Politica
Il consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli sul bilancio previsionale del Comune di Carrara: "Ancora una volta ci si limita a incassare i frutti del buon lavoro di altri e il bilancio previsionale per legge deve chiudersi in pareggio"
«Per il quarto anno consecutivo – interviene il Consigliere M5S Matteo Martinelli – ci troviamo di fronte, in sede di discussione del bilancio previsionale, all'ennesimo…

Attacco alla Cisl senza fondamento: Mannini replica alle accuse della Cgil sul Cermec
Luca Mannini segretario diFIT CISL Massa Carrara Toscana Nord repica alle accuse della CGIL "Leggiamo con dispiacere sulla stampa l’ennesimo attacco da parte di FP-CGIL nei…

Il Pd va all'opposizione nel comune di Aulla: "Il sindaco Valettini, neopresidente della Provincia sostenuto dal centro destra non è più espressione della maggioranza comunale
Alla luce della candidatura del sindaco di Aulla, Roberto Valettini, alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara, avvenuta in aperto contrasto con la decisione assunta dalla direzione territoriale del…

Stato di agitazione per il Cermec, non contro: la spiegazione di RSU FIT CISL, RSU UIL TRASPORTI e FIADEL
Chiara Pirozzo RSU FIT-CISL Maurizio Bertieri RSU UIL Trasporti e Gianluca Della Tommasina RSU FIADEL hanno chiarito le ragioni dello stato di agitazione al Cermec di…

Amministrazione di sinistra che non investe nella ristrutturazione delle case popolari: la critica del consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli torna sul tema della ristrutturazione delle case popolari: "Lo scorso giugno avevo chiesto in Consiglio fondi per…

Zona Apuane: iniziata la sperimentazione operativa interna SEUS
Nella giornata di ieri, 22 dicembre 2025, nella sala Giulio Conti - Marmoteca di Carrara Fiere - a Marina di Carrara si è tenuto l'evento "L'avvio della sperimentazione…

Ringraziamento e auguri del neo presidente della Provincia Roberto Valettini
Il nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara Roberto Valettini ha reso pubblico il suo messaggio di ringraziamento e di auguri per le feste: "Sono…

Un appello per i disabili da Italia Nostra Massa Montignoso
Il presidente di Italia Nostra Massa Montignoso è intervenuto sulle barriere architettoniche lanciando un appello all'assessore al sociale Francesco Mangiaracina: "La situazione…

"Gravi a Carrara le minacce anarchiche dopo le condanne per l'assalto al gazebo della Lega. Solidarietà ai nostri militanti": così Susanna Ceccardi europarlamentare della Lega
"Le minacce contenute nei messaggi diffusi dagli ambienti anarchici dopo la sentenza del Tribunale di Massa, chiusi con un sinistro 'a buon rendere', sono un fatto…

La destra colpisce la Lunigiana: così si creano territori di serie B, secondo il Pd di Massa Carrara
Il Partito Democratico provinciale di Massa e Carrara esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà rispetto ai nuovi criteri di classificazione montana introdotti dalla legge…

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“I sindaci e i consigli comunali di Massa e Carrara con l’avallo della regione Toscana e della provincia di Massa Carrara – affermano i rappresentanti della Rete della associazioni e comitati contrari al biodigestore del Cermec - senza un coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini residenti, hanno deciso di installare a Massa un impianto di BIODIGESTIONE ANAEROBICO e successivo AEROBICO per il trattamento della Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano (FORSU) nell’area del Cermec S.p.A., come “revamping” dell’esistente impianto di compostaggio”.
“Esso dovrebbe servire per il trattamento dei rifiuti organici urbani provenienti dall’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) di Costa, che comprende le province di Massa Carrara, Lucca e Livorno, Pisa ed oltre 100 comuni. È stato, infatti, elaborato un progetto per un impianto dal costo di 42.395.400 milioni di euro, che tratterà 97.000 tonnellate di frazione organica di rifiuti all’anno, per produrre BIOGAS che sarà trasformato in BIOMETANO, poi immesso nella rete SNAM che verrà usato per produrre energia. Il fabbisogno della sola provincia di Massa e Carrara sarebbe inferiore al 30.000 tonn/anno. Lo scorso 13 ottobre, la Regione ha tenuto una Conferenza dei servizi per esperire le procedure che servono a comprendere gli impatti sulle emissioni di aria, acqua e suolo di questo progetto (che per ora è sulla carta), ma da quanto abbiamo capito, sono stati richiesti al Cermec S.p.A., ulteriori approfondimenti, perché il progetto presentava degli aspetti non chiari soprattutto relativamente al rischio incendi e alla bonifica dell’area, che hanno indotto la Commissione valutatrice a chiedere delle integrazioni”.
“Dato che in questo periodo stavamo approfondendo la documentazione del Piano Regionale dei Rifiuti (PRR) recentemente approvato dal Consiglio Regionale – dichiarano i membri della Rete delle Associazioni e dei comitati contrari al Biodigestore del Cermec (Dicasi RETE) – abbiamo rilevato tra la documentazione del Piano le osservazioni dell’ARPAT che riguardano il progetto del Biodigestore. Una delle fasi che è stata definita ‘più problematica è quella relativa allo scavo per la realizzazione delle fondazioni dei pali, giacché la falda è presente a - 1,50 metri dal piano campagna1… Va anche segnalato, come vedremo più avanti nel dettaglio, che la falda stessa risulta oggetto di procedure di Messa In Sicurezza Operativa (MISO) e Messa In Sicurezza di Emergenza (MISE) approvate’; e inoltre ‘non sono state valutate in termini di impatti, le interazioni tra scavi e falda in relazione agli impianti di MISO e MISE approvate’, ecc. Lo scorso sabato, abbiamo letto su un noto quotidiano che non avendo ricevuto il progetto del Cermec i fondi del PNRR, sembra che gli enti interessati stiano ‘battendo cassa’ a Retiambiente2 , per poter trovare i soldi per le bonifiche dell’area senza le quali difficilmente la Regione Toscana potrà concedere l’autorizzazione a procedere. Al Cermec, che oltretutto nel 2022 ha chiuso il bilancio con una perdita di 2.287.347 euro, servirebbero circa 11 milioni di euro per bonificare quella che ormai da molto tempo viene definita la ‘montagnola’”.
“Essa, non è propriamente una passeggiata di salute in montagna ma, al contrario un cumulo di rifiuti provenienti dalla dismissione dell’inceneritore che staziona dalla fine degli anni ‘70 (come si legge anche dal quotidiano La Nazione dello scorso sabato)”. 1 piccola porzione di superficie terrestre che viene presa come riferimento per lo svolgimento di alcune determinate funzioni, nello specifico l’allestimento di base della struttura del biodigestore. 2 Retiambiente è il gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti nel perimetro dell’ATO-Toscana Costa Desta molta preoccupazione che con un mega progetto di questo genere, già in fase di approvazione, si senta ventilare di richieste di finanziamenti a Retiambiente che graveranno, se l’operazione andrà in porto, nelle tasche dei cittadini. A questo si aggiunge anche l’apprensione dei possibili danni per la salute e per l’ambiente che questi impianti possono generare nel territorio”.
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Mercoledì pomeriggio a Santa Lucia il sindaco Serena Arrighi, assieme agli assessori Roberta Crudeli, Lara Benfatto e Moreno Lorenzini, ha incontrato gli abitanti di Fontia per discutere di idee e progetti per lo sviluppo del paese in occasione del 16° incontro dell'iniziativa 'Fuori dal Comune. A tu per tu con la sindaca'. Numerosi gli aspetti toccati durante il confronto così come le richieste dei cittadini.
“Fontia – ha ricordato il sindaco Arrighi – è una realtà con una storia importante e che ha sicuramente tanto da offrire anche dal punto di vista turistico. Qui c'è una pro loco molto attiva che ha il merito di animare il paese con tante iniziative come, per esempio, abbiamo visto questa estate quando ha fatto tappa a Fontia 'Borgo in Frac'. In questi mesi abbiamo avuto diversi confronti con i fontiesi, abbiamo ascoltato le loro richieste e ad alcune di queste abbiamo già dato risposta. Penso per esempio ai lavori già terminati nel cimitero, ma anche ai diversi sopralluoghi che sono stati compiuti per intervenire, per esempio, sui vecchi lavatoi o su altre criticità che ci sono state segnalate. Nel frattempo è già partito l'iter per l'approvazione del piano delle antenne, uno strumento urbanistico che a oggi manca nel nostro comune e che una volta approvato andrà a regolare l'installazione e gestione di questi strumenti portando s ordine in un tema da sempre molto sentito per tutta la comunità fontiese”.
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“La sindaca Arrighi ha incontrato, con alcuni assessori della giunta, la dirigente scolastica della scuola Taliercio, i rappresentanti degli insegnanti e genitori degli alunni, per presentare in pompa magna il progetto della “scuola modulare” – esordisce con un pizzico di ironia il consigliere comunale della Lista Ferri Filippo Mirabella.
“Le famiglie pagano le tasse – incalza il consigliere - ma dopo sei anni siamo ancora qua con le soluzioni inappropriate. Gli studenti della scuola Taliercio devono essere trasferiti nell'unica vera struttura che può ospitarli degnamente, ovvero la ex scuola Da Vinci di Avenza. Invece, come da prassi di questa amministrazione, la confusione regna sovrana, quotidianamente cerca e trova soluzioni inaccettabili, prima ipotizza un trasferimento alla Imm, poi all’ex Mediterraneo, da poche ore all’ex Campo dei Pini. Nell’area sportiva chiusa da anni sarà allestita, riferisce la sindaca, grazie ad un investimento da circa 1.300.000,00 euro da parte del comune, una scuola modulare da oltre 1.500 metri quadrati”.
“Innanzitutto mi preme evidenziare la prima criticità su questa scelta non di poco rilievo. L’amministrazione 5 Stelle rispose che non era possibile perché l’area era esondabile. Per le stesse ragioni, oggi ipotizzare di trasferire gli studenti della Taliercio in containers nell'area dell’ex Campo dei Pini, potrebbe essere estremamente pericoloso visto che di alluvioni il comune di Carrara ne sa qualcosa. La seconda criticità è la promessa fatta a tutti quegli sportivi di Marina di Carrara, che tra l’altro si erano attivati anche con una raccolta firme, che hanno creduto alla parola data ed erano certi di riavere il loro campo di calcio! Per la incapacità organizzativa di questa Giunta annulliamo tutto? In definitiva, se questa ultima infausta ipotesi di Scuola Modulare nell’ex Campo dei Pini fosse confermata, costerà ai cittadini 1.300.000,00 euro, sprecati perché la soluzione c'è, e saremo costretti a porre in essere azioni importanti dopo che in questi mesi i responsabili politici del PD sulla questione trasferimento studenti della Scuola Taliercio, hanno dimostrato di non essere all’altezza”.
“E’ evidente – attacca ancora Mirabella - che la sindaca, in grave ed oggettiva difficoltà, si è immediatamente arresa ipotizzando prima la soluzione ex Mediterraneo per compiacere qualcuno in un cantiere in stallo da anni, insicuro e pieno di infiltrazioni d’acqua, per poi convergere nell’opzione ex Campo dei Pini a rischio esondazioni. Per quest’ultima motivazione ritengo opportuno segnalare quanto riscontrato alle competenti autorità, affinché verifichino se le norme sul trasferimento siano applicate correttamente. Oltre all’incomprensibile posizione politica, la cui valutazione rimetto ai cittadini, sottolineo che il problema potrebbe essere non solo squisitamente politico ma anche tecnico perché nel polo scolastico di Villa Ceci oltre alla scuola Taliercio vi sono anche una scuola Materna, un Asilo Nido e alcune classi degli studenti del Liceo Scienze Umane per i quali sono preoccupato in relazione all’apertura di un cantiere che prevede una demolizione e successiva ricostruzione di un edificio di grandi dimensioni con conseguenti polveri e rumori creando un ambiente malsano per la salute”.
“Chiedo pertanto alla sindaca quali iniziative intende adottare per ovviare ai disagi per i bambini e le bambine piccolissimi e per gli studenti in età adolescenziale? Con amarezza devo constatare da parte della sua amministrazione la negazione nei fatti, del principio della priorità alla scuola e dell’interesse primario degli studenti, nonché la superficialità nel tutelare il benessere per la salute oltre che per l’effettivo apprendimento degli studenti stessi. E’ più che comprensibile l’evidente sentimento di sfiducia e perdita di credibilità nelle istituzioni da parte dei cittadini, in conseguenza di scelte come questa da parte di un’amministrazione che non ha come centralità il rispetto per la salute, la dignità nello svolgere le attività in luoghi appropriati ma soprattutto la visione di un futuro per i loro figli”.
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L'approvazione del nuovo piano regolatore portuale rappresenta un passo deciso verso il futuro di tutto il nostro territorio. Quello attuale, lo ricordo, risale al 1981 e non è certo pensabile possa rispondere alle esigenze attuali di uno scalo in continua crescita come quello di Marina. Il nuovo prp è fondamentale perché darà una prospettiva stabile di sviluppo attraverso una riorganizzazione degli spazi del porto. Lo farà mettendo sullo stesso piatto lavoro, sviluppo e tutela dell'ambiente proponendo una migliore riorganizzazione degli spazi esistenti e andando a individuare aree per traffici diversi. Grazie al nuovo prp non solo sarà previsto un terminal crociere, ma finalmente avremo lo spazio anche per un travel lift garantendo così uno sbocco al mare per le nostre tante aziende della nautica.
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Ieri, martedì 17 ottobre, per la sua 15^ tappa l'iniziativa 'Fuori dal comune. A tu per tu con la sindaca' è arrivata a Miseglia. Nella ex scuola elementare del paese il sindaco Serena Arrighi, accompagnata dagli assessori Roberta Crudeli, Elena Guadagni, Moreno Lorenzini e Carlo Orlandi, ha incontrato gli abitanti del paese. E' stata un'occasione per illustrare loro progetti e programmi dell'amministrazione per Miseglia e ascoltare le richieste dei residenti. Queste, in particolare, sono state raccolte in un lungo documento redatto dalla pro loco, e consegnato alla giunta presidente Mirco Giromella, che contiene sia richieste immediatamente realizzabili che altre di maggiore prospettiva, ma anche piccoli interventi mirati a migliorare il decoro del paese. In questo caso si va da interventi sulla pulizia delle strade e dei sentieri o sulla raccolta dei rifiuti fino a controlli sulla viabilità o ancora il migliorare la connessione internet del paese o il restauro del cimitero. La pro loco ha chiesto inoltre la concessione in comodato d'uso della ex scuola e nuove verifiche sul vincolo idrogeologico che ricade su buona parte del paese. Claudio Giannarelli è invece intervenuto per conto dei residenti che chiedendo interventi per la riduzione dei problemi legati alle polveri dei camion del marmo.
“Come tanti nostri paesi a monte Miseglia è una realtà dove si respira un senso di appartenenza molto forte e dove si trova una pro loco molto attiva – ha detto ilsindaco Serena Arrighi -. Per noi queste associazioni sono davvero importanti perché rappresentano un interlocutore diretto sul territorio. Qui a Miseglia la scorsa estate ha fatto tappa 'Borgo in Frac' ed in quella occasione la pro loco ha organizzato una splendida manifestazione che ha richiamato tantissime persone. E' nostro interesse in futuro incentivare questo genere di iniziative e per questo crediamo che, qui come altrove, affidare spazi come le ex scuole ai paesani sia un importante passo avanti. Sul fronte del decoro, invece, in questi mesi sia come Comune che come Nausicaa siamo intervenuti spesso a Miseglia e credo che, sebbene di strada da fare ce ne sia ancora, dei primi passi avanti si inizino a vedere. Lavori hanno riguardato la pulizia del verde e delle canaline, ma anche la sistemazione del cimitero. In questo momento stiamo poi valutando la possibilità di apportare delle importanti modifiche al lavaggio camion di Miseglia Bassa mentre da poco abbiamo testato una nuova spazzatrice. Anche Miseglia, infine, sarà interessata da alcuni interventi dell'articolo 21. Questi sono diversi e riguarderanno, tra l'altro, la riqualificazione della scuola, alcune riasfaltature e altri lavori sul decoro e ancora interventi di mitigazione del rischio idraulico a monte dell'abitato e infine una ristrutturazione del camposanto”.
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Presenti questa mattina in commissione urbanistica del Comune di Carrara per il nuovo piano regolatore del porto I Paladini Apuoversiliesi - dice la presidente Orietta Colacicco - hanno chiesto precisazioni sull’entità delle opere che valgono 50.000 m² di cui 30.000 per il nuovo piazzale, poi il prolungamento della diga foranea di 400 metri e una serie di sistemazioni interne. Si tratta comunque di lavori ingenti e per questo i Paladini hanno espresso la loro preoccupazione pur davanti a due tavole che indicavano esiti dei modelli numerici sulla morfodinamica successiva ai lavori, da cui risulterebbe potersi creare un problema erosivo solo per il tratto fra il Carrione e il lavello. certamente bisognerà approfondire da parte degli esperti, degli accademici e dei tecnici cui si rivolgeranno i Paladini insieme a numerose categorie economiche ed associazioni presentando le osservazioni entro 45 giorni dal momento in cui il piano regolatore comprensivo di rapporto definitivo ambientale calcoli, disegni e quant’altro non sarà pubblicato sui siti dell’autorità portuale e del ministero dell’ambiente come previsto dalla procedura Vas. I Paladini hanno anche chiesto all’assessore Moreno Lorenzini e al sindaco Serena Arrighi presente in sala se pensano di pubblicare almeno le tavole che sono state presentate oggi in modo che tutti possano consultarle sul sito del Comune. Quanto al ripascimento va detto che secondo i calcoli dei paladini vale 32 milioni di euro e la preoccupazione sta nel fatto che un investimento di tale portata venga vanificato nel caso in cui si incrementasse l’erosione a causa dei nuovi lavori.
L’altro problema che è il primo riguarda il rischio idrogeologico al Carrione contando come sempre che il torrente è sempre sotto osservazione ed ha già prodotto quattro alluvioni l’ultima del 2014 devastante.
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"Giovedì 19 il Comune di Carrara, alla presenza del sindaco, ospiterà un evento per gli studenti delle scuole superiori che vedrà protagonisti la responsabile educazione e un componente dell'equipaggio di Open Arms, sotto sequestro amministrativo nel porto di Marina di Carrara. Il tutto senza dar voce alla polizia di Stato e a coloro che, con il loro lavoro, concorrono a far rispettare la legalità nel nostro Paese. Di fronte alle sfide migratorie globali, di fronte alle guerre e al terrorismo che si affaccia anche sull'Europa, abbiamo la necessità di promuovere la collaborazione, l'unità e la coesione fra i vari livelli istituzionali. È grave che si sfruttino le istituzioni per fare politica contro il governo. La propaganda a favore dell'immigrazione deve rimanere fuori dalle scuole. Spero che il sindaco, come rappresentante di tutti i cittadini di Carrara, valuti con attenzione l'opportunità di non partecipare".
Lo dichiara il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti.
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La città di Massa ha risposto molto positivamente al corteo in difesa della sanità pubblica organizzato sabato 14 ottobre da Massa Insorge, Consulta popolare per la sanità città di Massa, Salute pubblica Massa Carrara, Movimento Lunezia, Salute pubblica Alta Lunigiana, con il sostegno dell’associazione Invisibili, Rivoluzione Allegra, Usb e Carc. Tante quindi sono state le sigle unite per fermare quello che è stato definito lo "scempio" della sanità pubblica.
Nel frattempo sono entrati in agitazione sui tagli alla sanità pubblica territoriale anche la Lunigiana con Aulla, dovre presto sarà attivato un nuovo coordinamento, e la stragrande maggioranza degli operatori
sanitari dell'Asl Toscana Nord-Ovest.
“La gente capisce che la questione è di interesse pubblico trasversale –spiega Massa Insorge - ,
per cui ci auguriamo che le sigle politiche ieri in incognito si uniscano presto al movimento. Se qualcuno pensa di vincere la scommessa dell'isolamento politico ha già perso perché il problema dei tagli alla sanità non se lo sta inventando Massa insorge o Rivoluzione Allegra, è un drammatico problema di tutta la popolazione e occuperà purtroppo il discorso pubblico nei prossimi mesi e anni”.
“I servizi vengono chiusi in quanto manca la volontà politica di fare nuove assunzioni - continua la lista civica - , gli operatori sanitari sono sotto organico da anni (vedi i problemi già emersi con la pandemia) e i pochi rimasti sono in burn-out per il carico di lavoro, quindi la politica delle larghe intese risponde con un processo di "riduzione e svanimento": a Massa chiudo due distretti e ne costruisco uno grande la metà del più piccolo, mentre i servizi nel frattempo vengono smembrati; chiudo i reparti con la scusa delle ristrutturazioni a Carrara, mentre infilo i servizi in container (eternamente) provvisori per poi smantellare anche questi”.
“Davanti a tutto questo – conclude -, dobbiamo sforzarci di pensare come ricostruire, in Italia, laddove sia possibile farlo, una nuova forza di opposizione reale che faccia gli interessi del popolo in generale e del ceto
medio-basso in particolare, applicando con rigore i principi costituzionali”.
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Spazio Alber1ca riprende la sua attività giovedì 19 alle 18 presso l'ex Ospedale S. Giacomo ed offre la possibilità di riflettere sull'attualità di questa guerra che rischia di travolgerci grazie alla presenza prestigiosa e preziosa di Maria Luisa Boccia. Pensare la guerra, lottare per la pace è infatti il filo rosso della sua riflessione femminista nei testi raccolti nel libro che presenta “Tempi di guerra. Riflessioni di una femminista”.
Di fronte alle notizie terribili che arrivano dal medioriente non è facile mantenere la mente lucida : da una parte la brutale, barbara, inaspettata azione terroristica di Hamas, dall’altra la vendetta israeliana che travolge una popolazione inerme. Il tutto in un quadro geopolitico complicato che ci costringe ancora una volta a fare i conti con la sola modalità che sembra esistere per risolvere i conflitti: l'uso delle armi, i corpi di donne e uomini usati per una triste conta delle vittime, la distruzione dei territori e delle relazioni. Non bastavano la guerra ormai senza fine tra Russia ed Ucraina, col suo portato di morti quotidiane e le altre guerre sparse per il mondo con migliaia di vittime di cui nulla sappiamo perché poco se ne parla. Esiste un altro pensiero, un'altra pratica?
Sarà importante provare a pensare come è possibile non ridursi alla logica bellica dello schieramento e non subire la confusione tra fatti e valori di cui è intriso il discorso mediatico e politico che rende difficile la comprensione degli eventi, delle cause e dei possibili esiti della guerra. Possono il pensiero e le pratiche femministe contrastare la riduzione della politica a guerra?
Ne parleremo con Maria Luisa Boccia ex senatrice, filosofa femminista, docente di Filosofia Politica all’università di Siena, scrittrice, animatrice infaticabile fin dai primi anni sessanta di riviste, gruppi di riflessione e di lavoro che hanno approfondito tutti gli aspetti della politica e del sociale dal punto di vista della differenza sessuale e della libertà delle donne. Importante è anche la sua ascendenza culturale, Boccia è infatti nipote del leader storico della sinistra, Pietro Ingrao, di cui dirige, in qualità di presidente, l’importante archivio. Collabora inoltre con il “Centro Studi e iniziative per la Riforma dello Stato” e continua ad occuparsi di tematiche femministe con particolare attenzione al rapporto tra donne e politica e al pensiero della differenza. Tra i suoi numerosi scritti ricordiamo soltanto L’io in rivolta , 1990; L’eclissi della madre. Fecondazione artificiale tecniche, fantasie, norme con Grazia Zuffa, 1998; La differenza politica. Donne e cittadinanza, 2002; Con Carla Lonzi: la mia opera è la mia vita, 2014; Le parole e i corpi.” 2018; Tempi di guerra. Riflessioni di una femminista 2023
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In pieno centro a Bruxelles, un uomo ha sparato ed ucciso due persone di nazionalità svedese. Le vittime erano tifosi della squadra di calcio che stasera gioca contro il Belgio per le qualificazioni agli Europei 2024.
Secondo la polizia l'aggressore ha urlato "Allah Akbar" ed in base a quanto riferiscono le agenzie, sui social belgi girerebbe il nome dell'aggressore in fuga: Slayem Slouma.
Non è ancora noto se si tratti di un fatto individuale o di trame jihadiste. "Si vive e si muove per la religione. Sono pronto a incontrare Dio, felice e sereno" avrebbe scritto l'attentatore sui social.
Lo scontro di civiltà non si placa, dunque. Occidente sotto attacco, nei modi e nelle forme di una violenza smisurata che non risparmia i bambini e gli anziani, oltre alle donne.
Un Occidente impotente, oltretutto scimmiottato al suo interno da chi manifesta in favore degli attentatori.
Persone che vestono arcobaleno, professano l'antifascismo, lottano contro la violenza di genere e contro la violenza tout court ma che si schierano ostentatamente da quella parte che è la negazione dei principi ai quali sono votati.
È questa la debolezza su cui marciano ed avanzano l'antisemitismo, la disumanità, la guerra: l'incapacità di saper stare dalla parte giusta.
Nemmeno adesso che la parte giusta è chiara poiché, (senza dietrologie, allo stato scivolose ed imbarazzanti) chiaramente ci sono aggrediti ed aggressori.
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