Politica
Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

Tiro a segno nazionale di Carrara chiuso da due anni: l'appello della senatrice di Fratelli d'Italia Susanna Campione per una rapida riapertura
"Da oltre due anni il tiro a segno nazionale di Carrara, sotto il controllo della Marina Militare, è chiuso. Una prolungata inattività che sta causando danni…

Consiglio Provinciale: approvato il Documento Unico di programmazione 2026-2028
Con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione della minoranza il Consiglio Provinciale di Massa-Carrara ha approvato nel corso dell'ultima seduta il Dup 2026-2028 (Documento…

Caos viabilità modificata nel centro di Carrara: i consiglieri Manuel e Bernardi chiedono l'apertura della strada dei marmi
I consiglieri comunali Massimiliano Manuel e Massimiliano Bernardi, constatate le prevedibili criticità alla viabilità dovute ai lavori del secondo lotto per l'adeguamento del Canal…

L'ex liceo scientifico è sotto la gestione della provincia di Massa Carrara, da sempre targata Pd: Manuel di FdI restituisce al mittente, il Polo progressista e di sinistra Massa le accuse di responsabilità rivolte al governo
L'arbitraria attribuzione al governo Meloni della responsabilità di recuperare lo stato di degrado in cui è caduto l'ex liceo scientifico Marconi di Carrara fatta…

PABE del Comune di Massa, Consigliere Paolo Balloni (Lega): "Soddisfatti dell'approvazione, il Piano rispecchia la visione della Lega che coniuga impresa, ambiente e sicurezza"
L'approvazione dei Piani Attuativi di Bacino Estrattivo (PABE) da parte del comune di Massa è un passaggio cruciale per il futuro del settore del marmo. Il…

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“Sono irragionevoli, ingiustificati, iniqui e avulsi dalla realtà attuale i tagli agli organici della scuola nella nostra Provincia così come appaiono dai dati divulgati in questi giorni e che, se confermati, innescheranno una serie di conseguenze negative sul nostro territorio”. Inizia così l’intervento del Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti vivamente preoccupato dalla prospettiva di veder calare sensibilmente oltreché i posti di lavoro anche il numero delle classi dei vari ordini.
Scorrendo i numeri e raffrontandoli alle altre realtà Toscane non si riesce a capire neanche quale ne sia stata la logica ‘ragionieristica’: si nota un peso diverso nei tagli, sproporzionati rispetto al calo delle iscrizioni relativamente ad altre realtà, concentrati in modo pesante su due Province, Massa-Carrara e Lucca, per un totale di 83 posti che, nella nostra, stando alle stime possono portare a 20-30 classi in meno. Un effetto devastante per la peculiarità del nostro territorio, per le realtà più deboli ma anche per quelle che lo sono di meno. Inoltre è come se il ragionamento su questi tagli fosse stato fatto a gennaio ignorando e saltando a piè pari tutto quello che è successo nel nostro paese e qua da noi in modo decisamente significativo, dalla fine di febbraio ad oggi, come se la pandemia non ci fosse stata e non ci fosse ancora. A settembre, così ci è stato detto e tutti lo abbiamo sentito, le scuole riapriranno ma non sappiamo ancora in che modo e con quali criteri: sappiamo per certo però che lo dovranno fare in sicurezza, ma sarà una sicurezza diversa rispetto a quella del passato, non solo limitata alle strutture ma anche alla necessità di dover convivere, abbassando i rischi, con il Covid-19.
Come Provincia, come Presidente, per le scuole superiori, ma anche come Sindaci, considerato che la Provincia è divenuta la Casa dei Comuni, per le scuole degli altri ordini, ci troveremo a misurarci con questa necessità.
Come potremo farvi fronte considerando che il calo delle classi comporterà l’aumento, dal punto di vista della densità, degli studenti all’interno di ognuna con la conseguenza di veder crescere le cosiddette classi pollaio? Tutto questo comunque fermandoci alla sola logica dei numeri non tenendo conto di quelle che sono le particolari emergenze legate alla edilizia scolastica nella nostra Provincia e al netto di imprevisti cui sempre più spesso dobbiamo far fronte ogni anno scolastico.
Avevamo tutti sentito le rassicurazioni pubbliche da parte della Ministra Azzolina che garantiva che, proprio per la situazione emergenziale, gli organici non sarebbero stati toccati ma sarebbero stati confermati: i tagli che ci sono stati prospettati, al di là di ogni ragionevole dubbio, sembrano rivelare che a quella promessa non sia seguita la sostanzialità dei fatti.
Come territorio non staremo certamente inermi di fronte a questa prospettiva: convocherò a breve il tavolo provinciale sul dimensionamento scolastico per far partire ogni iniziativa istituzionale per ovviare a questa situazione e consentirci di riaprire le scuole anche qui con pari dignità rispetto ad altre realtà”.
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La principale novità, lanciata dall’amministrazione 5 stelle, sarà il limite di velocità a 30 chilometri orari imposto in alcune strade per privilegiare la mobilità lenta, cioè l’uso della bicicletta o degli spostamenti a piedi, ma questo provvedimento è stato definito dal consigliere di Forza Italia, Lorenzo Lapucci, “un’iniziativa irrilevante e completamente scollegata con la realtà del comune di Carrara, totalmente privo di infrastrutture idonee alla mobilità ciclistica.”. Lapucci ha colto l’occasione per evidenziare le criticità della proposta fatta dall’amministrazione carrarese e per rilanciare alcune iniziative sul tema già presentate più volte in consiglio comunale e ignorate dalla maggioranza grillina. “ Per incentivare gli spostamenti in bicicletta – ha spiegato Lapucci - non basterà individuare limiti di velocità più bassi in alcune strade comunali ma occorrerà predisporre una specifica programmazione della mobilità sostenibile, in particolar modo ciclabile, ottemperando alla precisa normativa esistente. Di fatto la Legge numero 2 del 2018 introduce il Piano Generale della Mobilità ciclistica nell’ambito del quale è individuata la Rete ciclabile nazionale “Bicitalia”, demandando alle Regioni di approvare il Piano Regionale della mobilità ciclistica ed ai comuni, i Piani Urbani della mobilità ciclistica detti “Biciplan”. Il Biciplan deve definire gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie a promuovere ed intensificare l’uso della bicicletta ed individuare la rete ciclabile e ciclopedonale nel territorio di competenza. Si tratta di un importante strumento di programmazione che tra le molteplici azioni individua la creazione o il potenziamento del “bike sharing”, biciclette a pedalata assistita che i cittadini possono noleggiare per spostarsi nell’ambito comunale.” Lapucci ha ricordato le molte mozioni ed interrogazioni da lui presentate in consiglio comunale per attivare urgentemente una mobilità sostenibile e sul progetto di “bike sharing”, servizio mai decollato in città. “È evidente come ci si trovi di fronte ad un corposo spreco di denaro pubblico: il bike sharing è costato ben 250 mila euro ma più che un servizio è diventato un disservizio per colpa del disinteresse totale dell’amministrazione che non ha vigilato sulla qualità dell’offerta e non ha preteso il rispetto delle disposizioni presenti nel contratto di concessione e nel capitolato speciale d’ appalto che indicavano precisamente i livelli di qualità di offerta a cui il concessionario avrebbe dovuto attenersi.” Lapucci ha ricordato che la ditta aggiudicataria avrebbe dovuto garantire 60 mezzi nelle stazioni di ricovero e invece ne ha forniti solo cinque o sei senza essere mai sanzionata dall’amministrazione comunale che non avrebbe neppure provveduto a promuovere adeguatamente il servizio.
Lapucci ha poi fatto un richiamo al progetto di “ bike to work” da lui portato in consiglio comunale e respinto dalla maggiornza. “Si tratta di un progetto già adottato in diverse città italiane che stabilisce incentivi economici ai lavoratori che si recano a lavoro con la bicicletta, prevedendo un contributo di 0,25 centesimi a chilometro percorso, con un limite massimo di 50 euro mensili. Dopo tre anni di amministrazione della città, la giunta Cinque Stelle ha dimostrato un totale disinteresse nel potenziamento della mobilità ciclabile. A seguito del bonus bici previsto dall’ultimo decreto governativo, l’annuncio del sindaco De Pasquale di introdurre strade con limite 30 chilometri orari, appare come un inutile tentativo di rimediare ad anni di colpevole immobilismo sul fronte della programmazione della mobilità sostenibile. “ Lapucci ha invitato l’amministrazione comunale ad attivarsi prontamente per la realizzazione del Biciplan e per dare risposte in merito alla situazione relativa al bike sharing.
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Il sindaco di Massa Francesco Persiani risponde all’attacco sferrato dai consiglieri di minoranza (esclusi i 5 stelle) riguardo la trattazione del Regolamento Urbanistico, approvato il 30 luglio 2019.
“Alzare i toni della polemica – incalza - fare del polverone mediatico, ingenerare nei cittadini anche solo il dubbio di procedimenti illegittimi o addirittura illeciti e perfino, come al solito, colpire nel personale denigrando Sindaco e maggioranza non bastano per rendere più vere o più fondate tesi fantasiose, critiche del tutto inconsistenti, giudizi patetici e finanche risibili se non fossero a limite della calunnia e diffamazione.”
“Non si accettano lezioni da chi è stato incapace in quarant’anni di portare a compimento un regolamento urbanistico.”, dichiara il sindaco di Massa.
“Se non fosse stato per questa maggioranza di centrodestra – continua - con un senso di responsabilità che questa città non aveva mai conosciuto prima d’ora, ora non ci troveremmo di fronte all’occasione storica di ripensare il futuro del nostro bellissimo territorio, ma di fronte agli ennesimi immobilismi, frutto di una classe politica miope, litigiosa e tutta concentrata su sé stessa.”
“Ma un conto è il confronto nel merito di diverse idee di sviluppo della città o sui tanti temi di cui ci si deve occupare, ben altra cosa la continua delegittimazione dell’avversario.” afferma Persiani, proseguendo: “Sono ormai due anni che l’opposizione affatica il già impegnativo lavoro del sig. Prefetto, evocando illegittimità in ogni singolo atto o provvedimento adottato da questa maggioranza. Peccato che queste presunte irregolarità le abbiano viste solo loro: forse dovrebbero essere questi esimi consiglieri, ex sindaci ed ex assessori a riaprire i libri di scuola, per troppo tempo dimenticati nel cassetto, come tante pratiche e tante risposte di cui avrebbero avuto necessità i nostri cittadini, gli imprenditori e il territorio.”
“Concludo nel dire e rassicurare tutti che non sussiste alcun caos o illegittimità o mancanza di trasparenza nell’esame delle osservazioni alla parte ripubblicata del RU. Il Sindaco sin dal mese di gennaio si è confrontato con i tecnici in merito al contenuto delle controdeduzioni e, se non fosse stato per l’emergenza sanitaria, queste sarebbero state già esaminate in toto, e non solo parzialmente, anche dalla Giunta con conseguente invio al Consiglio Comunale delle relative proposte.”
Il sindaco commenta in ultimo: “Rammento, a beneficio di tutti, che l’ultima parola in materia urbanistica (come in tante altre) spetta sempre e comunque al Consiglio Comunale; quella stessa assise che suscita ancora oggi incubi alla vecchia maggioranza, ove la discussione di temi rilevanti con il RU si è arenata per anni, a scapito della città che nel 2018 li ha pesantemente puniti. Quindi…tanto rumore per nulla!”
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"Il sindaco Persiani dovrebbe fare chiarezza sulla situazione che si verificando nella zona della Partaccia perché oramai sono due giorni che i cittadini segnalano miasmi insopportabili sulla cui origine non si sa nulla. Non sappiamo di chi sia la responsabilità di questo nuovo inquinamento ma occorre che i cittadini sia subito tranquillizzati dall'amministrazione sia sulle cause sia sui possibili effetti" così il segretario del Circolo Pd di Casone-Bondano-Ricortola-Partaccia, Osvaldo Bennati, invita l'amministrazione comunale dopo gli allarmi sollevati dai residenti.
"Si tratta – spiega Bennati – di una situazione che ci preoccupa e che andrebbe chiarita al più presto, perché alimenta una tensione che invece andrebbe subito fatta calare visto quello che i cittadini della nostra zona stanno vivendo anche dal punto di vista economico".
"Come il sindaco dovrebbe sapere la nostra zona infatti si caratterizza per una forte presenza di aziende turistiche, campeggi, bar, ristoranti, stabilimenti balneari – aggiunge il circolo Pd – su cui già pende un' enorme spada di Damocle riguardo la propria sopravvivenza economica a causa del Coronavirus. Non vorremmo che a queste difficoltà se ne aggiungano altre per l'assenza dell'amministrazione comunale".
"Ad esempio non riusciamo a capire perché – spiega Bennati – per il sindaco e l' assessore Veronica Ravagli non si siano ancora attivati per evitare che ogni volta le analisi Arpat certifichino la condizione di alcuni tratti del nostro mare. In particolare appare preoccupante la situazione alla foce del Lavello dove risulterebbe che i depuratori Gaia non abbiano svolto la propria funzione non bloccando uno sversamento eccezionale di liquami inquinanti in mare. non vorremmo che l'assessore Ravagli sia troppo impegnata in selfie elettorali da non trovare il tempo per risolvere i problemi della nostra comunità"."Il Comune di Massa è proprietario di Gaia – conclude Bennati – e ha il diritto-dovere di agire concretamente su una sua azienda affinché predisponga tutte le misure, anche straordinarie, per evitare che ai nostri operatori turistici debbano pagare non solo le conseguenze del Covid, ma anche le inefficienze tecniche e /o amministrative che si traducono poi in divieti di balneazione, che per chi vive sul turismo del mare rappresentano un danno incalcolabile".
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"Da lunedì 18 maggio, "riparte" la città. Lo ha stabilito il premier Conte in sintonia con le regioni, compresa la Toscana. Ma occorre "ripartire" con la massima attenzione nell'osservanza delle norme comportamentali per ridurre al minimo il rischio contagio. Di più, la devozione della comunità cattolica cittadina, sulla base dell'accordo privilegiato tra CEI e Governo, potrà di nuovo esprimersi nelle chiese per la celebrazione delle sue liturgie". Questo il commento di Left laboratorio politico di Massa-Carrara sulla ripartenza dal 18 maggio.
"Al Sindaco chiediamo che, con la stessa devozione e un molto più laico impegno amministrativo, si faccia portavoce nei confronti del Prefetto, della necessaria e non discriminatoria riapertura di tutti i luoghi di aggregazione e di socializzazione proprie delle altre comunità sia religiose che NON! – fa presente Left - Perché adesso serve un di più di creatività, di impegno e di sinergia tra Amministrazione, cittadinanza e le varie rappresentanze socio-culturali, politiche, dell'impresa e del lavoro. Riparte il commercio, riparte l'artigianato, riparte il turismo e all'Amministrazione è richiesto un salto qualitativo".
Secondo Left l'amministrazione dovrebbe passare "dal ruolo notarile di semplice attuatrice dei decreti anti-covid nazionali e regionali, in protagonista attiva e propositiva del rilancio socio-economico del territorio".
"Quello che non serve sono i tanto simpatici quanto inutili "video a Km zero" come quello dell'assessora al turismo caciotta alla mano. – ha ribadito Left - Il marketing territoriale è una cosa molto più seria nel quale è necessario investire sia in termini di risorse che di idee innovative e di partnership tra pubblico e privato e tra enti ai vari livelli con il massimo potenziamento dell'incoming soprattutto online".
"Il bonus turismo da 500 euro per le famiglie deve spingerci a definire e proporre "pacchetti" alla scoperta delle bellezze locali. La montagna, il mare, i campeggi, la ristorazione, i servizi ai turisti, i borghi e i paesi, il nostro patrimonio storico ed artistico ed enogastronomico, i musei cittadini, il teatro, la stessa biblioteca civica. – ha continuato Left - Così come le chiese, l'Amministrazione, da parte sua, deve programmare la riapertura e la piena fruibilità di tutti i parchi, delle spiagge, degli spazi e di tutti i luoghi pubblici, nell'assoluta sicurezza per la salute di cittadini e turisti".
Secondo il laboratorio politico la città di Massa dovrebbe farsi trovare pronta al flusso di arrivi dei turisti, vista l'imminente possibilità degli spostamenti tra regioni.
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Dopo la scelta del presidente della regione Toscana Rossi di attuare una riapertura graduale degli esercizi dopo il 18 maggio, il vice-coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani sez. Massa-Carrara, Nicola Biglioli, commenta la vicenda, esprimendo le proprie preoccupazioni a livello economico e sociale.
“La scelta di Rossi di tenere ancora chiusi anche dopo il 18: estetisti, parrucchieri, bar e ristoranti, è a dir poco scellerata e vergognosa!” esordisce.
“Il governo – continua - ci indica che, una volta emanate le linee guida di INAIL e ISS, si può riaprire tutto in sicurezza. Allora, perché in Toscana, dobbiamo sempre differenziarci? Siamo di fronte a un economia che è sull’orlo del baratro.”.
“L’economia reale deve necessariamente ripartire, altrimenti avremmo un incremento della disoccupazione, e della povertà.”
“Gli italiani si sono dimostrati un popolo che ha obbedito ad ogni singola parola dei DPCM – afferma -anche quando andavano a violare le più semplici libertà personali, ora è il momento di fidarsi e di lasciare che tutte le piccole e medie imprese ripartano, in sicurezza chiaramente, ma devono ripartire.”
“Mi domando – prosegue - se il Presidente Rossi, ci pensa a quante aziende, famiglie, sta mettendo a rischio, è facile per lui scrivere il suo calendario delle riaperture, quando ha continuato a percepire il suo stipendio, senza aver nessun peso da sostenere.”
“Qui fuori abbiamo imprenditori che sfamano famiglie, danno lavoro a un sacco di giovani, e che se non riaprono subito, rischiano di dover chiudere e licenziare”
“Rossi - conclude - ancora una volta si è dimostrato incapace, inadeguato, e non all’altezza di questa emergenza, e questa ne è l’ennesima dimostrazione.”.
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In attesa della ufficializzazione del nuovo decreto del governo e dei conseguenti provvedimenti da parte della Regione Toscana, l'amministrazione comunale di Carrara aggiorna sul lavoro che sta portando avanti per la cosiddetta fase-2.
"Si tratta di una proposta - esordisce - che si articola su due ambiti, quella del sostegno alla ripartenza delle attività commerciali e quella della mobilità e che è ispirata al principio di trasformare la crisi innescata dal coronavirus in un’occasione di rilancio e miglioramento della nostra città. Per questo predisponendo un atto che verrà perfezionato la prossima settimana, quando cioè avremo a disposizione il dettaglio sulle nuove norme e soprattutto sulle risorse previste dal governo per la ripresa".
"Dopo aver ascoltato le associazioni di categoria e gli operatori del mondo del commercio - spiega -, abbiamo deciso di pubblicare una manifestazione di interesse per la concessione di nuove aree di suolo pubblico o per permettere l’estensione delle concessioni già esistenti. L’obiettivo è quello di consentire a esercizi pubblici e non solo di mettersi nelle condizioni di rispettare le norme “anti-covid”, che come ormai tutti sapete sono incentrate sul principio delle distanza di sicurezza. Chiederemo a bar, ristoranti e negozi di presentare domanda di nuovi spazi, non necessariamente adiacenti alle sedi delle attività, andando a individuarli su piazze, pinete e marciapiedi anche antistanti la strada. Questo potrà essere fatto attraverso una procedura semplice, compilando l’apposita modulistica e presentando una semplice planimetria. Ovviamente dovranno essere garantite le distanze previste dalla normativa nazionale e cosa importantissima, verranno considerate in via prioritaria le richieste che verranno presentate in modo coordinato e congiunto tra diverse attività. Invito dunque commercianti ed esercenti interessati a iniziare a confrontarsi fin d’ora con i vicini e comunque a pensare a eventuali spazi di interesse in modo da farsi trovare pronti, la prossima settimana, alla pubblicazione del nostro atto con cui vi metteremo nelle condizioni di formalizzare alla richiesta, con tutte le informazioni dettagliate del caso".
"Quando i negozi e gli esercizi avranno riaperto - sottolinea - potremmo poi tutti contribuire alla ripresa, facendo acquisti, cene e aperitivi nella nostra città. Il secondo ambito di intervento è quello della mobilità. Le norme di sicurezza anti-covid hanno comportato una drastica limitazione della capienza dei mezzi pubblici. Questo può costituire l’opportunità per incentivare la cosiddetta “mobilità lenta”, quindi gli spostamenti a piedi e in bicicletta. Abbiamo quindi pensato a un progetto caratterizzato da semplicità e rapidità esecutiva, individuando interventi realizzabili con spese minime, limitate alla sola modifica della segnaletica. La nostra proposta quindi prevede l’estensione o l’individuazione di nuove “zone 30”: si tratta di aree in cui non solo vige il limite di velocità per le auto a 30 chilometri all’ora ma in cui la precedenza, o la priorità è data al traffico pedonale o ciclistico a discapito dei mezzi a motore. Si tratta di un progetto ambizioso, lo sappiamo, ma che se trasformato in realtà permetterà di poter rinunciare all’auto e di raggiungere sedi di lavoro, scuole e luoghi di svago a piedi o in bici. Del resto, le ultime due settimane, con le strade ancora libere dalle auto per i vincoli agli spostamenti, hanno fatto apprezzare a tutti la possibilità di uscire in bici o di fare passeggiate".
"Concludo ricordandovi che nei prossimi giorni e nelle prossime settimane - conclude - saremo tutti chiamati a dimostrare il nostro senso di responsabilità. La riapertura di molte attività e la maggiore libertà di movimento che saranno sanciti con il nuovo decreto dovranno essere interpretati da tutti noi come un’occasione da non sprecare. Il rispetto delle regole, delle distanze di sicurezza e delle norme igieniche saranno fondamentali per scongiurare una pericolosissima ricaduta. Sì perché un eventuale nuovo aumento dei contagi avrebbe conseguenze gravissime non solo dal punto di vista sanitario ma anche da quello economico. Seguire rigorosamente le prescrizioni è un dovere nei confronti di tutte le persone che hanno perso o rischiato di perdere la vita per il coronavirus, per tutti coloro che lo hanno combattuto in prima linea ma anche per tutte quelle imprese e per quei lavoratori che hanno sofferto gli effetti del fermo. Per questo vi auguro un felice fine settimana, nel rispetto delle regole e con senso di responsabilità".
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Le segreterie territoriali di FL CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA RUA SNALS CONFSAL intervengono in merito alla preannunciata intenzione di tagli agli organici docenti.
"L'intenzione di pesante taglio degli organici docenti di ogni ordine e grado da noi preannunciata per la provincia di Massa Carrara - esordiscono - è stata confermata ieri, nel corso dell'informativa regionale ai sindacati scuola. Intanto, è stato chiarito che la conferma degli organici da parte del Ministero non c'è stata per nulla. Il risultato è che malgrado il Covid dal Ministero sono arrivati per la Toscana 118 posti comuni in meno, che significano la soppressione di almeno una cinquantina di classi. Il calo demografico, che pure esiste, non giustifica affatto una riduzione di queste proporzioni, e significa, comunque, che si è continuato a ragionare come se la pandemia non ci fosse stata e come se i numeri degli alunni per classe non dovessero scendere, per consentire il rientro nelle aule che resteranno quelle che sono".
"La denuncia unitaria da parte dei sindacati circa l'insostenibilità per il nostro territorio dei numeri prospettati sono valse il contentino - incalzano -, ieri, di 12 posti da distribuire sulle province di Lucca e Massa Carrara, il che porta i tagli in questa piccola parte di Toscana da 95 che erano a 83 posti tagliati, su un totale di 118. Per la provincia di Massa Carrara, questa operazione costerà dalle 20 alle 30 classi in meno, a seconda del grado di istruzione che si andrà a colpire. Se anche in questa provincia abbiamo 481 iscrizioni in meno, si tratta in valore assoluto del quinto calo più importante della Toscana. Solo a Firenze, per fare un esempio, a fronte di una diminuzione di 1288 alunni si prospetta un organico di 35 docenti in meno. E con 382 studenti in più, Prato avrà 70 docenti in più. Non c'è alcuna giustificazione neppure banalmente statistica di queste scelte, che appaiono molto più dipendenti dal peso politico dei diversi territori. Allo stesso tempo non sembra presa in considerazione la particolare situazione geografica dei territori e neppure si tiene conto di aspetti essenziali come l'edilizia scolastica, che in questa provincia ha strutture spesso inadeguate, come più volte denunciato: intere strutture chiuse per lavori in corso come la Giromini, scuole costrette a condividere spazi limitati, come il Marconi e il Galilei, interi Istituti in cerca di sedi alternative per poter effettuare lavori già finanziati come l'Alberghiero e potremmo continuare. Allo stesso tempo non ci risulta un reale coinvolgimento degli uffici territorali che invece sono già filtro di molte situazioni e richieste delle scuole, avendo come risultato un taglio sui tagli".
"Noi chiediamo urgentemente ai nostri Sindaci e al Presidente della Provincia - concludono -, che a breve si dovranno occupare di come stipare le nuove classi pollaio nelle aule già fortemente inadeguate del territorio, di far sentire alta e forte la loro voce. Chiediamo ai consiglieri regionali e ai Parlamentari della nostra Provincia di prendere atto che il governo degli organici della scuola, se si vuole ripartire in sicurezza a settembre, non può tradursi, soprattutto nei territori più colpiti dalla pandemia in questo modo. Il Ministero non può lavorare così, o le scuole a settembre non potranno riaprire, perché quanti studenti ci saranno per ogni classe a settembre si decide ora, proprio sulla base degli organici assegnati. E siccome nessuno sarà in grado di allargare le aule, da qui a settembre, la sicurezza di studenti e lavoratori può essere salvaguardata soltanto riducendo i numeri degli allievi per classe. Il Presidente della Provincia ha già annunciato ai sindacati confederali l'intenzione di attivare il tavolo istituzionale sui problemi della scuola. Dobbiamo riunirlo subito, non possiamo permettere che la nostra situazione resti così, perché andrà inevitabilmente a toccare tutte le famiglie della nostra Provincia, e questo anche indipendentemente dal coronavirus. Si tratta di tagli inaccettabili ed insostenibili per questa piccola provincia Toscana che è fra le più povere d'Italia e in condizioni rese ancora più drammatiche dalla pandemia attuale".
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La scelta del silenzio stampa su IMM da parte del Pd è stata letta dal consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi, come un’ulteriore prova dell’incapacità dei membri del partito di prendersi le loro responsabilità rispondendo con attacchi o con il silenzio stampa. Bernardi ha parlato addirittura di bipolarità per i tesserati locali del Pd arrivando a consigliare loro un buon psicanalista.
“I Democratici – ha detto Bernardi - guidati dall’invisibile Gianluca Brizzi e dal consigliere Cristiano Bottici, dopo avere causato con Fabio Felici, presidente di IMM e iscritto al PD, il disastro dell’azienda, ed essersi appellati al presidente Enrico Rossi per avere i soldi promessi per il salvataggio della società, da oggi annunciano il silenzio stampa. In questi anni in consiglio comunale si sono dimostrati una forza politica “piatta“spesso e volentieri in accordo con i 5 Stelle. A Carrara c’è un’opposizione, ma non siete davvero voi.” Bernardi ha poi voluto passare in rassegna alcuni di quelli che lui ha definito “ inciuci” realizzati in appoggio ai 5 stelle: “La nomina del presidente di Erp per la quarta volta consecutiva, la nomina a presidente dell’articolazione zonale di Massa Carrara al sindaco De Pasquale a scapito del sindaco di Massa Persiani. La vergognosa vicenda del Monoblocco con i “non lo so” del Sindaco e il silenzio del Pd e infine le scelte del governatore Rossi . Da anni chiedo chiarezza e trasparenza sulla gestione della Fiera e, possibilmente, di conoscere il bilancio 2019 e il piano di risanamento che dovrebbe consentire la salvezza della società, assicurando il presente e il futuro ai dipendenti che lavorano con senso di responsabilità in un’azienda in cui pullulano consulenti ben pagati a dispetto di un bilancio problematico. In preda alla loro evidente bipolarità i Democratici di Sinistra alternano fasi di entusiasmo per la gestione delegata al presidente e al direttore della fiera con i risultati sotto gli occhi di tutti , mentre nelle fasi di sconforto, rendendosi conto che hanno perso i soci di Massa e della Provincia si appellano alla Regione governata dal PD per rimediare ai danni causati dall' inciucio con i grillini. È il classico esempio di commistione di interessi non troppo chiari portati avanti da gruppi e partiti che formalmente sono diversi, ma condividono la stessa smania spartitoria di poltrone e prebende. È comprensibile che il PD non voglia rispondere perché dovrebbe assumersi le responsabilità che gli competono e che io, da anni, denuncio pubblicamente.”. Bernardi ha assicurato che continuerà con la sua denuncia in quanto convinto che la società IMM sia importante per la città e che quindi, non ha alcuna intenzione di dimettersi dal ruolo di consigliere comunale di opposizione.
“Cari PD – ha concluso Bernardi - questo silenzio non vi libera dalle vostre responsabilità e non è certo esaminando le mie scelte politiche che potrete invocare le attenuanti generiche. Saranno i cittadini a giudicare l’operato del PD e le sue responsabilità sia nella gestione della fiera, sia per l’indecente connivenza con gli ormai ex “nemici” grillini, messi alla gogna per anni per l’insopprimibile vocazione al poltronismo. Avete due anni di tempo per prendere le distanze dai 5 Stelle: da quelli che vi chiamavano mafiosi e collusi e tornare ad essere un Partito di sinistra. Cogliete l’occasione e smettete di morire d'invidia e rosicare e abbiate il coraggio di denunciare i disastri di Martinelli e De Pasquale perché ci vorranno decenni per rimediare a queste figure che state facendo.”.
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Sottoporre a test sierologico tutti gli addetti del comparto turistico in modo da ottenere certificazioni di immunità che potrebbero diventare garanzia di sicurezza e quindi elemento di attrattiva per invogliare i turisti a venire sul territorio locale. E’ questa la proposta per creare una svolta in uno dei settori più compromessi dalla crisi causata dal coronavirus, lanciata da Riccardo Bruschi, coordinatore comunale di Forza Italia e da Nicola Pieruccini commissario della Lega Salvini Premier.
“Siamo convinti - hanno detto Bruschi e Pieruccini - che il rilancio del turismo locale possa partire dall’operazione test sierologici a tutto il settore. Sarà necessario anche il rilancio d’ immagine e la realizzazione di una campagna straordinaria di promozione nel mondo, con finalità turistiche e culturali utilizzando i 20 milioni di euro del decreto . Questo dovrebbe essere subito l’impegno politico ed economico dell’amministrazione De Pasquale per rilanciare Il turismo segnato dalla crisi del Coronavirus. Per i 5 Stelle ora non ci sono più scuse in quanto la buona notizia è che il governo ha decretato il “ristoro” con i 3 milioni e mezzo previsti per i mancati introiti dei comuni, quindi dopo mesi di immobilismo e assenza sul territorio, che hanno annientato il sistema turistico locale, l' amministrazione 5 Stelle può incominciare a deliberare a favore della ripresa.”. Nel dettaglio la proposta di Bruschi e Pieruccini prevede l’annullamento del articolo 43 del decreto ‘Cura Italia” in base al quale, in caso di contagio di un lavoratore del settore, quest’ultimo verrebbe trattato dall'Inail come infortunio sul lavoro permettendo al lavoratore di rivalersi nei confronti del datore di lavoro . Secondo Bruschi e Pieruccini questa possibilità è incontemplabile dato il già grande sacrificio che le aziende dovranno fare per garantire tutte le consizioni di sicurezza per l’utenza. I due coordinatori locali di Lega e FI hanno, anche, indicato la necessità di una figura esperta di coaching in grado di guidare nella nuova difficile realtà tutti gli operatori del settore, per far sì che nessuno rimanga indietro rispetto ai cambiamenti normativi e strategici alla ripresa che saranno necessari. “ E’ necessario che gli amministratori 5 Stelle – hanno aggiunto Bruschi e Pieruccini - diano ascolto agli imprenditori attraverso per esempio una “ conference call “ permanente con operatori turistici, per far emergere proposte che per il rilancio post coronavirus. Adesso l’assessore Matteo Martinelli non ha più scuse per predisporre gli aiuti, perché lo Stato ha previsto, con l' articolo 187 bis, anche l’ esonero immediato dal pagamento Tosap per sei mesi. E’ sostanziale per la politica locale tener conto delle numerose istanze delle associazioni di categoria di questi settori, come per esempio il Comitato per le Partite IVA ai sindaci di Massa e di Carrara, con cui Forza Italia e la Lega hanno avuto una stretta interlocuzione in queste settimane, che continuano a chiedere la possibilità di trasformare vie e piazze del centro in spazi esterni dei locali per contrastare il distanziamento senza sborsare un euro. Anche per le misure messe in campo dal governo riguardanti il credito d'imposta, l' amministrazione 5 Stelle potrebbe attivare provvedimenti ad hoc sui tributi di competenza impositiva del comune. “. Pieruccini e Bruschi hanno detto di ritenere una presa in giro la scelta presa dal governo sull’IMU con un’esenzione di un solo mese riservata solo a gestori che siano anche proprietari, cioè un numero limitato di persone e di non aver approvato la scarsa considerazione riservata alle strutture turistico ricettive extralberghiere, cioè i bed and breakfast che, anche sul territorio locale, offrono servizi di alta qualità . “Forza Italia e la Lega – hanno concluso Bruschi e Peruccini - non possono dare fiducia nemmeno sull’attivazione immediata della Cassa Integrazione in deroga per tutte quelle aziende del settore turismo alle quali non si applicano gli ammortizzatori sociali esistenti e la semplificazione della procedura di accesso alla CIG-CIGS-FIS per i lavoratori stagionali del comparto turistico , visto l'impantanamento ed i ritardi che il governo ha imputato all'incapacità delle Regioni . Sappiamo che non tutte le proposte sono di competenza della pubblica amministrazione e che ce ne sono altre promesse dal Governo ma mai concretizzate. La nostra amministrazione potrebbe prendere in considerazione quelle di sua competenza per salvare aziende, operatori, fruitori, lavoratori e famiglie.”.
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