Politica
No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

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Critiche, da parte di Carrara, per l'annullamento della festa di Carnevale per bambini organizzata da Apuan Eventi: "Abbiamo appreso con stupore e rammarico dai social che Apuan Eventi ha dovuto annullare, per problemi burocratici con il comune, la festa tanto attesa da bambini e genitori che domenica 2 marzo avrebbe vestito via Rinchiosa e piazza Ingolstadt a Marina di Carrara di colori banchetti, balli, giochi e per finire avrebbe visto una premiazione dei piccoli mascherati dopo la pentolaccia. La ragione di tale annullamento ci resta incomprensibile.
A Marina di Carrara risulta essere più difficile che altrove, e talvolta impossibile, organizzare eventi pubblici come questo avendo a disposizione una zona pedonale, che, seppur poco curata come arredo urbano, si presta a molteplici eventi e per i quali anche i commercianti ne gioverebbero per le vendite. A quanto ci risulta questo diniego comporta anche un danno economico per chi aveva in programma di esporre e per gli organizzatori.
Sono lontani i tempi ,e sono vecchi i ricordi di quando la nostra città e in particolare Marina era sede di sfilate di carri carnevaleschi con tanti ragazzi che sfilavano mascherati. Nei mesi e settimane precedenti al carnevale decine di ragazzi e adulti si aggregavano e si sfidavano per creare il carro più bello e divertente facendo di Marina una piccola Viareggio. Negli ultimi venti anni le amministrazioni di sinistra hanno saputo sdradicare anche il tradizionale carnevale di Marina di Carrara che richiamava tantissime persone ma soprattutto era un momento di svago per grandi e piccini. Ora, non solo non si investe più sul divertimento, lnela creatività e nella sana aggregazione ma addirittura si ostacola e non si autorizza anche chi prova con i propri mezzi e le proprie risorse ad organizzare un po' di festa, tutto ciò riteniamo sia uno schiaffo alla cittadinanza tutta ma soprattutto si evidenzia l’ennesima sconfitta per questa amministrazione. E’ evidente che ormai il sindaco Arrighi ritenga più utile privilegiare eventi legati ai temi tanto preziosi alla sinistra quali eventi lgbt, i festival per le comunità straniere e lobby. Ai nostri bambini e ragazzi non resta che accontentarsi di quel poco che si organizza e farsi raccontare dai più grandi quanto era bella Carrara una volta. Fratelli d'Italia chiede di fare chiarezza su quanto accaduto e che eventuali spese sostenute dagli organizzatori ai fini del rilascio dell autorizzazione siano rimborsate nel più breve tempo possibile".
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L'analisi del consigliere dell'opposizione Simone Caffaz sulle posizioni di Fabrizio Volpi, amministratore di Reteiambiente, del Pd carrarese e dei vertici di Nausicaa s.p.a. sul cui operato pare esserci evidenti visioni contrastanti: "L'iperattivismo pubblico del neo-nominato amministratore di Reteambiente Carrara Fabrizio Volpi e il suo stretto legame con il Pd carrarese che l'ha addirittura spinto a organizzare un'assemblea a Cà Michele, unitamente al contenuto delle sue affermazioni, ci inducono a una doverosa riflessione. Che la città sia sporca e scarsamente curata e la raccolta differenziata arranchi sono fatti talmente evidenti da non richiedere ulteriori commenti. Talmente evidenti che due diverse articolazioni del Pd, "Carrara centro" e lo stesso "Cà Michele", più o meno in coro con lo stesso Volpi, non si sono peritati di contestare l'operato di chi ha gestito il servizio, ovvero Nausicaa. Peccato che quella società sia amministrata da un presidente nominato dalla prima cittadina e da un consiglio amministrazione che praticamente è un monocolore Pd. È quindi evidente che, di fronte ai clamorosi insuccessi dell'amministrazione Arrighi, il Pd stia cominciando a prendere le distanze. Tuttavia, una domanda sorge spontanea, partendo proprio dalla gestione della raccolta dei rifiuti: di chi è colpa? Non si può dire che è tutto sbagliato, tutto da rifare e poi non dire chi ha sbagliato. Se è vero che, come afferma Volpi che sconfessa apertamente l'operato dei vertici di Nausicaa, non vanno bene i cassonetti, in alcune zone della città verranno ripristinati quelli tradizionali, l'informazione non è adeguata, è necessaria la nascita di isole di cortesia e di almeno un nuovo centro di raccolta, perché tutto questo non è stato fatto da Nausicaa che, ribadisco, aveva un amministratore nominato da Arrighi e un cda monocolore Pd? Se pensano davvero che queste siano le disastrose condizioni del servizio (e, a nostra giudizio, almeno su questo hanno ragione), perché non chiedono le dimissioni di Antonio Valenti e del cda? Anche perché a noi risulta che, in questa fase di transizione, il conferimento del servizio in Reteambiente sia ancora in itinere e nessun dirigente o tecnico sia stato cambiato. Per gestire gli importanti servizi che Nausicaa continuerà ad avere è necessaria una nuova governance esterna alle logiche dell'appartenenza politica e caratterizzata da competenza ed efficienza, criteri questi molto diversi dalle precedenti nomine di Nausicaa ma anche da quella dello stesso Volpi, notoriamente il fiduciario della segreteria comunale del Pd".
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Già in più occasioni il Tar Toscana lo aveva affermato e ribadito: «… non è contestabile che la zona apuana costituisce un unicum dal punto di vista ambientale e paesaggistico, tant’è che è stata riconosciuta come geoparco dall’Unesco. E ancora: «[nel comprensorio apuano] l’estrazione avviene in zona fortemente rilevante e delicata sotto il profilo ambientale e paesaggistico».Ora, a mettere la parola “fine” sulle infondate pretese di Confindustria e delle aziende Società Apuana Marmi – S.A.M., Guglielmo Vennai, Caro & Colombi, successori Adolfo Corsi Carrara, Gemignani e Vanelli Marmi, ci ha pensato il Consiglio di Stato che ha rigettato i diversi appelli presentati e ha confermato che i «due elementi, pregio ambientale della zona e pregio commerciale del marmo estratto, rende non irragionevole e rientrante nella discrezionalità del legislatore la previsione di un regime particolare nella determinazione del contributo di estrazione». Ma non solo: ha definitivamente affermato che «la delicatezza [della zona Apuo-Versiliese] è fatto notorio, così come la diretta incidenza in essa dell’escavazione sul paesaggio, composto proprio dalle montagne dalle quali si effettua l’estrazione del marmo la quale ultima incide irreversibilmente sul primo e in generale sullo stato dell’ambiente, non essendo il marmo una risorsa rinnovabile».Sono quindi, ancora una volta, i giudici amministrativi a sottolineare come il contributo di estrazione non costituisce un “tributo” bensì un “indennizzo” disposto a favore della collettività per i danni (sì, “danni”, si legge nella sentenza) conseguenti allo sfruttamento della risorsa marmo: la ragione fondante il contributo «è rinvenibile nell’esigenza di indennizzare la collettività per il disagio comunque correlato allo sfruttamento del suolo, essendo certa l’incidenza negativa dell’attività estrattiva sul paesaggio e sull’ambiente inerenti alle zone limitrofe a quelle di collocazione della cava». Non meno interessanti le motivazioni con le quali i giudici di Palazzo Spada rigettano un ulteriore motivo del ricorso degli industriali: è giusto che il contributo di estrazione colpisca pure gli “scarti di lavorazione”, «poiché questi vengono commercializzati per essere utilizzati in diverse attività produttive, generando quindi un profitto per le imprese escavatrici».Non ci sarebbe, a questo punto, molto da aggiungere, se non sottolineare che queste censure, nette, alla cultura estrattivista dei marmisti locali, alla loro incapacità di assimilare il concetto di sostenibilità ambientale, sociale e di governance, questa volta non vengono dai “soliti ambientalisti” ma dalla magistratura amministrativa (e dalla Corte Costituzionale). E anche che l’amministrazione comunale – che pure si è opposto con la Regione Toscana ai ricorsi e all’appello – dovrebbe finalmente abbandonare ogni possibile tentazione di “compatibilità” nella relazione con questo mondo ed assumere atti coerenti e conseguenti non solo sul piano strettamente tributario.
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Le opere di Carlo Signori sono state fatte valutare da tre privati cittadini per saldare il debito della vedova dell’artista con la Rsa Regina Elena di Carrara. La notizia è riferita dal consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella che ha sottolineato il fatto che nessuno dell’amministrazione carrarese o dei vertici della rsa abbia pensato prima a questa soluzione: “Questo fatto non solo evidenzia una gravissima carenza da parte di chi dovrebbe essere responsabile della gestione di situazioni delicate come questa, ma solleva anche seri dubbi sulla capacità delle istituzioni di occuparsi adeguatamente dei più vulnerabili. Abbiamo appreso dalla stampa, infatti, di una lodevole iniziativa da parte di Enrico Marselli, Dino e Fabrizio Geloni che evidenzia una valenza sia sociale che culturale. Ero stato già informato da tempo che la vedova dell'artista era ospite, con un inserimento privato del 2022, alla RSA Regina Elena e mi era stato riferito che avrebbe accumulato un debito di più di 80 mila euro che, dopo la decisione di portare la retta da 80 euro a 111 giornalieri, sarà sicuramente aumentato. In una situazione del genere, dove la vedova è chiaramente in una posizione di difficoltà economica e personale, sarebbe stato naturale e doveroso che l'Amministratrice di sostegno e i vertici della RSA avessero preso in carico la questione in modo tempestivo e competente. Chiedo quali azioni sono state intraprese durante questi anni dal Presidente e dal Direttore della RSA per il recupero del debito ? Che ruolo ha avuto l'Amministratore di sostegno che ha la responsabilità di gestire gli interessi della donna, compresa la gestione dei debiti? La Casa di Riposo con l’Amministratore hanno cercato di trovare una soluzione? Inoltre se la donna non dispone di risorse proprie, per quale ragione non è seguita dai servizi sociali per far fronte alle spese assistenziali? Purtroppo, la gestione di questa delicata situazione è stata caratterizzata da un evidente ritardo nelle azioni necessarie ed il Presidente e il Direttore della Casa di Riposo da quello che risulta, hanno ignorato per mesi il problema del debito accumulato e la questione è stata trascurata, esponendo la struttura a un rischio finanziario che avrebbe potuto essere evitato visti i due bilanci in rosso. Ancor più grave è la responsabilità del Comune, che in qualità di proprietario della Casa di Riposo ha mancato di esercitare un adeguato controllo e di intervenire tempestivamente. Sarebbe stato fondamentale esplorare tutte le possibili soluzioni per il recupero del debito, garantendo al contempo la protezione della dignità della persona assistita. Il gesto dei tre cittadini non solo va visto come un atto di altruismo, ma come una denuncia delle inefficienze delle strutture preposte. Essi sono stati costretti ad intervenire evidentemente per evitare che una situazione di precarietà si trasformasse in una grave ingiustizia. La vera domanda, quindi, non è tanto sul valore delle opere o sulla loro valutazione, ma sulla totale mancanza di responsabilità delle istituzioni, che hanno lasciato che una persona in difficoltà fosse lasciata alla deriva, senza il supporto necessario. Quindi ringraziamo Marselli Dino e Fabrizio Geloni per l'azione collettiva e ben pianificata che hanno deciso di intraprendere mostrando un grande spirito culturale e sociale per portare a una soluzione che tuteli sia i diritti della vedova Signori e gli interessi della nostra Casa di Riposo dove sono ospiti molti altri nostri concittadini”.
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“Bisogna superare il contrasto che si sta creando tra Carrara e l’Apuoversilia: le realtà su cui poggiano le due economie, quella del porto e quella turistica, devono coesistere, avere un proprio sviluppo e prosperare”. Così Orietta Colacicco, presidente dei Paladini Apuoversiliesi.“L’opera grandemente pericolosa è il prolungamento del molo di sopraflutto per 450 metri verso Massa per una superficie di oltre 40mila metri quadri, che metterebbe a rischio tutta la costa apuoversiliese, producendo ulteriore erosione a ritmo sostenuto. Né sappiamo che cosa rimarrebbe del litorale apuano, dove in alcuni punti la spiaggia si è ridotta a pochi metri- prosegue Colacicco- Se, come ha detto il sindaco Arrighi al Tgr, lo sviluppo arriva dal manifatturiero, non si capisce perché destinare ai crocieristi 110 milioni su 478 del totale dell’investimento, ben sapendo che per quel tipo di mercato il porto di Carrara non è il più indicato, non potendovi entrare navi di grandi dimensioni”.“Altro tema è la nuova banchina di fronte alla Fiorillo: bisognerà stare molto attenti, verificando di non influire in alcun modo sul flusso del Carrione, perché non va mai dimenticato che negli ultimi anni ci sono state quattro alluvioni, l’ultima nel 2014 devastante- termina- In questo modo si potrebbe procedere indubbiamente a una migliore razionalizzazione degli spazi senza andare a realizzare quelle opere che porterebbero grande nocumento all’economia turistica”.
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Durante un evento molto partecipato nella sala Marmoteca di Nausicaa è stato presentato questo pomeriggio il bilancio di metà mandato dell'amministrazione comunale di Carrara. Intervistata dalla giornalista Chiara Geloni, il sindaco Serena Arrighi ha risposto alle domande, ha illustrato le cose fatte e gli obiettivi da realizzare nei prossimi due anni e mezzo. L'evento è stato anche l'occasione per presentare la brochure 'La città in evoluzione': 48 pagine nelle quali l'amministrazione ripercorre le tappe di questa prima metà del proprio mandato.La città della Cultura, la città del futuro, la città del lavoro, la città del marmo, la città del dialogo e dell'accoglienza, la città della salute e dei diritti, la città del turismo, la città della formazione, la città più green, la città sicura e, infine, la città da costruire assieme: sono queste le sezioni in cui è divisa la brochure che si può già consultare online sul sito www.arrighisindaca.it e che nei prossimi giorni si potrà trovare anche nella propria versione cartacea in città. "Siamo già al giro di boa del mandato della nostra amministrazione e credo sia venuto il momento di fare un primo bilancio di quello che abbiamo vissuto e di quello che stiamo costruendo per il futuro della città – spiega il sindaco Serena Arrighi -. Se guardiamo indietro a questi primi due anni e mezzo della nostra amministrazione siamo orgogliosi di vedere tanti obiettivi raggiunti, in tanti settori diversi. Siamo consapevoli, d'altronde, che di cose da fare ce ne siano ancora tante, ma crediamo che quello che abbiamo provato a riassumere in queste pagine sia un modo per fermarci solo un attimo dai tanti impegni quotidiani, tirare le fila, segnare dove siamo arrivati e poi ripartire con slancio verso dove vogliamo arrivare: una Carrara di cui essere sempre più orgogliosi, una Carrara nella quale tutti sono protagonisti". Sfogliando la brochure si ripercorre poi alcuni dei principali risultati ottenuti dall'amministrazione in questi primi 30 mesi di governo della città. Spazio quindi ad eventi come C/Art, White Carrara o le mostre organizzate al Carmi e al mudaC, ma anche alla candidatura a Capitale dell'Arte contemporanea 2026 con l'inserimento nella cinquina dei finalisti o ancora al ritorno della grande musica con il concerto di Francesco Gabbani alla Imm e degli spettacoli live in piazza San Francesco, la riapertura del Ridotto degli Animosi e a calendari che hanno nuovamente coinvolto anche i paesi a monte. "L'arte, la cultura e il bello possono e devono essere le vie maestre da seguire per rilanciare Carrara – ha ricordato il sindaco - La nostra è una città che può contare su una storia millenaria e ricchissima ben visibile non solo nelle tante bellezze architettoniche di cui Carrara è disseminata, ma anche in un variegato universo artistico in continuo fermento. In città si contano ben 412 tra imprese creative e associazioni culturali, realtà importantissime fatte nella maggior parte da giovani e contraddistinte da alti tassi di produttività. Noi vogliamo portare sempre di più tutto ciò fuori dagli studi e dai laboratori, metterlo a sistema e farlo diventare un grande motore di sviluppo".
Cento milioni di euro è invece la cifra complessiva che si sta investendo sul territorio per realizzare opere pubbliche. "L'asilo nido 'I Cuccioli' di via Erevan, la nuova piazza all'incrocio tra via Dell'Amico e via Verdi, la sistemazione della strada di Campocecina, il rifacimento dei marciapiedi lungo viale XX Settembre, quello di largo Werther Cacciatori o di via Modena sono state le prime opere ad essere completate, ma fanno parte di una lunga serie di progetti che si stanno già realizzando o i cui cantieri partiranno a breve - prosegue la prima cittadina -. Waterfront, Pnrr, articolo 21, bando delle periferie, ma anche messa in sicurezza del territorio, decoro e attenzione agli impianti e alle strutture sportive, alla manutenzione e al ripristino di tutto il patrimonio pubblico. Scuole, asili, strade, piazze, luoghi pubblici sono tantissimi i lavori che cambieranno ancora di più il volto alla nostra città". "Centrale nel nostro agire amministrativo – aggiunge Arrighi – è sempre stato il tema del lavoro, del buon lavoro. Tutto ciò si è tradotto in varie forme. Uno dei primi provvedimenti che abbiamo preso è stato quello di firmare assieme alle segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil e alle segreterie di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp, Fp Cgil, Fp Cisl e Fpl Uil il nuovo protocollo di contrattazione sociale territoriale sul welfare. Siamo però orgogliosi anche di aver avviato dopo anni un percorso di internalizzazione del personale dei nostri asili nido, di aver firmato il nuovo contratto del Regina Elena e ancora di aver garantito un futuro a Imm-CarraraFiere e a tutti i suoi dipendenti o ancora di aver dato continuità ai centri estivi affidando il servizio per tre anni. Tantissimo poi è stato fatto per il marmo basti pensare alla firma di 74 convenzioni con le imprese escavatrici e alla registrazioni di 17 certificazioni Emas, ma anche all'approvazione del nuovo disciplinare per la concessione degli agri marmiferi, del regolamento sulla tracciabilità o ancora della creazione dell'osservatorio del Marmo, della stesura del regolamento per l'applicazione del cosiddetto articolo 21, ma anche dell'ordinanza che imponeva lo stop alle lavorazioni in cava quando fa troppo caldo"."Dialogo – prosegue il sindaco – è un'altra parola importantissima per la nostra amministrazione. Sono stati ben 18 gli incontri organizzati con l'iniziativa Fuori dal Comune mentre tra i nostri obiettivi per il futuro c'è la creazione di nuovi organismi di rappresentanza dal basso sul modello dei consigli dei cittadini o delle ex circoscrizioni. Il dialogo è per noi quotidiano tanto con la commissione Progetto donna per le pari opportunità, quanto con le consulte Anziani, Giovani e Persone con diabilità che abbiamo costituito, ma dialogo significa anche dare spazi per riunirsi e socializzare, per questo ci siamo impegnati nel restituire alla cittadinanza le vecchie scuole dei paesi. Abbiamo poi lavorato per l'istituzione di tavoli di confronto su numerosi temi di interesse pubblico a cominciare dalla sanità con la cabina di regia sulle strutture di costa. È qui che, grazie al nostro impegno, si è finalmente portato a termine a Fossone un progetto che risaliva addirittura agli anni '90 aprendo alla collettività una struttura moderna e funzionale per le cure intermedie. L'impegno per il sociale e per i diritti si traduce anche nelle tante azioni per il diritto alla casa come, tra le tante, il contributo affitto, ma anche la rimozione dei diritti di superficie sulle aree Erp". "La città che stiamo costruendo è una città accogliente, è una città che guarda al turismo valorizzando le proprie eccellenze, e per questo ci siamo battuti perché Avenza fosse inserita nuovamente nel percorso ufficiale della via Francigena, ma anche offrendo a giovani e famiglie opportunità per restare e crescere – spiega Arrighi -. La città che vogliamo sarà sempre più verde grazie ai tanti progetti in essere per ripiantumare gli alberi abbattuti dal downburst dell'agosto 2022, ma anche grazie al nuovo piano del Verde, ma sarà anche una città più sicura con nuove telecamere e più illuminazione".Il sindaco ha poi concluso indicando alcuni obiettivi per i prossimi anni. "Ai primi posti ci sono sicuramente la realizzazione di un nuovo palazzetto dello sport e un progetto per la rigenerazione urbana di tutto il centro storico – dice -. Sul fronte dei lavori pubblici dovremo concludere tutti i progetti del Pnrr e del bando delle Periferie e veder partire i cantieri per quelli dell'Articolo 21. Di grande significato saranno poi il recupero della ex scuola di Bergiola e la sua trasformazione in un luogo di memoria attiva, ma anche la creazione di nuovi strumenti di partecipazione".
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Assemblea pubblica a Villa Bertelli sull’ampliamento del Porto di Carrara ed erosione: Versilia e costa apuana unite, raccolta firme contro l’ampliamento del porto di Carrara. il sindaco Bruno Murzi: “Non si può favorire un settore economico a discapito di un altro. Il mare non ha confini, faremo sentire la voce di tutta la popolazione apuo versiliese”. Il Giardino d’Inverno di Villa Bertelli, gremito di cittadini, amministratori e rappresentanti di associazioni, ha dimostrato quanto il tema dell’ampliamento del porto di Carrara e dell’erosione costiera sia sentito dall’intero territorio.L’assemblea pubblica, indetta dal sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, ha messo in luce le gravi conseguenze ambientali ed economiche di un progetto che, senza adeguati studi scientifici, rischia di compromettere l’intero litorale apuoversiliese. Murzi: “Prima proteggiamo la costa, poi parliamo di ampliamento del porto”. Il sindaco Murzi ha aperto i lavori con un excursus storico sulla nascita del porto di Carrara, ribadendo che nessuno mette in discussione la sua esistenza, ma che qualsiasi ampliamento deve avvenire solo dopo aver risolto i problemi legati all’erosione e alla sicurezza ambientale.Il progetto prevede un ampliamento di 140.000 m², con il prolungamento della banchina sottoflutto e la costruzione di nuove infrastrutture.“Se si aumentano i traffici e si modificano le infrastrutture portuali - ha sottolineato il primo cittadino Murzi - chi ci garantisce che la situazione costiera non peggiori? Nessuno ha fornito dati certi. Grazie all’opera di ricerca dei Paladini Apuo Versiliesi, è emerso che il progetto potrebbe alterare i flussi marini e aggravare l’erosione costiera, un fenomeno che già oggi colpisce duramente Marina di Massa, Montignoso e la Versilia. Non si può favorire un settore economico a discapito di un altro. L’economia turistica della Versilia dipende quasi interamente dal mare e dalle spiagge. La nostra economia è il turismo. Non abbiamo industrie, non abbiamo altre risorse. Non possiamo accettare che qualcuno decida di ampliare il porto di Carrara senza valutare gli effetti devastanti che potrebbe avere sul nostro territorio”.Un altro punto critico riguarda la prospettiva con l’ampliamento del porto di Carrara, di un terminal per navi da crociera, con imbarcazioni da oltre 200 metri e migliaia di passeggeri.“Se ogni giorno arrivano una o due navi da crociera, parliamo di oltre 100 pullman che attraversano la Versilia. Pensiamo davvero che questo sia un turismo sostenibile? Un turismo di questo tipo creerebbe solo problemi logistici e ambientali”, ha dichiarato Murzi.
“Il nostro territorio è fatto di paesi, stabilimenti balneari e piccole attività. Non possiamo permettere che sia invaso da flussi turistici che arrivano, restano due ore e se ne vanno. Abbiamo costruito negli anni un turismo di qualità e vogliamo mantenerlo”.
Il punto di vista degli amministratori: il territorio unito per difendere la costa
Anche gli altri amministratori locali presenti hanno espresso forti preoccupazioni sul progetto di ampliamento del porto di Carrara e sulle conseguenze che potrebbe avere su tutto il litorale.
Andrea Cella, vice sindaco di Massa, ha ribadito la necessità di una gestione più razionale della sabbia e delle risorse costiere: “Ogni anno si spostano migliaia di metri cubi di sabbia senza una vera strategia. La Regione Toscana deve intervenire con un piano strutturale per il ripascimento costante, altrimenti il problema dell’erosione peggiorerà”.
Andrea Favilla, vice sindaco di Camaiore, ha portato un caso concreto: “Nel 2020, quando a Viareggio venne prelevata la sabbia per il porto, ci fu un’alterazione evidente delle spiagge di Camaiore, con alcune zone che guadagnarono metri di arenile e altre che lo persero. Questo dimostra che intervenire senza un piano scientifico rischia di creare danni irreparabili”.
Matteo Marcucci, assessore di Pietrasanta, ha sottolineato l’importanza di unire le forze a livello amministrativo: “Anche se Pietrasanta non è direttamente colpita dall’erosione siamo tutti interconnessi. Se il porto di Carrara viene ampliato senza garanzie, ne subiranno le conseguenze tutti i comuni costieri”.
Gianni Lorenzetti, sindaco di Montignoso e presidente della Provincia di Massa Carrara, ha sottolineato la necessità di un approccio equilibrato tra sviluppo industriale e tutela ambientale: “Non possiamo mettere in contrapposizione industria e turismo. Entrambi sono essenziali per la nostra economia. Serve un dialogo concreto con la Regione e con l’Autorità Portuale per garantire la tutela del litorale senza compromettere il futuro del nostro territorio”.
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Si è tenuto venerdì 28 febbraio in sala consiliare l’incontro finale del progetto SCORE (Smart Control of the Climate Resilience in European Coastal Cities), durante il quale sono stati presentati i risultati di questa importante iniziativa finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020. Il progetto, che ha coinvolto dieci città europee, tra cui Lisbona, Dublino, Sligo, Barcellona, Pirano e Danzica, si è posto l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative per aumentare la resilienza climatica delle città costiere. L’amministrazione comunale di Massa ha sostenuto fin da subito il progetto, mettendo a disposizione strutture e risorse per favorire il successo delle attività di ricerca e monitoraggio del territorio.Durante l’evento, il Sindaco di Massa Francesco Persiani ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa per il futuro della città: "Massa ha creduto fin dall’inizio nel progetto SCORE e ha scelto di supportarlo con convinzione. Le città costiere come la nostra sono particolarmente esposte agli effetti del cambiamento climatico, come l’erosione costiera, l’innalzamento del livello del mare e gli eventi meteorologici estremi. Grazie a SCORE, abbiamo affrontato queste sfide con un approccio scientifico e condiviso, collaborando con università, enti di ricerca e amministrazioni pubbliche di tutta Europa. Il monitoraggio avanzato del nostro territorio, reso possibile dall’installazione di sensori innovativi e da strumenti di controllo, rappresenta un passo fondamentale nella prevenzione dei rischi ambientali. Ma oltre alla tecnologia, abbiamo dato grande valore alla partecipazione attiva dei cittadini attraverso i Living Labs, coinvolgendo scuole, associazioni ed esperti nella ricerca di soluzioni concrete. Il progetto "Smart Pebbles", realizzato dagli studenti dell’Istituto P. Tacca, è un esempio straordinario di come la scienza e l’educazione possano contribuire alla tutela del nostro territorio. Oggi celebriamo i risultati di SCORE, ma soprattutto confermiamo il nostro impegno per una Massa più sicura e resiliente." Anche l’assessore all’Ambiente Roberto Acerbo ha evidenziato il ruolo di Massa come riferimento per questa iniziativa: "Siamo orgogliosi di essere capofila di questa iniziativa insieme ad altri nove comuni europei che affrontano le stesse problematiche legate ai cambiamenti climatici. Lavorare in rete ci ha permesso di sviluppare strategie condivise e strumenti di monitoraggio all’avanguardia per la gestione del territorio. Solo con una cooperazione su scala europea possiamo trovare soluzioni efficaci e sostenibili per contrastare gli impatti del cambiamento climatico e garantire un futuro più sicuro alle nostre comunità. Grazie al progetto SCORE, Massa e le altre città coinvolte hanno potuto sperimentare nuove metodologie di analisi e monitoraggio ambientale, con l’obiettivo di integrare questi strumenti nelle future strategie di gestione del territorio”. Il comune di Massa ribadisce il proprio impegno nel promuovere la ricerca e l’innovazione come strumenti fondamentali per affrontare le sfide climatiche e garantire una migliore qualità della vita ai cittadini.
- In via Aurelia Ovest manca la sicurezza stradale: la segnalazione del Polo progressista e di sinistra
- Sconto per dehors in occasione dei lavori di adeguamento del Canal del Rio
- La città in evoluzione. Relazione di metà mandato’: sabato 1 marzo alle 17 la presentazione a Marina di Carrara
- Danno ambientale causato dal porto di Carrara: il sindaco di Forte dei Marmi Murzi convoca assemblea pubblica a villa Bertelli sabato 1 marzo
- Gli infiniti dubbi dei Paladini Apuoversiliesi sul porto di Marina di Carrara
- Interrogazione sui lavori di abbattimento delle barriere architettoniche in via Bertoloni: la presenta il consigliere Filippo Mirabella
- Promesse elettorali non mantenute: il consigliere Caffaz fa il bilancio dei primi 30 mesi di amministrazione del sindaco simone Arrighi
- L'associazione Futura festeggia 400 iscritti in soli sei mesi: il manifesto e i progetti per il futuro di Carrara
- L'amaro bilancio del consiglio comunale sulla sanità delle associazioni e dei comitati che hanno partecipato
- Occorre affrontare gli effetti del cambiamento climatico nelle aree interne, secondo il Polo progressista e di sinistra


