Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 275
Ancora lui. Ancora il generale incursore che, quasi per conformazione genetica oltreché caratteriale, si ribella al politicamente corretto e lancia un video che è un cazzotto nello stomaco per gli invertebrati del pensiero unico dominante, uno schiaffo in faccia agli sciocchi servi del mainstream e un appello a tutti coloro che sentono il bisogno di aprire gli occhi e anche le orecchie di fronte ad un mondo al contrario che vogliono a tutti i costi imporci senza nemmeno chiedere il permesso.
Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, non ci sta a farsi passare sopra un giorno sì e l'altro pure da chi, politicante o giornalista o anche (dis)intellettuale, cerca puntualmente di ridurlo al silenzio o metterlo alla berlina. Anche perché, onestamente, non ne abbiamo ancora trovato uno o anche una vista l'ultima uscita della Francesca Pascale ex compagna di Silvio Berlusconi e di Paola Turci la quale non si capisce a quale titolo e con quale pedegree culturale si può permettere di dare dell'omofobo a chi omofobo non è mai stato o anche solo di analizzare psicologicamente l'interlocutore quando, a nostro avviso, se c'è qualcuno che ne avrebbe bisogno, sarebbe proprio lei.
La realtà è che stanno provando in tutti i modi possibili e legali - ma fino a quando? - di stroncare l'unica vera novità politica degli ultimi anni oltre a voler denigrare e sbeffeggiare quel buonsenso e quelle consuetudini che risalgono alla notte dei tempi e che, soli, possono tenere in piedi le fondamenta di una società che si sta avviando verso l'autodistruzione.
Gli hanno dato del fenomeno da baraccone, quando se c'è un fenomeno mediatico nuovo è proprio lui, mentre il baraccone è quello composto dai dementi a una dimensione che altro non sanno fare se non aprire la bocca e darle fiato o anche impugnare la penna nonostante siano analfabeti senza possibilità di ritorno.
Roberto Vannacci, al di là di ogni piaggeria, è rimasto il solo - o quasi - a difendere chi non si vergogna di sentirsi e dirsi italiano o italiana. Nel video girato per i corridoi del parlamento europeo a Bruxelles, il generale di divisione spiega quali sono le ragioni per le quali vale la pena, per lui, ma non soltanto, di combattere una guerra senza armi di distruzione di massa, ma, casomai, di mobilitazione e risveglio delle coscienze. In un mondo senza più identità, un mondo al contrario o anche alla rovescia, serve qualcuno che tenga il timone e sia disposto a non retrocedere né a piegarsi ai diktat del neoglobalismo e dei sostenitori dell'identità indifferenziata.
Ha ragione Vannacci quando dice che lunico estremismo che si riconosce è quello del buonsenso. Non quello degli imbecilli che scendono in strada per distruggere cià che è stato costruito nel corso dei secoli.
Vannacci senza fine, quindi, perché quando è rimasta soltanto l'ultima spiaggia cui poter approdare, tutto il resto non conta. Conta solamente esserci. E non rinunciare a quello che siamo sempre stati.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 226
La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo Progressista e di Sinistra ( M5S e UP) manifestano forte preoccupazione per ciò che si potrebbe definire inerzia del Sindaco Persiani ogni qualvolta ci siano allerte meteo. La procedura prevista dal Piano Comunale di Protezione Civile in caso di rischio idrogeologico, idraulico, temporali forti, vento o mareggiate è molto chiara. Occorre aggiornare il sito web istituzionale, quello della Protezione Civile comunale, usare gli account sui social network del Comune di Massa e procedere a comunicati stampa per informare la popolazione sulle allerte meteo. Nulla di tutto questo però è stato fatto negli ultimi mesi in corrispondenza degli eventi meteorologici.Il solo canale utilizzato in maniera saltuaria è quello della chiamata telefonica che però riguarda solo coloro che sono registrati al sistema di protezione civile. Non essendo fra i metodi di allerta previsti dal piano comunale bisognerebbe procedere a un suo aggiornamento. Per la sicurezza della comunità le cose non possono proseguire in questo modo con un sistema di Protezione Civile Comunale che sembrerebbe non governato da alcuno e con un piano che non prevede l’adattamento al cambiamento climatico. Prima che accada qualcosa di irreparabile invitiamo il Sindaco Persiani ad agire senza esitare, a emettere allerte meteo rispettando le normative in tema di protezione civile come nei comuni limitrofi e ad aggiornare il Piano Comunale di Protezione Civile. I fenomeni meteorologici determinati dal cambiamento climatico non ammettono distrazioni o superficialità. È divenuta prassi ormai che la cittadinanza massese debba far riferimento alle allerte regionali o a note pagine meteo sui social.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 207
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 229
In risposta alla replica scorretta del Sindaco a un articolo del Polo Progressista e di Sinistra ci preme precisare che il gruppo consiliare si è confrontato con molto rispetto con gli uffici come dimostra la mail inviata il 1° Luglio 2024 alle ore 16,22 in cui si invitava ad effettuare controlli su Via del Forte per la mancanza di illuminazione da molto tempo, così come ci era stato segnalato da cittadini. La risposta arrivata il giorno dopo, 2 luglio, era di attivazione immediata da parte dei tecnici. Durante i mesi di Luglio e Agosto continuavamo ad avere segnalazioni di non funzionamento, ma abbiamo soprasseduto ad ulteriori interventi capendo il periodo di molto lavoro degli uffici, già a ranghi ridotti. Solo il 24 Settembre, a seguito dell'ennesima segnalazione dei residenti, ci siamo permessi parole "sprezzanti e irrispettose", convinti che i primi a non essere rispettati fossero stati i cittadini che da molto tempo, anche prima del nostro intervento, avevano segnalato senza alcun risultato.
Lo stesso può dirsi del disservizio dovuto ai lavori che hanno cancellato di fatto una fermata dell'autobus sul Viale Roma. Abbiamo scritto agli uffici il 24 maggio 2024 segnalando che i lavori stradali sul Viale Roma, poco dopo la rotonda di Via Carducci avevano tolto lo spazio riservato agli autobus rendendo difficile la salita sui mezzi pubblici per le persone anziane e diversamente abili, limitando l'uso dei mezzi pubblici. La risposta arriva dagli uffici il 4 di giugno in cui, ci dispiace per il Sindaco, non c'è alcun accenno all’ interessamento di Autolinee Toscane né tanto meno della Provincia che non risultano neppure tra i destinatari della risposta. Gli uffici chiamano in causa solo ed esclusivamente la ditta che ha fatto i lavori stradali. Ad oggi il problema non è risolto. Dal 4 di giugno non abbiamo avuto alcuna altra comunicazione da parte degli uffici, nessun aggiornamento. Se il Sindaco pretende un confronto rispettoso cominci con l'adottarlo informandosi dagli uffici stessi sull'iter svolto prima di utilizzare il Consiglio per un attacco diretto con toni propagandistici e scorretti. Noi continueremo ad interagire con gli uffici con il mandato che abbiamo ricevuto dai cittadini, con il supporto della Costituzione Repubblicana e delle leggi. Su via del Forte il nostro intervento pubblico ha portato ad una soluzione: quelle parole "sprezzanti e irrispettose" molto probabilmente hanno fatto il bene della comunità
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 224
"Siamo soddisfatti che la Proposta di Risoluzione collegata al Defr 2025, presentata dal Gruppo della Lega, abbia trovato apprezzamento anche nella Maggioranza, che ha votato l'atto impegnando il Presidente della Regione Toscana a procedere affinché il porto di Carrara venga ricompreso nell'elenco dei porti toscani sotto l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, in base all'art. 6, comma 2 bis della Legge 28 gennaio 1994, n. 84.
Questa iniziativa, lanciata dall'On. Andrea Barabotti, che continua a lavorare per il recupero del porto di Carrara, rappresenta un passo decisivo per riportare lo stesso sotto la competenza toscana, all'interno dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, distaccandolo dall'attuale Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, che include quello di La Spezia. Si tratta di un contributo fondamentale che consentirà di affrontare al meglio le numerose problematiche che riguardano il porto carrarese, a partire dal grave problema dell'erosione" – dichiarano Elena Meini, Capogruppo della Lega in Consiglio Regionale, e Massimiliano Baldini, Consigliere Regionale della Lega e primo firmatario del citato atto.""Il risultato raggiunto quest'oggi, riguardo alla predetta tematica, è in gran parte merito delle continue sollecitazioni di Nicola Pieruccini, Segretario provinciale di Massa-Carrara, prematuramente scomparso in queste ore, che era profondamente legato al suo territorio, come abbiamo avuto modo di ribadire anche in Aula."
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 195
Anche la UIL trasporti approva la proposta di riportare il porto di Marina di Carrara in Toscana, insieme agli altri scali di Livorno e Piombino, che furono sede di Autorità portuale prima degli accorpamenti della riforma Delrio. "Al tempo della creazione dei sistemi portuali, noi come componente sindacale avevamo già espresso tutte le nostre perplessità per l'accorpamento con il porto di La Spezia.Già all'epoca, quella scelta appariva come un'operazione di laboratorio, contro la tendenza in atto di unire il mondo del lavoro e quello della produzione, compresi i porti, in aree vaste a forte connotazione regionale. Oggi questa incongruenza è ancora più evidente, alla luce, cioè, della costituzione della ZLS. La Zona logistica semplificata (ZLS) è infatti uno strumento governato dalla Regione Toscana e della ZLS toscana fa parte che il porto di Marina di Carrara, insieme a quello di Livorno, Piombino e Portoferraio. Se non governati coerentemente, cioè in una logica di sistema, e quindi con una regia politica e strategica comune, i porti toscani non saranno in grado di raggiungere gli obiettivi delle ZLS, che sono quelli di migliorare la produttività delle rispettive aree, di aumentare l'occupazione e lo sviluppo economico e sociale dei relativi territori. Dunque, sarebbe imperdonabile continuare a pensare il porto di Carrara come la coda di un corpo con la testa in Liguria.Diventerebbe sempre più marcata la tendenza che vi è stata fino ad oggi e che ha condotto l'ufficio territoriale di Marina di Carrara ad essere il simulacro di quello che dovrebbe essere: il riferimento è alla riorganizzazione degli uffici apuani fatta a gennaio scorso, come ultimo atto di un progressivo accentramento delle responsabilità nella sede di Spezia.Anche in quel caso, non dimentichiamoci che la "riorganizzazione" fu fatta a sorpresa, senza preavviso e senza neanche il coinvolgimento delle strutture sindacali toscane.Esattamente come è avvenuto per le dimissioni dell'ex presidente, un fulmine a ciel sereno che ha colto di sorpresa anche gli interlocutori istituzionali dell'autorità di sistema portuale, in un momento tanto delicato come è quello cruciale di questo periodo, in cui si sta lavorando per superare le criticità riscontrate dal Ministero e dare finalmente al porto un Piano Regolatore.
Riportare il porto in Toscana significa, quindi, anche partecipare alle decisioni di un ente così fondamentale per l'occupazione e per la produzione del territorio che lo ospita e non dover più subire le decisioni prese altrove e magari anche a sorpresa.
Finalmente oggi ci si rende conto della necessità di tornare indietro".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 274
Il comitato Avenza Resiste pone alcuni quesiti all'amministrazione di Carrara sui bandi per migliorare il territorio: "Il 19 giugno scorso il consiglio comunale, all'unanimità, aveva impegnato sindaco e giunta a promuovere iniziative volte alla riqualificazione delle aree degradate di Avenza, in collaborazione con le associazioni locali ed i cittadini, per creare un ambiente urbano più vivibile e sicuro. Ad oggi però tutto tace in merito e nessuna iniziativa risulta essere stata intrapresa in tal senso, e nessuna comunicazione è pervenuta ai cittadini interessati.
Visto che, a partire dal 18 luglio, la regione Toscana ha indetto un avviso pubblico tramite il quale concederà contributi agli enti locali, per la realizzazione di progetti mirati a promuovere la partecipazione attiva dei cittadini, e garantire maggiori condizioni di sicurezza grazie ad azioni di inclusione e presidio sociale, noi cittadini chiediamo al comune se ha provveduto, o se sta provvedendo, in ottemperanza all’impegno sopracitato, ad avanzare la relativa domanda ritenuta da noi imprescindibile. Si tratta, infatti, di contributi che andrebbero a prevenire e contrastare fenomeni di degrado e disagio sociale, a tutela dell'interesse primario della sicurezza della comunità, auspicato da mesi. I comuni che usufruiranno di tali contributi, potranno, infatti, collaborare nella redazione, e successiva esecuzione, con gli enti del terzo settore, di progetti, volti al riuso di spazi urbani (da adibire, ad esempio, ad attività di animazione e/o trasformazione di spazi pubblici o privati dismessi), ad iniziative culturali e festival (quali organizzazione di eventi culturali, musica, danza, teatro, cinema), a creare laboratori creativi, iniziative come cene di quartiere, passeggiate, biciclettate nel quartiere, ad organizzare feste di piazza, campagne di sensibilizzazione su tematiche come l’ inclusione sociale e addirittura promuovere il tema ambientale (rispetto dell'ambiente, corretta gestione dello smaltimento rifiuti), ed infine, per la sicurezza, anche stradale.Data l'importanza delle finalità per cui i contributi verrebbero ad essere elargiti, noi cittadini chiediamo di informare la popolazione, se il nostro comune abbia aderito al pubblico avviso. Diversamente chiediamo che valuti di attivarsi, essendo imminente la scadenza del termine ultimo concesso per l'adesione all’iniziativa che, per quel che è dato sapere a noi cittadini, è il 24 ottobre 2024. Vogliamo inoltre sapere il contenuto del progetto di videosorveglianza, che era da presentare alla Prefettura, entro il 30 settembre 2024, data di scadenza delle domande di ammissione al Fondo Unico Giustizia. Il Ministero dell’Interno, per potenziare e sostenere le iniziative dei comuni in materia di sicurezza urbana, gestisce, invero, apposite risorse destinate a favorire gli investimenti in misure e tecnologie capaci di promuovere la legalità assicurando un presidio maggiore sul territorio, oltreché a creare sistemi di prevenzione e contrasto dei fenomeni delinquenziali. In tale ottica, il Ministero aveva ritenuto di assegnare una quota del Fondo Unico Giustizia, per quest’anno, pari a 5,5 milioni di euro, ai novantacinque comuni italiani con popolazione residente compresa tra i 50.000 e i 99.999 abitanti. Tra questi, al 55° posto c’è anche Carrara, con un contributo a suo favore pari ad 51.237,19 euro, calcolato in proporzione alla popolazione residente che potrà essere utilizzato anche per l’acquisto e installazione dei sistemi di videosorveglianza, oppure per mettere in sicurezza immobili abbandonati o sgomberati, e addirittura per prevenire il disagio giovanile, gestire i minori stranieri non accompagnati, i soggetti senza fissa dimora, nonché i nuclei familiari in condizioni di particolare vulnerabilità sociale. Vorremmo sapere quale sarà l’impiego previsto, e le zone scelte con priorità nel nostro comune, e se fra le stesse vi siano anche le frazioni di Avenza e Battilana. Ricordiamo che queste risposte queste risposte sono state fornite ai cittadini di Massa dalla loro amministrazione nei giorni scorsi.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 331
Inadeguata a ricoprire il ruolo di assessore al sociale: così il consigliere del Gruppo Civico Massimiliano Bernardi ha definito il vicesindaco Roberta Crudeli bollando anche come scuse le dichiarazioni fatte dalla Crudeli sul caso della famiglia sfrattata e collocata dai servizi sociali del comune di Carrara presso l’hotel Undulna a Marina di Massa. Bernardi ha rivendicato di aver fatto procedure regolari per la sua indagine e ha aggiunto: “Ancora una volta ci troviamo davanti ad un'amministrazione capace più nel difendere l'indifendibile che a governare. Assolutamente false le sue dichiarazioni, infatti Crudeli e Tedeschi hanno lavorato male e sprecato più di sei mila euro, dal momento che la situazione poteva essere risolta prima. La donna era andata ripetutamente a chiedere aiuto e per mesi non le era stata data risposta. La presa di posizione fuori luogo della Crudeli denota tutto il suo pressapochismo che sminuisce la professionalità dei nostri Servizi sociali e abitativi, agisce in un modo furtivo per nascondere una evidente poca disponibilità verso gli utenti in difficoltà.” Bernardi ha poi invitato la Crudeli a togliere il videocitofono dal suo ufficio e a non chiedere di essere contattata via PEC e ha ricordato di non aver inventato il pernottamento all’Hotel 4 stelle del Cinquale e che la stessa Crudeli ha confermato che la famiglia era stata inserita all’Undulna, seppur entrando da una porticina laterale. “Ancor più grave questo caso – ha continuato Bernardi - perché l’assessore conosceva le problematiche della famiglia alla quale si deve aggiungere una terza persona invalida che per mesi ha chiesto aiuto proprio alla Crudeli. Invece di sperperare solidi pubblici, bisognava arrivare ad un alloggio di emergenza che avrebbe risolto i problemi di ben tre persone. Quindi la Crudeli faceva meglio a tacere perchè in merito a come si amministra, siamo all’anno zero e ci vorrebbero dei corsi accelerati perché, con sei mila euro sarebbe stato possibile affittare un appartamento ammobiliato per un anno e non pagare un albergo stellato per un mese. Peraltro non si può permettere di prendere in giro i cittadini in quanto la verità si evince dagli atti pubblicati e non è assolutamente vero che il costo era in linea con quanto il comune spende per situazioni analoghe, dato che, se fosse così, andrebbe in bancarotta. Comunque questo lo deciderà la Procura della Corte dei Conti di Firenze, tuttavia il giudizio dei cittadini, è negativo sotto tutti i punti di vista giacché l’idea di sociale dell'assessore Crudeli non risponde alle reali esigenze della città e non coglie il valore che le attività del suo settore potrebbero avere, ad esempio proprio nell'arginare i fenomeni di disagio abitativo, vedi il numero crescente dei senza fissa dimora . Per l’idea di casa certo ci siamo ritrovati una situazione peggiore di quella che ci aspettavamo ed, al peggio , purtroppo non c è mai fine” .
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 245
Grazie alle dichiarazioni dell'onorevole Barabotti sulla Variante Aurelia, con le quali riferiva che il rischio idraulico per quell'opera fosse eliminato attraverso le procedure già esistenti nel Piano Comunale di Protezione Civile, abbiamo scoperto dell'esistenza del Piano stesso e del fatto che fosse tornato accessibile in rete. Purtroppo, con un certo stupore, abbiamo anche scoperto che quel Piano non è aggiornato e fariferimento a dati, che in alcuni casi sono statiraccolti solo fino al 2010. Il Piano Comunale di Protezione Civile, occorre ricordarlo, è lo strumento fondamentale con cui enti e cittadini si preparano ad affrontare un possibile evento potenzialmente pericoloso in modo da limitarne le prevedibili conseguenze. Il Piano Comunale di Protezione Civile era queldocumento che quest'estate, quando è scoppiato l'incendio in zona industriale, eravamo andati a cercare, memori del disastro Farmoplant, proprio per verificare le corrette procedure da seguire, visto che non arrivavano notizie ufficiali dall'amministrazione.Ma il dato più sconvolgente l'abbiamo trovato a pagina 37 della Relazione Generale, laddove siriferisce che, a seguito dei tragici eventi verificatisi a Viareggio nel 2009, la linea ferroviaria La Spezia/Viareggio viene considerata ad "alta pericolosità per il passaggio di merci potenzialmente pericolose o inquinanti".
Domandiamo quindi al sindaco Francesco Persiani come sia compatibile questa affermazione presente in un documento ufficiale del comune di Massa con il progetto di costruzione della Casa Della Salute, la cui realizzazione è prevista esattamente in quella zona classificata "altamente pericolosa". Il sindaco Persiani ha oggi un doppio ruolo: quello di maggiore autorità di protezione civile nell'ambito comunale e quello di assessore ai lavori pubblici. Dovrebbe quindi chiarire come pensa di risolvere questo cortocircuito nel rispetto delle sue responsabilità di un buon amministratore. Ci rivolgiamo anche al Presidente Giani e per chiedergli come la Regione possa aver avallatoquesto progetto senza una preventiva valutazione ditutti i documenti di gestione territoriale. Nell'attuale situazione di criticità dei territori dovutaalla crisi climatica, il Piano Comunale di Protezione Civile avrebbe dovuto essere uno dei primi documenti da consultare e verificare. Non possiamo, infine, che chiedere a tutti gli amministratori, di qualsiasi livello, come sia possibile che i fondi del PNRR vengano destinati e spesi, senza alcun tipo di controllo, soprattutto in ordine alla tutela della salute e della sicurezza dei cittadini.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 239
Il Pd e la Sinistra cosiddetta progressista (sic!) insistono per riuscire ad accelerare i tempi per la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri che si trovano in Italia. A questo fine chiedono di ridurre gli obblighi e le incombenze per diventare, a tutti gli effetti, dei cittadini italiani. Così facendo non crede che, come è accaduto per i titoli di studio nel corso degli anni, anche la cittadinanza italiana rischi di essere svilita, svalutata e ceduta a un tanto al chilo?
Esattamente. Penso proprio così. Non dimentichiamoci che la Sinistra e il Pd che ne fa parte sono ideologicamente portati a considerare i valori e i principi oltre alle regole che governano il nostro mondo, cosiddetto borghese, una sovrastruttura e, quindi, da abbattere o quantomeno da ridurre ai minimi termini per far posto alle loro teorie pseudo-rivoluzionarie e distruttive di ogni identità. Non vogliono i confini e, di conseguenza, nemmeno i popoli distinti e differenti l'uno dall'altro. Invogliano l'immigrazione incontrollata, non a caso non più di due settimane fa hanno tentato di far passare una mozione al Parlamento Europeo per sottofinanziare Frontex, l'unica agenzia europea che dovrebbe difendere le frontiere del vecchio continente. Vogliono imporre, né più né meno del cosiddetto universo neoglobalista, una umanità il più possibile omogenea e omogeneizzata, priva di peculiarità in grado di contraddistinguerla, in sostanza una specie di tabula rasa su cui, poi, si potrà seminare quel che si vuole senza pericolo di ribellione alcuna.
Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo. Verrebbe da usare le stesse parole con cui Pio VII rispose all'ufficiale napoleonico che gli voleva intimare di cedere il potere alla Francia.
Assolutamente sì. Non possiamo perché sarebbe una mancanza di rispetto della nostra memoria storica e di tutti coloro che hanno dato la vita per questo Paese e per la sua nascita avvenuta con enorme spargimento di sangue. Sviliremo anche chi per questo nostro grande paese si è spaccato la schiena nei campi, nelle fabbriche e nelle miniere per donarci un benessere un welfare che una immigrazione incontrallata non potrebbe che far tracollare. Non dobbiamo perché saremmo in grave colpa verso i nostri figli ai quali toglieremmo quelle radici che i nostri padri ci hanno lasciato e che noi stessi vogliamo tramandare a loro immutate nei loro valori fondamentali. Non vogliamo perché fin quando saremo vivi e lucidi, ci opporremo con tutte le nostre forze a chiunque cerchi di devastare il sistema di principi e di valori su cui l'occidente e la nostra patria si sono formati. Non basta il trascorrere del tempo per diventare cittadini e sentirsi italiani. La nazionalità non è cronologica e funzione di un certo numero di anni passati in una scuola come vorrebbe il manuale Cencelli della sinistra al caviale, perché così facendo nel giro di poco diventeremmo un gruppo di individui senza capo né coda con una grossa fetta di 'nuovi' italiani di seconda e terza generazione che della nostra storia e del nostro passato, presente e futuro, non ne sanno niente, se ne fregano e ambiscono a ottenere la cittadinanza solo per accedere a diritti per i quali ne loro ne i loro genitori e predecessori hanno versato una sola goccia di sudore. In Europa, in tutta Europa e, guarda caso, in tutti i paesi di provenienza della maggior parte degli immigrati, vale lo ius sanguinis proprio a riprova del fatto che la nazionalità si trasmette di padre in figlio come una specie di eredità che, guadagnata al prezzo del sangue, del lavoro e del sacrificio per una patria, si ha il diritto di trasmettere ai propri figli, e solo a loro. Se proprio vogliamo fare eccezione a questo principio, la cittadinanza la possiamo concedere solo a chi rappresenta un valore aggiunto per questo paese: ai talenti, alle persone che vogliono sentirsi italiane non per bisogno o opportunismo ma per amore e per passione e sono disposte anche a immolarsi per il nostro paese.
Infiliamoci, pure, la religione, per quasi tutti la musulmana che fa a cazzotti con il nostro modo di vere, di pensare, di agire. di credere.
La cultura, più che la fede, ha la sua grande importanza. Non si tratta di distinguere le persone in base alla religione di appartenenza. Si tratta, però, di pretendere da parte loro la completa disponibilità ad integrarsi nei valori che contraddistinguono la nostra cultura che si basa sulla libertà, sull'uguaglianza tra uomo e donna e su comportamenti sociali, culturali e alimentari improntati alla massima libertà che non siamo disposti a modificare per il volere di alcune minoranze. C'è anche un problema di reciprocità e se nei loro paesi di origine la cittadinanza non la ottieni (come in Marocco, se non sei figlio di marocchini) oppure se non puoi erigere una chiesa per pregare Cristo , non vedo in nome di quale principio si dovrebbe permettere a loro queste stesse libertà nel vecchio continente.
Si parla di integrazione a scuola, ma molti dirigenti lamentano che è inutile cercare di trasmettere ai ragazzi figli di immigrati i nostri principi perché le famiglie, spesso, non capiscono o non vogliono imparare l'italiano e a casa, lòa sera, pensano di essere ancora a Tunisi o ad Algeri o a Rabat e ascoltano la Tv in lingua araba che è Al Jazeera.
Il problema dell'integrazione delle giovani generazioni figli di genitori provenienti da paesi stranieri e, duole dirlo, spesso islamici, è il più grosso tra i problemi che il nostro Paese si trova ad affrontare. Peraltro ho sempre sostenuto che l'educazione è appannaggio della famiglia mentre l'istruzione è compito della scuola. Frequentare la scuola non vuol dire assimilare la cittadinanza. Alle mie figlie, che ora frequentano la 5^ elementare e la seconda media, a scuola non hanno mai insegnato l'inno d'Italia, nonostante esista una specifica legge che lo dispone. La scuola ha un ruolo, certamente, nell'integrazione delle nuove generazioni ma il tutto si estingue drammaticamente se prima non vengono integrate, e bada bene non incluse, le loro famiglie. L'inclusione, infatti, suona come costrizione, come obbligo, l'integrazione invece dovrebbe partire da una istanza volontaria di chi vuole giocare un ruolo attivo nella società ospite ed è pronto e disposto a conformarsi ad essa, altrimenti andrebbe a fare l'ospite da qualche altra parte. Le cattive pratiche di chi ha voluto accelerare i tempi, come in Belgio, in Francia e in altri paesi che hanno ceduto la cittadinanza alle seconde generazioni, hanno messo in luce vere e proprie mine vaganti che hanno causato stragi in nome di chissà quale diritto o Dio. Per diventare italiani occorre fare qualcosa per meritarselo, non soltanto aspettare che passi il tempo e, comunque, non prima di essere in grado di compiere una scelta ponderata che tenga conto anche e soprattutto che diventando italiani si acquisisce anche il dovere di difendere l'Italia in armi, anche a costo dell'estremo sacrificio.
Perché la Sinistra, secondo lei, sembra non capire tutto ciò e aprirebbe le porte a cani e, diciamolo pure, anche ai porci?
Non so se non lo capiscono o, piuttosto, se non lo vogliono capire accecati come sono dalla loro visione ideologizzata della realtà e di ciò che, per loro, dovrebbe essere. La Sinistra vede nell'immigrato quell'operaio al quale si rivolgeva decenni or sono sperando, così, di poter scardinare il sistema facendo leva sulle sue proteste. Sappiamo tutti com'è andata a finire, la classe operaia non esiste più e la Sinistra, incapace di una politica seria di rilancio del paese, si è gettata a capofitto su ogni tipo di minoranza, anche la più irrisoria e risibile, purché fosse in grado di assurgere al ruolo di vittima. Come la cultura woke, la sinistra fa della debolezza una virtù. Gli italiani devono svegliarsi perché, altrimenti, verrà un giorno in cui sarà qualcun altro a tirarli giù dal letto e, statene certi, non lo farà nei modi e con i mezzi ai quali siamo abituati e molti diritti che ormai sono considerati come acquisiti verranno spazzati via come nebbia al sole.
- Nasce un comitato Carrara Antirazzista e si scaglia contro il consigliere Bernardi sul caso Koudsi
- Genovesi, presidente commissione ambiente, mai fatto interventi sull'ambiente in consiglio comunale: la replica di Massimiliano Bernardi
- Restituire alla città il Mulino Forti: la richiesta del consigliere Manuel
- "Nessuna famiglia è stata messa in una struttura a quattro stelle: ennesima strumentalizzazione del consigliere Bernardi: la replica dell'assessore Roberta Crudeli
- Abbattuti altri quattro pini sanissimi in viale Colombo a Marina di Carrara: la segnalazione del professor Riccardo Canesi
- Sconcertati ma pronti al dialogo: il presidente dell'associazione Italia Israele Adelindo Frulletti commenta il consiglio comunale carrarese sul caso Koudsi
- Grande partecipazione alla raccolta firme in solidarietà a Matteo Salvini organizzata dalla Lega di Massa
- Presentazione a Massa di “Tra utopia e realismo. Appunti sul Sessantotto”
- Visita guidata al Lago di Porta, ambientalisti ribadiscono opposizione al progetto della Regione
- Soddisfazione in casa repubblicana per la posizione di Giani. "Fummo i primi a sostenere questa posizione"