Politica
Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

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La domanda della Pro loco di Avenza per avere in gestione l’area sul lato Massa della stazione di Avenza è rimasta sepolta nelle pieghe della burocrazia per circa dieci anni. Da giugno, grazie all’interessamento e alla pressione fatta dalla senatrice Susanna Campione di Fratelli d’Italia, l’iter è stato accelerato e nei giorni scorsi è arrivata la gradita conclusione che assegna, in comodato d’uso, il capannone, ex deposito e sala mensa del dopolavoro ferroviario, alla Pro loco di Avenza. L’annuncio è stato fatto nella mattinata del 29 luglio, in comune a Carrara, dalla senatrice Campione e dal consigliere di FdI Massimiliano Manuel. “La senatrice è sempre molto attenta alle dinamiche della città e quasi quotidianamente si informa sulle varie situazioni e sui vari sviluppi. Come Fratelli d’Italia abbiamo la segnalazione della Pro loco di Avenza preoccupata per lo stato di degrado della frazione e per la presenza di quest’area praticamente abbandonata a fianco della stazione. Abbiamo girato la segnalazione alla senatrice Campione che è subito venuta ad Avenza per un sopralluogo e per parlare con la Pro loco e conoscere il loro progetto e poi si è attivata per favorire la soluzione”.
“I rappresentanti della Pro loco – ha detto la senatrice Campione - mi hanno spiegato che le loro intenzioni erano quelle di ripulire l’area vicino alla stazione e di crearci all’interno un infopoint per i turisti, che sia di aiuto anche per i pellegrini della via Francigena che passa per Avenza e che ha nei locali vicini alla Torre di Castruccio un ostello per i viandanti, una zona dedicata al parcheggio di bici e moto, che attualmente manca, e degli spazi in cui realizzare la sede della Pro loco. Mi son fatta carico delle loro richieste ed ho fatto da mediatrice con la direzione di Firenze del settore Per Servizi di Ferrovie dello Stato e devo dire che ho trovato la massima disponibilità, precisione e puntualità nel tenermi aggiornata sulla pratica, per cui voglio ringraziarli pubblicamente. La richiesta fatta anni fa dalla Pro loco è potuta ripartire e si è arrivati alla decisione di affidamento di questi giorni. Ferrovie dello stato, ovviamente ha posto alcune condizioni per concedere l’uso degli spazi, come la stipula di un’assicurazione e la realizzazione di interventi per la messa in sicurezza dell’area, e la Pro loco ha già cominciato a muoversi in questa direzione con entusiasmo. Siamo entrambi molto contenti per la soluzione e, soprattutto, per l’occasione di sottrarre al degrado una parte della città, il che significa combattere anche la criminalità che, in genere va di pari passo col degrado”. La consegna sarà fatta in maniera ufficiale appena rispettate le condizioni e, a questa, seguirà l’inaugurazione dei nuovi spazi. “I cittadini di Avenza – ha concluso la senatrice - si sono lamentati più volte per le condizioni di alcune zone della loro frazione e hanno chiesto spesso azioni concrete per restituire decoro, ordine e sicurezza. Questo è, quindi, un segno di concretezza per dimostrare alle persone che le loro richieste vengono ascoltate”.
“Crediamo fortemente che questa sede, una volta operativa, farà anche da deterrente alla illegalità che è solita svolgersi nelle zone adiacenti alle stazioni ferroviarie – ha concluso Manuel - Un primo passo al quale dovranno seguire azioni concrete da parte di tutta la comunità per rendere possibile il realizzarsi dei lavori richiesti da ferrovie dello stato e per i quali tutti auspichiamo vorranno contribuire per il bene della comunità”.
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Un solo spogliatoio in comune per adulti e bambini nella piscina comunale di Marina di Carrara: alcune mamme si sono lamentate della situazione di promiscuità e il consigliere Massimiliano Bernardi si è fatto portavoce delle lamentele. “Il 10 gennaio 2022 – h ricordato Bernardi - sono state pubblicate, a cura del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, le linee guida aggiornate, più dettagliate e prescrittive, redatte ai sensi del Decreto Legge 52/ 2021 aggiornate nel tempo, sino al Decreto Legge 1/2022 che assicurano l’esercizio delle attività in piscina, nelle quali c’è scritto: ‘…Può apparire pleonastico, ma è comunque bene, raccomandare al genitore/accompagnatore di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igieniche sanitarie e comportamentali, compatibilmente con il loro grado di autonomia e l’età degli stessi’. È inammissibile, quindi, che, a fronte della chiusura da parte di ASL di due spogliatoi non ritenuti idonei dal punto di vista igienico sanitario, l’assessore allo sport Lara Benfatto assieme al direttore della piscina Lorenzo Contipelli, permettano che i minori maschi, che frequentano i corsi di nuoto, utilizzino lo stesso spogliatoio degli uomini. Chiedo quando si sia mai visto che, bambini di pochi anni, debbano spogliarsi e fare la doccia usando gli stessi locali destinati agli adulti. Il problema della promiscuità tra bambini e adulti, non è emerso da chi dirige e gestisce la piscina? Niente di male, se nello spogliatoio ci fosse una separazione tra gli spazi destinati ai bambini e quelli per gli uomini, ma non è così. Ovviamente, in questi locali le mamme non possono entrare perché gli spogliatoi sono frequentati da uomini adulti, e quindi i bambini vengono lasciati soli. Spesso si tratta di ragazzini ancora piccoli ed il disagio provato dagli stessi per il fatto di avere contatti con uomini nudi, mentre si spogliano e fanno la doccia, è naturalmente da condannare. Anche se non è mai successo niente di grave, precisano le mamme, non è bene che ci sia una promiscuità di questo tipo. È capitato che qualcuno, per esempio, abbia dovuto subire qualche scherzo pesante e poco piacevole. È chiaro che il direttore della piscina, ma anche l’assessore allo sport Lara Benfatto per quanto attiene la responsabilità politica, dovrebbero, oltre che eseguire i lavori al fine di riaprire gli altri spogliatoi, almeno garantire al momento controlli serrati, in particolare, il direttore, che è pagato dall’amministrazione con i soldi dei cittadini per rispondere del funzionamento della struttura dal punto di vista igienico-sanitario e della sicurezza dei frequentatori. Il responsabile della piscina dovrebbe curare l'aspetto igienico-sanitario delle vasche e dei servizi a disposizione della struttura; assicurare il rispetto dei requisiti igienico-ambientali ed individuare i punti critici, determinando le azioni correttive per garantire la corretta esecuzione delle procedure di autocontrollo previste. Da quanto riferito dai frequentatori che pagano, questi controlli non vengono effettuati, si chiede quindi di prendere provvedimenti nel merito.
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Mai, nemmeno nei tempi più bui o anche solo lontanamente ipotizzabili si era arrivati a tanto. A prendere in giro, a offendere in realtà, milioni di fedeli in tutto il mondo seguaci della religione di Cristo. Con quest'ultimo raffigurato nel peggiore e più blasfemo dei modi, sempre con un riferimento guarda caso sessuale alla comunità Lgbtqrstuvz che pur avendo, fortunatamente, una portata limitata, in realtà occupa e pretende di occupare uno spazio e un tempo sproporzionato alla propria effettiva consistenza rispetto al resto della società. L'inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi è stata trasformata in un circo, in una accozzaglia di clown che hanno preso parte, più o meno complici consapevoli, ad una vergognosa messa in scena che ha offeso una delle tre religioni monoteistiche più diffuse al mondo. E lo ha fatto, guarda caso, contro quella professata, soprattutto, in Occidente, a testimonianza di un declino e una cultura, ormai, inesistenti e inarrestabili dediti alla distruzione di tutto ciò che, fino ad oggi, è stato creato.
Roberto Vannacci, generale di divisione e attuale europarlamentare, a Parigi ci è cresciuto e conosce meglio di chiunque altro la deriva intrapresa ormai da decenni da un Paese che, una volta, era il faro a cui tutti guardavano e a Parigi la ville lumière e la sua capitale nonché simbolo. Quello che è stato organizzato, una pagliacciata, l'ennesima ad opera della comunità Lgbtq, non lo ha soltanto indignato, ma anche qualcosa di più.
Buongiorno generale Vannacci. Lei che è appena rientrato da Bruxelles, avrà visto sicuramente la rappresentazione dell'Ultima cena di Cristo posta in essere durante la cerimonia di apertura del giochi olimpici a Parigi, città che lei conosce molto bene.
Più che visto o rivisto e, le confesso, sono rimasto non solamente sconcertato, ma disgustato e non certamente perché io sia un bacchettone o un uomo restìo a considerare l'arte frutto di ogni espressione interiore, quanto perché si è offeso milioni di esseri umani che, in Cristo e per Cristo, credono e vivono la loro esistenza. La religione ha a che fare, come ebbe a dire Ida Magli, con il sacro e la sacralità è un tema untouchable per chiunque e comunque, anche per chi si nasconde dietro la maschera, ridicola in questo caso, dell'ironia. Non c'è ironia che tenga quando si manca di rispetto ad una componente fondamentale della convivenza e del credere umani. Inoltre le olimpiadi sono la glorificazione dello sport e degli ideali che rappresenta: lealtà, competizione, squadra, rispetto, appartenenza, disciplina, sacrificio, impegno, onore, determinazione. Mi domando quali di queste virtù siano state rappresentate nello spettacolo di ieri che invece ha visto il trionfo dell'edonismo, Del relativismo, dello sberleffo della fede, della varianza e del culto dell'omosessualita.
Senza tener conto che se fosse stato usato lo stesso metro di giudizio nei confronti di Maometto e dell'Islam chissà cosa sarebbe successo.
Guardi, nessuno, per paura, si sarebbe azzardato a vilipendere in maniera così aperta e globale una religione come l'Islam e sa perché? Perché con l'Islam non si scherza e anche dopo i fatti del gennaio 2015 contro la sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a chi invocava il diritto all'ironia, la stessa antropologa Ida Magli suggeriva di non dileggiare una cosa così sacra e profonda, che affonda le radici nella notte dei tempi, come la religione qualunque essa sia.
Lei parla perfettamente francese e conosce bene Parigi per averci vissuto a lungo in gioventù. Come può, a suo avviso, aver avuto la Francia una involuzione così marcata per quel che concerne i valori della tradizione e dell'Occidente?
Si tratta di un fenomeno che trova riscontro anche in altre società occidentali, Stati Uniti in primis, dove parole come tradizione e cultura, storia e identità vengono sistematicamente bandite e distrutte da un fenomeno che non è solo generazionale, ma anche di élite che trovano nello sradicamento e nella cancellazione di ogni identità e culto della memoria un terreno fertile per le loro farneticazioni mentali e di convenienza anche e economica. La Francia è preda da un lato di una 'occupazione' ad opera dell'Islam sempre più aperta e tollerata se non, addirittura, promossa e dall'altro devastata da una gauche che dal Sessantotto in poi ha cercato, riuscendoci, di cancellare il passato della grandeur francese quasi vergognandosi di ciò che aveva rappresentato. Purtroppo questa pseudocultura ha fatto proseliti e, in particolare, milioni di vittime e i risultati sono quelli che si sono potuti, si fa per dire, ammiare in occasione della cerimonia di apertura delle Olimpiadi.
Lei non le ha mandate a dire ai vertici dell'Unione Europea e alla Von der Leyen.
Già, ho semplicemente detto quello che pensavo e che penso. La loro non è l'Unione Europea dei popoli, ma delle élites, di minoranze che vogliono ridurre la maggioranza ad una sorta di schiavitù imponendo regole assurde e prive di senso. In nome, appunto, di un mondo al contrario o, se vogliamo utilizzare una terminologia marxista, di una Ideologia che vuole la realtà sottomessa e adeguata ad essa quando, invece, dovrebbe essere, al limite, l'opposto.
Sia sincero. Come sta andando la sua esperienza da politico di professione a Bruxelles?
Diciamo che sto prendendo le misure, ma sto imparando in fretta. Del resto il mestiere di incursore mi ha insegnato a sapermi modellare rispetto alle situazioni che incontro così da ottenere il massimo risultato con il minimo, se si può, sforzo. Calma, serenità, convinzioni, fiducia in se stessi, consapevolezza della necessità di fare qualcosa per evitare che il mondo al contrario finisce per diventare l'unico mondo a disposizione. I giornali non fanno altro che cercare un pretesto per mettermi in cattiva luce. Facciano pure, io, invece, lavoro e cerco di allacciare più contatti possibili grazie anche alla conoscenza delle lingue che, indubbiamente, favorisce le intese ed elimina le possibilità di malintesi e fraintendimenti. Vedremo più avanti, ma posso già dire di sentirmi nel posto giusto al momento giusto, qualità indispensabili per un incursore.
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L'amministrazione comunale, in merito ai lavori di rifacimento del prato sintetico e delle restanti opere di adeguamento dello stadio, emana un comunicato nel quale specifica che il rifacimento del manto in erba sintetica non necessita di tempi di realizzazione troppo ampi e ribadisce che la Carrarese a fine settembre giocherà in casa. Peccato che la Determina dirigenziale N. 3488 del 19/07/2024 rilevi l'esatto contrario.
Il dirigente del comune, nel suddetto documento, nell'approvare il progetto esecutivo redatto dall'architetto Filippo Fanelli ed i relativi elaborati tecnici, configura una realtà alquanto differente da quello che l'amministrazione comunale (i politici?) afferma. In uno di questi elaborati (tecnici), ovvero il famigerato cronoprogramma, si stabilisce che per finire i lavori sono necessari centoventi giorni naturali consecutivi e la data presunta di ultimazione degli stessi è fissata per il 05 novembre, sempre che venga rispettata la reale data di consegna dei lavori (inizio lavori).
Visto che l'allestimento del cantiere, da cronoprogramma, era previsto per lunedì 8 luglio, e considerato che ciò non si è realizzato, è lecito affermare che, ad oggi, le operazioni di ripristino del prato sintetico sono già in ritardo di oltre tre settimane, pertanto risulta difficile pensare che il terreno di gioco possa essere pronto per il 5 novembre, figuriamoci per fine settembre. In conclusione, la data auspicata dall'amministrazione comunale pare essere frutto di una fantasiosa immaginazione, mentre il progetto esecutivo dell'architetto Fanelli e la determina del dirigente
comunale ingegner Festa sembrano essere più vicini alla realtà. Una cosa è certa: l'orologio di Piazza 2 Giugno segna due tempi differenti. Ma allora chi segna il tempo esatto? Il pendolo a cucù fai da te o le lancette dell'orologio cronografo? La politica degli annunci e dei proclami o i tecnici con gli atti amministrativi?Ai posteri l'ardua sentenza!
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Critiche al comunicato del comune sui lavori dello stadio arrivano dal consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel che mette in luce, innanzitutto, la natura generica del responsabile del messaggio – dal comune, appunto – senza che alcun assessore o il sindaco stesso abbiano voluto metterci la faccia. Manuel ha fatto notare anche la noiosa ripetizione, nella comunicazione sullo stato dei lavori, dei molti passaggi amministrativi che l’operazione comporta ed ha ribadito come, la promozione in B della Carrarese abbia reso la cittadinanza molto più sensibile sul tema stadio. “Il sindaco Arrighi che , per cercare consensi, era diventata una ultras della Carrarese – ha detto Manuel - ci deve mettere la faccia invece di pubblicare comunicati generici e anonimi ed i politici interessati alla questione stadio devono prendersi le proprie responsabilità. Ricordo in particolare l’appello da me rivolto all’amministrazione a febbraio 2024, nel quale sottolineavo la possibilità che la Carrarese venisse promossa in B, e prevedevo che, in quel caso, l’attenzione mediatica sullo stadio cittadino sarebbe diventata ancora più importante e per questo era necessario un intervento tempestivo. Chiedo quindi al sindaco Arrighi di dire tutta la verità , perché non si può accettare che i tifosi rimangano appesi a incertezza di date di fine lavori che al momento sembrano difficili da rispettare e che comprometterebbero la competitività della squadra cittadina.
Il 22 maggio 2024 l’assessore Elen Guadagni, altra nuova appassionata tifosa della Carrarese, ha comunicato che la giunta aveva ben chiaro il programma lavori da realizzare per oltre 600mila euro. Nel dettaglio, nelle promesse delle opere da realizzare entro il 30 Settembre, era prevista la completa sostituzione del manto di erba sintetica con uno di ultima generazione, a cui si sarebbero aggiunte la ristrutturazione dei bagni che si trovano sotto la tribuna e l’installazione di due nuovi blocchi per i servizi igienici nelle due curve, Nord e Sud. Per non parlare dello spazio disabili che, a sentire la Guadagni, per una spesa di circa 30mila euro erano già stati affidati. Ma nulla di tutto ciò ha avuto riscontri reali tanto che fino a pochi giorni fa – e siamo quasi ad agosto – lo stadio doveva ancora essere ripulito dai coriandoli della festa della promozione. Non serviva, quindi, fare una noiosa e una lunga lezioncina tecnica per confondere i cittadini sui ritardi, lamentando la carenza di personale e piagnucolando sulle lunghe procedure da osservare prima di poter affidare le gare, auspicando poi che non vi siano ricorsi, portando pure sfortuna. Infatti se invece dell’ipocrisia ci fosse stata la volontà politica e se invece dei selfy con la maglia della Carrarese, ci fosse stato un vero interesse per il rilancio anche della città, visto che i 600 mila euro erano disponibili da maggio, oggi allo Stadio dei Marmi ci sarebbero cantieri aperti ed operai al lavoro ed invece la Carrarese ha deciso che gli allenamenti li farà lì, perché anche la società ha forse perso le speranze . In conclusione anche Fratelli d’Italia auspica che il 30 Settembre sia tutto pronto, ma pensa anche che più che le rassicurazioni del comune, ci vorrebbe un miracolo”.
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C'è traffico, in questo periodo ed il marmo sta, al solito, occupando spazi anche comunicativi e prova a 'farla da padrone' .Dopo la conclusione del percorso partecipativo che ha portato alla stesura ed approvazione di un documento sulla cosiddetta 'tracciabilità' - peraltro inviato alle parti già definitivo ed impacchettato - adesso vengono al pettine i nodi relativi al cosiddetto art. 21. Attenzione, non della legge regionale, ma del Regolamento comunale . Avevamo già scritto delle difficoltà procedurali che si sarebbero evidenziate passando alla fase operativa. Avevamo già scritto che l’anomalia delle procedure avrebbe portato ad una applicazione diciamo difficile. Ma mai avremmo immaginato di assistere ad un simile svilente teatrino, con imprese 'marmaie' che dopo avere avuto rassicurazioni, formali, fino al 2042, senza andare a gara, passassero alle vie di fatto giudiziarie, anche per l'art. 21 ! Anche qui, potremmo dire, lo avevamo detto. Ricordiamo tutti quando, all'uscita della 'novità art 21' qualcuno, forse preso dalla frenesia di dover voler accettare il 'cahier de doleance' della città, cominciò a proporre opere avveniristiche e di sicuro impatto tipo scavi sotto Piazza d'armi o pavimentature in giallo di Siena. Sembrava il palazzo di zio Paperone. Ottenuto l'ottenibile ed abbandonate le opere faraoniche, ripiegato invece su cose più concrete e meno oniriche, diciamo, arrivano i problemi. Terreni da espropriare? Se ne occupi il comune. Facciano loro, gli si danno i soldi. Ma quando hanno fatto l 'accordo, firmando i patti, gli impresari erano consapevoli e coscienti degli impegni che prendevano oppure vi sono accordi scritti che permettono loro, ancora, altro? Ed il comune, prima di consegnare le autorizzazioni, doveva - forse - essere più attento? Certo un privato non può espropiare un terreno ad altro privato, direbbe Lapalisse. Povera Carrara, d’altro canto passare da uno sciopero generale a seguito delle dichiarazioni di Franchi ai giri di campo stile panem et circenses è davvero un passo, troppo, breve.
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Come Civici Apuani, movimento politico civico e moderato a sostegno del sindaco Persiani non possiamo stare in silenzio o sottovalutare che l'astio verso la nostra amministrazione viene esasperato ed alimentato ad hoc per provare a creare tensioni sociali in città, purtroppo quanto scrisse il sindaco lo scorso novembre non pare essere servito a molto. Oggi vorremmo richiamare l'attenzione su alcune circostanze che attestano l'esatto contrario di ciò che la sinistra cerca di dimostrare. Vi ricordate ad esempio le manifestazioni contro pubblici incontri letterari (come quello di Vannacci a gennaio) e la presenza alla loro festa dell illustre Adriano Sofri, per non parlare della minimizzazione di quanto successo in consiglio comunale. Se di democrazia si vuole e si deve parlare, prima si prendano a testa alta le proprie responsabilità, senza abbassarla per fare sempre alle cornate!
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Le ha giudicate “irricevibili”, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, “le diverse precisazioni” da parte dei vertici di Nausicaa sull'obbligo di iscrizione all'Albo degli educatori segnalato dallo stesso Bernardi, e le ha anche definite “ridondanti non esaustive e vuote di contenuti inerenti”. “Avrebbero fatto meglio a non rispondere – ha dichiarato Bernardi - Siamo lieti nel contempo di apprendere che, negli ultimi due concorsi pubblici del 2019 e del 2021, per educatori professionali socio pedagogici, sono state seguite le indicazioni del Dlgs 13 aprile 2017, normativa ricordata nella mia segnalazione. Ma ciò non toglie che, per svariati motivi, a seguito di queste assunzioni, tutto il personale compreso quello utilizzato nei centri estivi, sia già iscritto o si iscriverà all’Albo degli educatori. Le preoccupazioni erano nate dal fatto che alcuni dipendenti non erano stati informati da Nausicaa che se non avessero ottemperato all’obbligo di iscrizione all’albo, non avrebbero potuto esercitare la professione. Per quanto attiene la precisazione che “ ….man mano che sopraggiungono domande da chi manifesta interesse anche tramite gli appositi moduli scaricabili dal sito del tribunale di Firenze, sezione Giustizia…..” è davvero assurda. Perché dovrebbero sopraggiungere “domande ” all’Azienda da parte di educatori che manifestano l’ interesse di eseguire un iscrizione obbligatoria a scapito di perdere il lavoro ? Il proseguo della risposta sembrerebbe una presa in giro bell’e e buona perché i vertici di Nausicaa ricordano che, l'8 maggio 2024 è entrata in vigore la legge 55/2024 istituzione dei relativi albi professionali. Mi domando se qualcuno in Nausicaa sia stato in grado di capire la domanda. La risposta di Nausicaa è dir poco inquietante, nel senso che, senza dare spiegazioni sulla novità, molto discussa tra l’altro, dell’iscrizione all’Albo, si sono dilungati a riferire i contenuti delle domande poste. Forse qualche buontempone ha voluto “giocare “ su un tema molto serio e dibattuto per il rischio che a settembre possa mancare il personale, oppure la questione non è stata trattata con la dovuta serietà . A questo punto visto che hanno risposto fischi per fiaschi e la cosa insospettisce e preoccupa parecchio, non resta che presentare regolare domanda di accesso agli atti , dopo il 6 di agosto, visto il ruolo di controllo che ricopre un consigliere comunale, per chiedere formalmente il numero di dipendenti di Nausicaa impegnati nei servizi socio pedagogici/ educativi , compresi quelli impegnati durante i centri estivi ed il numero degli iscritti all’ Albo a tutela dei minori che usufruiscono dei servizi erogati e dei dipendenti stessi ai quali con la nuova legge viene riconosciuta la loro alta professionalità .
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Rileggo ancora oggi, purtroppo, altre dichiarazioni del sindaco Arrighi a me indirizzate e mi trovo di nuovo costretto ad intervenire, occupando le pagina della stampa, per chiarire a tutti i lettori - loro malgrado coinvolti in questa incresciosa polemica avviata dal nostro sindaco verso privati cittadini - quanto le dichiarazioni pubbliche rese alla stampa da Serena Arrighi continuino a non corrispondere alla verità.
Mi sia consentito dire che il tentativo dell’ ingegnerArrighi, invero persino commovente e per il quale esprimo umana comprensione, di rimediare alla gravità e alla illiceità delle proprie precedenti dichiarazioni, sia destinato ancora irrimediabilmente a crollare davanti alla verità dei fatti:
- a fronte di richiesta scritta di un incontro inviata dalle mie aziende per evitare il ricorso al TAR contro un provvedimento che viola l’Articolo 21, Arrighi non ha fornito risposta né ha dato disponibilità all’incontro, sia prima sia dopo che scadesse il termine perentorio di impugnazione
- le imprese del marmo, non solo quelle da me amministrate, ma tutte o gran parte, vogliono versare al Comune di Carrara senza alcun ritardo le somme previste per l’esecuzione delle opere dell’Articolo 21;
- se ciò venisse consentito, il Comune di Carrara avrebbe in cassa milioni di euro per le opere dell’Articolo 21 o per qualunque altra opera pubblica intendesse eseguire a beneficio della collettività: rifacimento del teatro Verdi, ripristino dello stadio di Carrara (dopo il grande trionfo della Serie B), recupero del centro storico di Avenza, interventi indifferibili nei paesi a monte, costruzione di una palazzetto dello Sport, recupero del verde pubblico, interventi straordinari di pulizia e decoro urbano. Le Imprese vogliono adempiere e se il Sindaco accettasse i soldi previsti dall’articolo 21, il Comune potrebbe realizzare le opere pubbliche senza ritardi!
- Dunque, se vi saranno ritardi nell’esecuzione delle opere che stanno giustamente a cuore della collettività, sarà solo colpa delle scelte dell’Amministrazione, perché i lavori potrebbero partire al più presto, se ci fosse consentito di adempiere come pattuito.
Mi pare sia tutto chiaro, i cittadini hanno ogni elemento di riflessione utile per comprendere la situazione e non intendo invadere oltre questi preziosi spazi. Ritengo infatti che la politica debba essere prerogativa esclusiva di coloro che hanno esperienza amministrativa e capacità politica ed istituzionale, non di chi, come il sottoscritto, si è sempre dedicato unicamente all’attività di imprenditore, sebbene non nel settore dell’informatica.
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