Politica
Villaggio San Luca: in dirittura d'arrivo i lavori per spogliatoi e punto ristoro, poi sarà la volta delle aree esterne
Stamani le commissioni Lavori pubblici e Urbanistica, presiedute da Silvia Barghini e Augusto Castelli, hanno effettuato un sopralluogo a Bonascola nell'area dell'ex campo sportivo oggi oggetto di importanti opere…

Casania, emergenza acqua e dissesto: il PD e il Comitato della Montagna chiedono interventi immediati
Il caldo torrido di questi giorni sta aggravando le già note criticità che affliggono borghi come Casania. «Permangono molte criticità – ha dichiarato Tarantino dopo un incontro avuto…

Caldo negli uffici comunali: il sindaco Persiani replica alla consigliera Bennati
“In merito all’articolo pubblicato oggi, appare evidente il tentativo di trasformare una questione complessa e concreta come il cambiamento climatico in un pretesto per lanciare accuse strumentali e…

Strategie clientelari per mantenere i centri di potere nelle partecipate: Diamanti dei 5 Stelle critica la riconferma di Panfietti a capo di Erp
"La conferma di Luca Panfietti a capo di Erp dopo 15 anni di rinnovo della carica non ci stupisce affatto, ma, anzi, conferma della linea ''politica'' dell'…

Approvata dal consiglio comunale di Massa la mozione per la tutela del Candia: la soddisfazione del consigliere Badiali
Il consigliere comunale di Massa Filippo Badiali ha accolto con soddisfazione l'approvazione della sua mozione sul Candia: "Come Presidente della Commissione Attività Produttive e consigliere comunale dei Civici…

Il Polo progressista e di sinistra sulla riconferma di Panfietti a capo di Erp: "Quindici anni al comando hanno creato una dinastia"
La riconferma del Sig. Panfietti alla guida di ERP Massa Carrara è un pessimo segnale politico che non ci lascia soddisfatti sotto due punti di vista. Prima di…

Rivieri e Brunetti di Indipendenza: "Solidarietà a Benedetti nel caso Asmiu Boghetti"
La polemica sul presunto conflitto di interesse tra la presidente di Asmiu e Stefano Benedetti ha suscitato la presa di posizione di Mauro Rivieri responsabile rovinciale di Indipendenza…

Fratelli d'Italia Massa: pieno sostegno alla valorizzazione e alla sicurezza della zona del Candia
l gruppo consiliare di Fratelli d'Italia di Massa, composto dai consiglieri Marco Guidi, Massimo Evangelisti e Bruno Tenerani ha espresso con convinzione il proprio voto favorevole alla…

Spaccio e degrado in via Pradaccio a Massa: la segnalazione del gruppo consiliare del Pd
Massa, allarme in via Pradaccio: il PD ha chiesto un piano d’intervento contro spaccio, degrado e strade in rovina . Condizioni igienico-sanitarie critiche, problemi di illuminazione pubblica, strade…

Massa, frazione Ortola: ripulita l’area sopra la scuola, presto un nuovo spazio per la comunità
Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di pulizia e bonifica dell’area situata sopra la Scuola di Ortola, a seguito delle segnalazioni dei residenti che lamentavano una crescita…

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Accusato dal Movimento 5 Stelle di essere occupato solo a manovrare la macchina del fango contro l’amministrazione grillina, il consigliere Bernardi ha subito rimandato l’accusa al mittente facendo notare che più dell’ ipotetico fango politico da lui generato, gli attuali amministratori dovrebbero preoccuparsi del fango che a ripetizione inquina l’acqua del paese di Bedizzano per il quale il sindaco ha dovuto fare cinque ordinanze per impedire l’uso dell’acqua nell’arco del 2019, di cui due ravvicinate a dicembre.
“ Ad ogni piovasco il sindaco si limita ad emettere l’ ordinanza per acqua inutilizzabile a uso potabile, alimentare e per l’igiene della persona. – ha detto Bernardi – Sono tutte ordinanze cautelative sul consumo dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto che serve la frazione di Bedizzano e zone limitrofe. “ Bernardi ha ironizzato sulla possibilità di chiedere l’intervento dell’assessore Scaletti per verificare che la causa del problema non sia la marmettola, facendo riferimento alla difesa pubblica fatta pubblicamente dal Movimento 5 stelle per l’assessora come se da sola non fosse capace di rispondere ai quesiti dell’opposizione ed anche sul compito di smaltire gli scarti di lavorazione come rifiuti speciali che i grillini si erano ascritti sottolineando l’incapacità in questo senso degli amministratori che li hanno preceduti. “Purtroppo è vero che questo è un vecchio problema – ha proseguito Bernardi – e sarebbe necessario sapere quanti controlli sono stati eseguiti sull' abbandonano di terre nei piazzali, da dove poi la pioggia li trascina nelle falde acquifere, nei fiumi e infine in mare. All'inizio del 2019 per l'aumento delle terre portate al piano abbiamo assistito ad uno spettacolo deprimente per la corsa ad attribuirsene il merito tra comune e Assindustria con sconcertanti colpi bassi che entrambi si sono sferrati a turno,per arrogarsi un merito che invece era dovuto solo alla vendita delle terre al porto di Savona e non ai controlli vantati dal comune, né al ritrovato senso di legalità da parte degli industriali. Dovrebbe essere un dato acquisito anche dalla Scaletti che le terre abbandonate al monte sono fonte di rischio alluvionale e di inquinamento dei corsi d’acqua e delle sorgenti, visti anche i divieti di usare l’acqua a Bedizzano, eppure i ben informati giurano che al monte ci siano ancora presenti oltre quattro o cinque milioni di tonnellate di terre da smaltire.” La realtà del dato sulle terre e che riferisca in consiglio comunale anche l’origine del problema dell’acqua di Bedizzano. Ha anche ricordato che, nel caso fossero presenti terre da smaltire, la Scaletti avrebbe l’obbligo di farle rimuovere. Infine Bernardi ha fatto notare la mancanza di un comunicato del sindaco che mostri vicinanza ai disagi degli abitanti di Bedizzano Per i disagi sopportati dai cittadini di Bedizzano che devono approvvigionarsi d’ acqua potabile da un unica cisterna posizionata all'entrata del paese anziché da due cisterne come avveniva in passato. “ Sparare “ fango” quindi non è che una prerogativa del Movimento 5 Stelle – ha concluso Bernardi - che in questi due anni in cui ha amministrato la città non risulta aver firmato alcun provvedimento per il rispetto della tutela dell’ambiente e della sicurezza delle cave: stranezza particolarmente complessa da chi per la questione ambientale le voleva definitivamente chiudere.”.
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"Non è accettabile quello che è accaduto al liceo linguistico "Pascoli" di Massa dove parte del solaio è crollato in un'aula. Soltanto per fortuna i calcinacci non hanno ferito gli studenti. E adesso la scuola rimarrà chiusa per due giorni. Si vedono, purtroppo, le nefaste conseguenze delle mancate riforme del Centrosinistra di matrice renziana". Così commenta il consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi) che prosegue: "Promesse mai mantenute, il grande bluff degli investimenti per l'edilizia scolastica italiana così come la mancata abolizione delle province a cui sono stati tolti i fondi ma sono state lasciate le competenze. Risultato: non si fa più manutenzione nelle scuole!".
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Il vice-presidente del WWF Alta Toscana Onlus, Gianluca Giannelli, interviene in merito alla vigilanza del sito del Lago di Porta.
"Continua la vigilanza su questo splendido lembo del nostro territorio a metà tra i Comuni di Montignoso e Pietrasanta - spiega -, da anni oggetto di riqualificazione dopo anni di degrado e tentativi di distruggerlo. Grazie alla realizzazione di canali e l’allargamento dei chiari, l’acqua che per decenni era ad ossigeno zero per la scarsa circolazione e gli inquinanti presenti vedevano allontanare la presenza di fauna acquatica e la conseguente scarsa presenza di avifauna, a tutt’oggi il tutto si è ripopolato a nuova vita. Falchi di palude, falchi pescatori, poiane, gheppi, barbagianni, allocchi e civette tra i rapaci più rappresentativi, mentre aironi di ogni specie, e svariate specie di piccoli esemplari di avifauna caratteristici dei pregiati canneti di cui il Lago di Porta ne è ancora ricco, unico luogo di tutto il nostro territorio. Una biodiversità sia di fauna che di flora che pochi naturalisti , da decine di anni ne hanno preso cura, prima salvandolo dalle speculazioni ( Piste da motocross, campi da golf e altre attività ) tutte incompatibili con le Leggi che ne regolano la vita. Dal lontano 1970 una parte dell’area vide l’istituzione di un’oasi avifaunistica con decreto del Presidente della Repubblica, nel 1982 tutta l’area fu inserita nelle aree protette della Regione Toscana trasformate nel 1997 in ANPIL ( aree naturali protette di interesse locale ), ma la protezione più importante è arrivata dalla Comunità Europea che ne ha sigillato la sua definitiva protezione inserendola nelle aree del Progetto “ Natura 2000 “, inserimento che ha ripagato lo sforzo dei Volontari di Legambiente e WWF che da 30 anni giornalmente vigilano il sito".
"Che l’area sia di pregio - conclude - lo evidenzia il ritorno e la presenza stabile del Tarabuso, piccolo trampoliere che negli anni 60’ rischiò l’estinzione e a tutt’oggi vive in poche aree tra cui orgogliosamente anche nel Lago di Porta. Le minacce attuali sono la presenza di varie discariche abusive che la circondano tra cui la più pericolosa quella che lambisce il Canal-Ginese che scarica le sue acque nell’area protetta, che oggetto di custodia giudiziaria nulla si fa per bonificarla dai rifiuti pericolosi presenti, la pressione antropica, ultima la realizzazione dell’arena della versilia area concerti incompatibile con il sito naturalistico".
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Parlano di attacchi continui come se fossero sotto un fuoco d’assedio sebbene ciò a cui fanno riferimento altro non è che una normalissima dinamica politica di ogni ciclo amministrativo, compreso quello in cui il ruolo dei tiratori scelti, puntuali e costanti a sfruttare ogni minima occasione per attaccare la maggioranza, ce lo avevano loro, per la precisione fino a due anni e mezzo fa. Così accade che dal Movimento 5 stelle Carrara, senza un non meglio precisato mittente, arrivi la difesa a spada tratta dell’assessora Sarah Scaletti dai dardi infuocati lanciati dal “cattivone” consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, che fa immaginare una Scaletti incapace di difendersi da sola e soprattutto di spiegare le ragioni del suo operato contro le istanze che – normalmente – arrivano dall’opposizione. E allora è il Movimento 5 stelle Carrara che spiega quanto è stata brava la povera assessora presa di mira da Bernardi – ma i tempi in cui Martinelli, Bonni e De Pasquale martellavano la giunta Zubbani ad ogni piè sospinto con interpellanze, con video, con i vari degrado tour di cui è scomparso solo il tour e non il degrado, non se li ricorda nessuno degli attuali amministratori? – e che, aggiunge, sente la necessità di fare chiarezza, senza rendersi conto che implicitamente ammette che l’assessora non sarebbe stata capace di farlo da sola. Comunque, ecco il resoconto del Movimento 5 stelle sulla vicenda del parco Guadagnucci di Avenza: “Dalla scoperta dell'inquinamento al Parco, nel 2003, alla consegna dei lavori, a dicembre 2019, sono stati necessari 13 step: quattro sono stati compiuti dalla precedente amministrazione mentre otto sono stati conseguiti dopo l'arrivo di Sarah Scaletti alla guida dell'assessorato all'ambiente.” . I grillini carrarini rimarcano quindi che otto step in due anni e mezzo contro quattro in cinque anni fanno uno a zero per la Scaletti, anzi due a zero perché il peso degli obiettivi raggiunti è diverso. “Tra il 2012 e il 2017- dice il Movimento 5 stelle Carrara - sostanzialmente, viene elaborato e realizzato il piano di caratterizzazione, un passaggio necessario ma di natura esclusivamente conoscitiva. Dopo il cambio di amministrazione l'assessore Scaletti riesce a far inserire la bonifica del parco tra gli interventi prioritari della giunta regionale Toscana, affida e realizza l’analisi di rischio igienico sanitaria e il progetto operativo definitivo di bonifica, fa redigere quello esecutivo, incassa il nulla osta della soprintendenza e soprattutto trova le risorse per realizzare i lavori, affidati qualche settimana fa.”. Bene, tutto chiaro finalmente. Non lo aveva già detto la Scaletti?
I vili attacchi all’assessora, però, secondo il Movimento 5 Stelle Carrara riguarderebbero anche la questione dell’area Sin/Sir e consisterebbero in illazioni smentite dagli atti. Di nuovo il Movimento 5 stelle Carrara riepiloga le occasioni in cui l’assessora ha comunicato con la commissione ambiente e con i cittadini in merito alla questione, temendo, forse, che la diretta interessata non sia in grado di spiegare da sola i passaggi di cui è stata protagonista.
Infine chiudono con l’immancabile tentativo di sminuire l’avversario che porta l’attacco politico: “sono solo fake news” “ agisce solo per voglia di visibilità”, “ invece di dare un contributo serio al governo della città impegna il suo mandato per allestire una macchina del fango contro gli attuali amministratori “, “ legge comunicati preconfezionati in consiglio comunale per farsi propaganda” e il gran botto finale “ il fatto che il consigliere (Bernardi), celebre per le sue "apparizioni lampo" nelle commissioni, lanci ad altri accuse di assenteismo suscita solo ilarità”.
E poi l’immancabile morale: “Siamo stati eletti sulla base di un programma e per dare risposte serie e concrete alla città, ed è quello che stiamo facendo.”. Niente di nuovo sul fronte di ogni consiglio comunale.
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Anche da FdI, come già aveva fatto il gruppo consiliare massese di Forza Italia, arriva l’appoggio alla decisione della giunta Persiani a riaprire sette cave nelle Apuane, provvedimento inserito nel nuovo regolamento degli agri mamriferi che dovrà essere votato dal consiglio comunale di Massa a breve. E anche da FdI è stata espressa la stessa considerazione sul silenzio della sinistra in merito alla devastazione del territorio apuano fin quando al governo della città vi erano i rappresentanti della loro parte politica.
“La sinistra che oggi si fa paladina dell'ambiente è la stessa sinistra che in questi anni ha permesso che il nostro territorio venisse devastato da una escavazione del marmo non regolamentata - hanno fatto sapere dal coordinamento comunale di Fratelli d'Italia - gli ex consiglieri comunali di sinistra che oggi attaccano l'amministrazione di Centro Destra stati silenti mentre i loro compagni non si preoccupavano di ciò che avveniva sulle nostre montagne.” FdI ha concordato con la posizione espressa da Forza Italia ed ha riconosciuto nella giunta Persiani la prima amministrazione veramente impegnata a mettere regole nel mondo del marmo anche a tutela dell’ambiente. “Non accettiamo lezioni dalla sinistra – hanno ribadito da FdI - che ci ha governato per tanti anni violentando il nostro territorio con ritardi sia sulla regolamentazione dell'attività estrattiva ,sia sulle bonifiche, e non le accettiamo nemmeno dal movimento 5 stelle che dove governa, come a Carrara, va a braccetto con gli imprenditori del marmo, e dove è all’opposizione, come a Massa, cavalca la protesta dimostrando una scarsa coerenza ed un silenzio assordante sulla condotta ambientale dei loro compagni di partito di oltre foce. Ma d'altronde il loro camaleontico pensiero adattabile ad ogni circostanza è ormai noto a tutti e quindi ci faremo una ragione delle loro proteste”.
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Le dichiarazioni comparse sulla stampa locale del sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, hanno dato il la al consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi, per una severa critica di tutto il percorso fatto dall’amministrazione grillina.
La sintesi totale delle posizioni espresse dal sindaco, per Bernardi, si può esprimere con la sindrome di alterazione della realtà chiamata appunto sindrome di Alice nel paese delle Meraviglie che affliggerebbe il sindaco definito politicamente invisibile.
“Il sindaco - ha detto Bernardi - sarà ricordato solo per il tormentone sui Beni Estimati e per la denuncia alla Corte dei Conti per il mancato incasso di milioni di euro. Parole impregnate di vuota retorica elettorale perché sul marmo, la tracciabilità, le tariffe e le terre non smaltite De Pasquale e il suo vice Martinelli si sono arrampicati ormai da troppo tempo su posizioni irragionevoli e non originali.”.
L’appello rivolto al Pd per un “aiutino” sul regolamento degli agri marmiferi è stato visto da Bernardi come un suicidio politico o come la prova di un inciucio giallo rosso a somiglianza di quello esistente al governo del paese. Bernardi ha poi preso in esame tutte le criticità collegate alla giunta grillina ed è partito dal “costosissimo” assessore ai lavori pubblici Andrea Raggi, che ha collezionato una serie di disastri: dissennato taglio dei pini, mancata messa in sicurezza delle scuole, mancato adeguamento dello stadio con conseguente ira dei tifosi, mancanza di stile e buon senso nelle esternazioni social beffarde verso i precedenti amministratori per la riapertura degli Animosi e atteggiamento costantemente ridanciano in consiglio comunale.
Bernardi ha ricordato anche la falsa dichiarazione di apertura del bando delle periferie che grazie alla precedente amministrazione ha portato all’assegnazione di 18 milioni di euro alla città: “Appena si sono insediati i 5 stelle - ha ricordato Bernardi - invece di indire i bandi per l'affidamento dei lavori, per spocchia hanno cambiato alcuni progetti finendo per sprecare tempo prezioso così che adesso per tutto il 2019 potranno essere rimborsate al massimo le spese di progettazione, se sono state sostenute. Sui cantieri da aprire nel 2020 l' amministrazione invece dovrà, sulla base della nuova Convenzione deliberata , anticipare tutte le spese con proprie risorse di bilancio, che poi saranno rimborsate da Roma, con soldi da trovare nei bilanci del 2020, 2021 e così via per cui la maggior parte delle opere, forse, verranno cantierate quando i 5 Stelle avranno lasciato il palazzo.”.
Già solo per queste considerazioni, secondo Bernardi, l’ottimismo del sindaco sarebbe fuori luogo, ma ad aggravare la situazione, a suo dire, ci sarebbe anche la vertenza sul Monoblocco nella quale si sono rincorse affermazioni più o meno veritiere e rittrattazioni più o meno sincere concluse con un ripensamento del sindaco volto solo a salvare la faccia.
“Purtroppo il salvataggio del Monoblocco è stato considerato un impiccio più che una risorsa da parte dei 5 Stelle - ha aggiunto Bernardi - ed è stato deciso solo per blindare la legislatura almeno fino alle elezioni regionali.” Infine sul caso “ Hotel Mediterraneo” Bernardi ha voluto ricordare che la giunta Zubbani aveva incassato 800 mila euro della fideiussione e che adesso, alla giunta De Pasquale spetta solo il compito di di incassare un milione e 700 mila euro dell’area del ex Compagnia Lavoratori Portuali senza procedere con altre trattative. “De Pasquale “fenomeno politico nostrano" - ha concluso Bernardi - sconfitto e scomparso come sindaco, sfiduciato dalla città a sua insaputa, non ha alcuna intenzione di togliere il disturbo e sembra deciso a una resistenza ad oltranza. Ma noi per la svolta confidiamo nel 2020 anno bisestile.”.
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Tre sono i fondamenti dell’azione del partito democratico sul tema del lavoro alle cave: ambiente, lavoro, sicurezza e su questi tre principi si fonda anche l’azione di protesta nei confronti dell’amministrazione di centro destra guidata dal sindaco Francesco Persiani che vorrebbe la riapertura di sette cave nelle Apuane.
Secondo il Pd di Massa questa decisione non avrebbe ricadute economiche sulla città e, fatto ancor più grave, comporterebbe un grave danno al territorio. “ Le sette cave in questione – hanno fatto sapere dal Pd – sono state chiuse dal nostro partito quando era al governo della città e per questo motivo noi saremo in prima fila contro chi tenta una riapertura contro la città. La difesa dell’ambiente per noi significa rispetto delle regole e controlli e sanzioni per chi le infrange. Significa impiego dei proventi della tassazione per la messa in sicurezza della montagna e significa salvaguardia del lavoro.”. Secondo il gruppo di Pd massese il regolamento degli Agri mammiferi che sta per andare in discussione in consiglio comunale violerebbe ogni legge senza contemplare alcuna ricaduta occupazionale per il territorio come, invece, sarebbe doveroso che ci fosse.
“Siamo contrari - hanno continuato dal Pd - e ci opporremo a qualunque logica che sfrutti il territorio senza attivare tutti quei processi di lavorazione dal monte al piano, che valorizzino le risorse locali e creino posti di lavoro che, non sono solo quelli legati alla lavorazione del marmo ma sono anche quelli creati dal turismo legato ai luoghi del marmo, aspetto completamente dimenticato dall’amministrazione massese. Intorno alle cave può e deve nascere un sistema turistico di livello che può contribuire al rilancio di un territorio attraverso la creazione di nuovi mestieri che ruotino intorno ad un’industria più sostenibile.”. Ultima gravissima mancanza nel regolamento degli agri marmiferi del centro destra, secondo Il Pd, sarebbe la questione della sicurezza: “Non una riga spesa a favore degli investimenti dai concessionari in questa direzione. Non una spinta attraverso gli incentivi. Non una parola sui controlli. Niente di niente. Eppure nelle nostre cave si continua a morire di lavoro.” Hanno concluso i democratici ed hanno ribadito la loro adesione alla manifestazione di oggi pomeriggio a Massa per ribadire il dissenso contro le logiche politiche che non vanno nella direzione del rispetto della città.
Vi. Tes.
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L’assessore all’Ambiente Sarah Scaletti ha voluto illustrare, nel corso di un incontro con i giornalisti svoltosi oggi pomeriggio in comune a Carrara, l'imminente inizio dei lavori di bonifica del Parco Guadagnucci di Avenza in zona la Grotta.
Infatti, da un lato la consegna dei lavori nel dicembre 2019 che ha destato molte polemiche da parte di alcuni e, dall’altro, la concomitanza delle operazioni di bonifica del parco con altri interventi analoghi che verranno attuati nel 2020 - che hanno creato allarmismi aiutati anche da informazioni e indiscrezioni di terzi - hanno spinto l'amministrazione comunale a fare chiarezza.
Dopo 17 anni dai primi rilevamenti di sostanze inquinanti iniziano ufficialmente i lavori allo storico Parco Guadagnucci di Avenza. Da ottobre 2017 l’assessore all’Ambiente Scaletti, dopo aver ricevuto i dati della caratterizzazione del luogo, si è attivata iniziando un’interlocuzione con la Regione Toscana per ottenere le fonti di finanziamento dei lavori, stimati oltre i 200 mila euro.
Nell’ottobre 2018 la Regione Toscana approva l’analisi di rischio e il progetto operativo, formalizzando in seguito, il 27 giugno 2019 il finanziamento per l’opera pari a 215 mila euro. A dicembre 2019 sono stati consegnati i lavori, dopo aver ottenuto l’approvazione della soprintendenza.
La durata stimata della bonifica è di otto mesi, comprensivi delle operazioni di collaudo, ai quali seguiranno i lavori per la ricostruzione del parco, con il reinserimento di decori urbani, che dovrebbero essere completati entro fine anno.
L’assessore Scaletti vuole rassicurare sulla sicurezza dell’area circostante il parco: “La bonifica del parco verrà fatta rimuovendo il terreno contaminato, non ci saranno rischi per i bambini e il personale della scuola né per gli abitanti della zona”.
“La contaminazione del parco - aggiunge l’assessore - non ha nulla a che vedere con la contaminazione delle aree SIN e SIR di Massa-Carrara, in quanto l’origine è diversa.”
Rispondendo alle critiche mosse sostenenti che il progetto fosse in realtà già pronto per partire e che la corrente amministrazione si sia “appropriata” del merito del progetto l’assessore spiega che “sono una totale mistificazione della realtà. È la giusta rivendicazione di un lavoro seguito a ritmo serrato. Non c’erano i progetti e non c’erano le risorse, senza le quali niente poteva essere fatto”.
Infine l’assessore Scaletti ci tiene a rispondere alle accuse di un esponente della minoranza il quale ha affermato che l’assessore non è presente e non partecipa alle missioni: “Il consigliere si basa sui rimborsi spese, ma da due anni ho scelto di non chiedere più i rimborsi spese per le mie missioni istituzionali. Per verificare le mie presenze si possono leggere i verbali delle riunioni”.
La cronistoria
2003: una serie di indagini delll'Azienda sanitaria rileva la presenza di sostanze inquinanti in un punto di campionamento del suolo del parco Guadagnucci.
2012: il Comune di Carrara interviene per eliminare la contaminazione che in quel momento si pensa essere molto limitata. Durante gli scavi (marzo e luglio 2012) emerge che l'inquinamento è più esteso
2013: L'Ufficio Ambiente elabora il piano di caratterizzazione, contenente le indagini necessarie a comprendere la reale estensione dell'inquinamento.
2014: La Regione Toscana valida il piano di caratterizzazione
2017: Per un costo totale di 25mila euro, tra giugno e luglio 2017, viene realizzata la caratterizzazione.
Ottobre 2017: il neo insediato assessore all'Ambiente Sarah Scaletti riceve i risultati della caratterizzazione ambientale che vengono validati da Arpat il mese successivo. L'assessore si attiva immediatamente avviando un'interlocuzione con la Regione Toscana per reperire le fonti di finanziamento dei lavori di bonifica, stimati sin da subito in oltre 200mila euro.
Dicembre 2017: Tale interlocuzione si concretizza con l'inserimento della bonifica del Parco Guadagnucci, tra gli interventi prioritari del documento di indirizzo sulle bonifiche pubbliche approvato il 27 dicembre dalla giunta regionale toscana.
Gennaio/maggio 2018: vengono affidati gli incarichi e predisposti sia l'analisi di rischio igienico sanitaria sia il progetto operativo definitivo di bonifica
Ottobre 2018: La Regione Toscana approva l'analisi di rischio e il progetto operativo.
Dicembre 2018-giugno 2019: Il comune prosegue con la redazione del progetto esecutivo e continuano le interlocuzioni con la Regione Toscana per il finanziamento.
27 giugno 2019: La Regione Toscana formalizza il finanziamento per la bonifica. Settembre 2019: La Soprintendenza approva il progetto
3 ottobre 2019: la giunta comunale approva il progetto esecutivo. Si tratta di un intervento da 225mila euro, oltre oneri di progettazione, di cui 214mila euro stanziati dalla Regione Toscana e i restanti dal Comune di Carrara. Nei giorni successivi viene indetta la gara.
Dicembre 2019: Consegna dei lavori
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Domani i partiti dell’opposizione massese si mobiliteranno per manifestare contro l’intenzione, espressa nella bozza del regolamento degli agri marmiferi presentato dalla giunta di centro destra, di riaprire alcune cave nelle Apuane. Oggi, puntuale, la critica retroattiva di Forza Italia, partito di maggioranza, che ha voluto ricordare ai manifestanti di domani il loro lungo silenzio negli anni della sinistra al governo della città. Il gruppo consigliare di Forza Italia ha fatto anche i nomi di quelli indicati come presunti voltagabbana: “Per tanti anni hanno taciuto sulle stesse problematiche, perché amministravano il comune di Massa. Dove erano all’epoca i vari Sauro Quadrelli, Leverotti, Cavazzuti ed Italia Nostra ? Non risulta che abbiano mai chiesto la regolamentazione degli agri marmiferi o che abbiano appoggiato, ad esempio, le nostre battaglie fatte in consiglio Comunale contro chi faceva i propri comodi, favorito dalle amministrazioni di sinistra che non introitavano le tasse e non controllavano le quantità ed il trasporto del marmo.”. Ed ha anche citato episodi specifici come la denuncia fatta da Alleanza Nazionale nel 2005 all’allora ministro dell’ambiente Altero Matteoli in relazione all’escavazione selvaggia e incontrollata che veniva praticata nelle Apuane massesi o come il trattato scritto nel 1980 da Carlo Filippo Compagnucci sul “ il Regime degli Agri Marmiferi “, che venne successivamente aggiornato, corretto ed integrato alla luce delle leggi regionali che disciplinavano la materia. In entrambi i casi la battaglia in difesa delle montagne locali ingaggiata dalla minoranza di centro destra non trovo proseliti nelle fila della maggioranza.
“Il centro Destra ha vinto le elezioni – hanno concluso da Forza Italia Massa - anche con un progetto di sviluppo del settore lapideo, nel pieno rispetto dell’ ambiente circostante, a favore della nostra economia e dello sviluppo turistico ed occupazionale, e il primo passo del percorso è il Regolamento degli Agri Marmiferi cioè la regolamentazione di un settore che fino ad oggi ha vissuto una sorta di anarchia favorita dai vari sindaci di centro sinistra che hanno amministrato la nostra città. Ci domandiamo perché coloro che protestano oggi contro la regolamentazione dell’ escavazione, vogliono rimanere fermi al 1927, rifiutandosi di fare un passo avanti sia per quanto riguarda i controlli, sia per aumentare gli introiti . Per questi motivi il Gruppo Consiliare di Forza Italia, chiederà alla maggioranza di riportare subito la bozza del Regolamento degli Agri Marmiferi in Consiglio Comunale, per approvarla così come è stata pensata e scritta, respingendo eventuali emendamenti delle minoranze. In questo modo si dimostrerà la nostra coerenza e la nostra serietà circa gli impegni assunti con i cittadini in campagna elettorale.”.
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Il bando è uscito sulla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre, in concomitanza con l’annuncio fato dall’assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli. Quindi è proprio vero: la variante alla strada regionale 445 nel paese di Gassano, in Lunigiana, si farà. L’intervento è di portata notevole: costruzione di un viadotto di circa 180 metri in struttura mista acciaio-calcestruzzo per una lunghezza complessiva di 500 metri con parti terminali in rilevato in modo da consentire l’innesto alle viabilità esistenti. Compresa nell’intervento la riorganizzazione degli svincoli di accesso ed uscita all’abitato di Gassano. La variante collegherà il primo lotto della variante aperta al transito nel dicembre 2017 alla strada regionale 445 ad ovest di Gassano, dopo la ferrovia Lucca-Aulla. La strada regionale 445 della Garfagnana costeggia la valle del Serchio e collega i comuni della Garfagnana con quelli di Massa. La nuova strada potrà collegare tra loro diverse strade provinciali e comunali e smaltire un’alta quota di traffico locale. Il costo complessivo dell’operazione è di 5 milioni 500 mila euro ed è finanziato per 5 milioni con fondi Fsc 2014-20 e per 500 mila euro con fondi regionali. L’intervento che inciderà in maniera evidente sulla viabilità della zona è nato dall’accordo fatto dal governo Gentiloni per la ripartizione delle risorse del Fondo di Coesione Fsc ed è il primo ad essere realizzato. Il Fondo di coesione è una misura dell’Unione Europea che contempla anche la riduzione delle disparità economiche e sociali e la promozione dello sviluppo sostenibile.
E’ stata la Provincia di Massa Carrara a fornire la progettazione preliminare ma, dopo il riordino delle funzioni provinciali, la competenza è passata alla Regione che ha svolto la progettazione definitiva ed esecutiva e pertanto i successivi livelli di progettazione definitiva ed esecutiva grazie ai tecnici del settore Progettazione e realizzazione della viabilità regionale di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara. 570 giorni per ultimare i lavori e circa 4 milioni l’importo delle opere a base d’appalto; di questi, 75.447 saranno per costi di sicurezza non soggetti a ribasso. La gara d’appalto si è svolta il 2 gennaio con procedura aperta ma gli operatori economici interessati potranno consultare la documentazione relativa ai lavori e presentare la propria offerta, mediante piattaforma regionale Start, entro al 13 febbraio.
Grande soddisfazione ha espresso il consigliere regionale del Pd, Giacomo Bugliani: “Siamo di fronte a un risultato importante e a una risposta concreta per il territorio fivizzanese e, in particolare, per la Valle del Lucido. Agevolare le vie di comunicazione in quella zona e, più in generale, in tutta la Lunigiana, deve essere un obiettivo prioritario per le istituzioni. È anche realizzando infrastrutture viarie come queste, infatti, che si può evitare il progressivo spopolamento della nostra bella Lunigiana e favorire anche la ripresa economica di questa parte del nostro territorio. La Regione Toscana negli anni ha contribuito fortemente e con ingenti risorse alla realizzazione della Variante di Santa Chiara e il bando di gara per il suo completamento oggi segna una tappa decisiva. La gente chiede a chi ha la responsabilità di governare i territori risposte concrete e il completamento di quest’opera senz’altro soddisfa questa esigenza e va nella direzione giusta”.