Politica
Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

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Italia Nostra sez. Apuo-Lunense apre un ciclo di conferenze e di incontri, per parlare delle criticità dell'intero territorio e lo fa attingendo dal suo "quaderno", vale a dire dal suo archivio e dalle sue battaglie storiche. Si parte con Marina: il 21 luglio, alle 18:00, presso il "Fortino" la costruzione storica che si trova nella pineta dietro il campo dei pini in evidente stato di degrado. "Italia Nostra apre i suoi quaderni" è il titolo dell'iniziativa e nel comunicato l'associazione culturale e ambientalista spiega:" L'edificio, diversamente da quanto dice il nome con cui è comunemente designato dai marinelli non era parte di una fortificazione. Era la base di un telegrafo "ottico". Di questo sistema di comunicazione a vista, di cui saranno illustrate storia e funzionamento, vorremmo promuovere un intervento di recupero e di valorizzazione, convinti che anche interventi circoscritti, minimi, possono essere un punto di partenza per una riqualificazione e una manutenzione diffusa del territorio".
"Gli incontri successivi-prosegue la nota stampa di Italia Nostra elencando i nodi che verranno affrontati per quel che concerne Marina-ancora relativi a Marina di Carrara affronteranno anche aspetti molto critici, tra i quali i rischi legati all'ampliamento del porto, la pianificazione di un "sistema del verde", la creazione di un'oasi naturalistica tra Fossa Maestra e Parmignola, il ripristino dello "storico" giardino accanto al defunto hotel Mediterraneo - autentico monstrum in pieno centro -, il recupero a fini sportivi del Campo dei Pini, il miglioramento della mobilità, un sistema di controllo dell'inquinamento acustico, la gestione partecipata e responsabile dei beni comuni (storico-culturali e ambientali, materiali e immateriali)".
"Sarà una serie di incontri aperti ai cittadini aventi come focus alcune criticità a Marina di Carrara. In seguito, si ripeterà lo stesso format per altre frazioni del nostro Comune" si spiega nel comunicato.
Parteciperanno Emanuela Biso e Mario Venutelli, rispettivamente presidente ed ex presidente di Italia Nostra Apuo-Lunense. Interverranno l'ambientalista Riccardo Canesi e gli storici locali Pietro Di Pierro e Beniamino Gemignani.
"Italia Nostra invita i cittadini interessati al nostro territorio a partecipare in modo attivo con contributi di idee e di conoscenze, con la propria capacità critica e di controllo. Li invitiamo a scriverci, fortemente confidenti nella potenzialità incisiva di una cittadinanza attiva, corresponsabile e propositiva. (
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"L'Accademia è stata amministrata nel migliore dei modi possibili". Con questa frase si concludeva la relazione del nucleo di valutazione nominato dal Mef (Ministero Economia e Finanze) del maggio del 2015, durante il governo Renzi (di centrosinistra) al termine dei sei anni di mandato che hanno fatto di Simone Caffaz il più longevo inquilino di Palazzo del Principe nella storia della Repubblica.
"In una città nel degrado più totale dopo 60 anni di amministrazioni di sinistra e 4 a Cinque Stelle - si legge nella nota -, un buon amministratore è una merce rara e preziosa. Carrara deve ripartire da una persona seria, onesta, competente, giovane, proveniente dal civismo e con una comprovata esperienza nell'amministrazione pubblica. Oggi sono finiti i tempi dei dilettanti allo sbaraglio del Movimento 5 Stelle così come cinque anni fa erano terminati quelli della macchina del consenso clientelare della sinistr"a.
I tre partiti (Lega-Salvini Premier, Forza Italia e Cambiamo con Toti), unitamente alle 3 liste civiche e al movimento Verdi Italia per Carrara, dopo un percorso lungo un anno e dopo aver incontrato una parte significativa della città e delle categorie economiche, sono lieti di annunciare di puntare proprio su Simone Caffaz in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera.
Quest'ultimo, dopo una lunga riflessione personale e politica, e dopo aver incontrato le forze politiche e gli ultimi due candidati rimasti in lizza con lui (l'ex presidente provinciale dell'ordine degli avvocati Salvatore Gioè e il segretario provinciale della Lega Nicola Pieruccini) e aver ottenuto da questi ultimi il consenso e il sostegno, ha deciso di accettare la candidatura.
"Quello che va oggi a cominciare - prosegue il comunicato - sarà un viaggio lungo ed entusiasmante nel quale cercheremo di coinvolgere la parte migliore della città e tirare fuori le energie sopite da tanti anni di cattiva amministrazione sulla base di una visione di città nuova e moderna, capace di interrompere la crisi e inaugurare il rilancio. Il programma sarà conseguente a questa visione da tutti noi condivisa e a un'ampissima campagna di ascolto a cui Simone Caffaz, assieme alle forze politiche e alle personalità della coalizione, darà vita in questi mesi estivi. Siamo certi che, già oggi, la nostra sia la prima coalizione della città in termini di consenso elettorale e rappresenti più di un carrarese su tre. Si è formata al termine di un lungo percorso in cui abbiamo condiviso ideali, valori e progetti e su questi vogliamo confrontarci ulteriormente, grazie anche al nostro candidato sindaco, con altri partiti, movimenti e associazioni in modo da puntare alla vittoria al primo turno".
"A tutte le forze politiche e civiche - conclude la nota -, ai movimenti e alle associazioni che non si riconoscono nella falsa rivoluzione del Movimento Cinque Stelle e nella restaurazione del Partito Democratico rivolgiamo un accorato appello a partecipare, assieme a noi, al più grandioso progetto politico e amministrativo di cambiamento, rinascita e rinnovamento della città, trasversale alle ideologie e agli schieramenti politici nazionali. La certezza che abbiamo oggi e che vogliamo trasmettere ai cittadini carraresi è quella di vincere le prossime elezioni amministrative e restituire alla città e ai giovani un futuro all'altezza della nostra storia. In bocca al lupo a Simone Caffaz e a tutti noi".
Chi è Simone Caffaz
47 anni, sposato con un figlio, laureato in scienze politiche, è un imprenditore nel settore tessile. Giornalista professionista, in passato ha collaborato a lungo con quotidiani e periodici ed è stato direttore di Tele Toscana Nord, Tele Riviera e dello Svegliarino, lo storico periodico della città di Carrara. Scrittore di saggi storici, è il massimo esperto del periodo delle leggi razziali e della persecuzione antiebraica in terra apuana. Dal 2009 al 2015 è stato presidente dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, dando un particolare impulso alla scuola che, durante il suo mandato, incrementò notevolmente il numero degli iscritti e recuperò una parte significativa del proprio patrimonio storico e artistico.
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La Regione Toscana faccia chiarezza sulla sanità e sui servizi socio assistenziali. Non ci piacciono le modalità operative del governatore che agisce a mezzo di ordinanze con le quali in modo dispotico gestisce le relazioni sindacali e di conseguenza il personale dipendente della sanità.
Enzo Mastorci spiega che le segreterie regionali hanno chiesto da tempo un incontro urgente con la regione, che però ad oggi non ha ricevuto riscontro.
“L’ordinanza 56 del 23 giugno che dispone per le ASL di mettere a disposizione delle RSA il personale infermieristico – tuona Mastorci - è fuori luogo e fuori tempo. La gestione autoritaria del personale infermieristico non risolve il problema caro presidente, lo rinvia soltanto. Tra poco la stessa sorte toccherà agli operatori socio sanitari”.
Da qui, parte un duro elenco di domande senza risposta, che il segretario Cisl FP rinnova alla regione: “Quale posizione ha assunto la regione Toscana circa la possibilità di aumentare e/o sbloccare il numero chiuso alle facoltà di Scienze Infermieristiche che grazie al decreto Ministero dell’Università e della Ricerca aumenteranno del 13%. La CISL FP a livello regionale ha già detto che l’aumento delle nuove matricole è insufficiente rispetto al fabbisogno”.
Ed ancora: “Quali misure ha disposto la regione Toscana rispetto alla formazione di nuovi OSS che ad oggi rimane ad unico appannaggio delle ASL ? Queste sono le scelte politiche che dovrebbe fare la regione per dare una risposta su servizi e lavoratori?”.
Secondo Mastorci: “Non è tollerabile che dopo mesi di emergenza, con turni doppi e riposi saltati allo stesso personale infermieristico già spremuto e al quale è stato chiesto un ulteriore enorme sforzo nella campagna vaccinale, adesso venga chiesto di andare in soccorso alle RSA. Le residenza sanitaria assistite sono sicuramente in gravi e grandi difficoltà ma il problema non si risolve facendo girare il personale come fosse una trottola “.
Secondo la CISL, dunque, è necessaria una convocazione urgente che imponga scelte coraggiose partendo da un presupposto certo: il personale infermieristico è ormai esausto.
“Nella realtà di Massa Carrara e Lunigiana – spiega Mastorci - gli infermieri in servizio al 31 maggio erano 1129 al netto delle lunghe assenze per malattie: quindi 118 nuovi infermieri in più rispetto all’epoca pre covid, registrati al 31-12-2019, che sono serviti per fronteggiare l’emergenza. A fronte dei nuovi reparti e delle nuove funzioni il personale è attualmente insufficiente anche per una normale ripresa delle prestazioni sanitarie. Allo stesso personale non è possibile chiedere ulteriori sacrifici nemmeno con prestazioni aggiuntive”.
“Ci piacerebbe sapere – incalza Mastorci – dove la regione Toscana ritiene che il personale infermieristico sia in sovrannumero. Il personale sanitario ha risposto alla grande fronteggiando la prima ondata covid con strumenti e dispositivi di protezione individuale insufficienti adattandosi alle continue e necessarie trasformazione dei reparti. Ha sopperito anche alla strutturale carenza organizzativa dei presidi ospedalieri e territoriali meritandosi l’appellativo di “ angeli “ e non vorremmo che questo fosse dimenticaro”.
“La regione Toscana – conclude Mastorci - proceda speditamente con le nuove assunzioni quanto mai necessarie. Ricordiamo al governatore che non è stato neppure approntato il piano ferie ed il riposo per gli operatori è quanto mai necessario”.
M.C.
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La Sezione Apuo-Lunense “L. Biso”” di Italia Nostra organizza una serie di incontri aperti ai cittadini aventi come focus alcune criticità a Marina di Carrara. In seguito, si ripeterà lo stesso format per altre frazioni del nostro Comune.
Con il titolo “Italia Nostra apre i suoi quaderni” si vuole sottolineare che gli argomenti (di diversa rilevanza) non sono nuovi per Italia Nostra, ma fanno parte della sua storia e del suo impegno ultradecennale, purtroppo spesso deluso.
Il primo incontro, che si svolgerà alle 18 di mercoledì 21 luglio, sarà dedicato al “Fortino”, ovvero la struttura circolare in pietra, di oltre due secoli, presente nella pineta in via Garibaldi presso il Campo dei Pini, dove si terrà l’incontro.
L’edificio, diversamente da quanto dice il nome con cui è comunemente designato dai marinelli, non era parte di una fortificazione. Era la base di un telegrafo “ottico”. Di questo sistema di comunicazione a vista, di cui saranno illustrate storia e funzionamento, vorremmo promuovere un intervento di recupero e di valorizzazione, convinti che anche interventi circoscritti, minimi, possono essere un punto di partenza per una riqualificazione e una manutenzione diffusa del territorio.
Gli incontri successivi ancora relativi a Marina di Carrara affronteranno anche aspetti molto critici, tra i quali i rischi legati all’ampliamento del porto, la pianificazione di un “sistema del verde”, la creazione di un‘oasi naturalistica tra Fossa Maestra e Parmignola, il ripristino dello “storico” giardino accanto al defunto hotel Mediterraneo - autentico monstrum in pieno centro -, il recupero a fini sportivi del Campo dei Pini, il miglioramento della mobilità, un sistema di controllo dell’inquinamento acustico, la gestione partecipata e responsabile dei beni comuni (storico-culturali e ambientali, materiali e immateriali).
Parteciperanno Emanuela Biso e Mario Venutelli, rispettivamente presidente ed ex presidente di Italia Nostra Apuo-Lunense. Interverranno l’ambientalista Riccardo Canesi e gli storici locali Pietro Di Pierro e Beniamino Gemignani.
Italia Nostra invita i cittadini interessati al nostro territorio a partecipare in modo attivo con contributi di idee e di conoscenze, con la propria capacità critica e di controllo. Li invitiamo a scriverci, fortemente confidenti nella potenzialità incisiva di una cittadinanza attiva, corresponsabile e propositiva. (
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Alla luce delle polemiche che ancora si leggono sulla stampa, e che chiamano in causa (in parte impropriamente, per il vero) l’amministrazione comunale, nonché delle preoccupazioni, più formali che sostanziali, che da varie parti vengono manifestate riguardo questa vicenda, senza peraltro aver mai proposto alcuna ipotesi di soluzione, il sindaco Francesco Persiani e l’assessore all’istruzione Nadia Marnica intendono precisare quanto segue: “Non siamo mai rimasti indifferenti alle necessità dei genitori, che abbiamo ricevuto in più occasioni, ed abbiamo individuato una soluzione che, almeno per l’anno scolastico 2021/2022, con un’organizzazione interna, consentirebbe la creazione della classe prima. Già lo scorso anno ci siamo mossi per salvaguardare quell’istituto che per noi è una importante risorsa. La scelta, condivisa dal Prefetto Ventrice, che ringraziamo per l’impegno a propria volta profuso, nel corso dell’incontro dello scorso 24 maggio, era stata spiegata alle famiglie e doveva essere recepita dall’Istituto scolastico. Continuando a pervenire all’amministrazione la comprensibile preoccupazione dei genitori, la stessa scuola è stata sollecitata a fornire informazioni circa l’approvazione della delibera di delocalizzazione degli iscritti di Castagnetola presso la scuola primaria. Se il percorso ancora non è stato attuato, questo è indipendente dalla volontà dell’amministrazione comunale che ha preso a cuore la questione cercando una soluzione nell’immediato per poi affrontare il problema degli anni futuri, nelle dovute sedi”.
Si tratta quindi di scongiurare il depotenziamento della scuola di Castagnetola ritenendo importante mantenere una scuola di prossimità, agevolando quanto più possibile le famiglie, ed evitando così uno svuotamento del plesso territoriale, con un conseguente rischio di chiusura. L’amministrazione comunale, pertanto, ha messo in campo tutto quanto nella proprie possibilità ma le risposte finali, per dare concretezza alla soluzione della vicenda, debbono ora giungere a livello scolastico da parte della Dirigente dell’Istituto.
Proprio nei giorni scorsi l’Assessore Marnica, con una propria comunicazione, ha nuovamente sollecitato l’adozione immediata dei provvedimenti necessari, che, si ribadisce, competono esclusivamente alla Dirigente attuare, chiedendo di essere rassicurati in proposito.
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La Lega Massa esprime ancora una volta la propria soddisfazione per l'avvio di un percorso importante come quello dell'adozione dei piani attuativi dei bacini estrattivi.
In un comunicato rende nota l'azione intrapresa nell'ultimo consiglio comunale:"Nello scorso consiglio comunale:" Dove c'e' anarchia trova spazio la disonestà ed è proprio questo che dobbiamo evitare-scrive- i piani di coltivazione che verranno rilasciati ai sensi dei PABE, introdurranno per la prima volta importanti novità, come il rilievo periodico delle cave attraverso droni e laser scanner, il sistema di tracciabilità attraverso chip dei blocchi estratti e l'implementazione della lavorazione obbligatoria in filiera corta. Ai concessionari- continua - verrà riconosciuto il 50% del volume totale escavabile, richiedendo, al fine del raggiungimento del 100%, l'ottenimento di particolari certificazioni ambientali e procedurali nonchè l'assunzione di nuovo personale. Verrà quindi ulteriormente ridotto l'impatto ambientale del lavoro delle aziende ed aumentata la sicurezza per i lavoratori. Con l'adozione dei PABE è iniziato un percorso che garantirà la più ampia partecipazione da parte di associazioni e cittadini, che attraverso lo strumento delle osservazioni, potranno suggerire migliorie o correzioni. L'amministrazione comunale ha già effettuato alcune videoconferenze di presentazione e ne effettuerà altre proprio per confrontarsi sul tema".
La Lega conclude ribadendo il pieno appoggio all'amministrazione Persiani, avvallata dal voto compatto in consiglio comunale.
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"Le immagini dei bagni allagati di Massa Carrara fanno arrabbiare e preoccupare proprio nel bel mezzo della stagione turistico-balneare. E' sconfortante vedere proprietari e gestori degli stabilimenti balneari togliere con i secchi l'acqua del mare dalle proprie strutture, gli interventi messi in campo sino ad ora sono evidentemente insufficienti visto che l'ultima mareggiata ha riproposto il problema in tutta la sua gravità. Ho presentato un'interrogazione alla Regione in cui chiedo quali interventi intende attuare per trovare una soluzione duratura all'erosione costiera; se non ritiene di prevedere una diversa programmazione per le operazioni di ripascimento, spostandole ai primi mesi dell'autunno così da non provocare danni alla stagione estiva; se si prevede un sostegno economico alle attività del settore turistico-balneare danneggiate dal fenomeno dell'erosione" annuncia il Consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, che ha ricevuto le segnalazioni del Coordinatore Fdi per la provincia di Massa Carrara, Marco Guidi, del capogruppo in Comune a Massa, Alessandro Amorese, e del delegato di Costa del Comune di Massa, Marco Amorese.
"E' necessario valutare una soluzione globale al problema dell'erosione costiera e non solo misure di emergenza, le attività economiche e ricettive hanno bisogno di una risposta complessiva e definitiva al problema -sottolinea Fantozzi- La Regione ha stanziato 9,3 milioni di euro per il biennio 2018-2019 e lo scorso marzo la Giunta regionale ha approvato la delibera con il primo stralcio del Documento Operativo per la Costa 2021, contenente le attività di ripristino della costa toscana ed in particolare delle spiagge maggiormente colpite dalle mareggiate dello scorso inverno. Si tratta di 12 interventi per i quali vengono messi a disposizione 2,5 milioni di euro. Un quinto di questi fondi è destinato al litorale massese, da dividere in due lotti operativi per Marina di Massa e Ronchi. Inoltre a febbraio è stata istituita una task force permanente per affrontare il fenomeno dell'erosione costiera. Purtroppo, però, la somma regionale stanziata non basta a dare il necessario apporto di sabbia, considerato che nel documento elaborato dai Comuni di Massa, Montignoso e Forte dei Marmi, dalla Provincia e dai balneari, si evidenzia la mancanza di 200mila metri cubi di sabbia da distribuire su 2,5 chilometri di costa. I balneari lo hanno detto a chiare lettere alla Regione: la quantità di sabbia stanziata è irrisoria rispetto alla necessità!".
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Il gruppo consiliare del Pd raccoglie il malcontento di alcuni cittadini coltivatori della campagna apuana e alcune piccole imprese agricole, rivolgendo una mozione all'amministrazione. Perché non rendere utilizzabili le gore? Chiedono i cittadini.
I consiglieri Stefano Alberti, Gabriele Carioli ed Elena Mosti fanno dunque proprie "le ragioni poste in calce ad una petizione del Comitato "Difendiamo le Gore" che richiamava l'attenzione degli enti preposti ad una soluzione che non vanifichi la nostra storia di civiltà contadina, né la fatica, l'impegno e gli sforzi che facciamo ogni giorno per mantenere vitale il territorio e l'ambiente".
"Da tempo-scrivono in una nota i consiglieri Stefano Alberti, Gabriele Carioli ed Elena Mosti- un nutrito numero di coltivatori di Massa e Aziende che, da anni, supportano l'economia della zona coltivando appezzamenti di terreno agricolo di proprietà, in concessione o a mezzadria, fanno presente che non possono utilizzare i canali demaniali comunemente definiti "gore" per irrigare i loro appezzamenti e chiedono di essere rassicurati circa il recupero e il riavvio di detto sistema irriguo che risponde ad un'esigenza vitale per il mantenimento di questa economia e per il quale in passato veniva regolarmente pagato un canone; attualmente la situazione è veramente drammatica: chi non può provvedere (a proprie spese) alla predisposizione di pozzi privati, è obbligato ad utilizzare l'acqua dell'acquedotto comunale".
I consiglieri spiegano la competenza che riguarda il sistema di irrigazione della campagna di Massa e la situazione in cui si trova, sottolineando l'importanza per le realtà contadine esistenti e per il patrimonio stesso di ingegneria idrica che permette di sollevare dal peso di consumo d'acqua il sistema idrico della città, stimolando a sfruttare i bandi messi a disposizione dalla Toscana:" Questo servizio-premettono i consiglieri- un tempo di proprietà della provincia, di fatto è sempre stato gestito dal comune in collaborazione con la medesima per quanto riguarda la parte "tombata" che corre sotto il manto stradale cittadino; al momento nessun ente si occupa più del sistema. L'impianto irriguo delle gore, antico e perfetto nel suo capillare diramarsi sotto tutto il territorio, oltre che essere un patrimonio di ingegneria idrica storica da salvaguardare, costituisce di fatto l'unica risorsa in un'ottica vitale di gestione dell'irrigazione, che permette l'uso di acqua non potabile per le attività agricole, senza pesare sull'impianto idrico della città, peraltro tutelato ogni anno, nel periodo estivo, da un'ordinanza del Sindaco che vieta l'uso dell'acqua potabile per annaffiare, a tutela del fabbisogno fisiologico dell'intera cittadinanza; questo immobilismo è tanto incomprensibile quanto deleterio in quanto danneggia il lavoro degli agricoltori vanificandone le fatiche, e rappresenta un grave ostacolo alle prospettive economiche del territorio; la stessa Regione Toscana ha istituito bandi e finanziamenti per favorire lo sviluppo, anche come opportunità lavorativa per i giovani, dell'agricoltura biologica e a Km 0 che necessita, come "condicio sine qua non", di un impianto di irrigazione efficiente, economico e sicuro al quale il sistema di "gore" a cui ci riferiamo, può dare sicura risposta".
Ecco cosa chiedono all'amministrazione:" Chiudere la procedura amministrativa con la provincia di Massa Carrara per prendere in carico questi canali irrigui secondari (le gore) e riattivare parzialmente le gore consentendo l'utilizzo di quelle in buono stato d'uso e di efficienza; attivare un percorso con il Comitato per la valorizzazione del reticolo delle gore massesi, prevedendo anche la possibilità di una Convenzione che descriva compiti ed impegni futuri".
Concludono quindi i consiglieri Alberti, Carioli e Mosti:"La chiusura delle gore irrigue che, non consentendo a centinaia di piccoli appezzamenti agricoli di avere l'acqua per irrigare le colture, nega un'attività agricola amatoriale, che coinvolge soprattutto anziani, ricca di benefici per tutta la comunità. Attività che costituisce un vero e proprio presidio territoriale per impedire l'abbandono della campagna (e lo di quello che ne resta) e il degrado conseguente, un apporto significativo alla tutela dell'ambiente, un virtuoso risparmio idrico, un contributo a stili di vita salutari, un valore sociale importante".
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L’adozione dei PABE ha riacceso il dibattito pubblico massese tra società civile, forze sociali e associazioni ambientaliste sulle modalità per trarre il massimo dei benefici per i cittadini, in termini di occupazione ed entrate comunali, dentro una dimensione che riduca al minimo i danni ambientali.
“Il marmo è certamente un patrimonio collettivo prezioso ed importante e quindi è più che giusto che venga valorizzato con modalità che vadano a vantaggio di tutta collettività e non di pochi. Alla politica spetta il compito di stare si dentro il “mercato”, ma anche di animarlo e di orientarlo con gli strumenti di cui dispone”.
È l’appello della segreteria comunale e del gruppo consigliare del PD
“Siamo fortemente contrari alla riapertura di sette nuove cave che, per localizzazione e qualità, significherebbero un peggioramento in termini ambientali e di difesa delle nostre montagne, con scarsi risultati dal punto di vista economico”.
“Aumentare i volumi concessi nei prossimi 10 anni – incalza il PD - compromette la definizione di una strategia adeguata a perseguire efficacemente l’obiettivo di fare sistema e recuperare l’intreccio fra cave e lavoro al piano, allontanando sempre di più la possibilità di determinare una riduzione complessiva dei materiali escavati con una minore impronta ecologica e di forte rilancio della trasformazione in loco”.
Secondo il PD massese, il consiglio comunale ha sancito le spaccature all’interno della maggioranza ed ha rimarcato le profonde divisioni di fondo tra l’amministrazione Persiani e le forze di centrosinistra.
“Il partito democratico – prosegue il gruppo - ha come riferimento un modello di sviluppo, di scelte economiche e sociali che ha il suo cuore pulsante nella declinazione e piena attuazione dei temi collegati alla sostenibilità”.
“La legge 35/2015 della regione Toscana rappresenta un punto di partenza molto avanzato per il settore, sul quale sviluppare una discussione approfondita.Declinare questo settore – conclude il PD - solo ad interessi economici, come sostiene il sindaco Persiani, rafforza le forti contraddizioni e sperequazioni che ne stanno determinando la non sostenibilità, non solo dal punto di vista ambientale, ma proprio dal punto di vista economico”.
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I Giovani Democratici di Massa Carrara rendono noti, in un comunicato, i dati sulla disoccupazione giovanile della provincia, manifestando tutta la loro preoccupazione: "La nostra provincia - scrivono - mostra secondo le statistiche ISTAT, una disoccupazione giovanile (18-29) in aumento nel biennio 2019-2020. Se nel 2019 la disoccupazione giovanile era al 12.8%, nel 2020, per probabile effetto della pandemia, era al 19.4%. Decisamente più problematica risulta l'analisi della disoccupazione nel biennio 2019-2020 relativamente all'occupazione maschile e femminile sempre relativa alle fasce d'età 18-29. Laddove nel 2019 l'occupazione maschile era al 13.2% ed addirittura nel 2020 si è abbassata all'11.3%, ciò che si denota per l'occupazione femminile è preoccupante: dal 12.3% del 2019 al 30.5 del 2020".
I Giovani Democratici denunciano, come concause della disoccupazione, le condizioni contrattuali da parte dei datori di lavoro, verso soprattutto alcune categorie di lavoratori, in particolare i cosiddetti stagionali: "La nostra posizione su questo tema è molto chiara: è necessario tutelare maggiormente i lavoratori - dicono - soprattutto quelli più giovani, dal venire letteralmente sfruttati. Questa tendenza è a nostro modo di vedere inaccettabile, proprio perché la retribuzione nei confronti del lavoratore deve essere non solo proporzionata alla qualità e quantità del lavoro, ma deve essere anche sufficiente ad assicurare al lavoratore "un'esistenza libera e dignitosa" (Costituzione art. 36"-).
Altro problema di enorme portata è il lavoro irregolare, che da sempre si presenta come punto critico non
solo a livello provinciale ma anche a livello nazionale, andando a comprendere molti lavoratori: " Il fenomeno
del lavoro in nero deve essere contrastato in maniera netta - affermano - perché nel lungo periodo produce danni a tutta la comunità, soprattutto ai lavoratori, i quali non si vedranno attribuiti i contributi che in realtà
spetterebbero lor".
L'invito da parte della componente, è quello di affrontare seriamente il problema, da parte delle istituzioni: "I datori devono investire e credere nella popolazione più giovane - concludono - con l'uscita dalla pandemia abbiamo l'occasione di trasformare radicalmente la vita e l'economia della nostra provincia".
D. B.
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