Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

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Nemmeno il tempo di scrivere questo articolo che è piombata in redazione la notizia che Roberto Vannacci ha ricevuto, questa mattina, appena sbarcato a Roma per avviare il nuovo incarico di capo di stato maggiore delle forze operative terrestri, la notifica dell'avvio del procedimento disciplinare nei suoi confronti. Una vera e propria porcata di questo Governo e, in particolare, del ministro Guido Crosetto, sì, proprio quello della laurea dichiarata e pavoneggiata ma mai conseguita.
Una bastardata vera e propria. E' da agosto, dall'uscita del libro che si annuncia l'avvio di una inchiesta nei confronti del generale Vannacci ed ecco che si attende questa mattina per notificarglielo visto che fino ad oggi nessuno, tra i bradipi di via XX Settembre al ministero della Difesa ci aveva pensato. Infatti e come avevamo scritto nell'articolo che qui potete leggere, senza la notifica non esiste provvedimento che tenga. Uno schifo per un Governo che si definisce italiano e di destra. Ora Vannacci si è preso un mese di licenza avendo a disposizione numerosi giorni di ferie e ha fatto benissimo perché questa mattina, vergognosamente, ignominiosamente, schifosamente, il suo ministro e nostro ministro della Difesa lo ha umiliato e delegittimato davanti a tutti, soldati e ufficiali in primis.
Gli invertebrati all'attacco di chi, al contrario, invertebrato non è. La Gazzetta di Lucca e le altre sorelle di Massa Carrara, Viareggio e Serchio, avevano dato dato ieri pomeriggio in esclusiva nazionale la notizia del nuovo incarico assegnato al generale Roberto Vannacci, nominato capo di stato maggiore delle forze operative terrestri. Questa mattina, infatti, Vannacci è arrivato a Roma e, nei prossimi giorni, avrebbe assunto direttamente il ruolo per il quale è stato designato che, è bene dirlo, è tutt'altro che un ruolo di facciata. Al contrario. Si tratta di un compito molto importante e chi fa finta di non capirlo o ne sminuisce il rilievo lo fa esclusivamente per quell'intento denigratorio che serve sempre a sminuire le persone che si vogliono danneggiare.
Tornando a ieri pomeriggio, la notizia, ripresa dall'Ansa di Firenze, ha fatto il giro del web e non soltanto. Uno dopo l'altro si sono susseguiti gli articoli e le dichiarazioni di esponenti politici che hanno commentato, senza che nessuno glielo avesse chiesto, la nomina del generale. E perfino lo stesso ministro della Difesa, Guido Crosetto, quello della laurea dichiarata, ma non con seguita, ha voluto piazzare la sua ciliegina sulla torta. Rancida.
Cominciamo con il passare in rassegna i commenti degli esponenti politici verniciati di rosso o anche rosso fucsia, i quali non mancano mai di aprire la bocca e darle fiato anche quando il buonsenso e/o l'ignoranza a seconda dei casi, consiglierebbero di tenerla chiusa.
Ad esempio tale Riccardo Magi di Europa +, così ha scritto nel suo post sui social: La nomina del generale Vannacci a capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri è indegna. Sarà stato premiato per le sue fatiche letterarie, ma è la conferma che con questo governo la xenofobia, l’omofobia e le farneticazioni complottiste rappresentano meriti e non demeriti. Invece di destituire un militare che con le sue parole tradisce i valori della Costituzione su cui ha giurato, viene confermato ai massimi vertici dell’Esercito. Il ministro Crosetto, che si era inizialmente indignato per le frasi contenute nel libro di Vannacci, smentisce se stesso e valorizza all’interno delle nostre Forze Armate la peggiore Italia. È tutto semplicemente vergognoso.
Alessandro Zan, del Pd, ha così sentenziato: Giorgia Meloni e Guido Crosetto hanno premiato Vannacci, ora promosso a Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano. Non è solo una vergogna, ma ormai un concreto pericolo per tutte quelle persone bersaglio degli attacchi e delle offese di un generale che calpesta la Costituzione. Ecco la meritocrazia di questa destra.
Un altro esponente del partito democratico, Arturo Scotto, ha rincarato la dose: La nomina del generale sembra una vera e propria partita di giro interna alla destra. Per toglierlo da eventuali competizioni elettorali future. Promuovere per rimuovere, insomma. Peccato sia un gioco cinico sulla pelle delle istituzioni.
Sempre per il Pd, Sandro Ruotolo, della segreteria Pd, responsabile (sic!) Memoria, ha manifestato il proprio pensiero: Ma che Paese è diventato il nostro? Il leader leghista Matteo Salvini in camicia nera a Firenze dice a Taiani che bisogna allearsi con la Le Pen e a Roma il generale Vannacci, quello sessista, omofobo e razzista del libro scritto da lui diventa capo di Stato Maggiore delle forze operative terrestri.
Ma non è tutto. Poteva mancare lui, l'ex capo del Governo Giuseppe Conte, pentapallato pardon, pentastellato? E infatti ecco il suo commento che definire offensivo è un eufemismo: Il Generale Vannacci ha espresso opinioni personali che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione repubblicana. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto. Non vanno, in alcun modo, utilizzate le farneticazioni personali di un Generale, ancorché in servizio, per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Lo scriveva il Ministro Crosetto qualche mese fa parlando delle sparate contenute nel libro di Vannacci. Passano i mesi e oggi apprendiamo che quello stesso Vannacci viene nominato capo di Stato Maggiore del Comando Operativo Forze Terrestri. Il mondo al contrario non è solo il titolo del libro di Vannacci, ma ormai è l’imperativo del Governo Meloni. Chi porta con onore e sacrificio la divisa, rispettando i valori della Costituzione, viene spesso dimenticato; chi scrive le sue farneticazioni in un libro fa carriera.
Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camer ossia di quel partitino capeggiato da un certo Matteo Renzi che aveva giurato di abbandonare la politica se sconfitto nel referendum e che, invece, è ancora lì, a guadagnare i suoi bei 12-13 mila euro al mese, così ha affermato: Roberto Vannacci ha dimostrato che se usi la divisa militare per una carriera da influencer e conferenziere a pagamento, la Meloni ti promuove. Sì: Vannacci è stato promosso capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri. Premiare un militare che ha mancato di rispetto, in primo luogo a tutti ai colleghi che onorano la divisa, è a dir poco scandaloso.
Infine infiliamoci pure, in questa sorta di circo mediatico, quello che ha dichiarato Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana: Mentre Salvini ospita la feccia d’Europa in una città meravigliosa, piena di storia e di impegno civile come Firenze, Crosetto e il suo ministero non trovano di meglio da fare che far avanzare la carriera di Vannacci. L’Italia merita di meglio.
A tutti, quasi scusandosi e come se avesse paura, ha replicato il ministro della Difesa Guido Crosetto che, all'epoca della pubblicazione del libro, definì le parole di Vannacci senza averle nemmeno lette, 'farneticazioni di un generale': In merito alle pretestuose polemiche che oggi alcuni stanno provando a sollevare, sentendosi esperti di questioni e tematiche militari, mi preme solo sottolineare che il generale dell'Esercito Roberto Vannacci non è stato né promosso né retrocesso. Lo Stato Maggiore dell'Esercito italiano ha deciso di affidargli uno dei ruoli che gli competevano per grado, esperienza e diritto, in attesa che il procedimento disciplinare faccia il suo corso. Le garanzie costituzionali a tutela della persone valgono anche per i militari e nessuno può emettere giudizi sommari, sostituendosi alle norme e alle procedure previste a tutela di uno Stato di Diritto che, in una democrazia, riguarda tutti. In questi mesi si è svolta l'inchiesta sommaria i cui esiti sono ancora in via di valutazione. In attesa di quest'ultima, evitando di attribuirgli incarichi di comando o con visibilità e/o proiezione esterna, è stato affidato al gen. Vannacci un incarico di staff, all'interno di una catena di comando ben delineata ed in linea con la sua esperienza. Nello specifico, il gen. Vannacci non è stato nominato, come scrivono in queste ore alcune tv e organi di stampa, "capo delle forze terrestri" ma capo di stato maggiore del comando delle forze terrestri. Comando delle Forze terrestri che ha un suo comandante, il generale Camporeale e un vice comandante, il generale Ristuccia, comandante delle forze operative. Il generale Vannacci dipenderà e sarà dunque agli ordini del generale Ristuccia. Suggerirei, pertanto, di evitare polemiche strumentali basate su scarse o superficiali informazioni e di attendere con serenità che, come sempre, la legge faccia il suo corso.
Che a sinistra siano tutti ossessionati dal fascismo, dal razzismo e dal pericolo di un colpo di Stato, tutti tesi a difendere ogni tipo di minoranza fregandosene altamente della maggioranza silenziosa - ma è sempre stato così - lo sappiamo bene e lo sanno, soprattutto, quelli che possiedono autonomia di pensiero e indipendenza di giudizio. In altre parole, pochi, pochissimi quasi tutti presi come sono dalla velocità, dalla superficialità, dalla mediocrità dilaganti. Ma che un ministro della Difesa faccia e dica certe cose è veramente troppo e lasciamo perdere, anche se ogni volta ci torna in mente, la questione della laurea non laureata.
Iniziamo a smontare questa rassegna di sciocchezze diffuse ad arte dai megafoni del pensiero unico dominante. Per tutti, perfino per un ministro di questa sfasciata repubblica, il generale Roberto Vannacci sarebbe sotto procedimento disciplinare all'interno del corpo di appartenenza ossia un procedimenti interno e militare. A tutti quelli che dicono che è in corso un procedimento disciplinare, però, bisognerebbe rispondere e spiegare che nessun procedimento disciplinare può essere aperto senza una notifica all'interessato e questo, da quanto si sa, non è mai avvenuto. In sostanza Vannacci non sa di essere sotto inchiesta, ma attenzione. Qui non si tratta del codice penale per cui un soggetto può essere indagato anche senza mai venirlo a sapere durante la fase delle cosiddette indagini preliminari. Almeno nei primi mesi e, comunque, quando non è necessario un atto per il quale è richiesta la presenza del proprio legale. Quindi o il ministro Crosetto ha detto una cosa non vera oppure ci spieghino perché proprio il generale è l'unico, dopo cinque mesi, a non essere stato informato dal momento che tutti, giornalisti d'accatto, pseudointellettuali, politicanti e politici, ne sono al corrente? Qualcuno può illuminarci in proposito e, magari, mostrarci qualche straccio di documento che provi quanto asserito?
Crosetto ha anche detto che non si tratta né di una promozione né di un declassamento. Bene. Allora che roba è? Sarà sempre meglio che pulire i cessi negli autogrill delle autostrade con tutto il rispetto per chi lo fa e anche egregiamente. O no? L'incarico di capo si stato maggiore delle forze operative terrestri è un incarico di grande prestigio e ne è la prova il fatto che, attualmente, l'incarico è rivestito dal generale Fernando Paglialunga, uno dei più preparati e capaci ufficiali dell'esercito che vanta una carriera di primo piano e che sarà prossimamente promosso, anche grazie al prestigio che deriva dall'aver ricoperto tale incarico, al grado di generale di corpo d'armata. Paglialunga è stato anche comandante del centro intelligence interforze e capo ufficio del capo di stato maggiore della difesa.
Prima di Paglialunga l'incarico è stato occupato sia dal generale Bruno Francesco, attuale comandante della divisione Acqui, sia dal generale Francesco Olla, attuale capo del III° reparto dello stato maggiore esercito. Entrambi, a giudizio unanime, ufficiali di primo piano e di caratura ineccepibile. Sminuire il prestigio dell'incarico a Roberto Vannacci sembra, quindi, una pretestuosa scusa chissà mai perché. O forse anche questi generali dovevano ricoprire un incarico solo burocratico, senza proiezione esterna e senza capacità decisionale esercitando la loro autorità solo sui loro capi ufficio?
Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e più a destra della destra stessa, è stato l'unico, con Matteo Salvini, a congratularsi per il nuovo incarico e a far notare la discrepanza tra ciò che il ministro Crosetto aveva detto ad agosto all'uscita del libro e quanto avvenuto con la nuova assegnazione per il generale Vannacci: Abbiamo ancora nelle orecchie l'accusa di essere 'farneticante' lanciata dal ministro Crosetto al generale Vannacci dopo la pubblicazione del suo famoso libro. Adesso apprendiamo con soddisfazione che il 'farneticante generale' è stato nominato all'importante incarico di capo di stato maggiore del comando delle forze operative. A questo punto è lecito riproporre la domanda che facemmo all'epoca dei fatti: chi è farneticante Vannacci o Crosetto? A Vannacci vanno tutte le nostre più sincere congratulazioni, a Crosetto tutta la nostra preoccupazione che a un uomo così sia affidata la Difesa della nostra Nazione. Alemanno può avere interesse a cooptare Vannacci per il suo partito o movimento che dir si voglia, ma il generale ha sempre saputo stare alla larga, almeno per ora, dalle, si fa per dire, sirene della politica.
Eccoci, dunque, alla fine di questa sorta di panoramica su quanto è stato scritto, ma, in particolare, detto sul nuovo incarico del generale Roberto Vannacci che abbiamo avuto la ventura di annunciare per primi grazie alle nostre amicizie, queste si disinteressate, nella nostra vecchia capitale.
Continueremo a seguire con attenzione e altrettanto disinteresse le fortune di questo militare che ha saputo mettere nero su bianco quello che la stragrande maggioranza degli italiani pensa, magari dice, ma non osa dichiarare tantomeno scrivere. A parte noi che, come Ida Magli e Oriana Fallaci, gli stessi concetti portiamo avanti da decenni. Esordimmo, ad agosto, sostenendo che, pur non avendolo mai né conosciuto né incontrato, titolando che Roberto Vannacci era l'unico generale con gli attributi per aver scritto un libro quando ancora era in servizio e confermiamo il nostro giudizio che, nel tempo e con mla conoscenza, si è rafforzato. A tutti gli altri, gli invertebrati di questo sfasciato stivale, non merita nemmeno dare loro una risposta tanto è inutile parlare con chi non ha alcuna voglia di capire.
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Tornano gli appuntamenti di Ada Carrara e Fosdinovo fra storia, arte e cultura con un occhio a quella che è l'attualità intitolati 'Uno sguardo all'arte'. Nel prossimo incontro, in programma mercoledì 6 dicembre a partire dalle 16 nella sala di rappresentanza del Comune di Carrara, la pittrice Gloria Michela Rustighi porterà il pubblico in un viaggio affascinante nella vita di Artemisia Gentileschi. L'evento si concentrerà inoltre sul tema della violenza di genere, lasciando ampio spazio al dibattito. Sono infatti invitati a partecipare i rappresentanti delle istituzioni e in particolare dei centri antiviolenza Centro Donna Lunigiana, Donna Chiama Donna di Carrara e anche del Progetto Uomini Responsabili OdV. Modera la presidente di Ada Carrara e Fosdinovo, Laura Menconi. Per informazioni contattare il numero 375 5355384.
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Si è svolta la seconda parte dell’udienza generale dell’inchiesta pubblica sul Paur che deciderà il futuro di Cava Fornace. Durante lo svolgimento dei lavori, dopo numerosi interventi che hanno evidenziato un piano di monitoraggio inefficiente e un quadro ambientale compromesso, è stata richiamata la presidente sul suo ruolo di garanzia, previsto dalla normativa chiedendo nuovamente la sospensione dell’iter, sospensione necessaria per avere la possibilità di valutare le integrazioni richieste al gestore, a settembre, dalla regione e per le quali il gestore ha ottenuto 180 giorni di proroga per consegnarle. Nella seduta precedente, visto che la presidente aveva negato la sospensione, è stato chiesto formalmente che la stessa inviasse una richiesta scritta all’avvocatura della Regione, per avere un pronunciamento scritto sulla sospensione.
La presidente - è scritto in una nota - in assenza della pronuncia dell’avvocatura ha deciso anche oggi, comunque, di continuare i lavori. E i lavori continueranno anche se Arpat non sarà presente. Avevamo chiesto un confronto con Arpat sia sulle analisi che per capire lo stato della matrice ambientale. A questo punto abbiamo chiesto la ricusazione della presidente in quanto non è stata garante di un percorso che avrebbe dovuto consentire e non lo ha fatto una visione complessiva del progetto, con un confronto attivo con gli enti tecnici ,che avrebbero potuto chiarire le criticità di questa discarica. Il comitato dei cittadini visto che ormai appare chiaro che l’inchiesta è stata concessa dalla regione solo perché un atto dovuto ha deciso di abbandonare i lavori nello sconcerto della presidente e dei commissari. L’aula fino a quel momento gremita, nonostante che l’inchiesta fosse stata impostata con delle modalità che non garantivano piena partecipazione viste le modalità di accesso complicate, si è svuotata completamente. Si precisa che all’incontro di oggi i comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi e Massa, non si sono presentati e hanno mandato una comunicazione di abbandonano dei lavori, in quanto presenteranno ricorso sulle modalità di svolgimento dell’inchiesta. Ancora una volta è grande assente l’amministrazione di Montignoso, che non ha ritenuto opportuno
intervenire, né far intervenire i propri tecnici.
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Tracciabilità in due passi e sistema pubblico privato. Il sindaco Arrighi è intervenuto stamani nel corso della commissione Marmo presieduta da Nicola Marchetti. “Con gli uffici – ha spiegato Serena Arrighi – stiamo lavorando a un modello di tracciabilità in due passi. Anche in questo caso seguiremo lo stesso metodo seguito fino ad ora che si basa su condivisione e confronto con imprese, associazioni, sindacati e tutti gli attori coinvolti, ma anche su rigore e rispetto delle regole. Per ora siamo ancora in una fase embrionale di un protocollo che dovrà crescere attraverso il confronto e la discussione e che coinvolgerà, ovviamente, anche la commissione Marmo. La base da cui stiamo partendo è quella di un sistema misto pubblico-privato che per tracciare un blocco dalla cava fino alla sua lavorazione prevederà due passaggi distinti: quello dalla cava alla pesa e quello dalla pesa all'opificio di trasformazione. Il primo passo sarà pubblico e prevederà che a ogni blocco venga assegnato un numero e un codice univoco che serviranno al Comune per conoscere il processo di estrazione, il giacimento e il tipo di materiale estratto. Questo sistema si potrà integrare con i sistemi già ora utilizzati dai concessionari e potrà essere implementato. Il secondo passaggio spetterà invece al singolo concessionario che, come recita la stessa legge regionale, sarà tenuto a dimostrare la lavorazione in loco del proprio prodotto. Ogni singola impresa di trasformazione potrà utilizzare il metodo di tracciabilità che riterrà essere più opportuno a patto che questo rispetti alcune specifiche tecniche che andremo ad indicare. Tutti i dati dovranno poi essere trasmessi telematicamente ogni giorno dalle imprese su di un server indicato dal Comune. Parallelamente è fermo interesse di questa amministrazione dare vita a una certificazione di Indicazione geografica 'non agricola', sulla base del regolamento che è appena stato approvato dal Parlamento Europeo, a cui tutte le imprese potranno aderire su base volontaria”.
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Torna ancora a parlare della questione relativa al rapporto, sembra poco sereno, tra il sindaco Arrighi e il dimissionario segretario comunale Marella Marchi e lo fa chiedendo nel consiglio comunale del 29 novembre, delucidazioni sulle due diverse visite fiscali cui è stata sottoposta la Marchi, alla luce anche delle dichiarazioni del sindaco la quale aveva affermato che la sua ex più stretta collaboratrice fosse “stressata”.
"Sono venuto a conoscenza del fatto che la Marchi è stata oggetto nei giorni scorsi di due diverse visite fiscali - spiega il consigliere di opposizione - e, dato che la sindaca, violando la privacy della dipendente, aveva affermato nei giorni scorsi che la stessa era stressata, chiedo se tali visite siano compatibili con il supposto stato di salute della Marchi o se possano configurarsi come un atteggiamento persecutorio nei suoi confronti, anche considerato il fatto che lo stesso rapporto di lavoro con il comune è in esaurimento".
Avendo il sindaco negato di aver richiesto alcuna visita fiscale, anche se è risaputo che queste posso essere richieste solo dall’Inps o dal datore di lavoro, Caffaz ha annunciato che provvederà a far accesso agli atti per verificare l’effettiva estraneità del comune dalla richiesta
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Parte dalla provincia di Massa Carrara, la presentazione della squadra toscana del nuovo movimento "Indipendenza" fondato dall'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, e presentato sabato e domenica scorsi a Roma. Coordinatore per la provincia di Massa Carrara è stato nominato Mauro Rivieri, politico di lunga data con importanti esperienze in An, poi nel PDL e in FI, sino a diventare capogruppo in consiglio per la provincia di Massa Carrara.
“Indipendenza”, secondo i fondatori nasce come alternativa alla destra governativa della Meloni e si candida come partito di inclusione oltrepassando le vecchie e tradizionali linee di divisione tra destra e sinistra. Infatti molti i punti del programma di Alemanno coincidono con le idee ed i progetti dell'ex comunista Marco Rizzo, presente alla nascita del partito di Alemanno a Roma, fondatore di Democrazia Sovrana e Popolare, anche lui in rottura con le politiche della sinistra e dell'attuale destra governativa.
“Siamo certi - dichiara Rivieri - che il nuovo movimento riuscirà a convogliare il vasto mondo del dissenso sia di destra che di sinistra, sarà un partito nazional popolare che si impegna a sostenere le classi svantaggiate e una borghesia ormai schiacciata dalla grande finanza delle multinazionali”.
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“Marina di Massa si presenta in pessime condizioni”: i residenti protestano. Il consigliere comunale, Daniele Tarantino, ha presentato nel merito un’interpellanza al sindaco comunicando che alcuni residenti hanno segnalato la mancanza di manutenzione dei giardini e del verde del centro di Marina, mancanza di manutenzione alla nuova fontana, mancanza di manutenzione ai pali dell’illuminazione che richiedono una tinteggiatura.
“C’è bisogno di più attenzione per la nostra Marina - interviene il consigliere del gruppo Pd - attivando un percorso di manutenzione ordinaria onde evitare situazioni di degrado e gestendo la situazione riguardanti i continui allagamenti. Ricordiamo inoltre che il periodo Natalizio, speriamo porterà alla nostra Città turisti e nella piazza centrale, verrà festeggiato il capodanno. Insomma non possiamo farci più trovare impreparati”.
Continuano inoltre le segnalazioni riguardo alla nuova fontana, dove cittadini si sono risentiti dopo la demolizione della rosa dei venti, che fungeva anche da panchina davanti al mare, criticando la scelta a senso unico dell’amministrazione comunale.
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Festa della Toscana 2023: in programma il consiglio comunale in forma solenne. Per l’occasione si illumina di bianco e rosso la scultura di Nardo Dunchi 'Armonie di luci e ombre'
Per celebrare la Festa della Toscana è convocato il Consiglio comunale in adunanza straordinaria aperta e in forma solenne giovedì 30 novembre, alle 10.00, al Nuovo Cinema Garibaldi.
L’Ufficio della Presidenza del Consiglio della Regione Toscana, affiancando al ricordo di ciò che è stato una riflessione su un tema legato all’attualità del tempo presente, ha deciso di dedicare l’edizione 2023 al tema “I Care”, la Toscana dei valori umani e della lotta alle disuguaglianze a 100 anni dalla nascita di Don Milani”, un grande toscano che di questi valori ha fatto un manifesto della propria esistenza.
I lavori del Consiglio saranno aperti dai saluti istituzionali da parte del Presidente Cristiano Bottici, della Sindaca Serena Arrighi e delle autorità presenti.
Quindi verrà proiettato il video-documentario del 2013 intitolato “Don Milani: La scuola cambia il mondo” e l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia per il centenario della nascita di Don Lorenzo Milani. Seguirà l’intervento di Monsignore Raffaello Piagentini.
Inoltre, la Giunta, su proposta della vice sindaca Roberta Crudeli, ha concesso il patrocinio del Comune di Carrara alle iniziative per la “Festa della Toscana”, che ricorda l’abolizione della pena di morte e della tortura il 30 novembre 1786 su decisione dell’allora Granduca Pietro Leopoldo, raccogliendo l’invito del Presidente Antonio Mazzeo a illuminare per l’occasione un monumento cittadino. La scultura di Nardo Dunchi 'Armonie di luci e ombre', al centro della rotatoria tra il viale XX Settembre e la statale Aurelia a Turigliano giovedì 30 novembre si illuminerà di bianco e rosso, i colori dello stemma della Regione Toscana, per testimoniare i sentimenti di unione, vicinanza, forza e collaborazione fra le istituzioni della Regione Toscana.
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