Politica
Piazza Donatori di Sangue nel degrado: Fratelli d'Italia Massa chiede intervento immediato
“Quello che dovrebbe essere un luogo di memoria, gratitudine e civiltà, oggi si presenta in uno stato di totale abbandono e incuria. Piazza Donatori di Sangue, con il…

Frane ad Altagnana, ancora nessun intervento: la segnalazione del Movimento 5 Stelle Massa
A distanza di un mese dalla prima segnalazione, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa è tornato ad Altagnana per verificare lo stato delle frane che…

Il fallimento delle bibliocabine a Massa, da simbolo di cultura a monumento del degrado: la critica di Fratelli d'Italia
Le cosiddette "Bibliocabine", nate qualche anno fa come progetto di promozione della lettura e della cultura diffusa, si stanno rivelando oggi un clamoroso fallimento. Nella nostra città,…

Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

Il Polo P&S: servono soluzioni su parcheggi e mobilità nel quartiere del Mirteto
“La situazione della mobilità lungo l’asse stradale di via Salvetti al Mirteto va studiata in maniera approfondita trovando delle soluzioni sia per i residenti, sia per la situazione…

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Dopo i riscontri postivi sul progetto “Zerosei” avviato tra il nido Girotondo e la scuola dell’Infanzia Giampaoli lo scorso autunno, con l’inizio dell’anno scolastico 2021/22 l’iniziativa si estenderà anche a Bonascola.
A seguito della sottoscrizione tra Comune di Carrara e Ic “Fossola Gentili” di un protocollo di intesa, infatti, anche al nido “Il Koala” e alla scuola dell’Infanzia “San Luca” potrà essere avviato il progetto: da settembre 2021, i bambini iscritti all’ultimo anno del nido e quelli del primo anno dell’infanzia, saranno protagonisti di un percorso di continuità, nell’ambito di un vero e proprio “Polo dell’Infanzia” costituito in ottemperanza alle linee guida previste dalle norme regionali e nazionali che incentivano questo tipo di esperienze.
«Nonostante le difficoltà poste dalla pandemia, abbiamo deciso di ampliare il progetto “Zerosei” nella nostra città, coinvolgendo anche il polo “Fossola Gentili”: una scelta fatta sulla base dei riscontri positivi avuti a Marina e che conferma quanto crediamo in questa iniziativa» ha dichiarato il sindaco Francesco De Pasquale titolare della delega all’istruzione, ricordando che il progetto «consente di valorizzare l’opportunità pedagogica della continuità educativa e di potenziare lo sviluppo della rete dei servizi educativi e scolastici del territorio, favorendo anche la conciliazione dei tempi lavorativi delle famiglie, nonché il benessere dei bambini».
L’attivazione del progetto prevede l’incremento del personale e l’attivazione di corsi di formazione dedicati per gli educatori dell’asilo nido e per i docenti della scuola dell’infanzia, così come previsto dall’Intesa stipulata tra la Regione Toscana e l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana.
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Via i pini pericolosi da alcune importanti strade di Marina di Carrara. Al loro posto arrivano i lecci. Lo ha deciso la giunta comunale con la delibera numero 299 del 3 dicembre 2020, che ha approvato il progetto per la sostituzione delle alberature poste in via Genova, piazza del Commercio e via Savonarola a Marina di Carrara. Un intervento che permetterà di rendere sicuro un tratto di strada dissestato dalla presenza di radici di alberi.
«Nella zona di Marina di Carrara – spiega l’assessore Andrea Raggi –in adiacenza ad alcune strade sono presenti delle piante di pino domestico i cui apparati radicali stanno creando problemi alla sicurezza della circolazione stradale. Abbiamo così chiesto ad un agronomo di valutarne la stabilità e i fattori di rischio e dopo un’attenta analisi abbiamo potuto progettare un intervento che non si limita a sostituire le piante in età avanzata ma apre ad un percorso più ampio di riqualificazione della zona».
Nel caso dei pini esaminati in via Genova, piazza del Commercio e via Savonarola, l’agronoma incaricata dal Comune ha riscontrato un fattore di rischio elevato: “I pini in oggetto presentano difetti strutturali – scrive nella relazione l’agronoma - e sono piante in fase avanzata del ciclo vegetativo e quindi andranno comunque sostituiti nel medio periodo”, e aggiunge “non risultano tecnicamente applicabili interventi razionali di stabilizzazione delle piante, e date le scarse prospettive di vita futura, sono da sostituire”.
In via Genova, nel tratto fra via Volpi e via N.Sauro, è prevista la sostituzione delle piante di pino domestico con piante di Quercus ilex (leccio) della stessa tipologia già presente all’interno della pineta; in via Savonarola la sostituzione delle piante di pino domestico con piante di Quercus ilex (leccio) della stessa tipologia già presente in via Savonarola nel tratto a mare di via Garibaldi; in piazza del Commercio la sostituzione delle piante di pino domestico con piante di Quercus ilex (leccio) della stessa tipologia già presente nella stessa strada nel tratto immediatamente precedente il tratto interessato lato Sarzana-mare. L’intervento ha un importo complessivo pari a € 47.598,30.
Esenzione o slittamento della Tari per i ristoranti: l’appello di Martisca e Bruschi di Forza Italia
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La constatazione è ormai unanime e ad essa si aggiunge anche la voce del coordinamento comunale di Forza Italia e di Forza Italia giovani per far sentire ancora più forte il grido d’allarme della categoria: le attività di ristorazione sono state le più colpite dalla crisi economica innescata dalla pandemia e adesso devono comunque far fronte agli obblighi fiscali e versare la tassa sui rifiuti pur avendo le attività chiuse da mesi. Così Lucian Martisca, coordinatore comunale di Forza Italia Giovani: “ I ristoratori sono stati costretti a chiudere e a lasciare a casa decine di persone. In pochi hanno provato a resistere, a testimonianza di determinazione e professionalità. Tutti, adesso hanno ricevuto la lettere dal comune per il pagamenti della Tari, tassa dei rifiuti, che serve per sostenere il servizio di raccolta, trasporto, smaltimento e recupero dei rifiuti, anche se loro ristoranti sono stati chiusi per mesi e di rifiuti non ne hanno prodotti. In questo periodo il comune deve dimostrare di essere di sostegno ai propri cittadini, e quindi esentare i ristoratori dal pagamento della Tari. Sarebbe un segnale importante da questa amministrazione che spesso si e dimostrata assente. Se questo non fosse possibile chiedo lo slittamento immediato della scadenza della Tari al 31 di agosto 2021, per dar modo ai commercianti locali di rialzarsi con calma durante l’anno nuovo, sperando di non subire la terza ondata di cui tanto si parla.” Martisca ha ribadito il sostegno e la solidarietà di Forza Italia agli operatori del settore: “ I ristoratori sono una parte fondamentale dell’economia locale pertanto invitiamo il sindaco Francesco De Pasquale ad aiutare concretamente questa categoria.”.
Anche il coordinatore comunale di Forza Italia Riccardo Bruschi si è espresso sul tema: “Il problema sollevato dal movimento giovanile di FI è assolutamente attuale visto che il comune di Carrara ha appena inviato gli avvisi di pagamento, per lo più già scaduti. La possibilità di non far pagare la Tari, checchè ne dicano l’assessore al bilancio ed il sindaco, è assolutamente possibile su base volontaria. Il comune può richiedere ad Arera l’entità possibile della riduzione, in quanto un minimo di copertura dei costi deve esserci anche in base alla solidità dell’ente. Nulla poi vieta al comune stesso di destinare dei fondi propri in ulteriore riduzione della tassa. Lo hanno fatto a Massa con una manovra da un milione e 250 mila euro così suddivisi: 250 mila euro per il bonus sociale, 400 mila a sostegno delle utenze domestiche e 600 mila per le utenze non domestiche. Per le aziende costrette alla chiusura nel periodo del lockdown, non avendo prodotto rifiuti, la quota variabile della tariffa Tari sarà annullata in base ai giorni di sospensione dell’attività. Per quanto riguarda i privati cittadini, cioè le utenze domestiche residenti, saranno applicate tariffe ridotte, per le famiglie nelle quali almeno un componente non abbia percepito reddito per almeno tre mesi.E’ stato fatto anche a Lucca che ha addirittura esentato le attività produttive rimaste chiuse nel secondo lockdown inviando una bolletta a zero. E non vale la giustificazione che gli altri comuni sono più ricchi: il comune di Carrara ha un’ entrata dalla tassa marmi che gli altri neanche si sognano, che aumenta almeno del 20 per cento il bilancio del comune. Quindi è una vergogna che a Carrara l’amministrazione, nelle persone di Martinelli e De Pasquale, non riesca ad aver fatto un piano di provvidenze di contrasto a questa crisi come noi avevamo proposto mesi orsono. Non ci resta che unirci alle proteste dei commercianti e di tutti i cittadini, e ci auguriamo presto di poter dare alla città una guida migliore di quelle delle ultime decadi.”.
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Perplessità della Lega sulla propaganda a favore del bando Carrara Si-Cura, fatta dall’onnipresente Marzia Paita, che pur non facendo parte della giunta, ma solo del consiglio comunale, è ormai diventata una sorta di tuttologa dell’amministrazione pentastellata di Carrara e per questo, costantemente inviata dall’amministrazione stessa a gestire ogni confronto con i cittadini e ad esprimere pareri e giudizi alla stregua dei membri della giunta, sebbene le uscite spesso impulsive e poco ragionate della consigliera ubiqua abbiano innescato lunghe e pesanti polemiche.
A sottolineare quanto sia “vuota e sterile” la promozione fatta dalla Paita sul bando Carrara Si-Cura è stato Nicola Pieruccini, coordinatore della Lega Salvini Premier, che ha ricordato alla consigliera ed anche a tutti i cittadini che il finanziamento regionale da centomila euro per tale bando sarebbe a rischio di essere revocato perché il progetto sarebbe già fallito in partenza.
“Un’amministrazione miope ed incapace - ha detto Pieruccini - che non si è dotata nell’arco di un anno di in un piano di sostenibilità e compatibilità in grado, già da solo, di sostenere l’ apertura di attività nell'area del centro storico. Un' amministrazione comunale che ha dimostrato di non essere stata neanche capace di mantenere un minimo di decoro urbano evitando la costante presenza di cassonetti stracolmi di spazzatura puzzolente e cartoni abbandonati per strada ovunque.”.
La mossa decisa dall’amministrazione di allargare la zona bersaglio oltre il centro storico, secondo Pieruccini sarebbe stata inutile e probabilmente dovuta al fatto che con il primo avviso non erano arrivate adesioni dei proprietari dei fondi sfitti, dal momento che nell’area erano inserite zone come Via Vezzala e Via Carriona, note per essere aree sporche, indecorose, buie ed abbandonate e quindi inappetibili per un qualsiasi imprenditore che volesse investire in una attività commerciale.
“Nonostante il bando preveda un contributo in conto affitto e per il pagamento delle utenze con l'impegno di 50 mila euro per l'anno 2020 e 30 mila per il 2021 e 2022 – ha aggiunto Pieruccini - non può interessare a nessuno viste le tipologie commerciali individuate e vista la crisi nera che stiamo vivendo. Forse la proposta potrebbe valere solo per la convenzione stipulata con il direttore pro-tempore dell'Accademia Luciano Massari per l'apertura di gallerie d'arte e spazi espositivi. Certo è che non sono stati resi noti neanche quanti i proprietari di fondi sfitti hanno dato la loro disponibilità nonostante le due manifestazioni d’interesse.”.
Questo sarebbe accaduto, secondo Pieruccini, a causa del fatto che i fondi del centro storico, spesso non sono a norma e mancano di allacci delle utenze e alla rete fognaria e hanno seri problemi di connessione, cosa peraltro confermata anche dalla Paita, a quanto riferisce Pieruccini, in una dichiarazione a ruota libera fatta in sede di commissione commercio.
“Inoltre l'assessore Giovanni Macchiarini e la presidente Marzia Paita - ha proseguito Pieruccini - vorrebbero vendere un progetto di rilancio del commercio senza senza aver valutato l' impatto fortemente sfavorevole rispetto a quelle attività che stanno affrontando a testa alta la crisi da anni. I nostri commercianti storici infatti che hanno presidiato con le proprie forze e da soli le proprie attività, sono stati abbandonati a loro stessi dall’amministrazione 5 Stelle anche durante la devastante pandemia da Covid e ora, coll’avvio del progetto Carrara Si-cura, gli stessi grillini sostenitori del progetto, permetterebbe di aprire una sorta di concorrenza sleale diretta verso chi già fa fatica ad andare avanti, per cui, l’aver investito tempo e denaro pubblico sul progetto Carrara Si-cura oltre che un fallimento potrebbe essere davvero definito un controsenso.”.
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Massa Città in Comune entra a gamba tesa nella vicenda Serinper e con un comunicato breve, ma incisivo, chiede ai politici coinvolti nell'indagine di fare un passo indietro:
L'indagine portata avanti a 360 gradi dalla Procura e dai carabinieri sulla galassia Serinper dovrebbe consigliare a tutti la massima prudenza. Bastano i racconti di chi ha vissuto in prima persona questo tipo di "accoglienza" per capire che siamo di fronte a un sistema volto unicamente al profitto sulla pelle dei più deboli. I conti li stanno pagando i minori, i lavoratori di quelle strutture e noi cittadine e cittadini. Siamo di fronte ad un modello di fornitura di servizi socio-sanitari che non funziona e che va profondamente rivisto.
La "politica" ne esce male da questa storia e non solo perché sembrerebbe aver chiesto favori in termini di assunzioni e forse anche di voti, ma anche perché una volta indagata non ha fatto un passo indietro rispetto alle cariche mettendosi nelle condizioni di difendersi come i comuni cittadini. Ha preferito continuare a esternare sui social (anche questo un segno dei tempi) senza il minimo rispetto per un'indagine che racconta di violenze sui minori. Chiediamo a Bellesi, Benedetti, Lorenzetti, Podestà e Petracci un atto di rispetto istituzionale, un'autosospensione dalle loro cariche politiche, un atto di rispetto nei confronti delle famiglie dei minori e delle cittadine e cittadini che rappresentano. Chiediamo inoltre agli indagati, vista la delicatezza della questione, la massima collaborazione verso la giustizia per fare in modo che la verità venga chiarita quanto prima.
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E’ un problema ciclico che a tappe fisse si rinnova: il livello di rumorosità della parte est di Marina di Carrara. L’ha rispolverata il gruppo consiliare Insieme per Carrara formato da Gianenrico, Spediacci, Andrea Vannucci e Dante Benedini che ha ricordato che già due anni fa l’aveva portata all’attenzione dell’amministrazione, presentando i dati delle indagini Arpat che certificavano una rumorosità diurna e notturna abbondantemente e costantemente più alta dei limiti di legge.
“All’epoca – hanno detto da Insieme per Carrara - l’assessore Scaletti ci rispose che nel giro di qualche settimana sarebbe stato sottoposto all’attenzione del consiglio comunale un nuovo piano acustico. Nel novembre del 2018 abbiamo di nuovo sollecitato l’amministrazione sullo stesso tema ed in questo caso ha risposto il sindaco dicendo che il piano acustico era quasi pronto, salvo la presenza di“alcuni piccoli nodi da sciogliere” .
Ha inoltre aggiunto che attraverso il progetto di water front la situazione avrebbe avuto un notevole miglioramento: "Sono trascorsi altri due anni e del nuovo piano acustico non c’è traccia. I cantieri del water front sono ancora in alto mare e i nostri concittadini di Marina sopportano polveri e rumori determinati da una situazione di palese illegalità nell’inerzia più totale dell’amministrazione. Considerato che il piano acustico non potrà risolvere assolutamente nulla visto che nulla sarà fatto per diminuire i rumori e si limiterà soltanto ad alzare le soglie della rumorosità, ci domandiamo quale sia la sua utilità in relazione a questo problema. Visto che prima o poi si farà il water front, che serve soprattutto a mitigare l’impatto delle attività portuali nei confronti del resto della città, ci aspetteremmo che la sua realizzazione consentisse una riduzione del rumore e non che facesse alzare le soglie di legge“.
Insieme per Carrara ha quindi chiesto di verificare se e quanto i lotti uno e due del waterfront saranno realizzati ed ha ricordato che, tuttavia, nel frattempo i residenti di Marina continueranno ad aspettare una soluzione: “Se non è certo che il waterfront risolverà il problema acustico non è illegale aspettare i due anni necessari a realizzare il progetto, per capire se tale problema sarà risolto” è il quesito che si è posto il gruppo Insieme per Carrara.
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E’ severo il giudizio del consigliere Bernardi sul reddito di cittadinanza, misura fortemente voluta dal governo 5 stelle che per il consigliere comunale carrarese sarebbe di fatto un costosissimo flop, ideato e gestito male dai pentastellati, il cui fallimento è riconosciuto anche dal governo stesso.
“Molti politici - ha spiegato Bernardi - hanno evidenziato che il reddito di cittadinanza è una misura assistenzialista pura che, per incapacità di progettazione e di gestione, si è impantanata nella fase della ricerca del lavoro. Tanto che sono già stati per così dire “licenziati” gli inutili e poveri navigator.”.
Ma passando dal piano nazionale a quello comunale, Bernardi ha messo in evidenza una linea in controtendenza: “L’assessore al Sociale Anna Galleni è stata una sostenitrice del reddito di cittadinanza tanto da difenderlo in consiglio comunale in tutto e per tutto, salvo, poi, a distanza di quasi un anno dalla pubblicazione del decreto del Ministero del Lavoro, non ottemperare alla fase due.”.
Bernardi ha accusato di inerzia la Galleni ed ha attribuito a questa immobilità la responsabilità di un grave danno sia verso i beneficiari, sia verso la città per il fatto che i progetti utili alla collettività non siano ancora partiti. Da qui i quesiti posti da Bernardi sullo stato dell’arte dell’elaborazione dei Puc da parte dell’amministrazione: “Dopo la sospensione dovuta all’emergenza Covid, cosa ha fatto l’amministrazione grillina visto che dal 17 luglio, i percettori di misure di sostegno al reddito dei comuni che avevano attivato i lavori di pubblica utilità, hanno potuto ricominciare a lavorare? I PUC che dovevano partire nel nostro comune, che fine hanno fatto? La Galleni si era presa con tranquillità i suoi tempi e finalmente ad agosto aveva pubblicato l'avviso pubblico rivolto alle associazioni che avrebbero dovuto collaborare a questi progetti. Quante associazioni e quali hanno risposto? L’ amministrazione ha proceduto a caricare la convenzione sulla piattaforma GePI ed ha attivato i patti per l’inclusione sociale e i sostegni in essa previsti, nonché la valutazione multidimensionale che eventualmente li precede (ricordando che entrambi costituiscono livelli essenziali delle prestazioni secondo la legge verificando i requisiti anagrafici dei beneficiari in particolare, di residenza e di soggiorno, nonché comunicati ad Inps? Sono in corso i controlli a campione sulla composizione del nucleo familiare, attraverso l’incrocio delle informazioni dichiarate ai fini ISEE con quelle disponibili presso gli uffici anagrafici e quelle raccolte dai servizi sociali sulla base di un piano adottato dal comune? Noi pretendiamo una risposta su questi punti perché, nonostante il fallimento del progetto in se stesso, restiamo convinti che almeno i PUC possano essere un valido strumento nelle mani dei comuni, per quanto, solo a Carrara riguarderebbero un numero nutrito di persone. Ci auguriamo presto di vedere al lavoro un esercito di persone volenterose e pronte a mettere a disposizione otto ore settimanali per sdebitarsi in qualche modo del beneficio ricevuto. L’iniziativa rappresenterebbe un'occasione di inclusione e crescita anche per i soggetti fragili seguiti dall’assessore Galleni in coerenza con le loro competenze professionali e in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il servizio sociale. I progetti utili alla collettività invece dovrebbero riguardare attività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, e avrebbero dovuto essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e da intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai comuni. Noi aspettiamo fiduciosi.”.
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La Dei non appartiene a Forza Italia e si sciacqui la bocca prima di parlare di questo partito e la Nardi doveva denunciare le criticità riscontrate in una struttura Serinper: Benedetti parla di strumentalizzazioni politiche scorrette dell’opposizione
Non fa parte di Forza Italia, non rappresenta il partito e in consiglio comunale vota sempre con il gruppo di opposizione: con queste motivazioni e l’invito a sciacquarsi la bocca quando parla di Forza Italia il presidente del consiglio comunale di Massa Stefano Benedetti ha aperto la sua replica alla consigliera Roberta Dei, fuoriuscita da Forza Italia e capogruppo del gruppo misto di maggioranza. A fare infuriare Benedetti , che ha anche detto di considerare la Dei alla stessa stregua e con le stesse responsabilità del centro sinistra per il disastro amministrativo degli ultimi anni, sono state le dichiarazioni della consigliera che attribuivano invece responsabilità anche all’attuale giunta del sindaco Persiani.
“E’ inutile che tenti di addossare alla giunta Persiani ed a Forza Italia responsabilità che sono di altri come il Piuss, progetto fallimentare che vede Martina Nardi in prima fila, che proponeva la famosa scala mobile che avrebbe dovuto raggiungere il Castello Malaspina. Oppure il famoso Borgo Ducale, sempre promosso dalla signora Nardi , che oggi si ricorda solo per il degrado assoluto di una struttura rimasta completamente abbandonata in mezzo alla città. Negli articoli usciti sulla stampa Roberta Dei chiede che cosa abbia fatto Forza Italia in questa maggioranza per i 35 appartamenti dell’ex Mattatoio , dimostrando, poveretta, di non ricordarsi cosa è accaduto in quegli anni, o facendo finta di non ricordare, visto che oggi la sua unica attività politica la svolge solo per sparare castronerie contro il sindaco, l’amministrazione comunale ed il sottoscritto. Quegli alloggi popolari facevano parte, appunto, del Progetto Piuss che tutto il Centro Destra e dico tutto, ha fortemente ostacolato con l’obiettivo di bloccarlo, perché conteneva parti sostanziali di progetti ed iniziative assurde ed irrealizzabili, infatti, con il senno del poi, tutto è crollato pezzo per pezzo a dimostrare che avevamo ragione. La consigliera Dei, invece di farsi scrivere articoli da altri, dovrebbe iniziare a svolgere il suo ruolo come fanno tutti gli attuali consiglieri e quindi informarsi meglio prima di scrivere cose non vere e prive di fondamento, frequentando magari le commissioni consiliari , cosa che fino ad ora si è rifiutata di fare ed intervenendo seriamente nei dibattiti del consiglio comunale, evitando di limitarsi solo a leggere interpellanze di cui non conosce il significato perché non è farina del suo sacco.Capisco che essendo di fatto parte attiva della minoranza debba attaccare, però c’è modo e modo di farlo.”
Benedetti ha poi chiamato in causa anche l’onorevole Martina Nardi che ha dichiarato alla stampa in questi giorni di aver riscontrato lei stessa carenza gravi nella gestione di una struttura di Serinper ma di essersi limitata a un richiamo verbale: “Stessa cosa dicasi per Martina Nardi che proprio oggi scrive a proposito della casa famiglia di Caglieglia “La Nardi ha detto che sapeva quello che accadeva all’interno della casa famiglia di Caglieglia, ed è vero, perché la stessa afferma di aver portato della carne per sfamare gli ospiti. Ma è inevitabile domandare perché non si sia attivata per informare le Forze dell’Ordine e la Procura? Troppo facile oggi ricordare le cose a modo suo, tentando di speculare e strumentalizzare un fatto accaduto ormai tre anni fa. Ho messo insieme le due cose e i due soggetti, Dei e Nardi, perché ritengo che siano casi simili, e tutte e due strumentalizzatrici politicamente scorrette che con i loro comportamenti evidenziano bene quale sia la loro caratura, sicuramente deleteria per la nostra comunità.”.
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Si è unito alla critica mossa dal vescovo Giovanni Santucci anche il consigliere dell’opposizione carrarese Massimiliano Bernardi per ribadire la necessità di indagare anche su una presunta discriminazione che avrebbero patito le strutture della chiesa dedicate all’accoglienza di minori e madri in difficoltà nei confronti delle case famiglia e strutture speciali di Serinper.
Bernardi ha ricordato: “A Carrara per i minori e le madri con i loro bambini ci sono le Suore del Capelletto in Viale Potrignano. L’amministrazione 5 Stelle le ha messe nel dimenticatoio, come del resto anche il comune di Massa come dimostra il fatto che dal 2017 è stata inserita soltanto una bambina. Le strutture della cooperativa Serinper invece erano e sono tutt’oggi, nonostante i sequestri, piene di minori e mamme in difficoltà. La valutazione seria del vescovo Santucci è seria e oggettiva e descrive strutture della chiesa praticamente inspiegabilmente vuote. In questa vicenda messa in evidenza dall'inchiesta sulla “falsa accoglienza“ i numeri fanno la differenza, non soltanto perché la Serinper ha guadagnato milioni di euro a scapito di altre cooperative , ma perché da quanto emerge, l’affollamento delle strutture, registrato dalle indagini della Procura di Massa, era tale da mettere a rischio gli ospiti e in alcuni casi anche i lavoratori. Pare che la Regione Toscana istituirà una commissione per l'accreditamento di queste strutture, cosa che Enrico Rossi non aveva mai voluto fare perché essere misurati e controllati forse a qualcuno non piaceva. Sono obbligato invece proprio per il mandato che mi è stato affidato, ad effettuare un controllo attraverso una puntigliosa richiesta di accesso agli atti al Servizio Sociale relativamente al numero degli inserimenti nelle strutture Serinper dei nostri minori, perché da quello che ho letto in questi giorni, emerge una visione distorta della missione sociale della cooperativa, che ha lavorato a sfavore dei più fragili, nonostante rette pagate mensili da 4.230, 50 euro per ciascun ospite, e anche di coloro che secondo le indagini lo hanno permesso.”.
Bernardi ha ricordato che la precedente amministrazione della cui giunta lui faceva parte aveva avuto una collaborazione continua con l’istituto Sacro Cuore delle suore del Cappelletto ed ha ripercorso la storia della struttura: “L’Istituto Sacro Cuore nacque nel 1919 per aiutare le fanciulle povere della città. Con l'arrivo delle Figlie di Maria Ausiliatrice nel 1925 la struttura fu ampliata fino a erogare servizi accreditati come le Casa Famiglia “Laura Vicuña” e “Margherita Bosco”. La Casa di accoglienza per mamme con bambini “Maria Ausiliatrice” inaugurata nel febbraio 2016 mette a disposizione cinque monolocali destinati all'inserimento guidato e protetto di giovani ospiti e mamme richiedenti asilo con i propri bimbini. Il vescovo Santucci nel suo intervento pubblico ha spiegato e che, come per tutte le strutture di assistenza, sono i servizi sociali dei comuni ad indirizzare gli ospiti in determinate strutture e negli ultimi anni ormai è chiaro che la Serinper aveva ottenuto il monopolio dell’accoglienza. A scapito di cosa? Della salute psicofisica dei bambini e pare anche a quella dei lavoratori. In quelle strutture erano presenti infatti troppi minori e la gestione degli utenti non era all’altezza della situazione, come si legge in una intercettazione tra un’assistente sociale e la responsabile del Centro Affidi del Comune di Massa, Paola Giusti, oggi agli arresti domiciliari. Nel controllo, affinché venga effettuato rigorosamente, ci deve essere terzietà invece nel sistema sanitario e sociosanitario toscano chi deve essere controllato diventa il controllore di se stesso, creando spesso palesi conflitti d'interesse. Fino a che la politica del PD regionale non cambierà questo sistema consolidato e condiviso, tutto rimarrà come prima e a pagare continueranno ad essere i più fragili.”.
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Il drammatico quadro delle condizioni degli ospiti delle strutture Serinper emerso dopo l’operazione dei carabinieri che hanno arrestato i vertici della cooperativa sociale ha spinto il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia a una riflessione e a un appello: “Le cronache ci raccontano di situazioni “poco chiare” – ha fatto sapere Lorenzo Baruzzo coordinatore comunale di FdI - legate alla somministrazione di cibi, di genitori che non riescono a vedere i propri figli nei modi loro consentiti dai Giudici minorili, di “violenze psicologiche” ed altro ancora. Nell’augurarci che ciò non corrisponda a verità, preoccupati per la salute dei bambini sofferenti , cui spesso è negato il diritto alla spensieratezza, nella speranza, anzi nella consapevolezza che l’indagine della Magistratura vada anche nella direzione di accertare la veridicità o meno di dette notizie, chiediamo pubblicamente alle autorità preposte ai controlli (Asl, comuni ecc.) di essere , in futuro, più incisivi nei controlli sulla “qualità della vita” cui sono sottoposti i bambini ospitati nei centri di accoglienza per minori , quelli del caso specifico, ma anche in tutti gli altri centri che ospitano persone “deboli” . Il rispetto delle norme e della legalità va a pari passo con il rispetto della vita e dei diritti di tute le persone, anche e soprattutto di quelle sfortunate che per vari motivi sono ospitate in tali centri.”.
- Questione pini, Florida Nicolai “bacchetta” amministrazione e stampa
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- "La sorella di Bugliani tra gli operatori di Serinper": la Lega critica il silenzio sulla vicenda del consigliere regionale