Politica
Partono a Carrara i restauri della statua di Beatrice d'Este, della statua della Sirena e a Codena del monumento ai caduti
Il monumento a Beatrice D'Este di piazza Alberica, la statua della Sirena di via Carriona e, non ultimo, il monumento ai caduti di piazza Rosselli a…

A Carrara continuano i cantieri e i disagi: prorogata fino a marzo la garatuità dei parcheggi del centro
Per ridurre i disagi a residenti, commercianti e visitatori a seguito dei numerosi cantieri attualmente in corso in tutta la città l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare…

Retiambiente Spa: opportuno rinviare l’Assemblea di Cermec per garantire piena validità delle deliberazioni
Retiambiente Spa, nel ringraziare i Comuni di Massa e Carrara per il coinvolgimento nel percorso di rinnovo dell’organo amministrativo di Cermec, informa di aver svolto…

Solo carbone, dalla Befana, per il comune di Massa: il bilancio di Rifondazione Comunista Massa
Il bilancio di fine anno del Circolo della montagna Rifondazione Comunista Massa: "Come da tradizione, anche quest'anno è arrivato il momento dei bilanci: bilancio che non…

"Il Pd non vuole ammettere la sconfitta elettorale della Provincia": il commento del consigliere Mirabella
Il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella commenta la polemica scatenata dal Pd Massa Carrara in seguito all'elezione del nuovo presidente della Provincia: "Questa non è…

Farneticante, egoreferenziale, un uomo solo al comando che manovra i suoi seguaci: il presidente Pd Massa Carrara Nicola Abruzzese replica al presidente della Provincia Valettini
Massa-Carrara, 28 dicembre 2025 – "Ora basta!": il sindaco di Aulla Roberto Valettini ha imparato velocemente il modus operandi dell'uomo solo al comando e guida, fa…

Luca Nicolini della segreteria del Pd Massa Carrara è il nuovo tesoriere regionale del Pd Toscana
Massa-Carrara, 27 dicembre 2025 – Luca Nicolini, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico di Massa-Carrara, è stato nominato nuovo Tesoriere regionale del PD Toscana.La nomina è…

Richiesta irresponsabile dettata dal livore di chi ha perso: il presidente della Provincia e sindaco di Aulla Roberto Valettini risponde all'invito del Pd Massa Carrara ai consiglieri di Aulla di passare all'opposizione
Inaccettabile ed irresponsabile la richiesta della segretaria del PD di invitare i miei consiglieri comunali iscritti al partito ad esprimere la sfiducia che paralizzerebbe l'attività…

Nel nostro gruppo nessuno ha 'tradito' e guai a chi lo afferma: i consiglieri della lista Arrighi Sindaco ribadiscono il loro voto a Giannetti per la Provincia, andata invece a Valettini
Natale avvelenato per i consiglieri e le consigliere della lista Serena Arrighi sindaco che hanno giusto aspettato Santo Stefano, per lanciare i loro strali contro chi avrebbe ininuato…

Il consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli sul bilancio previsionale del Comune di Carrara: "Ancora una volta ci si limita a incassare i frutti del buon lavoro di altri e il bilancio previsionale per legge deve chiudersi in pareggio"
«Per il quarto anno consecutivo – interviene il Consigliere M5S Matteo Martinelli – ci troviamo di fronte, in sede di discussione del bilancio previsionale, all'ennesimo…

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Hanno pompato l’evento per giorni, sottolineando che si trattava di una manifestazione pacifica, pacificante, che chiedeva solo una pace disarmata e disarmante. Teoricamente, anche non politica, anche perché tra i primi organizzatori c’era proprio l’Azione Cattolica e la Curia di Massa Carrara, con tanto di frate vescovo in prima fila, ma, subito sono cominciate le adesioni politiche, Cgil in primis, e quindi, in realtà, di non politico non c’era proprio nulla. Ma vabbè…qualcuno ha ancora creduto che lo scopo fosse veramente quello di manifestare per la pace, che, ancora teoricamente, dovrebbe voler dire avere a cuore le sofferenze di tutti, e non schierarsi con violenza contro qualcuno; dovrebbe, proprio per il nesso fondante del concetto di pace, essere aperta e inclusiva verso chiunque condivida e persegua la fine di ogni guerra e non fare cori di odio all’indirizzo di qualcuno, indicato da rappresentanti delle istituzioni, che, peraltro, per il proprio ruolo dovrebbero essere i primi a ricordarsi di rappresentare un’intera comunità e non solo quelli che votano per il loro partito. E, tuttavia, è esattamente, quanto è successo nella “manifestazione per una pace disarmata e disarmante” che si è tenuta sabato 6 settembre a Massa, con il momento clou - i proclami politici di alcuni partecipanti – proprio sotto il duomo di Massa e la sede della Curia, cioè nei luoghi simbolo di quella chiesa che, ancora, ancora, teoricamente, dovrebbe accogliere tutti e soprattutto non offendere popoli interi dandogli degli assassini. La folla abbondantemente armata di striscioni, bandiere della Palestina, e odio violento verso gli ebrei in generale, da quelli morti nei campi di concentramento a quelli che, oggi, hanno famigliari rapiti e uccisi da Hamas, sollecitata dal presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, ha, infatti, cominciato a urlare “assassini” riferito agli ebrei. Non, se mai, agli israeliani che approvano la reazione dell’attuale premier Netanyahu all’attacco del 7 ottobre, ma proprio all’intera stirpe e a tutti coloro di religione ebraica che vivono in qualsivoglia parte del mondo. Come, ad esempio, il consigliere del comune di Carrara Simone Caffaz, di religione ebraica, che non ha potuto non sentirsi toccato dal messaggio feroce lanciato da quella che si era stata spacciata per “manifestazione per la pace”. Assassini: generico, pregiudizievole, discriminatorio, razzista e soprattutto estremamente violento e fomentatore di odio. Chiedere la pace fomentando l’odio è come urlare per chiedere il silenzio. Una gravissima offesa alla storia, a un popolo, a una religione e al buon senso di tanta gente che condanna davvero la guerra e non la usa per raccogliere consensi politici.
Ecco la riflessione che Simone Caffaz ha postato sulla sua pagina facebook: “Sono avvilito, incredulo e sconcertato dalla manifestazione organizzata dalla curia ieri sera a Massa. L'apice è stato toccato con il discorso del presidente della provincia Gianni Lorenzetti, che ha parlato a nome di tutte le istituzioni della provincia, senza che nessuno dei presenti dissentisse o prendesse le distanze. Anche se Lorenzetti non è nuovo ad iniziative “opinabili” sul tema, lo conosco come una persona scaltra ma mite e moderata e mai mi sarei aspettato da lui un intervento che potrebbe essere letto a scuola come emblematico del nuovo antisemitismo. Siccome conosco già la facile obiezione (“la buttate sempre sull'antisemitismo”), proverò a spiegare in dettaglio il concetto e quindi perché il suo intervento è simbolico del nuovo antisemitismo.
Innanzitutto perché crea un'equazione tra la Shoah e la guerra a Gaza (“Quel popolo che ha subito tante privazioni nei campi di concentramento sta esercitando nei confronti di un altro popolo quello che loro avevano subito e questo è inconcepibile”). Al di là del fatto che chiunque non sia obnubilato da un'ottusa faziosità non puo' che vedere le abnormi differenze tra i due fatti storici (il razzismo di stato, le leggi razziali, le discriminazioni, la creazione dei ghetti, il sequestro dei beni, le persecuzioni, gli omicidi sommari e di massa, l'impossibilità di trovare una salvezza, la creazione della macchina della morte, i campi di sterminio, ecc. ecc.), l'“Unicità della Shoah” fu un concetto coniato dal premio nobel per la pace Elie Wiesel nel 1969 e da allora fatto proprio dalla quasi totalità della storiografia, eccezion fatta per qualche storico di estrema destra che, non a caso, è stato nel tempo accusato di “negazionismo”. Lorenzetti nel suo intervento ha quindi negato l'unicità della shoah, creando una similitudine con la guerra di Gaza che, comunque la si pensi, è imparagonabile alla shoah per grandezza, modalità, dimensioni, ecc. ecc. Inutile ricordare che questo, soprattutto a sinistra, era un argomento tabù fino a un paio di anni fa, tale da far considerare un paria culturale chiunque lo usasse.
Lorenzetti in realtà ha fatto anche peggio perché, dimenticandosi di Hamas e di tutto il resto, ha attribuito la responsabilità della guerra a Gaza non agli israeliani (cosa già di per sé razzista, come dimostrano le ripetute e partecipate manifestazioni di dissenso alle politiche del governo Netanyahu a cui hanno aderito centinaia di migliaia di israeliani) ma al “popolo che ha subito tante privazioni nei campo di concentramento” e cioè agli ebrei creando una inaudita responsabilità collettiva dall'appartenenza a un credo religioso. L'ebreo quindi è colpevole, in quanto tale, della “nuova shoah”, quella che sta “esercitando” (verbo usato da Lorenzetti) a Gaza.
A quel punto si leva dal pubblico il coro “Assassini, assassini” indirizzato agli ebrei: di quelli stava parlando Lorenzetti. E già, gli ebrei sono assassini, lo sono sempre stati per la vulgata per quei pregiudizi che oggi vengono ravvivati. Hanno innanzitutto assassinato Gesù Cristo, ma poi secondo una teoria molto diffusa nelle comunità cristiane anche i bambini, facendo uso del loro sangue per scopi magico-religiosi. Questa è stata la falsa credenza durata secoli nel Medioevo e oltre, credenza che ha prodotto una minaccia costante per le comunità ebraiche, i cui membri in ogni momento potevano essere accusati dell’atroce delitto, divenendo vittime di linciaggi, processi sommari, espulsioni. “Assassini” grida il "popolo". Il tutto mentre il vescovo, organizzatore della serata, tace e non dissente.
Ma torniamo a Lorenzetti perchè il meglio (o il peggio) per lui deve ancora arrivare. Con un italiano stentato e un linguaggio totalmente inappropriato, dimostra di non sapere cos'è la Giornata della memoria istituita nel 2000 (“la celebriamo da 80 anni” afferma stufato), insiste nel confondere israeliani ed ebrei (“nel disastro di quell'ottobre sono stati rapiti e uccisi gli ebrei”) e infine, non pago, tira fuori il più grande, banale e allucinato pregiudizio: gli ebrei per Lorenzetti sono ricchi e potenti. “Il mondo – afferma il presidente della provincia – che oggi vediamo va in una direzione sbagliata, quella del potere di chi è sempre più ricco e vuole diventare ancora più ricco perchè, attraverso la ricchezza, esercita il potere”. Però per Lorenzetti, fortunatamente, c'è un altro potere, quello “del popolo e della gente, è la vostra indignazione che si deve far sentire per far cambiare le cose”. Quindi, da una parte gli ebrei ricchi e potenti che vogliono dominare il mondo e dall'altra il popolo che deve reagire e si deve indignare.
Se non avessi sentito con le mie orecchie queste frasi, ripostate da un iper-eccitato Lorenzetti sui propri canali social probabilmente non rendendosi conto dello stesso significato delle sue parole, giuro che non ci avrei creduto. Questo però deve indurre tutti, al fine di coltivare ancora qualche speranza, a riflettere su quale sia il grado di fanatismo, disinformazione e falsificazione storica raggiunti nel dibattito pubblico e di come, ancor prima di guardare quello che succede in giro per il mondo, sia importante guardare cosa succede da noi, in Italia, a Massa-Carrara, ora. Perchè, come dice Lorenzetti, saremo anche “medaglia d'oro al valor militare”, ma a quella medaglia non stiamo facendo onore”.
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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dal consigliere dell'opposizione del comune di Carrara Simone Caffaz che replica alle recenti dichiarazioni rilasciate da Gianni Lorenzetti, sindaco di Montignoso e presidente della provincia di Massa e Carrara, in occasione della "Fiaccolata per la pace" organizzata sabato 6 settembre.
"Sono avvilito, incredulo e sconcertato dalla manifestazione organizzata dalla curia - sabato 6 settembre - a Massa. L'apice è stato toccato con il discorso di Gianni Lorenzetti, che ha parlato a nome di tutte le istituzioni della provincia, senza che nessuno dei presenti dissentisse o prendesse le distanze. Anche se Lorenzetti non è nuovo ad iniziative "opinabili" sul tema, lo conosco come una persona scaltra ma mite e moderata e mai mi sarei aspettato da lui un intervento che potrebbe essere letto a scuola come emblematico del nuovo antisemitismo. Siccome conosco già la facile obiezione - "la buttate sempre sull'antisemitismo" -, proverò a spiegare in dettaglio il concetto e quindi perché il suo intervento è simbolico del nuovo antisemitismo.Innanzitutto perché crea un'equazione tra la Shoah e la guerra a Gaza - "Quel popolo che ha subito tante privazioni nei campi di concentramento sta esercitando nei confronti di un altro popolo quello che loro avevano subito e questo è inconcepibile" -. Al di là del fatto che chiunque non sia obnubilato da un'ottusa faziosità non puo' che vedere le abnormi differenze tra i due fatti storici - il razzismo di stato, le leggi razziali, le discriminazioni, la creazione dei ghetti, il sequestro dei beni, le persecuzioni, gli omicidi sommari e di massa, l'impossibilità di trovare una salvezza, la creazione della macchina della morte, i campi di sterminio, ecc. ecc.- , l'"Unicità della Shoah" fu un concetto coniato dal premio nobel per la pace Elie Wiesel nel 1969 e da allora fatto proprio dalla quasi totalità della storiografia, eccezion fatta per qualche storico di estrema destra che, non a caso, è stato nel tempo accusato di "negazionismo". Lorenzetti nel suo intervento ha quindi negato l'unicità della shoah, creando una similitudine con la guerra di Gaza che, comunque la si pensi, è imparagonabile alla shoah per grandezza, modalità, dimensioni, ecc. ecc. Inutile ricordare che questo, soprattutto a sinistra, era un argomento tabù fino a un paio di anni fa, tale da far considerare un paria culturale chiunque lo usasse.Lorenzetti in realtà ha fatto anche peggio perchè, dimenticandosi di Hamas e di tutto il resto, ha attribuito la responsabilità della guerra a Gaza non agli israeliani - cosa già di per sé razzista, come dimostrano le ripetute e partecipate manifestazioni di dissenso alle politiche del governo Netanyahu a cui hanno aderito centinaia di migliaia di israeliani - ma al "popolo che ha subito tante privazioni nei campio di concentramento" e cioè agli ebrei creando una inaudita responsabilità collettiva dall'appartenenza a un credo religioso. L'ebreo quindi è colpevole, in quanto tale, della "nuova shoah", quella che sta "esercitando" - verbo usato da Lorenzetti - a Gaza. A quel punto si leva dal pubblico il coro "Assassini, assassini" indirizzato, ripeto, agli ebrei perchè di quelli stava parlando Lorenzetti. E già, gli ebrei sono assassini, lo sono sempre stati per quei pregiudizi che oggi vengono ravvivati. Hanno assassinato innanzitutto Gesù Cristo, ma poi secondo una credenza molto diffusa nelle comunità cristiane anche i bambini facendo uso del loro sangue per scopi magico-religiosi. Questa è stata la falsa credenza durata secoli nel Medioevo e oltre, credenza che ha prodotto una minaccia costante per le comunità ebraiche, i cui membri in ogni momento potevano essere accusati dell'atroce delitto, divenendo vittime di linciaggi, processi sommari, espulsioni. "Assassini". Il tutto mentre il vescovo, organizzatore della serata, non solo non diceva una parola di dissenso. Ma torniamo a Lorenzetti perchè il meglio - o il peggio - per lui deve ancora arrivare. Con un italiano stentato e un linguaggio totalmente inappropriato, dimostra di non sapere cos'è la Giornata della memoria istituita nel 2000 - "la celebriamo da 80 anni" afferma stufato -, insiste sulla confusione tra israeliani ed ebrei - "nel disastro di quell'ottobre sono stati rapiti e uccisi gli ebrei" - e infine, non pago, tira fuori il più grande, banale e allucinato pregiudizio: gli ebrei per Lorenzetti sono ricchi e potenti. "Il mondo – afferma il presidente della provincia – che oggi vediamo va in una direzione sbagliata, quella del potere di chi è sempre più ricco e vuole diventare ancora più ricco perchè, attraverso la ricchezza, esercita il potere". Però per Lorenzetti, fortunatamente, c'è un altro potere, quello "del popolo e della gente, è la vostra indignazione che si deve far sentire per far cambiare le cose". Quindi, da una parte gli ebrei ricchi e potenti che vogliono dominare il mondo ai danno del popolo che deve reagire e si deve indignare. Se non avessi sentito con le mie orecchie queste frasi, ripostate da un iper-eccitato Lorenzetti sui propri canali social probabilmente non rendendosi conto dello stesso significato delle sue parole, giuro che non ci avrei creduto. Questo però deve indurre tutti, al fine di coltivare ancora qualche speranza, a riflettere su quale sia il grado di fanatismo, disinformazione e falsificazione storica raggiunti nel dibattito pubblico e di come, ancor prima di guardare quello che succede in giro per il mondo, sia importante guardare cosa succede da noi, in Italia, a Massa-Carrara, ora. Perchè, come dice Lorenzetti, saremo anche "medaglia d'oro al valor militare", ma a quella medaglia non stiamo facendo onore".
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Ci saranno anche i rappresentanti dell'amministrazione massese alla fiaccolata per la pace prevista per sabato 6 settembre a Massa. Ecco l'annuncio degli amministratori: "Come amministrazione comunale condividiamo profondamente lo spirito con cui la Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli ha voluto promuovere per domani sera una fiaccolata per la pace.La pace non è un concetto astratto: è un bisogno concreto e urgente, che interpella la coscienza di ciascuno di noi e che deve essere richiesto con forza a tutte le parti coinvolte in qualunque conflitto. Solo scegliendo il dialogo sarà possibile restituire speranza ai popoli e permettere a ogni comunità di tornare a guardare al proprio futuro con fiducia. Il dialogo e il rispetto reciproco, anche tra posizioni e culture diverse, sono strumenti imprescindibili per costruire una società giusta e solidale. Ognuno di noi, nel proprio ruolo, è chiamato a fare la sua parte in questo percorso. Iniziative come questa fiaccolata hanno il grande merito di non puntare il dito contro nessuno, ma di tenere alta l’unica richiesta che davvero conta per noi: pace, per tutti e ovunque. Ringraziamo il Vescovo Fra’ Mario e la Diocesi per questo invito alla speranza, che unisce e non divide, che ci ricorda che la pace è la più disarmante e la più disarmata delle forze e che siamo tutti dalla sua parte".
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"Un’altra donna è morta pedalando in bicicletta sulle nostre strade e ancora una volta è una turista. Non sono accettabili i decessi stradali perché l’infrastruttura ciclabile della nostra città non è all’altezza delle sfide che una città moderna deve saper cogliere. Possiamo ancora tollerare che si perda la vita pedalando in città?" dichiara la consigliera Bennati. “Ho dovuto ascoltare negli ultimi mesi risposte superficiali, da parte dell’amministrazione, a ogni mia interrogazione sulla condizione dell’infrastruttura ciclabile massese. La risposta sulla mancanza di segnalazioni per la ciclabile che scorre lungo l’Aurelia credo rimarrà nella storia politica della città come emblema di pessimo governo del territorio. ” sottolinea Bennati. Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, da due anni chiede in maniera sistematica all’amministrazione Persiani di affrontare il tema della mobilità e del traffico. Riteniamo preoccupante che la mancanza di infrastrutture adeguate per chi pedala nella nostra città possa aumentare la probabilità di morire. Occorre creare le condizioni per dotare la città di una infrastruttura ciclabile moderna; continuando con il modello auto/camion Massa diventerà una città sempre meno attrattiva e inadatta a soddisfare i bisogni delle persone. Ci sorprende che questo stato di cose non veda gli operatori del turismo in prima linea nel chiedere un cambiamento del modello di mobilità urbana. Oggi i luoghi del turismo che non risentono della crisi economica sono quelli dove si sono fatti forti investimenti pubblici sul modello di turismo lento.
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I dati più recenti sull’occupazione a Massa Carrara parlano chiaro: nel 2023 le assunzioni totali erano state 32.811, mentre nel 2024 sono scese a 31.768. Una diminuzione di quasi 900 posti, che non può essere liquidata come una semplice oscillazione statistica, ma che conferma una tendenza strutturale di fragilità del mercato del lavoro locale.Si tratta delle assunzioni a vario titolo, acquisite ovviamente al netto delle cessazioni (dato non disponibile), comparando il 1° trimestre 2024 con il 1° trimestre 2025. La fonte è il Centro per l’Impiego – Regione Toscana, Sistema Integrato Lavoro (S.I.L.) 2025.
I settori più colpiti risultano l’edilizia, il commercio, gli alberghi e ristoranti, oltre al contenitore statistico “Altro”, che raccoglie voci eterogenee.
Agricoltura: 247 → 260 (+5%)
Industria: 1.268 → 1.358 (+6,63%)
Edilizia: 739 → 610 (–17,46%)
Commercio: 610 → 552 (–9,51%)
Trasporti e magazzinaggio: 335 → 295 (–11,95%)
Turismo: 1.267 → 1.005 (–20,68%)
Pubblica amministrazione, istruzione e sanità: 916 → 974 (+5,95%)
Servizi alle imprese: 827 → 923 (+3,84%)
“Altro”: 1.506 → 923 (–61,28%)
Totale: 7.715 → 6.837 (–11,39%).
Nel turismo e nei servizi l’occupazione mostra segnali di tenuta, ma con contratti spesso stagionali e precari. Il marmo non genera filiera: al “monte” il dato resta sostanzialmente stabile, seppur in lieve calo (intorno alle 650 assunzioni, rispetto alle 700 precedenti). Il contenitore “Altro” è una zona franca per dati che non hanno collocazione più specifica. Comprende anche le attività di caregivers al servizio delle persone e delle famiglie. Data la modestia dei numeri provinciali, questa voce appare numericamente preponderante in negativo, ma va sempre contestualizzata in un’analisi generale dei settori principali. La pubblica amministrazione recupera qualcosa, ma scontava cali consistenti negli anni precedenti. Le fasce più deboli restano giovani e donne, con accesso difficile a un lavoro stabile e opportunità di crescita professionale limitate. Anche gli over 50, in uscita da crisi aziendali, rischiano di rimanere ai margini senza politiche di ricollocazione efficaci.
“Il dato che emerge – sottolinea la Segreteria CISL Toscana Nord – è che Massa Carrara sta perdendo occasioni di sviluppo e non attrae investimenti come dovrebbe. Se non si interviene con una strategia chiara, rischiamo un lento impoverimento del territorio, con meno lavoro e meno futuro per le nuove generazioni”. Cisl Toscana Nord propone investimenti su formazione e riqualificazione professionale, in particolare sui nuovi profili richiesti dalla transizione digitale ed ecologica, e per intercettare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. La nostra industria, che continua a crescere, necessita di competenze che oggi non riusciamo a formare preventivamente. (Un esempio storico: la costruzione delle ferrovie montane a Carrara, a fine ’800, portò in zona figure professionali tedesche, inglesi e svizzere, che affiancarono le maestranze locali, portando qualità e diversità positiva). Una politica industriale mirata, capace di rilanciare il settore lapideo in chiave sostenibile e innovativa, e di attrarre nuove imprese sul territorio utilizzando in modo oculato le poche aree rimaste disponibili. “Dietro ai numeri ci sono persone, famiglie e comunità – aggiunge la CISL –. Serve un’assunzione di responsabilità collettiva per dare a Massa Carrara una prospettiva di sviluppo e di lavoro dignitoso”.
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L’assemblea di Fiepet Confesercenti Massa Carrara, la federazione che rappresenta il settore dei pubblici esercizi, ha eletto la nuova Presidenza Provinciale. Alla guida è stato nominato Francesco Bennati (Bar La Madonnina), affiancato da Alessia Rossi (Bar Pasticceria Le Delizie di Alessia), Eleonora Riccardi (Bar Bonnie & Clyde), Claudio Di Rosa (Ristorante La Lisca), Silvio David Pedri (Pizzeria Ristorante La Carretta), Denny Tonlazzerini (Pizzeria Dietro l'angolo) e Alessandro Vitale (Ristorante Sapore di Mare).Durante l’assemblea sono stati affrontati i principali temi per il comparto: dalla sicurezza urbana alla gestione degli spazi esterni, fino alla movida notturna, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra esigenze delle imprese e vivibilità delle città. Priorità anche alla lotta all’abusivismo e alla concorrenza sleale, al rafforzamento della formazione professionale, alla promozione dell’enogastronomia come motore economico e turistico e alla definizione di una fiscalità più equa per le imprese. "Il nostro impegno sarà volto a tutelare e valorizzare il settore, rafforzando la collaborazione con le istituzioni e garantendo regole certe per tutti – ha dichiarato il Presidente Bennati –. Vogliamo costruire una strategia condivisa per la crescita delle imprese, il decoro urbano e l’attrattività turistica del territorio.Tra gli obiettivi prioritari della nuova Presidenza sono stati individuati: un’adeguata cabina di regia per l’accoglienza turistica, il contrasto al degrado urbano e opportune politiche per il reperimento del personale. Fiepet Confesercenti raccoglie la sfida del futuro, confermando il proprio impegno per la competitività e la sostenibilità del settore dei pubblici esercizi del territorio apuano”.
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Martedì 2 Settembre la Commissione 4 Sanità e Sociale del comune di Carrara ha incontrato il professor Fabrizio Rocca, presidente della Consulta per gli Anziani del nostro Comune, che ha illustrato le numerose attività svolte e le iniziative in corso e proposte dalla Consulta in questo primo anno di attività. L’incontro è stata però soprattutto l’occasione per presentare il Carrara Age Pride, che si terrà il prossimo Venerdì 5 Settembre al Parco della Padula, cui tutti gli interessati sono invitati ad intervenire. Per facilitare l’accesso un servizio navetta gratuito per il Parco della Padula sarà effettuato alle ore 17.00 ed alle ore 17.20 da piazza Due Giugno.
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"Dovevano concludersi entro il 31 luglio, i lavori in via Turati, accanto alla stazione ferroviaria di Avenza, dopo il crollo della ringhiera che aveva fatto temere il peggio. L’amministrazione comunale aveva promesso tempi rapidi, rassicurando i cittadini con una scadenza precisa. Ma siamo a settembre, e la realtà è ben diversa: l’area è ancora transennata, i cantieri fermi mentre i disagi per pendolari e residenti continuano senza sosta". A parlare è il consigliere comunale della Lista Ferri, Filippo Mirabella, che spiega:" La zona è inaccessibile da mesi, i parcheggi sono ridotti al minimo e chi ogni giorno deve prendere il treno per lavoro o studio è costretto a destreggiarsi tra caos, insicurezza e mancanza di informazioni. Non si tratta solo di un problema logistico, ma di un evidente fallimento nella gestione pubblica. Il crollo era stato preceduto da anni di segnalazioni inascoltate sul deterioramento del muro. Solo dopo l'incidente – che ha sfiorato la tragedia – l'amministrazione Arrighi aveva promesso interventi immediati. Ma oggi, a distanza di mesi, i lavori non sono nemmeno realmente iniziati. Questa è solo l’ennesima presa in giro nei confronti di un intero quartiere, lasciato nell’abbandono. La data del 31 luglio era ben visibile sulla segnaletica del cantiere, ma è stata completamente ignorata. Nessuna proroga ufficiale, nessuna comunicazione, nessuna nuova scadenza: solo silenzio. La stazione di Avenza è un nodo strategico per centinaia di lavoratori e studenti, ma viene trattata come una periferia dimenticata. La mancata messa in sicurezza definitiva dell’area rappresenta anche un serio rischio per l’incolumità pubblica, oltre che un disservizio ormai cronico. Quella che vediamo oggi è l’immagine plastica dell’amministrazione Arrighi: promesse non mantenute, parole vuote, nessuna concretezza. Avenza resta soffocata da transenne, incuria, rifiuti e un’assenza totale di risposte da parte del comune. Nel frattempo, il Partito Democratico – che sostiene la giunta – tace. Ma il degrado avanza, e Avenza ne è simbolo evidente. Il mancato rispetto della scadenza del 31 luglio è solo l’ultimo tassello di una gestione che continua a far pagare ai cittadini il prezzo di inadempienze e ritardi. Avevano promesso: "I lavori saranno immediati". Non era vero. E oggi, nessuno si assume la responsabilità del fallimento. Nessuna voce istituzionale si leva per spiegare, aggiornare o scusarsi. E così, tra disagi quotidiani e parcheggi introvabili, i cittadini si arrangiano come possono. Da soli, ancora una volta".
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