Politica
Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

Il Polo P&S: servono soluzioni su parcheggi e mobilità nel quartiere del Mirteto
“La situazione della mobilità lungo l’asse stradale di via Salvetti al Mirteto va studiata in maniera approfondita trovando delle soluzioni sia per i residenti, sia per la situazione…

Innovazione e Futuro: sabato 14 giugno a Marina di Carrara il terzo incontro del ciclo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal PD di Massa-Carrara
Prosegue il percorso partecipativo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal Partito Democratico di Massa-Carrara. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 14 giugno alle ore 16.00 presso la Marmoteca di Marina di Carrara e…

Allontanata dal seggio nonostante la nomina a scrutatrice: a Carrara non si rispetta la priorità a disoccupati e anziani secondo il consigliere Mirabella
Niente più priorità a studenti e disoccupati per il ruolo, retribuito, di scrutatori ai seggi. Sarebbe avvenuto nell’ultima tornata del referendum a Carrara e a segnalarlo è il…

Marina di Massa, fuori uso tre fontanelle sul viale litoraneo: la richiesta di intervento di Italia Nostra Massa Montignoso
Rotte tre delle cinque fontanelle del viale a Mara di Marina di Massa: Italia Nostra Massa Montignoso chiede intervento di sistemazione: "Una ventina di anni fa furono…

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Nicola Pieruccini (Lega) interviene con un comunicato relativo alle condizioni in cui versa il cimitero storico di Marcognano, un vero patrimonio storico artistico della città di Carrara, con esemplari di tombe monumentali realizzate da maestri scultori assai importanti.
"La Lega vuol intervenire pubblicamente sullo stato di pericolosità dello storico ed artistico cimitero monumentale di Marcognano aperto nel lontano 1896 in quanto sta cadendo a pezzi e sta subendo un lento ma inesorabile abbandono da parte dei vertici dell'Amministrazione 5 Stelle - recita il comunicato - a questo proposito la Lega suggerisce alla Presidente grillina Marzia Paita di seguire il detto: non fiori ma opere di bene, in quanto questa nefasta situazione le è sfuggita di mano perché a fronte di uno scempio incredibile all'interno del Cimitero, ha deciso di sprecare denaro pubblico per allestire due rivendite di fiori nuove di zecca, senza uno studio preliminare da inserire nel piano del Commercio in un'area tra l'altro destinata a parcheggio. Era il 2013 e, a dire il vero, loro se ne erano persino accorti dello stato di degrado di Marcognano e infatti gli ex consiglieri grillini Matteo Martinelli oggi Vicesindaco e Assessore alle Partecipate e Francesco De Pasquale oggi Sindaco presentarono una dettagliata interrogazione in Consiglio comunale sul tema. Pensare che oggi sono proprio loro che stanno gestendo la Società Multiservizi Nausicaa con a capo il grillino Luca Cimino che ha permesso il perdurare di una situazione talmente vergognosa che sta diventando insopportabile .
La Lega - continua - purtroppo continua a fotografare la politica di questi individui che sopravvivono grazie solo agli investimenti effettuati con denaro pubblico sulle tante pagine Facebook utilizzate per seminare una propaganda falsa e dannosa. I due consiglieri grillini di opposizione De Pasquale e Martinelli dichiaravano dai banchi dell'opposizione a gran voce che il Cimitero di Marcognano era talmente pericoloso , scivoloso e disconnesso che doveva essere messo in sicurezza da Apuafarma in modo da garantire un accesso dignitoso e sicuro. Ora che sono loro a governare invece di imporre al Presidente Cimino di mettere in atto ciò che avevano decretato pubblicamente lasciano a pezzi l'interno del cimitero .
Tra le novità del 2021 - prosegue- a cui sta lavorando l'amministrazione 5 Stelle infatti non c'è alcun intervento radicale sulle strutture dei 14 cimiteri a rischio crollo ed insicuri , ma un ambizioso progetto di installazione di due rivendite dei fiori nel parcheggio antistante a quello di Marcognano e di questa geniale idea se ne è vantata sulla stampa la Presidente Marzia Paita che per ripristinare " la legalità ed interrompere il monopolio" come priorità dice che avrebbe deciso di indire un bando pubblico per la concessione di una delle rivendite di fiori . Certo che la Presidente Paita prima di aprire la bocca di certo non si è fatta un giro a Marcognano , uno dei tanti cimiteri pericolanti e con le transenne dappertutto, ma anche quello che ha una situazione di degrado più diffuso che rischia di diventare un pericolo anche per quei pochissimi cittadini che ormai molto raramente vi si recano a far visita ai propri cari.
E' infatti lunghissima la lista degli interventi che sarebbero da fare per riportare al suo antico splendore il nostro " monumentale": si va dalla pavimentazione dissestata ai parapetti e alle ringhiere instabili e poi ancora alle pareti dei loculi con elementi e coperture parzialmente danneggiati , alla presenza di rifiuti e di disordine generale . Una lunga parte di grondaia sul lato sinistro dell'edificio all'ingresso penzola pericolosamente proprio sopra il passaggio dei visitatori e i loculi di marmo risultano parzialmente danneggiati con il rischio di cedere del tutto, causando perciò potenziali danni agli sventurati che passano . Questa situazione-conclude- è presente già da diversi anni ed è un vero peccato che per ridare al cimitero una dignità di patrimonio artistico e storico della città oltre che per rendere più sicura la presenza delle persone al suo interno, si pensi a fare un bando per la concessione della rivendita di fiori esponendosi poi a pericolosi ricorsi per L'Amministrazione. La Lega critica le scriteriate scelte grilline e ha la percezione che ne vedremo delle belle."
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Un dejà vu. La situazione delle aree artigianali dell'ex Fornace e di Battilana lungo il viale Galileo Galilei, a due passi dal casello dell'autostrada Carrara è sempre la stessa. A nulla sono servite denunce, lamentele, segnalazioni e l'attenzione dei media. Le due aree artigianali che ospitano imprese e piccoli artigiani continuano ad essere preda di inciviltà e indifferenza istituzionale. Rifiuti a terra, ingombranti abbandonati sui cigli ma anche corse in auto a folle velocità, furti e parcheggi usati per scambi di qualsiasi tipo. E' ancora Cna con un post sulla pagina ufficiale di Facebook corredato da fotografie a puntare i riflettori sullo stato di due delle più giovani aree artigiane della provincia di Massa Carrara. L'area dell'ex Fornace ospita anche la sede della principale associazione degli artigiani. Nel frattempo le aziende insediate hanno preso le contromisure contro il fenomeno dei furti e di vandalismo installando telecamere ed alzando le recinzioni.
"Sono oramai 20 anni – scrive Cna - che le aziende del comparto artigianale della ex Fornace chiedono al Comune, e quindi alle varie amministrazioni che si sono avvicendate, di prendere in carico l'area come da convenzione firmata a suo tempo. In 20 anni non c'è stata nessuna risposta: la manutenzione delle aree comuni in questo periodo è ricaduta sempre sulle imprese private. Manca l'illuminazione pubblica, il parcheggio viene usato da sempre per scambi di qualsiasi tipo. Serve che il Comune si faccia carico della tutela del patrimonio delle imprese che qui hanno investito e continuano ad investire. Serve che il Comune si prenda la propria responsabilità e si faccia carico di quanto sottoscritto nella convenzione e negli atti notarili. E' inutile altrimenti ipotizzare, come nell'ultimo Piano Operativo Comunale, che il rilascio delle concessioni urbanistiche sia vincolato agli standard di parcheggi e di verde ad uso pubblico se poi l'Ente non acquisisce le strade e i parcheggi".
La "disconnessione" della Lunigiana è in realtà un problema che arriva da lontano. "E' una problematica che viene dalla mancanza di una seria programmazione territoriale. – spiega ancora Bedini - Già nel 2019 durante i nostri incontri con i sindaci della Lunigiana ci era stato evidenziata la difficoltà di procedere al completamento del servizio relativo alla fibra sia per le attività che per le persone. Ne abbiamo parlato anche lo scorso mese con l'assessore regionale Baccelli. Non rendere un territorio connesso significa penalizzarlo, soprattutto quando i bandi, a partire da quelli della Regione Toscana fino all'Inail, si basano sul click day. E significa non mettere le imprese nelle stesse condizioni di concorrere e competere. In un momento come questo, dove la pandemia e i relativi provvedimenti impongono l'assenza di contatto, non potere avere dei mezzi primari di comunicazione all'altezza implica condannare le imprese alla chiusura. – spiega Bedini – Andiamo su Marte, comunichiamo nello spazio, ma non siamo capaci di garantire servizi minimi ed indispensabili che sono quelli di una buona connessione internet e telefono. La Lunigiana, lo ricordo, vive principalmente di turismo che al mondo di oggi si nutre di informazioni, social e connettività. Se c'è una politica capace di connettere la Lunigiana batta un colpo".
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Sono quasi mille le richieste di accesso ai buoni spesa arrivate al settore sociale del comune di Carrara entro la scadenza del 31 dicembre: 323 domande hanno già avuto risposta positiva, con un totale di 1824 buoni spesa consegnati per un valore di 91.800 euro. Sono questi in estrema sintesi i dati illustrati alla Commissione Sociale presieduta da Tiziana Guerra, dall’assessore Anna Galleni e dalla dirigente Paola Micheletti in un primo aggiornamento sull’andamento della iniziativa lanciata a sostegno delle famiglie più colpite dalla crisi innescata dalla pandemia.
«Ringrazio il personale del settore e la Dirigente per lo straordinario lavoro che stanno svolgendo, riuscendo nella non semplice impresa di dare risposte puntali e rapide all’emergenza e portare avanti al tempo stesso il lavoro “ordinario”. Il tutto reso ancor più difficile dall’elevato numero di domande pervenute che confermano, semmai ce ne fosse bisogno, quanto duramente la crisi innescata dalla pandemia abbia colpito la nostra città» ha dichiarato l’assessore al Sociale Anna Galleni.
Questa seconda tranche di buoni spesa è finanziata attraverso 350.448,74 euro destinati al Comune di Carrara dal Governo col dl Ristori Ter del 23 novembre 2020, a cui l’amministrazione ha potuto aggiungere altri 200mila euro stanziati direttamente dalle casse del Settore Sociale per un totale di oltre mezzo milione di euro (550.448). Ciascun buono ha un valore di 150 euro, oltre 50 euro in più per ogni componente del nucleo familiare, fino a un massimo di 500 euro.
Le domande di accesso alla misura arrivate nei termini sono state 997. Il personale del settore ha già provveduto ad esaminarne 591: di queste solo 67 hanno avuto esito negativo per mancanza di requisiti e 358 sono state accolte e classificate come “prioritarie”, in quanto pervenute da nuclei famigliari privi di qualsiasi altro sostegno. 323 domande hanno quindi avuto risposta, con la consegna tra la fine di dicembre e i primi giorni dell’anno di 1824 buoni spesa, pari a un valore di 91.800 euro.
L’amministrazione ricorda che gli aiuti verranno erogati fino a esaurimento degli stanziamenti di bilancio: se, una volta esaurite le domande presentate entro il 31 dicembre 2020, fossero ancora disponibili risorse, verranno riaperti i termini per la presentazione di nuove richieste.
I cittadini che hanno presentato domanda nei termini e che non hanno ancora ricevuto il buono spesa devono limitarsi ad attendere la chiamata del settore Sociale che sta provvedendo a contattare telefonicamente tutti gli aventi diritto per fissare un appuntamento per la consegna, che verrà effettuata dal personale comunale. I buoni devono essere utilizzati per l’acquisto di beni di prima necessità in tutti gli esercizi commerciali convenzionati, il cui elenco è pubblicato sul sito web.comune.carrara.ms.it
Durante il primo lockdown erano pervenute circa 4mila domande a cui è stata data risposta attraverso l’erogazione di 518.983,74 euro: 318.983 erano stati assegnati alla nostra città dal governo, 120.000 erano stati stanziati dall’amministrazione e 80.000 erano arrivati attraverso donazioni private. Con la seconda tranche di buoni spesa, per cui sono a disposizione 550.448 euro, la cifra complessiva destinata alle famiglie carraresi più colpite dalla crisi economica tra la prima fase della pandemia e la seconda, supera dunque il milione di euro.
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30mila euro investiti a settembre tra dispositivi e prolungamento degli orari per il periodo dell’inserimento; 46mila di forniture acquistate nel corso dell’estate tra giochi e arredi “flessibili”; altri 70 mila euro spesi per attrezzature da cucina, giochi e smartphone. Ammonta a circa 150mila euro la somma che l’amministrazione del sindaco Francesco De Pasquale ha investito sugli 8 nidi comunali negli ultimi 5 mesi per far fronte alle nuove esigenze imposte dalle misure di contrasto alla pandemia. «Queste nuove esigenze riguardano diversi aspetti, tutti fondamentali per i piccoli utenti dei nidi: le abbiamo interpretate come un’occasione per migliorare a 360° l’offerta perché siamo convinti che il nido sia un servizio fondamentale per bimbi e famiglie, anche e soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo attraversando» premette il primo cittadino. In particolare oltre all’acquisto delle attrezzature necessarie alla sanificazione, delle strutture per mantenere il distanziamento tra gruppi e di nuovi giochi, soprattutto da esterni, dove in questa fase è preferibile tenere le attività, il sindaco evidenzia che «l’investimento ha riguardato anche le ore di lavoro, per ampliare l’offerta e andare incontro alle esigenze delle famiglie sotto pandemia e la formazione, che ha permesso di dare al nostro personale gli strumenti per affrontare al meglio la pandemia anche dal punto di vista psicologico, per supportare i bambini e i chi sta loro vicino».
Un percorso che è iniziato durante il primo lockdown, ad aprile, con l’attivazione degli incontri online tra gli educatori e le famiglie e che è proseguito in estate con il Nido estivo: «Rispetto agli anni precedenti abbiamo speso 20mila euro in più, a fronte di un calo delle presenze: tutto ovviamente a causa della pandemia. Abbiamo pensato però che fosse fondamentale garantire questo servizio, per le famiglie ma anche e soprattutto per far recuperare ai bambini quella socialità di cui sono stati privati durante il lockdown» racconta il sindaco.
Da settembre a oggi ai nidi comunali sono arrivati dunque circa 146mila euro: 46mila euro sono stati investiti nel corso dell’estate in forniture, in particolare giochi e arredi “flessibili” utilizzabili cioè sia all’interno che all’esterno e attrezzature ludiche per la creazione di spazi gioco sicuri e delimitati, in modo da garantire la separazione dei gruppi come previsto dai protocolli anti-covid; 30mila si sono resi necessari nella fase di inserimento per l’acquisto di attrezzature per il triage all’ingresso del nido e la sanificazione e per il prolungamento degli orari, quest’ultimo indispensabile a limitare le compresenze come previsto dalla norma; a dicembre infine sono stati spesi 65mila euro in forniture per la refezione, tra attrezzature da cucina e sanificatori e altri 5mila euro sono andati nell’acquisto di dispositivi elettronici per la comunicazione nido/famiglia. «Le misure di contenimento della pandemia impediscono alle famiglie di entrare al nido, facendo venir meno un fondamentale momento di incontro con gli educatori. Per sopperire, abbiamo dotato le 15 sezioni dei nostri 8 nidi di una strumentazione che permette di comunicare sia in forma collettiva che in modo singolo con le famiglie, in modo da aggiornarle costantemente su quanto succede al nido» precisa De Pasquale.
A questi investimenti più recenti si aggiungono l’offerta di due mesi di frequenza gratuita nel corso del lockdown e l’attivazione del progetto “0-6” per la continuità nido-scuola dell’infanzia attivato lo scorso anno al Girotondo/Giampaoli e in arrivo dal 2021 anche al Koala/San Luca.
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L'amministrazione comunale di Massa risponde al PD, che si trova all'opposizione, in merito alla vicenda Serinper, la cooperativa sociale che si occupa di affidamento di minori, finita sotto accusa per reati di corruzione e oggetto di un forte dibattito politico, ultimo dei quali in ordine di tempo le affermazioni dell'Assessore al sociale Zanti, che ha espresso, a detta dei Sem, il parere di rivolgersi a una professionalità esterne per restituire credibilità al servizio e, secondo l'opposizione, ciò screditerebbe l'operato e la professionalità del personale in essere.
Di seguito il comunicato dell'amministrazione: "Dopo lo sconclusionato comunicato con cui il Partito Democratico bocciava l'operato dell'attuale amministrazione di centrodestra- esordisce - ecco arrivare uno squallido intervento sulla vicenda Serinper. A parte il fatto che giudizi critici da parte di chi è stato bocciato dagli elettori non meritano neppure risposta, ed anzi fanno persino sorridere, quello che non è invece accettabile e recepibile sono le accuse di aver reso dichiarazioni o assunto comportamenti "irrispettosi e diffamatori nei confronti di tutti i dipendenti assegnati al Settore dei Servizi Sociali del Comune di Massa". Il solo affrontare un tema così delicato e sensibile, che si inserisce nell'ambito di un'indagine penale che riguarda minori e persone fragili, dimostra quanto sia spregiudicata la vis polemica espressa dal Partito Democratico, che non perde occasione per fare dello sciacallaggio politico. Dopo averci provato, con scarso successo per il vero, sulla emergenza sanitaria (mascherine), su tematiche urbanistiche (Esselunga) e via dicendo, ecco un'altra fake news."
"Nessun discredito - si sottolinea - verso i servizi sociali è stato infatti gettato da questa amministrazione, la quale semmai si è dimostrata totalmente estranea alla vicenda giudiziaria, vittima anch'essa di comportamenti di altri che oggi sono al vaglio della competente magistratura. Dal momento che i fatti oggetto di indagini interessano un arco temporale che prende le mosse dal settembre 2017, forse è qualcun altro che vorrebbe autoassolversi. Non siamo certamente noi a doverci giustificare, visto che il settore dei servizi sociali è rimasto quello che abbiamo trovato. E quando abbiamo cercato di migliorarlo, proprio un Consigliere Comunale del PD ci ha accusato di grave ingerenza. Quanto più in generale al personale dell'Ente, pur avendo trovato una situazione difficile e complessa, non ci siamo mai persi d'animo e, anziché recriminare su quanto fatto in passato, ci siamo rimboccati le maniche iniziando un percorso di valutazione, senza alcun pregiudizio o discriminazione di sorta. Dai ruoli apicali in giù, il confronto è stato sempre volto alla valorizzazione di competenze e professionalità, rispetto umano e spirito di collaborazione. Purtroppo poco si è fatto negli anni passati sotto questo profilo e l'organico, anche dirigenziale, si è talmente ridimensionato da mettere alcuni settori in forte difficoltà".
"Se tra il 2013 e il 2018 - conclude - anziché vantarsi di bilanci in attivo, si fossero destinate le opportune risorse al mantenimento del livello occupazionale, magari attraverso quei concorsi che noi stiamo attivando, oggi forse ci saremmo trovati in una condizione più favorevole. Fa veramente specie che proprio coloro che dovrebbero assumersi la paternità di questa situazione pretendano oggi di farci la lezione e persino la morale".
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Questa mattina il sindaco Francesco De Pasquale si è recato all’ufficio elettorale del Comune per sottoscrivere la raccolta firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare per introdurre norme specifiche contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e contro la vendita e la promozione di oggetti con simboli fascisti e nazisti.
«Ho così raccolto l’invito del sindaco del Comune di Stazzema, Maurizio Verona – spiega il primo cittadino - che da tempo è impegnato nella difesa della memoria dell’eccidio avvenuto a Sant’Anna. L’ho fatto con lo stesso spirito che mi porta, ogni anno, a partecipare con grande coinvolgimento alle commemorazioni delle stragi che sono state perpetrate a Carrara: da quella di Bergiola Foscalina a quella di Avenza, senza dimenticare chi con coraggio, nonostante quei terribili episodi, ha affrontato a viso aperto la freddezza nazifascista, in primis le donne che si rivoltarono in piazza delle Erbe che non volevano abbandonare la nostra città. Queste vicende non appartengono al passato. Come ho già detto, da città decorata con la Medaglia d’Oro al Merito Civile per il contributo alla lotta di Liberazione, sono certo che Carrara darà il suo convinto supporto a questa lodevole iniziativa». Per portare la proposta lanciata dal Comune di Stazzema in Parlamento serviranno almeno 50.000 firme. Chi volesse apporre la firma, può presentarsi presso l’ufficio elettorale del Comune di Carrara in piazza Due giugno dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 12.30.
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Il "Movimento giovanile della sinistra Massa Carrara" ha raccolto l'invito lanciato nei giorni scorsi dal consigliere d'opposizione, Andrea Barotti, rendendosi subito disponibile a collaborare e sfoderando già proposte su cui lavorare.
"Negli scorsi giorni – dichiara il movimento - abbiamo letto un articolo del consigliere Andrea Barotti dove era presente in maniera molto chiara un invito, rivolto ai giovani, a prendere parte attivamente al dibattito politico locale. Eccoci! Siamo fermamente convinti che occorra un cambio di passo riguardo il modo di intendere la politica e la gestione della città".
"Siamo altresì consapevoli – proseguono i giovani della sinistra massese - che per raggiungere questo cambiamento non ci possiamo limitare ad un generico cambio generazionale. Vogliamo mettere in campo le nostre proposte, le nostre idee, la nostra capacità di esprimere le necessità dei giovani massesi e lo vogliamo fare insieme a chi, come nel caso di Barotti, condivide con noi una precisa idea di città, dettata da una comune appartenenza al campo del centrosinistra".
Siglata l'alleanza, ecco pronta la prima proposta di lavoro: "Dalla sinergia tra il nostro movimento e il consigliere, è nata la proposta di recuperare lo spazio verde in pieno centro storico adiacente a Piazza della Conca, interessato bombardamenti della seconda guerra mondiale, al fine di creare una “Piazza della Memoria”.
"In un colpo solo – commentano i giovani della sinistra - potrebbe nascere un luogo di memoria dal forte valore storico e una piazza in grado di dare respiro al centro città, di essere un punto di riferimento, diverso dalle piazze già esistenti, per i ragazzi".
"La nostra priorità – conclude il movimento - continua ad essere l’impegno per i giovani, il centrosinistra massese ha un bisogno vitale di forze fresche, facciamoci avanti!".
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Il sindaco Francesco De Pasquale invita tutti i cittadini a prestare massima attenzione per la possibile formazione di ghiaccio anche sulle strade del piano nel corso del fine settimana. L’invito è stato diramato a seguito di un incontro con il personale del settore Protezione Civile che ha valutato le previsioni meteo per le prossime ore.
A preoccupare è la drastica discesa delle temperature che comporterà con un elevato tasso di probabilità la formazione di ghiaccio sulle strade anche nelle zone a valle, soprattutto nelle aree più ombreggiate: «Abbiamo già predisposto un piano di intervento per lo spargimento del sale che riguarderà la viabilità da e per le frazioni a monte. Non è materialmente possibile effettuare la stessa operazione su tutte le strade del territorio comunale. Per questo invito tutti alla massima prudenza, anche sulla viabilità del piano dove nelle zone ombreggiate è possibile la formazione di lastre di ghiaccio» ha dichiarato il primo cittadino.
In particolare l’invito alla cittadinanza e agli automobilisti è quello di prestare la massima attenzione nelle prime ore della giornata e in quelle serali, quando le temperature sono più basse ed è più probabile la formazione del ghiaccio anche a causa delle precipitazioni registrate nelle scorse ore.
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La bozza del nuovo DPCM verrà resa nota nel pomeriggio della giornata odierna e prevederebbe ulteriori restrizioni a partire dal 16 gennaio con validità fino al 5 marzo.
Da domenica 17 gennaio l'Italia potrebbe finire nelle due liste di alto rischio e quindi di restrizioni per contenere l'epidemia di Covid-19: sono 9 le regioni e province autonome a rischiare l'arancione e tre addirittura il rosso.La Toscana potrebbe rimanere in zona gialla, ma data la proroga dello stato di emergenza fino al 30 aprile, saranno vietati gli spostamenti fra regioni. Gli impianti di sci saranno chiusi fino al 15 febbraio, dopo potranno aprire seguendo le disposizioni della Conferenza delle Regioni e validate dal comitato tecnico scientifico, mentre saranno aperti i musei nei giorni feriali nelle zone gialle: via libera dal 16 gennaio alle crociere, per le navi da crociera battente bandiera italiana, che dovranno ovviamente seguire le disposizioni ministeriali e i protocolli di sicurezza.
Da lunedì le scuole potranno adottare forme flessibili per la didattica in presenza, dal 50% al 75% , per le scuole superiori. Una novità è rappresentata da una mini proroga per l'invio delle cartelle esattoriali: sul tavolo del Consiglio dei ministri oltre alla richiesta di scostamento, che ammonterebbe a 32 miliardi e sarebbe destinato al finanziamento dei prossimi ristori, ci sarà anche un decreto legge ad hoc per rinviare a fine gennaio la ripresa dell'invio degli atti della riscossione, in attesa di un provvedimento più complessivo.
Sabato 16 tutte le regioni adotteranno ancora il colore vigente, quindi giallo rinforzato per la Toscana e va detto che sono al vaglio del governo , anche misure sia più restrittive, cioè un passaggio a zona arancione o rossa per un abbassamento delle soglie per l'inserimento e l'intervento sui cosiddetti 'indici di rischio': con 1 si va automaticamente in zona arancione, con 1,25 in zona rossa, ma potrebbe anche essere introdotta una zona franca, bianca, quindi un quarto colore, solo con incidenza sotto i 50 casi ogni 100 mila abitanti e Rt sotto a 1, tenendo sempre presenti le misure delle mascherine e del distanziamento.
Nelle zone rosse,si potrà andare a casa di amici e parenti, in massimo due persone:" Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata - si legge nella bozza - è consentito nell'ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale".Nei comuni con meno di 5 mila abitanti, dice ancora il decreto, potrà invece spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia"..Donatella Beneventi
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Nicola Pieruccini manifesta la sua adesione e supporto alla iniziativa dei ristoratori e baristi #ioapro, i quali, in segno di protesta verso le misure restrittive del governo, venerdì sera terranno aperto: la manifestazione, che ha avuto larga eco in tutto il paese, non ha trovato un'adesione unanime da parte della categoria e dal mondo della politica,diviso fra preferisce continuare a rispettare le regole e chi invece, esasperato da una situazione economica sempre più difficile da gestire, ricorre ad una azione di rottura e di disobbedienza.
"Aderiamo all'iniziativa dei ristoratori - dice Pieruccini - che terranno aperto venerdì sera per solidarizzare con loro per la difficilissima situazione in cui si trovano e per protestare contro le misure adottate dal governo nei loro confronti e invitiamo tutti i concittadini a fare altrettanto.
"Proprio su proposta della sezione di Carrara anche Matteo Salvini e l'ex ministro all'agricoltura Giammarco Centinaio hanno deciso di partecipare alla protesta – prosegue Pieruccini – e di questo siamo orgogliosi. Rispetteremo tutte le regole previste dal distanziamento, indosseremo le mascherine all'ingresso e all'uscita dei locali e a ogni tavolo non ci saranno più di quattro persone. Ricordiamo che i cittadini che si recheranno nei locali non rischieranno alcuna sanzione".
Anche per questo motivo, a giudizio del commissario leghista, è indispensabile che il popolo riprenda a far sentire la propria voce tornando, pur con tutte le attenzioni del caso, a vivere una serata fuori casa e in armonia, come ormai da troppo tempo non avviene: "Il pensiero va alle troppe libertà personali a cui un governo inadeguato ci ha costretto a rinunciare in questi mesi nonostante non abbia ottenuto alcun risultato soddisfacente nel contenimento della pandemia: siamo contemporaneamente il paese con il più alto numero di morti rispetto agli abitanti e quello con la più grave crisi economica e questi numeri dimostrano che, fino a oggi, in Italia si è chiuso più che in qualsiasi altro paese occidentale pur non attuando politiche sanitarie adeguate".
"Il secondo motivo della protesta - continua - riguarda l'esigenza di portare alla luce come alcune categorie soffrano la grave situazione più di altre e tra queste ci sono senza dubbio i ristoratori, costretti alla chiusura per l'autunno e le festività natalizia e dal prossimo week-end aperti solo a pranzo e in metà delle regioni italiane. A fronte di tutto questo gli ormai celeberrimi ristori del governo si sono dimostrati del tutto inadeguati e non in linea con quelli degli altri paesi occidentali che hanno sofferto di analoghe limitazioni".
Come detto, Pieruccini, assieme ad alcuni amici, si recherà venerdì sera a cena al Caffè Giardino di Marina di Carrara.
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