Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

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Non è un momento facile per Francesco Persiani: a pochi mesi dalla prossime elezioni comunali, il sindaco massese deve vedersela con una diffidenza sempre maggiore da parte dei suoi alleati storici, e con alcuni progetti di riqualificazione urbana che non riescono a trovare il gradimento della cittadinanza.
L’orizzonte potrebbe essere poco promettente, anche se molti scommettono in una sua ricandidatura, ma forse non tutti risultano contrari all’operato del sindaco nei suoi quattro anni di mandato.
Con un comunicato ufficiale, e per bocca del suo portavoce Sebastiano Ramilli, l’associazione Civici Apuani ha dato il proprio supporto a Persiani, ringraziandolo per aver riportato nuovamente la cultura al centro del dibattito politico ed economico della città apuana.
Secondo Ramilli, l’attuale sindaco ha permesso a Massa di cambiare passo da un punto di vista culturale, portando come esempi la riapertura del teatro Guglielmi e la valorizzazione del castello Malaspina e villa Cuturi.
Una stagione di rinnovi che ha permesso a tutta la città di rifiorire, riportando Massa nuovamente sotto i riflettori di artisti e critici nazionali e non.
Un vero e proprio endorsement, quello dei Civici Apuani, che potrebbe dare nuovo smalto alla figura di Persiani, e perché no, riportarlo alla ribalta anche nella scelta del prossimo candidato di centrodestra.
“La cultura come motore di sviluppo della città. In questi quattro anni di mandato Persiani – spiega Ramilli – innumerevoli sono state le iniziative volte a porre la cultura come un tema fondamentale delle scelte politiche ed amministrative del governo cittadino. In particolar modo, con l’apertura della nuova stagione teatrale, l’Associazione Civici Apuani vuole sottolineare come il sindaco Persiani, riconsegnando il Teatro Guglielmi alla città, abbia dimostrato con i fatti il proprio impegno a riportare la cultura al centro della vita cittadina, senza però abbandonare il Teatro dei Servi, che avrà una programmazione propria che andrà a rafforzare la proposta culturale che verrà fatta agli appassionati. La riapertura del teatro, fiore all’occhiello del panorama culturale massese, non è stato però un traguardo, anzi: è il punto di partenza di una serie di iniziative ed eventi che il sindaco Persiani ha in progetto per riportare la cultura, con la C maiuscola, al posto che merita, e che nei prossimi anni vedranno il loro pieno compimento. La valorizzazione di risorse come il teatro Guglielmi, il castello Malaspina, in via di acquisizione al patrimonio comunale, così come la centralità che si è data a Villa Cuturi a Marina di Massa sono testimonianze concrete dell’interesse e dell’importanza che il settore cultura deve avere in una città ricca di patrimoni da valorizzare e che per molti anni sono stati trascurati. Non dimentichiamoci come la biblioteca civica abbia aumentato il numero di presentazioni di libri e di eventi legati alla propria attività, e non scordiamoci nemmeno del Museo Guadagnucci, che ha messo in piedi mostre che sono finite nelle più importanti riviste nazionali di arte pur conservando la propria identità legata al grande maestro Gigi Guadagnucci. Centinaia e centinaia di eventi, di tutti i generi, hanno coinvolto cittadini massesi e turisti. Il sindaco Persiani, coadiuvato dall’Assessore Marnica, ha dimostrato con i fatti che la cultura, e la valorizzazione delle sue risorse e dei suoi luoghi, può diventare un traino importante anche per altri settori della vita cittadina, innescando un circolo virtuoso come di fatto vediamo in molte realtà vicine. Avanti su questa strada, lavorando seriamente per dare alla città quei risultati concreti che avevamo promesso nel 2018 e che stiamo ottenendo giorno dopo giorno, grazie al sindaco Francesco Persiani ed alla sua squadra”.
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Recentemente è stata siglata la convenzione tra la diocesi di Massa Carrara-Pontremoli e il provveditorato agli Studi di Massa Carrara per avviare il progetto “Pcto” (ex alternanza Scuola-Lavoro) che vedrà protagonisti gli studenti delle scuole.
Per i Cobas di Massa questo tipo di attività sono inaccettabili. Il protocollo d’intesa con la Diocesi, in una scuola che è prima di tutto laica “l’ alternativa alla religione cattolica deve essere mantenuta nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori”. “ Non è ammissibile - continuano - che nelle scuole si propongano attività a matrice cattolica da cui saranno esclusi (o forzatamente coinvolti) studenti le cui famiglie hanno orientamenti culturali e/o religiosi diversi. Ed è paradossale che i firmatari del protocollo parlino di valori quali l’“inclusione” a giustificazione della loro azione”. Inoltre fanno sapere dai sindacati, i docenti di religione sono individuati direttamente dalla Curia e non passano attraverso una selezione pubblica come tutti gli altri insegnanti, e “si stanno appropriando nelle scuole anche dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” proponendosi sistematicamente come protagonisti all’interno di classi dove però siedono anche studenti che non si avvalgono dell’insegnamento di religione”.
“E’ preoccupante quindi, che da più parti arrivino messaggi e azioni concrete volte a trasformare il mondo della scuola in un luogo di formazione ideologicamente orientata”.
In questo senso i sindacati si riferiscono anche all’accordo di alcuni mesi fa stipulato tra l’USR della Toscana e l’Istituto Geografico Militare secondo il quale i militari potranno entrare nelle scuole a tenere un ciclo di conferenze di informazione e orientamento su temi civici per le scuole di ogni ordine e grado, durante l’intero anno scolastico.
“Crediamo che la scuola debba essere un luogo laico e plurale, sganciato dalle ideologie e dalle
confessioni religiose -concludono. Invitiamo pertanto le scuole a non aderire a questo protocollo, a bocciare nei Collegi Docenti la partecipazione della propria scuola; invitiamo inoltre studenti e genitori a segnalare tutte le situazioni in cui si verificheranno discriminazioni, i Cobas offriranno assistenza anche da un punto di vista legale”.
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Forza Italia Carrara denuncia la volontà e l’inizio dello smantellamento del reparto di endocrinologia, visto che proprio in queste ore alcuni tecnici Asl stanno facendo sopralluogo per allestire un ambulatorio ex novo che, stando a quanto appreso, verrebbe predisposto per un medico nucleare piuttosto che per uno specialista endocrinologo.
“Siamo qua a segnalare un episodio a nostro giudizio indicativo della pessima gestione del Monoblocco – commenta il coordinatore comunale Gianenrico Spediacci – e che riguarda il tanto chiacchierato reparto di Endocrinologia su cui negli ultimi giorni si sono letti pareri da più parti, compreso il nostro, che lo ribadiamo, è favore di un mantenimento oltre che potenziamento del reparto, con l’aggiunta di un secondo medico endocrinologo. Nonostante le rassicurazioni e le parole spese, siamo venuti a sapere che proprio questa mattina, verso le 11, sono arrivati dei tecnici per predisporre la smobilitazione di una stanza del reparto di endocrinologia così da far posto, a quanto pare, al medico nucleare”.
Forza Italia Carrara ribadisce altresì come questa notizia sia un episodio grave e indicativo delle reali intenzioni e piani previsti per il Monoblocco, su cui anche nei giorni scorsi erano state spese parole di rassicurazione da parte dell’amministrazione. Una questione che il partito ha portato recentemente all’attenzione della Regione con un’apposita interrogazione del consigliere regionale Marco Stella.
“Dal nostro punto di vista questa notizia che abbiamo appreso rappresenta un chiaro segnale della volontà di disfacimento del reparto – sottolinea Spediacci – e su cui attendiamo con ansia di essere smentiti dai fatti. Non vorremmo mai aver ragione su un simile delicato argomento. Speriamo che i tanti appelli del mondo politico e le esortazioni del Comitato primo soccorso possano far decidere la dottoressa Casani sulla necessità di potenziare un reparto fondamentale che ha sempre funzionato bene. Non è stata data al momento alcuna rassicurazione sul potenziamento del reparto affidato alla direzione di un medico nucleare, il dottor Ferdinando Buffoni, che può fare solo visite di medicina nucleare; e addirittura si procede in silenzio e con gran velocità alla ristrutturazione interna degli ambulatori per far spazio al nuovo venuto o ai nuovi venuti, comparendo in affiancamento, parrebbe, anche all’altro medico nucleare, il dottor Pietro Bertolaccini”.
Forza Italia Carrara si domanda inoltre se il cittadino, primo beneficiario delle prestazioni sanitarie, sia a conoscenza di tutte queste modifiche e se soprattutto, da un punto di vista delle visite, sia consapevole di andare in un reparto con un medico nucleare.
“Visto che parrebbe che dalla seconda metà di novembre i medici nucleari visiteranno a endocrinologia al Monoblocco – conclude Spediacci - la domanda è se Asl preavverta i pazienti che chiedono la visita endocrinologica al Centro Sicari sulla figura professionale che andrà a effettuare tale visita. Al Cup sarà doveroso chiedere al paziente da chi voglia farsi effettuare la visita endocrinologica; anche se è di tutta evidenza che il cittadino comune pensa ad un endocrinologo, e non certamente a un medico nucleare. Asl deve fare attenzione a questi cambiamenti perché può incorrere in problemi gravi. Rispetti, come dovrebbe essere, la salute e i diritti dei dittadini e delle cittadine, e lo faccia con trasparenza”.
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"La seconda problematica – prosegue Caffaz nella sua analisi – riguarda la stessa composizione della commissione, i cui rappresentanti dovrebbero da un lato accettare le linee politico programmatiche dell'amministrazione e dall'altro diventerebbero tali solo a seguito della valutazione di una commissione giudicante costituita dal Comune e anche di un eventuale colloquio. Qui sta il secondo equivoco: se l'amministrazione intende dotarsi di uno strumento consulenziale di propria fiducia sulle politiche di genere o su altro, lo faccia ma non coinvolga il consiglio comunale. Se invece lo scopo è quello di creare realmente una struttura di alto livello in materia, è necessario togliere l'esigenza di accettare le linee politico-programmatiche (e quindi una sorta di adesione politica all'amministrazione della città) e renderla più aperta e quindi meno dipendente nella sua composizione dall'organo politico e da quello burocratico comunale. Nessuna grande personalità farebbe mai parte di un organismo che la costringa ad accettare il programma politico di una coalizione o che la sottoponga a una sorta di "esame", magari in cui gli esaminatori siano persone che in materia ne conoscano meno di lei".
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Non c’è un attimo di pace per le opere di riqualificazione urbana pensate dall’attuale giunta Persiani. Dopo le forti critiche relative alla “variantina” sull’Aurelia, arrivano anche note di biasimo per i futuri lavori che vedranno protagonista il comparto Stazione-Quercioli, dove sorgerà la nuova casa della salute.
Per Stefano Alberti, consigliere comunale di minoranza, e il segretario PD Quercioli-Villette Riccardo Costa, le nuove strutture creeranno enormi disagi al quartiere, legati sia ad un aumento del traffico che ai nuovi, e preoccupanti, livelli di inquinamento.
La necessità di ridiscutere il piano di intervento della stazione (PII) è di vitale importanza per il partito di sinistra, poiché, in caso contrario, si rischia una nuova stagione di cementificazione selvaggia, con sempre minor spazi di socialità, difficoltà di spostamenti e danni alla salute dei cittadini.
“Il nuovo piano integrato di intervento della Stazione (PII) – si legge nel comunicato ufficiale firmato dai due membri PD – si pone quale strumento "traghettatore" per la realizzazione della nuova casa della salute nel comparto Stazione-Quercioli. Questo l'obiettivo principale del Piano che, in mancanza di una visione d'insieme, vede compromesse le finalità di riqualificazione e rigenerazione di un'area nevralgica della città. Ancora una volta, l'amministrazione comunale progetta interventi e scelte senza tenere adeguatamente conto dell'impatto che tali progettualità, volte a inserire nuove funzioni in aree importanti, potranno avere. Nell'area oggetto dell'intervento crescerà infatti notevolmente la mobilità che già oggi è rilevante. Il fenomeno di congestionamento del traffico sarà incrementato: dalla presenza della nuova casa della salute - ospedale di comunità; dal notevole impatto che qui avrà la variante Aurelia, dato che nella nuova "versione" sarà realizzata in superficie; dalla presenza dei nuovi spazi commerciali previsti dal piano. Per altro, bisogna rilevare con spirito critico che, in un contesto territoriale già fortemente complicato e caratterizzato da funzioni miste (commerciali, istruzioni, residenziali, mobilità, direzionali), si pianifica senza la conformazione ad una adeguata strumentazione urbanistico-strategica quale il piano strutturale e il PTC. Inoltre, gli standard urbanistici (cioè gli spazi pubblici aggiuntivi) previsti nel piano integrato di intervento della stazione sono riconducibili esclusivamente ai parcheggi, che per altro risultano insufficienti per l'intero comparto. E, per l'ennesima volta, si carica il quartiere di Quercioli di nuovi insediamenti (solo in parte di recupero dell'esistente) giustificati da un nuovo tracciato di collegamento (ricordiamo che la viabilità non fa standard). Ci è stato chiarito che la nuova strada di progetto si può fare solo se si costruiscono i nuovi complessi residenziali. Ed è così che nuovo cemento si lega a nuovi veicoli e quindi ad una crescita della mobilità, che porta nella realtà del quartiere altro inquinamento. Il Piano ci appare allora, nella sua logica di base, una replica dei famosi Aru, che in cambio di nuovi standard pubblici "caricava" il territorio di nuova residenzialità senza affrontare i nodi dell'abitare, degli spazi di relazione e di incontro, i cosiddetti spazi neutri che promuovono la qualità della vita. Nelle prossime settimane, in un confronto pubblico, chiameremo a discutere di questo tema i cittadini, le associazioni e le forze politiche per evidenziare le tante criticità che questo Piano presenta”.
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Il convegno "SIN-SIR, facciamo il punto", organizzato da Europa Verde - Verdi, si svolgerà sabato 12 novembre dalle 16.30 presso la sala della Resistenza del Palazzo Ducale in piazza Aranci a Massa.
Saranno presenti Chiara Bontempi e Maurizio Bonugli, co-portavoce comunali;
interverranno:
Daniele Terzoni (ex membro del CDA del CZIA) su: "Dalla Farmoplant ad oggi";
Alberto Rutili (Presidente ISDE – Massa Carrara) su: "La salute a rischio";
Paolo Bedini (Presidente CNA – Massa Carrara) su: "La reindustrializzazione";
Nicola Del Vecchio (Segretario CGIL – Massa Carrara) su: "Sostenibilità e lavoro";
Andrea Piccinini (Geologo) su: "Il progetto di Bonifica Sogesid".
Questo convegno è il primo appuntamento di "Massa 2023 ...Open City". Una serie di incontri pubbliciofferti alla Città, utili all'approfondimento e all'arricchimento programmatico che ci accompagneranno fino alle elezioni amministrative della prossima estate.
LA CITTADINANZA È INVIATA A PARTECIPARE!
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Nuovo incontro tra l'assessore alla Viabilità Elena Guadagni e i rappresentanti degli autotrasportatori per discutere dei problemi della viabilità a monte. Dopo un primo confronto di alcune settimane fa in Comune, stamani alla pesa di Miseglia bassa Guadagni ha incontrato Maurizio Bandecchi di Assotir, Giorgio Favullo di Cna e Luciano Franchi di Confartigianato oltre a una folta delegazione di camionisti con i quali sono state affrontate alcune delle problematiche più urgenti della categoria.
“E' stato un incontro sicuramente proficuo perché abbiamo avuto modo di toccare con mano quelle che sono le principali criticità e confrontarci su quali siano le priorità per chi ogni giorno per lavoro percorre le nostre strade a monte - spiega Guadagni -. Come amministrazione abbiamo ribadito la nostra intenzione di partire quanto prima con alcuni interventi. Cominceremo anzitutto dal rifacimento della rotatoria Pedrazzi, vale a dire quella giusto all'uscita della galleria della strada dei Marmi, e ancora con interventi sul manto stradale della stessa strada dei Marmi e dei tratti più ammalorati tra Miseglia e Torano. Ci siamo detti disponibili anche a fare il possibile per risolvere anche altri problemi che ci sono stati segnalati in uno spirito molto collaborativo, penso per esempio al taglio della vegetazione che invade la carreggiata oppure a valutare a modifiche dell'impianto di lavaggio”.
“Apprezziamo anzitutto – dicono i rappresentanti dei lavoratori – come questa amministrazione abbia fin da subito voluto riallacciare il dialogo con gli autotrasportatori. E' molto importante per noi questo confronto continuo e anche stamani abbiamo avuto modo di fare presente all'assessore alcuni interventi per noi non più rimandabili. Tra questi ci sono sicuramente i problemi alla viabilità tutta attorno alla pesa di Miseglia dove c'è stato confermato che verrà al più presto rifatta la rotonda e si interverrà anche per sistemare l'asfalto nei punti più rovinati. Abbiamo fatto presente poi all'assessore la necessità di modificare l'impianto di lavaggio che, ad oggi, non solo non è efficace, ma danneggia anche gli stessi mezzi e poi di intervenire con urgenza per tagliare le fronde che invadono le carreggiate delle strade a monte e che finiscono non solo per rovinare i teloni, ma anche la carrozzeria e i fanali. Al di là di questi primi interventi come categorie crediamo però che sia necessario destinare alla manutenzione delle strade a monte più fondi di quelli attuali, almeno cinque volte tanti, attingendo anche dalla grandi entrate fiscali che arrivano dal settore marmo”.
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Forza Italia Carrara difende l’importanza dei servizi di Endocrinologia e Oncoematologia. Il partito invita l’amministrazione a un confronto con l’Asl affinché i servizi non vadano incontro a un collasso ma che, al contrario, siano potenziati, come nel caso di endocrinologia con l’inserimento di un secondo medico specializzato.
“E’ inammissibile dopo mesi questa situazione di mancanza del secondo medico con appropriata specializzazione – commenta il coordinatore comunale di Forza Italia, Gianenrico Spediacci -. La giunta Arrighi, in carica dalla seconda metà di luglio, ha la responsabilità della guida della città e il diritto, oltre al dovere, di seguire e prevenire certe scelte, evitando danni alla cittadinanza con problemi di salute. Svolga appieno il suo mandato dunque, per evitare il collasso di quei servizi sanitari come endocrinologia, che fino ad oggi hanno ben funzionato. E lo faccia intervenendo con l’Asl, visto che la sindaca è anche presidente della Conferenza zonale apuana. E’ necessario bussare alla porta di Asl Nord Ovest e farlo con convinzione”.
Forza Italia Carrara ribadisce altresì di non essere rimasta troppo sorpresa a seguito della recentissima delibera della direttrice generale di Asl Nord Ovest riguardo il reparto di Endocrinologia, da mesi in situazione di carenza di medici; nonostante sia l’unico centro endocrinologico veramente completo a livello provinciale.
“La delibera del 4 novembre 2022 a firma della dirigente Maria Letizia Casani prevede che in endocrinologia al Monoblocco vada un medico nucleare, il dottor Ferdinando Buffoni. Si tratta di un ottimo medico che si è distinto anche in interventi di chirurgia radioguidata al Noa. Ma è un medico nucleare – sottolinea Spediacci – e nell’elenco delle competenze del medico nucleare manca la parte relativa alle visite endocrinologiche, che costituiscono la sostanza delle prestazioni fatte nel reparto”.
Una situazione che il partito spera possa volgere a una soluzione in tempi ridotti, allargando il discorso anche ad altri reparti con necessità di potenziamento come quello di oncoematologia e in generale fornendo un servizio al Monoblocco sempre più articolato e al passo con le richieste e i bisogni della cittadinanza.
“Il Comitato primo soccorso e urgenza ha messo in evidenza problemi di organico anche in un altro reparto importante come oncoematologia – prosegue Spediacci – e ciò non è altro che l’ennesimo capitolo di una storia lunga a livello locale in cui grava sempre lo spettro del taglio pesante, anche a causa dell’incosistenza dei rappresentanti politici locali. Chi si è succeduto negli anni ha permesso cambiamenti e riduzioni e questo è iniziato da quando la sanità è stata gestita con metodi aziendalistici e soprattutto dopo la riforma di Enrico Rossi. Al Monoblocco è successo un po’ di tutto: voci di decapitazione di alcuni piani, risonanze ferme per anni, trasferimenti diversi da quelli previsti nel Pal, sospensione di servizi. Nel mentre la politica di casa, collegata al filo rosso con la Regione, faceva finta di niente”.
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Potrebbe essere l’ultimo, grande, cavallo di battaglia della giunta Persiani prima delle prossime elezioni comunali: un’eredità che però la popolazione massese è sempre meno restia ad accogliere.
Il progetto della “Variantina” è vecchio, o forse sarebbe meglio dire antico, e ad ogni tentativo di messa in moto dei lavori, i costi, l’impatto ambientale e sociale, e persino l’effettivo valore della struttura vengono messi in discussione: o i massesi sono davvero arcigni nella lotta al progresso o qualche problema ci dovrà pur essere.
Il sindaco, che sembra aver perso il gradimento di una larga parte della sua maggioranza, e l’amministrazione continuano solerti nell’iter burocratico, nonostante alcuni studi, come quello dell’università di Pisa e persino quello dell’Anas, mettano in chiaro come il primo lotto della variante Aurelia possa diventare, e a pieno titolo, un costosissimo ecomostro.
Sulla questione è ritornato anche il Comitato spontaneo No Variante Aurelia, indispettito dall’assenza dell’assessore ai lavori pubblici e del sindaco nel giorno prefissato per la convocazione in comune.
Le idee, e sembra anche i fatti, che il comunicato ha portato in comune sono copiose, ma l’amministrazione ha fatto orecchie da mercante.
Una mossa che ha portato il comitato a produrre un comunicato ufficiale in cui denuncia tutti gli “orrori” della prossima variante, che andrà ad inficiare sia sulla viabilità, che secondo gli studi da loro proposti potrebbe addirittura peggiorare, che sulla qualità di vita della popolazione.
Nella nota, i “No Variante” auspicano un nuovo incontro, questa volta con chi ha veramente l’autorità di far modifiche, con la speranza di poter mettere fine ad un progetto vecchio di decenni ma che si aggira come uno spettro tra le amministrazioni massesi da sempre.
“Il 03/11/2022, il Comitato spontaneo No Variante Aurelia è stato convocato in audizione dalla commissione lavori pubblici del comune di Massa per presentare le motivazioni avverse al progetto primo lotto della variante Aurelia ("Variantina") all'attenzione dei consiglieri e dell'assessore ai lavori pubblici Marco Guidi, risultato però assente. Eppure, era presente all'audizione del comitato per il sì. Assente anche il sindaco, nonostante la sicurezza della città di Massa fosse al centro della disamina del comitato (capace di presentare al MiTe anche osservazioni su aspetti più generali). Sarebbe stata essenziale la presenza dell'assessore per renderlo edotto dei risultati dello "Studio sui flussi di traffico” dell'università di Pisa commissionato dal Comune di Massa, ma stranamente non conosciuto dalla commissione e "dimenticato" nella sua integrità negli strumenti di progettazione comunale. Particolare è invece l'utilizzo delle informazioni dello studio nel progetto redatto da Anas. Lo studio rende lampante che se venisse realizzata la "Variantina" sull'Aurelia il passaggio giornaliero di veicoli si ridurrebbe solo da 1000 a 950, mentre aumenterebbe di oltre 300 veicoli sul tratto di viabilità dal cimitero di Turano fino a viale Roma (numeri esemplificativi per semplificare la percezione del flusso): quindi, a fronte di una situazione praticamente invariata sul tratto di Aurelia Turano, avremo un aumento del 30% del traffico da via Pellegrini a via Carducci, una zona centrale notoriamente congestionata. Come se non bastasse, il comune ha scelto di costruire la casa della salute in zona stazione, che provocherà l'aumento di afflusso veicoli e persone per l'accesso ai servizi medici di base offerti: ambulatori di medici di famiglia, visite specialistiche, centro prelievi e vaccinazione, e ospedale di comunità. Il risultato sarà la congestione del traffico a tutte le ore, con grave pericolo per la sicurezza di tutti i cittadini, in particolare le persone fragili. Inevitabile sarà un riflesso anche sulla viabilità vicina con il traffico che si riverserà su viale Roma, viale della Stazione e via Marina Vecchia. Altra grande criticità, sulla quale è importante un confronto con l'assessore, riguarda la presenza di aree con il livello massimo di rischio idraulico (L4 - molto elevata pericolosità) lungo il tracciato del solo pezzetto di variante in progetto, per i quali Anas prevede lo scavo di una cassa di espansione pari al volume occupato a valle della ferrovia, dove ricordiamo è presente la centrale elettrica. La commissione non ha saputo rispondere alla semplice domanda: dove realizzare gli scavi di decine di migliaia di metri cubi, allo scopo di contenere eventi alluvionali sempre più frequenti? Non si è riusciti nemmeno a comprendere quali strumenti urbanistici verranno utilizzati, né quali vincoli, né quali costi la cittadinanza dovrà sopportare. Il comitato ha chiesto alla commissione di prendere atto che ANAS certifica nel progetto 1° Lotto-Variante Aurelia che: "Le opere in progetto possono determinare alterazioni delle condizioni psico-fisiche dell'uomo, in particolare principalmente riconducibili all'inquinamento atmosferico e acustico", quindi problemi e danni alla salute dei cittadini di Massa. Un altro argomento sollevato nel corso dell'audizione è stato l'interferenza del tracciato della Variantina con il percorso ciclabile della Via Francigena, uno dei "vincoli invarianti" da tutelare secondo il piano strutturale (art.43 del PSC), ma non considerato nel progetto perché non comunicato dagli uffici comunali. Da sottolineare che per ANAS sono in deroga anche i problemi creati al percorso pedonale, nonostante i finanziamenti ricevuti dal Comune per la tutela, sicurezza e promozione della Via Francigena: ciò ha destato grande stupore degli uffici regionali competenti e dei responsabili dell'associazione nazionale. In ultimo, è stato sollevato il problema del costo per la realizzazione previsto alcuni anni fa di 22 milioni di euro, ormai non più sufficienti, da riconsiderarsi alla luce di prezzi aggiornati, rivalutazione espropri e ricorsi. Altra domanda senza risposta, riguarda la copertura e intestazione dei costi di manutenzione: è importante per la sicurezza di Massa per il problema idraulico descritto in precedenza. Come cittadini, pensiamo che le importanti tematiche presentate dal comitato coinvolgano l’intera città di Massa: non potrebbe essere altrimenti per temi come la sicurezza, il traffico e l'inquinamento. Alla luce delle diverse domande poste dal comitato a cui non sono state date risposte dai membri della commissione, attendiamo con fiducia una nuova convocazione con sindaco e assessore, come promesso. Vogliamo che sia chiaro che il problema del traffico in Turano non sarà risolto né spostato. Vogliamo che sia chiaro che, al contrario di quanto affermato in commissione sulle possibilità di intervento sul progetto di Anas, il comune di Massa ha voce in capitolo: non è un passante distratto ma il committente! Molti sono gli atti che devono essere ancora fatti: così a seguito di una coscienziosa analisi della differente realtà rispetto ad un progetto vecchio 50 anni, questa amministrazione può ancora decidere se realizzare un opera inutile, costosa ma soprattutto pericolosa per l'intera comunità”.
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