Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

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Oggi il sindaco Serena Arrighi, assieme alla vicesindaco Roberta Crudeli e all'assessore al bilancio Mario Lattanzi, ha incontrato i segretari confederali di Cgil Massa- Carrara, Cisl Toscana Nord-Massa Carrara, Uil Area Nord Toscana Nicola Del Vecchio, Andrea Figaia e Franco Borghini per iniziare a discutere del rinnovo del 'Protocollo di contrattazione sociale territoriale'. Per la prima volta a Carrara questo documento è stato siglato nell'ottobre del 2021 sancendo l’impegno comune alla concertazione tra amministrazione e organizzazioni sindacali. Un dialogo e un confronto costante che riguarda temi che vanno a toccare la vita sociale ed economica della comunità: dal bilancio alle politiche sociali, dalla sanità al diritto alla casa e poi ancora la scuola, il trasporto pubblico, la sicurezza sul lavoro, le politiche di genere, quelle ambientali e tanto altro ancora.
“Il dialogo e il confronto sono alla base del modo in cui vogliamo fare politica e amministrare la città – spiega la sindaca Arrighi -. Per questo motivo c'è sembrato naturale riprendere quanto era già stato fatto in passato in questa direzione con l'obiettivo di implementarlo e migliorarlo. Crediamo che la concertazione con i sindacati su temi che toccano da vicino la quotidianità non solo dei lavoratori, ma di tutti i carraresi sia un elemento che possa portare benefici sotto vari aspetti e ci possa permettere di mettere in campo provvedimenti mirati e per questo più efficaci. Adesso vogliamo ripartire dal protocollo già firmato dalla precedente amministrazione per integrarlo e adeguarlo alle situazioni contingenti. Intanto già nei prossimi giorni è previsto un incontro per affrontare con i sindacati azioni che riguardano l'ambito sociale”.
“La disponibilità al confronto dimostrata dall’amministrazione rappresenta un importante riconoscimento al ruolo e all’azione sindacale e l’augurio è che tale atteggiamento sia condiviso e praticato anche dagli altri Comuni a livello provinciale – aggiunge Del Vecchio -. Contrattare socialmente per noi significa appropriarsi del territorio, contribuire attivamente alle scelte che vengono fatte e che tali scelte abbiano al centro criteri di giustizia e di uguaglianza”.
“Apprezziamo questa volontà di dialogo da parte dell'amministrazione – dice Borghini -. Non solo per noi, ma per tutto il territorio è importante che ci sia un confronto diretto su tanti temi in modo poi di aver modo di intervenire per tempo e risolvere possibili problemi”.
“Il dialogo con l'amministrazione per quanto riguarda tematiche come tasse e tariffe locali, sociale e sanità sono momenti di confronto 'alto' e permettono al sindacato confederale di svolgere un ruolo di interlocuzione che non vuole appropriarsi delle prerogative della politica né tantomeno delle istituzioni, ma vuole dare un contributo importante partendo dalle modalità proprie delle rappresentanze sindacali e quindi del mondo del lavoro che esse rappresentano” conclude Figaia.
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Una situazione al limite delle norme sanitarie e di benessere della popolazione, un errore che potrebbe costare i milioni ottenuti col finanziamento del PNRR. Il consigliere del comune di Carrara Cosimo Maria Ferri lancia l’allarme sull’attuale stato del centro di smaltimento Cermec, letteralmente “invaso” dai rifiuti nonostante uno spazio di stoccaggio ormai ridotto all’osso.
Per Ferri, l’attuale giunta Arrighi non sta facendo il necessario per confermare il finanziamento ottenuto per riqualificazione dell’intero sito di smaltimento, senza considerare il totale disinteresse per l’acquisto di nuovi immobili da rendere funzionali al nuovo progetto.
Le emissioni del Cermec, visti i metri cubi aggiuntivi portati allo stabilimento, sono già probabilmente oltre la norma di legge, comportando, sempre secondo il consigliere, un danno ambientale e sanitario, e la possibilità di veder sfumati i 30 milioni in arrivo dal PNRR.
Basterebbero quattro milioni per la bonifica, ma la loro reperibilità resta ancora avvolta nel mistero.
“Da giugno – si legge nella nota rilasciata dal consigliere – il nostro impianto riceve una media di circa 150 tonnellate al giorno di rifiuti, nel silenzio di tutte le istituzioni: un impianto che lavora a ciclo continuo. Occorre dire basta! Chiedo alla Sindaca e agli organi competenti di pretendere di fare chiarezza, e di verificare, se sussistano gli spazi sufficienti come prevede la normativa. Oltretutto, mi risulta che non siano ancora stati reperiti i 4 milioni che occorrono per la bonifica (e l'ampliamento), e che ci sia il serio rischio di perdere i finanziamenti del PNRR. Cosa sta facendo il Comune di Carrara per evitare tutto ciò? È in possesso dei dati Arpat sulle emissioni del Cermec? Per Arpat è tutto regolare? I cittadini hanno inviato diverse segnalazioni. Inoltre, Carrara non ha neppure partecipato all’asta per la vendita del capannone Erre Erre, dimostrando disinteresse ad un sito che sarebbe stato oggi funzionale al progetto. Altro problema da risolvere con urgenza è quello di bonificare l'area Cermec, per costruire un nuovo impianto. Si rischia seriamente di perdere i 30 milioni del PNRR nonostante sia stato vinto il bando. Evitiamo questo rischio e lavoriamo tutti nella stessa direzione, dando priorità alla salute dei cittadini e alla sicurezza ambientale del nostro territorio”.
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Il consiglio comunale di Massa ha approvato il regolamento urbanistico, atteso da decenni nella città apuana. Il sindaco Persiani ha espresso parole di soddisfazione, definendo l’aprovazione di questo strumento di gestione del terriortio un vero e proprio “momento storico”. Il Pd dal canto suo fa notare al sindaco che “lL Regolamento edilizio appena approvato dall'amministrazione comunale è un atto dovuto che si richiama all' intesa stato regioni comuni, datata 20 ottobre 2016. Intesa recepita poi dal DGRT n.524 il 21 maggio 2018”.
“In sostanza, - continua il partito di centro sinistra – “davanti ad un quadro normativo da tempo definito, all'amministrazione Persiani ci sono voluti quasi cinque anni per portare a compimento l'aggiornamento del REC (regolamento edilizio comunale), perché di questo in definitiva si tratta,
di aggiornamento e recepimento nel regolamento tipo delle nuove normative e delle circolari che si sono susseguite in questi anni dai Dirigenti preposti all'Edilizia e che hanno acquisito consolidata applicazione”. “Il gruppo del Pd ha espresso un voto di astensione motivato anche dal fatto che sono state accolte diverse nostre osservazioni e proposte, e che saranno “recuperati” in commissione urbanistica alcuni temi quali : il risparmio energetico e l'opportunità di ampliare l'installazione di impianti solari e fotovoltaici nel tessuto cittadino e una maggiore premialità agli interventi di edilizia sostenibile.
“Altro che momento storico – conclude il Pd – “piuttosto direi che è un momento in cui il sindaco dovrebbe riflettere sulla sua ossessione di definire storica anche il rifacimento della segnaletica stradale”.
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Manca meno di un anno alle prossime elezioni comunali nel capoluogo apuano, e sembra che non sia solo la minoranza a serrare i ranghi in vista di alleanze e possibili candidati sindaco. La figura di Persiani, in quota Lega, non sembra trovare un pieno appoggio nella coalizione di centrodestra, che potrebbe a sorpresa spezzarsi o addirittura proporre una nuova figura da mettere al palazzo comunale.
Che ci siano sottotrame, in entrambi gli schieramenti, è ormai cosa nota, ma il gruppo massese di Forza Italia ha esternato il proprio malessere, chiedendo un ritorno all’unità politica e d’intenti, e la certezza di proporre di un candidato autorevole in grado di mettere d’accordo tutte le anime dell’attuale maggioranza apuana.
La nota, firmata dal capogruppo Luigi Guadagnucci, e dai consiglieri Stefano Benedetti e Sergio Menchini, auspicano un confronto tra i vari partiti e le liste a supporto nel minor tempo possibile, in modo da non trovarsi impreparati in vista di una campagna elettorale che potrebbe partire prima del previsto.
“I sottoscritti consiglieri comunali di Forza Italia, visto il dibattito attuale sul percorso politico di avvicinamento alle elezioni amministrative 2023, ritengono di dover chiarire la loro posizione. Come già espresso e condiviso nelle sedi e riunioni di partito, è per noi necessario individuare un candidato capace di riunire tutte le anime della coalizione, ribadendo al contempo che indispensabile e non sostituibile è esclusivamente l'unità del centrodestra.
Solo da un serio confronto, da una approfondita valutazione, e dall’intesa programmatica delle forze politiche che compongono il centrodestra potrà emergere tale figura, pronta a sostenere con successo la sfida della conferma della nostra coalizione alla guida della città "
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La querelle tra comune di Carrara e gli operatori balneari, coadiuvati dai gestori di campeggi, in merito al progetto Water Front e l’adozione della Variante al Piano Regolatore Portuale si arricchisce di un nuovo capitolo.
Gli operatori, rappresentati dall’avvocato Anna Schiaffino, hanno sottolineato che il ricorso da loro inoltrato, e bocciato dal Tar pochi giorni fa perché, nella pratica, i provvedimenti messi in atto da Regione, Comune e Autorità portuale per rivoluzionare il litorale Marinello non sono provvedimenti lesivi allo stato attuale, non porterà cambiamenti nelle future lotte del gruppo.
Per loro, i rischi, economici e probabilmente ambientali, sono troppo grandi per fermarsi, e nonostante i lavori di riqualificazione procedano a gonfie vele.
“La sentenza del TAR Toscana – si legge nel comunicato – nulla ha deciso sulle questioni poste con il ricorso nel 2018, dice l’Avvocato Anna Schiaffino per Campeggio Italia, che insieme ad altri operatori, ha presentato il ricorso per l'annullamento delle delibere sullo “schema di accordo tra Comune di Carrara, Regione Toscana e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, per lo sviluppo condiviso del Porto di Marina di Carrara”. A firmare, operatori economici quali il Bagno La Cicala, i Campeggi Linus, Parchi Vacanze e Campeggi, Container della Partaccia, i bagni di Cinquale Park, L'Approdo, La Capannina, Sunset, Solemar, Eden, Alpemare, Stefanella, oltre all’ Unione Proprietari Bagni e al Comune di Forte dei Marmi. Nel mirino il progetto del Water Front e l’adozione della Variante al Piano Regolatore Portuale per consentire “un idoneo sviluppo del porto”.
Rischi idrogeologici, erosione costiera, possibili danni a tutto il litorale apuano: i punti critici che gli operatori elencano nel comunicato sono parecchi, senza dimenticare che l’accordo per dare il là ai lavori sarebbe stato raggiunto, secondo Campeggio Italia, tenendo fuori gli enti e i soggetti che lavorano e vivono il territorio interessato dalle riqualificazioni.
Ovviamente, l’iter per un possibile blocco e ridefinizione dei lavori, o al contrario un placet definitivo per l’inizio del progetto Water Front, sono ben lunghi da una risoluzione, ma per gli operatori in rivolta quella di oggi è già una vittoria, o, come l’hanno definito, uno zero-a-zero (e palla al centro).
“Si è ritenuto che l’accordo – continua la nota – disattendesse gli obiettivi di rispetto ambientale, prevedendo interventi suscettibili di determinare una amplificazione del rischio idrogeologico e dell’erosione costiera, con effetti negativi per l’intero litorale apuoversiliese. E si è lamentato che l’accordo fosse stato raggiunto senza la partecipazione di tutti gli altri Enti e soggetti interessati. Secondo gli enti resistenti, il protocollo di intesa non presentava valenza di provvedimento amministrativo, ma un atto di natura politica. E la Regione Toscana si è chiamata fuori anche perché non più competente secondo il decreto-legge n. 121/2021, per cui è attribuita all’Autorità di Sistema portuale la potestà pianificatoria sulle aree del porto (salvo l’esito del ricorso della Regione alla Corte costituzionale, di cui si attende sentenza). Con accordo fra le parti, il ricorso è stato dichiarato per il momento inammissibile. La sentenza afferma che le lamentate lesioni avrebbero ragion d’essere se l’atto costituisse esercizio finale, di natura provvedimentale, mentre è solo atto politico. Dovrà però tradursi in atti di portata provvedimentale, e contro di essi gli odierni ricorrenti potranno reagire, ove i provvedimenti risultino lesivi delle loro posizioni giuridiche soggettive. Quindi zero a zero: la partita continua”.
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"Le linee programmatiche presentate dalla sindaca Arrighi sono molto deludenti dal punto di vista dei contenuti e non prevedono interventi risolutivi per i problemi dei cittadini".
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Il consigliere comunale di Arcipelago Massa Andrea Barotti commenta la nascita della multiutility Toscana e afferma: "La nuova multiutility gestirà acqua, energia e rifiuti di ben sessantasei comuni tra i quali Firenze e potrà, qualora ve ne siano le condizioni, sbarcare in Borsa (sul mercato non potrà andare più del 49% del capitale). Il sindaco Dario Nardella ha aperto la possibilità di allargare l’orizzonte dell’operazione alla costa toscana; tale ipotesi mi lascia perplesso come, in generale, l’idea di un’unica società, pubblica/privata, quotata sulla piazza azionaria, che eroghi servizi essenziali ai cittadini”.
Il civico invita la politica locale a riflettere: “L’acqua è un bene pubblico, l’energia è strategica per la vita delle società evolute, la gestione dei rifiuti è fondamentale per garantire l’integrità ambientale e la salute pubblica perciò va da se che il tema in oggetto sia particolarmente delicato e meriterebbe, in vista di futuri sviluppi, un confronto. Il ragionamento sulla nuova multiutility si innesta in un contesto difficile, penso al caro energia, che dovrebbe propiziare una analisi matura. Per essere più chiaro stiamo osservando, nel settore energetico, cosa accade quando gli Stati lasciano campo, in un ambito strategico, alla finanza; per il nostro paese sono lontanissimi gli anni dell’Eni targata Mattei”.
Il civico prosegue nel suo intervento; “La creazione di multiutility quotate in borsa dovrebbe portarci a stabilire quale sia l’obiettivo che si persegue: l’efficienza? Il contenimento dei costi con una maggior qualità dei servizi? L’utile? È certo che gli investitori privati guardano al rendimento e sono disposti a finanziare una società in cambio di un tornaconto perciò trovo difficile far conciliare tariffe contenute con le logiche del mercato. L’efficienza, la qualità del servizio non dipende dalle dimensioni o dalla natura giuridica del gestore ma dalla politica “industriale” che si adotta quindi non è detto che un’azienda pubblica sia sempre inefficiente e che una azienda privata sia sempre un modello di virtù”.
Secondo Barotti l’utente sarà ancor più debole: “Le società pubbliche/private opereranno in una situazione di vantaggio; oggi scegliamo chi ci ritira i rifiuti? Scegliamo chi ci fornisce l’acqua? E se anche ci fosse questa possibilità potremmo evitare la giungla che certe “liberalizzazioni” hanno prodotto? Saremmo al sicuro da cartelli su beni essenziali? (In questi giorni l’Antitrust ha avviato delle procedure istruttorie nei confronti di 4 società del settore energetico e avviato una richiesta di informazioni ad altre 25 società per verificarne la condotta)”.
Barotti è preoccupato: “Si mantiene la natura pubblica di un bene come l’acqua ma, di fatto, si apre la porta al privato aggirando la volontà popolare e non considerando le esperienze, poco entusiasmanti, che le aggregazioni hanno prodotto; Penso al costo per l’acqua che i cittadini apuani sostengono, alle vicissitudini dell’impianto di depurazione del Lavello. L’esempio di Gaia pone in luce anche la questione del peso che le indicazioni dei cittadini possono avere; l’Amministrazione Persiani non è riuscita a far uscire il nostro Comune dalla compagine della società idrica. La domanda di fondo è: quale considerazione avranno i singoli soci pubblici nelle scelte aziendali delle multiutility?"
Il Consigliere di Arcipelago Massa vede una classe dirigente disattenta, distratta: “Il prossimo passo della multiutility Toscana sarà inglobare Reti Ambiente quindi Asmiu, Cermec? Incorporare Gaia? Sono ipotesi che una classe dirigente responsabile e seria dovrebbe prefigurarsi ed è un vero peccato che le figure politiche di rilievo trovino il tempo per presentare dei libri (spesso scritti da politici o ex politici), per inaugurare fontanelle o aiuole ma non per discutere su ciò che riguarda i diritti e le tasche dei cittadini”.
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I congressi della Lega di sabato 29 ottobre si sono conclusi con l'elezione a segretario di Eleonora Cantoni per il comune di Massa, Andrea Tosi per Carrara e Michela Bertelloni per Montignoso.
Eleonora Cantoni, 34 anni, già consigliere comunale, vice capogruppo della Lega e Presidente della commissione sociale e sanità del Comune di Massa, con il direttivo composto da Francesco Mangiaracina, Irene Mannini, Marco Battistini, Marco Lunardini, Alberto Tarabella e Carmela Federico, avrà il compito, tra i vari obiettivi, di collaborare con tutti i militanti e con il gruppo consiliare nel percorso di ascolto dei cittadini e di presidio nel territorio. "Ringrazio i militanti che mi hanno dato fiducia.- Dichiara Cantoni - È la prova del buon lavoro svolto negli ultimi anni. Sono certa che la Lega continuerà ad affrontare le proprie sfide nei prossimi 3 anni con l'impegno e la determinazione di sempre, a partire dalle elezioni amministrative del 2023.
Andrea Tosi, 21 anni, anche lui Consigliere comunale e militante del partito di Salvini sarà invece coadiuvato da: Cesare Gambari, Nicola Angelotti, Sara Morelli, Gjelina Tuci, Cristina Rocchi e Dino Puccinelli. "È un onere ma soprattutto un onore - afferma Tosi - ricevere questo incarico dai militanti della sezione di Carrara. Mi metterò da subito al lavoro per dimostrare di meritare questa fiducia. Il nostro obiettivo sarà quello di costruire un'alternativa di governo alla Giunta Arrighi, che si sta dimostrando inadeguata e incapace di rispondere alle tantissime esigenze che la nostra città ha. Per fare ciò sarà importante raccogliere intorno al nostro partito, oltre ai nostri alleati di governo, altri movimenti del centrodestra e se possibile altre forze politiche e del civismo che possano condividere con noi un percorso comune fondato sui temi. Dobbiamo interloquire con tutti per costruire una possibile futura alleanza amministrativa per Carrara: ci faremo trovare pronti per le sfide che ci attendono."
Michela Bertelloni, 35 anni, consigliere comunale, affiancata nel direttivo comunale, da Andrea Cella e Massimiliano Marchi, enuncia un articolato programma che accompagnerà la sezione di Montignoso per i prossimi tre anni: "Cinque le priorità che caratterizzeranno il mio mandato" - dichiara Bertelloni - " l'ascolto dei cittadini tramite l'incontro ai gazebo programmati sul territorio; lo sviluppo della pagina facebook con un focus particolare sul pubblico giovane; le riunioni pianificatorie periodiche del consiglio direttivo, allargate a tutti gli iscritti; la creazione di assemblee pubbliche in cui invitare alla discussione cittadini, associazioni e rappresentanti di categoria, su temi che abbiano un impatto diretto sulla situazione economica e sociale di Montignoso; e infine la strutturazione del movimento giovanile, ampliando l'interesse verso la politica e la partecipazione dei giovani montignosini, tra cui poter formare gli amministratori e politici di domani. Un programma semplice ma impegnativo, che per essere realizzato avrà bisogno dell'apporto costruttivo di tutti i leghisti montignosini."
I militanti hanno scelto tre giovani segretari a rappresentare il partito nei tre comuni di costa: riprova del fatto che la Lega crede nella libertà di scelta dei propri rappresentanti, ma soprattutto crede nei giovani.
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Simone Caffaz non molla l'osso e annuncia: "Nuova clamorosa gaffe del sindaco Arrighi e del vicesindaco Crudeli, che a pagina 36 delle linee politico programmatiche dell'amministrazione hanno scritto: Le risorse devono essere accessibili anche ai senza dimora e che, comunque, a causa della compromissione dello stato di salute mentale, non riescono ad accedere a esprimere un loro bisogno".
"Al netto degli errori di sintassi - commenta il consigliere di Carrara Civica - è il contenuto di quanto affermato ad essere inammissibile perché crea un'equazione tra essere senza fissa dimora ed avere problemi di salute mentale. Dobbiamo quindi dedurre che, a giudizio di Serena Arrighi e dell'assessore al sociale Roberta Crudeli, George Orwell, autore della Fattoria degli animali e di 1984, non avendo una fissa dimora, avesse, automaticamente, problemi di salute mentale. Oppure il matematico ungherese Paul Erdos, o l'attore italo-americano Robert De Niro. Tutti senza fissa dimora e, conseguentemente, tutti con problemi di salute mentale".
"Chi gestisce un settore importante come quello dei servizi sociali - argomenta Caffaz - deve sapere che il proprio mandato si basa sull'aiuto e non sul giudizio, e non può incorrere in errori di questo tipo che denotano scarsa conoscenza di quello che si sta facendo, poca sensibilità umana e totale inadeguatezza politica. Chi ha questo tipo di pensieri "primitivi" si dimostra non idoneo ad aiutare le persone con problemi di salute mentale e le persone senza fissa dimora".
Per Caffaz c'è tuttavia una cosa ancora più grave di quanto appena affermato: "Tutta la maggioranza ha votato a favore anche di questa affermazione, nonostante in consiglio comunale sia io che il consigliere Ferri l'avevamo fatta notare e stigmatizzata. È questo un comportamento inammissibile che dimostra che l'unico collante di questa maggioranza è la gestione del potere mentre i valori e i principi non contano nulla".
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