Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 494
Le Linee programmatiche dell’esecutivo Arrighi, per quanto riguardo l’abbattimento di una buona parte del tessuto verde della città, sembrano procedere a gonfie vele, ma i mormorii, tra la popolazione, l’opposizione e persino nella maggioranza, si fanno sempre più forti.
Le voci di dissenso per il progetto messo in piedi della giunta carrarina trovano ogni giorno di più degli appoggi giuridici e istituzionali: un riassetto della flora urbana è doveroso, ma di certo non seguendo le ultime disposizioni del comune.
Sulla questione, è entrata, a gamba tesa, anche l’associazione ecologista “Gruppo d’intervento giuridico, presidio Apuane”, che si dichiara fermamente contraria al progetto di abbattimento, nonostante l’Arrighi abbia già rassicurato che verranno piantati nuovi alberi e siepi in tutte le zone che verranno colpite dai lavori di taglio.
Per il GrIG, il piano del sindaco carrarino sarà un danno sotto tutti i punti di vista, danneggiando la salute dei cittadini, che avranno un “alleato” in meno nella lotta all’inquinamento, del verde urbano, che potrebbe impiegare decenni prima di un ritorno allo stato attuale, e persino per il turismo, con i viaggiatori che potrebbero trovarsi spaesati di fronte ad una città, perlopiù marittima, con meno alberi rispetto alle loro città di provenienza.
Cosa fare dunque? L’apertura di un tavolo delle trattative è, per l’associazione, sacrosanta, anche per limare quelle questioni che renderebbero il progetto di abbattimento attuale persino contro la legge nazionale, in ragione della salvaguardia degli alberi negli ambienti urbani.
“Durante l’ultimo Consiglio Comunale – si legge nel comunicato – la sindaca si affida a tre parole: dialogo, coraggio, immaginazione, per qualificare il modo di operare della giunta impegnata a fornire alla città “un domani più sostenibile dal punto di vista ecologico e ambientale”. In effetti, occorre davvero coraggio e immaginazione per ritenere che un ambiente più ecologico si raggiunga con l’abbattimento di tutte le piante esistenti (nelle pinete, nei parchi urbani e nei parchi ludici), sostituendo parte di esse (neppure tutte, dunque) con alberi di nuovo impianto, magari anche con siepi e arbusti se ritenuti più adatti al contesto. Eppure, l’assessore Lorenzini, nel corso di un incontro organizzato dalla CGIL, confessava di aver imparato molte cose sugli alberi: ad esempio, che i benefici ecosistemici di una pianta adulta non sono minimamente confrontabili con quelli di una giovane pianta, a parità di specie. Per non parlare del confronto tra specie diverse. Coraggio e immaginazione, dunque, non difettano. Non vediamo, però, il dialogo, sebbene collocato al primo posto del trinomio. Nelle linee programmatiche la giunta insiste sulla “co-programmazione, co-progettazione, processi partecipativi sui singoli progetti”: un abbattimento generale dei pini e degli altri alberi già presenti sul territorio appare un progetto di grande portata, decisamente impattante sulla qualità della vita dei cittadini; in quanto tale, meriterebbe condivisione. Ancora una volta assistiamo alla messa in scena della triste ritualità sul dialogo. Inaccettabile, non solo da un punto di vista di ecologia scientifica, ma anche da un punto di vista normativo abbattere alberi (qui, addirittura, interi parchi e pinete!) in assenza di una valutazione preventiva sia delle condizioni delle singole piante (stabilità, stato di salute, caratteristiche generali) sia del rapporto benefici/disvalori (anche in termini di servizi ecosistemici), cioè in assenza di un bilancio dei benefici, quantitativi e qualitativi, esplicati dagli alberi attuali rispetto a quali e quanti benefici saranno prodotti dalle nuove piantumazioni. Un danno in termini di salute pubblica, ma anche un danno economico. Conosce davvero, la giunta, il potere degli alberi nel combattere l’inquinamento, nell’assorbire le polveri sottili, responsabili di migliaia di morti ogni anno, la cui utilità ecosistemica è tanto più rilevante nei centri urbani, dove maggiore è l’inquinamento? Con orgoglio (essendo ingegnere e dunque, esperto di numeri), ancora l’assessore Lorenzini faceva osservare, durante un incontro con il comitato Rinverdi-amo Marina, che anche nel settore del verde sono importanti i numeri. Ha ragione. E i numeri parlano chiaro. Ad esempio, un albero di pino del diametro di 70 cm e alto 16 metri in un anno accumula 2.236 kg di CO2 nel legno (fusto, radici e rami) e sequestra 101 kg di CO2 mediante la fotosintesi. Riesce a rimuovere annualmente O3 (492 gr), diossido di Azoto (176 gr), anidride solforosa (36 gr), polveri sottili (21 gr). Può inoltre intercettare, sempre annualmente, 0,9 m3 di acqua e produce 73,6 kg di ossigeno. È poca roba? Due pini producono metà del fabbisogno necessario ad una persona adulta, tanto più necessari là dove maggiore è la richiesta di aria “pulita”: vicino alle case. Ma anche concepire piste ciclabili in un contesto desertificato o, addirittura, una Caravella privata di tutti i pini, perfino di quelli sopravvissuti alla tempesta agostana e alla furia umana successiva, è un’idea davvero molto fantasiosa. Perché un “villeggiante” dovrebbe venire a villeggiare in una località dove troverebbe meno verde che nella propria città? Dunque, la mancanza di una valutazione preventiva, l’abbattimento “ingiustificato” non rispondono neppure alla legge. E la tutela del patrimonio arboreo è stata ribadita da una sentenza di grande interesse e rilevanza depositata proprio in questi giorni dal Consiglio di Stato (sentenza n. 9178 del 27. 10. 2022, Sez. V), “un’autorevole pronuncia giurisprudenziale in favore degli alberi e del buon senso”, come la sintetizza Deliper, Presidente del GrIG. La sentenza sancisce un concetto basilare per la salvaguardia degli alberi, sempre più spesso vittime di un perverso accanimento che li vede abbattuti sulla base di una sbrigativa sentenza di colpevolezza, sempre più spesso indicati come “pericolo” per l’incolumità pubblica in mancanza di una reale e documentata motivazione. Nel nostro caso, non ci si appella neppure a questa motivazione: si abbattono e basta così. Noi siamo ancora in attesa di leggere le relazioni dei “verificatori” incaricati dall’amministrazione comunale, sulla cui base si presume siano state tratte le conclusioni per gli innumerevoli abbattimenti che, dal 18 agosto in poi, si sono susseguiti e ancora si susseguono, in aree pubbliche e private. Se tali relazioni da qualche parte esistono, è anche possibile che vi si trovi qualche riferimento ad una eventuale, futura caduta di qualche pianta, ma, quasi certamente, nessun riferimento, e semmai pochi, alla tenuta dell’albero alla trazione o ad altri riscontri di carattere strumentale. Noi siamo ancora in attesa di trovare, sull’albo pretorio, l’ordinanza contingibile e urgente in concomitanza con l’evento calamitoso, strumento che si adotta per far fronte a situazioni di carattere eccezionale e impreviste, non gestibili con i mezzi ordinari. La mancata informazione da parte dell’amministrazione, anche pubblicamente e formalmente sollecitata, la mancata pubblicazione sull’albo Pretorio di un’ordinanza contingibile e urgente (e, per inciso, la sola sovrintendenza ha risposto, informando che non risulta alcuna ordinanza, e che, se promulgata, deve per legge essere pubblicata) rendono illegittimi i tagli, se non di tutti, certamente di molti alberi. Rinnoviamo la richiesta, a sindaco e assessore all'ambiente, di trasparenza e di dialogo, da loro offerti spontaneamente. Chiediamo un'analisi razionale e "laica" e una valutazione pro/contro (funzionale ed economica) tra lo stato ante-massacro e quanto l'amministrazione prevede. Vogliamo valutare, con i numeri alla mano, come si riuscirà a controbilanciare le polveri sottili sottratte dagli alberi abbattuti, in corso di abbattimento e che saranno abbattuti, con gli alberelli, cespugli e arbusti previsti dal Piano del Verde che la Giunta ha in mente. Confrontiamoci sui numeri; vediamo se ci si dovrà arrampicare sugli specchi e se si dovrà ricorrere all’immaginazione per colmare il vuoto della realtà”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 720
Avverrà nel 2023, ma sembra ormai che la campagna elettorale per le future elezioni comunali a Massa sia già iniziata. Il centrodestra, al governo da quasi cinque anni sotto la presidenza Persiani, sembra più sfilacciato che mai, con molte correnti che vorrebbero addirittura un cambio di figure nei piani alti della giunta, sindaco compreso. Anche il centrosinistra non se la passa però bene, con una galassia di partiti che lotta per quisquiglie e vede la possibilità di andare unito sempre più remota.
L’idea di andare compatti contro Persiani sembrano avercela tutti, ma tra il dire e il fare…
Qualche timido passo in direzione di un piano comune con cui presentarsi alle prossime elezioni sta uscendo nelle ultime settimane, e a rilanciarlo oggi è stata la consigliera di Italia Viva Dina Dell’Ertole, certa che un accordo si possa trovare: un progetto condiviso che sappia superare le anime di liste e partiti.
“In qualità di Consigliera Comunale di Italia Viva – si legge nel comunicato – non posso che sentirmi personalmente coinvolta dalle parole espresse dal nuovo direttivo del Partito Democratico, nonché, pochi giorni or sono, dal mio collega Gabriele Carioli. Concordo, infatti, sulla necessità che le persone e i movimenti politici che in questi anni si sono opposte con forza all’attuale amministrazione debbano rivestire un ruolo di primo piano nel tentativo di aggregazione delle forze politiche di centrosinistra che si riconoscono in un progetto alternativo all’attuale governo della città di Massa, che si è distinto per mancanza di programmazione e vuota arroganza”.
La Dell’Ertole si dichiara disponibile, sin da subito, ad intavolare una discussione sui possibili punti principali del programma, col PD che sembra già intenzionato a seguirla.
Le differenze sono molte, la consigliera non lo nega, ma durante gli ultimi cinque anni l’opposizione massese si è trovata d’accordo nella maggior parte delle questioni spinose, mostrando un’unità d’intenti sorprendente se pensiamo al numero di partiti coinvolti.
“Per questo motivo – rilancia Dell’Ertole – rispondo con chiarezza all’appello formulato dalla nuova dirigenza del Partito Democratico, e invito i miei colleghi di opposizione, nessuno escluso, a fare altrettanto, dichiarandomi disponibile ad un confronto paritetico e democratico con tutte le forze riformiste e progressiste che possa suscitare una ritrovata partecipazione attiva di tutti coloro che, come me e molti altri, hanno la volontà di confrontarsi apportando il proprio contributo in termini di idee, programmi e possibili candidati a sindaco per arrivare ad indicare democraticamente un figura rappresentativa unitaria in esito alle primarie del centrosinistra, che ritengo continui ad essere il più utile strumento di partecipazione condivisa. Concludo affermando che l’esperienza consiliare degli ultimi anni ha trovato noi consiglieri di opposizione spesso concordi sui temi fondamentali per lo sviluppo della nostra città: necessità di lavoro, tutela e valorizzazione della zona industriale, sviluppo del turismo, e molto altro ancora. Non dobbiamo, quindi, consentire che le divisioni prevalgano sui buoni programmi e una visione condivisa della città”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 408
I comunicati degli ultimi giorni, firmati dal Comitato Primo Soccorso e Urgenza di Carrara, sembrano aver fatto finalmente breccia. La narrazione del comitato, senza proclami e basata solo su fatti e statistiche, ha reso chiara a tutti l’attuale condizione di precarietà dei servizi sanitari al monoblocco di Carrara, che si ritrova ormai con un organico ridotto all’osso e con sempre più richieste di visite e interventi.
I cittadini sono preoccupati, ma sembra, perlomeno, che qualche politico inizi ad alzare la voce contro un’inerzia di fatto che sta portando l’ospedale al collasso.
Il consigliere di Italia Viva Cosimo Maria Ferri ha infatti appoggiato in toto le idee e le critiche del Comitato, esortando l’attuale giunta Arrighi ad una presa di posizione decisa per salvare un luogo che fornisce un servizio essenziale alla popolazione, dopo anni di gestione superficiale in cui si era persino parlato di demolizione.
“Ho letto con interesse – si legge nella nota redatta da Ferri – le recentissime uscite sui quotidiani de Comitato Primo Soccorso e Urgenza di Carrara, da sempre impegnato in difesa della Sanità, che con dati puntuali, sta presentando il quadro di alcuni servizi sanitari attivi al Monoblocco, quali Oncoematologia e Endocrinologia, chiedendone il potenziamento. Argomentazioni valide da rilanciare e che sono accompagnate dai numeri delle prestazioni complesse rivolte a pazienti con varie e delicate problematiche: dietro tutti questi numeri da una parte c’è l’impegno di medici, infermieri, oss seri e preparati, dall’altra una popolazione che si trova in una situazione difficile, anche in stato di sofferenza, e che ha diritto al meglio dell’assistenza sanitaria. Il Comitato ha ragione, e si rivolge alle Istituzioni affinché veramente potenzino i servizi presenti al centro polispecialistico “Sicari”, al monoblocco, che è stato oggetto in un passato recente di una politica superficiale che ne voleva l’abbattimento, per poi cambiare idea grazie ad un appello firmato da numerosi cittadini. Ci pare opportuno ricordarlo anche oggi, perché non è certo positivo il silenzio di molti di fronte alle difficoltà della sanità pubblica sul nostro territorio e a Carrara in particolare. Anche chi è stato eletto in regione Toscana, e rappresenta il nostro territorio, dovrebbe essere più attento ai problemi della sanità. Ora, in Consiglio comunale siamo tornati a discutere a livello politico della sanità pubblica, e abbiamo soffermato la nostra attenzione, tra l’altro, anche sul Monoblocco e non solo. Il 18 ottobre scorso la commissione sanità del comune ha fatto un sopralluogo. Un passo importante che deve avere un seguito”.
Ferri lo ribadisce: non è di certo il primo a parlare dei guai della sanità apuana, ma vorrebbe che, per una volta, dalla parole si passasse ai fatti, rendendo la questione dei tagli al personale, specialmente nei reparti oncoematologia e endocrinologia, prioritaria nei prossimi consigli comunali, e di creare un tavolo delle trattative, con regione Toscana e Asl, per provare a dare all’ospedale quegli specialisti che ormai servono come l’acqua.
“Non basta raccontare – sottolinea il consigliere renziano – occorre entrare nei dettagli come ha fatto il comitato: parlare di organici effettivamente presenti, servizi svolti e di quelli che sono stati ridotti, sospesi o eliminati, proprio per carenza di personale, arrivando a “spremere” quello in servizio. Gli esempi di oncoematologia e di endocrinologia sono un esempio lampante di questa politica al ribasso da parte dell’ASL e della regione nel nostro territorio. A ciò deve aggiungersi che radiologia è rimasta chiusa in un periodo ad agosto, nel silenzio della sindaca Arrighi e della sua vice Crudeli. Per quanto riguarda oncoematologia e endocrinologia si sono espressi la vicesindaca Crudeli, con deleghe alla sanità, e il dottor Guido Bianchini, presidente della commissione sanità: mi auguro che anche nei fatti sappiano prendere le distanze dalla regione e dall’azienda in cui lavorano o hanno lavorato. Vanno difesi i servizi e i cittadini a costo di andare contro queste istituzioni. Per ora da parte della giunta, e della maggioranza, ho visto tante parole e pochi fatti. Venendo a endocrinologia voglio ricordare che a giugno di questo anno rivolsi un appello ad ASL per evitare il declassamento del reparto dopo il pensionamento della dottoressa Manfredini. Purtroppo, avevo ragione, e ASL ha declassato di fatto endocrinologia, nel silenzio di tutti coloro che oggi parlano dei nostri servizi come eccellenze. Non basta dirlo, vanno difesi realmente! Quello che ci interessa, nel caso specifico di endocrinologia, è che giunga finalmente un medico con le competenze necessarie, quelle di un endocrinologo, proprio per poter continuare a gestire e potenziare (lo chiedono tutti!) un reparto che resti veramente un “fiore all’occhiello”. Per questi motivi continueremo a tenere alta l’attenzione sui servizi del monoblocco. Il sopralluogo effettuato il 18 ottobre ha un significato importante: adesso passiamo ai fatti e alle risposte concrete, vogliamo vedere i risultati”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 1583
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 437
La piccola Miseglia, frazione a monte di Carrara, costituita da case popolari, è flagellata da numerosi problemi. Dopo anni di appelli rimasti quasi sempre inascoltati, i cittadini sono tornati a segnalare le condizioni di abbandono della frazione a pochi chilometri dalla città, ostaggio di vegetazioni fuori controllo con alberi pericolanti, di una discarica,, di canali di scolo pieni di marmettola, buche sull’asfalto, polveri sottili alzate dai mezzi che si dirigono alla galleria della strada dei marmi e dimenticati persino dal ritiro dei rifiuti.
I residenti ormai quasi rassegnati, dopo essersi costituiti in un comitato, hanno chiesto più volte un intervento concreto all’amministrazione che solo recentemente sembra aver recepito i disagi degli abitanti, tanto da aver promesso telecamere e cartelli stradali per regolare la velocità dei camion del marmo nella zona della pesa e più lavaggi ai mezzi che trasportano scaglie e blocchi e un lavoro importante di pulizia di via dei Campi, sia per la vegetazione sia per le strade, e pare anche che sarà installata (forse) una telecamera di videosorveglianza per la discarica.
La Lega Salvini premier di Carrara, appresa la notizia dell’interessamento del sindaco Arrighi e dell’assessore di riferimento Carlo Orlandi, auspica che tali promesse vengano mantenute e afferma che “vigilerà su questo tema anche perché i paesi a monte sono immersi nel degrado: zero decoro urbano, zero bagni pubblici, scarso rispetto per l’ambiente a causa di contenitori dell’immondizia ricolmi di rifiuti, strade a buchi, dissestate e pericolose, senza servizi postali , senza ambulatori, senza banda larga né internet”.
“Inoltre - commenta Andrea Tosi consigliere comunale e segretario comunale Lega Salvini Premier – “non si hanno notizie da parte della Giunta Arrighi sulla ripianificazione degli acquedotti finalizzata ad evitare la totale assenza di acqua potabile per i residenti (come succede spesso a Bedizzano)”.
“A fronte di tutte queste gravissime condizioni – continua Tosi – “possiamo dire che, la riunione con i residenti di Miseglia bassa è stata fatta all’indomani della approvazione delle linee di mandato della Arrighi, documento sostanziale di ogni amministrazione perché fissa nero su bianco gli obiettivi e le azioni che saranno portate a termine nei 5 anni di amministrazione della città. Nelle 50 pagine purtroppo nemmeno una riga sulle promesse fatte ai residenti di Miseglia. Invece nelle poche parole scritte e dichiarate qua e la sui paesi a monte si legge che per loro qualificazione la Sindaca avrebbe in mente di avviare la vendita di prodotti locali enogastronomici incentivando con le pro loco la realizzazione di manifestazioni e a pag 25 sarebbe prevista l’ organizzazione perfino di festival itineranti e di una biblioteca itinerante, ma niente pulizia, niente manutenzione delle strade, niente miglioramenti della raccolta rifiuti , né telecamere di video sorveglianza e nemmeno i lavaggi dei camion”.
“La Lega Salvini Premier non molla – chiude il consigliere – “e farà verifiche continue sugli impegni presi e sulle promesse annunciate in tale riunione e più in generale fatte ai cittadini”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 475
L’area compresa nell’anello stradale di via Massa- Avenza come altre zone del territorio della città di Carrara risulta in completo abbandono. Numerose sono state, anche per questa situazione di disagio, le richieste di interventi arrivati da cittadini e forze politiche che, allarmate, hanno denunciato la pericolosità dell’area. I pericoli sono legati non solo all’alta velocità dei mezzi, ma anche agli allagamenti, alla vegetazione incolta, ai rifiuti che fanno da cornice a topi e animali vari, nonché la presenza di un pesante e grave inquinamento atmosferico.
Anche Cosimo Ferri, ex magistrato, ex sottosegretario alla Giustizia, deputato di Italia Viva, candidato a sindaco e oggi consigliere comunale, si fa portavoce delle proteste dei cittadini, chiedendo all’attuale amministrazione di intervenire concretamente per salvaguardare la sicurezza e il decoro dell’area in oggetto e di un ulteriore zona, quella del Lavello, “che - afferma il consigliere - , merita vigilanza e interventi continui per evitare discariche a cielo aperto”.
Inoltre Ferri chiede chiarimenti sull’azienda multi servizi Nausicaa che ha i suoi vertici scaduti dal 30 ottobre 2022. “Per il futuro di Nausicaa- dichiara Cosimo Maria Ferri – “ chiediamo competenza, professionalità e velocità nelle scelte. Nomine non politiche”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 405
Stamani gli assessori al Decoro urbano e alla Partecipate, Elena Guadagni e Carlo Orlandi, assieme a una delegazione di cittadini hanno effettuato un lungo sopralluogo nelle strade e nelle piazze del centro. Dai cestini mancanti alla pavimentazione di piazze e marciapiedi fino, ovviamente, alla pulizia e al decoro sono stati tanti gli aspetti che sono finiti sotto la lente di ingrandimento degli amministratori.
“Abbiamo voluto fare questa passeggiata per poter toccare con mano quali possano essere i principali problemi del centro e, assieme a chi il territorio lo vive tutti i giorni, provare a immaginare le soluzioni – spiega Orlandi -. La pulizia e il decoro per la nostra amministrazione sono due aspetti importantissimi e, non a caso, fin dal nostro insediamento abbiamo subito messo in campo azioni mirate in diverse zone della città. Sappiamo però che di strada da fare ce n'è ancora tanta e per questo qualsiasi contributo che ci possa indicare non solo delle zone dove intervenire, ma suggerire anche delle soluzioni, è bene accetto”.
“Siamo partiti da San Francesco e siamo poi scesi giù verso piazza d'Armi e il centro storico – aggiunge Guadagni – e abbiamo avuto modo di vedere tanti piccoli e grandi problemi sui quali dovremo intervenire. Penso, per esempio, all'aiuola tra via Verdi e via Dell'Amico che attende di essere risistemata, ma più in generale anche a tanti altri interventi che possono servire a rendere non solo la città più bella, ma anche più vivibile per i cittadini: da un cestino in più a uno specchio per compiere più agevolmente una manovra. La nostra intenzione con questa visita, la prima di una lunga serie in tutto il territorio, è d'altronde anche quella di ascoltare residenti e commercianti, prendere nota dei loro problemi e dei loro suggerimenti e poi metterci al lavoro per risolverli”.
Tra i promotori del sopralluogo anche il circolo del Pd di Carrara centro il cui segretario Lucio Morotti ha accompagnato gli assessori nei diversi angoli della città. “Siamo convinti che il centro storico abbia bisogno di numerosi interventi per migliorarne il decoro – spiega Morotti -. Si tratta di una strada difficile da percorrere che va a toccare anche problematiche di tipo sociale che necessitano il coinvolgimento di diversi settori e diversi enti per essere risolte. L'amministrazione in questi mesi ha già dimostrato di pensarla come noi mettendo in campo azioni concrete per migliorare la pulizia di strade e piazze, da parte nostra vogliamo ora aiutarla segnalandole quelle criticità su cui intervenire e, essendo anche noi tutte persone che vivono il territorio quotidianamente, suggerendole possibili soluzioni per rendere la nostra Carrara ancora più bella”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 330
"Squadra che vince non si cambia, Persiani e la squadra che hanno lavorato (tanto e bene) per Massa non possono essere osteggiati dall'interno, aiutando così una sinistra inesistente e divisa. Servono serietà e coerenza per portare a termine un progetto iniziato assieme nel 2018. Per il centrodestra sarebbe un suicidio politico non sostenere un sindaco che ha cambiato il volto della città risanando i bilanci del Comune, il primo a vincere dopo tanti decenni di centro sinistra. Nessun massese capirebbe i motivi di una scelta tanto incoerente, tutta ispirata da logiche politiche e non certamente dall'interesse della città. Abbiamo amministrato insieme quasi cinque anni e lo abbiamo fatto bene. Meglio di chiunque altro nel passato. Dobbiamo dare continuità a questa esperienza, ai progetti e alla programmazione messa nero su bianco in questi anni. Se qualcuno prova a dividere il centrodestra fa un regalo alle sinistre, non certo il bene di Massa".
Lo dichiara il deputato della Lega Andrea Barabotti.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 306
Dopo l’accorato appello del consigliere carrarino Cosimo Maria Ferri sulla situazione insostenibile dell’impianto Cermec di Carrara, anche la segreteria massese di Italia Viva chiede con forza delucidazioni sull’effettivo stato della raccolta e delle emissioni dello stabile al sindaco Persiani.
Un’emergenza che sembra dunque accomunare le due città principi della provincia, vessate entrambe da una gestione dei rifiuti con poche luci e molte ombre, e il rischio di perdere i preziosi finanziamenti, in arrivo col PNRR, per la riqualificazione dei siti di smaltimento.
“Da giugno – si legge nella nota firmata dalla coordinatrice comunale IV Eleonora Lama e dalla
consigliera Dina Dell’ertole – il Cermec riceve una media di 150 tonnellate di rifiuti al giorno, lavorando praticamente in modo continuato per ventiquattr’ore. In moltissime occasioni, questa estate, i cittadini hanno avvertito e segnalato la presenza di forti odori provenienti proprio dal Cermec, in particolar modo durante la sera e alle prime ore del mattino. Miasmi penetranti e diffusi fino anche alla zona di Marina di Massa, mai avvertiti prima d’ora se non in stretta prossimità del sito.
I possibili pericoli di un utilizzo h24 del sito sono chiari a tutti, sia per l’ambiente che per gli abitanti, ma sembra, secondo Italia Viva, che il sindaco Persiani e la sua giunta non abbiamo fatto granché per assicurarsi che le emissioni dell’impianto restassero a norma, e tantomeno accertarsi sulla salute dei cittadini massesi.
Un argomento che farà certamente discutere nelle prossime settimane, e che vedrà persino un’interpellanza al consiglio comunale da parte della renziana Dell’Ertole.
“È vero che il Comune di Carrara detiene la maggioranza della società – continua Italia Viva – ma il Comune di Massa, forte della sua partecipazione pari al 49,53%, può ben svolgere attività di controllo e vigilanza sulla corretta operatività dell’impianto e sul rispetto delle normative di settore, a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini Massesi. Che cosa sta accadendo al Cermec? L’amministrazione si è mossa dinanzi alle segnalazioni dei cittadini? Ha interpellato Arpat? Che tipo di attività di vigilanza e controllo stanno facendo il Sindaco e l’assessore all’ambiente? È vero che rischiamo di perdere i soldi del PNRR per la bonifica e l’ampliamento del sito? Tutte queste domande saranno oggetto di interpellanza da parte della nostra Consigliera Comunale Dina Dell’Ertole”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 631
L’avviso per la realizzazione dei PUC (Progetti Utili alla Collettività) è stato appena reso pubblico dalla giunta Arrighi, e c’è già chi afferma con certezza che il bando va incontro ad un vizio di forma che lo rende illegittimo.
Cosimo Maria Ferri, consigliere comunale di Italia Viva, ha esposto in un comunicato ufficiale le sue perplessità sulla partecipazione ai PUC, destinati al coinvolgimento di beneficiari di reddito di cittadinanza in opere di pubblica utilità, della partecipata Nausicaa, poiché, sempre secondo il consigliere, essa non sarebbe riconducibile né ad un’azienda del terzo settore né ad un ente pubblico.
L’ennesimo errore, secondo Ferri, che caratterizza un bando sgangherato sin dagli inizi, in cui, ad esempio, i senzatetto venivano definiti “soggetti con problemi di salute mentale”.
“Ci rivolgiamo alla Vice Sindaca Crudeli che ha la delega al sociale, per segnalare un errore in relazione all'avviso pubblicato concernente i PUC, a cui si può e di deve rimediare. Un vero "pasticcio", o, meglio, l'ennesimo scivolone che si aggiunge all'espressione impiegata nelle linee programmatiche per indicare i "senza tetto", ai quali si è fatto riferimento come soggetti con problemi di salute mentale. Assurdo e irrispettoso e molto grave. Già in sede di consiglio comunale abbiamo chiesto di eliminare questa espressione, e ora chiediamo all'Amministrazione di esercitare il potere di annullamento in autotutela dell'avviso pubblico relativo ai PUC nella parte in cui si prevede il coinvolgimento della società in house Nausicaa come partner del comune per i predisporre i progetti socialmente utili. Una tale previsione si pone in evidente violazione del decreto del ministero del lavoro e delle politiche sociali del 22 ottobre 2019, che individua il comune quale amministrazione titolare del PUC, fatta salva la possibilità di avvalersi della collaborazione di enti del terzo settore o di altri enti pubblici secondo le modalità indicate nell'Allegato 1 al medesimo decreto ministeriale. Ebbene, Nausicaa, in ragione dell'oggetto sociale quale definito nel proprio statuto, non è certamente riconducibile agli enti del terzo settore, come definiti dall'art. 4 del Codice del terzo settore. Al contempo, Nausicaa non è annoverabile tra gli enti pubblici, in quanto, sul piano formale, ha soggettività privatistica, mentre, sul piano sostanziale, avuto riguardo alla propria caratterizzazione in house, costituisce una articolazione interna dell'amministrazione, ragion per cui, sotto questo aspetto, coinvolgere Nausicaa significa, di fatto, coinvolgere il comune stesso”.
Nausicaa, essendo una partecipata del comune, è di per sé il comune secondo Ferri, e perciò la sua partecipazione ai progetti va contro le stesse direttive del ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il consigliere renziano prospetta un annullamento in autotutela per ovviare al danno, anche se pare che l’appello di Ferri resterà inascoltato.
“Quindi, il coinvolgimento di Nausicaa nell'ambito del progetto relativo ai PUC è illegittimo; a tale errore è possibile rimediare attraverso il prospettato annullamento in autotutela. C'è da dire che in una delle mie prime interrogazioni presentate in consiglio comunale appena insediato, ho chiesto espressamente se fossero stati previsti dall'amministrazione Arrighi i progetti di pubblica utilità PUC e di conoscere il numero dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Giusto e doveroso coinvolgere nel mondo del lavoro chi percepisce il reddito di cittadinanza, ma i bandi devono essere scritti nel rispetto della normativa. La Vice Sindaca Crudeli, Assessore al Sociale, ha risposto che nella nostra città ci sono più di mille percettori del reddito di cittadinanza, ma che nessuno di loro svolge lavori di pubblica utilità perché non sono stati ancora attivati i PUC, ma che sarebbe stata sua intenzione procedere in tal senso. L'attesa è stata breve ma purtroppo deludente, in quanto dalla stampa, purtroppo, abbiamo appreso della pubblicazione del più volte indicato avviso pubblico, che risulti viziato. Probabilmente, nell'intento di fare prima, si è fatto male”.
- Contrattazione sociale territoriale: amministrazione e sindacati al lavoro per il rinnovo del protocollo
- "Cermec: fare chiarezza, controlli e verifiche. Sindaco Arrighi dica qualcosa a tutela della sicurezza ambientale"
- Pd Massa: "L'approvazione del regolamento edilizio è un atto dovuto non un 'momento storico'”
- Massa, FI chiede chiarezza sul nuovo candidato del centrodestra
- Carrara, operatori balneari contro il progetto Water Front: “Possibile rischio idrogeologico ed erosione costiera”
- Ferri boccia le Linee Programmatiche: "Deludenti, nemmeno un piano su crisi energetica"
- Barotti sulle multiutility quotate in Borsa: "La politica locale è assente"
- Cantoni, Tosi e Bertelloni nuovi segretari comunali Lega Massa, Carrara e Montignoso
- "Marina di Carrara, l'assessore Guadagni lo sa che è pieno di venditori abusivi quando parla di decoro urbano e legalità?"
- Caffaz non molla: "Nelle linee programmatiche una nuova e clamorosa gaffe di sindaco e vicesindaco"