Politica
Piano parcheggi a Marina di Carrara: associazione ARCA rinnova le sue proposte all'amministrazione e segnala una disparità mediatica dei contenuti a seconda delle fonti
Associazione ARCA interviene di nuovo sul tema della mobilità estiva e al piano parcheggi di Marina di Carrara: "Nei giorni scorsi abbiamo diffuso un comunicato dettagliato…

"Autorizzazione del ministero al prolungamento della banchina Taliercio del porto di Marina di Carrara non è un nulla osta": la spiegazione dei Paladini Apuoversiliesi
L'associazione dei Paladini Apuoversiliesi continua la sua battaglia contro l'ampliamento del porto di Marina di Carrara: "Il 19 Agosto é stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e…

Atteggiamento antisindacale e irregolarità contrattuali e salariali alla "Delizie del mare": la denuncia di USB Massa .
Il sindacato USB Massa segnala una situazione critica avvenuta sabato 23 agosto nel corso di una manifestazione di volantinaggio organizzata da USB di fronte ai cancelli dell' Azienda…

Bisogna pubblicizzare l'asta di Villa Massoni: la richiesta di Italia Nostra Massa Montignoso
L'associazione Italia Nostra Massa Montignoso ha inviato una richiesta al pesidente del tribunale di Massa affinchè sia pubblicizzata la data dell'asta per Villa Massoni che è stata…

Polo P&S Massa: le farmacie comunali hanno rapporti commerciali con la multinazionale Teva?
“Ho presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale per capire l’entità dei rapporti commerciali tra le farmacie comunali e la multinazionale farmaceutica israeliana Teva e comprendere quale sia la volontà politica…

Amare Marina incontra il presidente dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
Giovedì 21 agosto l'associazione "AmareMarina" è stata ricevuta dal presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, dottor Bruno Pisano, nella sede di Marina di…

"Basta racconti edulcorati, il centro di Carrara è in crisi": la critica di Manuel e Guidi di Fratelli d'Italia
"Mentre qualcuno continua a dipingere un quadro roseo della città, esaltando il “tutto esaurito” nelle cave e qualche sporadico movimento nei bar del centro, la realtà che vivono…

Ampliamento banchina Taliercio nel porto di Marina di Carrara: positiva la decisione del ministero dell'ambiente
"La decisione del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica sull'ampliamento della banchina Taliercio è una buona notizia per Carrara e per tutto il nostro territorio - dice la sindaca…

Galleria della Tempesta a Massa, a breve la partenza dei lavori di sistemazione: il consigliere Ortori ringrazia la Provincia per la collaborazione
Il consigliere comunale della maggioranza Simone Ortori ringrazia il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti per la collaborazione messa in atto per favorire la partenza dei lavori nlla Galleria…

Fatti diversi incontri con la Pugilistica Massese per trovare una soluzione, ma la decisione era di competenza provinciale e non comunale": l'intervento del sindaco Francesco Persiani
La vicenda della Pugilistica Massese temporaneamente senza palestra a causa dei lavori di ristrutturazione al liceo Classico Rossi, dove occupava il piano interrato, sta diventando una vera "Never…

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Si apre la polemica sulleconcessioni demaniali ai balneari: a parlare sono le associazioni Mare Libero e Movimento In 500 sulla battigia, entrambe di Massa: "Quasi ci commuove la perfetta sovrapposizione di fantasie che leggiamo dai quotidiani locali essere provenienti dal sindaco di Carrara, Serena Arrighi, dal sindaco di Massa, Francesco Persiani e dal sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti in sintonia quasi stucchevole con il sindacato dei balneari di Confcommercio Toscana. Se non fosse che, e spiace molto constatarlo, tutte le figure istituzionali di cui sopra stanno mentendo, sapendo di mentire, e, peggio, stanno concorrendo all’infrazione di leggi dello stato, esponendo oltretutto i dirigenti dei rispettivi comuni a responsabilità a titolo personale.Non è vero, come dice Lorenzetti che il suo schema di proroga è stato confermato dal Consiglio di Stato. Semplicemente perché il massimo organo della tutela della giustizia nell'amministrazione pubblica, già dal 2021 con le ormai famose sentenze gemelle, indicò quella che, per noi cittadini, è la via della legalità senza correre il rischio di pagare di tasca nostre le multe dell’UE. Non è neanche vero, come dice Persiani che il comune di Massa ha semplicemente applicato la legge Draghi, unica legge di dettaglio sopravvissuta alle mannaie della giustizia amministrativa: sa perfettamente il Sindaco che per poter utilizzare l’altro anno di proroga era previsto in maniera cogente un paletto strettissimo: l’inizio delle procedure concorsuali. Cosa che nessuno dei tre comuni si è impegnato a fare. Fa sorridere anche la paura di Arrighi di prestare il fianco a ricorsi. Anzi, forse è l’affermazione più dolorosa per noi, cittadine e cittadini che, rispettando ogni giorno le regole, ci battiamo per un bene pubblico nella sostanza: non è davvero accettabile scegliere di non applicare la legge per paura che qualche concessionario proceda a ricorso (che peraltro perderebbe). Tralasciando la questione indennizzi sollevata dalle associazioni dei balneari che, essendo esclusa dall’atto concessorio, non merita esser neppure smentita, vorremmo invece riportare i riflettori sulla vera questione: stiamo parlando di spiaggia: bene pubblico con funzione sociale, i cui destinatari sono solo ed esclusivamente le cittadine e i cittadini. E i cittadini sono rappresentati dagli amministratori. Possibile che Arrighi, Persiani, Lorenzetti, stiano ancora cercando di difendere gli interessi di pochi a scapito di tutte e tutti? Possibile che la Regione Toscana, proprio nelle more di nuovi piani degli arenili, quanto mai ora necessari, continui a glissare vigliaccamente sulla percentuale di spiaggia da concedere (che ricordiamo deve essere minoritaria rispetto alla percentuale libera), su base comunale a quelle realtà che hanno voglia d’imbarcarsi una gestione del bene pubblico? Mah. E nel frattempo…la collettività paga, di tasca e di anima".
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Anche il Pd di Carrara ha voluto replicare al consigliere Simone Caffaz che aveva segnalato tra gli autori dei ricorsi sul marmo alcuni parenti stretti di membri della giunta del sindaco di Carrara Serena Arrighi. Ecco il testo originale del comunicato del Pd di Carrara. "Respingiamo con nettezza le insinuazioni che riguardano il consigliere Genovesi, componente del nostro gruppo. Sirio Genovesi non ha voluto far parte nè della commissione marmo nè urbanistica per evitare ogni conflitto di opportunità ( non di interesse trattandosi di un consigliere) con l'attività professionale sua e di famiglia. Come inoltre il consigliere Caffaz ben sa nessun regolamento riguardante il marmo é di competenza della commissione 1, o almeno tutti i regolamenti riguardanti la disciplina vengono trattati dalla commissione competente, di cui Genovesi non è membro
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Le piogge riempiono i fiumi di marmettola che poi finisce in mare, le considerazioni del Comitato Ugo Pisa: "Puntuale come un orologio svizzero, dopo un'intensa pioggia (evento ormai non più eccezionale a causa della crisi climatica), arriva la marmettola a colorare i nostri corsi d'acqua ed a ricordarci quanto i nostri fiumi siano colpiti dalle attività estrattive.Abbiamo letto lo scambio di opinioni tra l'assessore Balloni ed Unione Popolare riguardo alla questione dell'inquinamento da polvere di marmo e, prendendo atto della documentazione autorevole e inequivocabile che proviene direttamente dal Ministero dell'Ambiente, richiamata da Unione Popolare, dobbiamo sottolineare che, anche fosse solo per un generale principio di precauzione, preferiremmo non correre pericoli per la salute dei cittadini e per la salvaguardia dell'ambiente anche se questo potesse incidere sul comparto economico e turistico.Crediamo in ogni caso, che sia interesse proprio del comparto turistico stesso avere fiumi e, quindi , il mare, perfettamente balneabili, biologicamente sani e chimicamente sicuri. Riteniamo che sia meglio conoscere con certezza rischi e danni che possono avvenire, per poterli se non proprio risolvere almeno o contenere anziché far finta di niente e continuare a contaminare ambiente e persone. Crediamo altresì che un ambiente sano sia interesse comune ad abitanti, turisti e al comparto turistico. Siamo convinti che serva un intervento politico per risolvere la questione sociale, economica e ambientale che ruota attorno alle attività estrattive. Un intervento politico coraggioso che dimostri la volontà di cercare una soluzione che possa portarci tutti verso un futuro migliore. Rinnoviamo quindi agli organi regionali, provinciali e comunali, l'invito a realizzare una Politica a tutela di tutti i cittadini e non solo dell'interesse e del profitto di pochi.
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Nella mattinata di sabato 4 maggio Patrizio La Pietra, sottosegretario di stato all’Agricoltura ed alla Sovranità Alimentare, accompagnato dall’onorevole Alessandro Amorese e da rappresentanti regionali e provinciali di Fratelli d’Italia, ha incontrato, nella sala della Pubblica Assistenza di Fivizzano, le associazioni di categoria del settore agricolo e, di seguito, la popolazione locale per un aggiornamento sulle politiche che il governo sta attuando in campo agricolo e sui progetti futuri. Molte le tematiche affrontate anche su domande fatte dai presenti direttamente al sottosegretario La Pietra, che non si è tirato indietro dal rispondere, soddisfacendo un pubblico attento e desideroso di trovare soluzioni efficaci e reali. Tema ricorrente è stato senz’altro il rapporto tra uomo e montagna, come ha giustamente sottolineato il vice presidente del Distretto rurale della Lunigiana Vittorio Marcelli, che ha detto “Bisogna parlare di agricoltore prima ancora che di agricoltura. Persone che, con il loro lavoro, devono diventare custodi della montagna, afflitta anche dal problema dell’abbandono da parte delle nuove generazioni, che per trovare una soluzione devono inevitabilmente trovare il modo di fare rete”. Un pensiero condiviso dai relatori che hanno insistito sulla necessità di rinnovare un messaggio culturale diverso basato anche sull’impiego delle nuove tecnologie. “Il contadino di oggi non può solo aver passione ma deve avere competenze specifiche - ha ribadito il Senatore La Pietra - deve essere aggiornato nelle diverse discipline anche informatiche e deve avere capacità manageriali per poter gestire al meglio un’azienda agricola. La formazione e l’aggiornamento dei sistemi di produzione saranno oggetto di un sostegno anche grazie ai fondi del PNRR, insieme ad altri progetti fondamentali come la realizzazione degli invasi e la manutenzione di quelli già esistenti”.
Problema diverso, ma posto sotto la lente di ingrandimento, è quello della sovrappopolazione dei cinghiali che, sebbene la Toscana sia la regione con il più alto numero di abbattimenti selettivi in Italia, continua a rappresentare un ostacolo per i coltivatori che, regolarmente, vedono i loro campi oggetto di danneggiamenti e devastazioni. La soluzione proposta dai responsabili governativi vedrà coinvolto anche l’Esercito Italiano. “Non dovete pensare che i nostri soldati gireranno per le montagne guidando dei carri armati - ha spiegato il sottosegretario -piuttosto vedrete piccole squadre di quattro o cinque militari che, con l’ausilio di droni aiuteranno, ad effettuare degli abbattimenti selettivi più accurati e mirati”. L’argomento è difficile da far capire alle associazioni ambientaliste e ad esse è stato rivolto un invito a discutere e partecipare, ricordando che i soli animali antagonisti come può essere il lupo, non sono assolutamente sufficienti a riequilibrare la situazione. Un’ulteriore problematica affrontata è stata quella della cecidomia, una malattia autoctona provocata da un piccolo moscerino che aggredisce gli ulivi e che si è diffusa maggiormente nelle nostre zone a causa del forte incolto degli ultimi anni. “Non esistono in natura insetti antagonisti - ha chiarito il direttore interprovinciale della Coldiretti Francesco Cianciulli - e non si sa nemmeno come curare le piante efficacemente. Al momento le soluzioni sono tre, una biologica, una con la somministrazione di fitofarmaci e un’altra ancora che prevede una potatura di riforma. Insieme all’Università di Sant’Anna si stanno portando avanti queste sperimentazioni con lo scopo di individuarne una che possa dare i risultati sperati”. Il presidente provinciale di Fratelli d’Italia nonché consigliere comunale a Massa avvocato Marco Guidi e l’onorevole Alessandro Amorese hanno chiuso l’incontro, ribadendo la necessità di andare a votare per le imminenti elezioni europee, per ribaltare il trend politico attuale che vede l’Italia penalizzata da proposte di legge assurde come quella del nutriscore, un sistema di etichettatura degli alimenti che classificherebbe molti dei prodotti della linea agroalimentare Italiana come dannosi per la salute. “Bisogna credere di poter portare in Europa persone valide e capaci che possano favorire gli interessi nazionali – ha detto Amorese - persone avvolte da un senso patriottico che provengano anche dalle realtà agricole comuni. L’importanza di individuare le strategie giuste passa anche dalla proposta di accordi con consorzi ed enti locali per la salvaguardia del territorio o con la formazione, a livello amministrativo, di una consulta dell’agricoltura, grazie alla quale i comuni possano decidere insieme alle realtà agricole locali, quali mosse intraprendere per una maggior tutela del settore. Le riunioni come quella di oggi sono un esempio in grande di ciò che dovrebbe accadere più capillarmente “Ripeto che è una questione culturale: l’agricoltura è amore per la propria terra. Bisogna tornare ad essere figli del proprio territorio”.
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"Chissà come mai - dice l’assessore al Bilancio Mario Lattanzi - queste insinuazioni e chiacchiere da bar escono proprio nei giorni immediatamente successivi all’approvazione da parte del consiglio comunale del rendiconto 2023, dal quale emerge il grande lavoro dell’amministrazione e mio personale, sia in termini di generale riduzione dell’indebitamento che di reperimento di ingenti risorse da mettere a disposizione della città. Mi stupisce altresì che queste insinuazioni provengano da Simone Caffaz che mi ha più volte corteggiato in campagna elettorale affinché entrassi nella sua coalizione, arrivando ad offrirmi la stessa carica che adesso ricopro. Ebbene ai tempi mio fratello Antonio, con il quale condivido unicamente gli spazi lavorativi e con il quale non ho né associazione professionale, né incarichi professionali congiunti, era impegnato come oggi assieme ad altri colleghi nella redazione dei ricorsi avverso le norme del regolamento sul marmo approvato dall’amministrazione Cinque stelle e questa circostanza già ai tempi era risaputa, vista l’eco che ne aveva dato la carta stampata. Strano quindi che il consigliere se ne accorga solo oggi vista la grande attenzione ed il grande impegno che mette nello svolgere il ruolo di consigliere. Non accetto lezioni né da Caffaz né da altri sull’onestà intellettuale e sulla moralità. La storia della mia famiglia e la mia personale parlano per me. Nonostante i miei gravosi impegni professionali, ho deciso di assumere la carica di assessore che mi ha proposto il sindaco Serena Arrighi per cercare di mettere le mie capacità e le mie competenze al servizio della città e certamente non smetterò di lavorare in tal senso solo perché qualcuno vuol gettare discredito sulla mia persona”
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Parlano i circoli Arci Massa Carrara e Arci Toscana: "Le dichiarazioni fuori onda rilasciate dal titolare di una delle maggiori imprese del marmo di Carrara, secondo cui i lavoratori che incorrono in incidenti in cava sarebbero degli improvvidi deficienti, causa essi stessi della propria disgrazia, la dice lunga sul modo di pensare della classe imprenditoriale carrarese e apuana. Se non si può generalizzare va però evidenziato che la stessa reazione “amicale” del presidente di confindustria Massa-Carrara, presente all’intervista, non aiuta certamente a nutrire pensieri più positivi. Insomma un tuffo in uno scenario che richiama altre epoche il cui portato, come la cronaca di tutti giorni ci rammenta, è ancora ben presente non solo nelle aree più arretrate del meridione ma anche nel nord, in Toscana e a Massa-Carrara. Una simile sottocultura ancestrale è in grado di vanificare largamente le più moderne normative in materia di sicurezza del lavoro e, nel caso delle cave di marmo, della stessa pubblica incolumità. Come ARCI ci domandiamo se, a fronte di un padronato di questo genere che, oltre ad una palese indifferenza nei confronti dell’ambiente, dimostra un cinico disprezzo verso i suoi stessi diretti collaboratori, lo Stato, in tutte le sue articolazioni, sviluppi un’azione adeguata almeno a contenere tanto cinismo e tanta voracità. Recentemente, assieme ad altre associazioni ambientaliste di carattere nazionale (CAI, Legambiente, WWF, Italia Nostra, Mountain Wilderness), abbiamo dichiarato che le Alpi Apuane sono fortemente compromesse da un vorace estrattivismo che ha ridotto un già fiorente comprensorio marmifero in un distretto minerario, con una conseguente perdita di saperi, di occupazione, di ricchezza e, non ultima, di coesione sociale. Assieme abbiamo riconosciuto che, anche in altre parti del mondo, attraverso l’appropriazione delle ricchezze naturali ma anche, più in generale, di dati, di conoscenze, di competenze, i potentati economici tendono a porsi in posizione di comando nell’assetto complessivo del capitalismo e quindi anche di condizionamento, quando non di occupazione, degli stessi assetti istituzionali.
Fortemente preoccupati di una inadeguatezza del quadro normativo che disciplina lo svolgimento delle attività estrattive nella nostra regione e la tutela delle Alpi Apuane, patrimonio unico di bio e geo-diversità, abbiamo individuato alcuni obiettivi transitori ma realizzabili in tempi brevi, in presenza di una forte volontà politica che si opponga alla pesante offensiva di parte industriale per un’ulteriore “espropriazione” ai danni delle comunità locali e degli ecosistemi apuani , un’offensiva che si fa strada attraverso gli spazi consentiti dalla normativa regionale vigente e nell’inerzia, quando non nella complicità, de diversi livelli istituzionali.Innanzitutto è necessaria una ridefinizione dei contingenti escavabili sulle Alpi Apuane in base alla sostenibilità dei suoi ecosistemi e alle capacità di lavorazione della filiera locale dei prodotti lapidei, non alle potenzialità derivanti dalla domanda dell’industria edilizia e delle esportazioni estere, in altri termini della voracità del mercato mondiale. Ancora abbiamo individuato la necessità di superare le monocultura mineraria incentivando la ricostruzione di una moderna filiera del marmo e la concreta incentivazione di processi socio-economici virtuosi, attraverso l’insediamento di nuove attività maggiormente ecosostenibili, ma anche l’urgenza di rifinanziamento e riattivazione dei controlli sulle cave da parte di ARPAT e degli altri organi di polizia giudiziaria, nonché di approdare ad una reale e progressiva esclusione di ogni attività estrattiva nel Parco delle Alpi Apuane. Non ultima la Piena riaffermazione delle proprietà pubbliche e collettive esistenti sulle Apuane, oggetto nel tempo di usurpazioni, occupazioni e pretese da parte dell’industria estrattiva. Come Arci, guardando oltre le deliranti esternazioni di un imprenditore del marmo che, alla luce dell’esperienza, tutti potevamo anche immaginare, riconfermiamo il nostro impegno per una profonda trasformazione dell’attuale modello economico apuo-versiliese che ha come suo inevitabile portato l’indifferenza nei confronti della natura e il disprezzo degli esseri umani, essi stessi parte inseparabile della natura".
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Un intervento di notevole livello e assoluto spessore quello che il prefetto Franco Gabrielli ha tenuto nel convegno organizzato da Cisl Massa Carrara venerdì 3 maggio nella Sala della Resistenza a Palazzo Ducale di Massa. Erano presenti il prefetto di Massa Carrara Guido Aprea e il questore Santi Allegra, oltre ai vertici delle forze dell'ordine locali. In sala anche vari esponenti delle forze politiche ed istituzionali tra cui il padrone di casa Gianni Lorenzetti, presidente della Provincia. Il tema era "Sicurezza e Democrazia, binomio (in)scindibile"? Dopo i saluti del prefetto e l'introduzione del segretario confederale Cisl Tnord Andrea Figaia, ha preso la parola Gabrielli: “Occorre ripartire dalla Costituzione della Repubblica, vera bussola di riferimento capace di dare ancora le direttrici strategiche al nostro Sistema. L'autonomia differenziata è figlia di una riforma sbagliata: il compito è quello di lavorare per preservare i valori fondanti della Repubblica. Il 'binomio' del Titolo odierno del Corso, quindi, non solo non è scindibile ma è la base di partenza di una convivenza tra Istituzioni con i cittadini. Lavorare e consolidare il cosiddetto Consorzio Civile. La Sicurezza e la Democrazia sono endiadi, cioè termini tra loro non subordinati ma coordinati, collaborativi. Sicurezza e geopolitica: la democrazia non impone, la strada 'facile' delle demoibride non è accettabile, in assoluto. Sicurezza è anche Ambiente: non distraiamoci dalle emergenze vere, che vanno invece affrontate. Sicurezza e demografia: guardare anche all' estero, dove hanno già affrontato il nostro grave, attuale problema. Esigenze economiche, produttive, abitative, cioè, di (re)insediamento nei Territori del paese”. Al termine dell'intervento è poi iniziato il dibattito. Il prossimo incontro organizzato da Cisl sarà il 24 maggio con il generale Massimo Panizzi, sempre nella sala della Resistenza alle ore 16.30.
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A fare ricorso contro l’amministrazione carrarese guidata da Serena Arrighi sono stati, fra gli altri anche stretti famigliari di membri della sua giunta. A mettere in luce la situazione è stato il consigliere dell’opposizione Simone Caffaz che ha sollevato anche alcuni dubbi: “Abbiamo sostenuto, sin dal suo insediamento, che la giunta guidata da Serena Arrighi era molto border-line in tema di conflitti d'interesse – ha spiegato Caffaz - ma, essendo garantisti e non volendo fare il processo alle intenzioni, ci siamo riservati di evidenziarli strada facendo e quando si fossero manifestati. Sulla vicenda dei 20 nuovi ricorsi su concessioni perpetue e canoni, il sindaco di Carrara e assessore al marmo Serena Arrighi ha affermato: "Trovo che non sia il giusto modo di agire da parte degli industriali perchè credo che questo clima conflittuale non faccia bene a nessuno … non è possibile che il rapporto sia sempre regolato nelle aule dei tribunali". Peccato che una parte rilevante di questi ricorsi sia stata firmata da due professionisti riconducibili, più o meno direttamente, alla sua amministrazione: tra i firmatari spiccano Antonio Lattanzi, fratello di Mario, assessore al bilancio della giunta Arrighi e Ferdinando Genovesi, padre di Sirio, consigliere comunale e presidente della commissione statuto e regolamenti. Di quest'ultimo in particolare, risultano una notevole quantità di ricorsi e azioni giudiziarie contro il comune, basta andare nel sito del Tar e digitare il suo nome per rendersene conto. Giusto per usare un termine giuridico, quella di attivare azioni giudiziarie contro il comune è quindi una prassi consolidata. Ribadiamo che noi siamo garantisti e riteniamo che tutti agiscano in buona fede fino a prova contraria e pensiamo anche che le colpe dei padri e dei fratelli (ammesso che siano colpe) non debbano ricadere sui figli o sui fratelli. Tuttavia la circostanza stride: intentare una causa dinnanzi al Tar a nome di taluni industriali del marmo contro decisioni prese, più o meno direttamente, anche dal proprio fratello come assessore del comune di Carrara è quantomeno singolare. Almeno quanto farlo, sempre a nome di taluni industriali, nei confronti di una decisione presa dal proprio figlio, a maggior ragione quando quest'ultimo è presidente di una commissione chiamata a predisporre regolamenti e normative comunali. Non siamo poliziotti e non sta a noi andare oltre, ma risulta che i due professionisti siano affini ai due politici, non solo come grado di parentela ma, lavorando negli stessi locali e avendoli notoriamente sostenuti alle ultime elezioni, in modo più sostanziale. Ripeto il concetto: non stiamo, qua, parlando della legittimità di atti e comportamenti, non sta a noi farlo. Qui stiamo parlando di opportunità politica ed etica. Quanto è credibile un sindaco, quando protesta contro azioni di carattere giudiziario intraprese da professionisti che sono, in un caso, fratello dell'assessore "forte" della sua giunta e, nell'altro caso, il padre del presidente della commissione che dovrebbe occuparsi delle questioni giuridiche del comune e di predisporre le norme regolamentari? E sia chiaro, situazioni di questo tipo, anche se forse non sempre così clamorose, le stiamo contestando alla sindaca sin dalla seduta di insediamento di consiglio comunale e giunta, per cui risultano essere un'abitudine nella sua amministrazione. Specialmente nel settore lapideo, in cui il sindaco Arrighi è avvezzo a fare prediche e morali. Domande: tutto ciò è normale? E' eticamente e politicamente accettabile? Con quale doppiezza il sindaco si lamenta di queste cause intentate dagli industriali per conto di professionisti a lei legati?
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"Unione popolare, con le sue dichiarazioni sul tema, prosegue con l'azione di devastazione dell'immagine della città di Massa, creando danno a tutti i settori economici ed a migliaia di lavoratori" Lo ha affermato Paolo Balloni consigliere comunale Lega di Massa che ha aggiunto. "Seppure non interpellati hanno ritenuto di replicare al sottoscritto, senza nulla aggiungere sul piano delle soluzioni ed anzi, tentando di strumentalizzare un argomento, la tutela ambientale, che ritengo debba essere affrancato da dinamiche ideologiche o di partito.Il sevizio di Report in relazione al Fiume Frigido dipinge un quadro nel quale non mi riconosco, dove sembra che regni l'anarchia e dove sembra che nessuno abbia coscienza o conoscenza dell'importanza dei valori ambientali. Per quanto sopra da cittadino, ancor prima che da rappresentante delle Istituzioni, mi sono sentito di intervenire chiarendo che non è corretto definire il Fiume Frigido, un fiume biologicamente morto.
Questo perchè la morte biologica di un fiume è conseguenza di totale inerzia ed inefficacia da parte di tutte le istituzioni, oltre che insensibilità da parte della cittadinanza, cosa che ritengo non rispecchi la nostra realtà.
Ciò non significa che il Fiume Frigido non sia interessato da fenomeni di interferenza con le attività umane ed anzi, proprio per questo motivo è tutelato da leggi nazionali e regionali che qua come altrove devono essere rispettate oltre a leggi specifiche che riguardano le attività estrattive.
Le attività estrattive sono una realtà peculiare del nostro tessuto culturale, sociale ed economico, le cui lavorazioni sono soggette a forte regolamentazione e per le quali anche il Comune di Massa sta intervenendo con la definitiva approvazione dei Piani attuativi dei bacini estrattivi (PABE), che prevedono particolari adempimenti in materia di certificazione ambientale dei processi produttivi".
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Tornano a riflettere sulla situazione del marmo a Carrara, Simone Caffaz e Massimiliano Bernardi, del gruppo "Carrara Civica": "Dopo l'ondata emotiva legata all'inchiesta della trasmissione di Rai 3 Report e alle improvvide dichiarazioni di Alberto Franchi, riteniamo che sia arrivato il momento di riprendere a ragionare sul lapideo con serietà e concretezza, senza ricercare capri espiatori, cosa che non aiuta a risolvere i problemi. Per cercare di fare un po' di chiarezza, ci riserviamo nei prossimi giorni di inviare una serie di interventi che approfondiscano il tema, evidenziando talune storture, ma con un approccio propositivo e lontano da quel clima giacobino che, da alcune parti, si è respirato in questi giorni. Non è vero ad esempio che tutte le cave di Carrara sono "brutte e cattive" sul piano ambientale e della sicurezza dei lavoratori. Una delle discriminanti più importanti, che mette in evidenza chi ha investito molte risorse nel sostanziale miglioramento delle prestazioni ambientali, nella partecipazione attiva dei lavoratori e nella trasparenza dei rapporti con le istituzioni e con il pubblico, è la certificazione Emas (acronimo di Eco-Management and Audit Scheme ) che indica la conformità di un'impresa o di un sito a quanto disposto dal Regolamento Europeo n.1221/2009. In Italia, il rilascio della registrazione EMAS è affidato al Comitato Interministeriale per l'Ecolabel e l'Ecoaudit il quale si avvale della collaborazione dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e delle varie Agenzie Regionali (ARPA) e Provinciali (APPA) per la Protezione dell'Ambiente. Si tratta di una procedura complessa, per la quale le aziende devono investire un bel po' di risorse, il cui scopo è quello di fare in modo che la qualità del prodotto e il processo produttivo siano rispettosi dell'ambiente circostante. Senza dilungarsi nei dettagli, tale certificazione è ritenuta talmente importante che le aziende che la ottengono sono avvantaggiate negli appalti pubblici, nell'ottenimento delle fideiussioni necessarie e nella riduzione dei costi degli stessi e anche il comune di Carrara l'ha incentivata al punto da permettere alle aziende che l'avevano ottenuta di beneficiare di una proroga di due anni della precedente concessione di escavazione.
Non possiamo esimerci dall'evidenziare che appena 6 mesi fa, la sindaca e assessora al marmo Serena Arrighi presentava trionfalmente l'avvenuto ottenimento di 17 certificazioni Emas, attribuendosi improbabili meriti e parlando di "rivoluzione" nel mondo del lapideo carrarese. Perchè, quando c'è da fare propaganda per se stessa, Arrighi usa il tema delle certificazioni Emas, mentre se ne dimentica completamente quando c'è da difendere le aziende virtuose che le hanno ottenute (e il numero di 17 è destinato a salire considerato che le procedure per l'ottenimento della certificazione sono state sospese a causa del mancato rinnovo del comitato Eco-label). Abbiamo sempre detto che il sistema del lapideo sia da riformare, ma abbiamo anche sempre sostenuto che il marmo sia anche un bel pezzo del futuro della Città e del territorio e che mandarlo in una crisi irreversibile non gioverebbe a nessuno. Perchè allora la sindaca per tutelare se stessa da prevedibili contestazioni, non ha riconosciuto che alcune aziende hanno fatto della sostenibilità ambientale uno dei loro tratti caratteristici? Perchè nell'intervista a Report si è ben guardata dal parlarne?"
- Un concorso di idee per progettare il nuovo volto di Marina. Siglato da Comune e Autorità di sistema Portuale il protocollo d’intesa per l’ambito 3 del Waterfront
- Riapertura fontanella Evam a Massa: il Movimento 5 Stelle continua la raccolta firme non convinto dalle parole del sindaco Persiani
- Il fiume Frigido inquinato dalla marmettola: l'opinione di Unione popolare Massa in replica al consiglere Balloni della Lega
- Comparto balneare demonizzato: il sindaco di Massa Francesco Persiani commenta la sentenza del consiglio di Stato
- Pubblicato l’avviso per la costituzione della Commissione comunale Progetto Donna–Centro per le Pari Opportunità
- Lettera aperta delle associazioni per le bonifiche del servizio idrico alla Regione e ai comuni di Carrara e di Massa
- "Auto e transizione green: quale futuro per l'Italia?": a Villa Cuturi il 5 maggio convegno della Lega con Susanna Ceccardi, Marcelo Poblete e Sergio Giraldo
- Il consigliere della Lega Massa replica a Report: "Il fiume Frigido non è biologicamente morto ed è monitorato dal comune di Massa"
- Il consigliere della Lega Massa replica a Report: "Il fiume Frigido non è biologicamente morto ed è monitorato dal comune di Massa"
- Comitato Nuovi Paesaggi Urbani di Massa: riflessione critica verso le opere di urbanistica dell'amministrazione Persiani