Politica
Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d'Italia, sul tema sicurezza: "A Carrara il far west continua, anche stavolta per la sindaca è colpa del governo?"
«A Carrara si respira un clima di insicurezza e degrado tale che in quartieri come Avenza, i negozi restano aperti solo la mattina e chiudono poco…

Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Bernardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

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La sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti con atto n. 237/2022/PRSE ha deliberato in merito all’esame dei rendiconti degli esercizi finanziari 2017, 2018 e 2019. Attività ordinaria che la Corte compie ogni anno analizzando il questionario redatto dai sindaci revisori. L’istruttoria della pratica si sostanzia in una dialettica tra gli uffici amministrativi e la Corte che culmina con una pronuncia che può evidenziare irregolarità o come nel caso del Comune di Massa nessun rilievo.
Non si può quindi confondere il disavanzo che origina dal riaccertamento straordinario dei residui, operazione prevista dalla legge per tutti i comuni al fine di armonizzare i sistemi contabili ai nuovi principi con un disavanzo di amministrazione strutturale che qualora fosse stato rilevato avrebbe comportato un piano di riequilibrio con conseguenti limitazioni all’attività dell’ente. Non Risulta a questa amministrazione che siano stati adottati provvedimenti, imposti agli enti in disavanzo strutturale, che abbiano limitato la spesa corrente, le assunzioni e gli investimenti come accade per i comuni in disavanzo. Anzi, l’ente ha proceduto ad alimentare la cassa, ad effettuare investimenti ed assunzioni e non è un caso che l’organico dell’Ente sia passato da poco più di 310 persone alle attuali 420. Inoltre laddove fosse stato rilevato un disavanzo strutturale l’ente avrebbe dovuto procedere ad innalzare al massimo il costo di tutti i servizi a domanda individuale che come è notoriamente risaputo sono rimasti invariati al prezzario del 2012.
All’esito della lunga istruttoria la Corte dei Conti ha recepito positivamente le note di chiarimento inviate dall’Ente, nonché le controdeduzioni finali che hanno argomentato in merito alle attività poste in essere.
In particolare per quanto riguarda la Società ASMIU SRL (in precedenza Azienda Speciale) è stato chiarito il percorso che ha portato l’Ente ad effettuare il ripiano della perdita, pari a 765.329 euro dell’esercizio 2017. L’operazione di ripiano è stata realizzata verificando la possibilità di assicurare la continuità aziendale finanziariamente sostenibile, previa adeguata verifica delle criticità che hanno generato le perdite, nonché una compiuta valutazione circa l’opportunità della conservazione in vita dell’organismo partecipato. E’ stato quindi predisposto tra l’amministrazione ed Asmiu un piano triennale di riequilibrio, poi approvato dal Consiglio comunale con atto 136/2018, che prevedesse le misure correttive da porre in essere per ricondurre la gestione a criteri di efficacia ed efficienza a valere nel tempo.
Il piano presentato ha prodotto effetti positivi riscontrabili nei risultati dei bilanci successivi, un sostanziale pareggio nel primo anno e risultati positivi negli anni successivi:
Bilancio 2018 utile prima imposte Euro 53.904 (perdita euro 270,00)
Bilancio 2019 utile prima imposte Euro 219.032 (utile euro 152.465,00)
Bilancio 2020 utile prima imposte Euro 363.453 (utile euro 245.861,00)
Bilancio 2021 utile prima imposte Euro 480.748 (utile euro 243.116,00)
E’ ancora il caso di rimarcare come l’azienda sia passata da un organico di 90 lavoratori nel 2018 a 160 lavoratori attuali con un piano di investimenti di oltre 4 milioni di euro che hanno determinato un maggiore valore di stima dell’azienda da parte della società di revisione incaricata da ATO di redigere la valutazione ai fini del conferimento. In sintesi, si è passati da un valore di 1,6 milioni nel 2016 ad un valore di 4 milioni nel 2022. Elementi tutti che non sono sfuggiti all’attenta analisi della Corte che si è tuttavia soffermata sulla partecipazione di Cermec ritenuta società esercente la medesima attività di Retiambiente, altra società che secondo i principi richiamati dalla Legge Madia non avrebbe le caratteristiche per poter essere detenuta in quanto inattiva con un numero di amministratori superiori al numero dei dipendenti.
Parimenti la Corte ha eccepito la carenza del vincolo di scopo per la partecipazione in IMM, in dismissione dal 2018, oltre ad evidenziare le cinque perdite consecutive e l’assenza di un piano di riequilibrio. Si evidenzia che questa amministrazione ha razionalizzato la partecipazione in IMM offrendola prima in opzione agli altri soci poi tentando infruttuosamente la vendita. Questa politica ha consentito il risparmio degli importi da accantonare annualmente per ripianare le perdite che assommano ad oltre 200.000 euro. All’esito del contraddittorio, la Corte dei Conti, prendendo atto dell’attività posta in essere dall’Ente, lo ha invitato ad adottare le misure opportune relative al controllo sulla gestione aziendale per evitare ulteriori effetti sul bilancio dell’Ente negli esercizi successivi.
In merito al disavanzo degli esercizi 2017, 2018 e 2019 la Corte dei Conti certifica che il disavanzo è originato esclusivamente dall’operazione di riaccertamento straordinario dei residui avvenuta nell’esercizio finanziario 2015 per effetto dell’applicazione dei nuovi principi contabili. In particolare a fronte di un ripiano annuale previsto dal piano di rientro trentennale approvato dal Consiglio Comunale ammontante a 354.833 euro sono stati recuperati 520.288,77 euro nel 2017, 1.545.653 euro nel 2018 e 2.933.010 euro nel 2019.
La Corte dei Conti, concludendo l’esame dei rendiconti 2017,2018 e 2019, invita a proseguire nel percorso di riduzione del disavanzo da riaccertamento straordinario. In realtà l’Ente, già a partire dal rendiconto 2020, ha concluso con ampio anticipo il rientro dal disavanzo chiudendo con un avanzo di amministrazione positivo sia nel 2020 che nel 2021. Tale avanzo è stato utilizzato per finanziare opere pubbliche e spesa corrente di cui ha beneficiato massa ed i cittadini tutti.
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L’associazione comunale Europa Verde-Verdi di Massa ha deciso di esprimere il proprio parere, per mezzo di un comunicato ufficiale, sulle modifiche apportate al progetto per la creazione di un giardino ad agrumeto.
Il piano riqualificatore, pensato nel 2021 da un raggruppamento temporaneo di tecnici, è stato, secondo EV, completamente snaturato dalla giunta Persiani, che piuttosto che valorizzare un possibile elemento verde nel paesaggio urbano massese, ha preferito investire maggiori somme per la creazione di un nuovo tratto stradale, una rotatoria e un parcheggio, mentre al giardino sono stati destinati, infine, solo 400mila euro.
Per Europa Verde però al danno si è unita una cocente beffa, perché nel nuovo piano è comparsa l’idea dell’abbattimento di tre grandi platani secolari: una disposizione irricevibile, e che non permetterebbe di raggiungere gli stessi livelli di assorbimento di anidride carbonica se non tra settant’anni.
“Sono tante le questioni in ballo, il nostro territorio è in condizioni disastrose da tanti punti di vista, ed è necessario da subito (in realtà è comunque tardi) un intervento di riqualificazione, recupero e valorizzazione. E così sembrava nelle intenzioni dell'amministrazione comunale: il concorso di idee bandito nel 2021 e vinto da un raggruppamento temporaneo di tecnici, architetti, ingegneri e agronomi, è in questa direzione: un'idea progettuale che prevedeva il recupero del giardino ad agrumeto e parco pubblico con un edificio finalizzato al commercio e alla valorizzazione dell'agrume massese. Questo progetto – spiega Europa Verde – non è però mai stato presentato ai cittadini, che non hanno avuto modo né di conoscerlo, né di valutarne caratteristiche e potenzialità nell'ottica di un ridisegno della città che tenga conto di uno sguardo complessivo rivolto al passato, alla storia e alle tracce che ha lasciato che vogliamo conservare e valorizzare; rivolto al presente, alle necessità contingenti purché non siano dettate da interessi particolaristici e temporanei; e soprattutto rivolto al futuro: che città vogliamo fra cinque, dieci, vent’anni; in quali direzioni si svilupperà Massa, quale il rapporto con le periferie, quale il ruolo della mobilità cittadina, quali spazi per il passeggio e l'interscambio socioculturale. C'è stato però un ulteriore sviluppo: si parla ora di un progetto, la cui elaborazione è stata affidata ad uno studio di La Spezia, che prevede il recupero del giardino con solo 400mila euro, mentre quasi tre milioni di euro sono destinati ad una nuova strada, una nuova rotatoria, il ridisegno del parcheggio, l’abbattimento del capannone che ospitava il Cat e la sua ricostruzione come edificio polifunzionale, di cui tuttavia non viene indicato ruolo e destinazione, neppure come orientamento. In questa ipotesi – continua l’associazione ecologista – il giardino, ad oggi trascurato e senza ipotesi di un significativo recupero per il significato storico che rappresenta, ha un ruolo secondario. Anche le linee orientative di questo progetto, che non sembra avere molto in comune con il progetto vincitore del concorso di idee, non sono state presentate alla cittadinanza se non con generici e sintetici comunicati. Un'ultima considerazione: sembra che il progetto preveda il taglio di tre grandi platani secolari. Ecco, non tagliateli: anche se vi ripromettete di sostituirli, per ottenere gli stessi effetti positivi in termini di assorbimento dell’anidride carbonica ci vorranno altri settanta, ottant’anni almeno. Gli alberi hanno bisogno di tempo per svolgere la loro missione di assorbire dal sole e dalle radici ciò che è necessario a loro per vivere e per trattenere l’anidride carbonica, non possono essere sostituiti con il un numero doppio di esemplari, se questo numero è rappresentato da astoni (alberi che hanno raggiunto un paio di metri di altezza, con una chioma al limite dell'inesistente)”.
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C’è aria di tempesta attorno a Master, la società partecipata del comune di Massa addetta alla riscossione dei tributi. La gestione dell’azienda sta attirando critiche da buona parte della politica apuana, maggioranza o opposizione che sia. L’ultima segnalazione è arrivata da i consiglieri di Fratelli d’Italia Massimo Evangelisti, Alessandro Cancogni, Sara Tognini e Bruno Tenerani, che chiedono, attraverso una nota ufficiale, delucidazioni al primo cittadino riguardo a situazioni all’interno della partecipata quantomeno fumose.
All’interno di Master mancano figure obbligatore per legge, come l’Rspp e il preposto, senza considerare contrazioni dell’Imu, consulenze pagate a peso d’oro e gestione degli impiegati alquanto discutibili.
Per FdI sono tutte questioni che danno il quadro di una situazione opaca e che crea perplessità, su cui è obbligatorio fare accertamenti.
“Negli ultimi mesi abbiamo avuto segnalazioni che alcuni addetti si sono licenziati, salvo poi ricevere per il medesimo ruolo, quello del Ced, migliaia di euro di consulenza per la gestione di dati sensibili. Incomprensibile poi la gestione del personale, con lavoratori che negli anni hanno formato la loro professionalità, i quali sono stati demansionati con il conseguente contenzioso che ne è scaturito. Per non parlare dei ritardi nell'invio dei pagamenti delle luci votive che hanno generato nei cittadini molte preoccupazioni, anche in considerazione della delicatezza dell'argomento. Oggi, peraltro – incalzano i consiglieri di FdI – dopo la pulizia delle banche dati effettuata dall'allora amministratore Corrado Panesi, si continuano ad accertare sempre gli stessi contribuenti con una contrazione dell'accertamento Imu. Infine, ci preoccupa il frequente utilizzo del lavoro interinale con colloqui fatti al personale che avvengono fuori dalla sede e senza la minima presenza di verbalizzazione; una gestione di Master effettuata dal dottor Palazzo che possiamo definire opaca. Manca in Master, da mesi e sicuramente fino a novembre, la figura dell'Rspp come quella del preposto, figure obbligatorie per legge. Come Fratelli d'Italia ci chiediamo se il sindaco sia a conoscenza di quanto sta avvenendo in Master e soprattutto come intende intervenire, senza chiudere ancora gli occhi. Come gruppo consiliare di Fratelli d'Italia chiediamo che si faccia chiarezza su quanto abbiamo denunciato sia per la tutela dei lavoratori, delle loro professionalità ma soprattutto della società Master”.
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Foto Alessandro Vatteroni
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Il ritorno dell’ex-Ilva di Taranto sotto il controllo pubblico sembra sempre più un miraggio: il governo Meloni sembra aver infatti reintrodotto lo scudo legale, e lasciato mano libera alla multinazionale, ancora in controllo dell’azienda, ArcelorMittal. Una decisione che ha fatto infuriare parecchi, a Roma e non solo, tra cui la quasi totalità della sinistra extraparlamentare, come il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo e il segretario della sezione Massese Nicola Cavazzuti.
Attraverso una nota ufficiale, i due politici di sinistra hanno lanciato un durissimo attacco al governo presieduto da Giorgia Meloni, accusandola di essere “sovranista” solo nei confronti dei migranti poveri che molto spesso muoiono nel Mediterraneo, genuflettendosi invece di fronte alle grandi multinazionali che già hanno smantellato settori economici strategici nazionali.
“Il governo Meloni, invece di assumere il controllo e ripubblicizzare l'ex-Ilva, decide di riempire di soldi la multinazionale ArcelorMittal e di reintrodurre lo scudo legale. Bene hanno fatto Fiom e Usb a Taranto a indire immediatamente uno sciopero per reclamare la ripubblicizzazione. Il governo Meloni è sovranista solo verso i poveri cristi che annegano nel Mediterraneo. Davanti a una multinazionale straniera che sta, tra l'altro, facendo morire la filiera dell'indotto ex-Ilva, il governo si genuflette nonostante le palesi inadempienze. Come sanno i lavoratori della Sanac, che Arcelor Mittal ha mandato in crisi rivolgendosi a fornitori stranieri per acquistare a prezzi più alti materiali di qualità inferiore. Ricordiamo – sottolineano Acerbo e Cavazzuti – che a settembre era stato recepito in parlamento l'ordine del giorno, preparato da Rifondazione Comunista e presentato da deputate di Manifesta-Unione Popolare, che vincolava l'erogazione del finanziamento all'acquisizione del controllo pubblico. La ripubblicizzazione è l'unica strada per la bonifica ambientale e la salvaguardia dell'occupazione nel settore siderurgico. Se i soldi sono pubblici lo sia anche il controllo”.
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La città di Carrara potrebbe andare incontro, nei prossimi mesi, ad una vera e propria rivoluzione per quanto riguardo il settore della sicurezza urbana.
Il piano di videosorveglianza e illuminazione promosso dalla giunta Arrighi sempre procedere a gonfie vele, trovando incredibilmente tutto il consiglio in accordo con una disposizione di questo tipo.
Calma piatta e buona lena, dunque, ma Fratelli d’Italia, che approva in pieno il piano dell’amministrazione, ha voluto fare una precisazione attraverso un breve comunicato ufficiale.
Il partito di destra ha infatti chiesto delucidazioni sul parcheggio San Martino, per capire se, vista la sua posizione, possa rientrare all’interno delle aree che verranno interessate dall’installazione di telecamere.
In caso contrario, FdI preme affinché il parcheggio possa far parte del piano di messa in sicurezza, poiché considerata una zona con un possibile alto rischio di reati durante le ore notturne.
“Nell'illustrare le linee programmatiche dell'amministrazione comunale di Carrara, l'assessore alla sicurezza urbana Elena Guadagni riferì di un importante piano di videosorveglianza per la città. Con riferimento a ciò, il coordinamento carrarese di Fratelli d'Italia, che da sempre auspica una copertura capillare della città con telecamere e potenziamento dell’illuminazione quali deterrenti contro i reati, spera che tra le zone individuate dall'amministrazione comunale via sia anche il parcheggio di San Martino, ove quotidianamente sono parcheggiate centinaia di autovetture che potrebbero essere prese di mira da malintenzionati. Nel caso in cui la zona enunciata non rientrasse nel piano, Fratelli d'Italia Carrara suggerisce all'amministrazione comunale di Carrara di procedere anche in tal senso. Fratelli d'Italia Carrara chiede pertanto un contributo all'amministrazione comunale per la sicurezza della città, e da parte propria interverrà tramite i propri rappresentanti in parlamento (Onorevole Alessandro Amorese) e al Governo, affinché vengano potenziate le risorse "ministeriali” sul territorio, cosa di cui il governo Meloni, molto attento alla sicurezza dei cittadini ed alla legalità, ha già cominciato ad occuparsi”.
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Se non ci saranno interventi decisi, si rischia una vera e propria ecatombe per la flora mediterranea che contraddistingue le coste della Toscana settentrionale.
Una particolare specie di cocciniglia, proveniente dal Mediterraneo orientale, sta infatti infettando e uccidendo una buona parte dei pini marittimi della zona, nel silenzio più totale di cittadini e istituzioni provinciali, regionali e nazionali.
La possibilità di un collasso dell’ecosistema autoctono della zona si fa sempre più probabile, e il WWF prova a smuovere le acque appellandosi alla popolazione e agli enti amministrativi attraverso una nota ufficiale.
Stando al decreto ministeriale 22 novembre 1996, i privati cittadini e le istituzioni devono attuare programmi e progetti di prevenzioni per salvaguardare i pini marittimi: un modus operandi senza il quale si rischiano fino a cinque anni di carcere.
Le leggi per la protezione delle piante esistono, ma per WWF il disinteresse è totale: i pini marittimi continuano a morire, e l’associazione ambientalista potrebbe partire con alcuni esposti per dare visibilità a un fenomeno di cui non sembra davvero fregare niente a nessuno.
“In pericolo il patrimonio boschivo della nostra macchia mediterranea a causa della malattia e la morte di migliaia di pini marittimi del nostro territorio, attaccati dal Matsu coccus feyataudi comunemente chiamato cocciniglia della corteccia del pino marittimo. Questa cocciniglia è originaria del Mediterraneo orientale, dove non causa danni particolari alla sua pianta ospite. A partire dal 1950 – spiega l’associazione ambientalista – la specie si è però diffusa prima nella Francia sudorientale per propagarsi poi in Liguria ed in Toscana, e qui ha trovato condizioni climatiche ed ambientali ottimali per l’avvio di infestazioni a carattere epidemico particolarmente dannose per il pino marittimo. Questi insetti hanno dimensioni ridotte (2-3 millimetri di lunghezza), ma sono molto dannosi perché le neanidi attaccano la parte viva della corteccia, succhiando la linfa vegetale causando un generale indebolimento della pianta e la successiva morte. Basta osservare le pinete litorali e della collina del nostro territorio e si osserveranno pini già morti e altri infestati a migliaia, e nessuno sembra prendersene cura nella più assoluta noncuranza nonostante il tutto sia stato inserito quale lotta obbligatoria su tutto il territorio della repubblica italiana dal decreto ministeriale 22 novembre 1996, per l’elevato potenziale distruttivo della malattia dei pini marittimi. Tale Decreto – rimarca il WWF – prevede tutta una serie di attività di prevenzione con vari procedure da applicare sul territorio infestato dal parassita, che ripetiamo essere obbligatorio sia su aree private che demaniali con eventuale denuncia all’autorità giudiziaria a norma dell’articolo 500 del Codice penale, che prevede la reclusione da uno a cinque anni per chi cagiona senza prendere provvedimenti la diffusione della malattia alle piante. Con chi partiamo a denunciare, visto che tutti sono in questo momento colpevoli, dallo stesso stato italiano ai privati cittadini? Se per la malattia delle palme si è mosso di tutto e di più con piante che peraltro non sono neanche facenti parte del nostro territorio e della nostra cultura e di cui si dovrebbe proibire la continua piantumazione, peraltro, anche in zone vincolate e nessuno controlla, per i pini marittimi tutto tace e uno dopo l’altro tra non molti anni la morte certa di tutte queste piante sarà un fatto compiuto e noi saremo complici colpevoli per mancanza di amore per la nostra casa comune, il pianeta Terra”.
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Hanno davvero poche interpretazioni le parole con cui Antonio Cofrancesco, consigliere comunale del gruppo misto di maggioranza, ha commentato il caso di aggressione all’interno del carcere di Massa.
Un detenuto, già protagonista di più atti violenti durante la sua permanenza in varie carceri toscane, ha aggredito brutalmente un ispettore e un assistente capo della polizia penitenziaria, ed entrambi hanno riportato ferite non di poco conto.
Una violenza che si poteva evitare? Per Cofrancesco la risposta è affermativa: il provveditorato dell’amministrazione penitenziaria di Firenze ha infatti reinserito nel carcere apuano un soggetto già in precedenza allontanato proprio per i suoi comportamenti violenti, mettendo a rischio l’incolumità degli altri carcerati e di chi lavora all’interno dell’istituto.
Una situazione in cui il consigliere vuole vedere con più chiarezza, affermando, attraverso un comunicato ufficiale, di segnalare l’evento all’onorevole Alessandro Amorese, così da portare la spinosa questione fino alla scrivania del ministro della giustizia a Roma.
“Ennesima aggressione ai danni della polizia penitenziaria nel carcere di Massa, fallimento del provveditorato regionale della Toscana. Facciamo un po' di chiarezza su quanto accaduto. L’aggressore, un detenuto arrestato qualche anno fa a Massa, dopo l'arresto fu associato al carcere cittadino, durante la permanenza si rese protagonista di vari episodi di disordini all'interno della casa di reclusione, molti di questi anche di grave entità (aggressioni contro agenti e detenuti), e fu allontanato in altro istituto della Toscana per opportunità. Dalle notizie in mio possesso – continua il consigliere Cofrancesco – in tutti gli istituti dove il detenuto ha varcato la soglie si è reso protagonista di episodi gravissimi. Gli uffici del provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria di Firenze, sottovalutando i pregressi e quanto aveva posto in atto il recluso nella precedente permanenza nella casa di reclusione di Massa, disconoscendo anche, che, l'istituto massese è considerato a trattamento avanzato, grazie alle tante attività lavorative e trattamenti in atto, lo riassegna nuovamente nel carcere cittadino. Dopo poco accade l'irreparabile: il detenuto cerca di aggredire la comandante del reparto, in soccorso arrivano un ispettore e un assistente capo; entrambi vengono aggrediti e picchiati, minuti di pura violenza. Chiedo che si faccia piena luce, facendomi carico di portare all'attenzione dell'onorevole Alessandro Amorese chiedendo di intervenire presso il ministero della giustizia per avviare un percorso ispettivo e accertare eventuali responsabilità. È inaccettabile che per errori simili a pagarne le conseguenze di una mala gestione degli istituti penitenziari siano proprio i poliziotti penitenziari cui è demandato il compito di assicurare l'ordine e la sicurezza”.
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La Sindaca Arrighi sono sei mesi che governa questa città ma non riesce a dare un’impronta e a prendere la strada della discontinuità . Il tema delle società partecipate è fondamentale e ha ricadute economiche finanziarie sul bilancio del Comune e sulla qualità dei servizi. Penso che sia una delle strade per dare una svolta alla città. Da qui parte la soluzione per ridurre le tasse ai cittadini, per istituire un fondo povertà capiente per introdurre misure in aiuto alle famiglie in difficoltà, e per migliorare i servizi, per trovare risorse per incentivare il commercio, per investire in cultura e turismo e nel settore scolastico per quanto di competenza. Vanno trovate insomma risorse per sviluppare e penso che quelle destinate alle societa‘ partecipate debbano essere razionalizzate e verificate. Ho chiesto una svolta, una visione diversa , la Sindaca ha scelto la strada del non cambiamento , del silenzio in consiglio comunale su temi strategici per il futuro della città . Non penso sia un comportamento giusto dal punto di vista istituzionale e politico. Si è parlato di Fiera Marmo Macchine e di fatto la maggioranza e la Sindaca hanno confermato il piano di risanamento proposto dall’amministratrice straordinaria che prevede la vendita della palazzina, se necessario, anche ai privati. Questo hanno votato e noi non ci stiamo. La Regione Toscana non ha mantenuto gli impegni con il Comune di Carrara e non ha investito risorse nel bilancio regionale sulla Fiera di Carrara . La Sindaca deve protestare e pretendere rispetto dalla Regione. Troppo facile fare foto e post con il Presidente Giani , noi chiediamo meno foto e piu risorse. C’è poi il tema Nausicaa una realtà importante per la città che svolge servizi significativi che necessita però di un tagliando, di verifiche e di rilancio. Tra i tanti temi sollevati ho chiesto di capire meglio la spese di tre milioni di euro destinati allo Spazzamento (una somma importante di fronte all’organizzazione attuale del servizio ) , una verifica dettagliata sulle squadre utilizzate e sulle strade e sui giorni in cui viene svolto e di garantire al servizio scolastico cucine e strutture sicure per gli utenti e i lavoratori , di aggiornare anche i contratti di lavoro per esempio per le cuoche. Nessuna risposta ! Assurdo che nessuno si sia assunto la responsabilità di dire che le nostre cucine siano collaudate, certificate e sicure. Unica risposta dell’Assessora Dazzi : li stiamo verificando, lo faremo sapere in seguito: intanto però hanno rinnovato il servizio. Rimane poi ancora tutto da chiarire il tema Cermec , chi farà e pagherà la bonifica, quanto saranno valutate le quote del Comune con l’entrata in Reti Ambiente. Insomma era l’occasione per fare chiarezza e sviluppare idee concrete e da recepire in atti amministrativi. Noi abbiamo provato a stimolare il dibattito ma di fronte a questa maggioranza e All’ atteggiamento della Sindaca è difficile costruire un dialogo serio. Chiusura su tutto dalle cucine sicure allo Spazzamento, alla vendita della palazzina , al miglioramento dei servizi . Continueremo però a segnalare tutto ciò che non va nell’interesse della città e dei Carrarini
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La sezione comunale della Lega Massa esprime soddisfazione per la notizia del finanziamento di 43 milioni per la Variante Aurelia e l'avvio delle procedure di appalto dei lavori: "Finalmente, dopo anni di immobilismo vedrà la luce la realizzazione della Variante Aurelia: un'opera che la città attende da decenni e la cui realizzazione non può più essere rimandata. Necessaria per snellire il traffico fornendo un'alternativa per la circolazione e permettendo di migliorare l'attrattività del territorio anche in chiave turistica, dato che sarà possibile efficientare il tratto di via Francigena che transita su via Aurelia. Confidiamo nella concreta azione della Lega al Governo e siamo felici che con il Ministro Salvini questo importante obiettivo è raggiunto."
"Grazie alla spinta decisiva di Matteo Salvini al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la città di Massa potrà contare sulla realizzazione dell'attesissima Variante Aurelia nel tratto Canalmagro-Stazione. Gli appalti, per un totale di oltre 43 milioni di euro, partiranno già a partire dal nuovo anno". Lo dichiarano i deputati della Lega Andrea Barabotti ed Elisa Montemagni.
"Nel lontano 2008 - ricorda Andrea Barabotti - la realizzazione della variante Aurelia era già all'interno del programma della Lega per le elezioni amministrative. Vedere questo progetto avviato dal nostro ministro, con il deciso sostegno dell'amministrazione comunale, guidata da Francesco Persiani e sostenuta dalla Lega, è una doppia soddisfazione. Per la Massa del futuro sarà un intervento rivoluzionario, una boccata d'ossigeno per la nostra viabilità cittadina e per il benessere dell'intera comunità. Il lavoro di squadra premia sempre".
- Ferri: "La giunta Arrighi non dà risposte concrete neppure al mondo dello sport"
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- Conflitto d’interessi per l’assessore Lorenzini? Ferri (IV) deposita un’interrogazione in consiglio comunale


