervenire ovvero una grande platea di cemento e infine che abbia una struttura polifunzionale che non potrà occupare più del 20-25% dell’area complessiva. Immaginiamo di realizzare un luogo che risponda in primis alle esigenze di under 30 e over 60 ovvero di tutti coloro che in questi mesi hanno più volte sottolineato la necessità di un posto a Marina dove poter studiare, ma anche dove poter riunirsi, dove poter visitare una mostra temporanea o ascoltare una conferenza. Dovrà essere una struttura leggera e sostenibile, che abbia un impatto che sia minimo sull’ambiente circostante, ma grande sulla vita sociale del nostro litorale”.
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Continua a tenere banco la questione relativa alla realizzazione della nuova variante Sogegross a Massa. I settori produttivi sembrano sempre più contrari allo sviluppo del progetto, ma d’altra parte la giunta guidata da Francesco Persiani continua senza esitazioni il percorso burocratico e operativo che darà vita al nuovo complesso.
Nella maggioranza, però, la Lega sembra essere disposta al dialogo con artigiani, grossisti e sindacati, ma per la coordinatrice provinciale del Movimento Cinque Stelle Luana Mencarelli, che si è espressa sulla questione attraverso una nota ufficiale, la strategia del Carroccio sarebbe utile unicamente per “Calmare le acque” attorno al progetto, rifilando una serie di “Promesse vuote” che ben esemplificano, sempre secondo Mencarelli, la distanza della Lega dalle vere necessità dell’economia massese.
“La Lega – tuona Mencarelli – sembra essere più interessata a fare promesse vuote e a perseguire un'agenda politica a spot senza senso, piuttosto che a prendersi cura degli interessi generali delle attività locali e a promuovere una crescita economica sostenibile. La variante Sogegross è solo un esempio di come questa amministrazione abbia tradito le sue linee programmatiche e non sia all'altezza della sfida di guidare la città verso un futuro migliore. La comunità locale merita di meglio”.
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«Il percorso di riorganizzazione delle misure per garantire alle persone con disabilità il riconoscimento della propria condizione e il pieno esercizio dei propri diritti, è un’occasione per promuovere alcuni interventi importanti rivolti anche agli imprenditori e ai liberi professionisti con disabilità. L’Associazione Nazionale Tributaristi L.A.P.E.T. ha individuato una serie di strumenti essenziali per poter svolgere il lavoro nel miglior modo possibile. Tra le proposte quella di riunire in un’unica categoria tutti i soggetti con disabilità; di analizzare le varie forme di agevolazioni; di indicare la possibilità di estendere l'indennità di disoccupazione mensile "DIS-COLL"; di supportare i professionisti con disabilità prevedendo un accesso agevolato al credito. Si tratta di misure che potrebbero avere un chiaro impatto sulla riorganizzazione del comparto che dovrà essere realizzata dal Governo entro il 15 marzo 2024. Per questo con un’interrogazione chiedo alla Giunta regionale di attivarsi nei confronti dell’esecutivo nazionale affinché, all’interno dell’iter legislativo in corso, sia valutato e preso nella dovuta considerazione il complesso di istanze redatto dall’associazione L.A.P.E.T. L’obiettivo è promuovere interventi indirizzati agli imprenditori autonomi e ai liberi professionisti con disabilità e finalizzati a consentire uno svolgimento delle attività lavorative nelle migliori condizioni possibili, anche in termini contributivi e di accesso al credito. Lo Statuto della Regione Toscana annovera tra le finalità principali il diritto delle persone anziane e con disabilità ad avere garantita una vita indipendente; prerogative che sono state recepite anche nel Piano sanitario e sociale integrato del 2020 e su cui la Toscana, negli anni, non ha mai smesso di investire risorse e competenze. Abbiamo sempre posto grande impegno verso le politiche sociali di promozione dell’integrazione e dell’occupazione, per garantire l’indipendenza di tutti. Oggi l’auspicio è che si possa accogliere e sostenere queste rinnovate istanze, compiendo un ulteriore passo avanti». È quanto chiede alla Giunta regionale Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente commissione affari istituzionali con l’interrogazione In merito alle misure a sostegno dei professionisti nell’ambito del percorso legislativo di riassetto delle disposizioni vigenti in materia di disabilità.
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Dotare la Provincia di un rinnovato atto di governo del territorio, adeguato all'Ente di Area Vasta, commisurato al livello territoriale che rappresenta, coerente con il quadro legislativo (la legge regionale 65 del 2014) e conforme ai contenuti di valenza paesaggistica del PIT/PPR, il Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano Paesaggistico Regionale: risponde a queste esigenze la delibera approvata dal Consiglio Provinciale nel corso dell'ultima seduta (nove voti a favore e 1 astenuto), con la quale è stata adottata la variante generale al Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Massa-Carrara.
La variante era stata posta precedentemente all'attenzione dell'Assemblea dei Sindaci, ricevendo il parere favorevole all'unanimità dei presenti.
Dal momento in cui l'adozione sarà pubblicata sul Burt, il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, ci saranno a disposizione 60 giorni per la presentazione delle osservazioni da parte dei soggetti interessati.
Il PTC, aggiornato ed integrato con una variante generale nell'aprile 2005,è lo strumento di pianificazione territoriale al quale si conformano le politiche provinciali, i piani ed i programmi di settore provinciali, gli strumenti della pianificazione territoriale e gli strumenti di pianificazione urbanistica comunali.
Tra le motivazione alla base della variante c'è anche la necessità di adeguamento legata al riordino delle funzioni e delle competenze provinciali previste dalla riforma del 2014 (legge Delrio) e dalla successiva legge regionale di riordino del 2015.
Quali sono gli obiettivi generali di questa variante?
Innanzitutto quello di aggiornare ed integrare il quadro conoscitivo sulla base dei principi contenuti nella legge regionale del 2014. In secondo luogo valorizzare ed innovare le analisi che caratterizzano l'attuale PTC, riformulandone definizioni e articolazioni in coerenza con il PIT/PPR.
Recepire e declinare i contenuti dello Statuto del Territorio del PIT/PPR, proponendo il quadro conoscitivo del Patrimonio territoriale provinciale e procedendo alla conseguente definizione di una parte statutaria volta alla ricognizione dei Beni paesaggistici formalmente riconosciuti, al recepimento e declinazione della disciplina d'uso degli ambiti di paesaggio (Lunigiana e Costa Apuana) e alla definizione di indicazioni (principi e regole) d'uso e trasformazione del Patrimonio territoriale (Invarianti strutturali).
Infine rimodulare e proporre rinnovati contenuti della parte strategica, secondo quanto indicato dalla legge regionale del 2014 e in ragione dell'esercizio delle funzioni e delle competenze provinciali.
Ne nasce un nuovo ruolo per il PTC provinciale come, tra le altre cose, contenuto di servizio alla pianificazione comunale, (con il suo patrimonio di quadri conoscitivi, valutativi, ecc.), come strumento di indirizzo per la conformazione al PIT-PPR, ma anche come opportunità per migliorare sinergie e coerenze dei livelli di programmazione e come luogo e spazio per condividere e delineare le politiche territoriali di area vasta.
L'iter della variante generale al PTC
Sono tre i passaggi previsti in consiglio provinciale: il primo è quello avvenuto con la delibera di adozione. Dopodiché, come già riportato sopra dopo la pubblicazione sul Burt si apre la fase di 60 giorni per la presentazione delle osservazioni.
Queste, successivamente, saranno sottoposte a un processo di valutazione da parte dei tecnici e saranno poi oggetto di controdeduzioni che, a loro volta, saranno poi poste all'attenzione di una seconda seduta deliberante del consiglio provinciale. Dopo questo passaggio è previsto che il PTC vada in conferenza paesaggistica che produrrà un verbale: ci sarà poi il terzo e ultimo passaggio nella assise provinciale con la presa d'atto del verbale e quindi la definitiva pubblicazione sul Burt.
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Da alcuni giorni pare che alla fontana della Rocca ci siano difficoltà. Il consigliere comunale, Daniele Tarantino, ha presentato un’interpellanza al sindaco di Massa e al presidente del consiglio chiedendo di verificare la manutenzione della stessa e se vi siano stati problemi di potabilità. Massa è ricca di sorgenti e purtroppo, per tante ragioni, sono chiuse. Tuttavia viene segnalato dai residenti la situazione in riferimento alla fontana della Rocca che da giorni, ha una diminuzione di versamento d'acqua creando non poco disagio alle famiglie che vi attingono.
Massa è piena di fontane ma la maggior parte sono chiuse. A partire dalle tre fontanelle dell’Evam, in zona Debbio, Prati della Ciocca, alla fontana della Levata del governo, sempre a Canevara, lungo la provinciale e le strade montane non si trova più una fontana di sorgente. “Per i massesi – aggiunge il consigliere - attingere alle fresche acqua di sorgente è un’antica tradizione che si tramanda di generazione in generazione e invitiamo il Comune di Massa a valutare almeno la riapertura delle tre fontanelle ai Prati della Ciocca, consentendo alle persone di poter attingere all’acqua di sorgente, mantenendo viva l’antica tradizione delle “cannelle”. Da anni sono chiuse anche la mitica Fontana Morosa e sigillata la fontana ai Canalacci, dove ci si recava per fare pure una salutare passeggiata nei boschi circostanti. “L’acqua è una risorsa del territorio e come tale deve essere messa a disposizione della cittadinanza – conclude il consigliere Tarantino. Una curiosità: a Massa si contano ben 179 fontane e sarebbe bello poterle valorizzare perché l’acqua è un bene comune prezioso: un diritto di tutti.
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La variante Sogegross nell'area ex Dalmine di Massa continua a tenere banco e ha animato il dibattito sotto il profilo economico e politico durante l'incontro organizzato dalla Confartigianato apuana nelle sua sede, che per la prima volta dall'adozione dell'atto ha messo a confronto categorie economiche, sindacati, politica e i rappresentanti dei grossisti.
A fare da 'parafulmine' per la Lega, partito di maggioranza e di governo a Massa, è stato il segretario provinciale Nicola Pieruccini, che alla fine si è preso l'impegno di provare a tracciare un percorso di dialogo e confronto con l'amministrazione del, sindaco Francesco Persiani: "Mi faccio garante di un confronto con il sindaco e l'amministrazione – ha dichiarato -. Mi prendo questo impegno". Pieruccini ha anche detto di essere "umanamente con voi", riferito ai grossisti, precisando però che poi sotto il profilo politico e amministrativo la questione è ben separata. Al tavolo, coordinato dal giornalista Attilio Papini, hanno partecipato alcuni esponenti dei grossisti ossia Enrico Panconi, Monica Angeloni e Antonio Ricci, il presidente di Confcommercio, Bruno Ciuffi, e il segretario della Cgil, Nicola Del Vecchio. Lo scontro è stato aperto e a tratti anche molto acceso. Con i grossisti che hanno contestato la variante Sogegross non tanto per l'arrivo del colosso sul territorio ma per le modalità con cui l'amministrazione ha deciso di concedere una variante ad hoc. Nel mirino anche l'assenza di confronto e dialogo. "C'è un eccesso di offerta rispetto a una domanda scarsa – hanno evidenziato i grossisti -, le aziende locali sono molte di più di ciò che ruota nell'indotto fra attività ricettive, bar, ristoranti e attività turistiche. E' un nuovo insediamento che crea squilibrio. A cosa è finalizzato? Non continuamo a coltivare false speranze occupazionali con numeri a casa: la media occupazionale di Sogegross in giro per l'Italia è di 10 posti ad Asti, 15 a Bologna, 12 a Pisa". "Stiamo parlando di una categoria che vive di una sana concorrenza con un legame fra i vari componenti sul territorio – ha incalzato Ciuffi -, con un valore aggiunto fatto di fiducia sull'area che va dalla Versilia alla Liguria. Come può un colosso pensare di instaurarsi in un'area già satura? Inoltre su tutta l'area vasta c'erano zone commerciali disponibili per fare quell'investimento e allora perché scegliere proprio una zona industriale? Non abbiamo certezze poi che realizzino l'investimento in maniera diretta. Sono solo i proprietari dell'area acquistata con prezzi per industriale. Una volta cambiata la destinazione d'uso potrebbero rivenderla ad altri. Inoltre perché andare contro i pareri di tutte le forze del territorio, Camera di Commercio, Consorzio Zia, sindacati? Se l'obiettivo è invece cambiare il tessuto in maniera più vasta sulla zona industriale allora sediamoci a un tavolo e parliamone". Anche per il segretario della Cgil è un problema di visione e strategie: "Siamo contrari alle varianti, deve essere salvaguardata la vocazione industriale. Lo dimostrano gli studi sul territorio come quelli della Isr, della Camera di Commercio: le figure richieste sono quelle per manifatturiero e artigianale. Abbiamo Baker Hughes che sta investendo, c'è la nautica che potrebbe dare occupazione di qualità con il futuro travel lift, c'è da realizzare la filiera corta del lapideo. Non si capisce il senso di un simile atto. Se il problema sono le aree produttive non utilizzate, con i prossimi piani urbanistici si preveda la possibilità di esproprio per metterle poi a gara e assegnarle a chi ha progetti coerenti con le aree industriali". Pieruccini ha difeso la variante sotto il profilo tecnico e politico evidenziando come l'acquisto dell'area sia avvenuto "durante il ballottaggio del 2018, quando non pensavamo di vincere. Non ci sono giochi sporchi da parte della Lega". Per Pieruccini "l'artigianato da noi non va più. La zona industriale è deserta, investimenti industriali non ne verranno, i costi per la bonifica sono esagerati" e ha precisato che la variante sarebbe solo un primo tassello, "di cui è responsabile l'amministrazione di Massa e non la Lega", rispetto a un futuro piano strutturale che punta alla "apertura di tutto il territorio al commercio all'ingrosso e al dettaglio. La Lega vuole un'apertura al mercato totale. Carrara non ha spazi per commerciali, il patrimonio per la nostra città diventa quest'area dall'autostrada all'Aurelia".
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"E così la sindaca-patriarca Serena Arrighi, proprio nel consiglio comunale alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha gettato la maschera e dimostrato che l'essersi autoproclamata sindaca della "giunta più rosa d'Italia", oltre a non essere vero, è distante anni luce dal suo sistema di valori e dal suo modo di amministrare la città". Comincia così l'intervento del consigliere di opposizione Simone Caffaz nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. "L'aver bollato come "stressata" Marella Marchi - argomenta Caffaz - la sua principale collaboratrice fino a qualche settimana fa e con la quale ha interrotto i rapporti, definizione emblema della cultura patriarcale (le donne "disubbidienti" sono sempre stressate o isteriche), la dice lunga sul sistema di valori della prima cittadina e su come, in questo anno e mezzo di mandato e nella precedente campagna elettorale, abbia usato la tematica di genere in modo strumentale e utile soltanto alle sue convenienze politiche".
"Ma non è soltanto l'irriguardoso atteggiamento assunto verso Marchi ad evidenziare nella sostanza il perseguimento di politiche che contrastano con i valori per cui si è presentata". Caffaz spiega: "Sono tre i temi in cui questa amministrazione ha dimostrato di aver dimenticato il proposito della parità di genere, oltrechè l'atteggiamento generale volto a riproporre le peggiori espressioni della cultura patriarcale nella allocazione del potere sostituendo soltanto la "figurina" di qualche patriarca con quella di qualche matriarca".
Il primo tema su cui la giunta di Serena Arrighi e la sua maggioranza hanno fatto peggio dei loro predecessori - argomenta il consigliere di opposizione - è la mancata istituzione della commissione pari opportunità. Da un anno all'interno della maggioranza stanno discutendo sulla sua composizione, secondo le peggiori logiche spartitorie della cultura patriarcale. La commissione pari opportunità quindi non è stata ancora costituita solo per incomprensibili logiche di potere tutte interne alla maggioranza.
Il secondo tema su cui la giunta a Arrighi risulta anni luce indietro sulla parità - prosegue Caffaz - è la mancata predisposizione di un bilancio di genere, strumento più volte annunciato ma mai realizzato al contrario di una parte considerevole dei comuni della Toscana.
Ma c'è anche una terza situazione - insiste l'ex candidato a sindaco - ancor più grave ed emblematica, che evidenzia l'inadeguatezza di questa giunta anche rispetto a quella tematica di genere usata fino a oggi come specchietto per le allodole. A Carrara c'è un centro per aiutare le donne vittime di violenza, istituito da una quindicina d'anni, che ben funziona e aiuta molte donne che si trovano in difficoltà. Ebbene, le operatrici di questo centro, nonostante il lavoro delicato che svolgono e i rischi a cui si sottopongono, ricevono un compenso di pochissimi euro all'ora come volontarie. Uno scandalo: l'esigenza di sottrarle al mero volontarismo è stata più volte sottolineata senza che la giunta "rosa" abbia mai fatto nulla di concreto".
Anche le iniziative organizzate in occasione del 25 novembre sono all'insegna del minimo sindacale e dell'autocelebrazione secondo Caffaz, che afferma: "Con la sindaca che, avendo un'alta considerazione di sé, addirittura si improvvisa critica cinematografica e va a presentare il film della Cortellesi. Eppure Carrara merita di più e per storia e cultura ha al suo interno associazioni ed esperti/e che possono elevare il dibattito rispetto al livello da strapaese in cui sembriamo caduti ma evidentemente costoro non sono organici/che ai disegni della patriarca.
Come detto - conclude Caffaz - la maschera è stata gettata e dopo un anno e mezzo di mandato possiamo inequivocabilmente affermare, fatti alla mano, che quella guidata da Serena Arrighi è la giunta meno attenta alla parità di genere tra quelle che si sono susseguite nella storia recente della città. Poco importa, anzi costituisce aggravante, il fatto che a guidarla sia una donna".
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Lunedì, 27 novembre, alle 17 nella sala Bernini di Imm-CarraraFiere (ingresso 5, via Maestri del Marmo) si terrà l’incontro conclusivo del percorso partecipativo sull’area dell’ex hotel Mediterraneo. Dal primo al 15 dicembre, invece, negli orari di apertura di palazzo civico (tutti giorni dalle 9 alle 13 e tutti i martedì e i giovedì anche dalle 15,30 alle 17) si potrà visitare nello spazio adiacente la sala di Rappresentanza l’esposizione degli elaborati realizzati dagli studenti delle scuole cittadine che si sono interrogati su un possibile futuro dell’area.
L’incontro di lunedì si concentrerà in particolare sulla collaborazione avviata fin dal mese di giugno tra il percorso partecipativo e le scuole del Comune di Carrara. A settembre è stato inviato un invito formale alle scuole per partecipare al progetto, al quale hanno aderito 3 istituti: il liceo artistico ‘Gentileschi’, l'istituto tecnico ‘Zaccagna’ e la scuola secondaria di primo grado ‘Buonarroti’, coinvolgendo complessivamente 6 classi. Ai docenti è stata fornita una traccia di lavoro che conteneva indicazioni sull'area e i punti di vista raccolti dalla comunità cittadina durante i primi mesi del percorso partecipativo mentre gli studenti sono stati invitati a effettuare un sopralluogo attorno all'area per valutarne lo stato attuale e successivamente elaborare una proposta. Complessivamente sono più di 150 gli elaborati che sono stati consegnati da ragazze e ragazzi e questi comprendono testi, tavole di analisi, disegni e veri e propri progetti con idee innovative per il futuro dell'area dell’ex Mediterraneo.
“Tra le principali proposte fatte emergere da parte degli studenti, vi è la necessità di realizzare uno spazio polifunzionale in grado di accogliere varie funzioni ricreative e sociali – spiegano le coordinatrici del percorso partecipativo -. Queste includono la creazione di spazi dedicati a corsi di musica e arte, aree per la lettura, conferenze, spettacoli, riunioni e compleanni. Molte delle proposte presentano l'idea di un punto ristoro: bar, ristorante, fast food, gelateria e yogurteria. Alcuni hanno richiesto la possibilità di realizzare spazi per cinema e teatro, sia all'aperto, con la creazione di una piazza dedicata, che al chiuso. Tra le funzioni maggiormente richieste vi è una biblioteca con funzione anche di aula studio. In tutte le ipotesi di trasformazione, una parte dell'area dovrà essere dedicata a verde pubblico per ospitare giochi per bambini, inclusi quelli adatti ai disabili. Numerose proposte includono dettagli sulle caratteristiche dell'area, indicando anche il tipo di vegetazione da piantare. È stata avanzata l'idea di dotare l’area verde di una zona per picnic, gazebo, tavoli, zone relax con panchine, uno sgambatoio per cani, fontane e servizi igienici. Si propone inoltre di creare un collegamento pedonale e ciclabile con le altre aree verdi della zona, al fine di connettere l'area ad altri spazi verdi della città. Alcuni hanno richiesto attenzione per gli animali, proponendo rifugi e cliniche. Gli studenti hanno sottolineato la necessità di spazi per attività sportive all'aperto, con aree per lo sport libero e zone attrezzate. È stata espressa una forte richiesta per un campo da basket, e menzionati più volte un campo da pallavolo, da calcio, bowling e uno skate park. Tra le proposte più insolite, è stata avanzata l'idea di un muro per l'arrampicata. Secondo alcuni studenti, l'area ex Mediterraneo potrebbe ritornare ad un'utilizzazione a scopo privato, come ad esempio un albergo, un centro commerciale o uno spazio dedicato a negozi di vario genere. Molti studenti ritengono che la zona interrata debba essere mantenuta a parcheggio, ma alcuni propongono ipotesi di utilizzo con funzioni diverse come spazio espositivo o luogo che possa almeno in parte ospitare terra di riporto necessaria a garantire la presenza di alberi ad alto fusto”.
Lunedì pomeriggio, alcuni studenti coinvolti nel progetto presenteranno il loro lavoro davanti e ai partecipanti del percorso partecipativo e all’amministrazione comunale.
Per avere informazioni sul progetto è possibile visitare il sito https://partecipa.toscana.it/web/mediterraneo-un-mare-di-idee. Oppure scrivere a
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Disabilità, ambiente e decoro: tre obiettivi fondamentali per la nostra amministrazione. Ieri pomeriggio la Giunta ha approvato tre atti che attestano l’impegno in questa direzione per dare risposte concrete e rispondere ai bisogni dei cittadini. Andiamo con ordine: è stato approvato il progetto definitivo, finanziato con €151.806,28 dal Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, denominato “Mare senza barriere”.
L’idea, nata nel 2022 si articola in due azioni che prevede la realizzazione di una spiaggia inclusiva presso la "Spiaggia Libera Attrezzata Brugiano" a Marina di Massa mediante l’installazione di un Sea Trac Mover, un dispositivo composto da due binari componibili che consente alle persone con problemi di mobilità di accedere al mare in completa autonomia. Con lo stesso atto abbiamo previsto la realizzazione di un’area inclusiva del parco pubblico sito in Piazza Pellerano, grazie all’installazione di un gioco accessibile con relativa pavimentazione antitrauma, in sostituzione di uno dei giochi attualmente presenti sulla piazza.
Insomma una spiaggia comunale e un parco privo di barriere architettoniche. Su questo progetto ci siamo impegnati tanto, credendo fortemente nella necessità di garantire pari opportunità di accesso al mare a tutti. Ringrazio il settore sociale che con l’ex assessore Zanti prima e con l’assessore Mangiaracina adesso, hanno portato avanti questa proposta fino a farla diventare ormai realtà. Ma non ci fermeremo qui perché le esigenze sono tante e proseguiremo nel miglioramento dei parchi cittadini e di altre parti della città. La settimana scorsa ad esempio sempre in Giunta è stato approvato il rifacimento dei marciapiedi di Via Marina Vecchia tra via Galilei e via Volta, in entrambe le carreggiate.
Venendo al tema dell’ambiente, proprio nei giorni in cui si celebra la Giornata Nazionale degli Alberi, abbiamo approvato una variante al “Progetto integrato per l’abbattimento delle emissioni climateranti in ambito urbano. Recupero e riqualificazione di Via B. Croce in un Viale alberato e completamento del verde esistente di Viale Eugenio Chiesa e Piazza Matteotti” In particolare gli interventi di recupero di Via Benedetto Croce comportano la messa a dimora di ben 100 alberature finalizzate all’assorbimento delle emissioni climalteranti e delle sostanze inquinanti, andando a creare un viale alberato; inoltre il progetto prevede la riorganizzazione del parcheggio posto nelle vicinanze del Palazzo di Giustizia, in cui sarà realizzata un’aiuola. Sul lato Carrara di Via Benedetto Croce sarà collocato un tratto di pista ciclabile a doppio senso di marcia tra il marciapiede esistente e il filare di alberi intervallati a spazi di sosta. Questa delibera ci consente di continuare a perseguire l’obiettivo strategico di implementare il tessuto verde della città diminuendo quindi l’impatto dell’inquinamento che normalmente si registra nelle città.
Infine con la proposta di giunta n. 357 abbiamo approvato lavori di asfaltatura delle strade cittadine per € 294.300,00, in particolare interverremo in Via dei Colli, Via delle Gorine, Via Massa - Avenza, Via Comunale delle Casette (località Santo), Via Tecchioni, Via Arezzo, Via Gotara, Via Marina Vecchia e sull’ex comparto Dalmine. In queste strade ripristineremo un manto stradale consono, per poi passare alla progettazione e realizzazione di interventi simili in altre zone della città.
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Il consiglio provinciale di Massa-Carrara nel corso dell'ultima seduta ha approvato (sette voti a favore e due contrari) una mozione con la quale esprime la propria contrarietà alla variante al regolamento urbanistico, approvata il 13 novembre dal Comune di Massa, con la quale si consente l'introduzione della funzione di commercio all'ingrosso in area Industriale-Artigianale (ex Dalmine). Con la stesa mozione si impegna il Presidente della Provincia a tener conto, in ogni sede, della manifestazione di volontà espressa dal Consiglio provinciale.
In sala consigliare, per l'occasione, era presente anche un un gruppo di grossisti che operano sul territorio locale. A illustrare il documento è stato il capogruppo di Centrosinistra per Massa-Carrara, Claudio Ricciardi, che ha ripercorso brevemente la vicenda "che ha avuto una vasta eco anche sulla stampa con la protesta dei grossisti".
Prima della discussione sul testo, su richiesta di uno dei rappresentanti dei presenti in sala, la vicepresidente della Provincia, Elisabetta Sordi, che presiedeva il consiglio, ha consentito che lo stesso leggesse un documento a nome di tutti e ha acquisito lo stesso agli atti del consiglio.
Nel testo della mozione si tiene conto che la decisione del Consiglio Comunale di Massa non è coerente con gli strumenti della Pianificazione sovraordinata, in particolare con le previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento (P.T.C.) di competenza della Provincia.
Inoltre il Consiglio ritiene che sottrarre spazio alle future e possibili attività manifatturiere (metalmeccanica, nautica, ecc.) che si potrebbero insediare nella Zona Industriale Apuana. rappresenti una evidente incoerenza con le motivazioni fondative della Z.I.A. e del Consorzio stesso.
Nel testo si prende anche atto del parere non favorevole espresso in sede di Assemblea del Consorzio Z.I.A. dalla maggioranza dei soci: Regione Toscana, Provincia di Massa-Carrara, Comune di Carrara; Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Orientale e Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Toscana Nord-Ovest, con l'astensione del Comune di Massa.
Infine il consiglio ritiene non prioritario per lo sviluppo socio-economico del territorio provinciale favorire l'insediamento di ulteriori grosse strutture di vendita alimentare all'ingrosso, sulla base delle realtà commerciali già adeguatamente presenti ed inoltre in contrasto con le analisi e gli studi riguardanti il mercato del lavoro della provincia ed il suo sistema economico territoriale.
- Consiglio provinciale: approvato il piano dell'offerta formativa e del dimensionamento scolastico per il 2024-2025
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