Politica
Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

Tiro a segno nazionale di Carrara chiuso da due anni: l'appello della senatrice di Fratelli d'Italia Susanna Campione per una rapida riapertura
"Da oltre due anni il tiro a segno nazionale di Carrara, sotto il controllo della Marina Militare, è chiuso. Una prolungata inattività che sta causando danni…

Consiglio Provinciale: approvato il Documento Unico di programmazione 2026-2028
Con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione della minoranza il Consiglio Provinciale di Massa-Carrara ha approvato nel corso dell'ultima seduta il Dup 2026-2028 (Documento…

Caos viabilità modificata nel centro di Carrara: i consiglieri Manuel e Bernardi chiedono l'apertura della strada dei marmi
I consiglieri comunali Massimiliano Manuel e Massimiliano Bernardi, constatate le prevedibili criticità alla viabilità dovute ai lavori del secondo lotto per l'adeguamento del Canal…

L'ex liceo scientifico è sotto la gestione della provincia di Massa Carrara, da sempre targata Pd: Manuel di FdI restituisce al mittente, il Polo progressista e di sinistra Massa le accuse di responsabilità rivolte al governo
L'arbitraria attribuzione al governo Meloni della responsabilità di recuperare lo stato di degrado in cui è caduto l'ex liceo scientifico Marconi di Carrara fatta…

PABE del Comune di Massa, Consigliere Paolo Balloni (Lega): "Soddisfatti dell'approvazione, il Piano rispecchia la visione della Lega che coniuga impresa, ambiente e sicurezza"
L'approvazione dei Piani Attuativi di Bacino Estrattivo (PABE) da parte del comune di Massa è un passaggio cruciale per il futuro del settore del marmo. Il…

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C’è il vicesindaco, Matteo Martinelli, delega al bilancio e alle partecipate, nel mirino dell’aspra critica alla gestione dell’emergenza economica causata dall’epidemia di coronavirus fatta da Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva, che ha sottolineato come, per il vicesindaco e per tutta l’amministrazione carrarese ci sia il dovere di fare molto di più di quanto è stato fatto.
“L' assessore-burocrate Matteo Martinelli con le sue dichiarazioni “ il Comune attende il governo" non ha certamente brillato come esempio di solidarietà – ha dichiarato Volpi - Rimane incomprensibile il ricorso al consiglio comunale come strumento per la risoluzione del “suo problema primario” cioè la transazione Paradiso ed è ormai chiaro che l’assessore al bilancio preferisce perdere tempo per evitare la Corte dei Conti sulla elargizione Paradiso, piuttosto che andare in rosso per aiutare i suoi concittadini alla fame. Tranne che per le parole del famoso post su facebook dove sembrava umanamente pronto a rischiare il deficit di bilancio per salvare i commercianti, ad oggi Martinelli, in considerazione del fatto che è l’esecutivo che ha poteri in ordine allo stanziamento di fondi, non ha presentato alcuna delibera per aiutare alcuna persona.” Volpi ha ricordato i numerosi appelli del suo partito a fare, sin a subito, il possibile per aiutare e sostenere le attività commerciali della città, ed ha giudicato l’uscita sulla stampa di Martinelli dopo la Commissione Bilancio, una dichiarazione sgraziata, sbagliata e che non porta a niente.
“Non occorre più aspettare – ha aggiunto Volpi - per deliberare i provvedimenti economici ormai previsti e consolidati dai DPCM del governo per cui i cittadini superinformati si aspettano che anche l’amministrazione 5 Stelle sia finalmente pronta a fare la sua parte con gli strumenti a disposizione. Il primo di questi strumenti è quello di poter utilizzare tutto il margine possibile di spesa corrente per dare servizi assistenza e contributi a chi più ne ha bisogno. Italia Viva segnala che “ il permesso “a sbloccare tutta la liquidità possibile per rendere subito ciò che serve è chiaro e concreto, e l’assessore al Bilancio deve vincere le sue paure perché gli esborsi imprevisti saranno ristorati dal governo con successivi stanziamenti straordinari.” . Volpi ha fatto notare che con il decreto “Cura Italia” i comuni sono stati autorizzati a destinare interamente a spese per l’emergenza corona virus gli avanzi di bilancio 2019 e sono state sbloccate anche le risorse del Fondo di Solidarietà, mettendo velocemente a disposizione dei comuni una consistente liquidità : il 66 per cento di un importo complessivo entro maggio.
“L’amministrazione 5 stelle – ha continuato Volpi - poteva lavorare sulla tassazione locale, facendo sentire a tutte le attività commerciali la vicinanza del comune in una situazione tanto complicata. Non lo ha fatto e, in compenso, ha deliberato sulla sospensione della quota capitale dei mutui in scadenza nel 2020. Con l’auspicio che questi soldi vengano utilizzati a favore dei cittadini, Italia Viva chiede che ogni politico che ci rappresenta per quanto stipendiato dai cittadini faccia quanto di sua competenza e a questo proposito chiede quanto tempo occorrerà per lo studio della ZTL di Marina di Carrara che possa contribuire alla ripartenza. Il sindaco De Pasquale , Matteo Martinelli e i suoi colleghi 5 Stelle durante le loro riflessioni che ormai durano da mesi sono consci che questo è solo un punto di partenza per proteggere e rivitalizzare il commercio e le imprese del nostro territorio ?”.
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La decisione dell’amministrazione carrarese di non organizzare i consueti centri estivi per bambini e adolescenti ha sollevato moltissime perplessità sia nelle famiglie che abitualmente usufruiscono del servizio, sia nei rappresentanti delle varie forze politiche di opposizione. Un’analisi accurata dei riflessi negativi che la soppressione dei centri estivi potrebbe avere è stata fatta da Carolina Ginesini, segretaria dei Giovani Democratici di Carrara.
“L’emergenza Covid-19 ha rivoluzionato i nostri stili di vita - ha spiegato la Ginesini - rendendo necessario il ricorso a nuove e inedite misure di gestione della nostra vita quotidiana. È necessario riprogettare il sistema scolastico ed educativo per garantire agli studenti ed alle loro famiglie la continuità necessaria e garantire un percorso di sostegno attraverso il quale poter affrontare con serenità i prossimi mesi. Bisogna intervenire concretamente per aiutare le famiglie più in difficoltà nell’affrontare la quotidianità durante il periodo estivo nel quale molti genitori hanno sempre potuto fare affidamento sui centri estivi ed attraverso i quali si riuscirebbe anche a garantire ai bambini, molto colpiti dall'emergenza sanitaria, momenti ludico-ricreativi e di socializzazione.” Per Ginesini è necessario valutare anche l’introduzione di misure di sostegno per le famiglie più in difficoltà come i nuclei monogenitoriali, quelli in cui entrambi i genitori lavorano e magari svolgono un lavoro incompatibile con lo smartworking, le famiglie con situazioni di fragilità come la disabilità di un bambino o di un ragazzo e tutte quelle persone che, con il graduale e parziale ritorno alla normalità e senza un supporto adeguato, potrebbero trovarsi in grave difficoltà.
“È di primaria importanza pensare a progetti in grado di tutelare la salute dei bambini e degli operatori che comporterà la necessità di individuare spazi idonei e l'adozione di stringenti misure di sicurezza seguendo le linee guida fornite dal governo sulla riapertura dei centri che prescrivono tutte le precauzioni da mettere in atto quali il lavoro in sinergia con i pediatri per l'ammissione ai centri, la suddivisione dei bambini in fasce d'età ed in piccoli gruppi, la stabilità relazionale dei gruppi volta a garantire l'eventuale tracciamento in caso di contagio. Un progetto di questo tipo potrebbe essere l'occasione per impiegare di nuovo gli operatori di Nausicaa Spa che, a seguito dell'emergenza sanitaria, hanno visto l'interruzione del loro lavoro ed hanno le competenze adeguate per svolgere questo tipo di attività.”. La Ginesini ha invitato l'amministrazione ad attivarsi per creare centri estivi, aprendo un tavolo di discussione e progettazione con le realtà del territorio che potrebbero dare un contributo fattivo nella gestione delle attività ed individuando luoghi all'aperto come il Campo Scuola di Marina di Carrara che, come ha specificato la segretaria dei giovani Dem, se messo in sicurezza, potrebbe rappresentare una buona soluzione oppure altri spazi all'aperto, magari inutilizzati, che potrebbero essere riattivati.
“Chiediamo alla amministrazione di cogliere le nostre riflessioni – ha concluso Ginesini - frutto di un lavoro di ascolto del territorio, propedeutico ad individuare le soluzioni più adeguate. È importante che queste proposte possano tradursi in realtà, anche alla luce dell'impegno della Regione Toscana che ha stanziato 2 milioni di euro destinati ai comuni per l’organizzazione delle attività estive per bambini. “.
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Le aziende dei Bus Turistici sono ferme dal 21 febbraio, quando è stato scoperto il primo caso in Italia di covid-19. Da allora, nel giro di pochi giorni, furono annullate tutte le gite scolastiche in programma, un lavoro di circa due mesi tra programmazione, pubblicità e vendita dei pacchetti all’utenza. Un danno enorme dunque per tutto il settore, avvenuto proprio alla vigilia dell’inizio della stagione turistica, considerando che marzo, aprile e maggio rappresentano oltre il 50 per cento del fatturato annuale del comparto.I piccoli imprenditori del turismo sono ormai allo stremo delle loro forze e chiedono aiuto.
“Ci sembra d’obbligo pertanto come FIT-CISL cogliere il loro grido, considerato che il noleggio bus in Toscana vanta circa 2000 autisti dipendenti a tempo indeterminato e, nel pieno della stagione turistica, ulteriori 800 autisti dipendenti a tempo determinato. A questi numeri vanno aggiunti altri 700/800 dipendenti circa tra accompagnatori, guide turistiche ed addetti alle agenzie di vendita. Numeri questi che dovrebbero rendere bene l’idea di quanto sia importante l’intero settore per l’economia Toscana e quanti posti di lavoro sono interessati.
Con il COVID-19 tutto si è fermato. I dipendenti sono in Cassa Integrazione ma con 730 euro mensili si stanno guardando intorno, si stanno rivolgendo al settore logistica / trasporto merci, rischiando di portare ulteriore danno alle aziende di noleggio che rischiano di perdere autisti formatisi nel corso degli anni alla guida dei loro bus. In un settore come questo, dove l’esperienza del dipendente è importantissima, sarebbe una vera e propria beffa. Non si diventa buoni conducenti dalla sera alla malattia solo per il semplice fatto di aver conseguito una patente. Patente che tra l’altro è da considerarsi a tutti gli effetti un vero e proprio brevetto nonché un investimento visto che per conseguirlo occorrono ben cinquemila euro. Un vero e proprio investimento per i giovani dipendenti.
A questo punto sono fondamentali tre passaggi: la ripartenza, i protocolli di sicurezza e gli incentivi uguali in tutti i paesi dell’Unione Europea. La ripartenza deve tener conto non solo dei ma anche delle spese fisse cui le aziende devono comunque far fronte come ad esempio l’ammortamento e la svalutazione dei bus. I protocolli delle linea guida devono garantire sicurezza, ma devono anche essere uguali in tutta Europa, per non creare concorrenza sleale tra aziende di bus facenti parte della comunità europea come ad esempio nei trasporti dei gruppi americani, giapponesi e cinesi in tour europeo. Uguali per tutti anche gli incentivi perché gli aiuti che intende dare lo stato Italiano alle imprese di noleggio bus devono corrispondere a quelli elargiti dagli altri paesi membri per non creare disparità tra aziende di Paesi diversi.”
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Tantissime le perplessità, per la Lega di Carrara, sollevate dalla decisione del presidente dell’Accademia di Belle Arti, Antonio Passa di chiudere le sedi distaccate dell’ateneo. Non cela la preoccupazione il commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini che ritiene responsabili dell’attuale disastroso corso dell’Accademia il presidente Passa e l’assessore Andrea Raggi, membro del consiglio accademico in rappresentanza dell’amministrazione carrarese.
“Le sedi distaccate sono importantissime per la didattica – ha spiegato Pieruccini - per questo è necessario che l’amministrazione vi ponga rimedio, perché come denuncia lo stesso Presidente nella risposta agli studenti del 15 Maggio “le attività laboratoriali devono avvenire in sicurezza".
Per cui l’impossibilità di effettuare laboratori deriva dall’incapacità di intervenire in tempo da parte di Andrea Raggi che è stato sinora seduto intorno al tavolo del CDA dell'Accademia, senza prendersi responsabilità.”. Pollice verso della Lega anche sul presidente Passa, responsabile, secondo Pieruccini , della gravissima situazione creatasi in questi mesi: “ Passa- ha aggiunto Pieruccini - in sostanza incolpa il Ministero di comportamento omissivo e sostiene di aver presentato una diffida extragiudiziale e conseguente messa in mora. Quindi, secondo la Lega, se non arriverà un veloce “commissariamento” da parte del Miur l'Accademia rischierà tantissimo. Visto l'aggravarsi giorno dopo giorno della gestione dell’istituto e la mancanza di interventi da parte dell'Amministrazione 5 Stelle, è facile infatti presumere che il prossimo anno scolastico assisteremo ad un forte ridimensionamento del numero di iscritti, sia studenti italiani provenienti da varie province, sia stranieri, soprattutto cinesi, letteralmente spariti dalla città. Mancate iscrizioni che porterebbe “obtorto collo” il Miur a riconsiderare l’opportunità di mantenere o meno l’Accademia di Belle Arti a Carrara.”
Pieruccini ha anche spiegato nel dettaglio il problema della chiusura delle sedi distaccate ricordando che le criticità su questi settori erano state più volte presentate all’attenzione dell’assessore Raggi nel corso degli ultimi mesi, con la richiesta, ancora non soddisfatta, di rinnovo delle convenzioni per l’utilizzo degli immobili di via Carlo Fontana 4, via Pietro Tacca 32 e via Provinciale Gragnana in località Padula, affidati in uso dal comune all’Accademia. “ Ci risulta che a tutt'oggi le convenzione scadute da tempo non siano state rinnovate – ha continuato Pieruccini - per il fatto che gli immobili non sono stati messi in sicurezza e quindi non sono in regola con il certificato di prevenzione incendi. Le risposte di Raggi sulla tematica sono state evasive e poco chiare. Questioni ribadite dal presidente Antonio Passa nella risposta agli studenti, nella quale lui stesso ha evidenziato quanto l’impreparazione ad affrontare l'emergenza sia stata ancora più avvertita nella sede distaccata di Carrara, resa impraticabile dalla caduta di un grosso albero sul padiglione avvenuta proprio all’inizio dell’emergenza pandemica. Il sindaco, in attesa del completamento dei lavori necessari a ripristinare le condizioni di sicurezza, ha interdetto l’accesso alla sede e Passa lo ha sollecitato affinché venga garantita, nei tempi utili, una apertura in sicurezza a fronte dell’altissima gravità della situazione patita dall’Accademia tutta.”
Il commento generale della situazione attuale dell’Accademia, per la Lega è quello di un generale “ tutti contro tutti” sul quale grava anche l’esposto in Procura fatto dalla Lega e da Forza Italia per gli esami di laurea in comune e la conclusione auspicabile per Pieruccini non può che essere il commissariamento da parte del Miur dell’Accademia.
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"E' evidente che la crisi creata da Covd 19 suscita grande preoccupazione nelle famiglie e nelle aziende, ma può anche essere una straordinaria occasione di rilancio per una delle aree più importanti della nostra zona, la Partaccia. A patto che, però, l'amministrazione comunale esca dalle polemiche quotidiane con Governo e Regione, e inizi a governare. Del resto le elezioni comunali sono finite da parecchio tempo e sarebbe l'ora di lasciare da parte la propaganda. Ci auguriamo che per questo il sindaco Persiani, se c'è davvero, cominci a fare il sindaco di tutti i massesi, compresi quelli che abitano alla Partaccia". Così l'invito del circolo PD di Bondano, Ricortola, Casone e Partaccia all'amministrazione comunale di Massa.
"Assieme ai residenti e alle imprese, soprattutto del settore commercio e turismo – spiega il segretario del circolo democratico, Osvaldo Bennati – abbiamo predisposto un pacchetto di proposte semplici e realizzabili che offriamo al Sindaco e a tutto il Consiglio Comunale. Interventi che si possono iniziare ora dato che dal Governo, proprio per l'emergenza Covid, stanno arrivando sia misure tecniche che risorse che sarebbe un delitto politico lasciarci sfuggire".
"Ad esempio, se non ora quando - si domanda il circolo Pd – sarà possibile riqualificare il mercatino della Partaccia creando una Piazza che sia il punto di partenza di una "passeggiata che arrivi, con la pedonalizzazione estiva e serale di via Baracchini, fino al mare ?"
"E sul Lavello, visto che tutti concordano che vada risolta definitivamente la questione della depurazione, perché non realizzare finalmente un impianto moderno e funzionale anche nei momenti di picco. Un sistema su cui coinvolgere la cittadinanza nei controlli delle acque del depuratore a garanzia degli abitanti, degli operatori turistici e dei turisti stessi con l'obiettivo di evitare in futuro e per sempre i divieti di balneazione?"
"In questa direzione – spiegano dal Pd – servirà anche il superamento, in una logica di civile integrazione e di reciproco rispetto, del campo nomadi attraverso una intesa col comune di Carrara, visto che si trova nel territorio di quella amministrazione".
"E , infine , - aggiunge Bennati – perché non realizzare lungo il percorso del Lavello una mobilità di servizio, con una strada di collegamento da via delle Pinete e via Massa Avenza sul lato destro (Carrara) e turistica con una ciclo-pedonabile sul lato sinistro (Massa)?"
"Si tratta di semplici interventi – conclude Bennati –, possibili e realizzabili in tempi brevi e senza grandi sforzi, ma che per le famiglie e le aziende commerciali e turistiche sarebbero un grande segnale di attenzione volto a migliorare la qualità della vita. Perché nonostante il Coronavirus dobbiamo e vogliamo ripartire, ma abbiamo bisogno che anche il Comune faccia il suo dovere".
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Con Giuliana De Medici Almirante, figlia di Giorgio Almirante, ci siamo incontrati e conosciuti all'indomani della nostra pubblicazione della biografia di suo padre - Giorgio Almirante biografia di un fascista edita nel 2015 per Sperling&Kupfer - e da allora siamo rimasti in contatto. Persona squisita, impegnata con intelligenza a tenere viva la memoria paterna, si è trovata, negli ultimi tempi, a subire una serie di atteggiamenti decisamente ostativi nei confronti del proprio tentativo di rafforzare la fondazione dedicata all'ex segretario del Movimento sociale italiano.
Il 22 maggio sarà l'anniversario, l'ennesimo, della morte di suo padre Giorgio Almirante. Sono passati, ormai, 32 anni. Cosa ricorda di suo padre?
Io hod ei ricordi familiari ovviamente, oltre quelli politici che tanti hanno. Ho i ricordi delle vacanze passate insieme, della sua folcezza, del suo sapere e del suo studiare insieme e, poi, ricordi politici delle grandi piazze i soi discorsi in parlamento e quello che è stato unod ei piàù grossi uomini politici italiani che abbiamo avuto.
E' vero che suo padre era innamorato della Divina Commedia al punto da conoscerla, praticamente, a memoria o quasi?
E' verissimo. Era un dantista d'eccezione. Noi ancora, qui in casa, nella sua biblioteca abbiamo tantissimi testi di commento alla Divina Commedia. La conosceva tutta a memoria. Credo che in Italia fossero in due ad avere questa dote, lui e Giorgio Albertazzi. E ricordo anche che lui, prima di diventare segretario del partito nel 1963, insegnava in una scuola romana privata soltanto per il piacere di insegnare ai giovani. Lui diceva che la sua prima professione era quella dl insegnante, poi del giornalista e infine del politico. Ricordo che lui, nonostante conoscesse la Divina Commedia a memoria, tutte le sere prima di avere le lezioni con gli studenti la prepaara diligentemente. E io ho avuto modo negli anni di incontrare alcuni suoi ex allievi che ancora ricordano con piacere le sue lezioni su Dante e sulla letteratura italiana. Lui era laureato in lettere e filosofia ed era abilitato all'insegnamento.
Suo padre era stato giornalista durante gli anni del fascismo, quando aveva lavorato a lungo al Tevere di Telesio Interlandi. Cosa le raccontava di questa professione?
Lui era innamorato del giornalismo, aveva iniziato da ragazzino, al Tevere, dove gli avevano assegnato inizialmente come praticante, il compito di andare tutte le sere in questura per raccogliere le notizie di cronaca nera che accadevano in città. Da lì, poi, fece la sua carriera, diede l'esame da giornalista professionista e io ricordo che anche durante il periodo della sua attività politica aveva scritto per dei settimanali con uno pseudonimo e, poi, era l'uomo capace di scrivere il Secolo d'Italia tutto da solo.
Aveva una capacità lavorativa mostruosa racconta chi lo ha conosciuto.
Assolutamente sì. Aveva una forza di volontà straordinaria. Non conosceva il riposo perché ogni momento della sua giornata e della sua nottata li passava lavorando e facendo tutto quello che secondo lui era giusto fare. La notte, ad esempio, la trascorreva rispondendo personalmente a tutta la posta che gli veniva inviata. Lo faceva lui senza passare per segretari o collaboratori. Addirittura rispondeva direttamente scrivendo a macchina.
Giorgio Almirante piaceva anche agli avversari per via di quella sua capacità di essere sempre uguale a se stesso.
Io aggiungerei anche per la sua signorilità, cortesia e capacità di saper esprimere le sue idee senza mai offendere nessuno. Quando guardiamo i talk-show di oggi, c'è un insulto dietro l'altro, non c'è più quella correttezza che si dovrebbe avere anche con chi non la pensa come te. Siamo scaduti a un livello tale che è una offesa continua.
Suo padre ha vissuto da segretario del partito uno dei periodi più terribili della storia d'Italia, ossia gli anni di piombo. C'è una domanda che mi sono sempre posto durante i miei studi su quegli anni: perché, di fronte ai costanti attacchi, alle aggressioni, alle violenze sistematicamente superiori e giustificate portate avanti dagli estremisti di sinistra nei confronti dei militanti della destra, suo padre non ha mai una sola volta ceduto ad una comprensibile, se vogliamo dirla tutta, voglia di vendetta?
Guardi, Almirante è stato l'uomo della pacificazione nazionale fin dai primissimi anni del nostro dopoguerra. Lui ha sempre voluto una pacificazione dopo la guerra civile e chiedeva rispetto dei martiri di destra così come lo chiedeva per i martiri di sinistra. Quindi, anche nel periodo degli anni di piombo, con assoluta fermezza, non incitava i giovani a rispondere e a reagire a quello che il partito subiva, ma ha sempre chiesto di stare al proprio posto e di piangere gli amici morti chiedendo sempre giustizia, ma mai vendetta. E ha continuato con questo filo conduttore anche in quel periodo.
E' vero che suo padre è stato sempre vicino, in tutti i modi, ai familiari delle vittime del terrorismo di sinistra?
Assolutamente si. Per lui ogni volta che succedeva un incidente di questo genere era un dramma, lo percepiva come la perdita di un figlio. Il Msi era un partito politico, ma era anche una famiglia politica e quindi perdere un attivista era come perdere un figlio. Per mio padre era anche un grosso dolore di cui, in qualche modo, si sentiva responsabile, essendo il segretario, per la loro morte e in debito con queste famiglie delle quali si è sempre occupato.
Giuliana dobbiamo essere onesti: dopo suo padre c'è stato, anche con la sua complicità, Gianfranco Fini e sappiamo tutti come è andata a finire. Da allora la destra non ha avuto nemmeno lontanamente un leader che, in qualche modo, abbia saputo raccogliere l'eredità di Giorgio Almirante. Che cosa, oggi, è, realmente rimasto di quest'uomo?
Di quest'uomo, in particolare, è rimasto il grande affetto che tutto il popolo missino ancora gli riconosce e anche l'affetto dei giovani che non lo hanno conosciuto, ma che lo hanno imparato a conoscere grazie alle letture e ai racconti dei loro genitori o nonni. Lui, personalmente, ha lasciato una traccia indelebile. Per quel che riguarda i nuovi politici di destra, mi permetta di dire che lui era unico e irripetibile. Ambire ad essere un uomo politico come Giorgio Almirante è un po' presuntuoso. Premesso che, comunque, tutta la parte politica di tutti i partiti è oggi notevolmente meno importante di quel tempo, dobbiamo ammettere che siamo amministrati e rappresentati veramente da persone che sono ad un basso livello.
Sua mamma, la grande Assunta Almirante, è la presidente della fondazione Giorgio Almirante. Eppure ci risulta che la memoria di suo padre non sia stata tenuta particolarmente a cuore in alcuni settori della stessa destra nazionale.
Non è che non è tenuto molto a cuore, secondo me c'è una vera e propria manovra per cercare di far dimenticare Giorgio Almirante.
In che senso scusi?
Nei confronti della fondazione Giorgio Almirante noi non abbiamo avuto né riceviamo alcun tipo di aiuto né dalla fondazione Alleanza Nazionale - che è proprietaria di tutti i beni immobili primo fra tutti la sede dell'Msi di via della Scrogfa acquistati da Giorgio Almirante e da tutti gli attivisti missini che contribuivano all'acquisto delle sedi - né da Fratelli d'Italia che, in teoria, dovrebbe essere l'erede del vecchio Msi e poi di An. Anzi, non solo non riceviamo aiuti, ma ci osteggiano e ci impediscono, di fatto, di lavorare. Nella buona sostanza loro nominano Almirante semplicemente in momenti in cui sanno che, nominandolo, riceveranno un applauso, ma nei fatti e nella sostanza, nessuno ci aiuta né porta avanti le idee che sono state di Almirante o quantomeno non riconoscono a queste idee la genitorialità di Giorgio Almirante.
Non ci dica, adesso, che anche Giorgia Meloni, che ricordiamo di aver conosciuto in casa di sua mamma in via Archimede, si è dimenticata di voi?
Non soltanto Giorgia Meloni che ha come sua giustificazione il fatto di non aver mai incontrato Giorgio Almirante perché di un'altra generazione, ma nella vicenda della sede della fondazione Almirante che noi avevamo in una stanza in via della Scrofa, siamo stati cacciati in malo modo dopo aver forzato la porta della mia stanza, presi tutti i documenti che erano all'interno appoggiandoli, poi, in uno stanzino aperto a tutti. Ci fu un tentativo, all'inizio, di trovare una soluzione alla problematica, ma sono state solo parole. Dopodiché né Meloni né nessun altro dirigente del partito ha pensato di darci la solidarietà. Questa è la cosa che mi ha fatto più dispiacere perché io ritenevo di avere degli amici perché era gente con cui ero cresciuta, in realtà mi sono resa conto di non averne.
E adesso dove siete confinati?
Abbiamo portato via tutto il materiale e sono stata costretta a portarlo a casa. Tutto ciò impedisce di fare visionare a chi lo desidera il materiale della fondazione che era a disposizione di tutti, impedisce di avere dei rapporti con le persone e, di fatto, rende molto difficile l'attività della fondazione, ma probabilmente questo è quello che volevano.
Con lei Giorgia Meloni avrebbe dovuto, forse, avere un altro tipo di atteggiamento non pensa?
Sicuramente, ma io sono una persona molto umile perché questa è la prima cosa che mi ha insegnato Giorgio Almirante. Non sono mai andata alla ricerca di posti in parlamento o in consigli di amministrazione, però, certamente l'atteggiamento che la Meloni ha avuto nei confronti di Giorgio Almirante non è stato dei più rispettosi. Non vorrei che questo sia dovuto al percorso politico che lei sta seguendo - e che le sta facendo avere un buon successo da quello che dicono i sondaggi - e non vorrei, in particolare, che questo percorso non sia lo stesso che ha fatto Gianfranco Fini. Ci sono molte similitudini.
A proposito di confinamento. Dia un giudizio su come la destra e, nella fattispecie, l'opposizione all'attuale governo, ha affrontato l'emergenza coronavirus dal punto di vista politico.
Secondo me ci voleva molta più decisione nella opposizione. Ci voleva la capacità di incidere in modo forte, non voglio dire violento, sulle decisioni che il governo ha preso. Bisognava far sentire di più quelli che erano l'insoddisfazione, la preoccupazione e il disagio che il popolo italiano ha vissuto e sta vivendo in questo momento. Mi sembra una opposizione all'acqua di rose. Anche lo stesso Salvini che sembrava il paladino di tutti mi pare che abbia abbassato un po' i toni. Dobbiamo farci sentire, questa è la realtà, ma non è mai a sufficienza. Credo che i nostri governanti ci abbiano solo preso in giro. Ci hanno promesso, ma non hanno mantenuto nulla, quindi, ben venga la ribellione anche di piazza, non si può stare sempre lavorare di fioretto.
Certo che ascoltando Giuseppe Conte, osservando il suo portavoce Rocco Casalino, cerando di capire quello che riescono far uscire dalla proprie bocche ministri come Azzolina e Di Maio, suo padre, al confronto, era veramente un gigante.
Assolutamente sì. La classe politica di oggi è molto più povera di contenuti e di uomini rispetto a quelli di una volta. Ricordiamo Almirante, ma anche De Gasperi, Nenni, Berlinguer, uomini che nel loro ambito e con le loro idee erano persone di valore.
Teoria Gender: cosa avrebbe pensato suo padre nell'apprendere che al posto o anche in aggiunta alla Divina Commedia, i nuovi programmi del Miur avrebbero inserito volumi tendenti a promuovere la cosiddetta tolleranza verso il fenomeno Lgbtq?
Guardi, contrariamente a quello che si può pensare, lui era molto aperto a tutte le novità e a tutte le idee che sorgevano. Certamente era un uomo di altri tempi e penso che solo per quello avrebbe criticato questa cosa. Poi era un uomo di assoluti principi cattolici e aveva il senso della famiglia e quindi non avrebbe apprezzato. Però, per fare un esempio banalissimo, per dimostrare quanto fosse aperto al nuovo, ricordo che era il periodo in cui nasceva la stella di Madonna e trasmisero il suo primo concerto alla Rai. Lui ricordo che si sedette, inforcò gli occhiali e assistette a tutto il concerto. Io gli chiesi se gli era piaciuto perché indubbiamente era un genere musicale non della sua generazione e lui mi disse: "Sono interessato perché è un fatto nuovo che sta raccogliendo tantissimo successo e voglio capire perché". Quindi non c'era un rifiuto a priori.
Venerdì 22 ci saranno diverse iniziative per ricordare la figura di suo padre.
Non potremo far dire, come consuetudine ogni anno e per ovvi motivi, la messa in piazza del Popolo nella chiesa degli artisti, ma ci saranno diverse iniziative e la giornata non passerà inosservata. La Fondazione Almirante presenterà tramite facebook un saluto da parte degli associati alla fondazione e a seguire ci sarà la partecipazione di personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e del giornalismo che daranno il loro contributo raccontando Giorgio Almirante tra cui Luca Barbareschi, Nicola Porro, Isabella Rauti, Alda D'Eusanio, Massimo Magliaro e altri. In alcune località del paese ci saranno messe in ricordo di Almirante. Inoltre sempre venerdì 22 maggio, alle 21 sulla pagina facebook di Sergio Berlato ci sarà un dibattito su Giorgio Almirante, la sua vita per l'Italia a cui prenderanno parte Ignazio La Russa, lo stesso Berlato, la sottoscritta, Massimo Magliaro e, se non sbaglio, anche lei che è stato l'autore della biografia di mio padre. Moderatori saranno due dirigenti di Fratelli d'Italia di Padova, Claudio Gori e Davide Mauri.
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Il PD della sezione di Carrara Centro e Monti punta la luce sulla situazione di dissesto delle strade che portano ai luoghi di lavoro in cava e richiedono all’Amministrazione di intervenire quanto prima.
“Si tratta di un problema – esordiscono -che non emerge di certo solo ora ma si sarebbe potuta cogliere l'occasione per risolverlo mettendo in sicurezza i tratti di strada dissestati durante il periodo di lockdown.”
“Adesso invece – fanno notare - qualora si dovesse intervenire, si sarebbe costretti a lavorare in condizioni ed orari diversi visto il traffico che si trova lungo quel tratto durante le giornate di lavoro, prolungando cosi il disagio per chi percorre quotidianamente quel tratto di strada per recarsi al lavoro.”
Specificano inoltre che non è coinvolto un piccolo tratto di strada, ma che “il dissesto del manto stradale parte dalla Piana del Tarnone fino a scendere ai Ponti di Vara, in cui proprio nella galleria ci sono importanti avvallamenti e cedimenti dell'asfalto, passando poi per Torano, Miseglia, fino ad arrivare all'area dove viene effettuata la pesatura dei camion e blocchi.”
“Ancora una volta dispiace rilevare – incalzano - l'inefficienza di questa amministrazione, lontana dai problemi reali dei lavoratori e di tutti i cittadini, priva di una visione di insieme rispetto ai problemi della città.”
“Chiediamo alla amministrazione – concludono - di intervenire quanto prima, Noi monitoreremo la situazione per verificare i disagi e le difficoltà che permangono. “
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Sono terminati i lavori di ristrutturazione al bagno Luciano di Marina di Carrara, il primo stabilimento balneare a partire dalla spiaggia libera del porto, che già da alcuni mesi avevano sollevato perplessità e polemiche per la loro reale entità.
Erano stati i Verdi, all’inizio di marzo a segnalare che le opere murarie in via di costruzione facevano pensare ad un edificio imponente e completamente nuovo più che a una ristrutturazione di quello esistente. E di nuovo, oggi, sono i Verdi, che hanno raccolto anche le testimonianze e le lamentele dei bagni confinanti, che ritornano a segnalare un eventuale abuso edilizio che ha un forte impatto ambientale.
“Abbiamo ascoltato - hanno detto i Verdi - la protesta dello stabilimento balneare confinante, cioè il bagno Mistral, il cui titolare,non si capacita di come le autorità comunali e giudiziarie non siano intervenute per impedire che da una giusta ristrutturazione dei lavori si passasse, di fatto, alla costruzione di una nuova struttura che scavalca ogni disegno di una ristrutturazione necessaria.”.
I Verdi hanno fatto notare che la nuova costruzione, che ha dimensioni notevoli sia in larghezza, sia in altezza, preclude completamente la vista del mare e che non ha previsto una corsia che permetta ai mezzi di soccorso di intervenire in caso di bisogno. “Come Verdi abbiamo sempre mantenuto alta l’attenzione sulla tutela delle spiagge e ci siamo adoperati per salvaguardare il diritto dei cittadini di accedere al mare, battendoci sempre affinchè vengano riservati accessi liberi tramite passaggi regolamentati. Vedere il mare è un diritto. Non riusciamo a comprendere come sia stato possibile superare i divieti di ampliamento della costruzione e constatiamo, purtroppo, che non è stato ancora raggiunto nemmeno il suo limite .”.
I Verdi hanno segnalato anche la presenza di due pali di cemento piantati nella spiaggia dalla proprietà del bagno Luciano che costituiscono un potenziale grande pericolo per i bagnanti specialmente con il riflesso accecante dei raggi del sole. L’appello che i Verdi avevano fatto a marzo rivolto agli enti che hanno autorità giuridica e amministrativa per dare delucidazioni in merito alla regolarità della ristrutturazione in corso al bagno Luciano invitava ad un intervento immediato per dare una garanzia economica anche agli stessi autori della ristrutturazione.
“Oggi apprendiamo - hanno aggiunto i Verdi - che i lavori di ampliamento sono stati terminati e, come prevede il protocollo, è stata issata sul tetto la bandiera Italiana, che, a nostro parere, assume un duplice significato: vittoria per chi ha oltrepassato i vincoli ambientali e disfatta per chi si sente umiliato da chi non ha tenuto conto del diritto delle altrui persone. Con lucidità, chiediamo a chi compete, di assumersi la responsabilità di fare chiarezza su quanto sta accadendo. Come Verdi, oggi Europa Verde, siamo propensi a sostenere soluzioni ecosostenibili che portano vantaggi a tutta la cittadinanza. Ma con fermezza siamo contro ogni abuso ambientale. La nostra battaglia è per una svolta ecologia, il nostro fine è di costruire dei presupposti politici sani per ricomporre quella coesistenza fra la natura e l’uomo che è stata snaturata e manipolata a favore di interessi personali. Sappiamo, che esiste un modello economico culturale che resiste a questo cambiamento ed è quello che noi vogliamo. Per questo motivo abbiamo preso posizione nella vicenda del bagno Luciano. Ciò a cui puntiamo è di arrivare all’unico cambiamento possibile che si concretizza nel vivere la propria vita in modo corretto. Restiamo positivi: Europa Verde è una proposta, unica e realizzabile. Giovani e meno giovani si stanno mobilitando in tutto il mondo, per uscire da una crisi politica ed economica ed oggi anche sanitaria. La pandemia si combatte anche instaurando un nuovo sviluppo economico produttivo.”.
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Non li ha convinti nemmeno per un secondo la spiegazione che l’assessore al turismo Federica Forti ha voluto dare su diversi giornali locali e toscani sull’esistenza di un piano anti-covid per le spiagge libere locali e subito, Riccardo Bruschi coordinatore di Forza Italia e Nicola Pieruccini commissario della Lega, sono tornati a replicare all’assessore, ponendole di nuovo gli stessi quesiti. Ecco il testo integrale della lettera aperta scritta da Bruschi e Pieruccini all’assessore Forti:
“Scusi, dottoressa Forti: ma è lei l' assessore al turismo di Carrara ? Beh! Allora ha una bella faccia tosta. L’analfabetismo funzionale è stato superato anni fa anche qui, per cui i nostri concittadini sanno ben comprendere il senso di un articolo pubblicato su un quotidiano. Sono capaci, quindi, di leggere e capire la distinzione tra lo spiattellamento da lei ripetuto a pappagallo dei contenuti generici delle “linee guida “sulle spiagge libere la scorsa settimana, validi per tutti i territori (tipo contingentamento - distanziamento- santificazione etc etc) e un vero e proprio “Piano anti Covid”, declinato e dettagliato e magari pure deliberato in giunta, mai pervenuti. Lei sulla stampa odierna si ostina, praticamente, a sostenere che le spiagge libere “saranno contingentate”, ma non ha la minima idea se avverrà attraverso un numero di telefono o un’app obbligatoria per prenotare, né sa da chi sarà gestito questo servizio essenziale. Si fissa ottusamente a dire che le spiagge “saranno sanificate", ma non dice se ci saranno dei dispenser per igienizzante le mani, quali saranno i percorsi per l'accesso in sicurezza o quante volte verranno sanificati i bagni e gli spogliatoi e da chi sarà gestito questo servizio. Sostiene che il tutto “sarà controllato”, ma chi controllerà che siano rispettati gli spazi non si sa. Neanche ha saputo informare la città con quali modalità saranno suddivise le aree di arenile in relazione ai dieci metri quadrati consentiti e quindi quante famiglie avranno accesso giornaliero alle tre spiagge e se andranno a turno o in altra modalità. Va da sé che per il suo contenuto fazioso, l’articolo trionfalistico dell’assessore è un classico esempio di come stupidamente si può rappresentare la realtà a proprio uso e consumo, scegliendo i termini di confronto più comodi e, in sostanza, prendendo in giro le persone. Si sbrighi, invece, a presentare in una bella conferenza stampa con cartellonistica al seguito, orari definiti, entrate e uscite, numeri di fruitori per ogni spiaggia libera e spieghi come saranno i controlli, se è stata effettuata la gara per il salvataggio e se sarà affidata la pulizia a Nausicaa, perché i cittadini che le pagano lo stipendio lo vogliono sapere e non possono aspettare i suoi comodi . Le confessiamo che, secondo Forza Italia e la Lega, la sua risposta è apparsa anche inopportuna e intempestiva per la precisazione che lei ha voluto esternare in merito ai documentati ritardi e disagi consueti nella gestione disastrosa, da parte sua, delle spiagge libere, da noi segnalati . Anzi riportiamo brevemente e rigorosamente l’intera vicenda attraverso articoli di stampa che non possono essere archiviabili: 23 giugno 2019 il Tirreno “ bando da 80 mila euro da rifare perché l’amministrazione aveva inserito spiaggia dell’Idrovora prima di firmare la convenzione" - 24 Giugno 2019 la Gazzetta di Massa Carrara: “ la spiaggia libera dell'Idrovora non ancora aperta” - 29 Giugno 2019 la Nazione “spiagge non accessibili ai disabili” – 27 giugno 2018 La voce apuana “con i primi caldi il litorale è affollato ma nemmeno un bagno pubblico agibile sulle spiagge libere”. Per Forza Italia e la Lega sta di fatto che la notizia dei ”falsi ritardi” ha fatto emergere un altro ritardo estremamente importante che forse per lei è semplicemente una spigolatura ma che è uno di quei dettagli che, specie di fronte a un’emergenza sanitaria così grave, non può essere ignorato: per i disabili è pronto il Piano anti Covid di accesso alle spiagge libere? Perché secondo noi quella spigolatura ci tormenta un tantino, visto che lo scorso anno alla fine di giugno le passerelle per i disabili e le job erano state dimenticate dai grillini e, letta e riletta, questa vergogna ha una sua importanza politica al negativo. Quindi, per evitare fraintendimenti le confermiamo che se è lei l' assessore al turismo di Carrara, dal momento che chi scrive abita qui e che conosce bene la situazione delle spiagge libere, nessuna di queste persone è al corrente del “Piano anti covid”. Non lo sanno perché ciò che è stato riferito la scorsa settimana sulla stampa dal sindaco de Pasquale e da lei erano i contenuti delle “linee guida”.
Vi. Te.
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Dall’esposto fatto dal presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, sulla protesta in consiglio comunale di alcuni consiglieri di minoranza e di esponenti dell’Anpi e dell’estrema sinistra, sono partite le indagini della Digos.
Ad annunciare l’avvio delle indagini è stato lo stesso Benedetti che si è detto soddisfatto degli sviluppi del suo esposto: “Qualche giorno fa, la Digos ha acquisito il filmato del consiglio comunale – ha detto Benedetti - per accertare l’esistenza di reati legati al comportamento di coloro che hanno protestato all’interno della sala consiliare. Dal video, oltre ad alcuni elementi appartenenti a gruppi di estrema sinistra, si vedono e si sentono consiglieri comunali di minoranza, offendere e minacciare gravemente anche di morte sia me, sia alcuni assessori e componenti della maggioranza. Ho appreso la notizia con grande soddisfazione e mi auguro che la giustizia faccia il suo corso, perché sia smorzato definitivamente il tentativo avvenuto più volte, da parte di frange dell’estrema sinistra e militanti dell’ ANPI locale, di destabilizzare e boicottare l’istituzione ed interrompere i lavori dell’ Assise più importante della nostra città.” Benedetti ha voluto ribadire che il consiglio comunale è lo strumento che rappresenta il cuore della democrazia ed è la massima espressione dei cittadini, dove, non solo, si assumono decisione più importanti e strategiche per la città, ed ha ricordato che quello massese è intitolato alla “Liberazione” di Massa, e per questo assume un’importanza particolare di riferimento valori come la pace, la solidarietà e la libertà che devono essere considerati punti fermi da tutte le future generazioni. Benedetti ha quindi esternato biasimo per coloro che, secondo il suo parere: “ con le loro maldestre e violente azioni, tentano di minare i valori della Democrazia, conquistata con il sacrificio ed il martirio di tanti Italiani.”.
“La Liberazione porta con sé il ricordo di una tragedia come la guerra civile - ha concluso Benedetti - che ha conosciuto momenti bui da ambo le parti, morti e devastazioni che devono rimanere solo un ricordo acceso nelle nostre menti. Profanare ed oltraggiare un consiglio comunale è un atto intollerabile, non giustificabile e contro la legge e come tale deve essere perseguito penalmente senza se e senza ma, affinché non possa rappresentare un pericoloso precedente per l’incolumità di chi amministra la città in nome e per conto di tutta la nostra comunità. La presidenza del consiglio comunale si mette a disposizione della Magistratura per qualsiasi chiarimento o testimonianza che possa essere ritenuta utile alle indagini in corso.”.
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