Politica
Cade un masso sulla strada di Forno: la segnalazione da Rifondazione Comunista Massa che aveva segnalato lo stato di incuria delle strade montane massesi
"Non più tardi di qualche giorno fa denunciavamo lo stato di incuria e di estrema precarietà in cui vertono le strade della montagna massese. Nella giornata…

Impegno per garantire al Cermec il miglior futuro possibile: l'assessore alle partecipate del comune di Carrara spiega la linea nei confronti di Cermec
"Stiamo lavorando per garantire a Cermec investimenti alternativi nel caso non si realizzasse il biodigestore - spiega l'assessore alle Partecipate del Comune di Carrara Carlo Orlandi -. Cermec è una…

Cittadini a confronto a Marina di Massa il 3 novembre: il comitato “Tra la Gente” invita al dialogo
Un pomeriggio di confronto aperto, tra idee, segnalazioni e proposte concrete per migliorare la vita quotidiana dei cittadini. È questo lo spirito con cui il comitato…

Matteo Martinelli, consigliere M5S: "Si rischia di perdere 26 milioni di investimenti sul territorio. Orlandi si dimetta"
"Siamo di fronte all’ennesimo capitolo della saga dei pasticci dell’assessore Orlandi e della Sindaca – attacca il consigliere M5S Matteo Martinelli - e che questa…

Nausicaa, ancora un’ingiustizia ai danni di un lavoratore storico dei servizi cimiteriali: Fit Cisl chiede le dimissione della direttrice Lucia Venuti
Arriva da Fit Cisl il caso di un lavoratore di Nausicaa s.p.a.: "Assunto nel 2014 con un contratto part-time, dopo oltre 11 anni di servizio e numerose richieste…

Arresto spacciatori all'ex liceo scientifico di Carrara: Forza Italia approva gli arresti e chiede la riqualificazione dell'area
“Forza Italia continuerà a vigilare affinché non ci si fermi alla sola chiusura delle aree pericolose, ma si lavori per una vera rinascita dell’ex Liceo Scientifico Marconi. La…

Biodigestore: il sindaco di Carrara Arrighi chiede garanzie e il rispetto degli impegni presi
E' in fase di conclusione il percorso con cui la società Retiambiente Carrara entrerà nella holding Retiambiente Spa. Un percorso complesso che si sta svolgendo parallelamente a quello…

Pensiline del bus a Carrara: tre anni di attesa, soldi spesi e ancora una volta un risultato inadeguato secondo il consigliere Mirabella
"Dopo tre anni di segnalazioni, interrogazioni e promesse, Carrara si ritrova finalmente con le nuove pensiline alle fermate degli autobus. Peccato che, ancora una volta, il…

Andrea Tosi (Lega): "Blitz all'ex liceo Marconi, grazie ai Carabinieri per un'operazione esemplare"
"Un grande plauso ai Carabinieri di Carrara per la complessa operazione che ha portato all'esecuzione di 14 misure cautelari per spaccio di droga all'interno dell'ex liceo Marconi di…

Variante Aurelia: la proposta sarà illustrata al pubblico il 13 novembre nella sala consigliare del comune
Il comune di Massa, con deliberazione della Giunta comunale n. 42 del 20/2/2025, ai sensi degli artt. 17 e 252 ter della LR n. 65/2014, ha avviato…

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Chiusura reparti rianimazione di Pontremoli e Fivizzano: Benedetti chiede il commissariamento della Asl provinciale e la riapertura del vecchio ospedale di Massa
Ha chiesto il commissariamento del presidente della Regione Toscana e del dirigente dell’Asl di Massa Carrara che organizza le strutture ospedaliere e che siano riaperti a tutti gli effetti gli ospedali di Fivizzano e Pontremoli, compreso il reparto di rianimazione. La richiesta viene dal presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, che ha giudicato in maniera decisamente negativa la gestione dell’emergenza coronavirus da parte della Asl di Massa Carrara parlando di vera e propria carenza organizzativa. Benedetti ha salvato dalla mannaia del suo giudizio il personale sanitario, apprezzato per impegno e professionalità ma ha tacciato di incapacità assoluta specialmente nella fase della prevenzione, l’intera Asl locale. A scatenare le ire del presidente del consiglio comunale massese sono state le decisioni di chiusura applicate dalla Asl ai reparti rianimazione degli ospedali di Pontremoli e Fivizzano, unite a un mancato piano di recupero di posti letto in previsione di un eventuale impennata dei contagi sul territorio provinciale.
“Per quale buon motivo il direttore dell’ Asl ha deciso di chiudere, anche se parzialmente, gli ospedali di Pontremoli e Fivizzano? – ha domandato Benedetti - Ufficialmente perché ci sono stati quattro casi di contagio da coronavirus . Quindi avremmo dovuto fare la stessa cosa per il Noa che di casi ne ha avuti di più. A Fivizzano i pazienti possono entrare al Pronto Soccorso solo a piedi, per poi ripartire in autoambulanza con destinazione Noa di Massa e a Pontremoli è stata chiusa la rianimazione con il rischio di far collassare quella del Noa. Consideriamo che tutti e due gli ospedali non ricoverano nuovi pazienti e che gli stessi vengono inviati a Massa ed i posti disponibili nei due ospedali sono circa cento, che di questi tempi possono essere considerati una risorsa per affrontare l’emergenza.”.
Ma ad inquietare particolarmente Benedetti è sembrata essere la possibilità, circolata solo come vox populi, di poter riaprire alcuni comparti del Monoblocco di Carrara, che attualmente è un poliambulatorio, e puntualmente il leso campanilismo nell’infinitamente sciocca diatriba massesi-carrarini ha superato ogni richiamo al buon senso di fronte a un’emergenza gravissima e nazionale. Per Benedetti sarebbe sbagliato riaprire Carrara e non Massa, anche se l’ospedale di Massa è murato e vuoto da quattro anni, mentre il Monoblocco di Carrara ha continuato a funzionare anche come chirurgia in day hospital. Benedetti ha paventato l’ipotetico adattamento dell’ex ospedale di Carrara come un male da evitare – non ce ne fossero abbastanza in questo momento- ed ha ovviamente suggerito di provvedere, se mai, a riaprire il vecchio ospedale di Massa.
“Perché l’Asl non ha organizzato il circuito territoriale per reperire ed utilizzare le strutture disponibili, sia per aumentare i posti letto, sia per lasciare aperta la rianimazione di Pontremoli, caricando fuori da ogni logica accettabile, il NOA di Massa, che potrebbe rischiare il tracollo ed andare in tilt proprio per questi motivi ? – ha continuato Benedetti - Evidentemente, non solo si è sottovalutata la grave situazione, ma si è dimostrata una incapacità di gestione che rischia di ricadere sulla testa dei pazienti, in questo caso di coloro che hanno contratto il Covid-19, principalmente le fasce a rischio, soggetti debilitati ed anziani con gravi patologie in corso. Per finire, l’auspicio è quello di poter utilizzare anche il vecchio ospedale di Massa per poter disporre di posti letto utili per affrontare l’emergenza.”.
Benedetti ha anche parlato del caso della titolare di un noto circolo massese, risultata positiva, che ieri ha impazzato su facebook con un post di denuncia incurante della privacy e delle ripercussioni sociali ed economiche su un’attività commerciale ed ha attribuito alla cattiva gestione di Asl anche la confusione creata sulle misure prese nel caso in questione. Il locale sarebbe, infatti, secondo quanto riportato da Benedetti , stato chiuso dagli stessi titolari, una volta scoperto il contagio senza l’intervento preventivo della Asl.
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Quello che sta accadendo in Italia, in numerose città dove i detenuti hanno incendiato e distrutto le carceri dove sono rinchiusi chiedendo libertà, indulto, amnistia non è altro che la fotocopia di quanto accaduto un paio di settimane fa a Napoli, quando i familiari del giovane rapinatore ucciso dal carabiniere, hanno sfondato, letteralmente, il pronto soccorso dell'ospedale dove era stato trasportato il proprio congiunto. Si tratta dello stesso fenomeno appartenente ad un virus, questo sì devastante e senza speranza, che si chiama fallimento di uno stato che non incute più alcun senso di rispetto né di timore nemmeno in coloro che sono abituati a delinquere.
Non abbiamo dubbi che, adesso, i soliti vermi verniciati di rosso grideranno alle precarie condizioni delle carceri, alla necessità di rimettere in libertà chi non ha commesso reati particolarmente gravi, al far uscire tutti quelli che possono essere assegnati a misure alternative. Nessuno, salvo i rappresentanti sindacali degli agenti penitenziari, che abbia il coraggio di dire al popolo italiano che quello che sta succedendo è una vergogna. La protesta inscenata dentro e fuori dalle prigioni di mezza Italia è uno schifo che qualunque altro Paese alle prese con una emergenza sanitaria come la nostra - Cina in primis - reprimerebbe senza pietà utilizzando, giustamente, il pugno di ferro.
La protesta dei detenuti e dei loro familiari assomiglia troppo a quanto avvenuto al pronto soccorso napoletano. Una protesta strumentale, scoppiata con la scusa della riduzione e della sospensione dei colloqui con le famiglie, una misura criticabile finché si vuole, ma che è stata decisa dal Governo, non da una associazione di beneficenza. Tutto ciò sta, al contrario, dimostrando che lo stato non solo è debole, ma imbelle, che deve, addirittura venire a patti con il crimine per poter ristabilire l'ordine. Con ciò lanciando un messaggio di impotenza che atterrisce e allarma una popolazione già di per se stessa piegata dalla diffusione del Coronavirus.
Oggi c'è uno stato che non governa e un governo incapace di farsi ubbidire. La gente se ne frega delle misure adottate e se ne va al mare o in montagna come se niente fosse, scambiando una sospensione scolastica dovuta a una epidemia come un periodo di vacanze prolungate. E' vero, non bisogna farsi travolgere dal panico, ma nemmeno esagerare sul fronte opposto.
In questi frangenti, ricordiamo, pur con tutte le dovute precauzioni e proporzioni, l'8 settembre 1943, il popolo anzi, ancor di più la nazione, hanno bisogno di essere guidati da persone in grado di assumersi la responsabilità delle scelte che fanno anche a costo di pagarne, un giorno, in termini di approvazione ed elettorali, il prezzo. Oggi questo paese ha bisogno di fermezza e di qualcuno che sia in grado di imporre le regole a tutti, detenuti in primis, ma non soltanto. Il peggior nemico di ogni società è il disordine. Attenzione. Abbiamo, per ora, una situazione di psicosi collettiva, di collasso sanitario - ma quanti miliardi di euro sono stati spesi per accogliere l'immigrazione indiscriminata invece di potenziare la struttura sanitaria italiana? - ma il sistema, ancora, resiste. Non sappiamo, tuttavia, per quanto.
Tutto dipende, ricordiamocelo-ricordatevelo, dalla velocità del contagio e dalla prova di maturità, di sacrificio e di coraggio che mostreranno le forze di polizia. Dovessero aumentare a dismisura i contagi, non possiamo sapere fino a quando chi dovrà tutelare l'ordine pubblico sarà disposto a rischiare sulla propria pelle più di quanto stia già facendo adesso, affrontando vis à vis manifestazioni di qualunque genere o criminali senza scrupoli che, notoriamente, se ne fregano dei virus. Per non parlare di eventuali altre minacce provenienti da soggetti che non hanno alcunché da perdere, ma tutto da guadagnare.
Ecco, qualora le forze dell'ordine dovessero ritirarsi, allora il caos potrebbe dilagare e non ci sarebbe virus che tenga. Ecco perché dobbiamo gestirci con disciplina, ottemperando alle misure che ci sono state chieste e rimandando al futuro ogni 'regolamento di conti' ovviamente in senso politico ed elettorale. Oggi il nostro appoggio deve andare all'ordine costituito, a polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria, a tutte quelle forme di autorità che tengono in vita una società civile.
Oltre ad assumere medici e infermieri, forse sarà il caso di assumere anche personale delle forze dell'ordine. L'anarchia non è ammessa, la furbizia neanche, la disonestà nemmeno. Chi sbaglia deve pagare, soprattutto ora e senza sconti né riti alternativi. Pugno di ferro non vuol dire dittatura o repressione di ogni libertà. In situazioni di massima emergenza come questa, è all'opposto, l'unica garanzia di libertà possibile.
PS. Questo video ci è stato inviato da un collega di Bologna ed è stato pubblicato su YouTube. Quello che accade a Bologna sta accadendo in tutte le carceri italiane. E' la fine dello stato. Se l'80 per cento dei detenuti è straniero, possiamo ringraziare qualcuno.
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Ecco il discorso del sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, che aggiorna sulla situazione coronavirus attraverso un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.
"In giornata abbiamo avuto un incontro in Prefettura per approfondire gli effetti del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’ultima ordinanza del Presidente della Regione Toscana. A seguito di questa riunione abbiamo messo a punto alcune direttiva circa la vigilanza sulle norme.
Per quanto riguarda l’obbligo di isolamento fiduciario volontario per chi arriva dalle zone elencate nel Decreto dell’8 marzo, previsto dall’ordinanza della Regione Toscana, abbiamo dato mandato alla nostra Polizia Municipale di effettuare controlli sulla risultanza di un incrocio di dati dei diversi settori comunali.
I concittadini che volessero fare segnalazioni di violazioni a carico di persone provenienti dalle zone rosse che non rispettano l’obbligo di isolamento, possono rivolgersi alle forze dell’ordine e alla Polizia Municipale. Vi ricordo che non saranno accettate segnalazioni anonime.
I nostri agenti, già dalla giornata di domenica, hanno iniziato a effettuare controlli sui camper in sosta nella zona del litorale, e stanno procedendo con gli accertamenti del caso.
Inoltre, le forze dell’ordine hanno avviato uno stretto monitoraggio dei flussi di automobili in autostrada, attraverso i caselli, sulle strade urbane e presso le stazioni ferroviarie.
Per quanto riguarda gli effetti del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sugli esercizi commerciali, ricordiamo che l’attività di bar e ristoranti deve avvenire nel rispetto delle norme e in particolare del vincolo sul mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra persona e persona. Anche su questo, stiamo attivando una serie di controlli sul territorio.
Ricordo agli esercenti che è loro obbligo far osservare le distanze e che la violazione della norma comporta la sospensione dell’attività.
Torno a ricordare a tutti i cittadini che l’arma più importante per difenderci dal Covid-19 è proprio il rispetto di tutte le norme, dal periodo di isolamento alle prescrizioni di carattere più prettamente igienico sanitarie.
Tra queste la più importante è sicuramente quella che invita tutti i cittadini a limitare la vita sociale e soprattutto a restare a casa fin dall’insorgere dei primi sintomi di raffreddamento. Chi ha raffreddore o tosse o magari anche solo poche linee di febbre, non deve uscire. Tutti si devono attenere a questa semplice condotta, anche chi pensa di non aver avuto contatti diretti con persone contagiate. Chi sta bene può svolgere le sue attività quotidiane, ricordandosi di lavarsi attentamente le mani, di non toccarsi occhi, naso e bocca e avendo cura di evitare i luoghi affollati e di mantenere la distanza di sicurezza quando si trova sul posto di lavoro, in un esercizio commerciale o in generale in un luogo pubblico.
Il Comune di Carrara si è attivato per limitare l’accesso del pubblico ai suoi uffici e ridurre al massimo le possibilità di diffusione del Coronavirus. Da domani, gli uffici tecnici, (Opere Pubbliche, Urbanistica e Suap, Marmo e Ambiente) riceveranno solo ed esclusivamente su appuntamento.
I cittadini sono invitati comunque a utilizzare telefono o mail per tutte le richieste per le quali non sia necessario recarsi di persona agli uffici comunali; laddove non fosse possibile, si consiglia comunque di concordare telefonicamente un appuntamento con l’ufficio interessato.
Chiunque avesse la necessità di consegnare modulistica o altra documentazione è invitato a farlo in via telematica, posta elettronica, posta certificata o fax.
In ogni caso, presso tutto gli sportelli di tutti i Settori, sarà consentito l’accesso di una sola persona alla volta e negli spazi comuni dovrà comunque essere rispettata la distanza di scurezza di un metro.
I numeri di tutti gli uffici sono pubblicati sul sito del Comune di Carrara.
Solo con la collaborazione di tutti, I cittadini sono invitati ad attenersi scrupolosamente a queste misure, a tutela della salute propria e dei dipendenti comunali".
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A seguito dell’emergenza da Covid-19, il vicesindaco Matteo Martinelli, sentito l’Ufficio Tributi, proporrà al Consiglio comunale un rinvio dei termini per la consegna degli avvisi di pagamento della Tari per l’anno in corso. Anche le intimazioni di pagamento relative alle annualità precedenti della tassa sui rifiuti saranno inviate in una fase successiva rispetto al consueto.
«Porteremo la proposta all’attenzione della commissione Bilancio, nella prima seduta utile. E poi procederemo con l’iter necessario a formalizzare il rinvio, che prevede l’approvazione del provvedimento da parte del consiglio comunale» ha spiegato il titolare della delega ai Tributi, auspicando nella collaborazione di tutte le forze politiche.
«Questo provvedimento si è reso necessario per due ragioni: la prima è di natura sanitaria, e punta a evitare la creazione di assembramenti presso gli uffici comunali, cosa che accade di frequente in concomitanza con l’invio degli avvisi per la Tari; la seconda, non meno importante, riguarda il tentativo di concedere un po’ di respiro finanziario a famiglie e operatori in questo momento delicato, anche per le ripercussioni economiche e sociali dell’emergenza innescata dal Covid-19» ha aggiunto il vicesindaco Martinelli.
Le attuali scadenze, (31 maggio; 31 luglio; 30 settembre e 30 novembre) saranno rinviate: i nuovi termini saranno resi noti a conclusione dell’iter di approvazione della procedura di rinvio.
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Una costruzione in ferro e cemento che sta sorgendo nei pressi della spiaggia libera del porto ha attirato l’attenzione di molti cittadini e l’intervento della federazione provinciale dei Verdi di Carrara che hanno fatto notare: “Carrara è una città purtroppo distratta, lontana dai temi ecologisti, chiusa all’interno di una roccaforte mono produttiva che produce una cultura a senso unico che le proibisce di adeguarsi alle esigenze dell’oggi.”. I Verdi hanno voluto sottolineare la grande disattenzione verso tematiche ambientali come i cambiamenti climatici e le risoluzioni che gli stati europei hanno imposto per tutelare l’ambiente, eliminare l’uso del fossile e della plastica e hanno messo l’accento su un ‘evidente incongruenza operata dall’amministrazione carrarese: “ Curioso che l’amministrazione carrarese si siaè prodigata per l’abbattimento di alberi sani a Marina di Carrara e non si accorga, oggi, che a 200 metri, lungo il molo di ponente, siano iniziati, di fatto, i lavori per la costruzione di un nuovo manufatto, che scavalca ogni disegno di ristrutturazione logica e necessaria. Chiamati da cittadini, ci siamo recati sul posto ed abbiamo notato subito, l’impatto visivo del manufatto sia in altezza che in larghezza ,le dimensione sono evidenti .” I Verdi hanno ricordato la loro continua attenzione alla tutela delle spiagge e alla salvaguardia del diritto dei cittadini di accedere al mare, in nome del quale hanno ottenuto l’imposizione dell’accesso diretto alla spiaggia ,tramite passaggi regolamentati e la protezione della vista sul paesaggio marino come altro diritti dei cittadini. “ Non riusciamo a comprendere come sia stato possibile superare i divieti di ampliamento della costruzione vicina al molo – hanno aggiunto i Verdi - Sembra evidente il consumo del suolo, nel nostro comune, e costatiamo, purtroppo , che non è stato ancora raggiunto nemmeno il suo limite . Eppure in Europa, ci sono direttive e leggi che sanciscono consumo del suolo zero. Forse in quel di Carrara si hanno delle deroghe edilizie che noi non conosciamo? Chiediamo agli enti preposti, che hanno autorità giuridica e amministrativa di dare delucidazioni in merito alla cittadinanza. Meglio intervenire subito che a lavori compiuti. Un vantaggio economico che vale per tutti, anche per chi ha iniziato questi lavori.”.
“Come Verdi, oggi Europa Verde – hanno concluso - siamo propensi a sostenere soluzioni ecosostenibili che portano vantaggi a tutta la cittadinanza. Ma, con fermezza, siamo contro abuso ambientale. La nostra battaglia è per una svolta ecologia, il nostro fine è di costruire dei presupposti politici sani per ricomporre quella coesistenza fra la natura e l’uomo che è stata manipolata a favore di interessi personali. Sappiamo, che esiste un modello economico culturale che resiste a questo cambiamento ma siamo certi che il mondo non ha due soluzioni. Ecco il motivo della nostra presa di posizione: imporre l’unico cambiamento possibile, che si concretizza nel vivere la propria vita in modo corretto, difendendolo da un modo di fare che non vuol morire. Restiamo positivi, Europa Verde è una proposta, unica e reale, giovani e meno giovani si stanno mobilitando in tutto il mondo, per uscire da una crisi politica ed economica che rappresenta solo una volontà oltraggiosa ,la quale, rifiuta di accettare la realtà. Ecco, siamo a un incrocio o si sceglie la strada, nera, ossia la catastrofe, oppure si intraprende un percorso verde che permette di vivere un futuro sostenibile e bello. Detto questo, le nostre prese di posizione, compresa quella menzionata, fanno parte del nostro modo di agire e di proporci, quando interveniamo sulle questioni lo facciamo per trovare le giuste soluzioni.”.
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Appello del Pd di Massa Carrara firmato da Enzo Manenti segretario provinciale Pd Massa Carrara, da Martina Nardi deputata Pd, da Giacomo Bugliani consigliere provinciale Pd, da Gianni Lorenzetti presidente della provincia di Massa Carrara e sindaco di Montignoso, da Roberto Valettini sindaco di Aulla, da Stefano Alberti capogruppo Pd Provincia Massa Carr ara, da Roberta Crudeli capogruppo Pd Comune di Carrara e da Gabriele Carioli capogruppo Pd Comune Massa:
Stiamo vivendo tutti un momento estremamente difficile, probabilmente il più complicato nella recente storia del nostro Paese per questo come cittadini italiani, prima ancora che come appartenenti al Partito Democratico di Massa Carrara, sentiamo la necessità di appellarci a tutti quanti i nostri concittadini e a tutti i nostri rappresentanti istituzionali per chiedere un COMUNE SFORZO COLLETTIVO al fine di vincere tutti assieme questa decisiva battaglia.
Siamo convinti che tutti INSIEME saremo in grado di fare FRONTE COMUNE e battere UNITI la diffusione del virus e uscire da questa emergenza ancora più forti come Pese e come territorio di Massa Carrara.
Per prima cosa vogliamo ringraziare ed esprimere VICINANZA E SOLIDARIETÀ A TUTTO IL PERSONALE SANITARIO che in queste ore sta combattendo in prima linea per garantire a tutti noi il diritto alla salute, per fortuna abbiamo un sistema di sanità pubblica che si dimostra vero patrimonio collettivo e siamo sicuri che, quando potremo archiviare questa terribile pagina della nostra storia, tutti quanti saranno consapevoli della necessità e volontà di rafforzare ancora di più questo patrimonio con persone, mezzi e risorse.
Poi chiediamo a tutti di dare una mano a questa battaglia collettiva seguendo scrupolosamente le indicazioni delle nostre istituzioni e le raccomandazioni della scienza: dobbiamo fare alcuni sacrifici ma DOBBIAMO FARLO per evitare che il contagio si allarghi e quindi metta a rischio la tenuta delle nostre strutture sanitarie. In questa fase il comportamento di ognuno di noi diventa fondamentale per vincere questa sfida. E quindi ognuno di noi DEVE ESSERE RESPONSABILE perché da ognuno di noi dipende il bene collettivo della salute.
Tutto il Partito Democratico di Massa Carrara attraverso le proprie strutture territoriali, i propri iscritti e dirigenti, i propri rappresentanti istituzionali E' A DISPOSIZIONE delle famiglie di Massa Carrara per qualsiasi evenienza si presenti. Siamo in grado di aiutare, se vi fossero, le persone anziane o che necessitano di stare a casa ad esempio consegnando a domicilio la spesa o i medicinali o altro di cui avranno bisogno.
Come Pd di Massa Carrara infine riteniamo che proprio perché OGGI E' IL MOMENTO DELL'UNITA' vadano lasciate da parte tutte le polemiche e le divisioni fra le varie forze politiche e garantiamo la piena e incondizionata collaborazione a tutte le amministrazioni locali della nostra provincia senza alcuna distinzione fra maggioranza e opposizione. Verrà il tempo della contrapposizione politica che è la base di ogni democrazia, ma quel tempo non è ora,
ORA E' IL TEMPO DELLA COLLABORAZIONE A OGNI LIVELLO, IN OGNI LUOGO E IN OGNI ISTITUZIONE.
Anche per questo il Pd di Massa Carrara ritiene opportuno che ogni forza politica e sociale sostenga il lavoro che tavolo tecnico-politico a livello provinciale sta facendo sia per fronteggiare con azioni comuni e coordinate l'attuale fase anche per preparare il territorio nel caso in cui anche la nostra provincia si dovesse trovare ad affrontare una acutizzazione nella diffusione del virus.
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E’ comparsa, in sordina, nell’ambito delle osservazioni" al Piano Regionale Cave che entro fine legislatura il Consiglio Regionale dovrà approvare o respingere, dopo un primo vaglio di giunta, una particolare osservazione fatta dal comune di Carrara che ha sollevato molte perplessità nei membri del Presidio Apuane del Grig. A riferire il fatto e i dubbi conseguenti è stata Floirda Nicolai socia del Grig che ha fatto notare: “L’osservazione numero 153.3 del comune di Carrara recita al PR01 paragrafo 8.1.1 <Si chiede che l'esclusione delle lavorazioni nelle aree Zone di Protezione Speciale sia limitata alle sole escavazioni a cielo aperto, in ossequio al parere espresso al dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Firenze in data 30/07/2019 e accettato dall'Ente Parco regionale delle Alpi Apuane attraverso il suo Consiglio Direttivo, con la deliberazione numero 17 del 20/09/2019 >. La risposta della Giunta Regionale, opportunamente e fortunatamente, stata è tranciante: “L’esclusione dello svolgimento delle attività estrattive in aree definite ZPS discende dalla applicazione della Direttiva Uccelli 79/409/CEE e D.M. 184 del17/10/2007”.La Nicolai ha quindi sottolineato come l’amministrazione 5 stelle di Carrara voglia ossequiare un parere giuridico privato pagato dai contribuenti su richiesta del Parco delle cave e “ignori” il rispetto delle normative nazionali. Per questo motivo ha rivolto all’amministrazione una richiesta di spiegazioni in merito all’osservazione sottoposta al consiglio regionale per chiedere una qualche possibilità di escavazione anche nelle ZPS.
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Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale presenterà un esposto contro ignoti a seguito della circolazione sui social network di un messaggio audio che divulgava informazioni false e tendenziose sulla situazione in città relativamente alla diffusione del Coronavirus. L’atto sarà formalizzato nelle prossime ore, in collaborazione con le forze di polizia.
“Non è il momento dell’informazione fai-da-te, men che meno quando si tratta di contenuti assolutamente falsi, la cui diffusione semina ingiustamente il panico tra la popolazione. In queste ore ho ascoltato un messaggio audio che sta circolando sulle chat di WhatsApp in cui si diffondono notizie false come, ad esempio, l’allestimento nel polo fieristico di Imm a Marina di Carrara di un centro per le quarantene. Voglio smentire categoricamente questa informazione e tutte le altre contenute in quel messaggio” dichiara con fermezza il primo cittadino.
“Voglio invitare i cittadini a informarsi solo ed esclusivamente attraverso fonti attendibili. Ci sono i canali istituzionali, come i bollettini di Regione Toscana e dell’Azienda Sanitaria Usl Toscana Nord Ovest, che vengono diramati anche attraverso i social network e il sito del Comune di Carrara. Inoltre, anche su scala locale, ci sono le testate giornalistiche registrate, che sono tenute per legge a divulgare solo notizie verificate. Ricordo che chi diffonde informazioni per sentito dire, gettando nel panico le persone, è passibile di denuncia. Io mi sono mosso in questa direzione. Auspico che non venga dato credito e seguito a questo genere di notizie: se ricevete messaggi inattendibili da fonti non bene identificabili non dategli credito e soprattutto non contribuite alla loro diffusione. Come ho già detto per uscire da questa delicata situazione serve la collaborazione di tutti: non solo per contrastare la circolazione del virus COVID19, ma anche per arrestare un altro virus, altrettanto pericoloso, quello del panico. Il primo si contiene attenendosi alle prescrizioni igienico sanitarie diramate dalle autorità; il secondo si combatte attendendosi alle informazioni che arrivano da fonti certe ed evitando di divulgare messaggi falsi”
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Stupore e molte perplessità nel gruppo carrarese di Italia Viva sulla decisione del sindaco De Pasquale di concedere una della sale consiliari per la discussione di quattro tesi dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.
“Nonostante la chiusura degli atenei e i divieti di assembramento – hanno detto da Italia Viva - con un accordo tra il presidente Antonio Passa ed il sindaco De Pasquale, in mattinata si sono raggruppate molte persone fra professori, laureandi, parenti e amici al fine di poter fare in comune quello che era stato proibito di fare all'accademia. Per il grave episodio accaduto Italia Viva non può che stigmatizzare le dichiarazioni del sindaco che, in piena emergenza sanitaria e senza aver tutelato i dipendenti comunali in servizio, ha sostenuto seraficamente quanto segue: “Ho ospitato una sessione di discussione delle tesi di Laurea dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, nell'ottica di una proficua collaborazione tra enti” . Evidentemente fuori dal tempo e dallo spazio della vita reale il sindaco non si è reso conto di aver raggirato le imposizioni emanate dal Governo a tutela della salute pubblica.” Italia Viva ha quindi ricordato al sindaco che la sua condotta è in conflitto con i decreti emessi dal governo centrale e che l'amministrazione non avrebbe dovuto dare alcun supporto a Palazzo del Principe per l'obbligo di sospensione della didattica e non avrebbe potuto autorizzare la sessione di laurea nella modalità adottata , non ottemperando alle disposizioni imposte dal Consiglio dei Ministri. Per di più il sindaco De Pasquale non poteva mettere a disposizione gli spazi comunali a tutela dei lavoratori in servizio, in quanto ci è stato riferito che non sono state assolutamente rispettate le misure di contrasto alla diffusione del coronavirus indicati nel DPCM del 4 marzo 2020 e disposizioni successive, perché sia i professori, sia le persone presenti in numero consistente provenivano da molte parti d ‘Italia. “ Italia Viva quindi ha messo in discussione le decisioni prese dall' amministrazione grillina e soprattutto da De Pasquale al quale ha ascritto un comportamento che negli ultimi tempi non ha mostrato la responsabilità verso la salute pubblica del comune che istituzionalmente dovrebbe rappresentare . Italia Viva ha rivolto un appello agli amministratori a non continuare a creare situazioni che potrebbero mettere in difficoltà i nostri dipendenti comunali e i nostri concittadini e ad impegnarsi con più rigore a rispettare per primi le norme diramate dal governo a tutela della salute propria e degli altri. Nello specifico ha suggerito di leggere con attenzione le regole per cui le scuole e gli atenei di tutta Italia come contenuto nel DPCM sono chiusi per le norme di prevenzione e contrasto della diffusione del coronavirus, compresa la sospensione dell'attività didattica e che tali obblighi devono essere rispettati anche dal sindaco di Carrara.
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L’assembramento di una trentina di persone sotto il comune di Carrara e di un’altra quindicina all’interno, nei pressi o dentro la saletta consiliare, per la discussione di quattro tesi di laurea dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, è stato notato e segnalato dal coordinatore comunale della Lega, Nicola Pieruccini che, stamani, ha anche provveduto a chiedere l’intervento della polizia.
A lui abbiamo chiesto di fare il punto della situazione: “Stamani alle nove siamo arrivati in comune e abbiamo trovato alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara che stavano discutendo la loro tesi di laurea. Questo per noi della Lega non dovrebbe essere possibile perché il presidente del consiglio Conte ha bloccato tutti gli atenei e tutte le scuole di ogni ordine e grado e tutte le attività didattiche, per cui non capiamo come mai è stata fatta questa sessione di esame. Noi siamo stati allertati dai dipendenti comunali dell’ufficio anagrafe, che è aperto anche al sabato, che si sono visti arrivare un frotta di persone, nonostante il sindaco, il giorno prima avesse dato disposizioni affinchè il personale e gli utenti restino a un metro di distanza gli uni dagli altri. Abbiamo chiesto l’intervento della polizia per identificare e far certificare le persone presenti in comune. Qualcuno si è giustificato dicendo che la sala in cui si stava svolgendo l’esame era di trenta metri quadrati e quindi sufficiente, in base alla legge per ospitare le undici persone che vi abbiamo trovato all’interno. Ovviamente questo è vero solo in parte perché ciò che conta è come le persone sono disposte all’interno dello spazio e lì, stamani c’erano otto persone gomito a gomito che fronteggiavano il laureando. Secondo noi, in questo caso, non stati messi in atto i sistemi di sicurezza che si riducevano a una sedia posta fuori della porta, nel corridoio del comune, con una bottiglia di disinfettante e un rotolo di carta assorbente da usare come salviette. Non abbiamo ancora avuto conferma che esista un atto formale scritto che attesti a richiesta della sala da parte dell’Accademia e il corrispondente atto di concessione da parte del comune: per questo motivo stiamo verificando se c’è stato un abuso d’ufficio da parte del sindaco per aver concesso le sale comunali e se c’è stato comunque un incauto affidamento delle stesse sale perché, di fatto, è entrato chiunque, stamani, dal momento che non era stata posta una guardia all’ingresso che verificasse l’entrata delle sole persone autorizzate. Nei prossimi giorni valuteremo coi nostri legali se ci sono le condizioni per fare un esposto o una denuncia nei confronti del sindaco.”
Pieruccini ha poi aggiunto una sua perplessità che lo ha coinvolto in prima persona: “Quando sono entrato in comune, stamani, senza peraltro che nessuno mi fermasse e chiedesse le motivazioni della mia presenza, mentre salivo le scale per arrivare alla saletta consigliare in cui si stavano svolgendo gli esami di laurea, il vicesindaco Martinelli mi ha urlato che il comune era chiuso, sebbene nel corridoio fuori dalla saletta ci fosse una trentina di persone. Per cui mi sono chiesto se il comune, secondo Martinelli, dovesse risultare chiuso solo per me, visto che quelle persone presenti erano tutti parenti, amici e accompagnatori dei ragazzi che dovevano discutere la tesi e non utenti dell’ufficio anagrafe, che si trova al piano di sotto. Quindi, vorrei dire al vicesindaco Martinelli di informarsi bene su come stanno le cose prima di venire ad apostrofare me.”.
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