Politica
Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

Tiro a segno nazionale di Carrara chiuso da due anni: l'appello della senatrice di Fratelli d'Italia Susanna Campione per una rapida riapertura
"Da oltre due anni il tiro a segno nazionale di Carrara, sotto il controllo della Marina Militare, è chiuso. Una prolungata inattività che sta causando danni…

Consiglio Provinciale: approvato il Documento Unico di programmazione 2026-2028
Con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione della minoranza il Consiglio Provinciale di Massa-Carrara ha approvato nel corso dell'ultima seduta il Dup 2026-2028 (Documento…

Caos viabilità modificata nel centro di Carrara: i consiglieri Manuel e Bernardi chiedono l'apertura della strada dei marmi
I consiglieri comunali Massimiliano Manuel e Massimiliano Bernardi, constatate le prevedibili criticità alla viabilità dovute ai lavori del secondo lotto per l'adeguamento del Canal…

L'ex liceo scientifico è sotto la gestione della provincia di Massa Carrara, da sempre targata Pd: Manuel di FdI restituisce al mittente, il Polo progressista e di sinistra Massa le accuse di responsabilità rivolte al governo
L'arbitraria attribuzione al governo Meloni della responsabilità di recuperare lo stato di degrado in cui è caduto l'ex liceo scientifico Marconi di Carrara fatta…

PABE del Comune di Massa, Consigliere Paolo Balloni (Lega): "Soddisfatti dell'approvazione, il Piano rispecchia la visione della Lega che coniuga impresa, ambiente e sicurezza"
L'approvazione dei Piani Attuativi di Bacino Estrattivo (PABE) da parte del comune di Massa è un passaggio cruciale per il futuro del settore del marmo. Il…

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"In un momento di crisi sociale, sanitaria ed economica, mentre ogni categoria produttiva del nostro Paese si trova a dover ripartire col nuovo compagno di viaggio della distanza di sicurezza, diminuendo le ricettività, la socialità e le possibilità lavorative, il Ministero della Istruzione agisce ignaro della realtà ed in assoluta controtendenza procedendo ad ingenti tagli degli organici. Se ciò è grave in tutto il territorio diventa addirittura incomprensibile nella provincia di Massa Carrara dove ad oggi viene comunicata la riduzione di organico di oltre 30 unità. Questa riduzione viene giustificata a seguito della perdita di 481 iscrizioni alle scuole di vario ordine e grado della provincia, ma lascia perplessi scoprire che Firenze ad esempio perde "solamente" 35 docenti a fronte di un calo forte di 1288 alunni. È evidente (nonostante non sia stato ancora deciso come e se le scuole riprenderanno dopo l'estate) che questi numeri mostrino il rischio futuro: vere e proprie classi stipate di alunni, le cosiddette "classi pollaio ", che se già a cose normali erano una vergogna per la scuola italiana, oggi in tempi di Covid19 ( nemico accerchiato, ma purtroppo non ancora sconfitto) diventano una vera questione sociale. Consci dei grandi sforzi e sacrifici a cui abbiamo chiamato le nostre comunità negli ultimi tre difficili mesi, comunità che meritano ben altro rispetto da parte del Governo, ci batteremo in ogni sede per far sì che questo scellerato taglio venga rivisto dal Ministero perché la sicurezza dei nostri figli, nelle nostre scuole, resta per noi una assoluta priorità."
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Non si arresta l’impegno dell’amministrazione del sindaco Francesco Persiani per dotare la Polizia Municipale di Massa di strutture ed apparecchiature moderne e rendere il Corpo ancora più efficiente. Dopo il trasferimento nella nuova sede, più adeguata e centrale, arriva anche una ristrutturazione tecnologica: il Corpo di P.M. ha infatti da poco affrontato l’importante trasformazione del sistema di comunicazione radio consistente nel passaggio dalla modalità analogica a quella digitale.
“Grazie al comandante Fernando Della Pina, che ritiene la comunicazione radio alla base della sicurezza e dell’efficienza lavorativa dei propri agenti, raggiungiamo un risultato importante che facilita il lavoro degli agenti con dotazioni nuove” dichiara il sindaco Francesco Persiani. “Non solo assicuriamo maggiore sicurezza ai nostri operatori, ma in questo modo potranno rispondere ancora più tempestivamente alle emergenze durante l’espletamento del servizio”.
Via libera quindi al nuovo impianto radio digitale, realizzato da RC Radiocomunicazioni, in grado di garantire il funzionamento di un canale per le comunicazioni in ogni situazione: dalle squadre di Protezione Civile a quella dei soccorsi alla popolazione, in caso di emergenza. La centrale radio operativa, unita al supporto delle radio, è la soluzione più adatta per gestire con efficacia e in modo centralizzato le comunicazioni radio, quindi garantire la pubblica sicurezza.
L’operazione comporta 12 apparati veicolari per le auto, 65 apparati radio portatili, 2 ponti radio (con ridondanza) e la Centrale Operativa.
Le nuove tecnologie possono consentire due conversazioni contemporanee per ottimizzare la “risorsa” canale radio. Tutte le conversazioni tra l’operatore e la centrale saranno registrate e la radio ricetrasmittente permetterà di inviare, attraverso un’apposita tastiera, messaggi a testo libero visualizzati direttamente sul display degli apparati che sono sia installati sui mezzi di servizio sia sui portatili in uso agli agenti.
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«Il piano anti covid per le spiagge libere di Carrara c’è eccome, ed è stato illustrato la scorsa settimana, anche se qualcuno fa finta di non averlo visto. Per perfezionarlo, ovviamente, era necessario attendere le disposizioni del nuovo Dpcm che è stato pubblicato solo ieri. In questo momento è inutile alimentare falsi allarmismi come fanno alcuni esponenti del centro destra»: si apre così la replica dell’assessore al Turismo Federica Forti alle illazioni a mezzo stampa di alcuni esponenti dei partiti di minoranza di centro-destra.
«Voglio ricordare che lo scorso anno non c’è stato alcun ritardo nel servizio di pulizia e salvamento nelle spiagge libere che al contrario è stato migliorato» premette l’assessore.
«La stagione balneare 2020 sarà necessariamente condizionata dall’emergenza Covid ma come abbiamo anticipato settimana scorsa abbiamo previsto tutta una serie di misure per garantire l'afflusso nelle spiagge libere nel rispetto delle norme anti-contagio. L’accesso sarà contingentato, sorvegliato e su prenotazione; gli spazi comuni saranno sanificati e sarà installata un’apposita cartellonistica. Per ogni spiaggia saranno individuati corridoi di accesso a salire e a scendere di 1,5 metri di larghezza e ogni famiglia avrà a disposizione una superficie di 10 metri quadrati: noi ne avevamo ipotizzati 16, e dunque stiamo rivedendo i calcoli sul numero di persone che potranno accedere contemporaneamente» aggiunge Federica Forti.
Quanto all’attacco sulla collaborazione con gli altri comuni di costa, l’assessore taglia corto: «In questo caso il lavoro congiunto è quanto mai fondamentale. E’ strano che ci sia chi non lo capisce. Per la prima volta la costa da Carrara a Viareggio lavora assieme. Abbiamo elaborando una proposta condivisa, in modo da aiutare i turisti che si spostano da un luogo all’altro. E’ stata consegnata alla Regione in vista di un tavolo col Ministero proprio sul tema spiagge».
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Il direttore dell’Ufficio per la pastorale scolastica della Diocesi, Walter Fiani, commenta amaramente le bozze che stanno circolando circa il Decreto Rilancio.
"Dalle bozze che circolano del decreto legge "Rilancio" - esordisce -, sulle quali il Governo sta ancora discutendo, emerge un dato inequivocabile: i circa 866.000 alunni, le loro famiglie, i circa 100.000 lavoratori delle oltre 13.000 scuole paritarie non sono considerati..."
"Per questa ragione - spiega - le scuole pubbliche paritarie cattoliche danno vita, in occasione della discussione degli emendamenti al decreto alle Camere, i giorni 19 e 20 maggio prossimi, ad una forte protesta, ad un forte “rumore educativo” che non ha precedenti nella lunga storia di queste istituzioni, con le seguenti modalità: le scuole pubbliche paritarie cattoliche interromperanno le lezioni e per questi due giorni allievi, docenti e famiglie esporranno un # Noi siamo invisibili per questo governo; ciascuna scuola paritaria si adopererà con lezioni, video, dirette Fb dalle pagine delle scuole che saranno aperte a tutti per diffondere i temi della libertà di scelta educativa; il diritto di apprendere senza discriminazione; parità scolastica tra pubblica statale e pubblica paritaria; libera scuola in libero stato; appelli alla classe politica perché non condanni all’eutanasia il pluralismo culturale del nostro Paese. Ciascuna scuola, con il coinvolgimento delle famiglie, dei docenti, degli studenti organizzerà gli eventi che desidera: conferenze, dirette, disegni, flash mob…, tutto in diretta social per fare quel rumore costruttivo e responsabile che solo la scuola sa fare".
"Dietro questo “rumore educativo” - incalza -, c’è il volto di centinaia di migliaia di alunni e di migliaia di dipendenti e ci sono i princìpi – centrali in democrazia – di libertà educativa e di sussidiarietà. Con il Decreto “Cura Italia” abbiamo già assistito all’ennesima discriminazione delle Scuole Paritarie, nella miope e prevenuta ideologica convinzione che queste siano frequentate soltanto da bambini di famiglie abbienti e disconoscendo il principio della libertà educativa sancito e tutelato dalla nostra Costituzione. Del resto anche un semplice calcolo economico dovrebbe indurre lo Stato ad una attenzione e cura delle scuole paritarie. Si pensi che mediamente un alunno delle scuole paritarie costa alle casse statali 500 euro all’anno a fronte di una media di 6.500 euro per ogni alunno delle scuole pubbliche".
"Dimenticando le nostre scuole - attacca - da ogni sorta di aiuto in questo grave momento economico e sociale, il 30% delle scuole paritarie è a rischio chiusura. 300mila sono gli allievi che busseranno alla scuola statale che già oggi rischia il collasso; 2.4 miliardi di euro costerà in tasse questo disastro del non riconoscimento della co-essenzialità della scuola pubblica paritaria rispetto alla pubblica statale. Crediamo che la scuola statale, con le sue 40mila sedi scolastiche e gli oltre 7milioni di studenti, non potrà ripartire".
"Don Ivan Maffei sottosegretario della CEI - conclude -, ha detto chiaramente “allo Stato non si chiedono privilegi né elemosina, ma di riconoscere il servizio pubblico che queste realtà assicurano. Intervenire oggi – con un fondo straordinario destinato alle realtà paritarie o con forme di sostegno, quali la detraibilità delle rette, alle famiglie – è l’ultima campanella. Se questa suonasse senza esito, diverrà un puro esercizio accademico fermarsi a discutere circa il patrimonio assicurato al Paese da un sistema scolastico integrato”.
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Una proposta logica e sensata che, in prima battuta, era stata respinta dal consiglio regionale toscano e che ieri, invece è stata ripresa ed approvato dal governatore Enrico Rossi. Giusta la soddisfazione del consigliere regionale carrarese Giacomo Giannarelli, presidente del gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle Toscana, che per prima aveva portato all’attenzione del consiglio regionale la realtà delle zone di confine come la provincia di Massa Carrara.
''L’ultima ordinanza della Giunta Rossi – ha detto Giannarelli - recepisce le nostre indicazione per agevolare e permettere la mobilità interregionale tra comuni confinanti ma in regioni diverse, previa comunicazione congiunta dei sindaci ai prefetti.Da Lunedì 18 Maggio, sarà consentito agli abitanti dei comuni di confine, spostarsi anche al di fuori della regione Toscana, nei limiti del comune confinante. Finalmente gli abitanti di Carrara potranno spostarsi nei territori confinanti liguri, verso Sarzana o Luni, così come gli abitanti di Fosdinovo verso Castelnuovo Magra, Luni o Sarzana. Penso anche agli abitanti della frazione di Albiano Magra, nel comune di Aulla, duramente colpiti dal crollo del ponte, penso ai Fivizzanesi che potranno spostarsi verso l’Emilia Romagna, così come agli abitanti dei comuni dell’entroterra Pistoiese, oppure agli abitanti di Chiusi verso l’Umbria o agli abitanti dell’Amiata e del Grossetano verso il Lazio.”. Giannarelli ha spiegato di aver raccolto le richieste di moltissimi cittadini toscani e di aver considerato la realtà geografica della regione che oltre 550 chilometri di confini regionali terrestri. “Molti comuni toscani confinanti con altre regioni – ha concluso Giannarelli - intrattengono da sempre importanti scambi sociali, economici e demografici con i territori confinanti. Per questi motivi, interpretando le segnalazioni di centinaia di cittadini toscani che mi avevano contattato, avevo presentato i primi di Maggio un atto in Consiglio regionale. Nonostante la bocciatura nel consiglio del 12 Maggio dell’atto mia firma, oggi Rossi introduce questa possibilità. Finalmente li abbiamo convinti.''.
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A metà aprile il sindacato Nursind aveva segnalato che i pazienti della Don Gnocchi di Marina di Massa colpiti da coronavirus non erano stati isolati dagli altri ospiti della struttura. Quasi contemporaneamente il Segretario Regionale della Cisl Enzo Mastorci dichiarava che alla Don Gnocchi il personale sia sanitario, sia tecnico, non aveva mai usufruito dei dispositivi adeguati a tutela della salute propria e degli ospiti. Sulla base di queste denunce pubbliche e sulle testimonianze di molti cittadini che hanno confermato il fatto che i pazienti contagiati portati dal Delle Apuane alla Don Gnocchi non venivano isolati dagli altri degenti causando un’ampia diffusione dell’epidemia nel reparto cardio-motorio, il presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, ha deciso di procedere con un esposto alla Procura della Repubblica di Massa, con la testimonianza diretta dei dipendenti che nel frattempo hanno denunciato la situazione in modo molto particolareggiato, in un documento inviato a vari sindacati ed alla Direzione Sanitaria. “ Mi auguro – ha detto Benedetti - che dopo la presentazione di questo esposto e l’avvio delle indagini i dirigenti abbiamo il buon senso di auto sospendersi fino a chiarimento della situazione.Dalle testimonianze dei dipendenti si ben comprende una condizione di paura e disagio, causata proprio da una gestione superficiale da parte della direzione. Fino al 13 marzo, quindi in piena emergenza, gli operatori hanno lavorato senza mascherine chirurgiche per la riottosità, scrivono loro, del direttore a fornirle. Direttore che addirittura avrebbe intimato al personale di non utilizzarle. Il 16 marzo la direzione ha consegnato le mascherine monouso da usare per più giorni ed il 23 marzo ne veniva consegnata una per ogni turno di lavorativo.Il 31 marzo la direzione, con mail firmata dal dottor Pastorini e dal dottor Bossi, comunicava al personale l’accertata positività al virus di una paziente ricoverata presso il reparto di neuromotoria. Da quel momento in poi, avrebbero dovuto scattare tutte le iniziative e le precauzioni aggiuntive previste, compresi i Dpi adeguati, ma ciò non è avvenuto. Scrivono i dipendenti che “ L’ esposizione al rischio da Corona nel luogo di lavoro dove il datore di lavoro ha deciso che continuassero a svolgere le loro prestazioni lavorative era altissimo.”. Benedetti ha ricordato che il decreto legislativo relativo all’esposizione del rischio sancisce una serie di obblighi inderogabili del datore di lavoro quali : riaggiornare il documento di valutazione dei rischi in collaborazione con il medico competente e addestramento dei lavoratori all’utilizzo razionale dei Dpi nonché la sorveglianza sanitaria.
“Fare queste cose – ha aggiunto Benedetti - avrebbe significato tutelare la salute degli operatori, ma in realtà questi provvedimenti non sono stati assunti. Di fronte a questa situazione non è possibile concepire ed approvare questa gestione della crisi piena di falle e di criticità, condotte e comportamenti errati che hanno minato l’integralità psico-fisica dei lavoratori. Tutto ciò, il non aver compreso in tempo come intervenire ed operare adeguatamente ed aver ostentato paura ad agire in modo concreto e determinato, potrebbe aver portato agli effetti tragici in cui la Don Gnocchi si è trovata. Dopo il primo caso di contagio, infatti, in rapida sequenza sono stati chiusi i reparti di neuromotoria e di cardio-respiratoria. I numeri dei contagiati e dei decessi parlano da soli: 21 contagi e un decesso in neuromotoria e 12 contagi e un decesso in cardio-respiratoria e 32 operatori contagiati. Oggi tutti i dipendenti vogliono tornare a fare il loro lavoro in un ambiente che tuteli la propria salute ed a ciascuno il suo ruolo. Nel merito, è auspicabile che la Direzione Sanitaria crei delle condizioni che assicurino gli adeguati livelli di protezione per una condivisione dei protocolli di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il conferimento della diffusione del Covid-19 .”.
Benedetti ha chiesto alla Procura della Repubblica di Massa l’avvio di indagini atte per accertare la veridicità delle testimonianze raccolte ed ha anche chiesto, in caso di mancata auto sospensione dal lavoro per via cautelativa da parte degli attuali dirigenti della struttura sanitaria Don Gnocchi, l’intervento diretto della Procura con un provvedimento di commissariamento in attesa degli esiti dell’indagine.
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Si è rivolto direttamente all’amministrazione carrarese, il coordinamento comunale di Italia Viva, per offrire i propri suggerimenti sugli ambiti fondamentali da cui ripartire dopo i due mesi di lockdown e per aiutare famiglie e imprese a riprendere il proprio percorso. Un lungo elenco di proposte firmato Italia Viva che parte con la richiesta all’amministrazione di procedere con la riduzione della TARI per le utenze non domestiche relativa al periodo di chiusura forzata basata sul concetto “ chi inquina paga “ e con l'azzeramento della Tosap per sei mesi con la possibilità di ampliamento degli spazi pubblici per esercenti e commercianti ampliando la zona a traffico limitato su Marina di Carrara. A seguire: le riaperture dei parchi pubblici prevedendo la presenza di “aree gioco individuali” a misura di bambino e di attività ludico-motorie all'aperto in piccoli gruppi per aiutare i genitori, per dare risposte certe alle famiglie che lavorano anche predisponendo con Nausicaa un 'Piano Infanzia estivo ’ ovvero, un pacchetto di misure specifiche pensato sui bisogni dei minori che preveda l’utilizzo non solo dei plessi scolastici ma anche dei parchi pubblici .
Maggiore sicurezza sui mezzi pubblici attuata attraverso monitoraggi, controlli ed eventualmente presidi per contingentare gli ingressi e garantire le distanze di sicurezza, ed anche l’aumento delle corse per permettere sia il distanziamento , sia la soddisfazione dell’utenza in modo da poter incentivarne l’utilizzo.
Misure sostenibili sulla mobilità riducendo l’utilizzo di auto, moto e scooter e favorendo l’uso del modello vincente della sharing mobility, attraverso accordi con le imprese per avere mezzi a costi molto più contenuti. Italia Viva ha ,inoltre, invitato i cittadini a ridurre l’utilizzo dell’auto scegliendo la mobilità sostenibile e i bonus green anche con lo scopo di rispettare l’ambiente.
Aumento degli interventi di sfalcio erba, e pulizia delle strade e delle piazze da parte della multiservizi Nausicaa: si tratterebbe, secondo Italia Viva, di un piano di ripresa delle attività per recepire le segnalazioni da parte dei residenti per riavviare lavori di cura del verde urbano, ma anche un modo per far ripartire la città con una maggior attenzione al decoro.
“Il 1 giugno 2020 potrebbe essere consentito passare da una regione al altra – ha detto Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva - questo riaprirà a lombardi ed emiliani l’accesso al nostro territorio, che è una cosa molto importante per il turismo locale rappresentando un settore assai consistente dell’intero prodotto locale ed essendo a intensivo capitale imprenditoriale che si pone come fattore imprescindibile per la difesa dei livelli occupazionali e di rilancio del territorio. Secondo noi, al fine di dare sicurezza ai residenti e a chi arriva, sarebbe opportuno dare la possibilità di effettuare a tutti i test sierologici, prevedendoli anche per chi arriva, attraverso specifiche convenzioni . Italia Viva confida che queste proposte su alcune delle misure importanti per il rilancio, siano di aiuto alla cittadinanza per riappropriarsi della propria città e alla politica per riflettere e cominciare a mettere in campo idea per affrontare nel miglior modo possibile il prossimo futuro.”.
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Sono partiti con una frecciata all’immobilità, dovuta non solo al lockdown, manifestata dall’assessorato alla cultura e poi hanno elencato i possibili interventi per favorire una ripresa efficace e sicura del turismo balneare. A scrivere una lettera aperta all’assessore Federica Forti sono stati Riccardo bruschi e Nicola Pieruccini, rispettivamente coordinatori comunali di Forza Italia e Lega. I due coordinatori non hanno apprezzato l’impegno della Forti con i comuni di costa finalizzato a definire regole uguali per tutto il litorale dell’alto Tirreno, che, secondo loro, distrarebbe l’assessore dal concentrarsi sui problemi di Carrara e sulla riapertura delle spiagge libere locali.
“Il dato più chiaro emerso – hanno detto Bruschi e Pieruccini - è che De Pasquale e la Forti siano rimasti fermi alle sole ipotesi e che nonostante sia partito il conto alla rovescia, non abbiano predisposto un piano anti covid per le spiagge libere. A nostro parere è logico che l'accesso debba essere contingentato, perché lo impone l’ultimo DPCM del premier Giuseppe Conte e l’ordinanza di Enrico Rossi, ma visto i clamorosi ritardi e le lentezze denunciati negli anni passati per la gestione delle spiagge libere, la preoccupazione è che la fruizione delle spiagge avvenga ad estate finita.”
Bruschi e Pieruccini hanno riportato i dubbi di molti cittadini sull’argomento: dalle cifre relative alla capienza massima alla predisposizione di turni, alla possibilità di prenotare gli spazi attraverso un numero verde o una app , fino a capire chi, eventualmente gestirà tale servizio. “Ci rendiamo anche conto che le criticità sono molteplici – hanno aggiunto Bruschi e Pieruccini - ma resta da capire in che modo l’amministrazione interverrà sia sulle condizioni di degrado di bagni, docce e spogliatoi delle due spiagge Idrovora e Fossa Maestra, sia per garantite la sanificazione ad un livello adeguato di igiene prevista dai protocolli anti covid che probabilmente sarà affidati all’ azienda Multiservizi Nausicaa già incaricata dei servizi di pulizia. D’altronde, noi, a differenza del sindaco De Pasquale, abbiamo apprezzato il grandissimo senso civico dei nostri concittadini e siamo sicuri che i frequentatori delle spiagge avranno un grande rispetto per il distanziamento e per le regole quando saranno obbligatoriamente esposte nella cartellonistica annunciata ma ancora non disponibile. La buona volontà degli operatori che si preparano con sofferenza alla stagione turistica e la volontà di ripartire di tutti quanti noi non bastano, gli amministratori nostrani sarebbero obbligati dal ruolo ricoperto a mettersi a lavorare con dinamismo e serietà, invece di stare lì immobili e rassegnati a fare soltanto ipotesi.”.
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#IoComproNelMioComune: questo l'hashtag lanciato dalla Lega Giovani Massa Carrara nella figura di Filippo Frugoli, commissario provinciale dei giovani del Carroccio, Sofia Anna Galeotti, Gianluca Fantoni e Diana Liviano, rispettivi responsabili comunali di Aulla, Carrara e Massa.
L'hashtag è un appello alla cittadinanza affinché si prediligano i negozi locali rispetto agli acquisti online e i negozi italiani rispetto alle multinazioni.
"Oggi 18 Maggio, usciamo da un lockdown che ha messo a dura prova i nostri commercianti: se ancora resistono è solo grazie al loro spirito di sacrificio e al loro senso del dovere. - dichiarano - Per questo motivo riteniamo necessario che, la cittadinanza si stringa attorno ai commercianti della nostra Provincia. Il commercio online sta prendendo sempre più forza negli anni e sta portando via i clienti ai nostri negozi: a fronte di un risparmio, le persone prediligono l'acquisto su Amazon o da altre multinazionali presenti sul territorio. Ora più che mai dobbiamo scegliere la piccola bottega sotto casa o il negozio di abbigliamento di un nostro concittadino. Solo unendo le nostre forze e preferendo il nostro territorio alle multinazionali, possiamo riuscire a risollevare l'economia della nostra Provincia. Le partite iva, le pmi, i negozi di vicinato ed i settori produttivi sono stati abbandonati dal Governo: spetta a noi cittadini aiutarci a vicenda e mandare avanti il flusso circolare del reddito".
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A valutare l’intera operazione dell’annunciata transazione da dodici milioni di euro per il caso Paradiso s.p.a. sarà il professor Antonio Scudieri, ex magistrato contabile della Corte dei Conti, in quiescenza da dieci anni. La notizia, data due giorni fa dall’amministrazione carrarese che ha affidato l’incarico al Professor Scudieri, ha sollevato non poche perplessità nel consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha subito annunciato l’intenzione di voler indagare sulla legittimità della scelta effettuata dal segretario generale Angelo Petrucciani su indicazione della giunta.
“E’ sorprendente – ha aggiunto Bernardi - il contratto allegato alla determinazione in quanto viene riportato che il professor Scudieri ha l’obbligo di dare “assistenza giuridica” al comune, producendo pareri sulla opportunità di proseguire la lite oppure concludere la transazione.” Secondo Bernardi sarebbe evidente proprio da questa assegnazione che la tesi sostenuta finora dal vicesindaco Matteo Martinelli è stata minata da due ordini di motivi con l’aggravante dei bilanci in rosso per l'emergenza Coronavirus. “ Il motivo tecnico – ha spiegato Bernardi - è relativo alla sostenibilità economica e alle eventuali esposizioni e responsabilità di tipo amministrativo contabile da parte di chi risulterà presente in giunta quando sarà deliberata la transazione, che, tradotto, significa: “ paura dell’esposto alla Corte dei Conti”. Il motivo politico invece è più grave perché si è consumato a seguito dello strappo avvenuto in giunta che ha decretato l'incarico “super partes” al professor Scudieri.”. Bernardi ha riferito di voci certe che parlano di una spaccatura in giunta tra alcuni assessori non tanto convinti della bontà della decisione da prendere per i quali la vicenda avrebbe potuto essere gestita diversamente. “La mancanza di una sentenza di condanna – ha continuato Bernardi – cosa che io ho sempre sostenuto, che quantificasse l'ammontare del risarcimento, è stata fatale per Matteo Martinelli. A seguito di queste discussioni la giunta di fatto ha congelato il parere rilasciato dal professor Giulio Ponzanelli che aveva seguito la vicenda fin dall'inizio, e per convincere meglio gli assessori dubbiosi ha incaricato un ’esperto “super partes”. Nella delibera dell’incarico infatti, si legge che “si ritiene opportuno procedere al conferimento di incarico in ordine alla necessità di valutare la complessa problematica connessa alle vicende processuali ed alle possibili conclusioni del contenzioso in essere con la società Paradiso spa.”
Bernardi ha ricordato che, a suo parere, la soluzione presa da Martinelli non è facile da digerire in quanto prevede che il comune versi alla Società Paradiso 12,5 milioni di cui tre milioni entro fine maggio 2020 e il restante in rate annuali da 950mila euro per 10 anni a tasso di interesse legale. “La delibera – ha aggiunto Bernardi - sostiene anche che il comune avrebbe potuto chiedere un parere alla Corte dei Conti ma che le stesse sezioni regionali hanno ritenuto inammissibili i quesiti nelle ipotesi in cui gli stessi vertano su materie di possibile interferenza su decisioni da assumere da parte di altri plessi giurisdizionali. Come nel caso di specie in quanto il quesito riguarderebbe la materia sulla quale è tuttora in corso il contenzioso avanti il Tribunale di Massa.” La nomina di Scudieri, quindi, per Bernardi, sarebbe la mossa per aggirare l’ostacolo: un consulto gratuito da parte di un ex magistrato della Corte dei Conti sulla base del quale prendere una decisione definitiva.
“Un ‘ altra occasione persa dal vicesindaco Matteo Martinelli – ha concluso Bernardi - che continua imperterrito a dimostrare un interesse morboso per la costosissima “Transazione Paradiso “ proseguito anche durante durante l’ emergenza sanitaria, ma anche economica e sociale che ha contato morti e infettati dal virus più devastante mai conosciuto nel mondo e dal qual sarà difficile riprendersi. Un grande senso di responsabilità.”.
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