Politica
Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d'Italia, sul tema sicurezza: "A Carrara il far west continua, anche stavolta per la sindaca è colpa del governo?"
«A Carrara si respira un clima di insicurezza e degrado tale che in quartieri come Avenza, i negozi restano aperti solo la mattina e chiudono poco…

Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Bernardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

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Non sono andate di certo giù alla funzione pubblica della Cgil le ultime decisioni del comune di Mulazzo in merito all’aumento salariale dei dipendenti pubblici.
Con una nota, il sindacato esprime tutta la propria perplessità per una contrattazione con poche luci e parecchie ombre, e su cui aleggiano anche ostracismi e dissapori di tipo politico.
La Cgil spiega tutto nel dettaglio: i lavoratori dell’ente delle categoria contrattuali B, C e D avrebbero potuto godere della progressione economica, e l’accordo tra sindacati, all’8 dicembre, sembrava cosa fatta.
Poi però è avvenuto l’intellegibile, col comune che si è opposto allo stesso accordo e con la Cisl che ha invece proposto l’avanzamento solo per le categorie B e C.
La giunta Novoa, dopo alcune settimane, ha finalmente deciso di accettare la proposta, ma solo se anche la Cgil firmasse l’accordo assieme a Cisl.
Un comportamento che il sindacato ha definito ostracizzante e al limite del ricatto, e che ha visto alla fine un forzato benestare da parte di tutti i contraenti per permettere almeno a due categorie di andare incontro all’aumento.
La categoria D, inspiegabilmente secondo la funzione pubblica, è rimasta fuori. Di certo la questione non finirà qui, e la Cgil chiede a gran voce maggior trasparenza da parte dell’amministrazione comunale.
“Durante il tavolo sindacale, tenutosi il giorno 8 dicembre all’ interno del palazzo comunale di Mulazzo, la delegazione trattante di parte pubblica dichiarava la propria disponibilità a procedere con le progressioni economiche orizzontali (Peo) per lavoratrici e lavoratori dell’ente, inquadrati nelle vecchie categorie contrattuali B ,C e D. Successivamente, al tavolo del 20 dicembre, l’amministrazione dichiarava, richiamando una delibera di giunta del 22 Settembre, di non voler procedere con le progressioni economiche per nessuna categoria di lavoratrici e lavoratori, ribaltando di fatto la posizione espressa nel tavolo precedente. A quel punto – spiega nel dettaglio il sindacato – la funzione pubblica Cgil ribadiva quanto detto al tavolo precedente, rivendicando le Peo per tutti. La CISL, invece, probabilmente intuendo una resistenza da parte dell’amministrazione solo per la categoria D, chiedeva di effettuare le progressioni solo per le categorie B e C. Infine, con delibera di giunta numero 106 del 23 dicembre, l’amministrazione comunale dava mandato alla delegazione trattante di parte pubblica di sottoscrivere l’accordo per le progressioni delle categorie C e B, vincolando la sottoscrizione alla firma di entrambe le sigle sindacali presenti al tavolo. Il 27 dicembre l’amministrazione si presenta al tavolo con quella posizione. Sconcertati, come funzione pubblica Cgil, ci siamo sentiti costretti a firmare l’accordo, poiché, se non avessimo coerentemente firmato, avremmo negato alle lavoratrici e ai lavoratori di categoria B e C di avere la progressione economica. Quanto accaduto è incomprensibile sul piano tecnico e inaccettabile da un punto di vista di politiche sindacali. Un organizzazione sindacale – sentenzia la Cgil – deve sentirsi libera di scegliere in ogni momento la propria posizione, senza vincoli né ricatti di alcun tipo. Non condividiamo la scelta dell’amministrazione di escludere la categoria D dalle progressioni orizzontali per l’anno 2022. La delibera 78 del 22 settembre ha inficiato tutta la trattativa e l’ultima delibera, la 106 del 23 dicembre, ha limitato fortemente la libertà di scelta della nostra organizzazione. Ci auguriamo, per il futuro, che la giunta guidata da Claudio Novoa si approcci alle trattative sindacali in trasparenza e correttezza, sotto tutti i punti di vista. Così come ci rifiutiamo di credere alle voci di corridoio che individuerebbero, come vera fonte dell’ostracismo nei confronti delle progressioni per la categoria D, dissapori politici riguardanti un dipendente inquadrato in quella categoria”.
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Oggi venerdì 13 gennaio, è stato un giorno positivo, per l'ex sindaco di Carrara Francesco De Pasquale: è arrivata l'assoluzione per i fatti del 2018, quando firmò due ordinanze, il 3 e il 13 novembre, per l'apertura dello stadio dei Marmi in occasione delle partite della Carrarese, in un clima particolarmente pesante in città, con una squadra privata dello stadio e i tifosi sul piede di guerra.
La decisione venne presa per garantire l'ordine e la sicurezza, vista la situazione e la cosa gli costò un rinvio a giudizio, che ha avuto il felice epilogo in quanto la cosa non costituiva reato.
Soddisfatto, ovviamente, dell'esito, Francesco De Pasquale ha dichiarato: "Sono contento per la positiva conclusione della vicenda giudiziaria originata da una situazione che non poteva essere risolta in altro modo, nell'interesse della collettività".
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È un vero e proprio comunicato-fiume quello rilasciato dal consigliere di Italia Viva Cosimo Maria Ferri. L’ex parlamentare ha infatti espresso tutti i suoi dubbi e le sue perplessità riguardo l’attuale situazione della sicurezza all’interno delle scuole, con speciale riguardo verso la sostenibilità ambientale ed energetica.
Al momento, è la partecipata Nausicaa a gestire tali servizi, ma Ferri vuole vederci chiaro, chiedendo con insistenza le certificazioni fatte in merito e gli accordi relativi alle responsabilità in sede di stipula del contratto tra comune e Nausicaa.
“Sono costretto a tornare sul tema delle scuole e della sicurezza delle cucine e degli impianti di riscaldamento ed elettrici. Oggi il tema gas ed energia è sempre più attuale in relazione ai risparmi, alle nuove tecnologie, all’efficienza energetica, alla sicurezza e alle relative certificazioni. Ci sono normative precise – spiega il consigliere – e il sindaco è anche datore di lavoro e responsabile della sicurezza, a meno che non abbia delegato tali mansioni. A tal fine, chiediamo proprio di sapere se al momento della stipula del contratto di servizio con Nausicaa queste funzioni fossero di competenza della sindaca o già delegate, e perché non sia stata fatta questa verifica, come ho chiesto in consiglio comunale, prima della votazione della delibera e della stipula del rinnovo del contratto. La sindaca Arrighi ha preferito votare e rimandare le verifiche. Comportamento che va stigmatizzato! Chiediamo di conoscere quale sia la situazione attuale e una mappatura precisa delle certificazioni. La nostra impressione è che l’amministrazione abbia sottovalutato il tema della sicurezza, e si debba ripartire da zero. Tra l’altro, vanno rispettate le nuove normative, e ogni scuola, oltre agli asili nido, necessita di più certificazioni: impianti elettrici, impianto idraulico, impianto di alimentazione forno e cucina se a gas, areazione dei locali, idonea aspirazione della cappa.
Il consigliere renziano chiede delucidazione ad una situazione che considera piuttosto fumosa, proponendo inoltre all’amministrazione Arrighi di convocare il comitato mensa e i rappresentanti dei genitori in una commissione consiliare apposita, così da evidenziare le possibili falle e le strategie per migliorare i servizi scolastici. Ferri ha fretta, lo sottolinea, e non vuole di certo aspettare la fine della scuola per attuare le disposizioni necessarie per rientrare nelle normative riguardo proprio la sicurezza e l’efficientamento energetico.
“Chiediamo inoltre alla sindaca e all'assessora Gea Dazzi di convocare il comitato mensa del comune e i rappresentanti dei genitori nella commissione consiliare competente, al fine di avere un quadro generale della qualità del servizio. Un passaggio doveroso per l’amministrazione – sentenzia Ferri – che potrebbe consentire di effettuare sopralluoghi nei centri di cottura e nelle cucine fuori dall'orario scolastico per vigilare proprio sulla qualità del servizio. Ci interessa poi sapere quali attività stiano svolgendo le cuoche in questo periodo di chiusura, se siano in servizio e con quali mansioni, e che anche gli ordini del materiale siano innovativi e in linea con una politica ambientale sostenibile “plastic free”. Purtroppo, ci risulta che non sia così, anche negli ultimi ordini in relazione all’acquisto di posate di plastica. Insomma, chiediamo una scuola sicura, con servizi efficienti e sostenibili. La scuola, gli asili nido, lavoratori e famiglie chiedono risposte. Cosa vuol fare la sindaca, aspettare la fine dell’anno scolastico? Noi non ci stiamo e siamo dalla parte dei bambini”.
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I giudici del tribunale amministrativo della Toscana hanno respinto la nuova richiesta di sospensiva avanzata dall’associazione che gestisce l’Aeroclub.
La decisione è arrivata ieri mattina e decisivo è stato il fatto che elisoccorso e antincendio siano stati affidati dalla Regione a soggetti qualificati e differenti che li gestiscono in assoluta autonomia.
Per la Lega di Massa Carrara “il TAR ha ribadito l'ovvio, ciò che già si sapeva da anni e che gli stessi consiglieri del Carroccio hanno cercato di spiegare ai propri colleghi durante il consiglio comunale di dicembre”.
“Aeroclub – spiega la Lega – ha un debito nei confronti dei cittadini massesi di circa 300mila euro e tale debito va onorato, in virtù anche del fatto aggravante che ad oggi tale associazione occupa senza titolo l'aeroporto. Durante gli ultimi cinque anni, nonostante fosse stato richiesto a più riprese dall'amministrazione un piano di rientro dal debito, Aeroclub non ha mai presentato alcun impegno scritto per restituire le somme dovute entro un determinato termine, mostrando di non aver interesse ad adempiere e cercando solo di allungare i tempi della propria permanenza”.
“La Lega - continua il partito di centro destra – è da sempre dalla parte dei cittadini e quindi ha supportato l'azione dell'amministrazione Persiani, che ha semplicemente dato corso a provvedimenti legittimi e dovuti”.
Secondo la Lega infine, bene hanno fatto i propri rappresentanti in consiglio comunale a non partecipare alla votazione della mozione che chiedeva di fermare i provvedimenti amministrativi, poi approvata grazie anche ai voti di Fratelli d’Italia e di parte di Forza Italia, una mozione ritenuta dalla Lega inutile e incapace di produrre effetti sul piano amministrativo, tanto che “lo stesso Tribunale ha dato ragione al sindaco Persiani”.
“Ora l’auspicio - conclude il partito – che si prosegua nel tutelare il futuro dell'aeroporto con il progetto di riqualifica dello scalo e una gestione corretta, lavoro intrapreso e garantito dalla figura del sindaco Persiani”.
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Sono tutti d’accordo (o quasi), questo è certo. Dov’è quindi il problema? I possibili lavori per l’efficientamento energetico del rifugio “Città di Massa”, situato sul Pian della Fioba, continuano ad essere argomento di primo piano sulla scena politica massese.
Sviluppare sistemi che permettano al rifugio di essere autosufficiente da un punto di vista energetico permetterebbe la sua apertura per tutto l’anno, e la regione si è già dimostrata disponibile ad investire nel progetto ben 75mila euro.
Il problema però è che il piano complessivo andrà a costare 239mila euro totali, e che ciò che non arriverà da Firenze dovrà essere messo giocoforza dalle casse comunali, pena la perdita del finanziamento regionale.
I tempi per decidersi sono stretti, ma c’è la volontà da parte della maggioranza di trovare i fondi necessari per dare un futuro più economicamente sostenibile alla struttura montana, metà di un turismo estivo ed invernale sempre più crescente.
Un pensiero condiviso anche dal leghista Marco Battistini, già presidente della commissione attività produttive, turismo e lavoro del comune Massa, che attraverso una nota ufficiale, si augura che l'amministrazione non perda questa grande opportunità di sviluppo che andrà a interessare tutto il settore turistico delle Apuane massesi.
“A seguito di quanto già espresso in un precedente comunicato del gruppo Lega, questa mattina in commissione attività produttive è stato dibattuto il progetto di efficientamento energetico per il rifugio Città di Massa a Pian della Fioba assieme all' attuale gestore del rifugio Nicola Tavoni e al vicesindaco Andrea Cella. Questo ciò che è emerso dalla seduta di commissione. Sono interventi che si attendono da anni e che si sono resi ancora più urgenti alla luce dei noti rincari di bollette che potrebbero non consentire al rifugio di rimanere aperto nei mesi non estivi. Questa problematica – spiega Battistini – ci era stata denunciata quest'estate e, alla luce di questo il vicesindaco Andrea Cella, attraverso l'ufficio politiche comunitarie e alla collaborazione con gli uffici lavori pubblici e con i gestori stessi del rifugio, ha messo all'attenzione della giunta la possibilità di un cofinanziamento da parte della regione per questa tipologia di interventi. Il comune di Massa ha così partecipato a un bando regionale, riuscendo a intercettare 75mila euro di finanziamento su 239mila totali (la differenza sarà a carico del comune o di eventuali nuovi bandi idonei a questo scopo) per gli interventi necessari al rifugio. L'auspicio è perciò che non si perda questa occasione, e si proceda con questi interventi, sempre nell'ottica della diversificazione turistica di Massa e data l'importanza strategica di una struttura come il rifugio Città di Massa, che ha visto negli ultimi anni una tendenza sempre crescente di turisti, durante l'estate ma non solo”.
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“Il gruppo consiliare della Lega di Massa concorda con l'intervento di Italia Nostra dove si ritiene che la mancata adozione del Piano degli Arenili sia un'occasione persa per la nostra costa”. Queste le dichiarazioni del partito di centro destra, sull’eterna, delicata e annosa questione dello strumento attuativo del regolamento urbanistico declinato per tutta la fascia di costa che va dalla battigia ai viali litoranei.
“La Lega – spiegano dal partito – “in consiglio comunale, ha convintamente votato a favore non solo perché si tratta di un atto atteso da decenni, ma anche perchè il piano, così come elaborato, contiene importanti interventi a favore della salvaguardia ambientale e riguardo la riorganizzazione del nostro litorale rendendolo più fruibile e più attrattivo. Il piano era già stato reso pubblico a tutti da agosto scorso e, nonostante la fase più propria del confronto fosse quella successiva alle osservazioni, la condivisione delle proposte dei balneari con l'Amministrazione comunale era già iniziata durante la fase di adozione: questo perché il Sindaco e gli Assessori competenti hanno ritenuto che un atto di tale portata deve contenere elementi da valutare assieme agli operatori economici”.
“Data la richiesta – continuano - “pervenuta da alcuni operatori del settore, di avere più tempo per approfondire alcuni elementi contenuti nel piano, e di apportare altre eventuali modifiche, la Lega aveva chiesto il rinvio dell'adozione dell'atto pochi giorni prima della seduta del Consiglio Comunale per permettere che il confronto continuasse. Purtroppo il Consiglio ha bocciato questa richiesta: segno che la volontà di alcune forze politiche era quella non di sedersi attorno a un tavolo per ascoltare, discutere e recepire le proposte ma di bocciarlo a prescindere, non certo per fare il bene della città, ma forse per meri interessi da campagna elettorale.”
La Lega conclude affermando che, in futuro, con il Persiani Bis si potrà rimediare a questo errore, riprendendo e concludendo il lavoro sul piano, “consapevole che non si arriverà mai a un documento perfetto su cui nessuno abbia obiezioni, ma con la volontà di creare un piano che venga incontro nel modo migliore possibile alle esigenze della nostra costa”.
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È tempo di decidere, o lo spazio “progressista” potrebbe perdere nuovamente una grande occasione: è questo il pensiero che Chiara Bontempi e Maurizio Bonugli, del gruppo Europa Verde-Verdi di Massa, hanno deciso di condividere attraverso un comunicato ufficiale.
Il centrodestra a guida Persiani perde i pezzi, ma dall’altra parte non è che le idee e le posizioni siano così tanto chiare.
Una situazione che potrebbe rendere vano l’autogol dell’attuale maggioranza, e presentare alle urne un fronte di opposizione totalmente spaccato e in mezzo a lotte intestine.
C’è bisogno di un patto, questo è certo, ma EV non ha intenzione di sottostare alle scelte altrui: vuole la candidatura di una figura che stia bene a tutti, ma solo se essa verrà scelta con primarie di coalizione aperte a tutto il fronte progressista.
“Nonostante lo sconcertante spettacolo messo in atto dal sindaco Persiani e dalla sua maggioranza di centrodestra, nonostante le loro palesi divisioni e litigi, nonostante i loro grandi progetti soltanto annunciati, nonostante il costoso maquillage di qualche piazza e il crescente degrado delle periferie, nonostante il crollo della qualità dei servizi pubblici e la mancanza di una visione di quella città di cui ci sarebbe bisogno, le forze politiche e sociali del campo democratico, progressista, civico, di sinistra ed ecologista, attualmente all’opposizione, sembrano non trovare le ragioni politiche per proporsi insieme e candidarsi a vincere le elezioni della prossima primavera”.
Con la nuova “autonomia”, sentenzia Europa Verde, sarà possibile creare un nuovo spazio di confronto per impostare in modo realmente partecipato un programma in grado davvero di riportare il progressismo sulla poltrona più prestigiosa di Massa.
“Europa Verde-Verdi di Massa, forte delle sue proposte programmatiche, si offre come ponte tra chi oggi, nel centrosinistra ha smesso di confrontarsi o che, pregiudizialmente, ha deciso di correre in solitaria, per contrastare con efficacia le troppe diffidenze e i troppi veti che finirebbero col favorire, di nuovo, l’affermazione della peggior destra. Per questa ragione, con l’intenzione di rilanciarlo nella sua idea originaria fondata sull’apertura, il pluralismo, l’inclusione e la condivisione, sospende la sua partecipazione al tavolo del centrosinistra per inaugurare un nuovo spazio collegiale di confronto e decisione. Recuperando la nostra autonomia, ci adopereremo attraverso incontri con tutte le forze politiche e sociali alternative alla destra, affinché si realizzi quell’ampia alleanza di cui Massa ha bisogno per immaginare e costruire il suo futuro migliore”.
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Continua a protrarsi la situazione di instabilità all’interno della maggioranza. A pochi mesi dalle prossime elezioni comunali il centrodestra massese sembra stia perdendo i pezzi, e c’è la certezza che se Persiani verrà riproposto come sindaco per un secondo mandato sarà difficilissimo vedere Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia nello stesso schieramento.
La figura del primo cittadino è sempre più divisiva, ma c’è chi prova a calmierare gli animi e professare la necessità che la destra si mantenga saldamente unita.
È il caso del delegato comunale di Forza Italia Pier Giuseppe Cagetti, che attraverso un comunicato ufficiale, ammette le difficoltà e la complessità della situazione all’interno della maggioranza, ma rimarca come il centrodestra unito sotto Persiani sia riuscito a cambiare Massa in meglio, e una disgregazione dell’alleanza porterebbe vantaggi solamente al centrosinistra.
“In queste settimane – si legge in un estratto della nota – abbiamo assistito a scontri che non hanno certo fatto bene né all'amministrazione comunale né al centrodestra massese. Una mozione di sfiducia al sindaco oggi non fa che aggravare la situazione. Nella consapevolezza della complessità e della delicatezza della situazione, prendiamo atto che c'è chi, come noi, lavora per l'unità della coalizione e chi per distruggerla. Ciò nella certezza che, senza unità, si otterrà solo il risultato di favorire i nostri avversari del centrosinistra”.
Oltre alle parole concilianti, Cagetti affianca anche una stoccata durissima a Domenico Piedimonte, accusato di non ricoprire alcun ruolo in Forza Italia e di voler solo creare polemiche nel centrodestra: una posizione che per Cagetti non centra niente con le direttive di Forza Italia.
“Mi trovo inoltre costretto a ribadire, mio malgrado, che il signor Domenico Piedimonte non ricopre più alcun ruolo in Forza Italia, e i suoi articoli sono privi di fondatezza. I suoi metodi sono tutto il contrario di ciò che necessita oggi Forza Italia: pur non essendo più il coordinatore comunale, continua ad attaccare l'amministrazione e ad alimentare polemiche. Ovviamente a costruire e ottenere consenso occorre essere capaci, altrimenti si finisce per occupare il ruolo più che di coordinatore, di demolitore. A causa del suo agire in aperta violazione dello statuto, che spesso cita, ma che poco rispetta, ne è stata chiesta l'espulsione da Forza Italia. Saranno gli organi del partito, spero a breve, a mettere la parola fine su questa storia. Di certo chi non ci ha neanche votati facendo campagna elettorale contro non può dirsi di Forza Italia”.
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"Non si prendono in giro i cittadini". Così Michele Palma, ex presidente del consiglio comunale, in qualità di esponente del Movimento 5 Stelle di Carrara, esprime tutta la sua preoccupazione sullo stato di avanzamento dei lavori del ponte di viale Galilei.
"Nei mesi scorsi l'amministrazione comunale aveva sbandierato la riapertura del ponte già nei primi giorni del 2023. Invece il cantiere è tutt'altro che finito e la società autostrade SALT ne prevede la completa riapertura, salvo imprevisti e proroghe, solo ad aprile. I cittadini e i pendolari dovranno quindi convivere con disagi, traffico e code per altri mesi nonostante i proclami trionfalistici dell'assessore socialista Guadagni."
"Il quadro complessivo della viabilità di Marina è critico. Ai lavori effettuati da SALT si aggiungono la chiusura di via dei Mille per lavori sulla rete del gas e la chiusura di via Bassa per lavori sulla rete idrica. A questi, presto si aggiungeranno lavori su viale Colombo e su viale da Verrazzano di competenza della Provincia. L'impressione è che ogni ente o azienda che abbia bisogno di fare interventi, certamente utili e necessari, ottenga il benestare senza che ci sia alcuna pianificazione né misure volte a mitigare i disagi."
"Già oggi la situazione delle stradine che uniscono Avenza a Marina nell'area tra viale Galilei e via Bertoloni è drammatica." rammenta Palma. "Il senso unico in via dei Corsi, messo in fretta e furia dopo le proteste dei residenti, non basta. Il giovedì, quando il mercato chiude via Fiorillo, tutto il traffico si riversa su via dei Corsi, via Bigioni e via Monzoni: stradine strette 3 o 4 metri con limiti di velocità dei 30 km/h non possono essere utilizzate come strade di scorrimento e non riescono a sopportare il carico di migliaia di macchine al giorno. E quando verranno avviati anche i lavori su viale Colombo e viale da Verrazzano, il caos sarà totale."
" L'amministrazione deve intervenire immediatamente per mitigare gli effetti di questi lavori, mettendo altri sensi unici e limiti di velocità e aumentando i controlli perchè piccole stradine residenziali e senza marciapiedi non siano usate come tangenziali mettendo in serio pericolo pedoni, ciclisti e residenti. È necessario inoltre che si sieda a un tavolo con i vari enti per redigere un cronoprogramma degli interventi, evitando chiusure contemporanee nelle principali strade di Marina. Chiediamo infine alla Sindaca e alla Giunta di pretendere la spedita ripresa dei lavori sul cavalcavia di Viale Galilei e di assumersi le proprie responsabilità sulla mala gestione di questo cantiere." conclude l'ex Presidente del consiglio comunale.
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