Politica
Pontremolese, Lorenzetti: “Il governo penalizza ancora i nostri territori, ma la nostra battaglia non si ferma”
Il presidente della provincia Gianni Lorenzetti critica duramente il governo per la decisione di non finanziare i lavori sulla Pontremolese e annuncia l'intenzione di continuare la battaglia: “Anche se…

Nidi comunali: precisazioni del Comune sulla questione della riduzione oraria del servizio
Il comune di Massa ha provveduto a espletare una nuova procedura di gara, essendo scaduto il precedente contratto, per il servizio di ausiliariato presso i nidi di infanzia…

Il Polo P&S: la sicurezza stradale di Turano è un tema superfluo per il Sindaco?
“Ho presentato una mozione per la sicurezza stradale del quartiere di Turano quasi un anno fa e fino a oggi il Presidente del Consiglio Comunale non ha provveduto…

Finta pagina facebook di Autolinee Toscane promette abbonamenti a prezzi ridotti: "Bisogna usarei social per combattere le truffe" dice Maria Teresa Baldini di Noi Mderati
Usare i social per combattere le truffe: il suggerimento di Maria Teresa Baldini candidata alle Regionali per Noi Moderati: "Autolinee Toscane informa di una nuova truffa online su…

"Scriverò a Mattarella, inaccettabile usare la fascia tricolore per propaganda": l'annuncio dell'onorevole Barabotti relativo alle accuse di fascismo rivolte dal sindaco Pd di Fivizzano al governo
Durante la commemorazione per l'eccidio di Vinca, il sindaco di Fivizzano del Partito Democratico, Gianluigi Giannetti, ha affermato testualmente: «Oggi io sono felice nel sapere che nessun fascista…

Piano parcheggi a Marina di Carrara: associazione ARCA rinnova le sue proposte all'amministrazione e segnala una disparità mediatica dei contenuti a seconda delle fonti
Associazione ARCA interviene di nuovo sul tema della mobilità estiva e al piano parcheggi di Marina di Carrara: "Nei giorni scorsi abbiamo diffuso un comunicato dettagliato…

"Autorizzazione del ministero al prolungamento della banchina Taliercio del porto di Marina di Carrara non è un nulla osta": la spiegazione dei Paladini Apuoversiliesi
L'associazione dei Paladini Apuoversiliesi continua la sua battaglia contro l'ampliamento del porto di Marina di Carrara: "Il 19 Agosto é stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e…

Atteggiamento antisindacale e irregolarità contrattuali e salariali alla "Delizie del mare": la denuncia di USB Massa .
Il sindacato USB Massa segnala una situazione critica avvenuta sabato 23 agosto nel corso di una manifestazione di volantinaggio organizzata da USB di fronte ai cancelli dell' Azienda…

Bisogna pubblicizzare l'asta di Villa Massoni: la richiesta di Italia Nostra Massa Montignoso
L'associazione Italia Nostra Massa Montignoso ha inviato una richiesta al pesidente del tribunale di Massa affinchè sia pubblicizzata la data dell'asta per Villa Massoni che è stata…

Polo P&S Massa: le farmacie comunali hanno rapporti commerciali con la multinazionale Teva?
“Ho presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale per capire l’entità dei rapporti commerciali tra le farmacie comunali e la multinazionale farmaceutica israeliana Teva e comprendere quale sia la volontà politica…

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Fioccano da tutte le parti le adesioni alla manifestazione di protesta organizzata dai sindacati a seguito delle dichiarazioni dell'impresnditore del marmo Alberto Franchi, che si svolgerà mercoledì 24 aprile a partire dalle 9 davanti all'azienda Franchi Umberto s.r.l a Nazzano. Il comitato Ugo Pisa di Massa ha annunciato la sua adesione e così anche i Giovani Decratici della provincia apuana: "Le associazioni che fanno parte del Comitato Ugo Pisa esprimono sdegno per le parole pronunciate dall'imprenditore del marmo nella trasmissione Report e aderiscono allo sciopero indetto dai sindacati per domani mattina.Il disastro ambientale causato dalle cave di marmo è sempre stato sotto gli occhi delle comunità locali ed è incontestabile.Domenica sera le telecamere di Report sono tornate a riprendere lo scempio delle nostre montagne e la conseguente devastazione delle sorgenti, delle falde e di tutto il corso dei fiumi fino al mare.La polvere di marmo uccide ogni forma di vita, devasta gli ecosistemi e gli habitat tipici della montagna e del fiume. Tutte le conseguenze ambientali ed economiche che ne derivano ricadono sulla cittadinanza locale. Non possiamo però dimenticare l'aspetto occupazionale che ci sta particolarmente a cuore.Infatti, in un'epoca di transizione ecologica, losguardo deve rivolgersi anche al mondo del lavoro ed alla riconversione di tutte quelle attività che per l'appunto devono tener conto dei cambiamenti climatici ed eliminare il loro impatto ambientale. Per questo siamo a fianco di chi lavora nel settore del marmo, perché insieme a loro vogliamo trovare soluzioni, che siano sostenibili economicamente e ambientalmente ed inoltre compatibili con le sfide che ci aspettano per il futuro. Da ultimo vorremmo rivolgerci alla classe politica perché risposte coraggiose e lungimiranti adesso devono venire proprio da loro. Senza farne alcun riferimento di appartenenza politica, chiediamo ai Sindaci, alle amministrazioni locali ed al governo regionale di superare le divisioni di partito e dare precedenza, per una volta, alla tutela del patrimonio comune, alla salvaguardia del territorio e dell'occupazione, con un'attenzione particolare alle scelte che la transizione ecologica ci sta imponendo di fare. Domani saremo presenti alla manifestazione".
"I Giovani Democratici di Massa-Carrara saranno presenti domani dinanzi alla Franchi Umberto SPA insieme ai lavoratori del comparto lapideo per lo sciopero indetto da Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cigil a seguito di quanto emerso dal servizio di Report mandato in onda il 21/04. Forte indignazione per le parole dell'imprenditore Franchi, vergognose per il ruolo che ricopre e soprattutto nei confronti di tutti i lavoratori, nonché di coloro che nelle cave hanno perso in questi anni la vita o sono stati gravemente infortunati e a tutti i loro familiari. Irricevibile l'espressione "deficiente", come si può pensare di colpevolizzare il lavoratore sminuendo la sua dignità anche umana e non solo lavorativa? Piuttosto si prendano misure idonee e serie per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. Come per i sindacati anche per noi Giovani al centro delle politiche future nazionali, regionali e locali, necessaria è la spinta verso la tutela della vita, dunque sicurezza e prevenzione, tramite figure professionali che provvedano a tal fine; salari adeguati e occupazione, tematiche che ad oggi vanno prese seriamente in considerazione a fronte di un impatto ambientale per la città di Carrara e non solo elevato; oltre a una redistribuzione della ricchezza più equa, sia verso i lavoratori sia verso il territorio circostante. Apprendiamo dai giornali lo sgomento e disprezzo per le parole proferite anche degli altri imprenditori del marmo che assicurano condizioni lavorative "secondo i criteri della normativa", e che ne prendono le distanze. Ciò però non basta. Serve concretezza. Scendete in piazza, bloccate l'escavazione e la lavorazione per un giorno. Un segnale che deve venire da tutti i cittadini".
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Se non fosse tragico sarebbe comico" a parlare sono i Circoli Legambiente di Carrara, Massa-Montignoso, Versilia che proseguono. "Ci riferiamo allo sconcertante “siparietto” messo in onda da Report che ha visto protagonisti (involontari, si intende) il presidente di un’impresa quotata in borsa che fattura decine di milioni e realizza utili vertiginosi e una “spalla” di eccezione incarnata dal presidente vicario di Assindustria. In prima serata nazionale, su un canale della tv di Stato, senza pudore, questa autoasserita classe “imprenditoriale” ha gettato definitivamente la maschera e ha mostrato il suo vero volto, arrogante e sprezzante che definisce “deficienti” i morti e i feriti sul lavoro: il vero deficit – non solo di umanità e di compassione ma di cultura imprenditoriale stessa – è di chi non solo sembra del tutto ignorare il dettato costituzionale (“L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, art. 41) ma si dimostra del tutto inconsapevole del fatto che è un preciso obbligo delle imprese garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro anche richiamando i lavoratori, se necessario, al rispetto di queste norme – non sparando come un cecchino e tanto meno dandogli dei “deficienti”.Per inciso: dato che l’azienda FUM ha certificato il proprio sistema di gestione alla ISO 45001, sarà nostra cura portare all’attenzione dell’ente certificatore e di Accredia le dichiarazioni del suo presidente perché valuti se il suo approccio al tema della salute e sicurezza sul lavoro sia compatibile e coerente con tale certificazione.
Oggi esprimiamo quindi tutta la nostra solidarietà ai lavoratori del marmo che, rischiando la vita in un contesto difficile, non meritano di essere disprezzati e offesi da un imprenditore arrogante, e da una Confindustria affettuosa (“Albi…”) e compiacente. Per questo anche Legambiente sarà presente al presidio convocato dei sindacati del lapideo, in occasione della giornata di sciopero giustamente indetta. Ci saremo, a fianco di questi lavoratori che forse oggi hanno la plastica dimostrazione che i “nemici” dei cavatori non siamo noi ambientalisti ma i loro datori di lavoro (oggi ancora e sempre più “padroni”) che fra utili e proventi finanziari privano doppiamente la comunità di una risorsa che le appartiene: sul piano delle risorse naturali e su quello delle risorse economiche. Abbiamo però un timore: ossia che il sistema politico, istituzionale e amministrativo – che oggi si indigna e si impegna – perda di vista il punto centrale (quello dello sfruttamento, appunto) e si concentri solo su quello che presto potrebbe venire archiviato, liquidato, come una “battuta infelice” o “una dichiarazione estorta” in fuori onda. Dicano, finalmente, la politica e le istituzioni locali che non è più tempo per fare esercizi di equilibrismo, soggiacendo al ricatto “economico” (del contributo di escavazione, della tassa marmi, del sistema produttivo reso fragile della monocoltura dell’escavazione). Dicano ai cittadini, finalmente, che questo modello di sviluppo (e di “fare impresa”) non può più essere tollerato. Dicano che le cave di Carrara hanno ragione di esistere solo se si riesce a minimizzare gli impatti ambientali e a massimizzare l’occupazione. Per fare questo è necessario un modo diverso di gestire l’escavazione, con una reale tutela dell’ambiente e della vita umana, e che si promuova realmente la filiera, tendendo a lavorare in loco tutta la produzione di blocchi, che deve essere percentualmente innalzata rispetto alle scaglie, ma riducendo a livelli sostenibili i quantitativi totali escavati. Dicano, senza infingimenti e senza tecnicismi, che tutte le cave devono essere pubbliche e che gli utili stratosferici, di cui Report ha reso edotto l’intero Paese, non possono e non devono più essere appannaggio di poche famiglie, ma essere finalmente redistribuiti a vantaggio di tutta la città.
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Iniziativa del Gruppo Pd regionale per chiedere al Parlamento di riprendere la Pdl proposta nella passata legislatura e riportare al patrimonio pubblico anche le cave oggi considerare private. «Domani sarò a Carrara, assieme ad altri consiglieri del nostro gruppo, per partecipare all'iniziativa indetta dai sindacati, per testimoniare la sorpresa e lo sdegno per le parole pronunciate da uno degli industriali del marmo carrarese, su temi prioritari quali sono quelli del lavoro e in particolare della sicurezza». Con queste parole, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli annuncia l'adesione del Gruppo all'iniziativa di protesta indetta dai sindacati, dopo le vicende che hanno seguito la messa in onda dell'inchiesta di Report sulla questione dell'estrazione del marmo nel distretto delle Apuane."Nella precedente legislatura – prosegue Ceccarelli – da assessore mi sono impegnato in prima persona per affrontare con una legge un tema delicato e strategico per il territorio che da secoli trae sviluppo dalla estrazione del marmo, pagando però un prezzo alto in termini di vite umane ed ambientali. Con la legge 35 del 2015 abbiamo riordinato la materia a livello regionale, con una attenzione particolare all'area apuana e abbiamo dato compiutezza al lavoro avviato dalla Regione per garantire che fosse tutelata al meglio la sicurezza nei luoghi di lavoro. Ascoltare le parole pronunciate da uno degli imprenditori che da questo settore traggono utili impensabili in tutti gli altri settori dell'economia regionale e la leggerezza con cui si affronta un tema che è prioritario per migliaia di lavoratori, lascia sorpresi e allibiti. Voglio cogliere l'occasione – conclude Ceccarelli - per confermare la massima attenzione e la volontà del gruppo Pd di proseguire nell'impegno per garantire al settore marmifero uno sviluppo che sia prima di tutto compatibile con la sicurezza dei lavoratori e con la tutela dell'ambiente. Siamo anche convinti che tutte le cave debbano essere considerate patrimonio pubblico e in questo senso, sarà promosso un atto per chiedere al Parlamento di riprendere la proposta di legge da noi avanzata nella passata legislatura per regolare la questione che attiene ai cosiddetti beni estimati, dopo che la Corte costituzionale con la sentenza 20 settembre 2016, n. 228, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del comma 2 dell'articolo 32 della nostra legge regionale, poiché l'individuazione della natura pubblica o privata dei beni appartiene all'"ordinamento civile" ovvero alla competenza statale».
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Il rosone del Duomo, le Alpi Apuane e la spiagge di Marina: sono alcuni dei protagonisti del nuovo brand turistico di Carrara che da questa estate comparirà non solo negli infopoint cittadini, ma in tutte le comunicazioni ufficiali. ‘Carrara: più unica che rara’ è il claim scelto per la nuova brand identity cittadina e partendo dal quale è stata sviluppata una veste grafica completamente rinnovata per tutto il materiale promozionale. “Questa campagna nasce dalla volontà di rinnovare l’immagine di Carrara e rendere il modo in cui la comunichiamo più efficace – spiega l’assessore al Turismo -. Nell’ultimo anno abbiamo visto crescere in maniera importante l’interesse per la nostra città, anche da un punto di vista turistico. L’articolo del New York Times che ha inserito la nostra provincia come unica meta italiana da visitare nel 2024 ha rappresentato per noi una importante vetrina internazionale, ma ha d’altro canto certificato un interesse per Carrara che, prima e dopo, abbiamo visto crescere sempre di più da parte di tanti altri media nazionali e internazionali come testimoniano trasmissioni quali ‘Quattro ristoranti’ o ‘Origini’, giusto per citare le più recenti. L’idea è stata dunque quella di dotare di un’identità riconoscibile tutto il materiale promozionale della nostra città. Siamo quindi partiti da una domanda fondamentale: com’è Carrara per noi che la dobbiamo raccontare all’esterno? Per noi Carrara è unica nel suo genere e nelle sue contraddizioni, è speciale, è eccezionale è, in altre parole, rara. Da qui siamo arrivati a definire il claim ‘Carrara: più unica che rara’ e su questo grazie alla collaborazione di Lucia Lamacchia abbiamo sviluppato una nuova veste grafica che da ora in avanti sarà non solo nei nostri info point, ma anche nelle brochure, nei depliant e in tutto il materiale promozionale”.
Questa estate ci sarà inoltre una importante novità per quanto riguarda gli info point visto che il ‘Punto blu’ di Marina si sposterà in via Genova 1 affiancandosi per tutta la stagione balneare agli uffici del centro storico (piazza II Giugno 1) e dell’area archeologica di Fossacava.
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“Davanti all’arroganza, che è una vergogna, di un imprenditore che fattura decine di milioni di euro grazie al lavoro dei suoi operai e li insulta addirittura attribuendo loro la colpa degli infortuni, anche la politica deve mobilitarsi. Per questo stiamo organizzando una delegazione del PD Toscano che domani sfilerà aderendo alla manifestazione dei sindacati a Carrara. Le parole dell’imprenditore intervistato dalla trasmissione Report sono anche un oltraggio alla memoria di chi è morto nelle cave e su tutti i luoghi di lavoro”. Così Emiliano Fossi, deputato e segretario Pd Toscana, sulle parole di Alberto Franchi, amministratore delegato della Franchi Umberto Marmi, mandate in onda dal programma Report di Rai3 in un servizio legato agli incidenti nelle cave di Carrara.
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ll Partito Repubblicano è da sempre a fianco del porto e della portualità di Carrara, fin dai tempi di Eugenio Chiesa – così hanno esordito i rappresentanti della sezione carrarese del PRI che hanno rinnovato il loro consenso al piano regolatore del porto di Marina di Carrara - e proseguirà affinché si continui a riconoscere il valore di uno scalo che, nonostante le ridotte dimensioni, è stato capace, negli anni '90, di guadagnarsi la sede di Autorità Portuale quale porto di rilevanza internazionale in quanto superava i tre milioni di tonnellate di merci varie e continua ad essere una risorsa essenziale, che sta raccogliendo oggi i frutti di un lavoro impostato nel passato. Proprio per questo motivo continueremo a sostenere il Piano Regolatore Portuale attualmente in fase di approvazione. Lo faremo anche perché il porto di Marina di Carrara non ha affatto un piano regolatore portuale: quello approvato nel 1981 era un programma di opere, per come era disciplinato dalla normativa che vigeva all'epoca. Ma un programma indica solo degli obiettivi e non dà alcuna strategia di sviluppo. Oltre tutto, il Piano in approvazione riduce al massimo le richieste della portualità: non va oltre il Carrione e consegna la parte di ponente ad esigenze che non sono quelle dei traffici marittimi. Lo fa per soddisfare esigenze che da anni e da più parti sono reclamate: dalla strutturazione del traffico crocieristico (per dare finalmente una ricaduta sulla città sia a favore del commercio che dei servizi turistici come già avviene per le altre zone a cui approdano le navi da crociera) alle annose necessità della nautica apuana (che ha bisogno di un travel lift e di uno sbocco a mare per le sue importanti manifatture e le economie che generano), ancora, alla sistemazione razionale della nautica sociale e del diporto (che costituiscono storicamente una componente tipica e diffusa del nostro tessuto sociale). Si tratta cioè di un Piano regolatore che riscuote oggi la più ampia condivisione di tutti i soggetti che del porto si possono avvalere e che perciò, se dovesse arrestarsi, significherebbe aver mancato un'occasione unica. Dunque, come è avvenuto non solo nei mesi, ma anche negli anni passati, il Partito Repubblicano continuerà a sostenere le ragioni del porto, anche a difesa del più ampio territorio a cui si deve il suo odierno successo, basato principalmente sull'impiantistica di altissimo livello tecnologico che qui si produce, di ideali collegamenti terrestri fra il mare e l'entroterra, di materiali di risulta locali ancora oggi impiegati in opere marittime. A difesa cioè del tessuto economico, sociale e produttivo oltre che dell'occupazione dell'area vasta toscana, della cui ricchezza il porto stesso è da sempre ingranaggio e componente decisiva”.
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La trasmissione "Report" ha portato nelle case di oltre un milione e ottocentomila persone di tutta Italia la distruzione delle Apuane, le enormi ricchezze dei capitalisti del marmo create sui beni comuni appartenenti alla comunità locale, gli imbarazzi di rappresentanti politici e confindustriali messi di fronte alla realtà. Le parole di Franchi sono solo il vertice di un attacco violento alla dignità dei lavoratori, alla dignità di un territorio che viene usato per l' avidità del profitto. Da anni vengono denunciati gli abusi ambientali, gli extra profitti milionari dei concessionari di cava, l' imposizione culturale di una finta filantropia strumentale al greenwashing di chi agisce contro territorio e ambiente, eppure di fronte a tutto questo anche le forze politiche non hanno saputo opporre azioni che contrastassero questo declino, anzi hanno spesso assecondato e sostenuto le attività del capitalismo estrattivo, deleterio in ogni parte del mondo, compreso a Carrara.
Per questo come "Pace Terra Dignità" Massa, aderiamo allo sciopero di mercoledì 24 aprile, indetto da Cgil, Cisl e Uil, nella convinzione che con questa manifestazione si possano finalmente cambiare gli schemi che fino ad adesso hanno condizionato la vita politica ed economica della città, un cambiamento che può avvenire solo attraverso la presa di coscienza dei lavoratori e attraverso la contemporanea consapevolezza della importanza della lotta per l' ambiente e per il clima.
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Esprimo con forza un grande disagio nel dover rispondere per le rime al presidente e al vicepresidente della consulta giovani, ma se ricevo accuse infondate, mi vedo costretto alla replica. Lo faccio con la serenità di un ex Luogotenente dell'Arma dei Carabinieri e la tranquillità di un consigliere comunale eletto dal popolo che ha il compito di controllo e verifica sull’operato dell’amministrazione comunale, come del resto è stato fatto con la massima trasparenza e competenza. La funzione svolta dalla Consulta dei Giovani, peraltro, sarebbe principalmente consultiva per cui sono rimasto decisamente deluso nel constatare la strumentalizzazione, fuori luogo da parte di coloro che non dovrebbero essere chiamati a fare politica, come loro stessi hanno dichiarato, ma a portare avanti con impegno e determinazione idee e proposte per i giovani del territorio. Appare chiaramente, invece, che il giovane presidente Borghini sia molto portato ad impegnarsi politicamente, tanto che, nel mio caso, per esempio, ha attaccato un consigliere di opposizione che aveva espresso dubbi non sull'evento organizzato dalla Consulta, ma in merito alla determina della dirigente della Cultura di nomina fiduciaria del sindaco. Nel contempo però ha incassato, senza colpo ferire, le aspre critiche sull’operato suo e della Consulta da parte dell’ ANPI. In cronaca infatti, il giorno dopo l’evento, era stata messa in grande risalto la posizione dell’ Associazione Nazionale Partigiani che aveva bollato la manifestazione come “falso storico” dichiarando di aver, ”negato il consenso alla manifestazione” e che, “in un momento in cui vi sono ben due guerre in corso non era il caso di esaltare la bellicosità”. Ma, guarda caso, questa paginata di giudizi non ha suscitato nessun rigurgito in Borghini, in quanto l’ANPI sostiene l’amministrazione Arrighi e quindi era meglio tacere. Dopo l’indecisione da parte del presidente, di non rispondere allo schiaffo subito, mi preme a questo punto mettere in rilievo la gravità delle sue affermazioni nel darmi una risposta, tra l’altro che si è auto attribuita, perché in effetti non avevo chiesto delucidazioni a lui ma all’ amministrazione. Cito testualmente ” Durante gli incontri con l’associazione ‘’Linea gotica tirrenica‘’ abbiamo ascoltato le loro esigenze e programmato l’evento, dopo di che abbiamo riferito le conclusioni alla dirigente Cinzia Compalati. In questa fase è stato richiesto all’associazione se fossero disponibili a ricevere direttamente l’affidamento, ma, per motivi interni alla loro organizzazione non è stato possibile, almeno per quanto ne so io. L’affidamento è stato assegnato alla Pro loco Colonnata poiché, vista la sua recente formazione, non ne aveva mai ricevuti”. È chiaro che il giovane presidente parli e scriva in modalità superficiale, perché non conosce le regole della pubblica amministrazione, ma nemmeno le conosce la dirigente Cinzia Compalat,i se quello che dichiara il Borghini è inerente al vero. Caro ragazzo, non siamo mica a giocare al gioco delle tre carte! La pubblica amministrazione non distribuisce soldi alle Pro Loco solo perché appena costituite e non elargisce soldi perché non ne avevano ancora ricevuti, ma stiamo scherzando? Per cui non è conforme alla norma o giustificato da motivi accettabili, che una dirigente pubblica chiami la Pro loco del paese di Colonnata per chiedere se “magari” fosse disponibile a realizzare un evento storico sulla liberazione in Piazza d’Armi, in quanto la richiesta non ha alcun fondamento giuridico/amministrativo. Dal momento che ho appurato che i dubbi da me espressi erano fondati, sarà mia cura approfondire il tema, soprattutto sul diniego dell’affidamento da parte dell’Associazione Linea Gotica Tirrenica per partecipare all’evento e sapere se e come sia stata pagata, attraverso un accesso agli atti, per poi agire nell’interesse dei cittadini. Ritengo quindi che, chi ha emesso l'atto sia incorso in un errore interpretativo, perché la legge stabilisce cosa diversa da quanto sostenuto. In conclusione, sono d’accordo sul fatto, che la Consulta Giovani dovrebbe essere vista in termini di dialogo e collaborazione come sostiene giustamente il vicepresidente Jacopo Grassi, ma sempre con il rispetto delle regole, dei propri ruoli e anche con l’umiltà di accettare le eventuali critiche da qualsiasi parte politica arrivino.
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Sul caso Franci-Report arriva anche il commento del consigliere comunale delle Lista Ferri, Filippo Mirabella. "Ho visto la trasmissione Report e sono davvero amareggiato per le dichiarazioni che ho ascoltato in merito al tema delle nostre cave di marmo. Da cittadino prima ancora che da consigliere comunale penso che le tragiche morti bianche anche nelle nostre cave e non solo siano drammatiche per le famiglie che perdono i propri cari ma anche per tutta la comunità . Di fronte al dolore ci vogliono rispetto e silenzio. Sono ferite che rimangono per sempre. La politica e le imprese devono parlare meno e fare di più in tema di sicurezza del lavoro lo diciamo da tempo. Ma se quello che ho ascoltato in televisione è ciò che si pensa realmente ritengo che con determinazione si debbano prendere le distanze. Mi auguro che ci siano scuse pubbliche, anche se si tratta di frasi ingiustificabili. Per il mio lavoro ho fatto diversi sopralluoghi dopo incidenti mortali e il dolore e le immagini di quei momenti ancora li porto con me. Non riesco ancora oggi a spiegare quello che si prova attesa la tragicità. Vite innocenti strappate in modo violento e lavoratori che muoiono mentre svolgono il loro lavoro. A tutte queste famiglie e alla comunità di Carrara vanno il mio sentito pensiero di rispetto, di affetto e di vicinanza".
- La puntata di "Report" rivela la dura realtà dell'estrazione del marmo nelle Alpi Apuane: Europa Verde Toscana si mobilita
- Gruppo consiliare Pri e Pri Carrara su Report: da Franchi parole irricevibili ma serve riflessione sul sistema economico
- Il Pd provinciale condanna le parole dell'imprenditore del marmo Alberto Franchi
- Dichiarazioni di Franchi sui cavatori inaccettabili: il commento del consigliere Simone Caffaz
- Condanna decisa alle parole di Alberto Franchi a Report anche dal consigliere Massimiliano Manuel di Fratelli d’Italia
- Sulle Alpi Apuane mega profitti di pochi e nessun rispetto per ambiente e lavoratori: l’onorevole Marco Grimaldi dei Verdi Sinistra commenta il servizio di Report
- Anche dal sindaco di Carrara Serena Arrighi arriva la condanna alle parole di Alberto Franchi a Report
- Stupito delle polemiche e aperto al dialogo: il presidente della Consulta Giovani Lorenzo Borghini risponde all'attacco del consiggliere Mirabella
- Luca Palamara intervistato da Aldo Grandi al Bagno Margherita per parlare di passato, presente e futuro della magistratura
- Polo formativo Baker Hughes a Massa: realtà positiva per il territorio secondo l'onorevole alessandro Amorese di FdI