Politica
Massa Capitale della Cultura: la Lega replica al PD: "Coinvolgimento e partecipazione dal basso, il progetto unisce il territorio"
«Quando si parla di cultura, il PD è convinto di dover avere l'imprimatur su ogni iniziativa e su ogni scelta» – dichiara Andrea Tosi, segretario provinciale…

Piano regolatore del porto di Carrara da salvare secondo l'Autorità Portuale del Mar Ligure Orientale: i dubbi dei Paladini Apuoversiliesi
Le notizie, comparse sui media locali, relative all’intenzione di salvare il paino regolatore del porto di Marina di Carrara, espressa dal commissario dell’Autorità Portuale della Liguria Orientale, Bruno…

Caso Cermec - comune di Pisa: debito che ricade sui cittadini di Carrara secondo il consigliere Mirabella
Il consigliere della Lista Ferri ripercorre la vicenda Cermec- comune di Pisa: "Non sorprende la presa di posizione del PD sul ricorso di Pisa contro l'Amministrazione Arrighi ma…

"Aumento dell'aggio ai tabaccai per prodotti del monopolio e i servizi di gioco": la richiesta di Raffaele Grande e Confimpresa
I tabaccai tornano a far sentire la propria voce. A lanciare l’appello dal territorio apuano è Raffaele Grande, rappresentante della categoria all’interno di Confimpresa Massa-Carrara, che chiede con…

Banda di extracomunitari sale sul bus senza biglietto e spaventa autista e passeggeri: situazione del trasporto pubblico fuori controllo secondo il consigliere Bernardi
Ritardi, corse saltate, autisti lasciati soli e zero sicurezza per i passeggeri: sarebbe questa la situazione del trasporto pubblico affidato ad Autolinee Toscane secondo il report del consigliere…

Quote Cermec rifiutate da Pisa per Retiambiente: "Difenderemo gli interessi dell'intera Ato costiera" dichiara il Pd di Carrara
La segreteria del Pd di Carrara ha commentato il ricorso straordinario presentato dal comune di Pisa contro quanto deciso dai comuni di Massa e di Carrara, sul conferimento…

Gli accessi aumentano alla Pubblica Assistenza di Marina di Carrara, struttura privata e a pagamento, perchè mancano i punti di primo soccorso pubblici promessi da Asl e mai realizzati: la denuncia del Comitato Saluta Pubblica Massa Carrara
La notizia del crescente numero di accessi agli ambulatori della Pubblica Assistenza di Carrara, servizio privato e a pagamento non è stata gradita dal Comitato Salute Pubblica Massa…

Sopralluogo di Fratelli d’Italia al Castello di Moneta: “Subito un progetto per salvarlo, ci sono possibilità concrete di finanziamento”
Nel pomeriggio di giovedì 7 agosto il capogruppo della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Alessandro Amorese (Fratelli d’Italia), ha effettuato un sopralluogo al Castello di Moneta a…

Il Polo P&S: la spiaggia libera alla foce del Ricortola non è degna di una città turistica
“La condizione della spiaggia libera alla foce del torrente Ricortola è una vergogna inaccettabile in pieno Agosto. Chi deve controllare che il litorale sia in condizioni presentabili? La…

Candidatura di Massa a Capitale Italiana della Cultura 2028: "Una sfida che unisce il territorio" secondo l'onorevole Barabotti
L'onorevole Andrea Barabotti, deputato della Lega ha commentato la candidatura di Massa a Capitale Italiana della cultura 2028: "La candidatura di Massa a Capitale Italiana della Cultura per…

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"Neanche il feroce maltempo ha fermato i criminali che imperversano, ormai abitualmente, a Carrara e in particolare nel quartiere di Avenza. Nella notte tra venerdì e sabato i malviventi hanno fatto saltare il bancomat dell'istituto di credito Bper a distanza di soli due mesi dall'assalto alla filiale di Fossola. Nonostante i proclami del sindaco di Carrara, Serena Arrighi, la situazione di degrado e di insicurezza non accenna a diminuire. L'organico delle forze dell'ordine a Carrara, come è a tutti noto, è completo e le invettive del sindaco Arrighi contro il governo servono soltanto a tentare di mascherare la sua inefficienza. Del resto, la priorità della giunta di Carrara è quella di dedicare monumenti a Che Guevara". Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia del Senato. "In realtà Carrara, in particolare in alcune zone come Avenza, è mdiventata il regno dei delinquenti, degli sbandati e degli irregolari. Non vorremmo che, di questo passo, in città fossero proprio i delinquenti a dettare legge e che il prossimo monumento carrarino venisse dedicato alla Banda Bassotti", conclude Campione.
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“Mi sembra fin troppo semplicistico ottenere fondi destinati al territorio e investirli tanto per spenderli. In certi casi sarebbe sicuramente meglio fare senza ed effettuare però interventi di riqualificazione e recupero magari più semplici, ma meno invasivi” lo dice il presidente di Massa Città Nuova Stefano Benedetti che aggiunge: “L’ amministrazione comunale di Massa, sta eseguendo lavori che sulla carta dovrebbero essere di recupero e riqualificazione, ma che in realtà risulteranno essere distruttivi per questa parte di costa. Nella stessa zona insiste la storica Torre Fiat e lo stesso parco prima dell’ intervento, era un’oasi naturale molto frequentata da atleti e persone in cerca di relax. Nel periodo estivo, l’estrema vicinanza con il mare, attirava la presenza dei turisti che frequentano la spiaggia limitrofa. Con questo progetto che prevede la realizzazione di casermoni costruiti a pochi metri dal mare, l’economia turistica avrà solo da perderci e nel merito è difficile capire se, è perché, la commissione paesaggistica abbia rilasciato parere favorevole, nonostante il palese impatto visivo del tutto negativo a causa della presenza di queste imponenti strutture. Nel merito, è bene sapere che il Piano Paesaggistico Regionale è uno strumento urbanistico previsto dalla legislazione e redatto dalla Regione congiuntamente al Ministero della Cultura. Lo stesso, individua i progetti prioritari per la conservazione, il recupero, la riqualificazione , la valorizzazione e la gestione del paesaggio. Per questo motivo non si comprende come sia stato possibile superare il vincolo paesaggistico riservato ai parchi pubblici, per permettere la realizzazione di un progetto così impattante che causerà sicuri danni all’economia turistica”. Benedetti si è rivolto al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al ministero della cultura e a quello dell’ambiente chiedendo un intervento per accertare lo scempio in corso e quindi per ordinare il conseguente ripristino dello stato dei luoghi.
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Mycelium è in presidio fisso per la Pace da alcuni mesi, a Massa. Con questa iniziativa si vuole creare un punto di riferimento sul territorio per una cittadinanza attiva e consapevole in tema di diritti fondamentali e, soprattutto, mantenere l'attenzione sul tema della PACE e i diritti umani, contro la militarizzazione e la follia della guerra, tutte le guerre, attraverso una corretta informazione per contrastare una propaganda che giustifica massacri di bambini e sofferenze inaudite inferte a intere popolazioni e che restituisce una realtà distorta di quel che accade sui territori in conflitto. Sarà un'occasione per conoscersi, fare rete, scambiare informazioni e contatti ma anche per accogliere e raccogliere proteste e proposte, uno spazio di condivisione e collaborazione per idee e realizzazione di iniziative su obbiettivi comuni.
Per info e contatti:
L'Europa si sta trasformando in una macchina da guerra. La scelta del piano di riarmo da 800 miliardi riflette un'Europa che ha tradito i suoi principi fondanti. L'Unione Europea non ha mai realizzato il sogno di pace e cooperazione tra i popoli, progetto sul quale era nata ma si è trasformata in un'Europa delle banche, con legami opachi con i lobbisti, sostenendo politiche di austerità e calpestando i diritti dei cittadini. Oggi, la sua metamorfosi in un’Europa militarista non sorprende più. La narrativa della "difesa" contro una presunta minaccia russa è solo uno specchietto per le allodole, un pretesto per militarizzare le economie e arricchire le lobby delle armi, mentre i cittadini pagano il prezzo di questa follia. Oggi si distoglie l'attenzione con un dibattito sul fantomatico “esercito europeo”, che non è il vero tema in questione, gli 800 miliardi previsti non sono destinati a un esercito europeo unificato, ma al riarmo dei singoli stati, con la riconversione delle loro economie in economie di guerra, e con investimenti, a partire dai risparmi dei cittadini, in armi. Tutto ciò sottrarrà, inevitabilmente, risorse vitali per la sanità, l'istruzione e la cultura nei prossimi anni, portando al collasso non solo il nostro tessuto produttivo ed economico più virtuoso ma anche sociale, i nostri diritti fondamentali. La cosiddetta "PACE GIUSTA" è un'illusione che giustifica l'invio di armi e la militarizzazione del continente, ignorando ogni possibilità di risoluzione pacifica dei conflitti. Le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, e dell'Alta rappresentante per gli Affari esteri, Kaja Kallas, sono chiare: l'Europa deve prepararsi a una lunga guerra. Ma chi pagherà le conseguenze di questa escalation? Saranno i giovani, le famiglie, i cittadini comuni a subire le conseguenze in termini di vite umane, economiche e sociali di una guerra che non è la loro, per gli interessi di pochi. Non possiamo permettere che la nostra società venga trascinata in un conflitto dai risvolti imprevedibili che minaccia le nostre vite, i nostri diritti e il nostro futuro. È tempo di dire basta a questa spirale di follia e che non contempla un reale impegno per la pace e la giustizia sociale e attenzione verso i reali bisogni della popolazione. Non possiamo rimanere in silenzio mentre l'Europa si trasforma in un continente guerrafondaio. Facciamo sentire la nostra voce, uniti per la pace, un futuro senza guerre, per i nostri figli e le generazioni future. È il momento di agire! L'Europa si sta trasformando in una macchina da guerra. La scelta del piano di riarmo da 800 miliardi riflette un'Europa che ha tradito i suoi principi fondanti. L'Unione Europea non ha mai realizzato il sogno di pace e cooperazione tra i popoli, progetto sul quale era nata ma si è trasformata in un'Europa delle banche, con legami opachi con i lobbisti, sostenendo politiche di austerità e calpestando i diritti dei cittadini. Oggi, la sua metamorfosi in un’Europa militarista non sorprende più. La narrativa della "difesa" contro una presunta minaccia russa è solo uno specchietto per le allodole, un pretesto per militarizzare le economie e arricchire le lobby delle armi, mentre i cittadini pagano il prezzo di questa follia. Oggi si distoglie l'attenzione con un dibattito sul fantomatico “esercito europeo”, che non è il vero tema in questione, gli 800 miliardi previsti non sono destinati a un esercito europeo unificato, ma al riarmo dei singoli stati, con la riconversione delle loro economie in economie di guerra, e con investimenti, a partire dai risparmi dei cittadini, in armi. Tutto ciò sottrarrà, inevitabilmente, risorse vitali per la sanità, l'istruzione e la cultura nei prossimi anni, portando al collasso non solo il nostro tessuto produttivo ed economico più virtuoso ma anche sociale, i nostri diritti fondamentali. La cosiddetta "PACE GIUSTA" è un'illusione che giustifica l'invio di armi e la militarizzazione del continente, ignorando ogni possibilità di risoluzione pacifica dei conflitti. Le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, e dell'Alta rappresentante per gli Affari esteri, Kaja Kallas, sono chiare: l'Europa deve prepararsi a una lunga guerra. Ma chi pagherà le conseguenze di questa escalation? Saranno i giovani, le famiglie, i cittadini comuni a subire le conseguenze in termini di vite umane, economiche e sociali di una guerra che non è la loro, per gli interessi di pochi.
Non possiamo permettere che la nostra società venga trascinata in un conflitto dai risvolti imprevedibili che minaccia le nostre vite, i nostri diritti e il nostro futuro. È tempo di dire basta a questa spirale di follia e che non contempla un reale impegno per la pace e la giustizia sociale e attenzione verso i reali bisogni della popolazione. Non possiamo rimanere in silenzio mentre l'Europa si trasforma in un continente guerrafondaio.
Facciamo sentire la nostra voce, uniti per la pace, un futuro senza guerre, per i nostri figli e le generazioni future. È il momento di agire!

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L'ennesimo atto criminale compiuto ad Avenza è stato analizzato da Michela Pinelli di Avenza R-Esiste: "I due boati che hanno riecheggiato nella notte, ad Avenza, per l’assalto al bancomat della banca BPER di via Giovan Pietro, si spera che abbiano risvegliato dal sonno non solo i cittadini ma, anche le coscienze di chi non capisce che la definizione di paura percepita non è altro che un alibi al lassismo perdurante. L’attacco al bancomat di via Giovan Pietro è un dejavù di quello al bancomat della Cassa di Risparmio di Fossola di pochi mesi fa. I cittadini svegliati nella notte di soprassalto, si sono fatti le stesse domande in preda al panico: “Dove è successo? Quale banca? Ci saranno feriti, auto rotte, case danneggiate?”. E intanto mentre il brusco risveglio porta l’attenzione dei più a cercare di capire l’avvenuto, a pochi metri di distanza, i soliti impuniti ‘clienti della notte’ cercano di entrare nel già più volte derubato negozio di Avenza. Questa volta però alle finestre e ai balconi la gente c’era, c’era un maggiore giro di pattuglie per la rapina avvenuta e il costoso sistema d’allarme ha fatto il suo dovere, e quindi niente liquori gratis, né affettati portati via dal banco. Il problema è delle leggi? Che si mettano d’accordo tutti e le cambino, pene giuste e correttive per chi delinque (a prescindere dal colore/credo/ paese d’origine). Il problema è del comune? Ma no! Abbiamo letto che hanno trovato finalmente la soluzione. E mentre c’è chi ‘incassa un risultato importante’ e chi parla di ‘traguardo significativo’ i cittadini si guardano basiti, contemplando il vuoto della politica che ci dovrebbe rappresentare. Gente incapace e che fa della contraddizione, del sensazionalismo vuoto, dell’autocompiacimento una sterile bandiera da sventolare in ogni dove. Ecco, sappiatelo, la gente comune che magari vi votò, ne ha le scatole piene delle vittorie incassate, mentre perdurano i furti con scasso, e dei traguardi di percorsi che auspichiamo vi portino presto a casa. Non abbiamo più intenzione di far finta che tutto vada bene”.
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Sarebbe una vittoria di Pirro, secondo il consigliere della lista Ferri, Filippo Mirabella, l’individuazione dell’area per installare ad Avenza una sede della polizia municipale. Mirabella infatti ha spiegato: “La sede individuata si presenta come un manufatto fatiscente e non adeguato per ospitare i vigili. L'idea che questa struttura possa diventare un luogo funzionale e sicuro sembra infatti pura utopia, considerando quanto lavoro sarà necessario per rimetterla in sesto. Chiedo: c’ è già un progetto, c’è il finanziamento per i lavori per renderlo minimamente adeguato? Quali sono i tempi? Dopo mesi di incertezze e di spasmodiche ricerche con promesse non mantenute, in Commissione Lavori Pubblici è stata infatti annunciata una soluzione che sembra a tutti gli effetti un palliativo per prendere altro tempo. Peraltro la clamorosa retromarcia della Arrighi in merito alla individuazione dei locali della ex Circoscrizione in Via Sforza, solleva dubbi legittimi: cosa è cambiato dalle rassicurazioni della Prima Cittadina in Consiglio comunale ? La nuova proposta infatti potrebbe sembrare una conquista, ma, come la celebre vittoria di Pirro, è invece destinata a risultare un successo privo di concretezza. Mentre i residenti continuano a chiedere soluzioni rapide ed efficaci, si celebra infatti, una vittoria, che per il momento non migliora la sicurezza del territorio e non realizza un cambiamento tangibile e subitaneo. Per quasi un anno l'assessore Elena Guadagni sulla ricerca della sede, ripeteva il mantra “ la stiamo cercando ma non la stiamo trovando” , mentre la comunità aspettava fiduciosa e, su sollecitazione del sottoscritto al Prefetto, dottor Guido Aprea di intervenire sulla incresciosa situazione di Avenza, erano state convocate sia la Guadagni che il Comandante della Polizia Municipale Paola Micheletti, ma anche in quel caso nulla di concreto era stato fatto. Purtroppo l’ Arrighi, non sembra mai prendere una posizione definitiva, passando da un’idea all’altra con una velocità impressionante, cambiando opinione a seconda del vento, senza mai dare certezze, per cui chiedo : sulla sede inizialmente proposta presso la ex Circoscrizione quali sono le motivazioni di questa retromarcia? Perché ribaltare un'idea che sembrava adeguata e veloce? E, soprattutto, cosa è davvero cambiato per giustificare questa nuova decisione? Sembra essere un altro annuncio, un'altra promessa che non avrà alcuna risposta immediata. La continua incertezza sulla sede del distaccamento della Polizia Municipale di Avenza non è solo una questione di burocrazia mal gestita, ma un chiaro segnale di un’amministrazione che non ha come priorità la sicurezza del territorio . Il suggerimento è chiaro: è necessario adottare una visione strategica, che non si limiti a soluzioni temporanee, ma che ponga al centro l'efficacia a lungo termine, con investimenti seri e pianificazione adeguata. La sicurezza dei cittadini non può essere lasciata in balia di soluzioni provvisorie che, oltre a non risolvere nulla, alimentano solo frustrazione. Una proposta concreta arriva dai residenti, che da tempo suggeriscono di riconsiderare la soluzione della ex Circoscrizione di Via Sforza, come sede del distaccamento. Questa potrebbe rappresentare una scelta sensata e funzionale ed il sindaco Arrighi dovrebbe ascoltare queste istanze e rivedere la propria posizione, mettendo da parte i ripensamenti continui e puntando finalmente su una soluzione definitiva”.
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Massa, strade disastrate: Benedetti di Massa Città Nuova scrive al prefetto
Sarebbe stato contattato da molti cittadini preoccupati per le condizioni pessime delle strade massesi: così riferisce Stefano Benedetti, presidente di Massa Città Nuova ed ex presidente del consiglio comunale nella giunta Persiani 1, ed aggiunge di vedersi costretto a scrivere al prefetto: “Strade piene di pericolose buche, presenti ormai anche nelle strade principali e non solo in quelle periferiche. Macchine lesionate, cerchioni rotti, persone cadute dallo scooter e ferite, sono ormai all’ordine del giorno e non è sufficiente avere le garanzia che, comunque, vi sono delle coperture assicurative da parte del comune di Massa responsabile a tutti gli effetti di questa grave situazione. È, invece, necessario provvedere urgentemente ad un monitoraggio del territorio per addivenire ad una successiva stesura del Piano delle Strade per poter pianificare una manutenzione straordinaria e ordinaria di rifacimento stradale, soprattutto per mettere in sicurezza il territorio e salvaguardare l’ incolumità pubblica. Le ricordo che il sindaco di Massa Francesco Persiani, è il primo responsabile della sicurezza e della salute dei cittadini e in quanto tale, avrebbe dovuto attivarsi già da anni per risolvere la questione attingendo ai finanziamenti previsti per questo uso. Probabilmente, ha scelto di fare altre cose, vedi Ugo Pisa e progetti vari come la fontana del pontile e la riqualificazione di alcune piazze, nonostante le continue denunce della cittadinanza preoccupata di vivere in una gruviera con tutti i rischi del caso”. Benedetti che non nasconde certo l’evidente ruggine esistente con quella che è stata la sua stessa coalizione che ha sostenuto, appunto Persiani per due mandati e anche la maggioranza di centro destra di cui lui stesso ha fatto parte, ha rivolto un appello accorato al prefetto perché faccia leva sul sindaco Persiani in relazione al tema delle buche stradali ed ha auspicato che il sindaco prenda in seria considerazione i buchi e i crateri delle strade per limitare i danni e migliorare la situazione.
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“Una futura apertura di un distaccamento di polizia municipale ad Avenza rientrerebbe nel complesso delle iniziative prese da questa amministrazione per rispondere alle segnalazioni dei residenti circa la sicurezza percepita nel quartiere – dice l’assessore alla Polizia municipale Elena Guadagni -. Per questo già da mesi è stata incrementata la presenza sul territorio del personale della polizia municipale. Si tratta quindi di un risultato concreto, di un traguardo significativo che abbiamo già raggiunto per la tutela della cittadinanza attraverso una vigilanza attiva del rispetto di leggi e regolamenti”.
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Il coordinamento ambientalista apuo-versiliese che ha organizzato per il 18 marzo un incontro sul caso del naufragio della Guang Rong ha rese pubbliche le principali domande che verranno esaminate dai relatori dell'incontro. " Il rischio ambientale è scongiurato? Quando verrà spostata la nave? Se dovesse rimanere per questa estate, la balneazione sarà vietata? Le spiagge saranno accessibili ? Cosa sappiamo del carico di detriti a bordo? Chi pagherà per la rimozione e i danni al pontile? Cosa comporta l'ampliamento del porto in termini di sicurezza? Perché quella nave non era al sicuro nel porto, ma era in rada? Quale necessità c'è di ampliare il porto ? A chi giova il turismo da crociera?" ed ha aggiunto: "Come Coordinamento ambientalista (Italia Nostra Massa e Montignoso, Legambiente Massa e Montignoso, Wwf Massa, Società amici di Ronchi e Poveromo) abbiamo invitato esperti come il professore Riccardo Canesi, il comandante di rimorchi Gaetano Vacca e potrebbe essere presente anche l'avvocato Massimo Santella. La presidente Orietta Colacicco ci parlerà di problemi connessi con il porto, così come il geologo Caniparoli, mentre l'ingegnere Carlo Milani farà riferimento al problema erosivo.Tutti questi argomenti sono strettamente connessi alla Guang Rong e all'ampliamento del porto di Marina di Carrara. Faremo un'introduzione su questi temi a partire dalle ore 16.30 e alle ore 18:00 organizzeremo una tavola rotonda con le istituzioni (sindaci di costa e organizzazioni sindacali) per provare ad avere delle risposte. Non nascondiamo che le informazioni e le notizie su questa vicenda siano state poche e frammentarie per cui ci auguriamo che tutti i sindaci e le organizzazioni invitate, saranno presenti anche e soprattutto quelle che non hanno ancora risposto ufficialmente al nostro invito. Ovviamente l'evento è aperto alla partecipazione e agli interventi di tutte quelle categorie che possano essere interessate da questo problema, come i balneari, gli albergatori, i campeggiatori di tutti i comuni di costa e tutta la cittadinanza che vive in un territorio che sarà comunque interessato dagli effetti dell'ampliamento del porto".
- Il Pd di Carrara replica a Bernardi sul caso di Fabrizio Volpi e degi interventi di pulizia urbana
- Avenza, individuata l'area per il presidio di Polizia Municipale: la Lega incassa un risultato importante
- Incontro-dibattito sull'incidente della Guang Rong organizzato dalle associazioni ambientaliste a Massa il 18 marzo
- Lavoro e immigrazione: sfatiamo il mito della “sottrazione” di posti agli italiani, anche in Provincia di Massa Carrara
- Ex Bagno Marino nel degrado: il consigliere Manuel chiede al comune, a cui è tornata la concessione demaniale, di provvedere alla manutenzione
- Nuovo sbarco di migranti a Marina di Carrara: il consigliere Mirabella rinnova la proposta di istituire una consulta immigrati
- Forte dei Marmi: avviata stamani la raccolta firme per fermare l’ampliamento del Porto di Carrara. Petizione anche su Change.org
- Il comune contro la chiusura della Corte tributaria di primo grado di Massa Carrara Persiani: serve una revisione del piano del MEF
- Ci sono anche due apuani tra i protagonisti degli stati generali di Forum laboratorio politico per l'Italia
- Via Pradaccio nel degrado: nuova interpellanza in Consiglio Comunale di Daniele Tarantino