Politica
Flop referendum, nella provincia di Massa Carrara affluenza inferiore alla media regionale: l'analisi del consigliere Andrea Tosi
Il consigliere comunale della Lega di Carrara Andrea Tosi ha fatto una valutazione dell'andamento delle votazioni del referendum dell'8 e 9 giugno: "Il clamoroso flop del…

Il comune di Carrara pubblica avviso per proposte di vendita di immobili per realizzare il nuovo Palazzetto dello Sport
Il comune di Carrara ha pubblicato un avviso per promuovere la formulazione al comune della proposta di vendita di un immobile da acquistare per realizzare un Palazzetto…

Convegno Fit-Cisl: “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro” a Massa l'11 giugno
Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”,…

Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

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Non usa mezzi giri di parole Massimiliano Manuel, capogruppo carrarino di Fratelli d’Italia, per descrivere l’attuale situazione che secondo lui sta vivendo la città del marmo.
Depopolata, degradata, senza un piano certo per il futuro e in balia di interessi politici personalistici. La visione rappresentata dal politico di FdI non è certo lusinghiera, e si concentra in particolar modo sulla gestione, considerata per nulla lungimirante (per usare un eufemismo), del comune negli ultimi anni.
In una nota ufficiale, Manuel sottolinea a chiare lettere come ormai nessuno voglia puntare e investire su Carrara, e questo ha portato la città in un vortice di impoverimento e decadenza che sembra nessuno abbia davvero voglia di invertire.
Ovviamente, per Manuel FdI è l’unico partito in grado di “raddrizzare” il corso carrarino, impostando delle disposizioni di competenza comunale che già di loro sarebbero in grado di rendere nuovamente Carrara una città “appetibile”, sia per quelli che arrivano e per chi decide di restare.
“Le azioni per invertire questo triste decadimento ci sono, sono conosciute – sentenzia Manuel – ma come consuetudine delle amministrazioni che si sono succedute fino ad oggi non sono perseguibili, perché chi ha il potere di intervenire deve prima sottostare agli interessi dei partiti che evidentemente non vanno incontro ai bisogni della cittadinanza. FdI sta dimostrando con i fatti, a Massa e nelle città limitrofe dove governiamo, che i nostri interessi sono la valorizzazione di tutti i cittadini indistintamente, la propria terra e le nostre tradizioni. Con il decoro, la sicurezza, l’impegno e scelte coraggiose si possono ottenere risultati eccellenti, e soprattutto dare entusiasmo per una rinascita che è fondamentale per una comunità che vuole investire nel proprio territorio senza arrendersi, deprimersi e cercare più fortuna in altri lidi, magari confinanti ma più organizzati, sicuri e attenti al cittadino”.
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Manca sempre meno alle elezioni comunali a Massa, e se il centrodestra sembra perdere i pezzi anche l’opposizione non se la passa di certo meglio.
Quasi spingendosi avanti per inerzia, il fronte progressista e il centrosinistra non hanno ancora veramente impostato una strategia comune per evitare che la destra torni nuovamente sulla poltrona di palazzo ducale. È vero, pensare che Persiani riesca a sfangarla per un secondo mandato è al momento utopico, ma l’idea che una coalizione guidata da Fratelli d’Italia sappia farsi valere è tutto tranne che impossibile.
Eppure, dall’altra parte del fronte si fanno le cose con calma, e al momento sembrano più importanti le riunioni di condominio per capire chi mettere al timone, piuttosto che aprire un dialogo con tutte le altre forze che negli ultimi cinque anni si sono sempre opposte a Persiani e alla sua maggioranza.
Una situazione descritta alla perfezione dal candidato Fabio Evangelisti, che nonostante sia tutt’altro che contrario ad un’alleanza coi partiti più corposi del centrosinistra (PD in testa), non può che sottolineare l’assenza di volontà politica per trovare un compromesso comune.
Con un comunicato ufficiale, l’ex deputato (coadiuvato da Giuliana Andreani, Giovanna Bitonti, Emiliano Liberatori, Norberto Riccardi e Giuliano Zingone) si appella direttamente al segretario comunale del PD massese Enzo Ricci, chiedendo che la situazione si sblocchi il prima possibile, che tutte le forze progressiste sappiano unirsi su temi comuni, e soprattutto che si pensi seriamente all’idea di imbastire delle primarie di coalizione.
“Caro Enzo, in vista delle ormai imminenti elezioni per il sindaco e il rinnovo del consiglio comunale di Massa, abbiamo deciso di scriverti nel tuo ruolo di segretario comunale del PD, con la preghiera di portare queste nostre modeste riflessioni al tavolo dell'intero centrosinistra. Dopo giorni, settimane e mesi in cui la parola d’ordine pareva dovesse essere prima il programma, poi il candidato, di programmato non c’è nemmeno la prima convocazione del tavolo di questo 2023, e si parla soltanto di candidati che, tra l’altro, spuntano come funghi dopo un acquazzone. Ora, volendo evitare che l’acquazzone si trasformi in un’alluvione che finirebbe per spazzar via ogni possibilità di vittoria delle forze democratiche e di sinistra – spiegano i firmatari – vorremmo provare a porre una questione metodologica, prima ancora che politica. Quindi, fermo restando la legittimità del PD, quale perno della coalizione, di aspirare a trovare nelle proprie fila un candidato che possa raccogliere il massimo dei consensi, c’è da rilevare che tale forza politica non esaurisce in sé la complessità di uno schieramento che si candidi a governare la città. In questi giorni, per di più, abbiamo anche letto che il tuo partito starebbe valutando l’opportunità di commissionare un sondaggio al fine di saggiare il candidato sindaco con le maggiori possibilità di successo. Legittimo anche questo, pur se i sondaggi sarebbe meglio prima farli e poi annunciarli, ma non vorremmo si dimenticasse che da più parti, anche di recente, sono venute sollecitazioni a rispolverare il metodo delle primarie di coalizione. Così come non sarebbe da scartare l’ipotesi di un appuntamento assembleare, incardinato in due giorni di un fine settimana, in cui coinvolgere tutte le forze che stanno all’opposizione della giunta Persiani per un confronto aperto sui contenuti programmatici e fra tutti i potenziali aspiranti a guidare la coalizione. Ai primi dell’anno, del resto – chiusa il candidato sindaco – avevamo letto su un quotidiano locale una tua dichiarazione virgolettata: La sintesi per noi è trovare un candidato unitario che anche se arriva dall’esterno del PD deve corrispondere al partito e al centrosinistra. Ricordiamo che il nostro tavolo di coalizione è aperto, e possono aderire le associazioni, il mondo del volontariato, tutti coloro che si identificano con i valori del PD e del centrosinistra possono dare dei contributi». Bene, noi concordiamo con queste tue chiare espressioni. Dunque: vai avanti su questa strada e ci troverai al tuo fianco!”.
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Le indecisioni politiche e i progetti messi in un angolo non possono di certo fermare l’inesorabile processo di erosione costiera che sta interessando tutto il litorale marittimo della provincia di Massa-Carrara.
Ovviamente, non è colpa di nessuno quando si parla di modifiche naturali sul paesaggio (siamo davvero sicuri?), ma è alquanto doveroso provare a creare dei piani attuativi che permettano di evitare che una buona parte della costa venga erosa nel giro di pochi decenni.
Di questo passo la vicina Luni tornerà ad essere un porto come in epoca romana, ed è anche per questo che la politica locale chiede a gran voce delle misure che vengano quantomeno da Firenze, se non da Roma.
Un partito che ha fatto sentire la sua opinione in merito è la Lega di Massa, che attraverso una nota ufficiale, richiede l’intervento della regione Toscana, che detiene la titolarità in materia, per strutturare un progetto di conservazione delle coste.
Il tempo è poco e tiranno, sottolinea il Carroccio, e c’è spazio anche per rimarcare l’occasione persa col Paav, affossato, sempre secondo la Lega, da interessi politici di parte.
Nella nota però c’è di più: il partito guidato da Matteo Salvini si scopre indovino, e mette già in chiaro che nel “Persiani bis” l’amministrazione di Massa provvederà alle criticità che sono competenza del comune.
“La Lega di Massa torna sul tema dell'erosione costiera, un problema rilevante per la nostra città, viste le ricadute sull'ambiente, sul turismo e sulle aziende che operano nel settore. La problematica continua a non essere sufficientemente attenzionata dalla regione Toscana, che detiene la titolarità della materia. Infatti, ancora tardano i progetti e le soluzioni definitive, nonostante la promessa dell'assessore Monni a costituire una task force di cui non se n'è avuto più notizia. Per quanto di competenza, l'amministrazione Persiani, nel redigere i Paav – spiega il Carroccio massese – aveva aggiornato le datate previsioni urbanistiche dei piani vigenti, prevedendo una pianificazione che mettesse al centro del nuovo sviluppo costiero la natura e le tipicità dell'area, e fornendo alle imprese ed ai cittadini nuovi strumenti utili ad affrontare, almeno sul piano urbanistico di competenza, le sfide del futuro. Dispiace che per meri interessi politici di parte dei consiglieri comunali questo importante atto non abbia potuto avere seguito, gettando al vento anche quegli strumenti, di competenza comunale, che avremmo potuto utilizzare per alleggerire il problema. Ad ogni modo, la Lega continuerà a spronare la regione Toscana affinché provveda il prima possibile a fare la propria parte in questa importante battaglia, e si assicurerà, durante il mandato Persiani bis, di provvedere, per quanto di competenza, alla risoluzione delle criticità che, a causa della mancata approvazione dei Paav nel dicembre scorso, non è stato possibile raggiungere”.
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Serebbe tutto pronto, e finalmente, dopo decenni di attesa, la vastissima zona Sin-Sir a cavallo tra Massa e Carrara andrà incontro ad un processo di riqualificazione che gioverà sia alla salute dei residente che all’economia della zona.
Belle parole, nessun dubbio, ma il coordinamento dei comitati e delle associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione dei servizi del servizio idrico (CCA dbr) vuole vederci chiaro, e chiede alle istituzioni nazionali i dati che mettano in evidenza le tempistiche ipotizzate e i finanziamenti che sono stati stanziati per i lavori di recupero della zona.
Per dare risonanza alla cosa, il CCA ha deciso di esprimere la propria necessità di risposte con un comunicato ufficiale: la voglia di credere in questo progetto c’è, ma nello stesso tempo le autorità devono chiarire alcune questioni irrisolte, sintetizzate dal coordinamento in quattro punti principali.
“È proprio perché vogliamo credere che dalle parole si passi ai fatti che formuliamo, e lo faremo anche via pec agli interlocutori istituzionali, nuovamente alle istituzioni competenti (ministero Mase, regione Toscana, comuni di Carrara e Massa) di comunicarci con trasparenza e chiarezza: la data di avvio delle bonifiche e la loro tempistica; qual è l’entità reale delle risorse per le bonifiche della falda e quelle per i terreni dell’intero Sin-Sir; per quale motivo la viceministra Vannia Gava, che pure ha fornito rassicurazioni in merito all’intenzione di finanziare nuovamente il risanamento ambientale di Massa-Carrara da parte del governo, non ha ancora provveduto a convocare un tavolo su queste bonifiche, nonostante ciò le fosse stato richiesto espressamente dal ministro dell’ambiente Gilberto Picchetto Fratin?; che, oltre a rifinanziare interamente i 21 milioni 271 mila e 386,36 euro già previsti dall’accordo di programma del 2018 per le bonifiche del Sin-Sir di Massa-Carrara, il governo si impegni a stanziare ulteriori 7 milioni 682 mila e 896 euro necessari a rimuovere le migliaia di tonnellate di fanghi contaminati da cromo esavalente (altamente cancerogeno) rimasti nell’area Sin ex Ferroleghe di Carrara, all’origine della pesante contaminazione riscontrata nella falda dell’abitato posto a valle del sito in questione".
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È inutile nasconderlo: tra crisi pandemiche, militari ed economiche, il tessuto sociale italiano si è impoverito fortemente negli ultimi decenni. Le lacune di servizi e opportunità all’interno della società sono sempre più marcate, ed è necessaria una svolta radicale per far sì che le disuguaglianze non si acuiscano. Ne è convinto anche il responsabile delle politiche sociali di Fratelli d’Italia Carrara Stefano Guidaci, che propone di partire da un amministrazione locale efficace, in grado di venire incontro alle esigenze della popolazione.
“Quasi il 90 per cento delle persone che hanno collaborato con noi, rispondendo ai quesiti – spiega Guidaci – auspica, in futuro, amministratori e strutture che consentano loro uno standard di vita dignitoso non soltanto economicamente, bensì in tutte le molteplici accezioni che compongono la nozione di sviluppo, come salute, accesso alle risorse, autostima e relazioni sociali”.
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"Le province svolgono un ruolo cardine nel nostro sistema costituzionale in quanto rappresentano enti intermedi necessari di rappresentanza della comunità provinciale e di raccordo tra Comuni e Regioni: accogliamo quindi positivamente l'apertura del ministro Calderoli rispetto al superamento della legge Delrio e il riconoscimento del giusto peso istituzionale all'ente".
Lo ha dichiarato il presidente della provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, al termine dell'incontro con il ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, che si è svolto a Roma durante il comitato direttivo nazionale di Upi.
"Si è trattato di un appuntamento importante – ha aggiunto Lorenzetti - nel quale come presidenti di provincia abbiamo potuto confrontarci con il ministro per evidenziare quanto in questi anni l'indebolimento dei nostri enti abbia di fatto messo in crisi i territori".
Il ministro ha informato il direttivo Upi sull'intenzione del Governo di operare in stretto rapporto con il parlamento dove è già avviata la discussione sui disegni di legge presentati da diverse forze politiche.
"Il disegno di legge cui sta lavorando il governo per superare la legge 56 dl 2014 sulle Province reintrodurrà le elezioni dirette per presidenti e consigli, prevederà una giunta riportando tutti i mandati degli organi a 5 anni, ma soprattutto amplierà le funzioni di queste istituzioni riportandole più vicine ai cittadini e alle imprese, puntando sulla programmazione dello sviluppo locale, sulla cura delle aree interne, sulla semplificazione e sugli investimenti. Dobbiamo contestualmente porre massima attenzione sull'eventuale fase transitoria – ha concluso Lorenzetti – per avere le risorse finanziarie e per la riallocazione delle funzioni, oggi svolte in gran parte dalle Regioni, per consentire una valutazione e i necessari approfondimenti a partire da quelli in materia ambientale su cui recentemente si è espressa anche la Corte Costituzionale".
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Il sindaco di Carrara ha ricevuto in comune, assieme al presidente del consiglio Cristiano Bottici e al consigliere comunale Andrea Tosi, gli alunni delle classi IV A e IV B della scuola primaria 'Rodari', sede dislocata, assieme ai loro insegnanti.
Moltissime le domande e le curiosità dei bambini rivolte al sindaco ed ai due consiglieri presenti riguardanti temi di carattere locale - a partire dagli interventi necessari per migliorare la scuola e la città in cui vivono -, fino a problematiche di più ampio respiro relative alla situazione del nostro Paese.
“Con la loro franchezza bambine e bambini - commenta il sindaco di Carrara – “sono riusciti non solo a emozionarmi e a farmi sorridere, ma credo anche a dare a me e a tutti coloro che hanno il compito di governare questa città tanti spunti su cui riflettere. Soprattutto, però, con la loro vitalità e la loro curiosità queste bambine e questi bambini sono uno stimolo fortissimo per lavorare con ancora più determinazione perché possano vivere e crescere nella Carrara migliore possibile
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A seguito delle linee di indirizzo nel nuovo PIT del parco prospettate dal presidente Bani, che afferma come grazie al nuovo piano integrato il parco regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli potrà allargare i propri confini, Legambiente risponde che è vero l’esatto contrario, ossia che saranno sacrificati ben 7 mila ettari.
“Il presidente del Parco Msrm - commenta infatti Riccardo Cecchini presidente Legambiente Versilia - sostiene che, con il nuovo Piano integrato, il Parco allargherà i propri confini, passando da 14.000 a 17.000 ettari. Peccato che ciò non sia corretto, perché è vero l’esatto contrario, visto che la superficie è sempre stata circa 24.000 ettari. Si tratta quindi di un ridimensionamento”.
“D’accordo con i Comuni – continua Cecchini – “ interessati allo sviluppo più che alla conservazione delle peculiarità naturalistiche e della biodiversità del proprio territorio (cosa di cui dovrebbero menar vanto), il Parco accetta di ridurre l’area complessiva di sua giurisdizione: si spaccia un aumento di superficie delle cosiddette aree interne da 14.000 a 17.000 ettari come un ampliamento (quantitativo, non sappiamo della qualità), ma si tace sul sacrificio degli altri 7.000 ettari che vengono declassati ad aree contigue”.
Secondo Legambiente tale differenza non è di poco conto in quanto attualmente la pianificazione di tutti i 24.000 ettari è prerogativa del Parco. “al momento della sua istituzione – spiega il presidente di Legambiente - , il territorio prescelto per far parte del Parco, date le caratteristiche di grande valenza storica ed ambientale, fu stabilito che fosse amministrato da un unico soggetto in grado di uniformare le politiche urbanistiche secondo una visione d’insieme che indirizzasse il territorio circostante verso uno sviluppo sostenibile e coerente, svolgendo una funzione di “volano di sviluppo””.
“Il progetto degli estensori del primo Piano territoriale del Parco, in primis l’emerito urbanista Pier Luigi Cervellati, prevedeva infatti, con grande lungimiranza, che alle aree di minor pregio, ma indispensabili come tessuto connettivo per costituire un unicum territoriale venisse data pari dignità: tant’è che le aree esterne differivano da quelle interne solo rispetto all’esercizio della caccia, consentito soltanto nelle prime. Ben diverso è il caso delle aree contigue per niente equiparabili alle “aree esterne funzionalmente connesse”: seppur soggetta all’indirizzo del Parco, in queste aree la pianificazione è riservata all’esclusiva volontà dei Comuni, a scapito di una visione d’insieme e di uno sviluppo armonico del territorio”.
Legambiente Versilia, chiarisce quindi di aver proposto assieme ad altre associazioni ambientaliste, che aree contigue, aggiuntive rispetto a quelle attualmente ricomprese nei confini del Parco, fossero individuate in zone adiacenti, contribuendo in questo modo ad una effettiva estensione dell’area protetta, anche se con minori vincoli.
“Dal Presidente di un Parco - chiude Cecchini –“ci saremmo aspettati un orecchio meno sensibile ai richiami di chi chiede meno vincoli per uno sviluppo purché sia, ed invece più attento alle voci di quanti reclamano maggiore protezione ambientale”.
- Campo dei Pini e teatro Politeama, Ferri: "Due proposte su cui siamo pronti a collaborare"
- Carrara, si va verso il recupero del Campo dei Pini. La Lega: “Dobbiamo restituire la struttura alla città”
- Il campo dei Pini resterà un impianto sportivo. Amministrazione al lavoro per il cambio di destinazione urbanistica dell'area di Marina
- Europa Verde plaude alla mozione di sfiducia dell’opposizione: “Le lotte interne della destra paralizzano l’amministrazione”
- Cava Fornace, Fdi: "Si chiuda definitivamente la discarica che ha ormai raggiunto la quota di 43 metri"
- Menchini: "Il reddito di cittadinanza non va abolito. Sui Puc Massa ha perso un'occasione"
- Progetto Caravella, Ferri: "Per l’assessore Lorenzini era tutto ok, ora chiarisca e faccia un aggiornamento"
- Sinistra Civica ecologista: “Le forze del centrosinistra si riuniscano per lavorare nell’interesse della città”
- Cava Fornace, il comitato dei cittadini: “La marmettola è materiale ad alto valore inquinante!”
- Lega Massa plaude all’amministrazione Persiani: "Stanziati 200 mila euro per sostenere le attività commerciali ed artigianali"