Politica
Luca Nicolini della segreteria del Pd Massa Carrara è il nuovo tesoriere regionale del Pd Toscana
Massa-Carrara, 27 dicembre 2025 – Luca Nicolini, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico di Massa-Carrara, è stato nominato nuovo Tesoriere regionale del PD Toscana.La nomina è…

Richiesta irresponsabile dettata dal livore di chi ha perso: il presidente della Provincia e sindaco di Aulla Roberto Valettini risponde all'invito del Pd Massa Carrara ai consiglieri di Aulla di passare all'opposizione
Inaccettabile ed irresponsabile la richiesta della segretaria del PD di invitare i miei consiglieri comunali iscritti al partito ad esprimere la sfiducia che paralizzerebbe l'attività…

Nel nostro gruppo nessuno ha 'tradito' e guai a chi lo afferma: i consiglieri della lista Arrighi Sindaco ribadiscono il loro voto a Giannetti per la Provincia, andata invece a Valettini
Natale avvelenato per i consiglieri e le consigliere della lista Serena Arrighi sindaco che hanno giusto aspettato Santo Stefano, per lanciare i loro strali contro chi avrebbe ininuato…

Il consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli sul bilancio previsionale del Comune di Carrara: "Ancora una volta ci si limita a incassare i frutti del buon lavoro di altri e il bilancio previsionale per legge deve chiudersi in pareggio"
«Per il quarto anno consecutivo – interviene il Consigliere M5S Matteo Martinelli – ci troviamo di fronte, in sede di discussione del bilancio previsionale, all'ennesimo…

Attacco alla Cisl senza fondamento: Mannini replica alle accuse della Cgil sul Cermec
Luca Mannini segretario diFIT CISL Massa Carrara Toscana Nord repica alle accuse della CGIL "Leggiamo con dispiacere sulla stampa l’ennesimo attacco da parte di FP-CGIL nei…

Il Pd va all'opposizione nel comune di Aulla: "Il sindaco Valettini, neopresidente della Provincia sostenuto dal centro destra non è più espressione della maggioranza comunale
Alla luce della candidatura del sindaco di Aulla, Roberto Valettini, alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara, avvenuta in aperto contrasto con la decisione assunta dalla direzione territoriale del…

Stato di agitazione per il Cermec, non contro: la spiegazione di RSU FIT CISL, RSU UIL TRASPORTI e FIADEL
Chiara Pirozzo RSU FIT-CISL Maurizio Bertieri RSU UIL Trasporti e Gianluca Della Tommasina RSU FIADEL hanno chiarito le ragioni dello stato di agitazione al Cermec di…

Amministrazione di sinistra che non investe nella ristrutturazione delle case popolari: la critica del consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli torna sul tema della ristrutturazione delle case popolari: "Lo scorso giugno avevo chiesto in Consiglio fondi per…

Zona Apuane: iniziata la sperimentazione operativa interna SEUS
Nella giornata di ieri, 22 dicembre 2025, nella sala Giulio Conti - Marmoteca di Carrara Fiere - a Marina di Carrara si è tenuto l'evento "L'avvio della sperimentazione…

Ringraziamento e auguri del neo presidente della Provincia Roberto Valettini
Il nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara Roberto Valettini ha reso pubblico il suo messaggio di ringraziamento e di auguri per le feste: "Sono…

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"È con orgoglio che commentiamo oggi la notizia della pubblicazione della nuova graduatoria definitiva Erp, avvenuta nei tempi previsti, rispettando così gli obbiettivi prefissati" lo ha dichiarato Eleonora Cantoni Segretario Lega Massa che ha aggiunto: "Un risultato che dimostra la forte attenzione che il sindaco, l'assessore al sociale in quota Lega Franceco Mangiaracina e tutta l'amministrazione rivolgono, ogni giorno, verso il contrasto delle povertà, nella premura di aiutare chi è maggiormente in difficoltà economica: lo dimostra anche l'intensa collaborazione con Erp provinciale che ci ha permesso e ci permetterà di avere sempre più alloggi popolari disponibili da assegnare, in modo da far scorrere il più possibile la graduatoria. Da oggi dunque l'aspettativa di avere una casa per le numerose famiglie in difficoltà economica che hanno fatto affidamento su una residenza pubblica popolare, potrà essere presto concreta.
Siamo soddisfatti anche del fatto che i parametri in base alla quale è stata redatta la graduatoria sono legati alla residenza, alla situazione economica e patrimoniale, all'assenza di proprietà immobiliari o di condanne penali: requisiti che hanno permesso di ristabilire con maggiore equità le priorità nelle assegnazioni. In tale perimetro normativo l'amministrazione ha potuto assegnare punteggi maggiori a chi risiede da più anni nel comune. Più case ai massesi dunque: la Lega ha mantenuto la promessa."
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Al VI° Congresso di Meritocrazia Italia, il palco ha visto confrontarsi due protagonisti di quella politica italiana che non teme di andare controcorrente: il Generale Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, e Marco Rizzo, leader di Democrazia Sovrana e Popolare. Entrambi noti per la loro sfida aperta ai dogmi del pensiero dominante, hanno saputo dare vita a un confronto inedito e autentico che ha risvegliato il pubblico e riacceso un tema ormai incandescente: il politicamente corretto, dipinto senza mezzi termini come una minaccia alla libertà di pensiero e all’autenticità del dibattito politico.L'evento, intitolato "Diversamente Europei" e inserito nel congresso in corso dal 17 al 19 ottobre, ha mostrato un’insolita sintonia tra due figure che, a un primo sguardo, non potrebbero sembrare più distanti. Eppure, le parole di Vannacci e Rizzo hanno risuonato in perfetta armonia tra le mura di un teatro gremito, confermando una convergenza intellettuale che non è stata frutto di una scelta strategica, ma un chiaro atto di sfida alle convenzioni. Un messaggio forte e chiaro: il sistema culturale che predica il politicamente corretto non è solo soffocante, ma apertamente manipolatore. Il cuore della discussione è stato proprio questo, il politicamente corretto, descritto da entrambi come una gabbia di regole non scritte che schiaccia ogni vero confronto e distorce la realtà dei fatti. Per Vannacci, si tratta di una nuova forma di dogma, tanto pericolosa quanto subdola, che riformula il discorso pubblico in nome di una falsa inclusività. Secondo lui, le minoranze sono elevate a un ruolo intoccabile e sacralizzato, mentre la maggioranza e i valori che hanno costruito la società vengono silenziati. Il Generale non ha avuto timori a definire questo fenomeno come una sorta di nuovo Marxismo, dove le minoranze prendono il posto del vecchio proletariato, mentre le voci critiche sono ridotte al silenzio in nome di un consenso fittizio. Non ha risparmiato i toni duri, e il pubblico lo ha ricambiato con applausi fragorosi, una chiara dimostrazione che, anche lì dentro, il messaggio era passato.
Dall’altro lato, Marco Rizzo non è stato da meno. La sua critica al politicamente corretto, sferrata con decisione, ha evidenziato come questa nuova ortodossia non sia altro che un’arma nelle mani di chi vuole disinnescare ogni forma di dissenso. Per Rizzo, questa tendenza, lungi dal promuovere la vera inclusività, mira a neutralizzare le istanze di chi vuole cambiare davvero le cose, facendo passare per intolleranti coloro che osano sfidare le direttive imposte dall'alto. Le sue parole hanno ricevuto la stessa accoglienza calorosa, segno che anche qui, sul fronte opposto della politica, si avverte lo stesso disagio. Insomma, ad alternarsi sono state due voci, due storie diverse, ma una stessa denuncia: la libertà di pensiero non è negoziabile.Il dialogo tra Vannacci e Rizzo ha incarnato una sfida aperta alle regole non scritte del dibattito pubblico. In un’epoca in cui la politica sembra dividersi in fazioni sempre più rigide e ostili, vedere due leader così diversi unirsi su uno stesso palco è stato come assistere a una provocazione, un atto di disobbedienza all'egemonia del pensiero unico. Qualcuno potrà considerarlo un’aberrazione, ma forse la vera anomalia è proprio l’omogeneità che soffoca il dibattito odierno. Vannacci e Rizzo hanno dimostrato che poli opposti possono convergere e in quel punto di incontro si sprigiona una forza capace di rimettere in discussione tutto ciò che sembrava già deciso. Certo, non mancheranno le reazioni. Anzi, è quasi garantito che l'universo antisovranista e le correnti più legate al liberalismo globalista vedranno in questa convergenza un’alleanza intellettuale scomoda e potenzialmente pericolosa. Si leveranno accuse di incoerenza, si sottolineerà come un ex comunista e un generale di destra possano sembrare la "strana coppia" per eccellenza. Ma è proprio qui che risiede la potenza dell’evento: non si tratta di cercare la coerenza nei vecchi schemi, ma di rompere quegli schemi, di mostrare che è possibile affrontare temi scomodi e complessi senza paura di etichette o di sanzioni morali. Il Congresso di Meritocrazia Italia, sotto la guida di Walter Mauriello, si è proposto come baluardo contro l’appiattimento culturale. Mauriello aveva già tracciato questa linea: meritocrazia, competenza e un dialogo franco e senza pregiudizi. E il confronto tra Vannacci e Rizzo ha incarnato esattamente questo spirito, dimostrando che è possibile parlare di sovranità e identità senza dover per forza cedere al politically correct. Non una semplice discussione tra leader politici, ma un atto di rivolta contro una narrazione che molti percepiscono come soffocante e preconfezionata.L’incontro ha aperto spazi di libertà per idee che faticano a trovare posto nel dibattito pubblico tradizionale. Entrambi i protagonisti, con le loro posizioni forti e la volontà di sfidare il conformismo, hanno aperto uno spiraglio per una politica che non ha paura di rompere gli schemi e di ascoltare la pancia del Paese. In un panorama politico spesso sterile e polarizzato, l'evento di Roma potrebbe dunque rappresentare l'inizio di una fase nuova dove la difesa della sovranità, delle tradizioni e della libertà di pensiero tornano al centro della scena. Un nuovo corso, in cui la politica ritrova l’audacia di dire le cose come stanno, senza filtri. Perché, alla fine, è proprio questo che ha reso Vannacci un fenomeno editoriale ed elettorale: la capacità di infrangere i tabù, di dire a voce alta quello che in molti pensano sottovoce. E se questa è la direzione, forse non sarà solo lui a raccogliere i frutti.
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La decisione di far saltare il tavolo di confronto con gli industriali del marmo presa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sarebbe, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi un “comportamento isterico e arrogante” della prima cittadina. “ Il dialogo - ha puntualizzato Bernardi - è un colloquio tra più persone e, nel linguaggio politico è confronto d'idee, opinioni o programmi allo scopo di raggiungere un'intesa. Arrighi fin dal suo insediamento sembra non aver capito che il confronto è un punto cardine del saper amministrare ed ha agito sempre come se fosse ad interpretare una scena drammatica, assumendo atteggiamenti di superiorità, parlando come se pensasse ad alta voce senza ascoltare le proposte degli altri. Ciò detto dal comunicato del sindaco esce fuori che : “Ogni singola decisione è stata spiegata nei minimi dettagli e sono stati ascoltati tutti i suggerimenti e i punti di vista” ma non recepiti e rimandati pedissequamente tutti al mittente. È vero che in risposta nelle scorse settimane sono arrivati al comune ben 14 ricorsi, presentati da 32 diverse società contro il regolamento della tracciabilità; ricorsi che si vanno ad aggiungere alla lunga serie già pendente su qualsiasi atto esca da Palazzo Civico”. Bernardi ipotizza un peggioramento nella questione dei ricorsi, che non faranno che aumentare e sostiene che il sindaco sia andato un po’ a cercare questa situazione: “Anche se ribadisce il suo intento di continuare a lavorare con ancora più determinazione per il bene di Carrara e dei carrarini – ha aggiunto Bernardi - i fatti dimostrano altro. Vorrei inoltre ricordare all’Arrighi che non è per niente fuorviante tornare a riproporre il tema degli informi nel conteggio del 50 per cento. Sostenendo apertamente questo, ha dimostrato che il suo dialogo è sempre stato un monologo chiuso, con gli industriali del marmo, ma aperto con l’amico Nicola De Vecchio della CGIL che detta la linea politica del marmo. Falso e tendenzioso inoltre sostenere di essere convinti che una modifica di questo genere sarebbe per sua stessa natura trasversale e non tutelerebbe quindi i soggetti più fragili, perché mantenendo i principi del Regolamento de quo, i piccoli imprenditori andrebbero a sparire e prenderebbe campo quel sistema oligopolistico ambito da molti”.
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Tombini e caditoie ostruiti da foglie non rimosse che, regolarmente, causano allagamenti: questa la situazione di Marina a seguito di ogni temporale, riferita dal consigliere di FdI Massimiliano Manuel che ha chiesto all’amministrazione Arrighi, notizie della realizzazione del fantomatico “fognone” che avrebbe dovuto drenare le acque piovane dal centro abitato di Marina e, in parte di Avenza, mediante una vasca in cemento armato che avrebbero ospitato le pompe dell' idrovora. “La progettazione – ha spiegato Manuel – puntava a dare risposte oltre che ad Avenza, soprattutto a Marina est, spesso teatro di allagamenti a causa dell' insufficienza del sistema fognario delle acque bianche dovuto alla scarsa pendenza del territorio. Ad ottobre 2023 presentai una interrogazione in Consiglio comunale su questa tematica riguardo alla quale l’ assessore alle Opere Pubbliche Elena Guadagni sottolineò che l’amministrazione avrebbe realizzato il progetto appena reperite le risorse. A dare un ‘occhiata al Piano degli Investimenti 2024/26 si legge che per la “realizzazione della nuova condotta bianca Viale XX Settembre tratto via Marco Polo sbocco a mare” nel 2024 sono stati stanziati 500 mila euro e 2 milioni e 500 mila nel 2025 e nel 2026. Quindi i soldi c ‘erano e ci sono, mentre manca la volontà politica e non se ne capiscono le ragioni. Si potrebbe ipotizzare che l’assessore Guadagni non ritenga questo intervento né urgente e neppure utile. La realtà è che ancora una volta il sistema idraulico cittadino non ha retto l’impatto della pioggia, che non è riuscita a defluire nei tombini trasformando le vie in torrenti da guadare. Risulta anche evidente che non sia stato fatto nulla per la manutenzione delle caditoie nonostante le ripetute richieste dei cittadini all’assessore competente. L’intera rete delle caditoie stradali, e cioè quella che raccoglie le acque meteoriche, non è mai stata oggetto di una pulizia preventiva e programmata, condizione questa che si è protratta negli anni, presumibilmente a causa di una mancata identificazione della necessità di applicare anche sulle caditoie un servizio di pulizia periodico, così come avviene per lo spazzamento stradale. Anche se i vertici di Nausicaa lo negherebbero, gli affidamenti per la pulizia di tombini e caditoie sono state gestite in maniera cosiddetta a “chiamata” per rispondere alle richieste di cittadini che segnalavano episodicamente un malfunzionamento delle stesse. Vista la situazione, la pulizia andrebbe effettuata con una certa periodicità, proprio per evitare e ridurre al minimo i disagi dovuti all’allagamento durante le piogge intense. Fratelli D’Italia ha chiesto ripetutamente di affrontare il problema, in primis per appurare anche le responsabilità e necessariamente per risolvere una criticità che, da troppo tempo, affligge Avenza e Marina di Carrara. A questo punto l’amministrazione Arrighi è obbligata, per la sicurezza dei residenti, a garantire la praticabilità di tutte le strade, cosa che negli ultimi anni non è avvenuta. Cambiano le amministrazioni, ma restano i problemi, sotto questo punto di vista se la priorità nel finanziare i progetti va di pari passo con la sicurezza del territorio e dei cittadini, per quale motivo il sistema fognario dai monti al mare non funziona?”.
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Luca Baroncini, segretario Lega Toscana, ha provveduto a formalizzare nomina, ratificata dal direttivo regionale e votata all'unanimità, a Filippo La Grassa, quale commissario del carroccio per la provincia di Massa - Carrara, a seguito della prematura scomparsa del compianto segretario provinciale Nicola Pieruccini. Classe 1976, La Grassa è sposato con due figli ed un curriculum e trascorso politico degno di nota: al servizio della Lega dal lontano 2008, con incarico di responsabile regionale del tesseramento. Ha assolto nel corso del tempo, il medesimo incarico di commissario "ad interim", nella pluralità delle province toscane, in ultimo in quella di Livorno, per la corposa durata di un anno e conclusasi di recente, con il Congresso di nomina dell'effettivo segretario. Tra il 2020 e 2021, Consigliere comunale a Campi Bisenzio e Consigliere della città metropolitana di Firenze. "La provincia di Massa Carrara – ha detto Baroncini - è uno dei fiori all'occhiello della Lega Toscana. Siamo radicati e abbiamo tante personalità di spicco e amministratori capaci. Mi preme ringraziare il compianto Nicola Pieruccini per la passione messa in questi anni. Filippo La Grassa rappresenta una guida autorevole, competente ed esperta per guidare la sezione fino ad un nuovo congresso. Sicuramente porterà avanti il ben avviato percorso di crescita". Il neo coordinatore provinciale della Lega Massa Carrara ha commentato: “Voglio ringraziare il segretario regionale Lega, Luca Baroncini e tutti i membri del direttivo regionale per questa nomina ed in particolare, per la fiducia riposta nella mia persona. Rivolgo un pensiero a Nicola Pieruccini che non dimenticheremo mai. Come sempre anteporrò la vita di partito, valorizzando e coinvolgendo tutte le sezioni, riunendo tutti coloro che credono nel progetto politico di Matteo Salvini. Assieme a tutti gli eletti del territorio e ad Andrea Cella, vice sindaco di Massa, appena nominato vice segretario regionale vicario, ascolteremo i cittadini e i militanti, concertando con i Segretari di Sezione le politiche programmatiche per il futuro della comunità provinciale".
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"È stato pubblicato sul sito del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste il nuovo bando per i Distretti del Cibo. In questo elenco, collegato al Decreto, sono naturalmente presenti il Distretto rurale della Lunigiana, la Strada del vino dei Colli di Candia e Lunigiana e la Comunità del Cibo di Crinale, che rappresentano straordinarie peculiarità e tipicità nel mare magnum dell'agroalimentare toscano ed italiano. Il bando mette a disposizione 100 milioni di euro per la promozione e lo sviluppo dei territori e delle produzioni locali, nonché per garantire la sicurezza alimentare, migliorare la sostenibilità e la competitività delle produzioni e ridurre lo spreco alimentare. Grazie a questa disposizione, le importanti realtà per la provincia apuana rappresentate dal Distretto Rurale della Lunigiana, dalla Strada del vino dei Colli di Candia e Lunigiana e dalla Comunità del Cibo di Crinale, potranno essere rafforzate nel loro ruolo, per un'ulteriore crescita e valorizzazione. Per il governo Meloni, sostenere queste realtà è centrale". Lo scrive, in una nota, il deputato apuano Alessandro Amorese.
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La commissione consiliare Cava Fornace ha esaminato in questi mesi la documentazione pervenuta relativa al cedimento arginale del 6 maggio scorso verificatosi nella discarica per rifiuti speciali non pericolosi sita in località Porta, che, a seguito di ciò, dal 7 maggio, ha in essere la sospensione dei conferimenti. Da tale documentazione emerge che, a 5 mesi dall'incidente che ha causato la fuoriuscita di ingenti quantità di percolato, la fase emergenziale non è ancora terminata ed i lavori di ricostruzione dell'argine e di messa in sicurezza di quella porzione di discarica non sono conclusi; dallo scambio di corrispondenza tra gli enti interessati (Regione, ARPAT, GAIA, Comuni ecc) e Programma Ambiente Apuane si evince che vi sono tutta una serie di questioni tecniche su cui tali soggetti stanno ancora discutendo. Alla luce di tutto ciò e della delibera del consiglio comunale di Montignoso del 16 maggio scorso, la Commissione consiliare ritiene che debbano essere terminati quanto prima i lavori di ricostruzione dell'argine perimetrale affinché, appena terminati tali lavori, la discarica venga definitivamente chiusa, si restituisca al territorio il sito in totale sicurezza e si inizi la fase post-mortem.
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La Commissione consiliare Cava Fornace ha esaminato in questi mesi la documentazione pervenuta relativa al cedimento arginale del 6 maggio scorso verificatosi nella discarica per rifiuti speciali non pericolosi sita in località Porta, che, a seguito di ciò, dal 7 maggio, ha in essere la sospensione dei conferimenti. Da tale documentazione emerge che, a 5 mesi dall'incidente che ha causato la fuoriuscita di ingenti quantità di percolato, la fase emergenziale non è ancora terminata ed i lavori di ricostruzione dell'argine e di messa in sicurezza di quella porzione di discarica non sono conclusi; dallo scambio di corrispondenza tra gli enti interessati (Regione, ARPAT, GAIA, Comuni ecc) e Programma Ambiente Apuane si evince che vi sono tutta una serie di questioni tecniche su cui tali soggetti stanno ancora discutendo.Alla luce di tutto ciò e della Delibera del Consiglio Comunale di Montignoso del 16 maggio scorso, la Commissione consiliare ritiene che debbano essere terminati quanto prima i lavori di ricostruzione dell'argine perimetrale affinché, appena terminati tali lavori, la discarica venga definitivamente chiusa, si restituisca al territorio il sito in totale sicurezza e si inizi la fase post-mortem.
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Cibo immangiabile e pane raffermo per gli anziani della Casa di riposo Regina Elena di Carrara. La denuncia arriva dal consigliere comunale della Lista Ferri Filippo Mirabella che spiega. “Il 29 Gennaio 2024 il Direttore Sconosciuto, affidava direttamente l'appalto della mensa alla società SatisFood di Del Punta Gabriele ceduta nel 2022 dalla G.M.A di Borghini Andrea con laboratorio in via Carducci, per un periodo di quattro mesi a partire dal febbraio 2024. Nonostante l'affidamento temporaneo sia scaduto ormai da mesi, ad oggi la gara non è ancora stata effettuata. Cosa si aspetta ? Quali sono le motivazioni da parte del Presidente Pucci e dei membri del CDA De Filippi e Menichetti? Cosa ne pensa di tutto ciò l’assessore alle partecipate Carlo Orlandi? Appena insediato il nuovo direttore Antonio Sconosciuto (nonostante le rassicurazioni pubbliche della Arrighi, egli è, tutt’ora, a mezzo con la RSA di Massa), si era presentato in consiglio comunale per chiedere 650 mila euro “cash” e per annunciare il raddoppio delle rette per i privati, per il Centro Alzheimer ed il trasporto. Purtroppo, visto la fallimentare gestione dei 5 Stelle ed il prosieguo negativo della attuale gestione, il presidente Fabrizio Pucci nei mesi di marzo, ottobre e dicembre 2023. Per mancanza di liquidità necessaria per far fronte ai pagamenti, al fine di evitare il peggio e cercare di tirare avanti, chiese, per ben tre volte, l'anticipazione di tesoreria e la cassa anticipò 750 mila euro. Chiedo, dopo l’intervento del comune a piena copertura dell’ammanco, cos’è che continua a non funzionare al Regina Elena? Appare vergognosa la situazione del servizio mensa denunciata dai parenti degli anziani, ma anche da qualche anziano stesso, in quanto la qualità del cibo che viene servito è veramente immangiabile. Praticamente la maggioranza degli ospiti, ma anche di chi frequenta solo il centro diurno, non consuma un pasto decente da mesi. Cioè da quando è cessato il rapporto con la Società Serenissima Ristorazioni, che offriva anche la scelta di più menù con circa 9, 10 euro più IVA a pasto – ora i cibi vengono confezionati direttamente nelle cucine di via Carducci sede del laboratorio della ditta SatisFood e c’è stato un notevole peggioramento nella quantità e nella qualità dei pasti. Gli ospiti della Rsa carrarese riferiscono di spezzatino con i piselli non masticabile servito a cena, di fornitura di “ calda calda” fredda e diortaggi della minestra di verdura talmente duri che a volte bisogna sputarli o lasciarli affogare nel brodo, di pasta che il più delle volte è colla, della divisione in più persone di soli quattro panetti di stracchino. La morale è ancora più indigesta perché probabilmente c’ è chi pensa che agli anziani si possa dar da mangiare qualsiasi cosa, in quanto non hanno la forza di protestare e di far valere i loro diritti, ma i loro familiari invece sono molto attenti ed inviperiti. Da quando il direttore part time Sconosciuto che, raramente è presente nella struttura, perché passa molto del suo tempo a spostarsi tra Casa Ascoli di Massa e Regina Elena di Carrara, la fornitura della mensa è passata a una “spesa prudenziale“ come si legge nell’atto pubblicato per il triennio 2023/2026 di 374.952,66 annui cioè circa 31 mila euro mensili a 33 mila e 500, quindi con un aumento evidente del costo ed un calo della quantità e della qualità dei pasti. In conclusione la Casa di Riposo Regina Elena è sempre stata il fiore all’occhiello di tante amministrazioni, ma da qualche anno a farne le spese sono gli ospiti. Durante il covid oltre ad un anziano deceduto ci furono tantissimi e ripetuti focolai, tre direttori sparirono in poco tempo con notevoli esborsi da parte del comune e continue vertenze sindacali per i dipendenti non abbastanza tutelati e non abbastanza sufficienti perchè chi dovrebbe controllare non controlla. A questo si aggiunge che negli ultimi mesi gli anziani ospiti mangiano male e qualche volta anche poco, ma pagano tanto”.
- Lega Massa: continua la raccolta firme "Io sto con Salvini"
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- Sorgnano: aperto il cantiere per la messa in sicurezza della strada comunale. Previsti circa sei mesi di lavori
- Biglietteria di Autolinee Toscane in piazza Matteotti aperta solo tre giorni a settimana: la critica del consigliere Brnardi
- Costituita la Commissione Consultiva prevista dal nuovo regolamento edilizio
- Positiva la scelta di eliminare i test di ingresso alla facoltà di medicina: lo dicono Frugoli e Toschi della Lega Massa Carrara
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