Politica
Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

"Solidarietà e vicinanza alle forze dell'ordine accusate di razzismo dal Consiglio Europeo": la posizione di Amorese, Guidi e Tenerani di FdI
"Le recenti dichiarazioni del Consiglio Europeo sulle forze dell'ordine italiane accusate di razzismo sono ingiuste e non riflettono la realtà, per questo vogliamo esprimere vicinanza e solidarietà -…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 246
Elisabetta Sordi, segretaria PD Massa-Carrara e Matteo Bartolini, segretario SI Massa-Carrara firmano il comunicato con cui accolgono l'appello di Fillea e Cgil. Ecco il testo integrale: "Abbiamo letto in questi giorni il documento delle segreterie regionali di Fillea e Cgil, sottoscritto dai corrispondenti segretari delle categorie di Lucca e Massa Carrara e dai due segretari delle Camere del Lavoro.La riflessione intorno alla necessità di non rimandare ulteriormente gli obiettivi di lavorazione fissati dalla Legge 35 ci trova totalmente concordi con il sindacato. Condividiamo, inoltre, l'obiettivo di ridurre progressivamente l'escavazione del marmo delle Apuane, sia per il valore ambientale e paesaggistico unico, sia perché i ritmi imposti dalla tecnologia negli ultimi anni hanno portato ad un aumento significativo dell'impatto ambientale, senza che questo si sia tradotto in un corrispondente aumento dei posti di lavoro e della ricchezza per i cittadini delle zone a più alto sfruttamento della risorsa marmo. Per questo motivo come forze politiche, ognuna con la propria autonomia di collocazione, siamo impegnati in un costante confronto tra noi e con le amministrazioni di centrosinistra affinché si possa arrivare a conseguire quegli obiettivi. Pensiamo anche che sarebbe un atto che riconosce le ragioni di una diversa idea di sviluppo, l’approvazione in Consiglio Regionale del Piano integrato del Parco delle Apuane. Così come si è andato definendo senza ulteriori rinvii o revisioni in senso estrattivista. Per parte nostra nel passaggio delle prossime elezioni amministrative di giugno porteremo avanti questo confronto nei comuni che vanno al voto e che sono interessati dall'estrazione del marmo. Riteniamo che ci si debba dare l'obiettivo che nelle aree di Parco non si aprano nuove cave e non si riaprano cave oggi inattive. Si deve poi procedere ad una progressiva riduzione dell' escavazione in quelle attive con il contributo del sindacato, delle associazioni ambientaliste e datoriali, anche attraverso una visione improntata a lavorazioni a più alto valore aggiunto che consentano un maggior utilizzo di materia e minor scarto a favore di una diminuzione dell'escavato. In parte un più evoluto quadro normativo e un maggior impegno tecnologico hanno già consentito di raggiungere questi risultati. Oggi la sfida è quella di far si che il concorso di tutti gli attori produca più ricadute per i territori coinvolti e maggiore e migliore occupazione cogliendo anche le opportunità di nuovi settori economici.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 512
Oggi e domani il coordinamento provinciale di Forza Italia organizza alcuni gazebo con raccolta firme, distribuiti nel territorio provinciale, per ribadire in modo chiaro un secco ‘no’ alla manovra della Regione, considerata un’autentica stangata per molte famiglie. Il gazebo a Marina di Massa è in programma oggi pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 in piazza Betti, mentre a Marina di Carrara saremo al gazebo di via Rinchiosa domani mattina dalle 9 alle 12. Nella mattina di sabato 9 marzo saranno anche ad Aulla in piazza Gramsci davanti al comune dalle 9 alle 12. L'iniziativa si sta svolgendo in tutte le province toscane, dietro spinta del consigliere regionale Marco Stella e dell’onorevole di riferimento Deborah Bergamini, coinvolgendo centinaia di militanti e dirigenti di Forza Italia. Anche il coordinamento comunale di Forza Italia, guidato da Gianenrico Spediacci, ha deciso di aderire all’iniziativa e organizzare dei banchetti informativi ad hoc, in cui saranno raccolte le firme contro la manovra decisa dalla giunta regionale. Ai gazebi informativi saranno inoltre presenti alcuni vertici provinciali e comunali del partito, per spiegare ai concittadini di Massa-Carrara cosa stia succedendo in Toscana. “Il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – dicono da Forza Italia - ha infatti aumentato l'Irpef di 200 milioni di euro per pagare il buco nella sanità. Un tema molto a cuore di Forza Italia, da tempo in prima linea per i diritti dei cittadini in merito alla salute. Sanità che purtroppo sta scendendo sempre più in basso negli indici qualitativi. Non si tratta di propaganda politica ma di puri fatti, dimostrabili con semplici numeri, che più di altri possono aiutare a comprendere le difficoltà che stanno attraversando molte famiglie. Sonoinfatti circa 11mila le persone in attesa da tre anni di poter effettuare un intervento chirurgico. Dati che non sono accettabili ma utili invece per indurre a riflessione in merito alla necessità di un cambio di rotta, rapido ed efficace. Come coordinamento provinciale di Forza Italia registriamo nei nostri incontri organizzati con i militanti, e più un generale in un confronto diretto con i cittadini, un grande scontento per come il Pd sta amministrando la Regione e, in misura locale, anche per come sta governando la città di Carrara. E proprio dai gazebi informativi dovrà partire un chiaro messaggio politico, da Carrara sino a Firenze, che Forza Italia vigilerà sempre per il benessere dei cittadini, a partire da questa nuova stangata alle famiglie causata dall’aumento dell’Irpef. Una manovra per noi ingiusta. Vi aspettiamo numerosi questo fine settimana ai gazebi per raccogliere le Vostre firme e portarle poi all’attenzione del Consiglio Regionale. Uniti possiamo cambiare le cose”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 350
"Cambio della dirigenza Pd: la montagna ha partorito il topolino, e per topolino intendiamo qualche piccolo posticino": questo il commento di Simone Caffaz, consigliere comunale di Carrara Civica e già candidato a sindaco, sui recenti cambiamenti in via Groppini e le conseguenti ripercussioni sull'amministrazione comunale di Carrara. "A fronte del palese disastro della giunta Arrighi – argomenta Caffaz – nei mesi scorsi abbiamo ascoltato in ogni angolo della città tanto bellicosi quanto improbabili proclami: le promesse di cambiamento riguardavano tutto, dai programmi alla giunta, dai rapporti con la Regione a quelli con i gruppi sociali. L'unico elemento di continuità, a giudizio dei piddini precongresso, avrebbe dovuto essere la sindaca e non per bravura, ma perchè, visto quanto male sta amministrando, se la mandano a casa ora, per governare, devono riaspettare due secoli".
"Appena il congresso è stato celebrato – continua il consigliere di opposizione– è stato subito chiaro che nulla sarebbe cambiato, tutt'al più il Pd si sarebbe accontentato di qualche insignificante cadrega nel sottobosco della politica o in qualche struttura pubblica. Da un lato la sindaca che, finché durerà, manterrà il ruolo di "domina" nel centrosinistra e nella maggioranza carrarese, dall'altro il partito, talmente debole e scarsamente autorevole, da essersi trasformato in un cacciatore di elemosine".
Di seguito Caffaz ha comincito a citare alcune tematiche amministrative: "Si pensi ad esempio alla sanità, ambito in cui il comune e il Pd ne hanno combinate di tutti i colori: dal crack dell'Asl alla brutta vicenda del Monoblocco chiuso per motivi strumentali agli interessi della Regione e dell'Asl. Intanto i servizi sanitari, da 20 anni a questa parte, sono andati incontro in città a un continuo e inesorabile depauperamento e sono oggi ridotti al lumicino. Proprio nei giorni in cui il Pd si rifaceva il look con la nuova "fiammante" (nel senso di rossa, almeno all'apparenza) dirigenza, la città subiva l'ennesima umiliazione: il trasferimento a Massa, non previsto da nessun accordo e non annunciato da nessuno, delle cure per il piede diabetico, che ha creato gravi conseguenze per centinaia di pazienti". Di qui la conclusione: "Il Pd – ha chiosato Caffaz – non è neppure riuscito ad attuare il proposito egoistico di recuperare la delega al marmo, la più ambita di tutte, che la sindaca tiene gelosamente per sé nonostante sia tutt'altro che esperta dell'argomento e non sia praticamente quasi mai intervenuta sul tema in quasi due anni di consiglio comunale. Forse questo deriverà dal fatto che ha qualche amico che lavora nel settore. O forse, visti i ripetuti conflitti di interessi di cui la sua amministrazione è protagonista, qualcuno che più che amico è familiare".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 615
Hanno incrociato le braccia anche a Massa Carrara i lavoratori di Enel per lo sciopero nazionale indetto ieri dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil. Il presidio è stato organizzato davanti alle sedi di Massa della società, lungo l'Aurelia e in via Bassa Tambura. I sindacati provinciali hanno denunciato tutte le criticità nell'attuale gestione di Enel a livello nazionale e locale, ribadendo lo slogan "Enel smobilita, il sindacato si mobilita" e chiarendo che si tratta di una battaglia che deve riguardare tutti i cittadini perché il servizio è rivolto soprattutto a loro. "Manca il personale, i carichi di lavoro non permettono di soddisfare tutte le attività, l'organizzazione del lavoro è caotica e affidata alla buona volontà dei lavoratori - rimarcano Filctem Cgil, Faei Cisl e Uiltec Uil -. Le conseguenze per tutti i cittadini saranno un'importante diminuzione degli standard di qualità e sicurezza della rete elettrica, con possibile incremento di infortuni sul lavoro, conseguenze negative sulla qualità e continuità del servizio elettrico sempre più a rischio blackout. Noi vogliamo salvare Enel dalle speculazioni finanziarie per tornare a parlare di lavoro e sicurezza". Uno dei nodi principali riguarda le decisioni del management di Enel tese a esternalizzare sempre più: "Vogliono appaltare la maggior parte delle attività elettriche e non assumono - continuano -. L'azienda è sotto organico da anni e una delle principali conseguenze, ad esempio, sono i tempi sempre più lunghi per il ripristino dei guasti. Il piano di assunzioni non garantirebbe neppure il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr affidati a Enel. Al tempo stesso vogliono ridurre gli investimenti sulle energie rinnovabili – concludono i sindacati -, modificare gli orari di lavoro in maniera unilaterale e adottare tagli indiscriminati al costo del personale".
--
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 216
Dopo la presentazione dei progetti, la valutazione da parte della commissione comunale e la firma delle convenzioni adesso le ditte, per ottenere i benefici previsti dall'articolo 21 del regolamento comunale degli agri marmiferi, sono chiamate a realizzare quanto hanno proposto. Il cosiddetto articolo 21 prevede che le ditte per vedersi riconosciuti incrementi temporali crescenti al periodo transitorio devono anzitutto garantire che almeno il 50 per cento del materiale estratto venga lavorato in loco e a questo aggiungere investimenti sul territorio. Complessivamente sono state 69 le aziende che hanno presentato in tutto 19 progetti per un investimento totale di oltre 25,6 milioni di euro e tutte loro sulla base di questi hanno ottenuto l’incremento massimo, 12 anni, al periodo transitorio certificato dalla firma delle convenzioni avvenuta nell’autunno scorso. I progetti che sono stati presentati sono tra loro eterogenei e vanno dalla messa in sicurezza del territorio a importanti investimenti sui paesi a monte passando, per esempio, al rifacimento del campo scuola di Marina o dell’intera piazza Matteotti a Carrara. Adesso si sta avvicinando la fase operativa, ma prima di poter vedere partire i cantieri il Comune sta predisponendo con l’ausilio dell’avvocato Mauro Mammana un regolamento dal quale discenderanno delle nuove convenzioni pensate per ogni singolo progetto e che dovranno essere sottoscritte con le singole ditte. Il punto sullo stato dell’arte è stata illustrato stamani dall’assessore ai Progetti speciali nel corso della seduta congiunta delle commissioni Marmo e Progetti speciali presiedute da Nicola Marchetti e Augusto Castelli. “Quando ci siamo insediati – spiega Lorenzini – l’iter era già stato avviato e i progetti erano stati consegnati. Il nostro impegno è stato dunque, grazie al grande lavoro degli uffici, anzitutto quello di rispettare la scadenza del 30 ottobre scorso per la firma delle nuove convenzioni. Siamo riusciti a raggiungere questo importantissimo obiettivo che, in forza della sottoscrizione di 57 convenzioni e alla registrazione di 17 certificazioni Emas, ha garantito nuove prospettive e nuove garanzie tanto al Comune quanto alle imprese escavatrici. Ora però è il momento di tradurre in pratica i progetti dell’articolo 21, progetti molto diversi tra loro, che prevedono interventi di varia natura e che toccano aspetti e problemi differenti: urbanistici, idrogeologici, normativi e burocratici. In questa fase assieme all’avvocato Mammana stiamo lavorando alla stesura del regolamento che dovrà chiarire come ci si debba comportare in ogni fase della realizzazione dei progetti legati all’articolo 21: dalla predisposizione degli elaborati fino alla esecuzione delle opere, alla loro rendicontazione e, infine, alla certificazione che effettivamente la singola impresa ha ottemperato a quanto si era impegnata a fare e sulla base del quale si è vista riconoscere l’estensione del periodo transitorio. E’ dunque importante in questo momento avere un confronto attivo con le stesse ditte in modo da intercettarne i suggerimenti e provare a risolvere possibili criticità pratiche. Questo rappresenta altresì un passaggio necessario che siamo convinti ci consentirà poi di velocizzare l’effettuazione dei lavori una volta che tutte le parti avranno sottoscritto la convenzione”. “E’ importante aver iniziato questo percorso di confronto e di verifica – spiega Castelli -. Ci sarà poi tempo nelle commissioni di analizzare singolarmente i diversi progetti che sono stati presentati”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 413
"Il pluralismo informativo significa anche pari rappresentatività dei territori. Per questa ragione siamo amareggiati dall'eliminazione dell'unica emittente televisiva della provincia di Massa-Carrara, Antenna 3, dalla partecipazione al bando relativo al 2024 per l'individuazione di fornitori di servizi media audiovisivi operanti in Toscana e aventi ad oggetto la produzione e la diffusione di format video-giornalistici sull'attività istituzionale del Consiglio Regionale della Toscana.Tutto questo dopo aver lavorato nel corso di tutto il 2023, producendo una rubrica settimanale dedicata ai lavori e alle iniziative del Consiglio regionale, e in riferimento a un bando che prevedeva la stessa tipologia di lavorazione, a causa di un requisito mancante per poche settimane, un aspetto tecnico assolutamente risolvibile con un po' di flessibilità. Tra l'altro Antenna 3 ha la concessione televisiva a carattere comunitario, cosa che consentirebbe di non avere dipendenti; l'emittente massese ha in ogni caso quattro dipendenti e quattro giornalisti. Ci auguriamo che il Consiglio regionale voglia tornare sui propri passi e non mortifichi ulteriormente non solo una voce libera, ma anche una realtà produttiva che investe nelle risorse umane, in tempi di tagli generalizzati", dichiarano il Capogruppo di FdI in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati Alessandro Amorese e il Vice Presidente del Gruppo regionale toscano del partito di Giorgia Meloni, Vittorio Fantozzi.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 282
Un flop, soprattutto dal punto di vista della partecipazione e dell’ascolto dei cittadini: questo è il giudizio che il consigliere Massimiliano Manuel di Fratelli d’Italia e la sua parte politica danno sulla questione dell’ ex hotel Mediterraneo, riguardo al quale, proprio ieri, a un incontro con il Pd di Marina di Carrara, il sindaco Serena Arrighi ha parlato come di un processo partecipativo concluso con profitto. “Quel che è emerso durante le varie riunioni di questi mesi sulle decisioni da prendere per l’ex Mediterraneo – ha detto Manuel - è stata la scarsa disponibilità nei confronti della partecipazione attiva dei cittadini insieme a un grande ritardo nel comunicare i risultati. I cittadini che hanno partecipato attivamente al confronto sul destino dell’area ex Hotel Mediterraneo sono stati veramente pochi rispetto alla popolazione. Tra questi hanno prevalso i portatori di interesse più forti e le associazioni più organizzate. In sostanza: una gran presa in giro per un’iniziativa che al suo nascere, aveva destato grande interesse e desiderio di esserci”. Manuel ha spiegato che le critiche principali mosse all’operato dell’amministrazione sono dirette all’impostazione del dibattito su una semplificazione ai minimi termini, che ha causato anche una comunicazione inadeguata. Il consigliere dell’opposizione ha poi ricordato le risposte date dal sindaco a Tania Mattei, presente all’incontro pubblico, che aveva posto domande in merito alla cementificazione del sito e alla presenza del verde. Secondo Manuel le posizioni sostenute dal sindaco – cioè essere contro il cemento e a favore del verde – sarebbero in evidente contrasto con la realtà che vede una parte di struttura già costruita e pagata abbondantemente, ovvero il parcheggio sotterraneo.
“Il Sindaco Arrighi avrebbe dovuto capire che un processo partecipativo non è un semplice sondaggio di opinione – ha continuato Manuel -Non ha senso infatti (o è controproducente) attivarlo, se non si vuole realmente decidere qualcosa con i partecipanti, e se le risposte sono già state decise, se non c’è un seguito concreto, anche parziale, all’argomento di cui si tratta e alle proposte elaborate nel corso degli incontri. Questo, in genere, alimenta alcune dinamiche negative”. Manuel ha poi ricordato le tappe del percorso partecipativo sull’ex hotel Mediterraneo: partito a maggio 2023 da Carrarfiere, aveva inizialmente dato l’idea che l’intento era portare avanti l’eredità di quando fatto dalla giunta precedente, essendoci anche un finanziamento sia per il processo partecipativo, sia per la costruzione finale.” Il comune – ha sottolineato Manuel - aveva anche ricevuto un finanziamento ad hoc, da parte della Regione Toscana grazie anche all’ex assessore PD Andrea Zanetti che è membro dall’Autorità Regionale per la Garanzia e la Promozione della Partecipazione. La volontà dell'amministrazione sarebbe stata quella di mantenere la destinazione pubblica dell'area, ma alcuni portatori di interesse più “deboli” hanno rischiato di non essere stati coinvolti affatto nella decisione , o di essere stati coinvolti solo come “uditori”, mentre altri portatori d’interesse più “forti”, sicuramente più incisivi, probabilmente hanno avuto una grande capacità di influenzare la politica comunale. Per cui va da sé che, mancando competenze specifiche, la decisione non si riuscirà a metterla in pratica, perché i gruppi che si riterranno lesi, faranno ricorsi o ostacoleranno la realizzazione di interventi specifici. Anche perché mancherà la collaborazione di quegli attori che non essendo stati coinvolti dall’inizio rifiuteranno di impegnarsi. E quindi la scelta sarà priva di sostanza e quindi inattuabile. Fino ad oggi ci sembra di poter dire che per il comune di Carrara il processo partecipativo sia stato più un obbligo a cui assolvere con gli adempimenti minimi necessari, che una bella occasione per una reale collaborazione e un reale coinvolgimento delle persone. Inoltre resta il dubbio che ci siano state proposte correttamente presentate e non valutate e quindi errori nel procedimento. Fratelli D’Italia rinnova la propria disponibilità per affiancare il comune e le associazioni del territorio in un percorso che punti ad una migliore applicazione in città della legge regionale sulla partecipazione fulcro di democrazia”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 333
"Un insieme di segnali molto positivi sta caratterizzando la storia presente di Sanac. Il Governo Meloni infatti, attraverso il lavoro del ministro per le Imprese e il Made in in Italy Adolfo Urso e del sottosegretario di Stato Fausta Bergamotto, sta mantenendo, con costanza, gli impegni presi proprio a Massa per il futuro dell'azienda produttrice di refrattari. Fratelli d'Italia sul territorio ha avuto a cuore la vertenza fin dall'inizio, e proprio grazie all'attenzione dell'esecutivo anche Sanac è divenuta questione nazionale, come avevo personalmente chiesto. All'insieme, si aggiunge il dato di fatto che i nuovi commissari dell'ex Ilva lo siano, contestualmente, anche di Sanac, elemento che rappresenta un fattore di novità importante, una ventata di aria fresca rispetto al pregresso e certamente foriero di speranza per il futuro dell'azienda. Altrettanto positivo l'interesse del Gruppo Beltrame che, recentemente, ha visitato il sito, dimostrando serietà e concretezza. Si tratta di passaggi che, nel loro insieme, non solo ci portano ad intravedere una tenuta di Sanac in termini di proiezione industriale, ma che traducono questa visione in mantenimento dell'occupazione e di un suo potenziale incremento, in un'ottica di arricchimento e potenziamento del sito produttivo massese in un futuro che, speriamo, sia davvero vicino". Lo scrive, in una nota, il deputato apuano di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 171
"Come ogni anno la giornata dell' 8 marzo ci porta ad inevitabili riflessioni. - a scrivere è la consigliera provinciale alle pari opportunità Diana Tazzini - Da quattro anni rivesto la carica di consigliera di parità provinciale e per questo mi occupo nella mia quotidianità di gender gap. La consigliera ha come scopo, tra gli altri, quello di sorvegliare sul rispetto della normativa in tema di conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Solitamente questa conciliazione viene scambiata come un aiuto concreto alle donne che si trovano a ricoprire diversi ruoli all'interno della società, quello di madre, di lavoratrice, di moglie e di figlia. L'errore a mio giudizio sta qui, già questo modo di porre la questione rispecchia quello che è il comune sentire, facciamo di tutto per aiutare le donne ma dimentichiamo di fare anche una piccolissima cosa per aiutare le persone nelle proprie relazioni sociali. Se aiutassimo le relazioni, le famiglie di qualsiasi genere e colore, allora forse non ci sarebbe più necessità di altro. Spesso vengo coinvolta come relatrice a tavoli tematici, solitamente tavoli che si occupano di politiche del lavoro tese alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro e la quasi totalità delle volte ribadisco un concetto a me molto caro, l'aiuto. Noi cresciamo con l'idea di aiutare la mamma nello svolgimento delle attività quotidiane che riguardano la gestione della "casa", dei figli e degli anziani o comunque delle persone non autosufficienti. Nessuno ha mai messo in discussione che spetti alla donna tutto questo carico e che la politica debba trovare una soluzione per aiutarla, sì aiutarla ad essere un giocoliere. Proviamo insieme a pensare che la famiglia, la casa, i genitori anziani, i figli siano invece una responsabilità di tutti i componenti di quel nucleo familiare? Possiamo pensare che cucina il primo che arriva a casa, che accompagna a scuola i figli quello tra i genitori che non abbia in quel momento impegni o che comunque possa gestirli magari differendoli. Chiediamoci perché ancora oggi, nel 2024, in molti casi si sia soddisfatti di quella flessibilità oraria in ingresso ed uscita nell'orario di lavoro perché, rivolgendosi a me con fierezza, "abbiamo fatto tutto il possibile per aiutare le nostre dipendenti. In questa realtà ci sono tante donne che hanno famiglia, sa i figli, l'asilo, la scuola, la febbre".
A volte rispondo che in realtà non so. Che non capisco perché tutti quegli sforzi, doverosi per altro e giusti, non debbano essere fatti pensando alla famiglia, pensando che di quella flessibilità oraria possa disporne anche un padre, il quale giustamente partecipa, non aiuta, nella quotidianità familiare. Questo 8 marzo vorrei che fosse diverso. Così ho pensato a questo "8 marzo e dintorni", un breve racconto di donne in diversi ambiti che uscirà per quattro settimane e parlerà di donne e politica, cultura, giustizia e sanità.
A queste donne, delle quali leggerete le varie riflessioni, ho posta una sola domanda, "cosa ha comportato essere donna in...?" Oggi parliamo di politica e diamo qualche dato importante ricavato dal dossier della Camera dei Deputati, uscito nel marzo 2023. Alla data del 21 marzo 2023, un anno fa, le donne facenti parte del consiglio regionale erano 12, contro i 29 uomini (il 29.3 per cento). In giunta troviamo 4 donne e 9 uomini (il 44.4 per cento).Più alto il dato negli esecutivi regionali, dove le donne sono pari al 26,2 per cento. Negli enti locali la percentuale di donne è cresciuta, soprattutto a livello comunale, mentre l'incremento è più contenuto in ambito provinciale e metropolitano. Il dato della presenza femminile in Italia è pari al 34 per cento nelle assemblee dei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti, a circa il 32 per cento nei comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti. Il dato medio di presenza femminile nelle stesse assemblee rilevato in ambito UE risulta pari al 34,5 per cento.
A questo punto non mi resta che chiedere "Cosa ha comportato essere donna in politica?" e lo chiedo alla dottoressa Elisabetta Sordi, Vicepresidente della provincia e neo Segretaria provinciale del Partito Democratico, oltreché consigliere comunale a Pontremoli. Vi lascio le sue parole".
"Essere donna in politica significa investire risorse ed energie in un'attività che ha orari ed impegni difficilmente conciliabili con i tempi di vita e di lavoro. In modo particolare, la politica richiede una flessibilità e una disponibilità di orari che, ancora oggi, rendono poco praticabile l'attività a chi abbia impegni di tipo lavorativo e familiare. Per questo, ancora oggi parliamo di quote rosa, che servono per garantire la presenza, nelle liste e negli organismi politici, di una rappresentanza femminile. E, al netto delle quote rosa, la partecipazione femminile ai vertici delle organizzazioni politiche è ancora in via di realizzazione. Ultima considerazione, nel momento in cui una donna va a ricoprire ruoli di leadership, si generano meccanismi di "mascolinizzazione", come ad esempio le scelte di abiti di taglio maschile o la scelta di mantenere la declinazione al maschile delle cariche, come se l'autorevolezza di una figura femminile fosse in qualche modo da supportare con forme maschili"
Possiamo concludere con un invito alla riflessione, lo stesso che ha posto Elisabetta. Lo lasciamo lì, sullo sfondo, per capire se verrà riproposto anche nei prossimi appuntamenti al termine dei quali proveremo a trovare delle conclusioni comuni. Di certo oggi sappiamo che stiamo percorrendo la strada giusta, forse possiamo arrivare a credere di vedere almeno l'obiettivo, di certo è che siamo in cammino e, temo, sia ancora abbastanza lungo.
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 349
Aggiornamento sullo stato dei lavori sulla passeggiata sul molo a Marina di Carrara da parte del sindaco Serena Arrighi nel corso dell'incontro organizzato dal circolo PD di Marina di Carrara nel pomeriggio di mercoledì 6 marzo: “Marina di Carrara sta cambiando – ha detto il sindaco - e nei prossimi anni cambierà ancora per diventare più bella, più vivibile, più a misura d’uomo. I cantieri del waterfront rappresentano in quello che dobbiamo vedere come un progetto amplio e complessivo solo alcuni, importantissimi, mattoni. La passeggiata lungo la diga foranea, il cosiddetto lotto 4, è ormai quasi pronta e quando sarà riaperta sarà, ne sono certa, un grande centro di attrazione perché non esiste nulla di simile in tutta questa zona. I cantieri appena partiti, quelli dei lotti 1 e 2 i cui dettagli vedremo stasera, serviranno invece non solo a rendere più funzionale l’accesso al porto ma riqualificheranno tutto l’asse viario di viale Colombo con importanti ricadute per tutta la città. Come amministrazione possiamo poi contare del pieno supporto dell’Autorità di sistema portuale anche per altri due progetti che ci stanno molto a cuore, vale a dire quelli per gli ultimi due tasselli che mancano per completare l’interfaccia tra lo scalo e Marina. Sto parlando, ovviamente, degli ambiti 3, ovvero tutta l’area adiacente a via Rinchiosa compresa la zona del comprensorio del faro del porto di Marina di Carrara, e 5’, quella ricompresa tra le foci del Carrione e del Lavello. Si tratta di due aree che necessitano di essere completamente ripensate e per questo abbiamo deciso, di concerto con l’Autorità di sistema portuale, fosse necessario dare via a un concorso di idee che possa individuare le soluzioni migliori e che dovrebbe partire molto presto.
Come amministrazione abbiamo dato alcune indicazioni precise quali:
- la presenza di un’opera iconica che possa diventare rappresentativa di Marina di Carrara
- la presenza di fondi commerciali che possano, tra l’altro, ospitare locali per la cosiddetta movida di Marina di Carrara
- la presenza di parcheggi, in sostituzione di quelli attualmente esistenti nelle aree dei cosiddetti ‘parco lamiere’ e ‘ex Gattopardo’, che potrebbero andare a scomparire in una rivisitazione complessiva dell’area
- la presenza di un raccordo armonico tra via Rinchiosa, viale Colombo, l’area della Caravella, la pineta e la nuova passeggiata a mare in corso di ultimazione (lotto 4 waterfront)
- la previsione di uno sviluppo omogeneo di tutto viale Vespucci fino alla rotonda Paradiso
Tutto ciò dovrebbe andare nell’ottica non solo di avere un disegno omogeneo di tutta quella macroarea del litorale, ma potrebbe permettere anche di immaginare lo spostamento della cosiddetta movida dal centro di Marina, dove attualmente convive con difficoltà con le esigenze di una zona prettamente residenziale come quelle di via Rinchiosa e delle strade limitrofe, per inserirla in un contesto più adatto a uno sviluppo turistico. Crediamo che tra la nuova passeggiata lungo la diga foranea e viale Colombo possa esserci spazio per andare a immaginare una moderna marina che, alla stregua di tantissime località turistiche, possa ospitare locali e tante attività ricreative. Per quanto riguarda invece il cosiddetto lotto 5 crediamo che tutto debba necessariamente partire da una complessiva sistemazione e messa in sicurezza dell’attuale scogliera e successivamente si dovrebbe mettere in campo una riqualificazione a 360 gradi di un’area oggi degradata, ma dalle grandi potenzialità. Nello specifico immaginiamo un luogo pubblico, sempre accessibile e bene illuminato che possa ospitare in futuro manifestazioni artistiche e culturali. Oltre al waterfront però a Marina c’è molto di più. Entro fine mese, lo ricordo, partiranno i lavori di costruzione di due nuove scuole medie, la Buonarroti e la Taliercio, mentre per vedere la partenza del cantiere della nuova Caravella ci sarà da attendere solo qualche settimana in più. A tutto ciò aggiungiamo, tra l’altro, i lavori in corso finanziati dalla Fondazione Marmo per la sistemazione di parco Puccinelli o quelli già in programma, grazie a fondi dell’articolo 21, per il completamento del campo scuola. Nei mesi scorsi, infine, abbiamo concluso con profitto il percorso partecipativo per l’area del Mediterraneo e anche in questo caso ci attendiamo a breve novità importanti”.
- Galleria:
- "Legge e diritto delle donne: il fallimento della società multiculturale: convegno organizzato dalla Lega di Massa con Susanna Ceccardi
- “Civici per gli Stati Uniti d’Europa”: dibattito a Roma coordinato da Giancarlo Affatato
- Raccolta firme per la sicurezza: la Lega si mobilita per Avenza
- Abbandoni di rifiuti: arriva l’eco informatore
- Giovanni Ilari, Carloalvise Gervasi e Marco Morelli nuovi dirigenti politici di Forza Italia
- Balnearia: animi accesi a causa della Bolkenstein
- Il comune di Massa vende 160 case popolari: bagarre in consiglio comunale, la protesta di USB-ASIA
- Tracciabilità del marmo: i sindacati al lavoro sul regolamento per le aste
- Si può avere l’incarico Unesco per il comune e gestire il Chiosco di piazza Gramsci concesso dal comune? Lo chiede il consigliere Simone Caffaz in un’interrogazione “retorica”
- Lettera aperta al presidente Eugenio Giani dal comitato Ugo Pisa di Massa