Politica
Piazza Donatori di Sangue nel degrado: Fratelli d'Italia Massa chiede intervento immediato
“Quello che dovrebbe essere un luogo di memoria, gratitudine e civiltà, oggi si presenta in uno stato di totale abbandono e incuria. Piazza Donatori di Sangue, con il…

Frane ad Altagnana, ancora nessun intervento: la segnalazione del Movimento 5 Stelle Massa
A distanza di un mese dalla prima segnalazione, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa è tornato ad Altagnana per verificare lo stato delle frane che…

Il fallimento delle bibliocabine a Massa, da simbolo di cultura a monumento del degrado: la critica di Fratelli d'Italia
Le cosiddette "Bibliocabine", nate qualche anno fa come progetto di promozione della lettura e della cultura diffusa, si stanno rivelando oggi un clamoroso fallimento. Nella nostra città,…

Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

Il Polo P&S: servono soluzioni su parcheggi e mobilità nel quartiere del Mirteto
“La situazione della mobilità lungo l’asse stradale di via Salvetti al Mirteto va studiata in maniera approfondita trovando delle soluzioni sia per i residenti, sia per la situazione…

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Supererà il mezzo milione di euro l’importo del bando di sostegno alle microimprese colpite dall’emergenza covid che l’amministrazione comunale pubblicherà entro fine anno.
Dopo un primo stanziamento da 300 mila euro infatti, giovedì 24 dicembre la giunta ha destinato altri 254.000 euro sul capitolo "Contributi alle imprese locali emergenza COVID-19".
Le risorse che saranno messe a disposizione delle microimprese del territorio comunale raggiungono così quota 554.000 euro.
“Si tratta di una cifra importante che ci permetterà di dare un aiuto concreto alle attività della nostra città. Sappiamo che con tutto quello che è successo quest’anno a causa della pandemia nessun intervento potrà essere risolutivo. Ma con uno stanziamento da oltre mezzo milione di euro contiamo di dare un sostegno tangibile. Devo ringraziare il settore che si occupa della programmazione finanziaria che in questi mesi difficili ha lavorato con grande impegno ed efficacia e ci ha permesso, grazie ad una oculata gestione delle risorse, di intervenire a favore delle microimprese.” ha dichiarato il vicesindaco Matteo Martinelli, titolare della delega al bilancio.
Le risorse saranno assegnate attraverso apposito bando, in fase di definizione in questi giorni. L’intervento punta a raccogliere il grido di allarme delle piccole attività così duramente colpite dalla pandemia e dagli effetti delle misure di contenimento del virus: la diminuzione della capacità di spesa di molti lavoratori e le restrizioni alla circolazione delle persone stanno infatti avendo effetti devastanti sul tessuto commerciale, artigianale e produttivo del territorio comunale. Al termine dell’iter di definizione e approvazione, il bando sarà pubblicato sul sito del comune di Carrara, con tutte le informazioni e i dettagli sui beneficiari.
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Il comune di Carrara si è dotato di una pagina Facebook istituzionale che sarà pubblicata oggi sul social network. Si tratta della pagina “Comune di Carrara” istituita con la delibera 315 del 17 dicembre. La pagina riprende i contenuti disponibili sul sito del Comune di Carrara e in particolare quelli della sezione “notizie”: informazioni di servizio al cittadino - dagli allerta meteo ai provvedimenti legati alla pandemia - comunicazioni di tipo istituzionale, bandi di concorso, avvisi e scadenze.
«Con questa pagina vogliamo trasportare su Facebook i contenuti già disponibili sul sito istituzionale del Comune: come tutti sanno ormai i social network sono più visitati delle pagine internet propriamente dette e con questa iniziativa puntiamo a dare maggiore diffusione alla comunicazione istituzionale. La pagina dunque non avrà alcuna connotazione di tipo politico e rimarrà a disposizione delle amministrazioni che ci succederanno: sarà un mezzo di informazione in più per i cittadini» ha spiegato il sindaco Francesco De Pasquale.
In particolare la delibera approvata dalla giunta stabilisce che la pagina «riprenderà i contenuti della sezione notizie del sito istituzionale del comune, in ottemperanza al “Regolamento sulla gestione e aggiornamento del sito web istituzionale e dell’albo pretorio online” del Comune di Carrara e a quanto previsto dalla Legge 7 giugno 2000 n.150 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”». Le chiavi di accesso alla pagina saranno depositate presso il dirigente competente in modo da garantirne l’utilizzo anche alle future amministrazioni.
Ma per i prossimi giorni sono in arrivo altre novità “social”: il Comune di Carrara, in quanto Ente referente e responsabile delle progettualità di Carrara Città Creativa, ha disposto l’apertura di canali social per rafforzare l’appartenenza al prestigioso Network Unesco, nell’ottica di agevolare la partecipazione e l’interazione con i cittadini e per informare la città e la comunità artistica sulle iniziative ed attività legate al Piano d’Azione di Carrara Città Creativa Unesco.
La prima a essere pubblicata sarà la pagina Facebook “Carrara Città Creativa Unesco”. Attraverso questi nuovi canali l’amministrazione vuole dare sostegno a diverse azioni e campagne dedicate a fronteggiare l’emergenza Covid-19 lanciate dalla Rete delle Città Creative: una campagna dedicata alla promozione culturale attraverso gli hashtag #ShareCulture e #Shareourheritage per sottolineare il ruolo della cultura nella risposta alla pandemia; la raccolta di buone pratiche da parte del Network delle Città Creative da promuovere sul portale ufficiale www.en.unesco.org/creativecities e sui social media; e il lancio del progetto ResiliArt, composto da una serie di dibattiti virtuali e iniziative social a cui prenderanno parte personaggi chiave dell’industria creativa e artisti, il cui scopo è quello di diffondere consapevolezza sull’impatto del Covid-19 sul settore culturale e sui professionisti. L’apertura della pagina “Carrara Città Creativa Unesco” sarà annunciata a breve attraverso la neonata pagina Facebook Comune di Carrara.
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Sono stati portati a conclusione i lavori di impermeabilizzazione delle volte sottostrada del fabbricato Saffi. Mercoledì sono state rimosse le transenne che circoscrivevano il cantiere e la viabilità in via Eugenio Chiesa è stata ripristinata.
«Sono molto contento perché erano lavori importanti e necessari – commenta l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Carrara, Andrea Raggi - Adesso è possibile completare la sistemazione dei bagni pubblici e riaprirli in vista della stagione turistica».
I lavori al fabbricato erano iniziati lo scorso luglio ed sono realizzati dalla società Casanova Nerxt per un importo complessivo di € 200.000. L’intervento di impermeabilizzazione ha previsto lo scavo e l’asportazione della fondazione stradale esistente senza intervenire sule volte stesse e un rinforzo della struttura attraverso la realizzazione di una soletta in calcestruzzo armato collaborante con le sottostanti volte. È stato inoltre realizzato un nuovo manto stradale impermeabile dotato di un sistema drenante per l'acqua.
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«Care studentesse, cari studenti. Questo video nasce dall'esigenza di parlarvi in maniera diretta e spontanea, senza quelle formalità che in un momento come questo rischierebbero di allontanarci ulteriormente. Inizialmente avrei dovuto dirvi queste poche parole a scuola, nell'aula magna, alla presenza dei vostri insegnanti e soprattutto in maniera da potervi guardare negli occhi e avere così la possibilità di trasmettervi veramente la mia preoccupazione. Ma in queste ultime settimane le cose sono cambiate, e di molto».
Si apre con queste parole il videomessaggio del sindaco di Carrara Francesco De Pasquale agli studenti carraresi con il quale il primo cittadino sensibilizza i più giovani sull’importanza, anche e soprattutto durante le festività, di rispettare le regole contro la diffusione del Covid-19. Un video in cui, oltre alla voce del sindaco, sono racchiuse le testimonianze dei volontari che in questi mesi sono stati in prima linea, al fianco dell’amministrazione, per superare i momenti più difficili dell’emergenza.
«Io sono stata una delle prime a fare i turni sull'ambulanza Covid – racconta nel video Giulia Torri volontaria della Pubblica Assistenza in riferimento ai giorni del primo lockdown - Vestirsi con la tuta, usare la mascherina… non vedere niente perché ti si appannano gli occhiali. Quella fase è stata veramente impegnativa. Ancora non si conosceva questo virus e quindi eravamo veramente in ansia».
Riccardo Valdettari, vigile del fuoco in pensione, oggi volontario della Vab, ricorda invece la prima fase della distribuzione delle mascherine: «Nelle case, specialmente nei paesi, ho visto delle realtà che non conoscevo, che non immaginavo. Ad esempio c'erano delle famiglie, delle abitazioni in cui abitavano tante persone, troppe. C’era da consegnare cinque mascherine… ma io non me la sentivo e ne ho consegnate di più».
La campagna di sensibilizzazione sull’importanza del rispetto delle regole anti Covid si sarebbe dovuta tenere in presenza nelle scuole nel mese di ottobre ma, spiega il sindaco nel video, a causa dell’aggravarsi dell’epidemia non è stato possibile concretizzare gli incontri. Da qui l’idea di realizzare un contenuto di ampio respiro, capace di creare un ponte tra il mondo della scuola e quello delle istituzioni, grazie alle testimonianze che provengono da tre associazioni di volontariato del territorio: Pubblica Assistenza (Giulia Torri), Protezione Civile AlfaVictor (Vincenzo Cavarra) e Vab (Riccardo Valdettari).
Il video è anche un’ulteriore occasione per far arrivare il ringraziamento dell’amministrazione al settore Protezione Civile e a tutte le associazioni impegnate nel contrasto dell’emergenza Covid: Vab Carrara, Consolato del mare, Pubblica assistenza Carrara, Prociv Carrara, Orca loca, Ana sezione Carrara, Soccorso Alpino stazione Carrara e Lunigiana, Alfa Victor Carrara e Cai Carrara, che ha collaborato pur non facendo parte della struttura di Protezione Civile comunale.
«Spero che le parole dei volontari e delle volontarie possano esservi da stimolo per affrontare queste feste all’insegna della tranquillità e del rispetto delle regole – conclude il sindaco rivolgendosi direttamente agli studenti - È importante che anche voi giovani capiate il momento che stiamo vivendo, e che i sacrifici che siamo tutti chiamati a fare servono a proteggere la nostra salute e quella degli altri».
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Tutti ormai ne parlano, ma di cose ancora da chiarire ce ne sono molte. Il sindaco di Massarosa Alberto Coluccini ha ordinato la chiusura delle due strutture di accoglienza Serinper del territorio comunale: la casa famiglia "Casa Sonrisa" e il gruppo appartamento protetto "Claudio Veroni".
Sindaco Coluccini, immaginiamo che la decisione sia stata difficile e particolarmente sofferta. Com'è arrivato a questa conclusione?
Al momento del mio insediamento a palazzo civico di queste strutture sapevo poco o niente. Man mano ho indagato sempre più a fondo e ho scoperto cose che mai avrei immaginato. Certi servizi, come quelli delle case famiglia, devono essere adeguati, quasi impeccabili, data l'importanza sociale che hanno: in caso contrario, meglio che non esistano. E le informazioni che ho raccolto e i sopralluoghi che ho fatto personalmente alle strutture mi hanno confermato la necessità di chiuderle, e così ho fatto.
Nel verbale di chiusura inviato al comune, si legge che "al momento la struttura non presenta le caratteristiche minime per il mantenimento dei requisiti autorizzativi per carenze organizzative, assistenziali ed ambientali".
Sottoscrivo. Mi sono trovato davanti ad una situazione sconcertante. Locali trascurati e freddi, muffa sui muri, infissi rotti, la cassetta del pronto soccorso chiusa con un lucchetto e nessuno aveva le chiavi, sovraffollamento oltre i limiti di legge. Insomma, era tutto come non dovrebbe essere. Ad aggravare il contesto, le testimonianze su presunti maltrattamenti e continui disagi subiti dagli ospiti.
Sul sito web della Serinper, si legge che la qualità del servizio viene "rilevata attraverso un costante monitoraggio delle strutture ed un accurato piano di formazione ed aggiornamento continuo di tutto il personale". Delle strutture abbiamo già parlato. Come ha trovato, invece, il personale?
Sulla professionalità non posso giudicare, ma, dal punto di vista numerico, sicuramente scarso rispetto alle necessità.
Ma come è possibile che nessuno si sia mai accorto di una situazione tanto tragica?
Le carte e i documenti dicono tutt'altro rispetto alla realtà. La Serinper, ogni qual volta ci fossero interventi da fare, dichiarava di aver ottemperato alle mancanze segnalate. Formalmente, quindi, tutto era a posto. Solo i nostri sopralluoghi e i controlli dell'Asl hanno potuto constatare che così non era.
Gli ospiti, però, avrebbero potuto denunciare la loro condizione.
È una questione complessa. Teniamo conto che gli ospiti di queste strutture sono spesso persone fragili, con un passato difficile alle spalle, che cercano protezione in questi ambienti. Per loro, questi percorsi sono la via di uscita ed un ultimo tentativo per tornare ad avere una vita tranquilla e reinserirsi nella società. Se anche qui trovano malessere e disagi, non possono che sentirsi ulteriormente abbandonati e rassegnati. La speranza è che nel ricollocamento in altre strutture possano trovare un contesto migliore dal quale ripartire.
In ogni caso, è stato lei a farsi avanti e a decidere di porre fine a questo scempio. Qual era il ruolo del comune nelle attività di queste strutture?
Il comune contribuisce a pagare le rette per gli ospiti residenti sul proprio territorio. Se ad esempio un abitante di Massarosa ha bisogno di tutela e viene accolto in una struttura di Lucca, così da allontanarlo dalla propria realtà, noi siamo chiamati a prendere parte attiva nel suo mantenimento in quanto nostro concittadino. Gli edifici, invece, sono di privati e vengono presi in affitto dalla Serinper. Il comune svolge funzioni prettamente burocratiche, come rilasciare la licenza di inizio attività. Ovviamente, se i margini per avere questo permesso vengono meno, si deve agire di conseguenza, come successo in questo caso.
Le colpe sono tante e di tanti, ma sicuramente non dell'attuale amministrazione, visto che la Serinper è attiva nel vostro comune dal 2011 e l'insediamento della sua giunta risale ad un anno fa.
Le precedenti amministrazioni sembra che abbiano sottovalutato il problema. O meglio, adesso tentano di giustificarsi. Durante un recente consiglio comunale, la consigliera di minoranza Simona Barsotti, allora assessore al sociale, ha dichiarato che durante le giunte Mungai venivano periodicamente effettuati controlli e non erano stati riscontrati problemi nelle strutture. Ma una cosa è sicura: questa situazione va avanti da molto tempo, e non è certamente degenerata da poco.
Che idea si è fatto di tutti questi disservizi?
Il costo per ogni singolo ospite non è certamente basso. A questo punto mi viene da pensare che sia più un business che un servizio di tutela e accoglienza. La cosa grave ed aberrante è che tutto questo viene fatto sulla pelle delle persone più fragili. Non è più tollerabile.
La Serinper ha diverse dislocazioni sparse per la Toscana, specialmente a Massa e Montignoso. Lì la situazione è altrettanto drammatica?
Sono in contatto con la Asl Nord-Ovest e con i sindaci dei comuni interessati. Ho riferito loro le motivazioni della chiusura. Starà a loro fare le opportune verifiche e spero che prendano le decisioni più giuste. Ho, inoltre, preso i contatti con un nostro concittadino ospite nel gruppo appartamento di Montignoso. Mi ha riferito che, anche lì, di problemi ce ne sono eccome. Staremo a vedere, ma penso che non rimarrò isolato nella mia decisione di chiudere queste strutture.
Foto Alfredo Scorza
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"Non volendo assolutamente sovrapporci alle delicate indagini della Magistratura sul caso Serinper - afferma Elisa Montemagni, capogruppo in consiglio regionale della Lega - abbiamo ritenuto comunque, proprio prendendo spunto dai recenti presunti gravi fatti che ruotano attorno alla predetta cooperativa, predisporre una mozione, poi approvata all’unanimità dall’Aula, in cui chiediamo un'accurata e celere indagine conoscitiva in merito a quello che sono le svariate modalità di accreditamento di soggetti preposti, ad esempio, alle cure di minori che si trovano in condizioni particolarmente disagiate."
"E' chiaro - prosegue il consigliere - che la memoria va ai tragici fatti del Forteto e se anche le dimensioni della recente vicenda massese, paiono non essere, fortunatamente, paragonabili a quanto successo nella comunità mugellana, è parimenti importante conoscere appieno tutti i meccanismi che regolano i rapporti fra le Istituzioni e chi è deputato a svolgere un compito di assoluto valore sociale."
"Il nostro intendimento - precisa l’esponente leghista - è quello, pertanto, di analizzare la complessa tematica, cercando, qualora fosse necessario, di trovare e poi adottare i giusti correttivi, affinchè non succedano più situazioni così drammatiche, come quelle narrate dai fatti."
"L'obiettivo primario - conclude la rappresentante della Lega - è quello, dunque, di riformare doverosamente e costruttivamente un sistema, rendendolo il più possibile inattaccabile e condizionabile da fattori esterni, col chiaro e principale scopo, quindi, in questo caso specifico, di difendere la dignità di giovanissimi che, viceversa, sembrerebbero essere stati vittime di individui senza scrupoli, dediti esclusivamente alla più bieca forma di clientelismo."
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Inaugurata stamani, mercoledì 23 dicembre, la prima linea Pedibus a Carrara. Presso la struttura sportiva della Polizia Municipale di viale XX Settembre 241, si sono incontrati i bambini e i loro accompagnatori per percorrere il tragitto della Linea Verde verso l’Istituto Comprensivo “Giuseppe Taliercio”, senza fermate intermedie fino all'arrivo a scuola.
A salutare il gruppo il Sindaco Francesco De Pasquale, che ha avuto parole di apprezzamento per il progetto Pedibus, “ un modo divertente, salutare, ecologico ed economico per andare e tornare da scuola”. Una sorta di autobus umano, con un adulto-autista e un adulto-controllore che aprono e chiudono la fila dei bambini, con fermate, orari e un tragitto sicuro. Tutti i bambini sono assicurati e indossano una pettorina catarifrangente per essere visibili mentre percorrono il tragitto casa-scuola in tutta sicurezza. Durante il percorso i bambini chiacchierano, scoprono il territorio, cantano e ridono per arrivare svegli e attivi a scuola.
Pedibus coinvolge attivamente gli alunni, educandoli alla mobilità sostenibile, promuovendo la loro autonomia e aiutandoli a riappropriarsi del piacere di camminare, fare movimento e apprendere i fondamenti dell’educazione stradale, a livello sia teorico che pratico. Una modalità divertente e salutare per liberare l’ingresso delle scuole da assembramenti e congestione del traffico e per garantire ai bambini una maggiore sicurezza e un’aria più pulita.
Pedibus di Carrara nasce grazie al progetto ScuBIm - Scuole a Basso Impatto, promosso dai Comuni di Carrara e Massa e finanziato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con il supporto di due partner di progetto, la società Cras e l’Associazione Euromobility.
"Iniziative come queste - commenta il sindaco Francesco De Pasquale - hanno una doppia importanza perché da un lato disincentivano l'affollamento dei mezzi pubblici e dall'altro hanno l'obiettivo di contrastare il fenomeno dell'obesità infantile. Nei prossimi giorni il percorso verrà rafforzato attraverso l'uso di segnaletica adesiva, che permetterà ai bambini e alle bambine, che per tutta la durata del tragitto sono accompagnati da una sorta di autista, di essere guidati verso la scuola".
Le linea verde sarà attiva tre giorni a settimana, martedì, mercoledì e giovedì. Per garantire l'arrivo a scuola qualche minuto prima dell'orario d'entrata, fissato per le ore 7:55, dopo la pausa per le vacanze natalizie, l’orario di partenza sarà previsto per le ore 7.30, con una fermata intermedia presso lo spazio sottostante il viadotto dell'autostrada che incrocia il viale XX Settembre in località Doganella.
Per rimanere aggiornati sul progetto è possibile consultare il sito www.scubim.it/pedibus/
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«Questa amministrazione ha a cuore i reperti archeologici rinvenuti nelle cave attive di Carrara, per questo ci siamo attivati, in sinergia con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e la Soprintendenza Archeologica per realizzare un progetto espositivo in cui collocare alcuni di questi manufatti. E quel progetto verrà realizzato all’interno dell’area archeologica di Fossacava, una soluzione accolta positivamente dalla stessa Soprintendenza»: in risposta alla nota stampa della sezione Apuo Lunense di Italia Nostra, l’assessore alla cultura Federica Forti illustra il progetto definitivo per l’allestimento di un nuovo percorso espositivo nella cava Romana di Fossacava, sito che si trova lungo la strada comunale per Colonnata, in località Tarnone, conosciuto per la sua particolare forma ad anfiteatro e per l’importante valore storico e archeologico che preserva.
«Il Dirigente del Settore Turismo ha dato l’incarico alla società Archeodata per un progetto esecutivo che prevede la collocazione dei reperti e un percorso ragionato con cartellonistica, video in 3D che ricostruisce l’area e oggetti riprodotti per un percorso tattile. Come relazionato nelle commissioni opportune, – continua l’assessore alla cultura – ricordo che la commissione 7 ha accolto il parere favorevole di tutti i consiglieri –a Fossacava nascerà un Parco Archeologico e chiederemo alla Regione il riconoscimento di Ecomuseo. Stiamo muovendo i primi passi per sottoscrivere un accordo di collaborazione con il Museo di Luni al fine di creare un percorso turistico che coinvolga anche Fossacava e i musei cittadini. Il parco archeologico – conclude Forti - si strutturerà dunque come un museo diffuso sul territorio, inglobando nel percorso di visita il già esistente museo civico del marmo. I due poli raccontano due capitoli distinti e complementari della storia dell’escavazione del marmo a Carrara e ci permettono di coniugare archeologia classica con archeologia industriale».
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Le organizzazioni sindacali, Slc Cgil, Slp Cisl e UilPoste di Massa-Carrara, portano alla luce le continue offese e maldicenze di cui sono protagonisti i lavoratori degli uffici postali, i quali non hanno mai smesso lavorare e hanno garantito il servizio alla collettività, al contrario di molti enti che hanno chiuso uffici o ricevevano solo su appuntamento.
“Lavorare ad uno sportello in un ufficio postale in tempi di coronavirus, è come essere applicati ad una catena di montaggio, perché da inizio turno (la mattina dalle ore 8.00, il pomeriggio dalle 13.30), fino al termine della giornata lavorativa, non si hanno a disposizione pause di alcun tipo.” – esordiscono i sindacati.
“I dipendenti di Poste Italiane sono continuamente oggetto di una campagna denigratoria e diffamatoria sui giornali e social per le lunghe file di attesa, ma qualcuno si è reso conto – puntualizzano- che tutti gli altri Enti, come Inps, Agenzia delle Entrate, istituti al servizio del cittadino, alcuni servizi del Comune non sono aperti al pubblico o che le banche ricevono solo su appuntamento? “
“Poste dal primo lockdown non ha mai chiuso –esclamano- i nostri operatori ci sono sempre stati ed a loro è sempre stato richiesto di più, poi arrivano le scadenze e tutti devono fare lo Spid, perché poi c’è da attuare il cashback, ci sono le Tari, c’è l’IMU, i pacchi che arrivano, i pacchi da spedire e fare operazioni anche quelle più semplici che si possono rimandare a tempi migliori e colori migliori.”
“Gli operatori postali ci sono, ma il loro lavoro è estenuante, specialmente se a corredo ci sono le ingiurie e le aggressioni verbali e qualche volta fisiche” denunciano le OO.SS.
“Le code di cui tutti siamo coscienti e ci rammarichiamo, ci sono e sono legate –spigano- a delle carenze di organico più volte denunciate da queste Segreterie in questo settore e in subordine sono dovute alla necessità di adeguarsi alle regole dettate dalle vigenti disposizioni in materia di assembramenti nei luoghi chiusi, previste dai vari DPCM del Governo.”
“Come Organizzazioni Sindacali, SLC CGIL, SLP CISL e UILPOSTE abbiamo chiesto all’azienda il turnover per sostituire coloro che riescono e riusciranno ad andare in pensione. Gli organici ormai sono ridotti all’osso e su Massa Carrara e provincia ad oggi abbiamo ancora uffici razionalizzati, situazione che aggrava ed incentiva le lunghe file che disturbano anche chi sta dall’altra parte del vetro.”
“Quotidianamente assistiamo a code davanti a diversi esercizi commerciali, solo quelle che si registrano nei picchi natalizi alle Poste sono scandalose ed inaccettabili? –contestano i sindacati- Forse ancora non è ben chiara la situazione che stiamo vivendo tutti? I nostri operatori non sono super eroi ma lavoratori e lavoratrici che ogni giorno senza soste operano per fare un servizio utile alla collettività utile alla nostra Provincia.”
Spiegano: “Più volte abbiamo chiesto alle istituzioni una maggiore attenzione, nei giorni scorsi abbiamo scritto al Prefetto per richiedere una maggiore attenzione sulla sicurezza delle lunghe file esterne, per porre un freno alle intemperanze e dire “basta” ad un atteggiamento divenuto inaccettabile.”
“Attraverso utili di diversi decenni –concludono i sindacati- Poste Italiane con Cassa Deposito e Prestiti ha costruito strade, ospedali, scuole, salvato aziende in crisi utilizzando il frutto del lavoro dei dipendenti e di questo ne andiamo fieri, quindi auspichiamo un clima di maggior serenità e pazienza quando usufruite dei nostri servizi sia che sia un ufficio sia che sia recapitare la Posta. Stiamo operando e lavorando per voi.
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Il Movimento Cinquestelle massese, un po' per fare il punto e un po' a reazione a seguito del colpo di scena di ieri sera in consiglio comunale con il ritiro da parte dell'amministrazione Persiani del documento di Ricognizione degli Agri marmiferi (l'atto con cui si procede a una sorta di identificazione delle concessioni attive per bacini estrattivi e di cui è previsto l'obbligo di adozione dalla legge regionale così come per il Regolamento degli Agri marmiferi e per i Pabe ) , ha indetto una conferenza stampa. "Volevamo parlarvi con una prospettiva globale e farvi una panoramica parlando di Regolamento di agri marmiferi, Pabe e Ricognizione ma ieri sera purtroppo il sindaco ha ritirato l'atto di Ricognizione" introduce infatti in conferenza Luana Mencarelli consigliere pentastellata.
L'Amministrazione parla di refusi ma i consiglieri Luana Mencarelli e Paolo Menchini parlano di errori gravi, di incongruenze tra l'atto che doveva essere votato l'altra sera e i Pabe, nonostante siano entrambi frutto della collaborazione di cui l'Amministrazione si è avvalsa con l'Istituto di Geotecnologia di Siena:"A nostro avviso-sottolinea Mercandelli- non sono refusi, dichiarare una cava attiva se è inattiva o non caducata se è caducata sono errori gravi. Hanno confuso cave con altre particelle presenti nello stesso bacino ma che sono discariche. Gli errori sono diversi e non sappiamo dovuti a cosa ma l'impressione è che sia una ricognizione fatta sulla base di documenti inviati da concessionari e non frutto di controlli e sopralluoghi. Non è il sistema per un atto importantissimo come questo. Io per esempio ho avanzato la richiesta di 2 accessi agli atti il 4 di dicembre e ci sono 5 giorni massimo a disposizione per rispondere ma sto ancora aspettando: così non possiamo vigilare". Per Menchini non ci sono giustificazioni:"Noi avremmo preferito discuterlo-sostiene- per metterne in evidenza alcuni aspetti: l'anno ritirato parlando di refusi ma era un documento già passato al vaglio della Giunta e dalla Commissione ambientale: non sono refusi sono mancanze gravi".
Nella parte tabellare, raccontano i due consiglieri, compare per esempio la parola "affittato" di cui Menchini ha chiesto lumi sentendosi rispondere essere un refuso: "Ma con che cosa la sostituirete?" ha chiesto allora il consigliere che rivendica non di essersi astenuto ma di non aver votato affatto l'atto, approvato dalla maggioranza e di cui poi il sindaco ha deciso la sospensione della votazione.
"Nella tabella del documento M71 e M72-prosegue Menchini- sono definite cave inattive e i concessionari non risultano ma siamo andati a verificare e su M72 Valsora Palazzolo per esempio il concessionario secondo i Pabe è Turba Cava Romana. Non solo-ha aggiunto il consigliere-ma dalla cava M71 nel 2017 e nel 2018 non sono scesi blocchi e la cava M72 ha prodotto un blocco nel 2018 e uno nel 2017 e voi sapete che le cave possono essere caducate se restano inattive, in quel caso l'Amministrazione può procedere con nuove gare o può decidere di lasciarle inattive, per noi del Movimento per esempio per le cave dentro il parco delle Apuane saremmo per non rinnovarle".
L'altra grossa criticità denunciata dal Movimento Cinquestelle che apprendiamo attraverso le parole di Menchini, è l'assenza di partecipazione con sindacati e ambientalisti per la stesura del Regolamento degli Agri marmiferi, atto arrivato all'approvazione dopo 17 ore di discussione e 40 emendamenti presentati dal Movimento Cinquestelle e per lo più bocciati:"In pratica ambientalisti e sindacati-accusa il consigliere pentastellato- sono stati invitati la mattina del giorno dell'incontro per ricevere il testo con l'incontro avvenuto nel pomeriggio, è evidente che non hanno avuto la possibilità di studiarlo: è stata una partecipazione ridicola".
Per Menchelli il Regolamento approvato non tiene conto di impatto ambientale, filiera, tracciabilità, controlli, canoni adeguati in altre parole, dice il consigliere della redistribuzione della ricchezza.
Sulla filiera locale, che permetterebbe maggiore occupazione Menchelli denuncia:"La legge 35 del 2015 prevedendo la premialità il legislatore permette al concessionario di aggiungere anni alla sua concessione se l'estratto viene destinato alla filiera locale: la legge regionale fissa il tetto massimo a 25 anni della concessione e dice che la quantità alla filiera non può essere inferiore al 50%: a Carrara sono partiti da 13 anni applicando il minimo di 50% fino ad arrivare a percentuali dell'80% che garantisce 25 anni, ma a Massa queste percentuali sono molto più basse : con estensione della concessione a 13 anni si va dal 25% fino al 30% e solo con 25 anni si arriva al 50%.
"L'altro asse su cui abbiamo lavorato è il valore del marmo-rivendica il consigliere-. Attraverso l'Università di Siena si sono censite le tipologie di marmo che esce da ciascuna cava (blocco, semiblocco e informe) e quindi per ogni cava è stato stabilito il valore di mercato del marmo per ogni cava (il valore medio). Bene: il regolamento prevede che questo valore "potrà essere controllato ogni 3 anni" ma noi abbiamo chiesto che debba essere controllato e debba essere controllato ogni anno. Chiaramente-ha aggiunto Menchelli addentrandosi sul tema controlli- è evidente che non possiamo stabilire qualsiasi valore e qualsiasi percentuale ma se poi non ci sono i controlli tutto viene vanificato. A Massa dal 2018 e al 2020 come media si è controllato una cava ogni 3 anni: con questi ritmi non si va da nessuna parte anche perché è previsto dal Regolamento di revocare la concessione solo se nell'arco dell'anno ci sono stati almeno 5 controlli non andati a buon fine".
Altra questione affrontata e denunciata dai Cinquestelle è la tassazione prevista:"Noi abbiamo due tipi di tasse: il contributo di estrazione al 10% del valore medio secondo la legge regionale, soldi che entrano nella cassa del Comune ma nella misura del 10% va in parte alla Regione, in parte alla Asl e in parte al Parco delle Apuane mentre il restante viene speso per controlli, per la sicurezza socioambientale, il ripristino di strade in pratica un giroconto. Poi-prosegue il consigliere-la legge regionale prevede anche un canone di concessione che è a piena disponibilità del comune prevedendo che la somma delle due imposte non sia superiore al 15% limitando di conseguenza il canone di concessione al 5%. Ma Massa ha previsto di mettere a gara questo canone concessorio: quando le concessioni andranno a gara chi partecipa potrà offrire di pagare un contributo maggiore ma se c'è un tetto questa gara rischia di non esserci così noi a buon senso abbiamo chiesto di togliere questo tetto. Invece addirittura Massa ha posto un limite del 3%".
"Voi capite-ha commentato Luana Mencarelli-perché non abbiamo votato questo regolamento anacronistico e molto delicato verso l'attività estrattiva che compromette in primis la tutela ambientale: è sotto gli occhi di tutti il Frigido bianco dopo le piogge, i ravaneti, i canali intasati. Noi abbiamo chiesto che si obbligassero i concessionari del recupero ambientale della cave dismesse e abbiamo chiesto che il prelievo del materiale di scarto fossero opere obbligatorie da addebitare al concessionario con cadenza temporale. Ci siamo battuti per la sicurezza sul lavoro-ha sottolineato Luana Mencarelli -troppe volte le cronache ci hanno parlato di lavoratori che hanno perso la vita: il numero di addetti presenti sul piazzale di cava per esempio è importantissimo e invece anche dai Pabe viene fuori che il numero degli addetti è troppo basso. Un'altra cosa: sulle concessioni esistenti la legge prevede che possano essere prorogate per massimo 3 anni e loro invece hanno aggiunto accanto a proroga, la parola rinnovo aprendo la strada (in relazione agli anni di rinnovo) ad altre condizioni di concessione rispetto a quelle originarie. E' stata introdotta perfino l'espressione "altri beni" per cui si è temuto si aprisse la porta ai temuti beni estimati di Carrara-ha stigmatizzato la consigliere ricordando laconicamente-Tutti emendamenti respinti".
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